BREVE RESOCONTO DI DUE PUNTI DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 NOVEMBRE
Il consiglio comunale ridotto a mera rappresentazione teatrale
obbligatoria per legge. Nessuna motivazione politica nelle decisioni.
Parlano solo sindaca ed assessori obbligati e gli altri alzano le
mani a comando. Minoranze insignificanti . La democrazia ridotta a mero
teatro.
Soporifera seduta del consiglio comunale del 27 novembre u.s. con
alcune delibere da approvare importanti ed anche politicamente
interessanti. Peccato una seduta la sera in cui in televisione c'erano
le prime due puntate dello sceneggiato del regista Saverio
Costanzo dal testo della misteriosa Elena Ferrante: L'Amica
Geniale assieme alla partita Juve-Valencia e Roma-Real Madrid.
Pare che -dalla estrema attenzione- che i tre gggiovani
consiglieri di Vivere Curno Bellezza, Battaglia e Curto, schierati
davanti ai rispettivi PC, abbiano seguito con attenzione attentissima
se non l'amica geniale perlomeno una delle due partite. Del resto
queste sedute sono solo sceneggiate obbligatorie e formali dove –a
parte sindaca ed assessori coinvolti- il resto del consiglio- minoranza
inutile pure quella a parte- ha il solo compito di alzare la manina al
momento del voto. Potrebbero benissimo stare a casa.
La democrazia ridotta a rappresentazione teatrale da spettacolo da
oratorio. Va bene visto che abbiamo perfino una Laura Castelli al
governo.
Prima delibera da discutere (discutere? Siete matti !!?? come vi
permettete? ) e da approvare era l'adesione alla società “Servizi
Comunali S.P.A.” mediante sottoscrizione di azioni ed approvazione
dello Statuto ed affidamento in house dei servizi di igiene ambientale
e connessi dal 1.1.2019 al 31.12.2028. La consigliere delegata alla
rumeta, l'ex sindaca Serra, ha esposto quanto già pubblicato in altre
delibere determine e relazioni già note. Con l'entusiasmo di un vitello
condotto al macello nell'esposizione si è intravista la voglia di
arrivare entro tre o cinque anni ad una raccolta differenziata
prossima se non superiore all'85% (adesso siamo venti punti di
meno) assieme all'avvio della tariffa applicata a ciascun utente del
servizio sulla base della quantità conferita piuttosto che col sistema
attuale. Pare che la tariffa puntuale sia il sistema per far perdere le
elezioni al sindaco in carica ma forse non è così.
L'adesione di Curno alla società Servizi Comunali S.P.A comporta
l'acquisto di quote per una spesa di circa duemila euro ma
nessuno ha domandato come mai non si è deciso la metà (mille) oppure il
doppio (4mila) visto che il voto sarà comunque capitario. In compenso
abbiamo saputo che affidare il servizio raccolta e smaltimento
rifiuti a questa società di proprietà pubblica comporta (in teoria) una
modesta riduzione della spesa (sui 6 mila euro) ed anche un risparmio
(di cui DUBITIAMO fortemenete) di circa 30mila euro come costi delle
operazioni di appalto che sarebbero effettuate dalla stazione
appaltante presso la Provincia di Brescia. Di sicuro ci sarà
stata una nostra svista ma non abbiamo rilevato come per le due
precedenti maxi gare si sia spesa una cifra in proporzione. Passare
tutto il servizio nelle mani di questa società significa alleggerire il
comune delle 18 ore attualmente destinate dall'addetto dipendente
comunale.
Morale della favola. La consigliera delegata non ha spiegato
“politicamente” la ragione per cui si è passato da un normale appalto a
questa destinazione alla luce della terribile affermazione della
dirigente dell'ufficio tecnico secondo la quale nel settore della
monnezza per i Comuni NON ci sarebbe sostanzialmente concorrenza tra le
ditte potenziali.
Che è roba da codice penale e da DIA.
