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HANNO MANGIATO LA FOGLIA
Fortunati gli abitanti e le imprese residenti nel “Pais di Faró”. Per che non lo sapesse la «ó» si pronuncia stretta. Hanno un sindaco arancione con una maggioranza vestita centrosinistra. Invece il dirigente del settore lavori pubblici è un sindaco del centrodestra con una maggioranza vestita civica. Gli altri italiani saranno invidiosi di tale situazione: immaginano che nel “Pais di Faró” le strade siano piane come un biliardo.
L'illuminazione pubblica sia tutta un led comandati da domineiddio. (...)

CONSIGLIO COMUNALE DEL PRIMO APRILE
BRAVO CHI LA BEVE
Le date e i contenuti principali
1.    Con delibera del consiglio comunale n. 19/ 2013, la gestione del centro sportivo polivalente comunale di via IV novembre, n. 25/B veniva stata affidata, ai sensi della L.R. 27/2006, all'Associazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva Cumo, con sede in Curno, via IV novembre, n. 25/B per la durata di anni quattro, decorrenti dalla data della sua sottoscrizione, avvenuta il 7 giugno 2013.
2.    Quindi la gestione dell'impianto avrebbe dovuto cessare il 07 giugno 2017.
3.    Sindaca Serra, assessore delegata Gamba, funzionaria Caligiuri.
4.    Con una delibera del consiglio comunale n. 31 del 1° giugno 2016, veniva approvata "Modifica Convenzione vigente per la gestione del Centro sportivo comunale Vivere Insieme 1",  limitatamente all'art. 5 della convenzione - * a corrispondere un canone di 1.000 euro (mille/00) annui entro il 1 luglio di ogni anno e sollevare la Polisportiva della spesa  necessaria a coprire il 50% dei costi per la pulizia degli spogliatoi (quindi la pulizia degli spogliatoi passa dall'01 giugno 2016 del tutto in carico al Comune). Viene dato atto che le modifiche apportate si intendono a valere dalla data di nuova sottoscrizione della convenzione e per tutta la durata della stessa (quindi fino 07 giugno 2017). (...)































































HANNO MANGIATO LA FOGLIA


Fortunati gli abitanti e le imprese residenti nel “Pais di Faró”. Per che non lo sapesse la «ó» si pronuncia stretta. Hanno un sindaco arancione con una maggioranza vestita centrosinistra. Invece il dirigente del settore lavori pubblici è un sindaco del centrodestra con una maggioranza vestita civica. Gli altri italiani saranno invidiosi di tale situazione: immaginano che nel “Pais di Faró” le strade siano piane come un biliardo.
L'illuminazione pubblica sia tutta un led comandati da domineiddio.

Il sindaco del “Pais di Faró” ha fatto una gara d'appalto per assegnare la manutenzione e il mantenimenti  dei beni comunali e la gara con ribasso minimo l'ha vinta un'impresa di uno che faceva anche il consigliere provinciale leghista. I conto  e il bando della gara l'aveva preparato lo stesso tecnico di un comune dove già aveva vinto lo stesso tipo di appalto la stessa impresa dell'ex consigliere provinciale leghista. I concorrenti visto chi c'era di mezzo e com'era stato confezionato il bando si sono tenuti a debita distanza. Hanno partecipato in tre di cui due che cavolo c'entro io con questo?. A governare  il tutto c'è ovviamente il dirigente del settore lavori pubblici che è un sindaco del centrodestra con una maggioranza vestita civica.

Poi il sindaco del “Pais di Faró” dovendo fare l'appalto per la raccolta e lo smaltimento della rumenta cittadina davanti a una certificazione dirigenziale che asseriva che le ditte del caso facevano cartello ha avuto la pensata di comprare le azioni di una società pubblica  col CdA massicciamente leghista forzista. Minima riduzione dei costi rispetto a prima. A governare  il tutto c'è ovviamente il dirigente del settore rumenta che ha steso la relazione in cui scrive che nel settore  le ditte fanno cartello.

