ILPROFESSIONISTA DI UN PRIVATO PUO' FARE IL RUP PER UN'OPERA PUBBLICA NELLO STESSO COMUNE DOVE OPERA DA PRIVATO?
Con la determinazione n.607 del 22 dicembre 2018 a cura del
responsabile settore patrimonio e lavori pubblici il geom. M.M
dirigente del Comune di Curno approvò di bandire il concorso tramite la
Centrale Unica di Committenza Provincia di Brescia mettendo in conto
una spesa del servizio posto a base d'appalto pari a € 122.138,09 oltre
contributo 4% e Iva 22% per totale di € 154.968,80.
Con la Determinazione n. 608 del 22novembre 2018 a cura del
responsabile settore patrimonio e lavori pubblici da parte del geom.
M.M dirigente del Comune di Curno c'è stato l'affidamento di un
incarico di assistenza al RUP (RUP=responsabile unico del procedimento)
che è la stessa persona del responsabile settore patrimonio e lavori
pubblici) per il servizio di progettazione definitiva-esecutiva,
direzione lavori e contabilita' dei lavori di realizzazione nuova
palestra in via Gandhi. Il RUP comunale ha ritenuto di contattare
(pensiamo anche in condivisione con la giunta) l'ing. M. C. di Curno
con studio in Bonate Sopra il quale ha inviato la propria offerta che
prevede una spesa pari a € 900,00 oltre contributo 4% e Iva 22%
compresi, relativa al servizio di assistenza al RUP per tutti gli atti
necessari per l'avvio della procedura di gara relativa al servizio di
progettazione definitiva-esecutiva, direzione lavori, contabilità e CRE
dei lavori di costruzione nuova palestra in via Gandhi.
L'incarico di RUP del RUP costerà al Comune la somma complessiva pari a € 1.141,92 Iva 22% compresa.
Nonostante la nostra età avanzata abbiamo ricordato che il nominativo
del RUP del RUP l'avevamo già letto da qualche parte ed una verifica ci
ha consentito di conoscere, sui siti ufficiali di enti e dei
privati, come il predetto RUP del RUP svolga attualmente (anche)
la funzione di indirizzo, proposta e controllo connesse al settore dei
lavori pubblici, patrimonio, manutenzione, edilizia privata, e attività
produttive nella giunta della Città di Martinengo. In sostanza è un
assessore esterno dopo avere ricoperto l'incarico di responsabile
dell'ufficio come professionista esterno.
La nomina sindacale ha avuto l'istruttoria da parte della
segretaria comunale dott.ssa A. Di P., ben conosciuta a Curno
appunto come segretario comunale negli anni dal 2006-2009. Risulta
anche essere autrice di un volume “Il sentiero della mano sinistra”
(Silelel Edizioni) (che non ha nulla di politico ma è un giallo)
e presentato in diverse biblioteche della provincia tra cui Curno e
Calcio p.e. Leggendo il suo curriculum (SUO del RUP del RUP) vediamo
come sia stato anche il progettista del Nuovo Centro Sportivo Sportpiù
in comune di Curno (Trend Srl). Andando al sito web dello studio
professionale “Duemme Engineering “ dell'ingegnere RUP del RUP alla
pagina “iniziative in corso” troviamo l'annuncio di una solida
iniziativa immobiliare di tre villette a schiera a partire da un costo
di 495mila euro cadauna in quel di Curno denominata “Residence GREEN
LIFE” sul terreno dei M. (che non hanno nulla a che fare con M.M.) , al
civico 48 in via Lungobrembo.
In via Lungobrembo sul terreno della fraterna (junior) M. (i M. senior
-che erano nonni o zii degli M.junior) originariamente arrivati a Curno
nel 1950 da Miragolo) sorgeranno tre ville lussuosissime con finiture
scelte dai proprietari (e ci mancherebbe! mezzo milione di euro
cadauna) su un lotto che fin dal primo PRG venne deciso restasse verde
in quanto costituente «cannocchiale visivo» dalla via verso il
fiume. I Merelli senior (nonni degli attuali) comprarono in via
Lungobrembo un fondo agricolo – sull'angolo con la strada verso casa Di
Pietro) e pagando l'intestazione a costo ridotto in quanto suolo
agricolo di uso di coltivatori diretti. La legge del tempo prevedeva
che per almeno dieci anni quel terreno agricolo non potesse diventare
edificabile e invece a otto anni venne venduto lottizzato edificato.
