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sognando quota  cento esentasse









Di cosa parliamo in questa pagina.

Processo Catania, la mossa del cavallo di Salvini
Non è detto che rinuncerà all'immunità, comunque ci sarà un voto in Senato.
Un modo per trasformare il caso in uno stress test della maggioranza
L'indole era di urlare "processatemi" al Tribunale di Catania, rinunciando all'immunità, con la certezza di avere l'assoluzione piena di fronte al "tribunale del popolo", inteso come opinione pubblica che vuole vedere bloccate non una, ma dieci, cento Diciotti. E di incassare un plebiscito. Però c'è più di un motivo se la notte ha portato consiglio, rispetto agli sfoghi del giorno prima. Perché in politica nessun piatto è gratis e, racconta chi ha parlato con Salvini "non si capisce perché noi dovremmo farci processare e, al tempo stesso, togliere le castagne dal fuoco ai Cinque stelle che su questo esplodono". Peraltro in un momento ad alta tensione sugli altri dossier di governo, come Tap e Tav, tema sul quale sta cominciando a diventare difficile gestire i governatori del Nord che invocano ormai apertamente la crisi di governo se l'opera non partirà. (...)

La metà dei suoi iscritti non ci crede
il PD alla ricerca di una identità persa

Ormai al PD credono uno iscritto al PD su due, in bergamasca come in Italia. Non valeva nemmeno la pena di andare a votare. Meglio Martina di Zingaretti? Bella domanda. L'unica risposta è che finora nessuno dei due è stato indagato e condannato: un po' poco. Questi qui pretendono di costringerti a votare il meno peggio. Non ci accontentiamo più del meno peggio. La questione è che davanti ad una evasione fiscale di 100 miliardi l'anno, o decidi di segarla entro un quinquennio oppure non potrai fare mai niente. Gli italiani fanno i furbi: l'evasione fiscale consente l'arricchimento privato e il danno pubblico. Un paese con 4.400 miliardi di ricchezza finanziaria privata al netto del debito immobiliare e con 2400 miliardi di debito pubblico dove pensa di andare? Dite meglio Martina di Zingaretti? Forse ho capito meglio Zingaretti di Martina? Scherziamo? Ci prendete per i fondelli?!.
Perché gira che gira che ti gira mi pare che alla fine, tranne qualche vistosa sbavatura, pure il governo SalviMaio stia esattamente nella logica dei precedenti. Proprio perché la svolta non viene ne tagliando ne facendo debito ma andando a prendere i soldi dove ci sono e da dove non ne sono mai usciti.(...)





















mulattiera al Linzone dalla Roncola






































Processo Catania, la mossa del cavallo di Salvini
Non è detto che rinuncerà all'immunità, comunque ci sarà un voto in Senato.
Un modo per trasformare il caso in uno stress test della maggioranza

L'indole era di urlare "processatemi" al Tribunale di Catania, rinunciando all'immunità, con la certezza di avere l'assoluzione piena di fronte al "tribunale del popolo", inteso come opinione pubblica che vuole vedere bloccate non una, ma dieci, cento Diciotti. E di incassare un plebiscito. Però c'è più di un motivo se la notte ha portato consiglio, rispetto agli sfoghi del giorno prima. Perché in politica nessun piatto è gratis e, racconta chi ha parlato con Salvini "non si capisce perché noi dovremmo farci processare e, al tempo stesso, togliere le castagne dal fuoco ai Cinque stelle che su questo esplodono". Peraltro in un momento ad alta tensione sugli altri dossier di governo, come Tap e Tav, tema sul quale sta cominciando a diventare difficile gestire i governatori del Nord che invocano ormai apertamente la crisi di governo se l'opera non partirà.

Ecco perché il Capitano, almeno per ora, fa capire che una decisione non è stata presa. E che non è affatto detto che rinuncerà all'immunità e, comunque, non è scelta che sarà compiuta prima del passaggio in Aula, dopo aver testato la lealtà dell'alleato: "Se dovrò essere processato per questo - ha detto nel corso della diretta Facebook - lo deciderà liberamente il Senato. Chi sono io per non farmi processare?". Ecco, "deciderà il Senato". Dove chiaramente la Lega voterà contro la richiesta, e voterà contro il centrodestra. E a questo punto la palla passa nelle mani dei Cinque Stelle.

