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due sezioni di una scuola primaria in Afghanistan- dieci anni or sono







Di cosa parliamo in questa pagina.

Il resoconto dei due punti più importanti  approvati nella seduta del consiglio comunale del 27 novembre. La sottoscrizione delle quote della Servizi Ambientali spa che diverrà così la società per la raccolta e smaltimento della monnezza curnese con la speranza di arrivare ad una quota di selezione prossima al 95% e l'applicazione della tariffa secondo il peso delle singole consegne al raccoglitore.
Diciamo che adesso siamo di poco al di sotto del 65% della differenziazione e dopo 15 anni di  presenza in consiglio e sindacatura della Serra, oggi consigliera delegata alla rumeta, nonostante la creazione delLa Miniera la situazione non migliora affatto.
Qui (a Curno) si manca di "manico" anche se l'aspetto, riferito ad una responsabile donna, potrebbe sembrare scorretto. Adesso seguendo i ragionamenti della cons. Serra pare che s'affidino alla nuova società da cui s'attendono qualche miracolo. In cui sperano un po' tutti.

Dopo avere subito la sentenza Leggeri per via di una delibera di consiglio comunale approvata da dc, psi e pci (tranne gli assenti) nel 1991 il comune ha pagato i 630mila euro. Il Comune ha pagato, ha fatto ricorso e nel frattempo c'é stata una breve trattativa che ha sortito una diminuizione della spesa di 70mila euro e la chiusura di ogni contenzioso. Vero che un sindaco deve percorrere la via anche della riduzione di un solo euro di danno ma questa riduzione -del 10-12%- pare più una carità verso dei poveretti (é questo aspetto che fa arrabbiare ! ) che  un rapporto equo tra contendenti. Comunque la maggioranza e l'opposizione sono stati DISCRETISSIMI: hanno badato bene di NON leggere in pubblico l'accordo. Ovvio: quei soldi dovranno rimborsarli in gran parte proprio i "padri politici" della maggioranza e dell'opposizione.

Per il resto la notizia é che torna in auge come segretario del PD curnese  Giuseppe Pelizzoli, di cui hanno dimenticato il cognome nella galleria dei valorosi provinciali. A quasi ottanta anni c'é una terza quarta quinta resurrezione.

























































BREVE RESOCONTO DI DUE PUNTI DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 NOVEMBRE


Il consiglio comunale ridotto a mera rappresentazione teatrale obbligatoria per legge. Nessuna motivazione politica nelle decisioni. Parlano solo sindaca ed assessori obbligati e  gli altri alzano le mani a comando. Minoranze insignificanti . La democrazia ridotta a mero teatro.

Soporifera seduta del consiglio comunale  del 27 novembre u.s. con alcune delibere da approvare importanti ed anche politicamente interessanti. Peccato una seduta la sera in cui in televisione c'erano le prime due puntate dello sceneggiato del regista Saverio Costanzo  dal testo della misteriosa Elena Ferrante: L'Amica Geniale assieme alla partita Juve-Valencia e Roma-Real Madrid.  Pare che  -dalla estrema attenzione- che i tre gggiovani consiglieri di Vivere Curno Bellezza, Battaglia e Curto, schierati davanti ai rispettivi PC, abbiano seguito con attenzione attentissima se non l'amica geniale perlomeno una delle due partite. Del resto queste sedute sono solo sceneggiate obbligatorie e formali dove –a parte sindaca ed assessori coinvolti- il resto del consiglio- minoranza inutile pure quella a parte- ha il solo compito di alzare la manina al momento del voto. Potrebbero benissimo stare a casa.
La democrazia ridotta a rappresentazione teatrale da spettacolo da oratorio. Va bene visto che abbiamo perfino una Laura Castelli al governo.