Deve averci preso gusto il sindaco del “Pais di Faró” con questo genere di appalti ed ecco che chiama un geometra di un comune vicino, si fa confezionare l'appalto per la manutenzione e il rifacimento dell'illuminazione pubblica assieme alla fornitura della corrente (quella elettrica). Si va in gara e ci concorrono solo tre gruppi di imprese e vince…per la parte  dei lavori la stessa ditta che opera già nel “Pais di Faró”. Casualmente il suo padrone fu anche  candidato leghista al consiglio comunale del suo paese. Nel frattempo il geometra che aveva steso l'appalto torna al comune d'origine e il governo dell'appalto e dei lavori torna ovviamente al suo comune e iltutto finisce nelle mani del dirigente del settore lavori pubblici che è un sindaco del centrodestra con una maggioranza travestita civica. Aiutato stavolta da un perito elettrotecnico esterno. La faccenda è spinosetta dal momento che c'è di mezzo una società quotata (quella che sostanzialmente ha vinto l'appalto) e oggi p.e. la sua azione valeva 3,256 euro.

Adesso il nostro sindaco ha ingranato la quarta ed ecco scodellare il quarto appalto. Un centro sportivo rischia la chiusura perché sta per terminare la convenzione con la società  sportiva che lo gestisce e rischia che l'AST e i VVFF lo chiudano perché ridotto a mal partito.
Qui però qualcuno che già prima aveva gestito le faccende in maniera da sfilare alla sinistra quei tre generosi e fantastici malloppi che erano la manutenzione dei beni comunali, la rumenta e l'illuminazione pubblica ha imparato a muoversi. Stavolta il sindaco del “Pais di Faró” da la dritta al dirigente incaricato della faccenda di risolvere in fretta l'appalto. Ma sanno muoversi anche quelli che stanno per concludere la gestione del centro. Se il sindaco vuole concludere alla svelta perché ha già in saccoccia il nome di chi  stavolta vincerà l'appalto, anche il resto del mondo ha mangiato la foglia e cominciano  i colpi di gomito.  Invece di risolvere tutto in  due mesi si andrà avanti forse per mezza dozzina intanto gli eserciti si schierano per acchiappare il malloppo.

Nel frattempo rileggendo convenzioni vecchie e nuove il sindaco del “Pais di Faró” scopre che di riffe o di raffe nello stendere la convenzione per un altro centro sportivo sempre del “Pais di Faró” il dirigente  avrebbe modificato la data di scadenza della stessa. Un  nonnulla che però è servito a procrastinare di qualche anno la messa a gara l'assegnazione dello stesso che doveva già essere fatta secondo le regole europee.

Cammin facendo il sindaco del “Pais di Faró” è alle prese con un progetto di una rotonda da piazzare proprio sull'uscita dei ragazzi di una scuola elementare. Progettista scelto ovviamente  con appalto e con prestazione a norma di cacate tabelle professionali. Il primo progetto viene rifatto perché è troppo a ridosso dell'uscita della scuola. Altro increment(in)o della parcella. Il secondo progetto deve essere aggiornato perché da un mese con l'altro è entrato in vigore un regolamento. Altro increment(in)o della parcella. Ma si scopre che al secondo progetto manca l'illuminazione della rotonda. Oddio come siamo sbadati! Le strade vanno anche illuminate! Altro progett(in)o ad un nuovo tecnico scelto sempre per appalto e altro increment(in)o della parcella.
Davanti a una pietanza così generosa si fanno avanti 130 imprese per realizzarla sotto l’occhio vigilante del solito dirigente del settore lavori pubblici che è un sindaco del centrodestra con una maggioranza travestita civica, ma il dirigente decide che anziché sceglierne a casa 15 ne sceglie 25. Alla fine presentano offerte solo una mezza dozzina di imprese (dalle 130 iniziali) e vince un'impresa del lecchese di la assieme a una di qua con un ribassone del 28% (se non ricordiamo) male. Il dirigente non ha inserito nell’appalto la norma che esclude i maxi ribassi. La stazione appaltante chiede lumi al dirigente del settore lavori pubblici è un sindaco del centrodestra con una maggioranza travestita civica, questi chiede lumi all'impresa e sui lumi avanzati concorda il dirigente del settore lavori pubblici è un sindaco del centrodestra con una maggioranza travestita civica.

