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Di cosa parliamo in questa pagina.

Puntuale come il panettone di Natale ecco il giornale del comune. Solita comunicazione autoritaria dalla quale vogliono fa apparire evdente che se il mondo gira, l'é tutto merito loro. Più precisamente della sindaca Gamba.

Davide Giacalone analizza, in nove punti, la legge di bilancio che ha ormai preso forma. Tra cambiamento e continuità.
La peggiore continuità del governo del cambiamento
La legge di stabilità ha preso forma, Tra cambiamento e continuità . La legge di stabilità ha preso forma, sebbene deforme. Il governo della novità ha generato la peggiore continuità. I loro tifosi polemizzano: perché ci criticate, cosa hanno fatto i governi di prima? Più o meno quel che sta facendo questo. Il nuovo consiste in un di più di arroganza, impreparazione e faccia tosta. Vediamola, nel merito, la continuità. (...)

A proposito del panettone della Gamba.
La giunta Gamba manda alle famiglie curnesi il panettone: “Curno in Comune” titolo che pretende di essere ovviamente intelligente e politicamente corretto. La nostra maliziosa attenzione va alle encicliche che le tre forze politiche mandano al popolo bove (quello che riscalda col proprio fiato il Bambinello: a cosa avete pensato malpensanti che non siete altro!?). In primis a quello della sindaca emerita Serra capogruppo della maggioranza. Da brava madamina scodella il suo compitino: chissà se mai sia stata informata che nell'ultimo mese una donna di 49 anni è morta di ictus e la figlia di pochi mesi di una mamma ventenne le è annegata. Chissà se si sia mai confrontata con quel gruppo di donne- nonne- bisononne che può incontrare di mattina presto al bar della S.P. piuttosto che quelle imbacuccate nei pellicciotti e nel piumini in piazza del mercato. Seguono  le lamentazioni del capogruppo forzista sull'ampliamento food del centro commerciale e il neo distributore su via Curnasco. Piagnistei inutili visto che le leggi che permettono questi scempi le ha fatte il centrodestra leghista della regione Lombardia: compresi quei consiglieri che lui fece calare a Curno a sostenerlo nella campagna elettorale. (...)

























































La peggiore continuità del governo del cambiamento
Davide Giacalone analizza, in nove punti, la legge di bilancio che ha ormai preso forma. Tra cambiamento e continuità

