CONTINUA IL GELO TRA SCUOLA E COMUNE NONOSTANTE CERCHINO DI MASCHERARE TUTTO
Il 25 febbraio è RI-comparso in prima pagina web del Comune il link di
collegamento al Piano del Diritto allo Studio 2018-2019 e la faccenda
ci ha incuriosito perché la RI-pubblicazione costituiva senza dubbio un
“avviso o avvertimento” per qualcuno che faceva finta di non saperne
l’esistenza.
Nei giorni scorsi compare ( ma scompare quasi subito non appena
commentiamo la notizia sul blog) un avviso “in forma orna¬ta” alle
famiglie ed ai cittadini che il Comune che “ per l'anno scolastico
2018- 2019 l'Amministrazione Comunale intende sostenere attivamente il
Piano dell'Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche presenti sul
territorio comunale e in parti ed annuncia l'assegnazione di un
contributo per le gite scolastiche (viaggio d'istruzione a Lavazè o a
Palermo) alle famiglie degli alunni residenti”.
C’era un motivo per cui era stato pubblicato in forma ornata (come
le cartaglorie sugli altari di una volta: lo spieghiamo all’Ivana
Rota che non ha compreso la battuta) l’avviso del contributo comunale
alle famiglie degli alunni che erano stati in gita a Lavazè e Palermo.
L’avviso è stato pubblicato DOPO che le gite erano state effettuate, a
tappare il buco visto che come si evince dalla pagina di face book “sei
di Curno se” la notizia del contributo era circolata solo a livello di
chiacchiere tra amiche.
Ivana Rota (che dotrebbe essere l’assessore all’istruzione e diritto
allo studio) ha scritto che “il contributo sarà erogato a tutti coloro
che, avendone i requisiti, ne faranno richiesta. Dato che le due gite
sono già state svolte il contributo sarà erogato direttamente alle
famiglie che hanno anticipato la cifra. Lascio giudicare a voi se sia
meglio dopo o mai....”.
Abbiamo risposto che “morale della favola: anche stavolta la scuola non
vi ha nemmeno informato che avrebbero fatto le gite. E siete corsi
dietro a tappare il buco. Peraltro se le gite erano già state fatte,
vuol dire che i genitori hanno provveduto da soli ad affrontare la
spesa e quindi non c'era bisogno della sostanziosa carità comunale.
Bella comunque la cartagloria con cui avete fatto l'avviso”. Ha
risposto Ivana Rota “siamo al corrente da tempo della
programmazione delle gite e non abbiamo nessun buco da tappare, come
afferma lei. Mi spiace molto che definisca carità comunale ciò che
invece è un preciso obiettivo di questa amministrazione e per il quale
esistono fondi previsti nel piano di diritto agli studio, vale a dire
favorire e finanziare le attività finalizzate alla promozione di sport
riconosciuti dal Coni e promuovere la"educazione civica, la legalità e
i valori della costituzione. Tutto ciò é previsto nella convenzione tra
comune e Istituto comprensivo e abbiamo ritenuto che queste due gite
d'istruzione rientrassero in queste finalità (e non altre). La
cartagloria la lascio a lei....”.
Alle dure che ci vogliono fa passare per fessi rispondiamo per le rime.
Ivana Rota, prima di tutto usate meglio le finanze comunali senza
nascondervi dietro le ”parole politicamente corrette” solleticando –lo
si legge benissimo negli interventi- il qualunquismo aggressivo dei
genitori. Quelle gite servono prima di tutto a ridurre il lavoro degli
insegnanti di pari passo del come aumentano p.e. le diagnosi di DSA,
tanto per togliere di dosso a chi è pagato per un compito un lavoro
destinandolo ad altri per qualunque occasione si possono trovare motivi
(o scuse) politicamente corrette.
Poi: dove sta scritto nelle nostre leggi che un Comune attraverso fondi
appositi debba “favorire e finanziare le attività finalizzate alla
promozione di sport riconosciuti dal Coni”? E’ un compito della scuola,
non del comune. Al comune spetta di prestare gli impianti necessari.
Non i campi da tennis. Quanto poi al “promuovere la educazione civica,
la legalità e i valori della costituzione” che è stata abolita per
legge (l’educazione civica) che tutto questa possa avvenire
attraverso una traversata fino a Palermo ho parecchi dubbi. Sono
comunque contento che i ragazzi si siano almeno divertiti anche se
buona parte di loro avranno già fatto qualche traversata su un
traghetto.
