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CONTINUA IL GELO TRA SCUOLA E COMUNE NONOSTANTE CERCHINO DI MASCHERARE TUTTO

Fanno finta che le opinioni politiche non conino nulla ma tra Comune e  Dirigente c'é del gelido.
Il 25 febbraio è RI-comparso in prima pagina web del Comune il link di collegamento al Piano del Diritto allo Studio 2018-2019 e la faccenda ci ha incuriosito perché la RI-pubblicazione costituiva senza dubbio un “avviso o avvertimento” per qualcuno che faceva finta di non saperne l’esistenza.
Nei giorni scorsi compare ( ma scompare quasi subito non appena commentiamo la notizia sul blog) un avviso “in forma orna¬ta” alle famiglie ed ai cittadini che il Comune che “ per l'anno scolastico 2018- 2019 l'Amministrazione Comunale intende sostenere attivamente il Piano dell'Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche presenti sul territorio comunale e in parti ed annuncia l'assegnazione di un contributo per le gite scolastiche (viaggio d'istruzione a Lavazè o a Palermo) alle famiglie degli alunni residenti”.(...)

MACRON MERKEL JUNKER: CHI COMANDA DAVVERO IN EUROPA
«Nessuno di noi è ingenuo. Noi rispettiamo la Cina, vogliamo dialogo e cooperazione, ma chiediamo di rispettare l'unità dell'Unione europea e i suoi valori». All'Eliseo, durante la conferenza stampa finale del mini-summit a quattro Francia-Germania-Ue-Cina, Emmanuel Macron ha lanciato un messaggio chiaro: possiamo e vogliamo collaborare, ma Pechino abbandoni la tentazione di negoziare accordi separati con i singoli Paesi europei, come ha fatto pochi giorni fa con l'Italia. Questo significa l'appello esplicito di Macron a «rispettare l'unità dell'Unione europea».
Nella visita di Stato del presidente cinese Xi Jinping ieri è stata la giornata (conclusiva) della diplomazia e della difesa del «multilateralismo forte», come lo chiama Macron: in contrapposizione alla logica esclusivamente bilaterale e commerciale del presidente americano Trump, Macron, Merkel e Juncker hanno provato a trovare un'intesa politica di fondo con Xi Jinping prima di aderire, semmai in futuro, al progetto della nuova Via della seta.(....)

GLI ERRORI MARCHIANI NELL'AULA COMPUTER DELLA NUOVA RODARI E NELL'AUDITORIUM DELLA GATTI
Osservate con attenzione questa prima immagine  che Vivere Curno propone come medaglia d'oro appuntata sul proprio petto. Trattasi della sala dei personal computer nella nuova scuola Rodari. Per essere precisi TUTTI gli arredi e i PC sono spese effettuate DOPO l'apertura della scuola e tuttora NON è noto quante ore siano utilizzate queste attrezzature. Della serie: come il Duomo di Milano, ovvero un pozzo senza fondo. Dopo le lavagne pitturate sui muri…. I lettori potranno notare come quei geni che l'hanno ideata hanno messo gli schermi dei PC che… riflettono la luce che entra dalle finestre in fondo alla stanza. Una autentica genialata per chi usa un PC. Osservate poi l'eleganza e la leggerezza dei tavolini – uno per due persone-computer. Sicuramente economici ma tenendo conto di quanto sono turbo-lenti dei ragazzi immaginiamo quanti ribaltamenti subiranno attrezzature così leggere nemmeno fissate alla parete. E siccome quando si ribalta un tavolino cascano per terra due computer… c'è da divertirsi.
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Quando c'é più luce e non occorre il riscaldamento
guarda caso che diminuisce il costo di energia elettrica e del gas.
Come quando a ferragosto aumenta la benzina....
Ma attenzione:diminuisce SOLO il costo dell'energia, non di tutto il resto della bolletta-
























































