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PER IL CUSTODE DELLA LATRINA DI NUSQUAMIA ILPOLITICAMENTE CORRETTTO NON VALE MAI PER LUI (...)
Che il custode delLa Latrina di Nusquamia sia sempre stato assai debole nel ragionamento politico lo sapevamo già, ma stavolta oltre alla debolezza ci aggiunge  anche un falso clamoroso. Risulta che alle elezioni politiche del 04 marzo 2018 il PD abbia ottenuto  6,134 milioni di voti (18,72%) mentre la Lega ne abbia ottenuti 5,691 milioni di voti col 17,37%. Da qui arrivare alla conclusione che “chi (sarebbe il PD) ha spinto l'Italia nell'inferno di Salvini e di Maio è colpevole” solo un ciucco di mattina presto oppure un falso lo può sostenere a meno che non includa come logica che il PD dovesse allearsi coi 5S dopo il voto, salvo che lo stesso custode delLa Latrina di Nusquamia poche righe  più in alto scrive “Il "nuovo" dei grillo leghisti mostra inequivocabilmente una tendenza evolutiva verso la catastrofe; esaminato all prova dei fatti, mostra debolezze strutturali tali che, per il bene di tutti, postulano la distruzioni della struttura stessa”. Tradotto significa che il PD avrebbe dovuto allearsi con tale banda di matti. Ad essere generosi nel giudizio.(...)


UNO DOPO L'ALTRO CIUDONO  FAMOSI RISTORANTI: E'IL RISULTATO DI CHI HA VOLUTO TRASFORMARE  CITTA' ALTA IN UNA SUCCURSALE DELL'ORIO CENTER
Una vera tragedia per Bergamo
La chiusura del ristorante Taverna del Colleoni in Piazza Vecchia gestito fino pochi giorni or sono da Pierangelo Cornaro è stato seguito da Ezio Gritti che ha lasciato i prestigiosi spazi di piazza Vittorio Veneto affacciati sul Teatro Donizetti ad appena due anni dalla cerimonia inaugurale del locale. E aveva mollato la presa anche il giovane Mirko Ronzoni. Insomma siamo nel pieno di una tragedia immane per la città e la fauna pettegola che non spende (soldi al ristorante ) ma chiacchiera assai.
Il bello della Taverna del Colleoni erano i suoi camerieri, maschi o femmine che fossero. Vero che l’abito non fa il monaco (stavolta: il cameriere) ma che un commensale si ritrovi di lato un becchino vestito come fosse SolPlant, forse un pensierino  bisognava farlo. Oltre al fatto che se accumuli 160mila euro di debito coll’AdE forse meglio svegliarsi. Prima. Come occorreva fare qualche riflessione su quel bellissimo angolino -a metà strada tra una discarica controllata e i vespasiani per strada- che si vede entrando nel cesso privato a pagamento sotto il Campanone.(...)



































































PER IL CUSTODE DELLA LATRINA DI NUSQUAMIA ILPOLITICAMENTE CORRETTTO NON VALE MAI PER LUI


Il custode delLa Latrina di Nusquamia deve essere fatto una flebo di grigioverde di mattina presto e quindi sente iol dovere o la necessità fecale di cacare fuori l'ennesima stronzata a correggere la precedente. Eccola nuova:
“Volendo, tutto il ragionamento può essere presentato in forma di sillogismo. Ma occorre procedere alla sua «traduzione in forma normale». Si veda in proposito il cap. 7 (“Argomenti sillogistici nel linguaggio ordinario”) dell'ottima Introduzione alla logica di M. Copi, C. Cohen (il Mulino, Bologna).
Ecco il sillogismo completo, comprendente due premesse e una conclusione:
- Chi ha spinto l'Italia nell'inferno di Salvini e Di Maio è colpevole.
- La cosiddetta sinistra ha spinto l'Italia nell'inferno di Salvini e Di Maio.
………………………
- Dunque: La cosiddetta sinistra è colpevole.
Segue di qui l'affermazione — tornando al linguaggio ordinario — «Grandi, grandissime sono le colpe della cosiddetta sinistra».