La legge di stabilità ha preso forma, Tra cambiamento e continuità . La legge di stabilità ha preso forma, sebbene deforme. Il governo della novità ha generato la peggiore continuità. I loro tifosi polemizzano: perché ci criticate, cosa hanno fatto i governi di prima? Più o meno quel che sta facendo questo. Il nuovo consiste in un di più di arroganza, impreparazione e faccia tosta. Vediamola, nel merito, la continuità.
Prima di tutto il vantato braccio di ferro con Bruxelles: c'è sempre stato. È stato ed è il frutto del fallimento della classe dirigente italiana, incapace di fare altro che scaricare in deficit e debito la propria incapacità di porre rimedio agli squilibri nazionali. Renzi batteva i pugni, reclamava elasticità. L'uguale oggi. Tale quale. Con solo un corredo d'insulti inutili e una inedita situazione di totale isolamento dell'Italia. A Bruxelles si sono negoziati i saldi, a Roma si sono distribuiti i (pochi) soldi. Chi dice che la legge è stata scritta dalla Commissione sbaglia: non la condividono in nulla. Chi dice che è frutto della forza del governo millanta: è contabilità della disperazione.
Con i conti per il 2019 si suggella e completa lo spreco italiano dello spazio aperto e bonificato dalla Banca centrale europea. Con il QE il costo del debito è crollato, ma i soldi così risparmiati sono stati portati a spesa corrente, senza far scendere il debito. Oggi come ieri. Intanto il debito si trova sempre di più in mani italiane, talché risulta ridicola anche solo la minaccia di non pagarlo.
Non abbiamo aumentato l'Iva, s'arrochiscono i governanti. Come i loro predecessori. È dal 2011 che si appostano e disinnescano (quando ci si riesce) clausole di salvaguardia, per poi subito riappostarle, ingrandite, per l'anno successivo. Ieri come oggi. L'uguale.
Per cercare spazi elettoralistici si sono erosi gli investimenti e fatta crescere la spesa corrente. Ieri come oggi. L'uguale. Solo che, a questo giro, l'assistenzialismo non si maschera neanche da presunto sgravio fiscale, ma si mostra orgoglioso di sé. Ieri come oggi, ammesso che riescano a realizzare quel che si propongono di fare, l'effetto sarà un impoverimento dei poveri, deprivati della crescita e dello sviluppo. E se ne gioveranno evasori fiscali e contributivi. materie note, diciamo interne alle biografie dei governanti.
Ieri come oggi si appostano false privatizzazioni. In realtà trasferimenti di proprietà fra mani pubbliche (leggi Cassa depositi e prestiti) per far finta di avere più soldi e meno deficit. Quel che succede a chi aliena patrimonio non per abbattere i debiti, ma per alimentare la spesa, è noto. Ma ciascuno pensa riguardi solo altri.
In continuità con il passato anche la fiscalità demoniaca, talché quel che si sarebbe dovuto cancellare ora si promette che aumenterà.
Ieri si prendevano provvedimenti temporanei nel settore pensionistico, con i contributi di solidarietà e oggi anche. Si millanta come controriforma (non solo della Fornero, ma anche dello scalone Maroni, che credo di ricordare fu un ministro della Lega) un cambiamento del pensionamento che ha valore solo temporaneo. Il cielo sa quale mai possa essere la ragionevolezza di una roba per cui per due anni puoi andare in pensione prima (rimettendoci) e poi non più! Il tutto aumentando, come già si è fatto per il mercato del lavoro, indeterminatezza e insicurezza del quadro normativo. Veleno.
In un Paese che ha il dramma di una scarsa partecipazione al lavoro (lavoriamo in troppo pochi, per troppo poco tempo) si spendono soldi per fare in modo che si smetta di lavorare o si ricevano sussidi per non lavorare. Droga.
Inizialmente volevano far credere che l'Italia potesse crescere dell'1.5% (Savona strologava del 2), nel 2019. Capricciosa cretinata. Hanno dovuto ammetterlo. Ora la crescita prevista è all'1%. Spero tanto di sbagliarmi, ma non lo faremo. In queste condizioni staremo sotto. Il che significa vedere crescere il peso percentuale di deficit e debito. Dicono: anche gli altri sbagliavano le previsioni. Ora, a parte il fatto che sbagliare e falsificare non sono sinonimi, a parte che neanche è del tutto vero, mi sfugge in cosa consista l'attenuante, se non in una rivendicazione di continuità che è l'opposto del cambiamento.