Prima delibera da discutere (discutere? Siete matti !!?? come vi permettete? ) e da approvare era l'adesione alla società “Servizi Comunali S.P.A.” mediante sottoscrizione di azioni ed approvazione dello Statuto ed affidamento in house dei servizi di igiene ambientale e connessi dal 1.1.2019 al 31.12.2028. La consigliere delegata alla rumeta, l'ex sindaca Serra, ha esposto quanto già pubblicato in altre delibere determine e relazioni già note. Con l'entusiasmo di un vitello condotto al macello  nell'esposizione si è intravista la voglia di arrivare entro  tre o cinque anni ad una raccolta differenziata prossima se non superiore all'85%  (adesso siamo venti punti di meno) assieme all'avvio della tariffa applicata a ciascun utente del servizio sulla base della quantità conferita piuttosto che col sistema attuale. Pare che la tariffa puntuale sia il sistema per far perdere le elezioni al sindaco in carica ma forse non è così.
L'adesione di Curno alla società Servizi Comunali S.P.A comporta l'acquisto di  quote per una spesa di circa duemila euro ma nessuno ha domandato come mai non si è deciso la metà (mille) oppure il doppio (4mila) visto che il voto sarà comunque capitario. In compenso abbiamo saputo  che affidare il servizio raccolta e smaltimento rifiuti a questa società di proprietà pubblica comporta (in teoria) una modesta riduzione della spesa (sui 6 mila euro) ed anche un risparmio (di cui DUBITIAMO fortemenete) di circa 30mila euro come costi delle operazioni di appalto che sarebbero effettuate dalla stazione appaltante presso la Provincia di Brescia. Di sicuro  ci sarà stata una nostra svista ma non abbiamo rilevato come per le due precedenti maxi gare si sia spesa una cifra in proporzione. Passare tutto il servizio nelle mani di questa società significa alleggerire il comune delle 18 ore attualmente destinate dall'addetto dipendente comunale.
Morale della favola. La consigliera delegata non ha spiegato “politicamente” la ragione per cui si è passato da un normale appalto a questa destinazione alla luce della terribile affermazione della dirigente dell'ufficio tecnico secondo la quale nel settore della monnezza per i Comuni NON ci sarebbe sostanzialmente concorrenza tra le ditte potenziali.
Che è roba da codice penale e da DIA.
La consigliera Serra –e nemmeno la sindaca Gamba- non hanno però nemmeno spiegato come mai per i beni comunali e per l'illuminazione pubblica abbiano deciso di consegnare il comune nelle mani di operatori privati mentre nel caso dei rifiuti abbiano deciso di  accasarsi in un carrozzone pubblico che, sarà anche vero che finora ha funzionato benissimo- ma che in Italia … conosciamo tutti come funzionano appunto i carrozzoni pubblici quando la politica ci mette l'occhio.

La minoranza forzista ha letto una osservazione presentata –chissà perché o forse per ragioni fin troppo chiare- come “lettera dei tre cittadini” anche consiglieri (finezza burocratica degna di Cavour) ma sostanzialmente non sapeva che fare e nemmeno che dire. Poi c'è qualcosa d'altro su cui torneremo alla fine.

Francamente non ci è parso corretto istituzionalmente approvare in UNA SOLA delibera ben QUATTRO decisioni: (1) l'adesione alla società (2) la sottoscrizione di azioni (3) l'approvazione dello Statuto (4)l' affidamento in house dei servizi di igiene ambientale e connessi. Ma tanto vale: la giunta Gamba ha sempre ragione e tutti gli altri hanno sempre torto. Noi compresi.

CUCINA CASALINGA



La notizia é che il «comunicatore» ufficiale della maggioranza Vivere Curno,  il dott. Marco Battaglia (consigliere comunale con delega a Comunicazione e trasparenza; Intercultura e relazioni con il territorio della Grande Bergamo) ha cancellato la propria pagina facebook da dove ci dettagliava sul gruppo AGEE (Association des Etats Généraux des Etudiants de l’Europe) normalmente obiettivo di satira del sito La Latrina di Nusquamia. Il tipo é abbastanza suscettibile. Nel frattempo  un paio di assessori non avevano perso tempo ed avevano comunicato con adeguata precisione ed eleganza quel che dovevano comunicare. Insomma non si finisce mai di imparare.

Nei giorni scorsi ci sono state le elezioni nel PD locale provinciale e regionale e la prima notizia è che nel sito ufficiale del partito il segretario curnese -Giuseppe  Pelizzoli, al secolo «ol Sighesù»  viene indicato col solo nome ed hanno dimenticato il cognome. Che appare nell’indirizzo mail. L’altra notizia è che NESSUN curnese é entrato nella direzione provinciale del partito dove non compare nemmeno la mitica Clara Colombo sostituita da Gabriele Giudici. Auguri a tutte e tutti.