Pure DiPietro comprò una villetta a schiera sul lotto stante adiacente
a quella di sua seconda moglie. Chi faccia una indagine storica su come
sia evoluta la proprietà dei Merelli senior da quando il padre arrivò a
Curno ad oggi verificherà come questi fortunati cittadini di Curno,
granì granel hanno lottizzato venduto senza MAI fare una lottizzazione.
Si sono anche privatizzati (in consiglio comunale c'è stato un battage
tra maggioranza e minoranza in merito non si sa come sia finito)
un'area demaniale grande come il terreno comprato nel'50 (non si sa che
fine abbia fatto la pratica di affrancazione dei livelli della giunta
Serra) con la consulenza di un ottimo geometra dc tale F.G.,
consigliere comunale pure a Curno, che lavorava al tempo per il Min.
dei LLPP a Bergamo. Come si nota dai rilievi IGM il fiume Brembo in
loco ha visto restringersi le proprie sponde che come ben si sa sono
franose. Nel tempo la zona ha anche subito una mutazione geologica
giacchè i terreni sabbio-ghiaosi dell’antico letto del fiume sono
diventati di terreno argilloso, a conferma che in natura tutto cresce e
mutano per il riscaldamento del pianeta. Gli M. senior hanno
costruito una mega stalla a pochi metri dal letto del fiume
su progetto di un altro geometra dc S.G. pure lui consigliere a
Curno e padre di un ex assessore forzista in provincia. L'accesso al
fiume dalla via Lungobrembo dove c'è la casa DiPietro è stato chiuso
dai Merelli senior per esistendo dai temi di Romolo e Remo.
L'ultimo colpo fortunato -le tre ville lussuose in progetto e già in
vendita- sono progettate dallo studio del professionista che farà il
RUP del RUP per la futura palestra nel mausoleo Morelli&Serra
(alias scuola Rodari). Insomma i nobili natali e le nobili stirpi
si tramandano nella storia patria dal secolo scorso al nostro.
RUP del RUP perché il primo è il responsabile unico del procedimento è
il dirigente dei lavori pubblici del comune mentre il secondo RUP,
scelto mediante gara in rete, è il progettista delle ville de quo.
Domanda: non esiste conflitto d'interessi nel fare contemporaneamente
progettista di un privato e difensore degli interessi del comune nello
stesso comune? Tanto vale che un consigliere comunale o un assessore
facciano i professionisti anche nel comune dove fanno politica. E
pensate per un momento se il RUP del RUP magari fosse anche il
tecnico di qualche impresa che lavora per il Comune!?.
|
CLAUDIO
PIGA-NUSQUAMIA RENDE NOTO QUEL CHE GLI FA COMODO DELLA BEGHINA COL
PEDRETTI. IL QUALE CHIEDE IL PROCESSO AL PIGA E POI NON SI
PRESENTA ALLA PRIMA UDIENZA. E LA GIUDICE SE L'E' LEGGERMENTE
LEGATA AL DITO.
Comincio col solito ritornello?. No perché mi sono rotto.
In rete compare “Pedretteide parte II” sequel di una ad opera dell’ing.
Claudio Piga, custode delLa Latrina di Nusquamia dove potete leggere
l’originale.
Du bale grose sse: la latrina sembra diventata un raduno di veci alpini quando ne hanno già bevuto un damigiana.
Non abbiamo mai compreso se Angelo Gandolfi (già sindaco di Curno
in una giunta forza leghista proposto dal forzista Maini: un’altra
delle più fini menti democristiane curnesi assieme al Locatelli
Giuseppe) e Claudio Piga (spin doctor del primo) non abbiano compreso
nulla di politica o se fingano visto che questa pallosa pedretteide
viene continuamente copia-incollata dal Piga come se, ripetendo la
medesima fake new, questa diventasse verità. In generale i falliti
hanno due reazioni: danno la colpa del proprio fallimento al
destino cinico e baro oppure asseriscono di avere perso ma di essere
caduti in piedi. Col petto biotto d’inverno dinanzi alle armi del
nemico. Piga e Gandolfi appartengono alla seconda specie con qualche
link (figo, eh?) nella prima. Oramai c'hanno fatto due marroni così
grossi che se ci cascano sui piedi fanno danni assai seri.