Davide Giacalone
ILPANETTONE DELLA GAMBA



La giunta Gamba manda alle famiglie curnesi il panettone: “Curno in Comune” titolo che pretende di essere ovviamente intelligente e politicamente corretto. La nostra maliziosa attenzione va alle encicliche che le tre forze politiche mandano al popolo bove (quello che riscalda col proprio fiato il Bambinello: a cosa avete pensato malpensanti che non siete altro!?). In primis a quello della sindaca emerita Serra capogruppo della maggioranza. Da brava madamina scodella il suo compitino: chissà se mai sia stata informata che nell'ultimo mese una donna di 49 anni è morta di ictus e la figlia di pochi mesi di una mamma ventenne le è annegata. Chissà se si sia mai confrontata con quel gruppo di donne- nonne- bisononne che può incontrare di mattina presto al bar della S.P. piuttosto che quelle imbacuccate nei pellicciotti e nel piumini in piazza del mercato. Seguono  le lamentazioni del capogruppo forzista sull'ampliamento food del centro commerciale e il neo distributore su via Curnasco. Piagnistei inutili visto che le leggi che permettono questi scempi le ha fatte il centrodestra leghista della regione Lombardia: compresi quei consiglieri che lui fece calare a Curno a sostenerlo nella campagna elettorale. Segue di nuovo la rumentologa ex sindaca Serra che dopo  vent'anni di consiglio comunale e un quinquennio di sindaco  e la creazione de La Miniera non è riuscita a portare il paese oltre il 65% di differenziata e quindi ha deciso coraggiosamente di sbolognare il problema ad un carrozzone pubblico.  A proposito del destino del CVI2 la sindaca  Gamba confessa senza imbarazzo che «l'Amministrazione non è in grado di provvedere direttamente né alla gestione diretta del centro sportivo, né ad una sua ulteriore valorizzazione che richiederebbe di intraprendere investimenti strutturali per rendere il centro più rispondente alle attuali esigenze della cittadinanza e del potenziale bacino di utenza». Che tradotto significa: siccome il comune non ci ha mai messo testa e soldi per mantenere il CVI2, quello adesso s'è ridotto a un rudere e il comune spera di trovare qualche «imprenditore» disposto a metterci soldi ed a obbedire sia a nostri dictat che a quelli dell'utenza. Hai voglia!.  Arriva anche la pagina -immancabile!- dedicata a « Curno più sicura» e l'assessore Cavagna annuncia entusiasta; «ci siamo». Elenca come abbiano investito 124mila euro nel 2018 di cui 100mila nel «progetto varchi»; altri 9mila  nel progetto per il riconoscimento in automatico delle targhe dei veicoli che transitano sotto i «varchi elettronici»; oltre 3mila per il pattugliamento notturno estivo in paese e quasi 10 mila euro per l'istallazione di telecamere su vari obiettivi dei ladroni. Purtroppo l'assessore dimentica di specificare dettagliatamente quanto il Comune finora abbia speso   in tema di sicurezza (300mila euro....dalla prima telecamera) e non dica nemmeno a quanto ammontino i furti e i danni subiti (per davvero....) rispetto a quella spesa. Noi siamo del parere che la somma dei danni sia meno della metà della spesa per la sicurezza investita nel tempo dal Comune così come oltre il 90% dei ladroni non sia mai stata individuata. L'assessore dimentica anche di dire  a quanto ammontino le sanzioni comminate per violazioni del CdS e a quanto ammontino le somme «NON» incassate. Della serie: ne ho date fuori tante ma ne ho prese poche. L'ultimo  appunto guarda le due pagine della sindaca Gamba. Così se a  gennaio sono stati incassati euro 578.391 per il costo di costruzione e il contributo straordinario da parte della Brembo SpA per l'ampliamento dello stabilimento a febbraio una sentenza esecutiva il Tribunale di Bergamo condanna il Comune a risarcire i fratelli Leggeri per un esproprio non perfezionato nel lontano 1991. Si riconosce un debito fuori bilancio per un totale di Euro 630.000. La sindaca non comunica ai suoi cittadini se abbia deciso un'azione di rivalsa su quei consiglieri tecnici ed amministrativi che abbiano  fatto quel macroscopico danno al comune. Poi a maggio si sono contabilizzate entrate non ricorrenti per recupero evasione IMU per un importo di Euro 214.439 subito destinate alla costruzione della rotonda in via Carlinga davanti alla nuova scuola Rodari per 263.450 euro. Ma l'investimento salta per quest'anno per ragioni burocratiche. A giugno il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha aperto la possibilità agli enti locali di richiedere la concessione di "spazi orizzontali" (praticamente un prestito per spese in conto capitale da restituire in due anni). L'Amministra zione ha richiesto i fondi per la realizzazione dell'impianto di videosorveglianza mentre a metà ottobre Regione Lombardia ha autorizzato l'utilizzo di "spazi verticali" per Euro 520.000 per la copertura del debito fuori bilancio. Da rilevare che il Comune aveva a fine 2017 il Comune di Curno un avanzo pari a Euro 4.109.898 di cui disponibili Euro 1.346.298.  Questi soldi  sono bloccati da Roma ladrona per ridurre il deficit italiano rispetto ai conti dell'Europa . Ci sarebbero  alcune altre fette di panettone ma purtro