Curno NON appare nella lista dei Comuni ricicloni (oltre il 90%) ma nemmeno tra quelli che superano il 65%. Anche se ci siamo vicini. C’è sorridere perché la faccenda rumeta è (stata) affidata a due donne. Abbiamo  La Miniera ma  i cestini in giro per le strade  non li lavano mai. La questione è che per fare le cose, bisogna che l’addetta/o abbia capacità di «secondare»  i cittadini e certamente ne ieri ne oggi nella giunta quella persona non c’é. 

Qualcuno s’é  lamentato della didascalia alla foto con lo «straccetto» rosso appeso sulla facciata del municipio. Sulla facciata c’è volantone dedicato alla pace malamente appeso e  che non è mai stato pulito da quando l’hanno appeso. Uno straccio anche quello. Poi hanno appeso il panno rosso. Nel mettere a punto gli addobbi che hanno significati molto  particolari occorre una CURA altrettanto speciale perché il gesto non finisca per rappresentarsi al contrario di quel che doveva rappresentare. Anche da  questi particolari il dott. Marco Battaglia (consigliere comunale con delega a Comunicazione e trasparenza; Intercultura e relazioni con il territorio della Grande Bergamo) ha cancellato la propria pagina facebook da dove ci dettagliava sul gruppo AGEE (Association des Etats Généraux des Etudiants de l’Europe) normalmente obiettivo di satira del sito La Latrina di Nusquamia. Il tipo é abbastanza suscettibile. Nel frattempo  un paio di assessori non avevano perso tempo ed avevano comunicato con adeguata precisione ed eleganza quel che dovevano comunicare. Insomma non si finisce mai di imparare.

Nei giorni scorsi ci sono state le elezioni nel PD locale provinciale e regionale e la prima notizia è che nel sito ufficiale del partito il segretario curnese -Giuseppe  Pelizzoli, al secolo «ol Sighesù»  viene indicato col solo nome ed hanno dimenticato il cognome. Che appare nell’indirizzo mail. L’altra notizia è che NESSUN curnese é entrato nella direzione provinciale del partito dove non compare nemmeno la mitica Clara Colombo sostituita da Gabriele Giudici. Auguri a tutte e tutti.

Curno NON appare nella lista dei Comuni ricicloni (oltre il 90%) ma nemmeno tra quelli che superano il 65%. Anche se ci siamo vicini. C’è sorridere perché la faccenda rumeta è (stata) affidata a due donne. Abbiamo  La Miniera ma  i cestini in giro per le strade  non li lavano mai. La questione è che per fare le cose, bisogna che l’addetta/o abbia capacità di «secondare»  i cittadini e certamente ne ieri ne oggi nella giunta quella persona non c’é. 

Qualcuno s’é  lamentato della didascalia alla foto con lo «straccetto» rosso appeso sulla facciata del municipio. Sulla facciata c’è volantone dedicato alla pace malamente appeso e  che non è mai stato pulito da quando l’hanno appeso. Uno straccio anche quello. Poi hanno appeso il panno rosso. Nel mettere a punto gli addobbi che hanno significati molto  particolari occorre una CURA altrettanto speciale perché il gesto non finisca per rappresentarsi al contrario di quel che doveva rappresentare. Anche da  questi particolari il dott. Marco Battaglia (consigliere comunale con delega a Comunicazione e trasparenza; Intercultura e relazioni con il territorio della Grande Bergamo) ha cancellato la propria pagina facebook da dove ci dettagliava sul gruppo AGEE (Association des Etats Généraux des Etudiants de l’Europe) normalmente obiettivo di satira del sito La Latrina di Nusquamia. Il tipo é abbastanza suscettibile. Nel frattempo  un paio di assessori non avevano perso tempo ed avevano comunicato con adeguata precisione ed eleganza quel che dovevano comunicare. Insomma non si finisce mai di imparare.

Nei giorni scorsi ci sono state le elezioni nel PD locale provinciale e regionale e la prima notizia è che nel sito ufficiale del partito il segretario curnese -Giuseppe  Pelizzoli, al secolo «ol Sighesù»  viene indicato col solo nome ed hanno dimenticato il cognome. Che appare nell’indirizzo mail. L’altra notizia è che NESSUN curnese é entrato nella direzione provinciale del partito dove non compare nemmeno la mitica Clara Colombo sostituita da Gabriele Giudici. Auguri a tutte e tutti.