Nel frattempo è venuta a maturazione –si fa per dire- una gara per la progettazione di una mega palestra di una scuola elementare che sta molto a cuore al vecchio sindaco. Partecipano alla gara otto studi professionali e per progettare 900mila euro di lavori viene messa come base la cifretta di 128mila eurozzi: tutto sicuramente a norma di cacate tariffe professionali.  Capita che vince uno studio che si propone per 51mila eurozzi con 96 punti mentre lo studio che aveva già progettato la scuola elementare arriva SESTO (su otto) con 35 punti (s'era proposto per una parcella da 96,5 mila eurozzi). Per la cronaca: era la parcella più alta dell'ottetto.

Passato il primo di aprile  ecco che il due aprile l'web comunale scodella un “indagine informale di mercato previo avviso pubblico esplorativo, per l'affidamento del servizio di gestione dei servizi cimiteriali e servizi amministrativi connessi del “Pais di Faró”  per il periodo dal 01.05.2019 al 30.04.2020 propedeutica al successivo affidamento al sensi dell'art. 36 comma 2 lettera a) del d.lgs. 50. 2016”. Contratti sotto la soglia dei 40mila euro.
Tanto per essere giustamente precisi c'è scritto che  trattasi della “gestione dei servizi cimiteriali e amministrativi connessi periodo 01.05.2019 - 30.04.2020”.
Non abbiamo sbagliato a scrivere le date.
Qui lacifra è piccola però la brevissima brevità dei tempi ci dice che c'è già il vincitore. Cosa pensate malevoli! Certo che esiste già: mica potrebbe essere un neonato mettere in piedi cotanta società. Sempre malpensanti che siete!.

Adesso che la faccenda è diventata di pubblico dominio  nel “Pais di Faró” c'è in giro qualche malessere.
BRAVO CHI LA BEVE


Consiglio comunale del pesce d'aprile

Le date e i contenuti principali

1.    Con delibera del consiglio comunale n. 19/ 2013, la gestione del centro sportivo polivalente comunale di via IV novembre, n. 25/B veniva stata affidata, ai sensi della L.R. 27/2006, all'Associazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva Cumo, con sede in Curno, via IV novembre, n. 25/B per la durata di anni quattro, decorrenti dalla data della sua sottoscrizione, avvenuta il 7 giugno 2013.
2.    Quindi la gestione dell'impianto avrebbe dovuto cessare il 07 giugno 2017.
3.    Sindaca Serra, assessore delegata Gamba, funzionaria Caligiuri.

4.    Con una delibera del consiglio comunale n. 31 del 1° giugno 2016, veniva approvata "Modifica Convenzione vigente per la gestione del Centro sportivo comunale Vivere Insieme 1",  limitatamente all'art. 5 della convenzione - * a corrispondere un canone di 1.000 euro (mille/00) annui entro il 1 luglio di ogni anno e sollevare la Polisportiva della spesa  necessaria a coprire il 50% dei costi per la pulizia degli spogliatoi (quindi la pulizia degli spogliatoi passa dall'01 giugno 2016 del tutto in carico al Comune). Viene dato atto che le modifiche apportate si intendono a valere dalla data di nuova sottoscrizione della convenzione e per tutta la durata della stessa (quindi fino 07 giugno 2017).