Assessore Ivana Rota, non ciurliamo nel manico: queste non sono
iniziative educative formative ma solo ferie per i ragazzi e per gli
insegnanti e fanno business turistico coi soldi di tutti: anche di
quegli anziani – e quila mettiamo giù dura appositamente- che non li
hanno per andare al mare a curare i reumatismi perché ricevono pochi
euro di pensione al mese e non hanno nemmeno la faccia tosta di
pretendere dal Comune le ferie a Lavazè o Palermo. Ci sono anche
quelli. Non metto in dubbio che organizzatori ed accompagnatori e
compartecipanti abbiano fatto del loro meglio per promuovere la
educazione civica, la legalità e i valori della costituzione e lo
sport. Basterebbe che almeno avreste il coraggio di chiamare le cose
col loro nome anziché imbellettarle e spacciarle.
Coi tempi che corrono, badate agli anziani ciechi che comprano gli
occhiali al supermercato e si orbano ancora di più. Badate agli anziani
sordi che capiscono O per A. Badate agli anziani senza denti che
mangiano per mezza vita pastine e puree. E non dimenticate quelli che
il buondio gli ha fatto perdere la testa e stanno facendo diventare
matti i parenti che li debbono custodire. Epensate ad educare quei
genityori che allevano bulli piuttosto che “educare i ragazzi a non
essere e fare u bulli”. Magari imparate a conoscere e CURARE (i
gemnitori e le squadre c.d. sportive) chi crea il problema piuttosto
che chi lo manifesta.
Ultima.
Il piano del diritto allo studio comporta per la nostra gente una spesa
di 534mila euro. Credo che ci sia anche parecchio di più ma
scavalchiamolo. Ottimo. Come mai davanti a una spesa-investimento
di questa grandezza alla fine anno i cittadini NON ricevono una
certificazione da parte di un ufficio specializzato di alto livello
dell’efficacia e del risultato di tale ENORME spesa?.
La sua giunta ha deciso di affidare a una società la manutenzione e il
mantenimento dei beni comunali: una spesa-investimento di mille euro al
giorno SENZA attribuire ad una ente superiore il controllo la qualità e
la tempestività di tali interventi.
Idem per l’illuminazione pubblica.
Idem per la rumenta.
Idem per la scuola.
Idem per i servizi sociali.
Il Comune non ha MAI visto una busta paga di chi lavora per questi
servizi: possibile che non esista una certificazione per questo?
Allora: perché il Comune ogni anno DEVE presentare e certificare che il
bilancio consuntivo è corretto mentre i cittadini NON hanno il diritto
di ricevere ogni anno una “certificazione indipendente” che quelle
enormi spese-investimenti (scuola, beni pubblici, illuminazione)
rispondono alle attese ed ai contratti?
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MACRON MERKEL JUNKER: CHI COMANDA DAVVERO IN EUROPA
Macron a Xi: «Rispetto per l'unità europea»
Durante il summit all'Eliseo l'invito alla Cina a non trattare con i singoli Paesi per la Via della seta
Stefano Montefiori
«Nessuno di noi è ingenuo. Noi rispettiamo la Cina, vogliamo dialogo e
cooperazione, ma chiediamo di rispettare l'unità dell'Unione europea e
i suoi valori». All'Eliseo, durante la conferenza stampa finale del
mini-summit a quattro Francia-Germania-Ue-Cina, Emmanuel Macron ha
lanciato un messaggio chiaro: possiamo e vogliamo collaborare, ma
Pechino abbandoni la tentazione di negoziare accordi separati con i
singoli Paesi europei, come ha fatto pochi giorni fa con l'Italia.
Questo significa l'appello esplicito di Macron a «rispettare l'unità
dell'Unione europea».
Nella visita di Stato del presidente cinese Xi Jinping ieri è stata la
giornata (conclusiva) della diplomazia e della difesa del
«multilateralismo forte», come lo chiama Macron: in contrapposizione
alla logica esclusivamente bilaterale e commerciale del presidente
americano Trump, Macron, Merkel e Juncker hanno provato a trovare
un'intesa politica di fondo con Xi Jinping prima di aderire, semmai in
futuro, al progetto della nuova Via della seta.
Questo non significa che nel frattempo non si possano fare affari, ai
quali era stato dedicato il pomeriggio di lunedì: oltre alla
maxi-commessa da 3o miliardi di euro per 300 Airbus destinati a tredici
compagnie aeree cinesi, la francese Edf ha concluso con la cinese CEIC
un patto per la costruzione in Cina di un parco eolico, BNP Paribas e
China Investment Corporation hanno creato un fondo di cooperazione per
gli investimenti da un miliardo, e la compagnia marittima CMA-CGM e
China State Shipbulding Corporation hanno progettato di costruire
insieme 10 navi.
