LA POLITICA E IL CVI2: FURTO SENZA DESTREZZA VERSO I VOLONTARI
Cominciamo
col mettere i punti sulla”i”. da qui in avanti quando scrivo il termine
“politica” intendo riferirmi alla DC, PCI, PSI, Lega e Forza Italia
fino al grillismo (che a Curno sarebbe rappre sentato da une x
assessore leghista particolarmente sveglio).
Nella vicenda che ha visto la giunta Gamba mandare in appalto la
gestione dell'intero CVI2 a partire dal prossimo luglio, in obbedienza
ad una norma italiana recepita da una norma Ue, vista la
scadenza della convenzione tra Comune e GS Marigolda c'è un
errore ed un violenza che la “politica” ha compiuto CONTRO
tutti i volontari che per 50 anni hanno inventato creato custodito
mantenuto e prestato servizi agli sportivi nel centro sia pure con una
folle commistione di investimenti e spese incro ciati tra Comune e GS
Mari golda che andava semmai spezzato tre o quattro lustri or sono e
che invece si trascina fino al 30 giugno.
Dal primo luglio se andrà in porto la messa in appalto il centro,il GS
Mari golda diventerà un utente privilegiato che contratterà col comune
il costo dell'accesso agli im pianti negli orari fissati dalla delibera
consigliare e concor dati col GS Marigol da stesso.
Il fatto é che se il Comune oggi è costretto a mettere sul mercato il
CVI con una finta vendita pastrocchiata è per ché gli impianti sportivi
energetici acqua luce gas bar non sono più regolari ed abbisognano -si
dice- di 600 mila euro di investimenti. Che la “politica” non ha fatto
nei 50 anni precedenti.
Questa è la sua colpa: grave e implacabile.
Chissà se davvero il CVI2 sia stato una gallina dalle uova d'oro per il
GS Marigolda come ha sempre asserito la “politica” piuttos to che
non sia stata la “politi ca” ad avere trovato nel GS Marigolda proprio
la gallina che le (alla “politica”) scodellava giorno dopo giorno,
settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, per 50 anni
di seguito.
Adesso è arrivata una regola dell'Ue che mette fine a questo casotto.
Peccato che la delibera consi gliare sia stata fatta in manie ra
irregolare –la Relazione Caligiuri obbligatoria per legge NON è stata
approvata dal consiglio comunale- e che la Relazione Caligiuri
porti la firma di un soggetto che del problema ne conosce quanto un
muratore di cardiologia e -soprattutto- sia sotto osservazione perché
dalle parole della sindaca Gamba in assemblea, la Caligiuri
avrebbe modificato di sua spontanea iniziativa la delibera della
convenzione con la Polisportiva. Insomma la “politica” ha prima
fatto un casino, poi ne ha aggiunto un secondo, poi ne ha scoperto un
terzo: meglio che metta la coda tra le zampe, si vergogni e chieda
scusa ai Curnesi.
Quello che però la “politica” nella questione non ha compreso ma invece
hanno ben presenti i fondatori del GS Marigolda e il migliaio di
Volontari che hanno “tirato avanti la baracca” per mezzo secolo è che
quel CVI2 non può essere preso dalla giunta del momento come un bene
pubblico “qualsiasi”. Come fosse un edificio scolastico op pure una
strada.
In una scuola ci lavorano persone stipendiate. Nel CVI c'hanno lavorato
SOLO Volon tari o imprese pagate dal GS Marigolda o (in parte modesta)
dal Comune. Quel CVI 2 quindi incorpora qualcosa (e non in piccola
parte) che è costituito dalle fatiche passioni lacrime gioie dolori di
migliaia di Curnesi che ci hanno lavorato pensato GRATIS.
Volontari che hanno dato migliaia di ore del proprio tempo per i concittadini.
Ecco perché la scelta decisio ne della “politica” di espro priare tutta
questa fatica passione lacrime gioie e dolori per affidarle ad un
anonimo soggetto che lo gestirà come casa propria risulta un furto
perpetrato nemmeno con qualche destrezza da parte della “politica” in
danno dei volon tari.