CONTINUA IL GELO TRA SCUOLA E COMUNE NONOSTANTE CERCHINO DI MASCHERARE TUTTO


Il 25 febbraio è RI-comparso in prima pagina web del Comune il link di collegamento al Piano del Diritto allo Studio 2018-2019 e la faccenda ci ha incuriosito perché la RI-pubblicazione costituiva senza dubbio un “avviso o avvertimento” per qualcuno che faceva finta di non saperne l’esistenza.
Nei giorni scorsi compare ( ma scompare quasi subito non appena commentiamo la notizia sul blog) un avviso “in forma orna¬ta” alle famiglie ed ai cittadini che il Comune che “ per l'anno scolastico 2018- 2019 l'Amministrazione Comunale intende sostenere attivamente il Piano dell'Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche presenti sul territorio comunale e in parti ed annuncia l'assegnazione di un contributo per le gite scolastiche (viaggio d'istruzione a Lavazè o a Palermo) alle famiglie degli alunni residenti”.
C’era un motivo per cui era stato pubblicato in forma ornata (come le  cartaglorie sugli altari di una volta: lo spieghiamo all’Ivana Rota che non ha compreso la battuta) l’avviso del contributo comunale alle famiglie degli alunni che erano stati in gita a Lavazè e Palermo. L’avviso è stato pubblicato DOPO che le gite erano state effettuate, a tappare il buco visto che come si evince dalla pagina di face book “sei di Curno se” la notizia del contributo era circolata solo a livello di chiacchiere tra amiche.
Ivana Rota (che dotrebbe essere l’assessore all’istruzione e diritto allo studio) ha scritto che “il contributo sarà erogato a tutti coloro che, avendone i requisiti, ne faranno richiesta. Dato che le due gite sono già state svolte il contributo sarà erogato direttamente alle famiglie che hanno anticipato la cifra. Lascio giudicare a voi se sia meglio dopo o mai....”.
Abbiamo risposto che “morale della favola: anche stavolta la scuola non vi ha nemmeno informato che avrebbero fatto le gite. E siete corsi dietro a tappare il buco. Peraltro se le gite erano già state fatte, vuol dire che i genitori hanno provveduto da soli ad affrontare la spesa e quindi non c'era bisogno della sostanziosa carità comunale. Bella comunque la cartagloria con cui avete fatto l'avviso”. Ha risposto Ivana Rota  “siamo al corrente da tempo della programmazione delle gite e non abbiamo nessun buco da tappare, come afferma lei. Mi spiace molto che definisca carità comunale ciò che invece è un preciso obiettivo di questa amministrazione e per il quale esistono fondi previsti nel piano di diritto agli studio, vale a dire favorire e finanziare le attività finalizzate alla promozione di sport riconosciuti dal Coni e promuovere la"educazione civica, la legalità e i valori della costituzione. Tutto ciò é previsto nella convenzione tra comune e Istituto comprensivo e abbiamo ritenuto che queste due gite d'istruzione rientrassero in queste finalità (e non altre). La cartagloria la lascio a lei....”.