È una mossa tutta politica, questo chiedere senza chiedere, e senza attaccare i giudici "alla Berlusconi" che renderebbe ingestibile per l'alleato l'operazione "salvataggio", già sufficientemente complicata così. Salvini trasforma il caso in uno stress test della maggioranza. Perché è chiaro che sarebbe assai complicato andare avanti con l'alleato di governo che vota a favore dell'autorizzazione del ministro, di cui ha condiviso le scelte politiche. È una mossa che drammatizza la discussione dentro i Cinque Stelle, caricando sulle loro scelte il destino del governo. Peraltro in un momento cruciale, perché il voto in giunta avverrà nei prossimi 30 giorni e quello in Aula nei successivi 30, dunque a fine marzo, proprio all'inizio della campagna per le Europee: "Salvini avrebbe potuto chiedere una lealtà di governo subito – spiega un leghista di rango – o, come ha fatto, dire 'siete liberi di scegliere'. Così li mette più in difficoltà. Vogliono far processare l'uomo che ha fermato gli sbarchi? Alle Europee prendiamo un milione di voti in più".

È un mood assai diverso rispetto alla reazione a caldo. Perché la questione è complessa, molto, anche dal punto di vista giuridico. Ed è stato proprio il colloquio con avvocati, esperti, uomini del gabinetto a suggerire di tenere i nervi sotto ghiaccio, dopo l'analisi di un atto del Tribunale, per quel che lo riguarda e sulle eventuali ricadute che l'inchiesta catanese potrebbe avere sulla catena di comando del Viminale, che ha passato l'ordine del ministro. Ed è complessa politicamente, perché rappresenta il momento della verità nei rapporti con l'alleato di governo.
Già, il momento della verità. Il ragionamento di Salvini, molto brutalmente, è questo: io voglio andare avanti, ho dato prova di fregarmene di Berlusconi e del centrodestra che fu, anche se vinco in Abruzzo e Sardegna, tengo buoni i miei anche sui temi più indigeribili, come il reddito di cittadinanza dove non presento neanche un emendamento, insomma sono leale, ora voglio vedere se amor con amor si paga, altrimenti io non ho paura del voto, ma il problema è vostro, come si sente dall'audio di Conte a Piazza Pulita. Insomma, vediamo quante ha le spalle larghe Di Maio, se è in grado di tenere a bada i suoi, in nome di scelte che ha condiviso o no. Proprio nel colloquio con Di Maio, il titolare del Viminale ha avuto la netta sensazione che, fosse per lui, voterebbe contro l'autorizzazione perché "quella era la linea del governo, non solo di Salvini", avallata in primo luogo dal premier, ma che, al momento, "non la regge". Né a livello parlamentare, dove ballano un bel po' di senatori, né al livello di opinione pubblica. Passerebbe il messaggio che è stato salvato l'uomo forte del governo con gli strumenti della Casta e che il Movimento, per la primo volta, si è schierato contro i giudici. Ha bisogno di tempo, Di Maio. E il tempo c'è.

