HANNO MANGIATO LA FOGLIA
Fortunati gli abitanti e le imprese residenti nel “Pais di Faró”. Per
che non lo sapesse la «ó» si pronuncia stretta. Hanno un sindaco
arancione con una maggioranza vestita centrosinistra. Invece il
dirigente del settore lavori pubblici è un sindaco del centrodestra con
una maggioranza vestita civica. Gli altri italiani saranno invidiosi di
tale situazione: immaginano che nel “Pais di Faró” le strade siano
piane come un biliardo.
L'illuminazione pubblica sia tutta un led comandati da domineiddio.
Il sindaco del “Pais di Faró” ha fatto una gara d'appalto per assegnare
la manutenzione e il mantenimenti dei beni comunali e la gara con
ribasso minimo l'ha vinta un'impresa di uno che faceva anche il
consigliere provinciale leghista. I conto e il bando della gara
l'aveva preparato lo stesso tecnico di un comune dove già aveva vinto
lo stesso tipo di appalto la stessa impresa dell'ex consigliere
provinciale leghista. I concorrenti visto chi c'era di mezzo e com'era
stato confezionato il bando si sono tenuti a debita distanza. Hanno
partecipato in tre di cui due che cavolo c'entro io con questo?. A
governare il tutto c'è ovviamente il dirigente del settore lavori
pubblici che è un sindaco del centrodestra con una maggioranza vestita
civica.
Poi il sindaco del “Pais di Faró” dovendo fare l'appalto per la
raccolta e lo smaltimento della rumenta cittadina davanti a una
certificazione dirigenziale che asseriva che le ditte del caso facevano
cartello ha avuto la pensata di comprare le azioni di una società
pubblica col CdA massicciamente leghista forzista. Minima
riduzione dei costi rispetto a prima. A governare il tutto c'è
ovviamente il dirigente del settore rumenta che ha steso la relazione
in cui scrive che nel settore le ditte fanno cartello.
Deve averci preso gusto il sindaco del “Pais di Faró” con questo genere
di appalti ed ecco che chiama un geometra di un comune vicino, si fa
confezionare l'appalto per la manutenzione e il rifacimento
dell'illuminazione pubblica assieme alla fornitura della corrente
(quella elettrica). Si va in gara e ci concorrono solo tre gruppi di
imprese e vince…per la parte dei lavori la stessa ditta che opera
già nel “Pais di Faró”. Casualmente il suo padrone fu anche
candidato leghista al consiglio comunale del suo paese. Nel frattempo
il geometra che aveva steso l'appalto torna al comune d'origine e il
governo dell'appalto e dei lavori torna ovviamente al suo comune e
iltutto finisce nelle mani del dirigente del settore lavori pubblici
che è un sindaco del centrodestra con una maggioranza travestita
civica. Aiutato stavolta da un perito elettrotecnico esterno. La
faccenda è spinosetta dal momento che c'è di mezzo una società quotata
(quella che sostanzialmente ha vinto l'appalto) e oggi p.e. la sua
azione valeva 3,256 euro.
Adesso il nostro sindaco ha ingranato la quarta ed ecco scodellare il
quarto appalto. Un centro sportivo rischia la chiusura perché sta per
terminare la convenzione con la società sportiva che lo gestisce
e rischia che l'AST e i VVFF lo chiudano perché ridotto a mal partito.
Qui però qualcuno che già prima aveva gestito le faccende in maniera da
sfilare alla sinistra quei tre generosi e fantastici malloppi che erano
la manutenzione dei beni comunali, la rumenta e l'illuminazione
pubblica ha imparato a muoversi. Stavolta il sindaco del “Pais di Faró”
da la dritta al dirigente incaricato della faccenda di risolvere in
fretta l'appalto. Ma sanno muoversi anche quelli che stanno per
concludere la gestione del centro. Se il sindaco vuole concludere alla
svelta perché ha già in saccoccia il nome di chi stavolta vincerà
l'appalto, anche il resto del mondo ha mangiato la foglia e
cominciano i colpi di gomito. Invece di risolvere tutto
in due mesi si andrà avanti forse per mezza dozzina intanto gli
eserciti si schierano per acchiappare il malloppo.
Nel frattempo rileggendo convenzioni vecchie e nuove il sindaco del
“Pais di Faró” scopre che di riffe o di raffe nello stendere la
convenzione per un altro centro sportivo sempre del “Pais di Faró” il
dirigente avrebbe modificato la data di scadenza della stessa.
