UN NUOVO TALEGGIO?
ALLEVANO BUFALE IN VALBREMBANA?
Il taleggio é il tipico formaggio che nasce dal latte delle vacche
brune alpine di ceppo europeo allevate sui pascoli delle Prealpi verso
il limite delle Alpi. Il terreno di questi pascoli è sostanzialmente
un'argilla ricca di scheletro fine e – prima dello sviluppo industriale
, quindi prima del 1900 circa- era orlata di una flora particolare che
creava un ambiente ricco di particolari pollini e muffe. Questi pollini
e muffe variavano in base alla stagione per via della variabilità delle
fioriture e delle impollinazioni e poi, con l'essicazione di una parte
delle erbe tagliate essicate ed accantonate per l'inverno, nella stalla
c'era una enorme flora batterica che si posava sul fieno nello stomaco
e nel latte mano mano finiva nel secchio alla mungitura. Anche la
brun'alpina di ceppo europeo produceva un latte con caratteri non
esattamente identici a quella della brown-suisse o della frisona
italiana e quindi pure il formaggio che ne deriva –stando nel medesimo
allevamento- non è propriamente lo stesso. Oggi quelle condizioni
–luoghi ambiente assenza di inquinamento animali flora igiene-
non esistono più ma restano – chissà perché- il taleggio e lo
stracchino. Del tutto differente la storia del branzi, del bitto, del
formai de mut (che è una imitazione del branzi) che provengono dalla
stessa razza di vacche ma da pascoli del tutto differenti: quelli sulle
rocce metamorfiche delle alpi vere e proprie.
Per decine di secoli la transumanza delle vacche tra la montagna
e la pianura è stata una regolare pratica agronomica e di allevamento
in tutto il mondo e quindi, cambiando radicalmente l'ambiente in tutti
i suoi aspetti, cambiava del tutto anche il formaggio che si produceva
al termine del processo. Le vacche che dai pascoli sulle prealpi
scendevano in autunno a svernare nella pianura bergamasca o milanese
cambiavano radicalmente tipo di alimentazione e soprattutto
perdevano l'accesso a quella enorme quantità di pollini e muffe che
solo nella stagione estiva possono crearsi. Benché –prima del 1900-
l'inquinamento ambientale non variasse molto dalla montagna a
mezza alla pianura, è evidente che in quel percorso si
producevano perlomeno tre tipi di latte differente e quindi tre
tipi di taleggio differente: quello estivo in montagna, quello delle
mezza-fine stagione nelle 2-3 settimane della transumanza dal
monte alla pianura (e viceversa) , quello invernale in pianura. Una
leggenda popolare attribuisce il nome di stracchino al taleggio
prodotto dalle vacche durante le transumanze perché le mucche sarebbero
state “stracche” cioè stanche. La si prende per buona.
E' noto come il caglio lavori sul latte solo ad una temperatura del
latte (e del caglio) dai 36°-37° gradi in su così come è noto che il
vitello –dal cui stomaco abomaso proviene il caglio- non digerisca il
latte attraverso i 4 stomaci di cui sarà dotato funzionalmente da
adulto.
Per caglio si intende un composto a base di enzimi, capaci di
determinare la coagulazione delle caseine contenute nel latte. Tali
enzimi causano la scissione delle proteine idrofile delle caseine da
quelle idrofobe: in questo modo la massa proteica precipita sul fondo,
poiché non più solubile in acqua. Una volta agglomerate, le proteine
possono essere lavorate per ottenere formaggi e altri derivati caseari.
Nel dettaglio, le proteine idrofobe si uniscono fra di loro, inglobando
grassi e sali, mentre le altre rimangono in sospensione: la parte
precipitata è chiamata cagliata, la base per la produzione di qualsiasi
formaggio, mentre quella in sospensione è il siero, circa il 90%
dell'intera lavorazione del latte.
Nel vitello appena nato il rumine non è sviluppato e quindi mesi primi
mesi è un monogastrico funzionale perchè il prestomaci di formano ai
5-6 mesi di vita. Nei ruminanti in fase di allattamento (fino a 90
giorni di vita) la digestione è svolta dall'abomaso grazie alla
presenza della doccia esofagea che consente di convogliare l'alimento
direttamente senza passare dai prestomaci e questa struttura regredisce
man mano che il vitello cresce. Va precisato comunque che il caglio può
provenire anche da altri animali (suini capretti) o da estratti di
piante (fico, cardo). Oggi il caglio è prodotto chimicamente in
laboratori dedicati.
Durante il processo di maturazione del taleggio, che parte con una
superficie bianca, la crosta tende al rosso-aranciato come prodotto
della presenza di grandi famiglie di batteri che combattono la
formazione dei patogeni come la listeria. La crosta del formaggio
stagionato prima di essere messo in vendita viene spazzolata con acqua
salata per togliere le muffe antiestetiche e nel contempo funzionare da
velo protettivo.