Alle dure che ci vogliono fa passare per fessi rispondiamo per le rime.
Ivana Rota, prima di tutto usate meglio le finanze comunali senza nascondervi dietro le ”parole politicamente corrette” solleticando –lo si legge benissimo negli interventi- il qualunquismo aggressivo dei genitori. Quelle gite servono prima di tutto a ridurre il lavoro degli insegnanti di pari passo del come aumentano p.e. le diagnosi di DSA, tanto per togliere di dosso a chi è pagato per un compito un lavoro destinandolo ad altri per qualunque occasione si possono trovare motivi (o scuse) politicamente corrette.
Poi: dove sta scritto nelle nostre leggi che un Comune attraverso fondi appositi debba “favorire e finanziare le attività finalizzate alla promozione di sport riconosciuti dal Coni”? E’ un compito della scuola, non del comune. Al comune spetta di prestare gli impianti necessari. Non i campi da tennis. Quanto poi al “promuovere la educazione civica, la legalità e i valori della costituzione” che è stata abolita per legge (l’educazione civica) che tutto questa  possa avvenire attraverso una traversata  fino a Palermo ho parecchi dubbi. Sono comunque contento che i ragazzi si siano almeno divertiti anche se buona parte di loro avranno già fatto qualche traversata su un traghetto.
Assessore Ivana Rota, non ciurliamo nel manico: queste non sono iniziative educative formative ma solo ferie per i ragazzi e per gli insegnanti e fanno business turistico coi soldi di tutti: anche di quegli anziani – e quila mettiamo giù dura appositamente- che non li hanno per andare al mare a curare i reumatismi perché ricevono pochi euro di pensione al mese e non hanno nemmeno la faccia tosta di pretendere dal Comune le ferie a Lavazè o Palermo. Ci sono anche quelli. Non metto in dubbio che organizzatori ed accompagnatori e compartecipanti abbiano fatto del loro meglio per promuovere la educazione civica, la legalità e i valori della costituzione e lo sport. Basterebbe che almeno avreste il coraggio di chiamare le cose col loro nome anziché imbellettarle e spacciarle.
Coi tempi che corrono, badate agli anziani ciechi che comprano gli occhiali al supermercato e si orbano ancora di più. Badate agli anziani sordi che capiscono O per A. Badate agli anziani senza denti che mangiano per mezza vita pastine e puree. E non dimenticate quelli che il buondio gli ha fatto perdere la testa e stanno facendo diventare matti i parenti che li debbono custodire. Epensate ad educare quei genityori che allevano bulli piuttosto che “educare i ragazzi a non essere e fare u bulli”. Magari  imparate a conoscere e CURARE (i gemnitori e le squadre c.d. sportive) chi crea il problema piuttosto che chi lo manifesta.
Ultima.
Il piano del diritto allo studio comporta per la nostra gente una spesa di 534mila euro. Credo che ci sia anche parecchio di più ma scavalchiamolo.  Ottimo. Come mai davanti a una spesa-investimento di questa grandezza alla fine anno i cittadini NON ricevono una certificazione da parte di un ufficio specializzato di alto livello dell’efficacia e del risultato di tale ENORME spesa?.
La sua giunta ha deciso di affidare a una società la manutenzione e il mantenimento dei beni comunali: una spesa-investimento di mille euro al giorno SENZA attribuire ad una ente superiore il controllo la qualità e la tempestività di tali interventi.
Idem per l’illuminazione pubblica.
Idem per la rumenta.
Idem per la scuola.
Idem per i servizi sociali.
Il Comune non ha MAI visto una busta paga di chi lavora per questi servizi: possibile che non esista una certificazione per questo?
Allora: perché il Comune ogni anno DEVE presentare e certificare che il bilancio consuntivo è corretto mentre i cittadini NON hanno il diritto di ricevere ogni anno una “certificazione indipendente” che quelle enormi spese-investimenti (scuola, beni pubblici, illuminazione) rispondono alle attese ed ai contratti?

MACRON MERKEL JUNKER: CHI COMANDA DAVVERO IN EUROPA


Macron a Xi: «Rispetto per l'unità europea»
Durante il summit all'Eliseo l'invito alla Cina a non trattare con i singoli Paesi per la Via della seta
Stefano Montefiori

