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L'EUROPA DEBOLE A GUIDA TEDESCA
Ho sempre avuto l’impressione che l’Europa fosse una grande costruzione utile sopratutto alle imprese (per prime le banche) e che tutta questa liberalizzazione del traffico merci e persone servisse solo a ridurre i costi e produrre profitti. Poi la politica costruisce attorno agli interessi degli altarini da spacciare al popolo bove che si commuove se può attraversare una frontiera senza mostrare il passaporto oppure ci sono i voli low cost. Tutto questo starnazzare nei pollai americani europei russi cinesi mediorientali (un po’ meno) nasconde come perché la NATO e l’UE siano penetrate negli ultimi 5-10 anni a tenaglia nei c.d. paesi dell’ex URSS. A nord lungo il Baltico e a sud lungo il mar Nero. Si è trattato di una versione low cost e low profile di quel che invece avevano attuato drammaticamente in IRAQ, Libia e Siria.(...)

IL FUTURO DEI GIORNALI? SOLO CON BUONI GIORNALISTI
Oggi sui quotidiani ci sono tre pezzi apparentemente senza relazione uno con gli altri ma che invece qualche relazione ce l'hanno. Il primo  è nell'articolo di E.G. della Loggia. Il secondo è un articolo di Rampini sul futuro della Apple dopo gli Iphone mentre il terzo é la trasmissione col ministro Buonafede dalla Gruber ieri sera sulLa7 alla seconda puntata. Ci sarebbe anche l'editoriale di saluto per l'ingresso del neo direttore di Repubblica, Carlo Verdelli ma rimandiamo. (...)Non moriranno quindi i giornali di carta che restano il prodotto più assurdo  creato visto che ci guadagna più lo stato che tutta la catena che li produce ma forse i giornalisti dovranno cominciare a vendere da soli i propri articoli. Ciascun lettore si farà un bouquet di autori e pagando un abbonamento riceverà i loro articoli che ascolterà con qualsiasi mezzo. Secondo. Gli autori non debbono andare in televisione nemmeno a pagamento: la TV deve allevarsi i propri autori e pagarseli coi mezzi propri. Terzo: la politica deve pagare l'accesso ai media (ed ai giornalisti che li supportano), esattamente come la pubblicità del prostamol o del monge. (...)

Prosegue poi La Latrina di Nusquamia:
(....)
Non sapevamo di essere stati «ammiratori» del consigliere piddino Marco Battaglia e ringraziamo il custode delLa Latrina di Nusquamia di averci illuminato, tranne il fatto che essendo M.B. laureato alla Cattolica piuttosto che nella modestissima UNIBG ne stimavamo e ne stimiamo maggiore preparazione. Quasi se non meglio di uno uscito dal Politecnico di Milano. Non crediamo che M.B. sia scomparso dalla scena politica curnese per via dello «sputtanamento dell’Europa nell’immaginario collettivo» ma non occorre essere aquile per capire che quando ti hanno visto fotografato in compagnia di un Locatelli Giuseppe e di un Giuseppe Pelizzoli che compaiono entrambi tra i votanti a favore della famosa delibera di consiglio comunale del 6 marzo 1990 che è «costata» all’amministrazione Gamba (di cui il M.B. sarebbe portavoce ormai ammutolito) una legnata di oltre 550mila euro di condanna, più che probabile abbia compreso di avere sbagliato compagnia politica. Da certi soggetti meglio stare lontani, compreso il piddi renziano. Come meglio stare lontani da quell’altro soggetto che il portavoce del sindaco del buongoverno Gandolfi accusa di avere dilapidato 250mila euro per un softwhare tarocco e inutilizzato.
Adesso studiate latino e greco !.








































