La consigliera Serra –e nemmeno la sindaca Gamba- non hanno però
nemmeno spiegato come mai per i beni comunali e per l'illuminazione
pubblica abbiano deciso di consegnare il comune nelle mani di operatori
privati mentre nel caso dei rifiuti abbiano deciso di accasarsi
in un carrozzone pubblico che, sarà anche vero che finora ha funzionato
benissimo- ma che in Italia … conosciamo tutti come funzionano appunto
i carrozzoni pubblici quando la politica ci mette l'occhio.
La minoranza forzista ha letto una osservazione presentata –chissà
perché o forse per ragioni fin troppo chiare- come “lettera dei tre
cittadini” anche consiglieri (finezza burocratica degna di Cavour) ma
sostanzialmente non sapeva che fare e nemmeno che dire. Poi c'è
qualcosa d'altro su cui torneremo alla fine.
Francamente non ci è parso corretto istituzionalmente approvare in UNA
SOLA delibera ben QUATTRO decisioni: (1) l'adesione alla società (2) la
sottoscrizione di azioni (3) l'approvazione dello Statuto (4)l'
affidamento in house dei servizi di igiene ambientale e connessi. Ma
tanto vale: la giunta Gamba ha sempre ragione e tutti gli altri hanno
sempre torto. Noi compresi.
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CUCINA CASALINGA
La notizia é che il «comunicatore» ufficiale della maggioranza Vivere
Curno, il dott. Marco Battaglia (consigliere comunale con delega
a Comunicazione e trasparenza; Intercultura e relazioni con il
territorio della Grande Bergamo) ha cancellato la propria pagina
facebook da dove ci dettagliava sul gruppo AGEE (Association des Etats
Généraux des Etudiants de l’Europe) normalmente obiettivo di satira del
sito La Latrina di Nusquamia. Il tipo é abbastanza suscettibile. Nel
frattempo un paio di assessori non avevano perso tempo ed avevano
comunicato con adeguata precisione ed eleganza quel che dovevano
comunicare. Insomma non si finisce mai di imparare.
Nei giorni scorsi ci sono state le elezioni nel PD locale provinciale e
regionale e la prima notizia è che nel sito ufficiale del partito il
segretario curnese -Giuseppe Pelizzoli, al secolo «ol
Sighesù» viene indicato col solo nome ed hanno dimenticato il
cognome. Che appare nell’indirizzo mail. L’altra notizia è che NESSUN
curnese é entrato nella direzione provinciale del partito dove non
compare nemmeno la mitica Clara Colombo sostituita da Gabriele Giudici.
Auguri a tutte e tutti.
Curno NON appare nella lista dei Comuni ricicloni (oltre il 90%) ma
nemmeno tra quelli che superano il 65%. Anche se ci siamo vicini. C’è
sorridere perché la faccenda rumeta è (stata) affidata a due donne.
Abbiamo La Miniera ma i cestini in giro per le strade
non li lavano mai. La questione è che per fare le cose, bisogna che
l’addetta/o abbia capacità di «secondare» i cittadini e
certamente ne ieri ne oggi nella giunta quella persona non c’é.
Qualcuno s’é lamentato della didascalia alla foto con lo
«straccetto» rosso appeso sulla facciata del municipio. Sulla facciata
c’è volantone dedicato alla pace malamente appeso e che non è mai
stato pulito da quando l’hanno appeso. Uno straccio anche quello. Poi
hanno appeso il panno rosso. Nel mettere a punto gli addobbi che hanno
significati molto particolari occorre una CURA altrettanto
speciale perché il gesto non finisca per rappresentarsi al contrario di
quel che doveva rappresentare. Anche da questi particolari il
dott. Marco Battaglia (consigliere comunale con delega a Comunicazione
e trasparenza; Intercultura e relazioni con il territorio della Grande
Bergamo) ha cancellato la propria pagina facebook da dove ci
dettagliava sul gruppo AGEE (Association des Etats Généraux des
Etudiants de l’Europe) normalmente obiettivo di satira del sito La
Latrina di Nusquamia. Il tipo é abbastanza suscettibile. Nel
frattempo un paio di assessori non avevano perso tempo ed avevano
comunicato con adeguata precisione ed eleganza quel che dovevano
comunicare. Insomma non si finisce mai di imparare.
