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La giunta Gamba  si é vista costretta (con suo massimo dispiacere) finalmente a smettere l'operazione clientelare di assegnare CVI alle due società sportive come scambio politico elettorale ed ha dovuto avviare la procedura per una assegnazione al miglior offerente sulla base di un appalto -diciamo..-di livello europeo.
Poi vedremo quanti e chi concorrerannno all'appalto che come tutte le torte si possono creare buone o cattive oppure  che piacciano a me e non piacciano a te. Scommettiamo che se facciamo un fischio ci sente anche il probabile vincitore?

Intanto la sindaca ha dimenticato di leggere porre in discussione e fare approvare la relazione tecnica che indica positivamente l'utilità dell'appalto.
Non si sa se per dimenticanza o per tattica: per non far sapere cose spiacevoli?
Così la delibera é monca nel senso che ne é stata approvata solo metà.

Il consiglio comunale é stato poi chiamato a deliberare la messa in vendita di due microlotti di terreno (ex strade) uno dei quali risulta già rinserrato nelle proprietà FreniBrembo e l'altro dalle parti della via dell'OBI.
Domanda: ma l'ufficio tecnico non si era accorto prima che si erano dimenticati questi pezzetti?
Domanda capziosa a Curno.

Il consiglio comunale, che pareva una camionata di vitelli condotti al macello talmente erano tutti affranti, non ha  goduto stavolta della dichiarazione di voto della capogruppo di maggioranza Serra.

Il fatto é che il problema del CVI2 non sta nella legislazione sugli appalti ma sul fatto che il Comune lo ha sempre  maltrattato e la scarsa e inadatta manutenzione, assieme alla veneranda età l'hanno ridotto a un biroccio.
Ma la giunta Gamba si incaponisce a rimetterlo in carreggiata anzichè demolirlo. Sperando che qualche ingenuo ci metta i propri soldi per la bella faccia di quelli della maggioranza.































































AVVIATA LA MESSA IN APPALTO DEL CVI2




Non era un bel consiglio comunale quello del 14 marzo per la maggioranza tanto è vero, fatto evidente ed eclatante, la capogruppo Serra della maggioranza non ha fatto una delle sue prevedibili e zuccherose dichiarazioni di voto sull'argomento più pericoloso e impegnativo: l'atto di indirizzo per compilare l'appalto per il bando della gestione del CVI2. Il clima della seduta era di quello dei vitelli al macello.
Che c'avessero un bella strizza lo si vede anche dal fatto che la mattina successiva il settimanale di Percassi riportava pari pari con dichiarazioni della sindaca Gamba, quelle che erano state la decisioni consigliari, risultato di una intervista  di quelle fatte apposta per dare la dritta ad eventuali dubbiosi.
Ripetiamo: il silenzio della capogruppo Serra è stato troppo evidente.

Al punto 5  si dovevano discutere ed approvare gli (A) indirizzi in ordine alla forma della concessione per la gestione e approvazione della (B) relazione ex art. 34 comma 20 del ddl 179/2012 per l'impianto sportivo Centro Vivere Insieme 2 (CVI2). La pappardella politica in ordine  agli indirizzi in ordine alla forma della concessione per la gestione è stata letta dal consigliere delegato allo sport Benedetti  e tranne il punto sulle ore è una sequela di banalità.
Il CVI2 dovrà restare aperto 350 giorni l'anno per almeno 12 ore al giorno, accesso possibile per tutti a tutte le strutture  indipendentemente si utilizzino o meno. Sarà poi l'amministrazione stessa che gestirà i rap­porti con le associazioni del territorio che vorranno usu­fruire di queste ore. 76 ore al mese per l'utilizzo del campo a nove in erba sintetica più 24 per l' utilizzo dei campi da tennis oltre la disponibilità di 15 giorni per le feste del quartiere compreso S. Gaetano. I residenti di Curno avranno uno sconto del 5% sui prezzi di accesso orario agli impianti.

Siamo nella situazione in cui l'amministrazione comunale ha deciso che i Curnesi DOVRANNO fare le ferie da soli per 15 giorni perché il CVI2 sarà chiuso  appunto per  i fatti privati del conduttore.
Nonostante quel che dice l'o.d.g. della seduta NON è stata letta discussa ne approvata la  relazione ex art. 34 comma 20 del ddl 179/2012 .
Il conduttore dovrebbe investire non meno di 600mila euro per la ristrutturazione del centro nel corso dei prossimi venti anni (durata della concessione a detta della maggioranza).

