Di cosa parliamo in questa pagina.

IL COMUNE  HA RAMAZZATO NEL CORSO DEGLI ANNI TRE LEGNATE  PER DEMERITO DELLA SUA CLASSE POLITICA. 
PIÙ O MENO HA PERSO OLTRE UN MILIONE DI EURO.
Il Comune di Curno ha ramazzato nel corso degli anni tre pesanti legnate  per merito della sua classe politica. Più o meno ha perso oltre un milione di euro.
Quando Vivere Insieme sindaco Serra misero in piedi la revisione del PGT conclusa con l'inserimento dei due piani TSI-TS2 per la ristrutturazione e l'ampliamento delle zone commerciali lungo le vie Fermi-Europa (TS1) e via Bergamo (TS2) ed altri sostanziosi e lussuosi aggiustamenti edificatori residenziali che man mano vengono a galla sulle vetrine delle immobiliari negli anni successivi, diedero l'incarico al “vecchio” progettista del PGT di rifarlo con la consulenza di un avvocato  trovato mediante bando. La motivazione di quelle due scelte provinciali (nel senso: professionisti che operano perlopiù in comuni della provincia di Bergamo) è stata quella del risparmio economico e della conoscenza consolidata del territorio. Noi avevamo suggerito di fare un  concorso internazionale (almeno) per il TS1 perché divenisse davvero un polo  concorrenziale coll'OrioCenter. Ed avevamo anche sollecitato la sindaca Serra a nominare l'avvocato Ada Lucia De Cesaris (vicesindaco di Pisapia ed assessore all'urbanistica) come consulente del comune nella stesura dell'insieme di regole e contratti. (...)

CHE NOVITÀ! UNA VARIAZIONE DEL BILANCIO!
Il sovranismo nazionale tuitta e fessbucca a raffica scavalcando la feccia della stampa asservita alla kasta ed ai vecchi padroni del vapore. Per risolvere al meglio il problema, occupano la RAI coi loro lacchè che si sommano alle banderuole –assunti proprio in quanto tali- che cambiano orientamento ad ogni cambio di maggioranza di governo.  I cattivi esempi in ambito nazionale vengono presto mutuati in ambito regionale provinciale e perché no? Comunale.  E poi (o prima) giù giù fino ai blog con 25 lettori.
Così la giunta Gamba, nonostante abbia il consigliere Marco Battaglia delegato alla “Comunicazione e trasparenza” (ormai scomparso dall'orizzonte chissà come e perché) ha deciso di scendere in piazza del mercato per  informare i cittadini versus le fake news che blog e cittadini farebbero circolare in rete e nei bar. (...)

GERMANIA, PERCHÉ MERKEL PUÒ RIMPIAZZARE CONTE CON SANCHEZ
LA PAZIENZA DELLA GERMANIA CON LEGA E M5S NON È INFINITA. E SI FA STRADA IL PIANO B PER SOSTITUIRE TRA I BIG DELL'UE L'ITALIA CON LA SPAGNA. PIÙ AFFIDABILE PER GLI ALLEATI.
Angela Merkel fa il possibile per mantenere buoni i rapporti con l'Italia, che è la terza economia dell'Eurozona e dopo l'uscita della Gran Bretagna il terzo perno dell'Unione europea (Ue). La cancelliera tedesca ne ha bisogno, ma non si può accettare tutto e soprattutto non si possono minare i rapporti franco-tedeschi che hanno la priorità sul canale con Palazzo Chigi. C'è crescente preoccupazione per la piega presa delle relazioni del governo giallo-verde con l'Eliseo, uno scontro su più fronti che ha portato alla crisi diplomatica più grave dai tempi di guerra e del fascismo. Di questo passo, Merkel potrebbe non avere altra scelta che rimpiazzare l'Italia con la Spagna. Un partner politicamente, e nell'ultimo anno anche economicamente, più affidabile del Paese dove il populismo è andato al potere. (...)



























































IL COMUNE  HA RAMAZZATO NEL CORSO DEGLI ANNI TRE LEGNATE  PER DEMERITO DELLA SUA CLASSE POLITICA. 
PIÙ O MENO HA PERSO OLTRE UN MILIONE DI EURO.