Un nonnulla che però è servito a procrastinare di qualche anno la
messa a gara l'assegnazione dello stesso che doveva già essere fatta
secondo le regole europee.
Cammin facendo il sindaco del “Pais di Faró” è alle prese con un
progetto di una rotonda da piazzare proprio sull'uscita dei ragazzi di
una scuola elementare. Progettista scelto ovviamente con appalto
e con prestazione a norma di cacate tabelle professionali. Il primo
progetto viene rifatto perché è troppo a ridosso dell'uscita della
scuola. Altro increment(in)o della parcella. Il secondo progetto deve
essere aggiornato perché da un mese con l'altro è entrato in vigore un
regolamento. Altro increment(in)o della parcella. Ma si scopre che al
secondo progetto manca l'illuminazione della rotonda. Oddio come siamo
sbadati! Le strade vanno anche illuminate! Altro progett(in)o ad un
nuovo tecnico scelto sempre per appalto e altro increment(in)o della
parcella.
Davanti a una pietanza così generosa si fanno avanti 130 imprese per
realizzarla sotto l’occhio vigilante del solito dirigente del settore
lavori pubblici che è un sindaco del centrodestra con una maggioranza
travestita civica, ma il dirigente decide che anziché sceglierne a casa
15 ne sceglie 25. Alla fine presentano offerte solo una mezza dozzina
di imprese (dalle 130 iniziali) e vince un'impresa del lecchese di la
assieme a una di qua con un ribassone del 28% (se non ricordiamo) male.
Il dirigente non ha inserito nell’appalto la norma che esclude i maxi
ribassi. La stazione appaltante chiede lumi al dirigente del settore
lavori pubblici è un sindaco del centrodestra con una maggioranza
travestita civica, questi chiede lumi all'impresa e sui lumi avanzati
concorda il dirigente del settore lavori pubblici è un sindaco del
centrodestra con una maggioranza travestita civica.
Nel frattempo è venuta a maturazione –si fa per dire- una gara per la
progettazione di una mega palestra di una scuola elementare che sta
molto a cuore al vecchio sindaco. Partecipano alla gara otto studi
professionali e per progettare 900mila euro di lavori viene messa come
base la cifretta di 128mila eurozzi: tutto sicuramente a norma di
cacate tariffe professionali. Capita che vince uno studio che si
propone per 51mila eurozzi con 96 punti mentre lo studio che aveva già
progettato la scuola elementare arriva SESTO (su otto) con 35 punti
(s'era proposto per una parcella da 96,5 mila eurozzi). Per la cronaca:
era la parcella più alta dell'ottetto.
Passato il primo di aprile ecco che il due aprile l'web comunale
scodella un “indagine informale di mercato previo avviso pubblico
esplorativo, per l'affidamento del servizio di gestione dei servizi
cimiteriali e servizi amministrativi connessi del “Pais di Faró”
per il periodo dal 01.05.2019 al 30.04.2020 propedeutica al successivo
affidamento al sensi dell'art. 36 comma 2 lettera a) del d.lgs. 50.
2016”. Contratti sotto la soglia dei 40mila euro.
Tanto per essere giustamente precisi c'è scritto che trattasi
della “gestione dei servizi cimiteriali e amministrativi connessi
periodo 01.05.2019 - 30.04.2020”.
Non abbiamo sbagliato a scrivere le date.
Qui lacifra è piccola però la brevissima brevità dei tempi ci dice che
c'è già il vincitore. Cosa pensate malevoli! Certo che esiste già: mica
potrebbe essere un neonato mettere in piedi cotanta società. Sempre
malpensanti che siete!.
Adesso che la faccenda è diventata di pubblico dominio nel “Pais di Faró” c'è in giro qualche malessere.
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BRAVO CHI LA BEVE
Consiglio comunale del pesce d'aprile
Le date e i contenuti principali
1. Con delibera del consiglio comunale n. 19/ 2013,
la gestione del centro sportivo polivalente comunale di via IV
novembre, n. 25/B veniva stata affidata, ai sensi della L.R. 27/2006,
all'Associazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva Cumo, con sede
in Curno, via IV novembre, n. 25/B per la durata di anni quattro,
decorrenti dalla data della sua sottoscrizione, avvenuta il 7 giugno
2013.