5.    Il 21 settembre 2016, veniva sottoscritta tra l'Amministrazione comunale e ASD Polisportiva Cumo Convenzione per la gestione del Centro sportivo Polivalente di Via IV Novembre, n. 25/ B, il cui contenuto rispecchia quello della convenzione allegata alla deliberazione del consiglio comunale n. 31 del 1° giugno 2016, MA la convenzioni NON  contiene la modifica deliberata dal Consiglio comunale il 1° giugno 2016. Cioè il 21 settembre 2016 la funzionaria Caligiuri addetta alla firma della convenzioni de quo firma con la Polisportiva la stessa convezione del… 2013 dimenticando di inserire la modifica, ragione per cui la Polisportiva ottiene il diritto di gestire il centro dal 21.09.2016 al 21.09.2020.

6.    Che la convenzione avesse fine naturale il 21 settembre 2020 –sia per il Comune come per la Polisportiva- si ricava anche dal fatto che la Giunta comunale con sua delibera n. 130 del 30 agosto 2018 e n. 146 dell 8 ottobre 2018), autorizza la Polisportiva ad  assumersi l'onere di sostituire i corpi illuminanti presso a CVI1 per un costo di € 44.192,04 + IVA, impegnandosi ad estinguere il debito entro la data di scadenza della Convenzione firmata il 21 settembre 2016, erroneamente individuata nel 21 settembre 2021 (anziché, rettamente nel 21 settembre 2020) probabilmente per un mero refuso materiale del dato riportato. Sindaco Gamba, Assessore Rota, funzionaria Caligiuri.
7.    Quindi ad agosto ed ottobre 2018 la giunta Gamba prendono per cosa normale che la convenzione termini il 21 settembre 2011 tanto che autorizzarono la Polisportiva ad effettuare un grosso investimento e del tutto casualmente sbagliano anche la data di termine della convenzione (che originariamente era a giugno 2017) adesso diventa addirittura 21 settembre 2021.
8.    Chi crede a questi errori di scrittura  buon pro gli faccia, chi non ci crede ma ci vede un preciso scambio politico economico tra Comune e Polisportiva vada all'inferno.

9.    La delibera consigliare dell'01 aprile 2019 reca ascritto anche: “in particolare, la Polisportiva Curno, nel corso dell'anno 2018, si è fatta carico di lavori di manutenzione straordinaria, consistenti nella sostituzione delle lampade dei campi da tennis e del campo di calcio in sabbia, per un costo complessivo di € 44.192,04 + IVA, confidando che la convenzione durasse sino al 21 settembre 2020 e ottenendo, a seguito di espressa variazione di bilancio approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 29 del 20.07.2018, il riconoscimento di un contributo contenuto in € 15.000 concesso dalla Giunta comunale con deliberazione n. 130 del 30 agosto 2018, dando espressamente atto che l'autorizzazione allo svolgimento dei lavori non dava luogo a proroga della "convenzione”. Passaggio dell'illuminazione analogica al led.
10.    Ma guarda che ingenui questi della Polisportiva che dopo le ferie del 2018 decidono di spendere 44mila euro dentro un impianto che dovranno abbandonare nel 2020… accontentandosi di un contributo paria 1/3 (15mila euro) della spesa effettuata.

11.    Sempre nella delibera consigliare del 01 aprile 2019 viene approvato che “qualora le verifiche esperite in tal senso [in tale ultima prospettiva, appare, semmai, utile per l'Amministrazione dare impulso alle necessarie indagini di natura tecnica che consentano di rivalutare se, allo stato attuale, il Centro Vivere Insieme 1 abbia potenzialità di generare una gestione remunerativa ed in grado di produrre reddito] per il tramite degli Uffici dovessero condurre ad accertare l'attuale rilevanza economica del Centro Sportivo polivalente Centro Vivere Insieme 1, il Consiglio comunale potrà valutare se sia o meno opportuno, ferma restando la necessaria e preminente considerazione della necessità di tutelare la continuità del servizio secondo scadenze ed impegni propri della stagione sportiva, di avvalersi della facoltà di recesso anticipato prevista dall'art. 18, comma 1, della Convenzione che consente di recedere con un preavviso non inferiore a mesi due per ragioni di pubblico interesse.
Sindaca Gamba, consigliere delegato sport Benedetti, funzionaria Caligiuri.