Il Comune di Curno ha ramazzato nel corso degli anni tre pesanti legnate  per merito della sua classe politica. Più o meno ha perso oltre un milione di euro.
Quando Vivere Insieme sindaco Serra misero in piedi la revisione del PGT conclusa con l'inserimento dei due piani TSI-TS2 per la ristrutturazione e l'ampliamento delle zone commerciali lungo le vie Fermi-Europa (TS1) e via Bergamo (TS2) ed altri sostanziosi e lussuosi aggiustamenti edificatori residenziali che man mano vengono a galla sulle vetrine delle immobiliari negli anni successivi, diedero l'incarico al “vecchio” progettista del PGT di rifarlo con la consulenza di un avvocato  trovato mediante bando. La motivazione di quelle due scelte provinciali (nel senso: professionisti che operano perlopiù in comuni della provincia di Bergamo) è stata quella del risparmio economico e della conoscenza consolidata del territorio. Noi avevamo suggerito di fare un  concorso internazionale (almeno) per il TS1 perché divenisse davvero un polo  concorrenziale coll'OrioCenter. Ed avevamo anche sollecitato la sindaca Serra a nominare l'avvocato Ada Lucia De Cesaris (vicesindaco di Pisapia ed assessore all'urbanistica) come consulente del comune nella stesura dell'insieme di regole e contratti.
Pure per la redazione dell'appalto di manutenzione e mantenimento dei beni comunali, della fornitura di elettricità e rifacimento e manutenzione della pubblica illuminazione come pure quella di chi-come-perché scegliere la soluzioni “in-house” per la raccolta e smaltimento della rumenta  locale la giunta Serra –quindi anche l'attuale sindaca che ne era autorevole assessore- hanno sempre scelto professionisti locali. Una giovane architetta per i beni comunali, un geometra di un comune vicino per l'elettricità (diciamo…) e infine un architetto (già ex dipendente del comune) di una “città” della ValSeriana come redattrice della relazione dell'appalto per la rumenta “in house”. Vero è che queste due più uno professionista sono costati il solo stipendio per i mesi in cui sono stati distaccati da noi ma anche in questi casi, davanti a contratti di costo rilevantissimo – mille euro al giorno per la manutenzione dei beni comunali oppure duemila per la rumenta oppure 500 per l'illuminazione pubblica: più o meno- noi avremmo fatto un bando riservandolo a società perlomeno nazionali se non UE. Invece le nostre sindache ed assessore uscite dall'UNIbg hanno preferito un basso profilo nella scelta e nella spesa per  questi importanti incarichi.
Insomma lo sguardo dei nostri amministratori nella scelta dei consulenti per la stesura di gare d'appalto e  contratti milionari  non arriva mai oltre l'Oglio e l'Adda salvo poi verificare che gli appalti sono sostanzialmente dimenticati dalle potenziali imprese perché tre sole imprese per un appalto da mille euro  al giorno, sempre tre sole imprese per un appalto da 500 euro al giorno oppure la soluzione in house per la rumenta perché il comune –a lettura della relazione giustificativa- sostanzialmente sarebbe soggetto privo di potere contrattuale significa che il mondo produttivo non ha grande stima per noi.
Non bastasse questo modo di operare sicuramente legittimo ma tutto  sotto l'ombra del gonnellone dell'Assunta, vi sono altre tre vicende su cui ragionare. L'anno scorso è arrivata al Comune la sberla della sentenza Leggeri che, spese legali proprie a parte,  credo sia costata sui 550mila euro ed ha costretto la giunta a fare salti mortali per aggiustare il bilancio. La sberla della sentenza era il frutto di una delibera del consiglio comunale del 1991 con la quale si autorizzavano i lottizatori costruttori del centro commerciale (leggasi: Fiat e COOP) a fare una strada anche su dei terreni che… erano ancora del comune. Non si sa  se la giunta Gamba abbia fatto tutti i passi perché chi ha approvato quella delibera rimborsino il danno.
Sul finire della giunta Gandolfi (Lega, Forza Italia e Missini) arriva in approvazione l'”ecomostro” sull'ex parcheggio dello Stop-Line e l'operazione sostenuta da un impresario che era anche segretario provinciale dell'UCD, fa scoprire che la giunta del leghista Bianchi aveva dimenticato di fare e trascrivere la convezione per cui quello spazio diventava uno standard privato di uso pubblico. Standard a parcheggio che doveva essere realizzato dalla società della discoteca Stop-Line (allora ospite dentro l'attuale AutoTorino). Come si avvererà successivamente l'operazione Stop-Line era tutta realizzata in leasing finanziato dalla CARIPLO e diventerà uno NPL per la banca, assieme all'iniziativa del golf di via Longuelo. Dietro le due operazioni c'era l'ex segretario di Aldo Moro, quello coinvolto nello scandalo petroli.
La vicenda dell'”ecomostro” sarà anche l'innesco che fa de-cadere il sindaco Gandolfi, previa dimissione della maggioranza dei consiglieri. Però l'ex sindaco Gandolfi avrà la soddisfazione di vedersi inserito nelle liste UDC per le elezioni alla Camera mentre il suo sponsor politico attraverserà parecchi problemi col cantiere della nuova Montessori di Longuelo.
Quanto potesse valere l'area del potenziale “ecomostro” non si sa, salvo che la volumetria edificabile fosse sui 30mila metri cubi.
Nel quinquennio 2003-2008*, governo della giunta di VERO centrosinistra Morelli, con la Serra e Conti in giunta e l'attuale segretario PD Pelizzoli assessore dei beni comunali, deve gestire un arbitrato tra il Comune e la prima impresa che aveva iniziato i lavori per la costruzione della biblioteca (struttura sempre particolarmente odiata dal centrosinistra e dal centrodestra non leghista…) e il Comune viene condannato a risarcire con 300mila euro** l'impresa. Erano tempi in cui il comune incassava TIR di euro dagli oneri edificatori e quindi la faccenda –che la Morelli liquidò con un “forse dovevamo gestire meglio quell'arbitrato con un professionista più esperto”  passò senza troppo scazzo e clamore.
Buon ultima alla giunta Serra capita lo stravento del 26 giugno 2016 allaghi la ormai costruita  nuova scuola Rodari. 160mila euro di danni addosso al Comune. Noi facciamo presente alla giunta che siccome il cantiere era in mano a un'impresa, questa doveva avere una assicurazione anche per questi eventi eccezionali. Oltretutto facciamo rilevare come –a nostro avviso- la relazione dei tecnici affermi una strada e  poi arrivi a conclusioni opposte. Niente da fare: la Rodari si deve finire e la Rodari sarà finita anche  riparando i danni tutti a spese del comune. In attesa della carità regionale che  non si sa se sia mai arrivata.
Forse un po' meno provincialismo, un po' di maggiore esperienza ed attenzione, non avrebbe fatto tutti questi danni al paese. Governano come se il Comune fosse il pollaio di casa mentre hanno a che fare con multinazionali che operano di diversi paesi dell'Europa. Combattono con la cerbottana –per risparmiare!- contro dei carrarmati.
CHE NOVITÀ! UNA VARIAZIONE DEL BILANCIO!