Ma Xi Jinping era venuto a Parigi soprattutto per promuovere il grande
progetto di infrastrutture della Via della seta, e su questo si è
trovato davanti un Macron pronto a farsi spalleggiare dagli alleati
europei per negoziare con la Cina da posizioni di forza, garantite solo
se ci si presenta uniti. È stato Macron ad avere l'idea di invitare
anche Merkel e Juncker all'Eliseo, e in conferenza stampa ha
ringraziato Xi Jinping per avere accettato il nuovo format
dell'incontro.
«Vorrei che le imprese europee trovassero in Cina lo stesso grado di
apertura che le aziende cinesi trovano in Europa, cioè totale», ha
detto Jean-Claude Juncker, che tra gli ultimi atti della sua presidenza
della Commissione guiderà il vertice Ue-Cina in programma il 9 aprile a
Bruxelles. Juncker ha evocato un tema fondamentale, quello della
reciprocità di accesso ai rispettivi mercati.
La cancelliera Merkel ha battuto sullo stesso tasto: «Le nuove rotte
della seta sono un progetto importante e noi europei vogliamo avere un
ruolo, ma questo deve portare alla reciprocità e per il momento
facciamo fatica a trovarla».
In sostanza, dopo il memorandum siglato in Italia, a Parigi Xi Jinping
ha trovato la frenata di una coppia franco-tedesca pronta a porre
condizioni. Il presidente cinese ne ha preso atto: «Certo ci sono dei
punti di disaccordo, c'è competizione tra noi ma è una competizione
positiva e la cooperazione è importante. Stiamo avanzando insieme, non
dobbiamo lasciarci dominare dalla diffidenza».
Alla fine Macron ha citato Confucio, e la sua teoria degli amici utili
e nefasti: i primi sono giusti, fedeli e colti, i secondi deboli, falsi
e chiacchieroni. Gli europei, amici utili, per adesso chiedono garanzie
perché la Via della seta sia uno strumento di sviluppoe non di dominio.
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GLI ERRORI MARCHIANI NELL'AULA COMPUTER DELLA NUOVA RODARI E NELL'AUDITORIUM DELLA GATTI
Osservate con attenzione questa prima immagine che Vivere Curno
propone come medaglia d'oro appuntata sul proprio petto. Trattasi della
sala dei personal computer nella nuova scuola Rodari. Per essere
precisi TUTTI gli arredi e i PC sono spese effettuate DOPO l'apertura
della scuola e tuttora NON è noto quante ore siano utilizzate queste
attrezzature. Della serie: come il Duomo di Milano, ovvero un pozzo
senza fondo. Dopo le lavagne pitturate sui muri…. I lettori potranno
notare come quei geni che l'hanno ideata hanno messo gli schermi dei PC
che… riflettono la luce che entra dalle finestre in fondo alla stanza.
Una autentica genialata per chi usa un PC. Osservate poi l'eleganza e
la leggerezza dei tavolini – uno per due persone-computer. Sicuramente
economici ma tenendo conto di quanto sono turbo-lenti dei ragazzi
immaginiamo quanti ribaltamenti subiranno attrezzature così leggere
nemmeno fissate alla parete. E siccome quando si ribalta un tavolino
cascano per terra due computer… c'è da divertirsi.
Osservate con attenzione questa seconda immagine che Vivere Curno
propone come medaglia d'oro appuntata sul proprio petto. Hanno
ristrutturato il c.d. “auditorium” della Gatti (la scuola media).
Un'altra serie di genialate. In primo piano le sedie che sono di una
robustezza a prova di elefante, salvo il caso che il 30% dei nostri
ragazzi siano obesi o in sovrappeso. Bellissimo anche l'”effetto
stalletta” dell'insieme coi finestroni in alto, come le stalle o le
fabbriche d'antan. Buonissima anche l'idea di far suonare dei ragazzini
dentro una scatola vuota sulle cui pareti non c'è traccia di
pannellatura fonoassorbente. Osservando l'insieme si vede PROPRIO la
fellonia del dipendente pubblico e dell'amministratore sparagnino
(bisognerebbe usare un altro aggettivo ma sorvoliamo) e che fanno le
cose perché deve farle senza un briciolo di passione competenza
rispetto (ma 'ste ragazzini bisogna proprio farli diventare sordi prima
che diventino adulti?!). I progettisti si scelgono al minimo
costo. Gli avvocati si scelgono al minimo costo. I tavolini della sala
PC si scelgono al minimo costo. L'auditorium è una via di mezzo
tra una stalla e un'officina .Incompetenza, ignoranza, superficialità,
campa cavallo: è l'Italia del SalviMaio.
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