L'EUROPA DEBOLE A GUIDA TEDESCA



Ho sempre avuto l’impressione che l’Europa fosse una grande costruzione utile sopratutto alle imprese (per prime le banche) e che tutta questa liberalizzazione del traffico merci e persone servisse solo a ridurre i costi e produrre profitti. Poi la politica costruisce attorno agli interessi degli altarini da spacciare al popolo bove che si commuove se può attraversare una frontiera senza mostrare il passaporto oppure ci sono i voli low cost. Tutto questo starnazzare nei pollai americani europei russi cinesi mediorientali (un po’ meno) nasconde come perché la NATO e l’UE siano penetrate negli ultimi 5-10 anni a tenaglia nei c.d. paesi dell’ex URSS. A nord lungo il Baltico e a sud lungo il mar Nero. Si è trattato di una versione low cost e low profile di quel che invece avevano attuato drammaticamente in IRAQ, Libia e Siria. Tutti i paesi ad est della Germania dell’ex impero sovietico sono diventati paesi satelliti della Germania: la loro economia è strettamente legata a quella della Germania che sfrutta il basso costo della manodopera e gli aiuti che l’Ue destina a questi paesi per alimentare il proprio massiccio surplus verso (anzi: contro)  il resto del mondo. Alla Germania non sono bastati e non bastano gli operai  a basso salario dell’ex DDR, della Polonia  Lituania Estonia Cekia Slovacchia Ungheria Ucraina Bulgaria e nemmeno di essere diventata “padrona” della Grecia. Ha “importato” un milione di immigrati dalla Turchia e dai paesi dalla stessa dominata scegliendoli come si fa con le bestie al mercato.
Del resto qualcosa del genere lo fanno anche gli italiani visto che se non ci fossero i neri immigrati irregolari da sfruttare a due dozzine di euro al giorno alloggiati in tende nella palcia quel poco di PIL utile al sud non sarebbe possibile. Così come il NE se non avesse alle spalle tutta l’ex Jugoslavia Ungheria Slovacchia e Cechia non sarebbero riusciti a “integrare” la propria economia con quella tedesca.
Intanto che la NATO e l’UE accerchiavano low profle l’ex URSS questa si espandeva  nel sud nel Mediteraneo ed è diventata la potenza che sostanzialmente lo domina. L’ha dimostrato con quel missilino lanciato dal mar Caspio ed arrivato in Siria. Col naviglio militare che scorazza nel sud est del Mediterraneo. Con la basi e la guerra in Siria, dove l’Occidente immaginava di ribaltare la situazione stile Iraq, Libia. Con le relazioni privilegiate con Egitto e Haftar di Libia. Che se ne dica mentre l’UE ha guadagnato a breve qualche paesello pieno zeppo di ex nazisti, la Russia di Putin ha uno sguardo privilegiato su tutto il MedioOriente fino all’Iran, Iraq, Turchia e tutto il micro caos attorno al Caspio. Putin non disdegna nemmeno che in UE arrivino dei criminali dell’ISIS e nella misura in cui l’UE e gli USA fanno i buoni nei paesi ex satelliti URSS, anche l’ISIS molla la presa sull’UE.
Del resta basta mettere in ordine di grandezza la popolazione della nazioni per capire chi comanda e chi segue. L’URSS di Putin include circa 150 milioni di abitanti, la Germania unificata ne ha 83 milioni, l’Italia 61 milioni, la Francia 68 milioni. L’UE a 28 ne ha 500 milioni. Gli USA 326 milioni, l’India e la Cina ne hanno 1,4 miliardi ciascuna, la Turchia ne ha 80 milioni, l’Iraq ne ha 38 mentre il vicino Iran ne ha 82 milioni.
Putin ha compreso benissimo che  il capitalismo che regge le economie occidentali fa il suo gioco mantenendo divise le varie nazioni – basta vedere la mazzata che la Germania ha inflitto alla Grecia: un tempo la Merkel sarebbe finita davanti al tribunale dei crimini di guerra- e da parte sua (di Putin) non c’è bisogno di muover dito non fosse altro che per i gasdotti e oleodotti che dalla Russia arrivano in UE. Putin sa che la Russia ricorda la fame della guerra (e non è del tutto uscita) ma sa benissimo che gli Europei non resistono senza riscaldamento ed elettricità.
Conclusione. Ci vorranno almeno una decina di lustri ancora perché si riesca a costruire una unità politica dell’UE e non c’è bisogno di invocare che dalle ceneri attuali nascano teste e cervelli come Alcide De Gasperi, Altiero Spinelli, Jean Monnet,  Robert Schuman, Joseph Bech,  Konrad Adenauer,  Paul-Henri Spaak
particolarmente dotati e creativi perché quelli nacquero con e dalla guerra e l’olocausto mentre oggi debbono nascere con la pace (anche )in parte guerreggiata. Manca la scuola della vita. L’unica certezza che (forse) possiamo avere è che non ci saranno più grandi guerre.