Il sovranismo nazionale tuitta e fessbucca a raffica scavalcando la feccia della stampa asservita alla kasta ed ai vecchi padroni del vapore. Per risolvere al meglio il problema, occupano la RAI coi loro lacchè che si sommano alle banderuole –assunti proprio in quanto tali- che cambiano orientamento ad ogni cambio di maggioranza di governo.  I cattivi esempi in ambito nazionale vengono presto mutuati in ambito regionale provinciale e perché no? Comunale.  E poi (o prima) giù giù fino ai blog con 25 lettori.
Così la giunta Gamba, nonostante abbia il consigliere Marco Battaglia delegato alla “Comunicazione e trasparenza” (ormai scomparso dall'orizzonte chissà come e perché) ha deciso di scendere in piazza del mercato per  informare i cittadini versus le fake news che blog e cittadini farebbero circolare in rete e nei bar. La sindaca Gamba chiama questa discesa in campo come la volontà di un dialogo in diretta- del genere: io ci metto la faccia (questa l’abbiamo già sentita...)- ma ha scelto di contattare non chi sia minimamente informato dei fatti (999: 1000 dei presenti in piazza non sanno nemmeno che esiste l'albo pretorio comunale…) e quindi possa porre domande a… 370 gradi, ma chi non riesce a vedere oltre il tombino guercio e la lampadina rotta. Questi cittadini sono il pane della sindaca Gamba. Del resto sono anche l'obiettivo dei borseggiatori materiali.