«Nessuno di noi è ingenuo. Noi rispettiamo la Cina, vogliamo dialogo e cooperazione, ma chiediamo di rispettare l'unità dell'Unione europea e i suoi valori». All'Eliseo, durante la conferenza stampa finale del mini-summit a quattro Francia-Germania-Ue-Cina, Emmanuel Macron ha lanciato un messaggio chiaro: possiamo e vogliamo collaborare, ma Pechino abbandoni la tentazione di negoziare accordi separati con i singoli Paesi europei, come ha fatto pochi giorni fa con l'Italia. Questo significa l'appello esplicito di Macron a «rispettare l'unità dell'Unione europea».
Nella visita di Stato del presidente cinese Xi Jinping ieri è stata la giornata (conclusiva) della diplomazia e della difesa del «multilateralismo forte», come lo chiama Macron: in contrapposizione alla logica esclusivamente bilaterale e commerciale del presidente americano Trump, Macron, Merkel e Juncker hanno provato a trovare un'intesa politica di fondo con Xi Jinping prima di aderire, semmai in futuro, al progetto della nuova Via della seta.
Questo non significa che nel frattempo non si possano fare affari, ai quali era stato dedicato il pomeriggio di lunedì: oltre alla maxi-commessa da 3o miliardi di euro per 300 Airbus destinati a tredici compagnie aeree cinesi, la francese Edf ha concluso con la cinese CEIC un patto per la costruzione in Cina di un parco eolico, BNP Paribas e China Investment Corporation hanno creato un fondo di cooperazione per gli investimenti da un miliardo, e la compagnia marittima CMA-CGM e China State Shipbulding Corporation hanno progettato di costruire insieme 10 navi.
Ma Xi Jinping era venuto a Parigi soprattutto per promuovere il grande progetto di infrastrutture della Via della seta, e su questo si è trovato davanti un Macron pronto a farsi spalleggiare dagli alleati europei per negoziare con la Cina da posizioni di forza, garantite solo se ci si presenta uniti. È stato Macron ad avere l'idea di invitare anche Merkel e Juncker all'Eliseo, e in conferenza stampa ha ringraziato Xi Jinping per avere accettato il nuovo format dell'incontro.
«Vorrei che le imprese europee trovassero in Cina lo stesso grado di apertura che le aziende cinesi trovano in Europa, cioè totale», ha detto Jean-Claude Juncker, che tra gli ultimi atti della sua presidenza della Commissione guiderà il vertice Ue-Cina in programma il 9 aprile a Bruxelles. Juncker ha evocato un tema fondamentale, quello della reciprocità di accesso ai rispettivi mercati.
La cancelliera Merkel ha battuto sullo stesso tasto: «Le nuove rotte della seta sono un progetto importante e noi europei vogliamo avere un ruolo, ma questo deve portare alla reciprocità e per il momento facciamo fatica a trovarla».
In sostanza, dopo il memorandum siglato in Italia, a Parigi Xi Jinping ha trovato la frenata di una coppia franco-tedesca pronta a porre condizioni. Il presidente cinese ne ha preso atto: «Certo ci sono dei punti di disaccordo, c'è competizione tra noi ma è una competizione positiva e la cooperazione è importante. Stiamo avanzando insieme, non dobbiamo lasciarci dominare dalla diffidenza».
Alla fine Macron ha citato Confucio, e la sua teoria degli amici utili e nefasti: i primi sono giusti, fedeli e colti, i secondi deboli, falsi e chiacchieroni. Gli europei, amici utili, per adesso chiedono garanzie perché la Via della seta sia uno strumento di sviluppoe non di dominio.
GLI ERRORI MARCHIANI NELL'AULA COMPUTER DELLA NUOVA RODARI E NELL'AUDITORIUM DELLA GATTI
Osservate con attenzione questa prima immagine  che Vivere Curno propone come medaglia d'oro appuntata sul proprio petto. Trattasi della sala dei personal computer nella nuova scuola Rodari. Per essere precisi TUTTI gli arredi e i PC sono spese effettuate DOPO l'apertura della scuola e tuttora NON è noto quante ore siano utilizzate queste attrezzature. Della serie: come il Duomo di Milano, ovvero un pozzo senza fondo. Dopo le lavagne pitturate sui muri…. I lettori potranno notare come quei geni che l'hanno ideata hanno messo gli schermi dei PC che… riflettono la luce che entra dalle finestre in fondo alla stanza. Una autentica genialata per chi usa un PC. Osservate poi l'eleganza e la leggerezza dei tavolini – uno per due persone-computer. Sicuramente economici ma tenendo conto di quanto sono turbo-lenti dei ragazzi immaginiamo quanti ribaltamenti subiranno attrezzature così leggere nemmeno fissate alla parete. E siccome quando si ribalta un tavolino cascano per terra due computer… c'è da divertirsi.

Osservate con attenzione questa seconda immagine  che Vivere Curno propone come medaglia d'oro appuntata sul proprio petto. Hanno ristrutturato il c.d. “auditorium” della Gatti (la scuola media). Un'altra serie di genialate. In primo piano le sedie che sono di una robustezza a prova di elefante, salvo il caso che il 30% dei nostri ragazzi siano obesi o in sovrappeso. Bellissimo anche l'”effetto stalletta” dell'insieme coi finestroni in alto, come le stalle o le fabbriche d'antan. Buonissima anche l'idea di far suonare dei ragazzini dentro una scatola vuota sulle cui pareti non c'è traccia di pannellatura fonoassorbente. Osservando l'insieme si vede PROPRIO la fellonia del dipendente pubblico e dell'amministratore sparagnino (bisognerebbe usare un altro aggettivo ma sorvoliamo) e che fanno le cose perché deve farle senza un briciolo di  passione competenza rispetto (ma 'ste ragazzini bisogna proprio farli diventare sordi prima che diventino adulti?!). I progettisti si scelgono  al minimo costo. Gli avvocati si scelgono al minimo costo. I tavolini della sala PC  si scelgono al minimo costo. L'auditorium è una via di mezzo tra una stalla e un'officina .Incompetenza, ignoranza, superficialità, campa cavallo: è l'Italia del SalviMaio.