Che il custode delLa Latrina di Nusquamia sia sempre stato assai debole nel ragionamento politico lo sapevamo già, ma stavolta oltre alla debolezza ci aggiunge  anche un falso clamoroso. Risulta che alle elezioni politiche del 04 marzo 2018 il PD abbia ottenuto  6,134 milioni di voti (18,72%) mentre la Lega ne abbia ottenuti 5,691 milioni di voti col 17,37%. Da qui arrivare alla conclusione che “chi (sarebbe il PD) ha spinto l'Italia nell'inferno di Salvini e di Maio è colpevole” solo un ciucco di mattina presto oppure un falso lo può sostenere a meno che non includa come logica che il PD dovesse allearsi coi 5S dopo il voto, salvo che lo stesso custode delLa Latrina di Nusquamia poche righe  più in alto scrive “Il "nuovo" dei grillo leghisti mostra inequivocabilmente una tendenza evolutiva verso la catastrofe; esaminato all prova dei fatti, mostra debolezze strutturali tali che, per il bene di tutti, postulano la distruzioni della struttura stessa”. Tradotto significa che il PD avrebbe dovuto allearsi con tale banda di matti. Ad essere generosi nel giudizio.

Se la maggioranza attuale regge la situazione è li da vedere.
Se tutto va bene primi mensili del RdC-PdC forse saranno pagati il primo settembre di quest'anno e fino allora il discreto numero di poveri italiani dovrà accontentarsi del REI (chi ce l'ha) di renziana-gentiloniana memoria.  Quindi otto mesi di REI e forse quattro mesi di RdC.
Salteranno completamente i numeri  dati da Salvini (su quota cento) dove forse i 500 mila percettori  potenziali all'origine  saranno  realmente 100 mila a fine anno 2019.
Saltano anche i numeri dati da DiMaio (1,4 milioni di nuclei familiari e 5 milioni di individui) perché bene che vada dal 1,159 milioni di percipienti il REI (fine 2018) con una media di 289 euro sarà quasi impossibile arrivare al milione e mezzo di percipienti  mentre sicuro che la media di euro percepiti –dati per 498 euro pro capite- potrebbe essere anche minore dell'attuale.
Per adesso c'è la certezza che gennaio-febbraio il PiL sarà negativo e che a fine anno  se tutto andrà bene sarà dello zero.

Poco prima il custode delLa Latrina di Nusquamia, partendo dalla puntata di 8.1/2del 22 febbraio cui hanno partecipato come ospiti D'Agostino, la sindaca di Ancona Mancinelli e il fascista Buttafuoco dettala sua linea in ordine al problema immigrazione:
Ecco, sembrerebbero parole mie, invece il sindaco Mancinelli ha detto proprio così . Ma non è quello che sostengo da sempre?
1.    L'accoglienza va regolata.
2.    Inutile ciurlare nel manico, l'accoglienza costituisce di fatto un problema.
3.    Il problema va affrontato razionalmente, come pure devono essere poste le basi concrete e, direi, scientifiche per la sua soluzione.
4.    La lezioncina politicamente corretta con soprammercato di ditino alzato e sorrisetto asseverativo fa aumentare le quotazioni nel borsino progressista della dott.ssa Serra e della Boldrina, per esempio, ma acuiscono il malessere di chi subisce la lezioncina, invece di essere un lenimento.