La Pedretteide due però rivela dei particolari. Prima di tutto il Piga
ha cominciato a raccontare una piccola parte delle sue vicende
giudiziarie. Ovviamente quella che gli fa comodo. Noi l'avevamo
provocato: fuori le cacate carte e lui c'aveva snobbato. Adesso
parte delle cacate carte le esibisce. Lo conosciamo troppo bene e lo
sappiamo gestire. Visto che rivela quel che gli fa comodo, quello
glielo leggiamo togliendoci gli occhiali.
La prima notizia la scrive il custode delLa Latrina di Nusquamia: “Il
procedimento giudiziario si è articolato in tre sedute: la prima era
dedicata all'escussione della parte lesa, cioè del Pedretti, che però
non si presentò. Il Pedretti ricevette allora una comunicazione che lo
teneva a giorno della seconda udienza: la sua assenza – così era
scritto – sarebbe stata equiparata a remissione della querela. Il
Pedretti si presentò alla seconda udienza e rese testimonianza. Nel
corso della terza e ultima udienza furono ascoltati l'avvocato che
patrocinava la causa dell'imputato, il testimone della difesa e
l'imputato medesimo, cioè lo scrivente. Il Pubblico ministero ascoltate
le parti chiede l'assoluzione dell'imputato. Il giudice assolve”.
Tra in molti modi di farsi bastonare da un giudice c'è sicuramente
quello di fargli istruire una pratica e poi non presentarsi all'udienza
della stessa. Per di più da parte di uno come Pedretti che -i giornali
li leggono pure i giudici- con alle spalle la vicenda dei rimborsi.
Pedretti è uno fatto così: un’innata abitudine a sottovalutare il mondo. L'ha pagata (nemmeno) troppo cara.
La seconda notizia sta nel contenuto della denuncia del Pedretti. La
“massa” delle puttanate scritte dal custode delLa Latrina di Nusquamia
versus il Pedretti negli ultimi dieci anni, meritate o meno che
fossero, sono tutt'altro che “Nel caso in esame l'imputato Piga ha
usato espressioni colorate per criticare (…) per criticare le
capacità mediatiche del consigliere Pedretti. Espressioni che in ogni
caso non sono gratuite ma sono proporzionate al concetto che voleva
esprimere ovvero «Io non voglio che Pedretti abbia ancora degli
incarichi; e io in questo – lo riconosco – fui il disturbo; ma il mio
fu un disturbo politico, non fu una persecuzione di tipo personale nei
confronti del Pedretti» (dichiarazioni di Piga).
A parte il fatto che il custode delLa Latrina di Nusquamia non è
cittadino di Curno e quindi non ha nessun interesse in ordine a come
vanne le cose in paese (bisognava ricordarlo alla giudice…), che gli è
stato tolto di mano la fattura del giornaletto comunale (e ci sarà ben
una qualche ragione politica) con una motivazione politica: la
maggioranza ha detto al sindaco: o levi di mano al Piga la fattura del
giornale oppure ti mandiamo a casa votando la mozione di fiducia delle
minoranze.
Naturalmente Pedretti riesce sempre perfettamente a “Scentrare” i temi e dimenticare il contesto in cui matura lo scontro.
Così come scavalla senza motivo il giudice cui ha chiesto di difendere
le sue ragioni… non presentandosi nemmeno all'udienza.
Bisogna essere delle aquile nel denunciare qualcuno e poi sfanculare un
giudice (per di più donna…) senza attendersi il meritato calcio in
culo. Il custode delLa Latrina di Nusquamia ha avuto il suo breve
orgasmo nella pubblicazione di Pedretteide due. Ringrazi
piuttosto Pedretti per la sua furbissima avvedutezza: altro che fare il
classico nel liceo dei preti.
|