12.    Ma oltre alle date delle deliberazioni c'è anche la legge. Sulla gestione degli impianti sportivi la Deliberazione ANAC n. 1300 del 14 dicembre 2016 interviene distinguendo due tipologie:
13.    gestione di impianti sportivi con rilevanza economica, qualificabile quale “concessione di servizi”, ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. vv) del Codice, da affidare nel rispetto delle previsioni di cui all'art. 164 e seguenti del Codice stesso, con applicazione delle parti I e II del Codice stesso (per quanto compatibili);
14.    gestione di impianti sportivi privi di rilevanza economica, sottratta alla disciplina delle concessioni di servizi (art. 164, comma 3), ricondotta nella categoria degli “appalti di servizi”, da aggiudicare secondo le specifiche previsioni dettate dal Codice per gli appalti di servizi sociali di cui al Titolo VI, sez. IV.
15.    L'ANAC è giunta a tali conclusioni a seguito di un quesito teso a conoscere l'individuazione delle modalità di affidamento della gestione degli impianti a rilevanza economica e privi di rilevanza economica e degli impianti fissi e mobili sulla base delle previsioni del nuovo Codice dei contratti e dell'art. 90 “Disposizioni per l'attività sportiva dilettantistica”, comma 25, della legge 289/2002, ove si stabilisce che “nei casi in cui l'ente pubblico territoriale non intenda gestire direttamente gli impianti sportivi, la gestione è affidata in via preferenziale a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e Federazioni sportive nazionali, sulla base di convenzioni che ne stabiliscono i criteri d'uso e previa determinazione di criteri generali e obiettivi per l'individuazione dei soggetti affidatari. Le regioni disciplinano, con propria legge, le modalità di affidamento”.
16.    Traduzione. Fin dalla legge 289/2002 (sulla quale si basa l'indirizzo dato dall'ANAC il 16 dicembre 2016) il CVI1 NON poteva essere affidato alla Polisportiva con una co0nvenzione preferenziale. Lo stesso dicasi per il CVI 2 al GS Marigolda. Quindi quegli affidamenti si possono giudicare politicamente come scambi elettorali.

17.    Noi non crediamo che questi errori di dattilografia nella compilazione e nella firma  che prolungano la convenzione dal 2017 al 2020 o 2021 siano stati dei  banali errori della funzionaria così come non crediamo che ad agosto e ottobre 2018 -sindaca Gamba-  la giunta abbia preso le decisioni sopra indicate senza un minimo di attenzione. La giunta non era fatta di ignorantoni muratori ma di laureate che si piccano di saperne di tutto e di più. Proprio davanti a quelle cifre in ballo era evidente che la gestione del centro venisse affidata mediante gara non solo per la direttiva ANAC ma fin dal 2002 e tanto più quando hanno modificato (in parte) la convenzione Comune-Polisportiva nelle delibere del giugno 2016, 2018 e 2019.

18.    Davanti a questo obbligo di legge la maggioranza ha traccheggiato il più a lungo possibile per convenienze elettorali combinando insieme una serie di errori e di sviste che formalmente appaiono come tali e quindi innocentemente giustificabili mentre nella SOSTANZA ,violano la legge a vantaggio di un gruppo sportivo.

19.    Arrivati a questo punto sia le due società sportive si erano scojonate di gestire due ruderi (anche i volontari si scojonano…) e nel  frattempo sono arrivati gli sguardi  anche di operatori privati che sapendo il Comune in braghe di tela (non saprebbe nemmeno che fare dei due centri da solo…) magari sono pronti a impugnare l'ennesima convenzione amorosa tra comune e società sportive. Quindi la giunta è stata messa davanti a un muro: o lo superi con creatività pagando il giusto scotto elettorale o ci sbatti contro.

20.     C'ha sbattuto contro. Auuri.