E lo ribadiamo: la “politica” ha delle colpe nella sua TOTALITA': dalla
dc al pci al psi passando per la Lega For za Italia fino ai
grillini camuffati in un ex leghista della prima ora.
Se la “politica” avesse normal mente investito nella manu tenzione e
nell'aggiorna mento del CVI2 piuttosto che (vedi colonna di fianco)
adesso il GS Marigolda non avrebbe difficoltà a partecipa re al
bando perl'assegnazione anche perché non dovrebbe cercare e trovare in
poche settimane la bellezza di 600mila euro per…rifare con 250mila un
campo di calcio. Ma chi volete che sia quella banca che molla tale
cifra? Un banca di matti?
Ma la “politica” oltre che ladra verso i Volontari é cattiva è ottusa.
Il Comune di Curno oggi ha i soldi per un intervento massiccio per la
messa a norma e sicurezza degli impianti e della sanità del CVI2:
basterebbe che utilizzasse i soldi per l'inutile rotonda su via Lecco
(vedre mo alla fine a chi serve…) e sarebbe rimesso a nuovo l'impianto
di illuminazione riscaldamento acqua calda e potabile ampliamento del
bar e teloni del tennis. Se la rotonda non la fai nel 2019 la
farai l'anno prossimo o tra due anni visto che ci sono ancora tre
anni e mezzo alle elezioni. Nossignori! Quella rotonda s'ha da fare
(vedre mo poi a chi serve…) nonostante –numeri alla mano- serva di più
agli abitanti di Ponte san Pietro e Mozzo che a quelli della Marigolda.
E' in questa contraddizione che si sente puzza di gelsomi no mentre la
“politica” scippa con mala destrezza un bene che è in gran parte
dei Volontari piuttosto che del Comune. Perché va detto con chiarezza
che oggi non solo la banda di Vivere Curno VUOLE strenuamente quella
rotonda ma la vuole strenua mente anche la banda della minoranza
consigliare.
Detto questo… chi vivrà vedrà. Vedremo se ci sarà qualche ingenuo che
calerà le braghe mettendosi a novanta gradi davanti alla giunta
Gamba regalandole 600mila euro a sua maggior gloria e bellezza.
Probabile succeda il contrario e la giunta Gamba ci
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C'E' UNA GRAN CONFUSIONE IN TESTA ALLA MAGGIORANZA (FORSE)
Basta la lettura della Determinazione n.122 del 20 marzo 2019 emanata
dalla dirigente responsabile settore servizi alla persona
pubblica istruzione sport cultura avente per oggetto la messa a
bilancio come spesa dell' incarico di progettazione
definitivo-esecutivo- integrazione impegno di spesa a favore dell'
arch. Savoldelli per capire che caos ci sia da qualche parte (sindaco,
segretario, assessore, dirigente dell'ufficio) sul problema CVI2 della
Marigolda.
E c'è la verifica che l'esperienza già subita dall'Amministrazione
Comunale per il progetto della rotonda all'uscita della nuova scuola
Rodari non sia servito a insegnare come si debba lavorare col cervello
piuttosto che coi piedi.
In buona sostanza la dirigente dell'ufficio (e qui c'è già un grave
errore sia da parte della giunta che della segretaria comunale)
aveva incaricato un progettista di fare una valutazione per
l'affidamento della gestione manutenzione e rifacimento del CVI2 ad un
architetto (il Savoldelli) sulla base della quale aveva stilato la
Relazione di legge obbligatoria in questi casi.
Una relazione che noi avremmo cestinato senza timori visto che era un
banale copia& incolla di cui qualunque burocrate ne era
capace.
Poi (la medesima dirigente) si é accorta che per quanto riguarda
l'elettricità il gas l'acqua calda e fredda l'illuminazione, cioè tutto
quanto riguarda gli impianti esclusi cioè muri e strutture, era meglio
che venisse affidata ad un altro progettista specialista (ing.Pala)
tanto che alla fine la dirigente certifica: VISTA la nota n. prot. Nr.