Tutti bravi a sboronare quando il casino è successo e gli altri ci hanno messo del proprio a tamponarlo e soprattutto tutti bravissimi a dare suggerimenti facendo finta che senza il negro sfruttato in quanto immigrato illegale é una delle chiavi di volta per cui – custode delLa latrina compreso- si può spendere solo 100 euro al mese per mangiare piuttosto che 250 se tutta la filiera fosse in mano ad operai regolari a paghe italiane. Quel panino che il custode delLa Latrina di Nusquamia ha mangiato al caffè Cittadella pagandolo otto euro, se non ci fossero stati i negri pagati in nero e pochi euro l'ora (ad allevare maiali, a raccogliere il grano e fabbricarlo), avrebbe dovuto pagarlo almeno il doppio visto che di quegli otto euro  almeno 5 vanno ai padroni dei muri del locale, per l'energia e le imposte.
Quindi c'è poco da “regolare” visto che proprio il custode delLa Latrina di Nusquamia é uno che sfrutta l'immigrazione irregolare per campare meglio.
Certo che l'accoglienza costituisce un “problema” per S.Ferdinando , bisogna prendersi l'onere che ogni tanto questi diano fuori da matto e facciano fuori qualche bianco di troppo. Ma il problema lo crea anche chi approfitta del negro illegale e sfruttato che gli consente di mangiare il panino a otto euro piuttosto che sedici.
Ah! Il problema va affrontato scientificamente. Nel senso che si prendono solo i negri illegali necessari e si  annegano in mare quelli che non servono. Si fa come le bestie da macellare: questa è buona si, questa no buono, scartata. Cosa da veri uomini battezzati e cresimati. Nazisti insomma.
Quanto poi alla lezioncina  politicamente corretta con ditino alzato (ma mettitelo nel culo!) di questa o quella direi che  in primis ce la dobbiamo fare a noi stessi: vergognandoci di pagare tre scatole di polpa di pomodoro meno di un euro al chilo. Di pagare un panino otto euro e far finta di niente se qualche “bravo cristiano italiano” si ciucci –spesso esentasse in nero- un euro per panino come affitto proprio del locale dove siedi e ti da pure l'wifi aggratis.

E' ora di finiamola di fare le prediche agli altri e cominciare a fare i conti di come quanto quando noi stessi abbiamo usato sfruttato accoppato qualche dozzina di nigher  per vivere alla grande facendo finta di essere più politicamente corretti degli altri o di sfotterci come tali. Alla totalità degli elettori di Salvini – 'na massa di impustur catolec- va bene che i negri arrivino qui e siano ubbidienti, stiano a cuccia, chiedano pochi soldi e vivano nella merda senza rompere troppo. Dieci cucce dieci nigher, dieci piatti cinque panini cinque fette di mortadella e se si ammalano dentro un sacco e giù nel mare.
Da annegare in maniera politicamente corretta,però.
DIARIO DELLA SETTIMANA 1



Matrimonio o peggio?
Da anni si parla di un possibile matrimonio tra Ei Towers ( 60% F2i e 40% Mediaset) e Rai Way (65% della Rai, e che ieri sulle speculazioni è salita del 3,8%), e se è stato possibile arrivare a una governance paritetica tra Tim e Vodafone, in futuro dovrebbe essere possibile trovare anche una composizione tra l'azionista pubblico — che avrà la maggioranza — e Mediaset, per la società delle antenne tv. Fonti finanziarie facevano notare ieri che l'acquisto di Persidera (70% Tim e 30% Gedi, la società che edita Repubblica) da parte di F2i, potrebbe dare una spinta al matrimonio Ei Towers- Rai Way. F2i, che già lo scorso anno aveva fatto una lunga " due diligence" sulla società dei multiplex digitali, avrebbe fatto un'offerta non vincolante ma significativa, tant'è che Gubitosi si è detto fiducioso di chiudere la vendita.


Chi ha rubato pure i fichi secchi?
Ma è con i conti che bisognerà fare i conti. Con la certezza che i dati peggioreranno nei prossimi mesi. Anche perché — come sostiene un ministro leghista — «la Finanziaria non regge». Nel senso che la ricetta, frutto di un compromesso con i grillini, «non va. E ammesso che sia valida farebbe vedere i suoi effetti solo nel secondo semestre dell'anno». Troppo tardi, specie se il fixing politico è per il voto di maggio. Probabilmente tardi anche per il progetto di flat tax familiare che Salvini sta facendo preparare alla sua task force economica: quali margini ci sarebbero per realizzare un pacchetto di misure anti-cicliche senza risorse?

Cristiani si, ma attenti al portafoglio.
Il primo di natura politico-culturale: una riforma sanitaria, quella lombarda, che, in nome della libertà di scelta del paziente e della valorizzazione delle strutture sanitarie private, con le cosiddette prestazioni non tariffate, dilatava a dismisura il margine di discrezionalità in capo alla politica e ai vertici dell'amministra- zione nell'erogazione di grandi finanziamenti. A monte, quasi al modo di giustificazione ideologica, si è invocata una idea della sussidiarietà — principio caro alla dottrina sociale della Chiesa e alla stessa Costituzione — piegata in senso liberale-privatistico, che quasi derubrica l'ente pubblico a mero soggetto erogatore di risorse, depotenziando il suo compito di indirizzo, programmazione, controllo e garante della effettiva universalità del servizio sanitario.