Nei giorni scorsi ci sono state le elezioni nel PD locale provinciale e
regionale e la prima notizia è che nel sito ufficiale del partito il
segretario curnese -Giuseppe Pelizzoli, al secolo «ol
Sighesù» viene indicato col solo nome ed hanno dimenticato il
cognome. Che appare nell’indirizzo mail. L’altra notizia è che NESSUN
curnese é entrato nella direzione provinciale del partito dove non
compare nemmeno la mitica Clara Colombo sostituita da Gabriele Giudici.
Auguri a tutte e tutti.
Curno NON appare nella lista dei Comuni ricicloni (oltre il 90%) ma
nemmeno tra quelli che superano il 65%. Anche se ci siamo vicini. C’è
sorridere perché la faccenda rumeta è (stata) affidata a due donne.
Abbiamo La Miniera ma i cestini in giro per le strade
non li lavano mai. La questione è che per fare le cose, bisogna che
l’addetta/o abbia capacità di «secondare» i cittadini e
certamente ne ieri ne oggi nella giunta quella persona non c’é.
Qualcuno s’é lamentato della didascalia alla foto con lo
«straccetto» rosso appeso sulla facciata del municipio. Sulla facciata
c’è volantone dedicato alla pace malamente appeso e che non è mai
stato pulito da quando l’hanno appeso. Uno straccio anche quello. Poi
hanno appeso il panno rosso. Nel mettere a punto gli addobbi che hanno
significati molto particolari occorre una CURA altrettanto
speciale perché il gesto non finisca per rappresentarsi al contrario di
quel che doveva rappresentare. Anche da questi particolari il
dott. Marco Battaglia (consigliere comunale con delega a Comunicazione
e trasparenza; Intercultura e relazioni con il territorio della Grande
Bergamo) ha cancellato la propria pagina facebook da dove ci
dettagliava sul gruppo AGEE (Association des Etats Généraux des
Etudiants de l’Europe) normalmente obiettivo di satira del sito La
Latrina di Nusquamia. Il tipo é abbastanza suscettibile. Nel
frattempo un paio di assessori non avevano perso tempo ed avevano
comunicato con adeguata precisione ed eleganza quel che dovevano
comunicare. Insomma non si finisce mai di imparare.
Nei giorni scorsi ci sono state le elezioni nel PD locale provinciale e
regionale e la prima notizia è che nel sito ufficiale del partito il
segretario curnese -Giuseppe Pelizzoli, al secolo «ol
Sighesù» viene indicato col solo nome ed hanno dimenticato il
cognome. Che appare nell’indirizzo mail. L’altra notizia è che NESSUN
curnese é entrato nella direzione provinciale del partito dove non
compare nemmeno la mitica Clara Colombo sostituita da Gabriele Giudici.
Auguri a tutte e tutti.
Curno NON appare nella lista dei Comuni ricicloni (oltre il 90%) ma
nemmeno tra quelli che superano il 65%. Anche se ci siamo vicini. C’è
sorridere perché la faccenda rumeta è (stata) affidata a due donne.
Abbiamo La Miniera ma i cestini in giro per le strade
non li lavano mai. La questione è che per fare le cose, bisogna che
l’addetta/o abbia capacità di «secondare» i cittadini e
certamente ne ieri ne oggi nella giunta quella persona non c’é.