Diciamo quindi che gran parte del chiacchiericcio che si fa sul
taleggio è tutto una palla per spillare soldi al consumatore la cui
unica difesa sta nei controlli sanitari del bestiame e in caseificio e…
nei frigoriferi. Attenzione che il taleggio può contenere fino al 60%
di acqua mentre un parm
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INTERPRETAZIONI DELLO SPREAD
Caro Aldo, giorni fa leggevo con gli studenti i titoli dei
quotidiani italiani e l’attenzione è caduta sullo spread. Nessuno
sapeva cosa fosse. Lunga spiegazione a studenti perplessi che si
chiedevano come mai in Belgio, ma anche nei Paesi confinanti, non se ne
è mai parlato. Titoloni da una parte, silenzio dall’altra. (...)
Lucia Marinovich
Cara Lucia, se ne parla poco nei Paesi che pagano interessi bassi sui
titoli del debito pubblico; ma noi facciamo bene a parlarne e a
preoccuparcene. La cosa curiosa è che, in nome del popolo, i populisti
sostengono che lo spread non sia importante. In realtà, lo spread alto
può anche essere un vantaggio per il ricco che ha soldi da parte, e
incasserà rendimenti più alti per i suoi legittimi investimenti (anche
se alla lunga il calo del valore dei Btp lo penalizza); ma è di sicuro
un disastro per il povero, o la classe media impoverita, o chiunque
abbia un mutuo e lo pagherà più caro. Non c’è da stupirsi: di solito i
populisti usano il popolo per accrescere il proprio potere e fare i
propri interessi.
Il compito è più facile quando le classi dirigenti tradizionali hanno
governato male o comunque non hanno saputo interpretare le paure e le
sofferenze dei cittadini. Ma questa non è una buona ragione per farsi
del male da soli. Il rischio è sotto gli occhi di tutti. Siccome
l’Italia è sì un Paese sovrano e pure sovranista, inserito però in un
contesto di alleanze internazionali e di mercato globale, prima o poi i
creditori busseranno alla nostra porta; e allora a soddisfarli non
saranno i grandi capitali al riparo all’estero, ma i risparmi e gli
immobili del solito ceto medio.
Aldo Cazzullo /Corriere della Sera
COMMENTO. Spiace per Aldo Cazzullo ma ha infilato nella sua risposta,
apparentemente di buonsenso, una serie di cacchiate che dimostrano di
non conoscere come vanno le cose in realtà. Le famiglie italiane
detengono il 5-6% del debito pubblico italiano (140-160 miliardi
di euro: dice la Banca d’Italia) mentre in realtà nessuno conosce
quanto di questo debito pubblico sia DAVVERO in mano italiana e quanto
no. Lo si stima -direttamente o indirettamente- per circa 400-500
miliardi. Il debito del proprio paese viene detenuto non per specularci
ma per esigenze bancarie immediate (le imprese) oppure perché sono
investimenti delle famiglie che si limitano a riscuotere gli interessi
e rinnovare il titolo alla scadenza. Comunque stiano le cose, un
aumento dello spread producendo un aumento del reddito dei titoli di
debito pubblico (ma non una loro svalutazione a fine corsa) viene
valutato positivamente dalla pressochè totalità dei possessori
che sono ben contenti visto che finora- da quando c’è il QE- non
beccavano euro di interessi. Uno dei motivi della sconfitta del PD,
contrariamente a quanto dicono i soloni della politica, deriva proprio
dal CROLLO dei rendimenti «alla gente» dei titoli di debito pubblico e
del resto che li accompagna.
Ed è una cacchiata anche la tesi che coll’aumento dello spread chi ha
un mutuo pagherà di più dal momento che TUTTI quelli che avevano
un mutuo a tassa variabile negli ultimi anni li hanno cambiati in
tassi fissi che adesso stanno a meno del 2%. Praticamente non
pagheranno il mutuo se appena appena le cose vanno meglio. L’unico
danno che può venire per la crescita dello spread deriva dal costo del
denaro alle imprese o a chi deve fare un mutuo per la casa. Le
imprese però sono già tutte al riparo per quanto riguarda il
rinnovamento tecnologico (possono ammortizzare più della spesa) e per
il costo del personale, ormai siamo alla lotteria tra un andamento
senza logica e futuro e uno ormai certo, ragione per cui finchè non
verrà fatta una legislazione ordinata -non il puzzle attuale- con una
consistente riduzione del cuneo fiscale, alle imprese importa un fico
secco ne di assumere ne di pagare una busta paga più sostanziosa. Tanto
se in un Paese ci sono 200 miliardi di PiL
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IL CUSTODE DI NUSQUAMIA S'E' INNAMORATO DI DIEGO FUSARO?