2. Quindi la gestione dell'impianto avrebbe dovuto cessare il 07 giugno 2017.
3. Sindaca Serra, assessore delegata Gamba, funzionaria Caligiuri.
4. Con una delibera del consiglio comunale n. 31 del
1° giugno 2016, veniva approvata "Modifica Convenzione vigente per la
gestione del Centro sportivo comunale Vivere Insieme 1",
limitatamente all'art. 5 della convenzione - * a corrispondere un
canone di 1.000 euro (mille/00) annui entro il 1 luglio di ogni anno e
sollevare la Polisportiva della spesa necessaria a coprire il 50%
dei costi per la pulizia degli spogliatoi (quindi la pulizia degli
spogliatoi passa dall'01 giugno 2016 del tutto in carico al Comune).
Viene dato atto che le modifiche apportate si intendono a valere dalla
data di nuova sottoscrizione della convenzione e per tutta la durata
della stessa (quindi fino 07 giugno 2017).
5. Il 21 settembre 2016, veniva sottoscritta tra
l'Amministrazione comunale e ASD Polisportiva Cumo Convenzione per la
gestione del Centro sportivo Polivalente di Via IV Novembre, n. 25/ B,
il cui contenuto rispecchia quello della convenzione allegata alla
deliberazione del consiglio comunale n. 31 del 1° giugno 2016, MA la
convenzioni NON contiene la modifica deliberata dal Consiglio
comunale il 1° giugno 2016. Cioè il 21 settembre 2016 la funzionaria
Caligiuri addetta alla firma della convenzioni de quo firma con la
Polisportiva la stessa convezione del… 2013 dimenticando di inserire la
modifica, ragione per cui la Polisportiva ottiene il diritto di gestire
il centro dal 21.09.2016 al 21.09.2020.
6. Che la convenzione avesse fine naturale il 21
settembre 2020 –sia per il Comune come per la Polisportiva- si ricava
anche dal fatto che la Giunta comunale con sua delibera n. 130 del 30
agosto 2018 e n. 146 dell 8 ottobre 2018), autorizza la Polisportiva
ad assumersi l'onere di sostituire i corpi illuminanti presso a
CVI1 per un costo di € 44.192,04 + IVA, impegnandosi ad estinguere il
debito entro la data di scadenza della Convenzione firmata il 21
settembre 2016, erroneamente individuata nel 21 settembre 2021
(anziché, rettamente nel 21 settembre 2020) probabilmente per un mero
refuso materiale del dato riportato. Sindaco Gamba, Assessore Rota,
funzionaria Caligiuri.
7. Quindi ad agosto ed ottobre 2018 la giunta Gamba
prendono per cosa normale che la convenzione termini il 21 settembre
2011 tanto che autorizzarono la Polisportiva ad effettuare un grosso
investimento e del tutto casualmente sbagliano anche la data di termine
della convenzione (che originariamente era a giugno 2017) adesso
diventa addirittura 21 settembre 2021.
8. Chi crede a questi errori di scrittura buon
pro gli faccia, chi non ci crede ma ci vede un preciso scambio politico
economico tra Comune e Polisportiva vada all'inferno.
9. La delibera consigliare dell'01 aprile 2019 reca
ascritto anche: “in particolare, la Polisportiva Curno, nel corso
dell'anno 2018, si è fatta carico di lavori di manutenzione
straordinaria, consistenti nella sostituzione delle lampade dei campi
da tennis e del campo di calcio in sabbia, per un costo complessivo di
€ 44.192,04 + IVA, confidando che la convenzione durasse sino al 21
settembre 2020 e ottenendo, a seguito di espressa variazione di
bilancio approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 29 del
20.07.2018, il riconoscimento di un contributo contenuto in € 15.000
concesso dalla Giunta comunale con deliberazione n. 130 del 30 agosto
2018, dando espressamente atto che l'autorizzazione allo svolgimento
dei lavori non dava luogo a proroga della "convenzione”. Passaggio
dell'illuminazione analogica al led.
10. Ma guarda che ingenui questi della Polisportiva
che dopo le ferie del 2018 decidono di spendere 44mila euro dentro un
impianto che dovranno abbandonare nel 2020… accontentandosi di un
contributo paria 1/3 (15mila euro) della spesa effettuata.
11. Sempre nella delibera consigliare del 01 aprile
2019 viene approvato che “qualora le verifiche esperite in tal senso
[in tale ultima prospettiva, appare, semmai, utile per
l'Amministrazione dare impulso alle necessarie indagini di natura
tecnica che consentano di rivalutare se, allo stato attuale, il Centro
Vivere Insieme 1 abbia potenzialità di generare una gestione
remunerativa ed in grado di produrre reddito] per il tramite degli
Uffici dovessero condurre ad accertare l'attuale rilevanza economica
del Centro Sportivo polivalente Centro Vivere Insieme 1, il Consiglio
comunale potrà valutare se sia o meno opportuno, ferma restando la
necessaria e preminente considerazione della necessità di tutelare la
continuità del servizio secondo scadenze ed impegni propri della
stagione sportiva, di avvalersi della facoltà di recesso anticipato
prevista dall'art. 18, comma 1, della Convenzione che consente di
recedere con un preavviso non inferiore a mesi due per ragioni di
pubblico interesse.