PRIME CONCLUSIONI
Se non sbagliamo ipotizzando che gli impianti siano accessibili dalle 8 alle 24 moltiplicati per 350 giorni fanno 5600 ore e di queste 912 (cioè il 16%) saranno riservate all'utilizzo del campo a nove in erba sintetica e 288 (cioè il 5%) per l' utilizzo dei campi da tennis.

L'inutilità della struttura così com'è fatta ormai si legge negli stessi indirizzi imposti dalla maggioranza che la sindaca dice siano stati addirittura aumentati del 50%. Quindi valori gonfiati. Se un CVI serve alle società sportive per solo il 16% del suo tempo di utilizzo utile, vuol dire che è un COSTO inutile per la comunità. Peggio ancora per gli impianti di tennis utilizzati per il 5%. Chi è mai quel cittadino che compra un'auto per usarla SOLO per il 16% dei chilometri che ha necessità di percorrere? Ah! Il resto può fare carsharing. Ah! avete bevuto forte e troppo?!?!.

Grande bla bla bla sul volontariato  salvo poi scoprire che… il GS Marigolda non ha più volontari ne voglia di proseguire nella gestione del centro. Al massimo entrerà come utente. Del resto davanti allo stato pietoso  della struttura per le mancate manutenzioni da parte delle varie maggioranze che si sono  susseguite nel tempo al governo del Paese, anche il miglior volontario decide di mollare.

Un altro flop politico per una giunta  che si sbrodola ad ogni passo del bello del “vivere insieme”.La maggioranza non vuole rendersi conto che la gente oggi ha cambiato gusti abitudini modelli esistenziali e l'idea stessa di fare sport dentro un centro o questo è una figata come quello del Gamba di via Fermi oppure è una stalletta come il CVI2.

SECONDA CONCLUSIONE
Al punto 5  si dovevano discutere ed approvare gli (A) indirizzi in ordine alla forma della concessione per la gestione e approvazione della (B) relazione ex art. 34 comma 20 del ddl 179/2012 per l'impianto sportivo Centro Vivere Insieme 2 (CVI2). La sindaca  BNON ha letto  la “) relazione ex art. 34 comma 20 del ddl 179/2012 per l'impianto sportivo Centro Vivere Insieme 2 (CVI2)”,  quindi non è stata discussa e in quanto tale NON è stata approvata.
Certo è che bisogna essere davvero smemorati per dimenticare metà di un punto all'ordine del giorno. A meno che non si tratti di smemoratezza di comodo: ai cittadini non far sapere che…oppure meglio non aprire un alveare nelle maggioranza. Pure la minoranza non ha chiesto conto: o  maggioranza e minoranza s'erano imbeccate prima e quindi hanno fatto filare via tutto liscio, oppure c'è da mettersi le mani nei capelli.

Vero che la sindaca Gamba, dall'alto della sua laurea nella prestigiosa UniBg (quella che ha il 30% di insegnanti in meno e il 40% di amministrativi in meno: quindi all'avanguardia…) ha sfidato il “modesto agrimensore”  capogruppo della minoranza  come NON in grado di un PEF (piano economico finanziario) della gestione del CVI2, ma forse la sindaca Gamba non ha in mente –parlando di altisssssisssimi professionisti- per esempio un certo arch. Marco Ponti per quanto ha scritto in ordine al TAV Lione Torino e al TAV in Europa. Siamo certi che chiunque si azzardi a fare un PEF di un  centro sportivo  pubblico oggi, professionista per di più assunto in base al minor costo della parcella, può paragonarsi a uno stregone piuttosto di chi fa previsioni del tempo. Poi magari quel professionista  era suo compagno di corso oppure suo insegnante all'università. Magari un sindaco più avveduto  avrebbe affidato l'incarico ad un  modesto “bocconiano”.


QUINDI. Quindi la seduta del consiglio comunale NON ha approvato quanto previsto nella seconda parte del punto 5 all'ordine del giorno: la relazione ex art. 34 comma 20 del ddl 179/2012 per l'impianto sportivo Centro Vivere Insieme 2 (CVI2).