IL FUTURO DEI GIORNALI? SOLO CON BUONI GIORNALISTI



Oggi sui quotidiani ci sono tre pezzi apparentemente senza relazione uno con gli altri ma che invece qualche relazione ce l'hanno. Il primo  è nell'articolo di E.G. della Loggia. Il secondo è un articolo di Rampini sul futuro della Apple dopo gli Iphone mentre il terzo é la trasmissione col ministro Buonafede dalla Gruber ieri sera sulLa7 alla seconda puntata. Ci sarebbe anche l'editoriale di saluto per l'ingresso del neo direttore di Repubblica, Carlo Verdelli ma rimandiamo.
“I giornali sono destinati a sparire? Ma sono proprio i media elettronici considerati da tutti come i sicuri vincitori a vivere in pratica, se così si può dire, a ricasco dei giornali di carta” si interroga EGdL e prosegue:” come mai ogni mattina per ore ed ore (ma anche nel pomeriggio e la sera le cose non cambiano molto), in qualunque trasmissione, radio e televisione — cioè proprio i media elettronici considerati da tutti come i sicuri vincitori della contesa con la carta — vivono in pratica, se così si può dire, a ricasco dei giornali? Ne citano e riassumono gli articoli, li commentano, ne intervistano gli autori, ne discutono gli editoriali, traggono spunto dalle loro notizie per i propri programmi? E come mai, stando a quanto si vede, se non ci fossero i giornalisti e i commentatori della carta stampata sarebbe difficile organizzare anche uno solo dei cinque o sei talk show televisivi che vanno in onda ogni sera oltre a non poche altre trasmissioni?”.
Non l'abbiamo scoperto noi che organizzare e trasmettere i talk show in TV sia il modo di fare televisione meno costoso possibile visto lo scambio politica-TV che funziona benissimo. I talkshow sono le trasmissione più democratiche –uno vale uno!- esistenti dal momento che la massaia può stare in studio anche coll'onorevole  se non addirittura con un ministro e quindi… uno vale uno, selfie compreso.
Ci siamo sempre domandati se valga la pena per gli editori dei giornali concedere ai propri giornalisti partecipare e sostanzialmente reggere l'audience dei talk show senza chiedere compensi esattamente come li pretendono giustamente da chi sfrutta economicamente gli articoli dei giornalisti.
Questo tema si intreccia con la notizia –chiamiamola così – sul futuro di Apple dell'articolo di Fubini dove si legge che al momento Apple avrebbe un pubblico di 360 milioni di abbonati paganti per le varie forme che propone e vorrebbe raggiungere il mezzo miliardo l'anno prossimo. Tra i nuovi servizi che sta studiando, c'è un accordo con i grandi giornali per offrire un abbonamento mensile cui si aggiunge un miliardo di investimenti, già quest'anno, per produzioni cinematografiche. Apple ha compreso, numeri delle vendite calanti in mano e prezzi esosi rispetto alle prestazioni dei suoi iphone rispetto alla concorrenza, che orma il telefonare è una funzione residuale di quell'aggeggio che portiamo in saccoccia e che è abbastanza scomodo e irrazionale vedere dei contenuti multimediali su uno schermo da sei sette pollici. Un po' come accade per i SUV. Crediamo non ci sia grande spazio nemmeno accentuando la multimedialità sugli scatolini in tasca perché il successo in sala e sugli schermi fino a 75” dei film attuali è senza concorrenti.
Ormai quel poco o tanto che può servire un comunicatore personale può benissimo stare dentro una qualsiasi giacca con una placchetta grande come un carta di credito e di spessore meno di 5 millimetri alimentata da qualche cellula solare presente sulla giacca.