Dobbiamo proprio dedicare un paio di colonne a questa notizia. Il
custode delLa Latrina di Nusquamia è letteralmente innamorato cotto di
Diego Fusaro!!!. Spasima per Diego: due mega post nella stessa pagina.
e non è finita. Dopo il mitico Claudio Aquilini Borghi (senza
CQ!) il filosofo Diego è il personaggio d’alta levatura che può
aspirare di sedere alla destra del custode delLa Latrina di Nusqumia.
Da lui citatissimo. Basta leggere il post «Dopo la Prima e la Seconda F
il cerchio si chiude con la Terza F di Nusquamia. Ahi, ahi, Fusaro!
L'impegno populista e il suo «ottimo italiano»:Diego Fusaro invita i
giovani ad essere un po’ meno sporcaccioni (in senso etico), e anche in
altre pagine di Nusquamia: è giovane, ha letto moltissimo, ha una
memoria invidiabile, è anticonformista nei confronti del politicamente
corretto, si esprime in ottimo italiano, impreziosito da qualche
arcaismo e grecismo, che si può permettere. Poi per non esporsi troppo
aggiunge che «Questi sono i suoi pregi, ai quali fanno riscontro alcuni
difetti, principalmente una certa difficoltà a mettersi in sintonia con
l’interlocutore, l’essere vittima del personaggio pubblico che si è
creato e, soprattutto, la sempre più accentuata deriva populista.
Proprio lui, così naturalmente lontano dal volgo, si è messo in testa
di diventare il bardo del populismo(...)». Insomma un post scritto nel
pieno di un orgasmo al cui confronto quelli destinati al Claudio
Aquilini Borghi grondano viril disprezzo esattamente se non peggio di
quelli destinati a noi. Conclude con suprema eleganza il post il
celebre monologo di Tognazzi: «Maffei, lo sa che in certi particolari
momenti la tinca mi fa piangere? Fin da ragazzo: mi inteneriva. Anche
le tette… Il culo, invece, mi fa ridere. Beh, mica tanto…». E qui
Tognazzi si commuove, ancora una volta, guardando ora il culo
muliebre.Siamo contenti di quest’amore sbocciato - per adesso ancora
sconosciuto al destinatario- tra personaggi di rango
intellettuale così elevato, specie il Diego Fusaro che ha venduto
benissimo quattro dozzine di libri rispetto al mitico Le
Vegliarde di Trezzo del custode delLa Latrina di Nusquamia. Purtroppo
il Diego Fusaro è bene ammorosato. Però dalle parole della morosa,
entrambi cattolicamente peccatori in quanto conviventi, potrebbero
esserci speranze per il neo spasimante.
Ecco cosa confessa Aurora Pepa (non PePPa!) morosa del Diego Fusaro.
Aurora Pepa: «Sono vergine, lui legge sempre Hegel. In casa sono
sottomessa". La fidanzata del filosofo Fusaro racconta la loro love
story "La nostra giornata tipo è questa: lui si sveglia, si mette a
studiare, io cucino per lui, pulisco per lui, stiro le sue camicie. Mi
ha conquistato per sfinimento» "Ci sposeremo il prossimo anno nelle
Marche con il rito religioso. (E qui manca una info fondamentale: sarà
in abito bianco!?!?) Tutto molto tradizionale come piace a noi". A
dirlo è Aurora Pepa, fidanzata del filosofo Diego Fusaro, famoso per le
posizioni sovraniste che esprime nelle sue numerose apparizioni
televisive. La ragazza, intervistata dal programma radiofonico La
Zanzara, trasmissione nota per le sue interviste surreali e scherzose,
annuncia il suo prossimo matrimonio con Fusaro. Ma nel corso
dell'intervis ta emergono anche dei particolari sulla vita di coppia
dei due. "Lui studia dalla mattina alla sera. Io mi occupo dei lavori
domestici. Non abbiamo mai fatto l'amore, sono vergine di fatto e di
segno zodiacale". Poi continua: "La nostra giornata tipo è questa: lui
si sveglia, si mette a studiare, io cucino per lui, pulisco per lui,
stiro le sue camicie". Sottomessa? "Si, esatto. E' davvero così,
davvero legge sempre Hegel. Il filosofo è abbastanza noioso, quindi gli
piace fare sempre le stesse cose. Che ci volete fare?". Le domande si
spostano poi su argomenti più intimi. Alla ragazza viene chiesto se
Fusaro pratichi la masturbazione, considerando che i due non hanno
rapporti. " Certo che no- risponde Aurora- e non guarda film porno. Non
impreca e non dice parolacce". Un rapporto all'antica quello tra i due,
che viene raccontato come un lungo e lento corteggiamento da parte di
Fusaro: " Diego – dice Aurora - mi ha conquistato perché mi ha sfinito,
mi ha corteggiato per più di un anno. Quindi per sfinimento gli ho
detto si. L'ho conosciuto in una intervista qualche anno fa, nel 2015".
Infine un accenno a come i due condividano le stesse visioni politiche:
"Siamo entrambi sovranisti. A casa nostra non si beve Coca Cola per
esempio. Non si mangerà cous cous,
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