Questo modo di operare che ESCLUDE il rapporto  del potere con quei corpi intermedi che per preparazione politica e professionale o legittima curiosità personale  sono in grado di porre delle domande precise  su certe scelte e decisioni costituisce un attacco nemmeno troppo soffice alla libertà di stampa. La relazione Ponti sul TAV è la verità ufficiale di Toni Nelli. La “Prima variazione d'urgenza al bilancio di previsione 2019 -2021 per sottoscrizione convenzione relativa all'ampliamento del Centro Commerciale di Curno” viene adottata dalla giunta Gamba “considerato che con nota mail del 14.01.2019 il Responsabile del Settore Urbanistica Ambiente ed Ecologia ha richiesto una variazione urgente al Bilancio 2019 – 2021 in quanto si rende necessario sottoporre alla Giunta Comunale l'approvazione dello schema di convenzione relativo all'ampliamento del Centro Commerciale di Curno”. Tradotto: noi ce la intendiamo se poi il popolo bove non capisce sono cazzi suoi. Inutilmente cerchereste di trovare la motivazione politica per cui si faccia prima  di approvare un convenzione una variazione di bilancio. Come comprare le medicine prima di sapere di cosa sei ammalato.
Più che probabile che entro fine mese il consiglio comunale sia chiamato a ratificare questa variazione di bilancio, ma non aspettatevi che si comprenda qualcosa di più. Poi magari pure le riprese della seduta saranno censurate perché ci sarà sempre qualcuno che pronuncia il nome indicibile e quindi ZAC! chi ha sentito ha sentito, gli altri s’accontentino di quel che passa il convento.

GERMANIA, PERCHÉ MERKEL PUÒ RIMPIAZZARE CONTE CON SANCHEZ
LA PAZIENZA DELLA GERMANIA CON LEGA E M5S NON È INFINITA. E SI FA STRADA IL PIANO B PER SOSTITUIRE TRA I BIG DELL'UE L'ITALIA CON LA SPAGNA. PIÙ AFFIDABILE PER GLI ALLEATI.

Angela Merkel fa il possibile per mantenere buoni i rapporti con l'Italia, che è la terza economia dell'Eurozona e dopo l'uscita della Gran Bretagna il terzo perno dell'Unione europea (Ue). La cancelliera tedesca ne ha bisogno, ma non si può accettare tutto e soprattutto non si possono minare i rapporti franco-tedeschi che hanno la priorità sul canale con Palazzo Chigi. C'è crescente preoccupazione per la piega presa delle relazioni del governo giallo-verde con l'Eliseo, uno scontro su più fronti che ha portato alla crisi diplomatica più grave dai tempi di guerra e del fascismo. Di questo passo, Merkel potrebbe non avere altra scelta che rimpiazzare l'Italia con la Spagna. Un partner politicamente, e nell'ultimo anno anche economicamente, più affidabile del Paese dove il populismo è andato al potere.

PROVE DI G3 TRA GERMANIA, FRANCIA E SPAGNA
Il G3, una alleanza tra Germania-Francia-Spagna, è un'opzione sempre più concreta per Berlino che certo non ripudia il premier Giuseppe Conte ma intanto si organizza con un piano B. In merito El Pais ha riportato di un incontro tra rappresentanti dei tre Paesi all'ambasciata tedesca a Madrid, per stilare una lista di sei punti sui quali trovareconvergenze: temi al centro dei programmi per le Europee del 26 maggio come l'immigrazione e il prossimo bilancio comunitario. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha tutto da guadagnarci: con la cancelliera ha un buon rapporto, i due leader si sono incontrati diverse volte, anche in modo informale come la scorsa estate, per conoscersi e fare il punto. Merkel ha subito cercato un nuovo alleato per fronteggiare il pericolo delle estreme destre, e contemporaneamente ha mostrato grande prudenza verso il governo italiano.