Del resto che ci troviamo in mano a una maggioranza sconclusionata e ad un comune un po' incasinato basta quanto approvato  al punto 3-Approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni immobili strumentali alle funzioni istituzionali per il triennio 2019-2021.
Chissà perchè nonostante fosse disponibile il proiettore NON hanno mostrato alcun estratto mappa per individuare i micro lotti in vendita e siccome coinvolgono due operazioni su cui vale la pena di tenere bene gli occhi aperti c'è da domandarsi come mai –nel caso della stradina “dentro” la proprietà della FreniBrembo la faccenda arrivi in consiglio quando il nuovo stabilimento é già costruito.
In Comune a nessuno la Sentenza Leggeri ha fatto fischiare le orecchie o cosa (per non ripetere il medesimo pasticcio) c'è  dietro che non si può mostrare in una seduta di consiglio comunale?
Semplice dimenticanza? Non ci crediamo.
Nel leggere la documentazione presente nel piano per il nuovo stabilimento della Brembo c'era un riferimento a quel problema ma “visto che” lo stabilimento l'hanno autorizzato, pensavamo che la questione fosse risolta PRIMA dell'inizio dei lavori. Invece era ancora per aria.

Qualcosa del genere è accaduto per un altro micro lotto sulla strada vicino all'OBI. Anche li dopo mesi di discussione della variante TS2 e della rotonda a fagiolo si scopre che…è stato dimenticato un altro piccolissimo pezzo di terreno di una strada consorziale.
DOPO 50 ANNI ABBIATE IL CORAGGIO
DI DARE UN NUOVO VOLTO
ALLA MARIGOLDA


Il quartiere Marigolda nacque con un omicidio politico in casa DC. La fazione che faceva capo a Lodetti, Foiadelli, Termosol ed altri ormai scomparsi anche perché il buondio li ha voluti accanto a se abbattà il sindaco Maestroni, originario della zona dell'Isola e al tempo già funzionario della Coltivatori Diretti, appartenente alla corrente morotea dentro la DC. Maestroni –era il momento della legge ponte- non voleva sbloccare la lottizzazione della Marigolda mentre Lodetti fece fuori Maestroni e la sbloccò e sorse il quartiere. Con gran felicità dei padroni delle aree e delle imprese ed artigiani che lavorarono a costruire quel grandissimo insediamento. Cui poi altri hanno aggiunto del proprio sui contorni: e nemmeno poco. Per esempio il segretario di un partito più volte in maggioranza col cugino assessore, riuscì a farsi mettere prima come parcheggio e poi parte a parcheggio e parte a verde –l'area a verde immediatamente a sud del lotto su cui sorge la sua villa. Un dipendente del comune aveva il palo dell'illuminazione pubblica dentro il proprio lotto. Qualcuno si accorse che quando si accendeva l'illuminazione pubblica si accendeva anche l'illuminazione del giardino del signore. Un vicesindaco carognone spense di notte la pubblica illuminazione della via e poco dopo quel signore uscì di casa, fece il giro del quartiere e… si diresse alla cabina della pubblica illuminazione da dove gli era stata tolta la luce. Anche di casa. Quadretti dei tempi della dicci.

Molto modestamente noi pensiamo che il CVI 2 della Marigolda non abbia più ragione –basta vedere la scarsezza di orari fissati in dotazione al Comune- perché oggi “fare sport” è tutt'altra cosa di quel che quel centro può offrire. Noi proponiamo che gli impianti 1-2 (campi tennis coperti ormai obsoleti) e la palazzina bar 3 , 7 (baracca) -4 (campo sintetico) -5 (spogliatoio) siano demoliti e le aree trasformate in giardino. Il Comune acquista le aree ad est dell'1-2chiesa e le ingloba in un UNICO piano interamente pedonalizzato ed a verde (transito  riservato ai soli residenti) e questo  spazio diventa lo spazio pubblico della Marigolda.
I soldi? Direi che ci sono già. Basta che il Comune risparmi il mezzo milione della rotonda sulla via Lecco, i 70mila e gli altri 4-500 mila per la vendita della prossima sede delLe Muse nel giardino di via Marconi e poi la sostituzione del baretto e il suo ampliamento assieme al poco che resta si può fare in un anno di lavoro.
Concludendo: l'idea è di ridurre l'impiantisca sportiva costosa e inutile ed ampliare il CVI inglobando le aree private religiose (che tali restano ma si pedonalizzano) e l'area ad est fino al bordo della balza. Poi ovviamente un progetto del genere si deve giocare su un concorso di alto livello e non cercando nelLa Miniera il progettista che fattura al minor prezzo. Il poco o il nulla va bene come collirio.