Non moriranno quindi i giornali di carta che restano il prodotto più assurdo  creato visto che ci guadagna più lo stato che tutta la catena che li produce ma forse i giornalisti dovranno cominciare a vendere da soli i propri articoli. Ciascun lettore si farà un bouquet di autori e pagando un abbonamento riceverà i loro articoli che ascolterà con qualsiasi mezzo. Secondo. Gli autori non debbono andare in televisione nemmeno a pagamento: la TV deve allevarsi i propri autori e pagarseli coi mezzi propri. Terzo: la politica deve pagare l'accesso ai media (ed ai giornalisti che li supportano), esattamente come la pubblicità del prostamol o del monge.

L'ultima battuta sulle comparsate del ministro Bonafede dalla Gruber che potete ritrovare sul replay delLa7. Buonafede  -classe 1976 da Mazara del Vallo ed avvocato a Firenze nonché suggeritore di Conte come PdC a DiMaio - è una copia di Toni Nelli. Non sai se sia stupido di suo o se faccia finta di esserlo riuscendovi benissimo. In meno di un mese Buonafede é approdato dalla Gruber per la seconda volta senza mai smentire la sua stoltezza. Gli elettori hanno sempre ragione? beccatevi l'Alfonso Bonafede uno che ride sempre anche quando è arrabbiato.eroe che vuole il martirio. Oppure tutte e due.
L'ING. CLAUDIO PIGA DA UN SAGGIO DI STORIA PATRIA. ECCOLO IN ANTEPRIMA.


E’ in via di approntamento un bigino di Storia Patria con ampi inserti di greco e latinorum redatto dal custode delLa Latrina di Nusquamia, noto ingegnere abduano di origini sardAgnole con ascendenze garibaldine in ValCamonica, uno che ha fatto il classico in un liceo dei preti  dove già ci stette l’Antonio Gramsci (quindi per proprietà transitiva la genialità del primo passò anche al secondo), poi il Politecnico di Milano  da cui uscì passando per la Olivetti, la Mondadori, portavoce e redattore del giornalino del Comune di Curno (per due numeri) ed alla fine fondatore col suo amico sindaco di Curno di un’impresa di pubblicità produttrice dei famigerati flayer ospitata nel negozio del padre del socio e pubblicizzata in rete dimenticando l’indicazione della partita iva. Amen.
Qui di seguito vi diamo un piccolo estratto assolutamente originale del Bigino di Storia Patria dell’ing. Claudio Piga come anticipato sulle pareti della sua Latrina:
(...)
Fine del primo estratto.


Prosegue poi La Latrina di Nusquamia:
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Non sapevamo di essere stati «ammiratori» del consigliere piddino Marco Battaglia e ringraziamo il custode delLa Latrina di Nusquamia di averci illuminato, tranne il fatto che essendo M.B. laureato alla Cattolica piuttosto che nella modestissima UNIBG ne stimavamo e ne stimiamo maggiore preparazione. Quasi se non meglio di uno uscito dal Politecnico di Milano. Non crediamo che M.B. sia scomparso dalla scena politica curnese per via dello «sputtanamento dell’Europa nell’immaginario collettivo» ma non occorre essere aquile per capire che quando ti hanno visto fotografato in compagnia di un Locatelli Giuseppe e di un Giuseppe Pelizzoli che compaiono entrambi tra i votanti a favore della famosa delibera di consiglio comunale del 6 marzo 1990 che è «costata» all’amministrazione Gamba (di cui il M.B. sarebbe portavoce ormai ammutolito) una legnata di oltre 550mila euro di condanna, più che probabile abbia compreso di avere sbagliato compagnia politica. Da certi soggetti meglio stare lontani, compreso il piddi renziano. Come meglio stare lontani da quell’altro soggetto che il portavoce del sindaco del buongoverno Gandolfi accusa di avere dilapidato 250mila euro per un softwhare tarocco e inutilizzato.
Adesso studiate latino e greco !.