SPONDE A SINISTRA CONTRO I POPULISMI
Berlino, Parigi e Madrid si sono già mosse all'unisono sul riconoscimento del Venezuela. La sponda di un altro leader europeo socialista fa comodo alla cancelliera, che non è di sinistra ma in questo momento va più d'accordo con i socialdemocratici alleati nella Grande coalizione, che con l'ala destra del suo partito (Csu-Cdu) chiusa come i governi dell'Austria e dell'Europa dell'Est. Con Sanchez, Merkel può poi puntellare l'asse franco-tedesco, appena rinsaldato alla fine di gennaio con il Trattato di Aquisgrana tra le due potenze simbolo e pilastro dell'Europa pacificata, dopo due conflitti mondiali e secoli di guerre regionali. Con i flussi che dal 2018 si sono spostati dall'Italia verso la Penisola iberica, Madrid è diventata centrale anche per la questione dei migranti, tanto più che sulla materia con il governo italiano non si può quasi più trattare, i margini si stanno riducendo a zero.

MERKEL PAZIENTA SENZA RISPOSTE
Il Movimento 5 Stelle si è appiattito sui no della Lega Nord e i partner stranieri del vicepremier Luigi Di Maio per le Europee non sono molto diversi dai sovranisti di estrema destra dell'omologo Matteo Salvini. I tentativi di Merkel di arginare le pulsioni – e le politiche – populiste dell'Italia sondando e facendo leva su Conte sono andati a vuoto, o quantomeno vengono lasciati decantare dai grillini, che in campagna elettorale rincorrono piuttosto la Lega sulle critiche all'establishment e sulle posizioni che portano consenso. Dopo l'appoggio del M5s ai gilet gialli e altre ingerenze verso la Francia la misura potrebbe essere colma per la cancelliera: l'Italia è diretta verso l'isolamento e il colpo di grazia potrebbe essere siglare con la Spagna un trattato simile a quello sottoscritto con la Francia, come del resto Roma era pronta a fare con Parigi sotto il precedente governo.

IL CARTELLO FRANCO-TEDESCO
Il patto sarebbe un colpo basso per il rapporto consolidato di amicizia tra l'Italia e la Germania. Ma a mali estremi estremi rimedi: è a rischio la tenuta dell'Ue, non capitava dal 1940 che si richiamasse in Francia l'ambasciatore a Roma. Al contrario che in Italia, all'estero il passo dell'Eliseo non viene sottovalutato come uno spiacevole «equivoco». Mentre M5s e Lega Nord non mostrano inversioni di rotta (anzi) verso Macron, Francia e Germania rafforzano anche la collaborazione economica: riporta in questi giorni la Süddeutsche Zeitung dell'azione di lobbing congiunta a Bruxelles per aumentare i margini legali per fare cartello, in nome della «competitività europea». Fallita la fusione tra Alstom e Siemens («una grossa sconfitta anche per i due governi»), la prima e la seconda economia dell'eurozona intendono proporre una riforma delle regole antitrust alla prossima Commissione Ue.

... E LA RIPRESA SPAGNOLA
L'Italia in recessione (anche per la frenata dell'industria tedesca) può rimanere al palo. Le previsioni per il 2019, al netto della propaganda giallo-verde, sono pessime. E il nostro Paese può diventare il prossimo malato d'Europa: tutti i parametri sulla crescita sono negativi. Al contrario, a livello industriale e di ricchezza interna la Spagna è più debole ma continua la sua risalita: dal 2014 il Pil è in positivo, nel 2018 dalle stime provvisorie dell'Ufficio nazionale di statistica indicano un +2,5%. Certo, con la crisi la Spagna ha toccato il fondo e negli ultimi anni deficit e debito pubblici sono tornati a impennarsi per le politiche espansive, ma settori come il turismo e l'agricoltura danno segnali migliori che in Italia. E fuori di dubbio, anche alla luce del discorso sferzante di Conte all'Europarlamento, Sanchez è per Merkel e Macron un interlocutore più costruttivo.

Barbara Ciolli