Qualcuno s’é lamentato della didascalia alla foto con lo
«straccetto» rosso appeso sulla facciata del municipio. Sulla facciata
c’è volantone dedicato alla pace malamente appeso e che non è mai
stato pulito da quando l’hanno appeso. Uno straccio anche quello. Poi
hanno appeso il panno rosso. Nel mettere a punto gli addobbi che hanno
significati molto particolari occorre una CURA altrettanto
speciale perché il gesto non finisca per rappresentarsi al contrario di
quel che doveva rappresentare. Anche da questi particolari
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BREVE RESOCONTO DI DUE PUNTI DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 NOVEMBRE
L'altra delibera importante da prendere riguardava l'approvazione
di una proposta transattiva in merito al contenzioso per l'occupazione
di aree da parte del Comune di Curno occorse per la costruzione della
Via Fermi. Il contenzioso s'è risolto con la condanna del Comune di
Curno a pagare alla controparte la somma di oltre 630mila euro per una
delibera consigliare del 1991 fatta ovviamente coi piedi ed approvata
da buona parte della dc, dal psi e da due consiglieri del pci.
Il Comune ha pagato, la Regione (detta in maniera molto sommaria)
ha consentito di usare i denari accantonati dal patto di stabilità, il
Comune ha presentato il ricorso in appello e nel frattempo s'è avviata
questa trattativa che s'è conclusa con un gesto caritatevole da
parte della controparte verso il Comune: un abbuono di poco più del 10%
e la chiusura di ogni contenzioso potenziale.
In consiglio comunale NON è stata letto il testo della proposta
transattiva, segno che c'era un accordo tra maggioranza e minoranza nel
non scoprire troppo il didietro reciproco davanti a quella vergogna.
Vergogna che adesso raddoppia.
Credo sia la prima volta che un consiglio comunale vota un documento
che NON sia stato letto in pubblico ed anche questo é il segno di
involuzione della nostra democrazia. Insomma anche stavolta la “kasta”
si è difesa col silenzio visto che quelli che furono i responsabili
politici di quella famigerata e “costosa” delibera del 1991 sono anche
gli sponsor ed hanno i loro eredi politici diretti proprio tutti in
questo consiglio comunale nella maggioranza come nell'opposizione.
Vergogna adesso doppia dal momento che sebbene sia vero ed obbligatorio
per un sindaco trattare anche per arrivare alla riduzione di un solo
euro dalla botta subita (la sindaca Gamba non c'entra ) vedersi
trattare da poveracci che s'accontentano di un abbuono del dieci per
cento supergiù non è certo brillante.
Un tozzo di pane gettato all'affamato: altro che le mezze battute incazzose dell'ass. Conti.
Intanto non si sa se il consiglio comunale abbia deciso di avviare la
richiesta di rimborso a chi approvò la famigerata delibera: i politici
ed i tecnici del tempo visto che qualcuno, statisticamente parlando,
potrebbero schiattare per via dell'età.
Finale di partita. Non della riunione del consiglio. Nella discussione
sull'adesione alla società pubblica della nettezza urbana a un
certo punto il cons. Locatelli della minoranza ha fatto notare come
assegnare tutta la gestione del problema alla società come prospettato
nella convenzione significa trovarsi con personale in sovrappiù e la
consigliera delegata alla rumenta ha precisato che l'attuale impiegato
part time di 18 ore troverà altra destinazione. Il ragionamento
accennato da Locatelli – IMMEDIATAMENTE tacitato e censurato sia dalla
sindaca Gamba che dalla Serra: non è argomento in discussione!- è
tutt'altro che peregrino dal momento che abbiamo un comune
coll'ufficio tecnico assolutamente non all'altezza delle esigenze della
popolazione tanto è vero che hanno dovuto sbolognare con due appalti
sia la manutenzione dei beni pubblici che l'illuminazione pubblica:
segno che gli uffici addetti non erano in grado di farci fronte. Adesso
sbolognano del tutto anche la nettezza urbana e quindi sorge la domanda
sul “che serve questo ufficio tecnico?”.
Già. A che serve il nostro UUTT? Ai Curnesi l'ardua risposta. L'unica certezza è che la maggioranza non vuole che se n
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