3930 del 13.03.2019 dell'Arch. Giosuè Savoldelli che, in ragione di
tale coordinamento indica gli adeguamenti tecnici incluse le attività
di modifica degli elaborati progettuali per l'unione dei due progetti
costituenti l'intero intervento che dunque sarebbe quantificabile in
complessivi 600 mila euro.
Ma poi si è pure accorta che il progetto Salvoldelli viaggiava da solo
e quello dell'ing. Pala altrettanto e quindi siccome normalmente quando
si mette mano a una costruzione bisogna che l'elettricista
l'idraulico ecc ecc. lavorino di comune accordo, ecco la scoperta
dell'acqua calda di affidare all'arch.Savoldelli, con un ulteriore
incarico e quindi spesa l'incarico di combinare i due progetti “ DATO
ATTO CHE il progetto complessivo unitariamente considerato a seguito
delle sopra indicate integrazioni e che sarà reso in unico livello,
definitivo-esecutivo ed approvato ai sensi di legge, sarà inserito
quale parte lavori nel più ampio progetto di concessione di servizi
dell'impianto sportivo la cui gara andrà gestita dalla Centrale Unica
di Committenza giusta deliberazione C.C. n.82 del 2/12/2017 eseguibile
ai sensi di legge.
La questione non mette nel mirino la maggiore spesa di 6.980,40
euro ma mette nel mirino la gestione complessiva del problema:
1 – un professionista per una incombenza del genere (si sapeva che
c'erano di mezzo impianto elettrico, del gas, del riscaldamento e di
progettazione di impianti sportivi: non si trattava di una pollaio
casalingo….) non si doveva scegliere quello che presentava il minor
costo ma – visto che fino a 40.000 euro la spesa libera, si doveva
scegliere tra una primaria impresa specializzata nel genere
(basta vedere le due non vincitrici nell'appalto per la
manutenzione dei beni comuni…)
2 – sindaco segretario comunale ed assessore NON dovevano affidare
questa incombenza alla dirigente del settore servizi alla persona p i.
sport cultura ma al dirigente responsabile settore patrimonio e lavori
pubblici. Il buonsenso non pare una prerogativa del sistema.
3 – Pure la Relazione ex art. 34 comma 20 del ddl 179/2012 per
rimpianto sportivo Centro Vivere Insieme 2 (CVI2)”, doveva essere
affidata ad un primario studio specializzato e non ad un normale
impiegato del Comune come fosse l'acquisto dei pannoloni per l'anziano.
4 – Ovvio che l'impresa specializzata di cui al punto 1 doveva essere
fin dall'inizio il “deus ex machina” di tutta la parte burocratica
atteso che –lo dichiarano i due dirigenti dei servizi sociali e del
patrimonio, questi non si sentono all'altezza di fare il RUP
(responsabile unico del procedimento) ma hanno chiesto l'affiancamento
di apposita figura professionale (il RIP del RUP…).
5 – Per fortuna la sindaca Gamba scrive nel proprio curriculum di avere
insegnato “Sistemi di controllo di gestione” ma non pare abbia le
idee molto chiare in tema di migliore organizzazione degli uffici e dei
procedimenti per concludere qualcosa di buono piuttosto che un gran
polverone.
6 – Detto questo non ci toglie nessuno dalla crapa che certi passettini
dopo passettini aggiustamenti dopo aggiustamenti aggiornamenti dopo
aggiornamenti sono un sistema legale per far cresce i costi. In questo
modo la politica può spendere da un solita tesi “che noi scegliamo
risparmiando sui costi” col risultato che i costi non sono
–alla fine-per nulla contenuti ma c'è la certezza che NON si sono
scelti i progettisti migliori ma solo quelli che presentano la parcella
minore.
7 – Una maggioranza “con gli attributi giusti” deliberebbe di dare ad
un tecnico indicato dalla minoranza sia la verifica dei lavori in corso
d'opera che la misura delle opere eseguite e fatturate, meglio ancora
se fosse un professionista NON italiano. Con la trasmissione di
una relazione al consiglio comunale ad ogni mandato di pagamento.
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