UNO DOPO L'ALTRO CIUDONO  FAMOSI RISTORANTI
E'IL RISULTATO DI CHI HA VOLUTO TRASFOIRMARE  CITTA' ALTA IN UNA SUCCURSALE DELL'ORIO CENTER

Una vera tragedia per Bergamo
La chiusura del ristorante Taverna del Colleoni in Piazza Vecchia gestito fino pochi giorni or sono da Pierangelo Cornaro è stato seguito da Ezio Gritti che ha lasciato i prestigiosi spazi di piazza Vittorio Veneto affacciati sul Teatro Donizetti ad appena due anni dalla cerimonia inaugurale del locale. E aveva mollato la presa anche il giovane Mirko Ronzoni. Insomma siamo nel pieno di una tragedia immane per la città e la fauna pettegola che non spende (soldi al ristorante ) ma chiacchiera assai.
Il bello della Taverna del Colleoni erano i suoi camerieri, maschi o femmine che fossero. Vero che l’abito non fa il monaco (stavolta: il cameriere) ma che un commensale si ritrovi di lato un becchino vestito come fosse SolPlant, forse un pensierino  bisognava farlo. Oltre al fatto che se accumuli 160mila euro di debito coll’AdE forse meglio svegliarsi. Prima. Come occorreva fare qualche riflessione su quel bellissimo angolino -a metà strada tra una discarica controllata e i vespasiani per strada- che si vede entrando nel cesso privato a pagamento sotto il Campanone.

Questi locali chiudono perchè è finita da almeno dieci quindici anni quella bergamaschità che s’é conclusa -p.e. altrove- poche settimane or sono con gli arresti a Foppolo. Per lungo tempo qualche banca ha suggerito affari  che adesso coi voli low cost e l’euro valgono zero. Mille appartamenti su mille di Foppolo o Carona o Piazza Brembana ma anche San Pellegrino o Selvino  per  dimenticare Clusone e Castione (e quelli al mare?) se potessero venderli i rispettivi proprietari se ne libererebbero felicissimi. Il fatto é che non c’è un cane disposto ad acquistarli e non certo per la crisi economica.
Quando uno arriva in Piazza Vecchia trova una piazza spenta, dai colori cimiteriali, pareti scrostate, lapidi scomparse mangiate dall smog e mai più rimesse in sesto, assediata da rotolanti valige che l’attraversano, con le pareti irriconoscibili (l’ultimo restauro forse 30-40 anni or sono). Quando uno arriva al quadriportico davanti al Donizetti  non comprende se si trova in un cimitero oppure in un centro di città.
La vecchia borghesia che poteva permettersi 120 euro di cena cadauno nel ristorante in Piazza Vecchia ha trovato alternative in posti migliori. Non gli basta cibo buono  -che ormai si trova dappertutto a quei prezzi- e tovaglie e stoviglie e camerieri SolPlant- vuole un «contesto città» che Bergamo e tanto meno Città Alta non offrono. Le amministrazioni di Bergamo hanno puntato a trasformare la città in una sorta di appendice - succursale del Caravaggio e dell’Oriocenter e in quei modelli di consumo-consumatori non c’è posto per ristoranti da 120 euro cadauno.
Poi probabilmente c’è un problema di vera e propria capacità nell’insieme. In Piazza Vecchia per qualche lustro c’era un ristorante di due anziani dove contavi  nemmeno dieci  clienti al giorno. Fortunatamente i locali erano di loro proprietà. Tramontati (finalmente!) loro è arrivato per interposto soggetto il figlio e chissà come perché adesso ha sempre i tavoli pieni senza che i prezzi siano diminuiti (ma sono sempre la metà della Taverna...) .
Chiudono due ristoranti di lusso, ma il Circolino si sta ingrandendo e Amaddeo-Mimmo  ha conquistato altri due locali adiacenti il suo oltre che quello al golf di Longuelo. Intanto si aspettano notizie su quello della funicolare. Il luna park a led cresce, chiudono le vecchie giostre della nonna.