la metà dei suoi iscritti non ci crede
il PD alla ricerca di una identità persa

Ormai al PD credono uno iscritto al PD su due, in bergamasca come in Italia. Non valeva nemmeno la pena di andare a votare. Meglio Martina di Zingaretti? Bella domanda. L'unica risposta è che finora nessuno dei due è stato indagato e condannato: un po' poco. Questi qui pretendono di costringerti a votare il meno peggio. Non ci accontentiamo più del meno peggio. La questione è che davanti ad una evasione fiscale di 100 miliardi l'anno, o decidi di segarla entro un quinquennio oppure non potrai fare mai niente. Gli italiani fanno i furbi: l'evasione fiscale consente l'arricchimento privato e il danno pubblico. Un paese con 4.400 miliardi di ricchezza finanziaria privata al netto del debito immobiliare e con 2400 miliardi di debito pubblico dove pensa di andare? Dite meglio Martina di Zingaretti? Forse ho capito meglio Zingaretti di Martina? Scherziamo? Ci prendete per i fondelli?!.
Perché gira che gira che ti gira mi pare che alla fine, tranne qualche vistosa sbavatura, pure il governo SalviMaio stia esattamente nella logica dei precedenti. Proprio perché la svolta non viene ne tagliando ne facendo debito ma andando a prendere i soldi dove ci sono e da dove non ne sono mai usciti.
Ci spiegate come mai ci sono in giro tante auto di alta gamma targate nuove e il mercato immobiliare ricco gira più che bene? Non puzzano di superammortamenti? Vuol dire che da qualche parte i soldi ci sono oppure che quelle spese sono in qualche modo recuperate. Ci spiegate com'è che ormai negli ospedali tranne le urgenze  per gli ultimi  due tre messi all'anno   si opera al minimo? Ci spiegate come mai negli enti locali è tutto un fiorire di corsi e corsettini mentre c'è chi non riesce a pagare il metano la luce la pattumiera e l'acqua potabile? Ci spiegate com'è che in un comune ci sono due dozzine di donne col tumore al seno e queste le guarda l'ospedale oppure le famiglie si debbono arrangiare mentre dieci autistici tengono banco da anni ? Ci spiegate com'è che un paese ha otto dozzine di  fuori di testa e le famiglie se li tengono in casa assieme all'ospedale e intanto  i comuni finanziano i corsi di musica, il trasporto, i prelievi a casa, mantengono due maxi centri sportivi? Ci spiegate com'è che gli anziani orbi (più o meno il 100% degli ultra 70ennei) non hanno i soldi per una visita specialistica (obbligatoriamente privata  pena morire prima) e nemmeno hanno i soldi per un paio di occhiali GIUSTI? Idem per la dentiera?. Ci spiegate com'è che un comune non sa quanti sono i suoi neet  ne quanti sono i suoi disoccupati ne quanti sono quelli tagliati fuori del tutto per via della testa o del fisico che non ci stanno più? Ci spiegate perché l'welfare italiano è un casino tale dalla nascita alla morte che ogni anno cambiano dite o tre regole fondamentali e il poveretto non ci si raccapezza mai? Lo fate così non chiede nulla? Ci spiegate il miracolo per cui uno ha cominciato ad andare in università con quel vagone ed è andato in pensione sempre viaggiando su quel vagone pur essendo arrivato a quota 110? Ci spiegate come mai di una bolletta del gas o della luce solo il 10% è rappresentato dal costo dell'energia e il resto da tutt'altro? Ci spiegate come mai i bergamaschi per andare a Roma o ci vanno in aereo oppure ci vanno in treno in mezza gionata nel 2019? Ci spiegate come mai stiamo costruendo un pezzo della circonvallazione sud (o ovest della città: SIC!) con trent'anni di ritardo.
Insomma. Tutto il welfare italiano ci pare un casino tale che sembra che  gli italiani siano degli accidenti dell'welfare invece che dei pagatori e fruitori. E' un welfare capovolto che serve per cose assolutamente non necessarie e dimentica i problemi  urgenti delle persone. Dite che  essere orbi da anziani non conta? Dite che avere una donna col cancro al senso basta arrangiarsi casa-ospedale? Dite che avere uno fuori di testa in casa basta che ci arrangiamo casa e ospedale? Idem se c'abbiamo qualcuno in casa col cancro? Dite che non è importante vedere certe scuole inutili piene di ragazzi senza futuro tanto meglio li che a drogarsi?
Insomma. I tagliati fuori sono troppi. In troppi sentiamo che possiamo finire tagliati fuori da un momento all'altro senza certezze per l'indomani. Troppe famiglie si sentono sole a abbandonate mentre la mattina in via IV Novembre sfila un corteo interminabile di suv.
C'è da raddrizzare parecchio in Italia. Giachetti chi? Martina chi? Boccia chi? Zingaretti chi? Corallochi?  Saladino chi?.