Curno NON appare nella lista dei Comuni ricicloni (oltre il 90%) ma nemmeno tra quelli che superano il 65%. Anche se ci siamo vicini. C’è sorridere perché la faccenda rumeta è (stata) affidata a due donne. Abbiamo  La Miniera ma  i cestini in giro per le strade  non li lavano mai. La questione è che per fare le cose, bisogna che l’addetta/o abbia capacità di «secondare»  i cittadini e certamente ne ieri ne oggi nella giunta quella persona non c’é. 

Qualcuno s’é  lamentato della didascalia alla foto con lo «straccetto» rosso appeso sulla facciata del municipio. Sulla facciata c’è volantone dedicato alla pace malamente appeso e  che non è mai stato pulito da quando l’hanno appeso. Uno straccio anche quello. Poi hanno appeso il panno rosso. Nel mettere a punto gli addobbi che hanno significati molto  particolari occorre una CURA altrettanto speciale perché il gesto non finisca per rappresentarsi al contrario di quel che doveva rappresentare. Anche da  questi particolari
BREVE RESOCONTO DI DUE PUNTI DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 NOVEMBRE


L'altra delibera importante da prendere riguardava  l'approvazione di una proposta transattiva in merito al contenzioso per l'occupazione di aree da parte del Comune di Curno occorse per la costruzione della Via Fermi. Il contenzioso s'è risolto con la condanna del Comune di Curno a pagare alla controparte la somma di oltre 630mila euro per una delibera consigliare del 1991 fatta ovviamente coi piedi ed approvata da buona parte della dc, dal psi e da due consiglieri del pci.
Il Comune  ha pagato, la Regione (detta in maniera molto sommaria) ha consentito di usare i denari accantonati dal patto di stabilità, il Comune ha presentato il ricorso in appello e nel frattempo s'è avviata questa trattativa che  s'è conclusa con un gesto caritatevole da parte della controparte verso il Comune: un abbuono di poco più del 10% e la chiusura di ogni contenzioso potenziale.
In consiglio comunale NON è stata letto il testo della proposta transattiva, segno che c'era un accordo tra maggioranza e minoranza nel non scoprire troppo il didietro reciproco davanti a quella vergogna. Vergogna che adesso raddoppia.
Credo sia la prima volta che un consiglio comunale vota un documento che NON sia stato letto in pubblico ed anche questo é il segno  di involuzione della nostra democrazia. Insomma anche stavolta la “kasta” si è difesa col silenzio visto che quelli che furono i responsabili politici di quella famigerata e “costosa” delibera del 1991 sono anche gli sponsor ed hanno i loro eredi politici diretti proprio tutti in questo consiglio comunale nella maggioranza come nell'opposizione.
Vergogna adesso doppia dal momento che sebbene sia vero ed obbligatorio per un sindaco trattare anche per arrivare alla riduzione di un solo euro dalla botta subita (la sindaca Gamba non c'entra ) vedersi trattare da poveracci che s'accontentano di un abbuono del dieci per cento supergiù non è certo brillante.
Un tozzo di pane gettato all'affamato: altro che le mezze battute incazzose dell'ass. Conti.

Intanto non si sa se il consiglio comunale abbia deciso di avviare la richiesta di rimborso a chi approvò la famigerata delibera: i politici ed i tecnici del tempo visto che qualcuno, statisticamente parlando, potrebbero schiattare per via dell'età.

Finale di partita. Non della riunione del consiglio. Nella discussione sull'adesione alla  società pubblica della nettezza urbana a un certo punto il cons. Locatelli della minoranza ha fatto notare come assegnare tutta la gestione del problema alla società come prospettato nella convenzione significa trovarsi con personale in sovrappiù e la consigliera delegata alla rumenta ha precisato che l'attuale impiegato part time di 18 ore troverà altra destinazione. Il ragionamento accennato da Locatelli – IMMEDIATAMENTE tacitato e censurato sia dalla sindaca Gamba che dalla Serra: non è argomento  in discussione!- è tutt'altro che peregrino dal momento che  abbiamo un comune coll'ufficio tecnico assolutamente non all'altezza delle esigenze della popolazione tanto è vero che hanno dovuto sbolognare con due appalti sia la manutenzione dei beni pubblici che l'illuminazione pubblica: segno che gli uffici addetti non erano in grado di farci fronte. Adesso sbolognano del tutto anche la nettezza urbana e quindi sorge la domanda sul “che serve questo ufficio tecnico?”.
 Già. A che serve il nostro UUTT? Ai Curnesi l'ardua risposta. L'unica certezza è che la maggioranza non vuole che se n