Sindaca Gamba, consigliere delegato sport Benedetti, funzionaria Caligiuri.
12. Ma oltre alle date delle deliberazioni c'è anche
la legge. Sulla gestione degli impianti sportivi la Deliberazione ANAC
n. 1300 del 14 dicembre 2016 interviene distinguendo due tipologie:
13. gestione di impianti sportivi con rilevanza
economica, qualificabile quale “concessione di servizi”, ai sensi
dell'art. 3, comma 1, lett. vv) del Codice, da affidare nel rispetto
delle previsioni di cui all'art. 164 e seguenti del Codice stesso, con
applicazione delle parti I e II del Codice stesso (per quanto
compatibili);
14. gestione di impianti sportivi privi di rilevanza
economica, sottratta alla disciplina delle concessioni di servizi (art.
164, comma 3), ricondotta nella categoria degli “appalti di servizi”,
da aggiudicare secondo le specifiche previsioni dettate dal Codice per
gli appalti di servizi sociali di cui al Titolo VI, sez. IV.
15. L'ANAC è giunta a tali conclusioni a seguito di
un quesito teso a conoscere l'individuazione delle modalità di
affidamento della gestione degli impianti a rilevanza economica e privi
di rilevanza economica e degli impianti fissi e mobili sulla base delle
previsioni del nuovo Codice dei contratti e dell'art. 90 “Disposizioni
per l'attività sportiva dilettantistica”, comma 25, della legge
289/2002, ove si stabilisce che “nei casi in cui l'ente pubblico
territoriale non intenda gestire direttamente gli impianti sportivi, la
gestione è affidata in via preferenziale a società e associazioni
sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline
sportive associate e Federazioni sportive nazionali, sulla base di
convenzioni che ne stabiliscono i criteri d'uso e previa determinazione
di criteri generali e obiettivi per l'individuazione dei soggetti
affidatari. Le regioni disciplinano, con propria legge, le modalità di
affidamento”.
16. Traduzione. Fin dalla legge 289/2002 (sulla quale
si basa l'indirizzo dato dall'ANAC il 16 dicembre 2016) il CVI1 NON
poteva essere affidato alla Polisportiva con una co0nvenzione
preferenziale. Lo stesso dicasi per il CVI 2 al GS Marigolda. Quindi
quegli affidamenti si possono giudicare politicamente come scambi
elettorali.
17. Noi non crediamo che questi errori di
dattilografia nella compilazione e nella firma che prolungano la
convenzione dal 2017 al 2020 o 2021 siano stati dei banali errori
della funzionaria così come non crediamo che ad agosto e ottobre 2018
-sindaca Gamba- la giunta abbia preso le decisioni sopra indicate
senza un minimo di attenzione. La giunta non era fatta di ignorantoni
muratori ma di laureate che si piccano di saperne di tutto e di più.
Proprio davanti a quelle cifre in ballo era evidente che la gestione
del centro venisse affidata mediante gara non solo per la direttiva
ANAC ma fin dal 2002 e tanto più quando hanno modificato (in parte) la
convenzione Comune-Polisportiva nelle delibere del giugno 2016, 2018 e
2019.
18. Davanti a questo obbligo di legge la maggioranza
ha traccheggiato il più a lungo possibile per convenienze elettorali
combinando insieme una serie di errori e di sviste che formalmente
appaiono come tali e quindi innocentemente giustificabili mentre nella
SOSTANZA ,violano la legge a vantaggio di un gruppo sportivo.
19. Arrivati a questo punto sia le due società
sportive si erano scojonate di gestire due ruderi (anche i volontari si
scojonano…) e nel frattempo sono arrivati gli sguardi anche
di operatori privati che sapendo il Comune in braghe di tela (non
saprebbe nemmeno che fare dei due centri da solo…) magari sono pronti a
impugnare l'ennesima convenzione amorosa tra comune e società sportive.
Quindi la giunta è stata messa davanti a un muro: o lo superi con
creatività pagando il giusto scotto elettorale o ci sbatti contro.
20. C'ha sbattuto contro. Auuri.
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