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effetto SalviMaio: si, ma la macchina era una BMW

























Di cosa parliamo in questa pagina.
FAVOLOSA SCOPERTA ARCHEOLOGICA IN PIAZZA DUOMO DI CITTA' ALTA
Narra il Corriere / Bergamo come sia “bastato ravanare un po' più in profondità sul quadrante ovest del massicciato sollevato per imbattersi in quella che la funzionaria della Soprintendenza per il patrimonio archeologico Stefania De Francesco definisce una «enorme macchia scura di terra contenente gocce di bronzo fuso». L'arcano si è spiegato riandando indietro al 1600, collegando in sequenza logico-storica tutti gli elementi presenti: quella buca misteriosa altro non è che la fossa di fusione della campana maggiore del Campanone.(...)
MA DIMAIO NON LO SA (E NON LO IMPARERA' MAI)
«Se Banca d'Italia vuole un governo che non tocca la Fornero, la prossima volta si presenti alle elezioni con questo programma», ha dichiarato Luigi Di Maio il 9 ottobre scorso, commentando le valutazioni espresse dalla banca centrale in Parlamento sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza. Dunque, per il vicepresidente del Consiglio dei ministri tutto il potere discende dal popolo ed è sempre il popolo che, mediante elezioni, deve pronunciarsi. La democrazia è ridotta ad elezioni e anche i vertici della Banca d'Italia debbono presentarsi all'elettorato o sottostare alla volontà del governo.
Questa è una versione romanzata della democrazia, che, invece, ha al suo interno poteri e contropoteri, non tutti con una investitura popolare diretta. Le corti giudiziarie, la Corte costituzionale, le autorità indipendenti, le università, sono corpi autonomi, alcuni garantiti come tali dalla stessa Costituzione.(...)
SPIGOLATURE DALLA STAMPA QUOTIDIANA
DAVANTI ALLE AZIENDE CONVOCATE, da Cassa depositi e prestiti, a Terna, Leonardo, Snam, Eni, Saipem, Ansaldo Energia, Enel, Poste Italiane, Fincantieri, Italgas, Ferrovie dello Stato, Open Fiber, è stato il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a definire gli investimenti, «pilastro della manovra» snocciolando i numeri: 15 miliardi di fondi aggiuntivi nel triennio, più 5,7 miliardi già stanziati, per un totale di 20,7 miliardi.
COMMENTO. Nel 2017 queste aziende avrebbero fatturato 200-220 miliardi. Dovrebbero investire in tre anni il 10% del proprio fatturato. Già immaginiamo le Poste Italiane che con 33,4 miliardi di fatturato hanno 127mila dipendenti.
I DATI ISTAT E BANKITALIA ATTESTANO come la ricchezza finanziaria italiana sia relativamente intatta e cospicua. Circa 4.400 miliardi a fine 2017, per il 31% tra cassa e depositi, un 24% azioni e fondi comuni, il 23% polizze, un 7% titoli di Stato. Poi ci sono 9.500 miliardi di attività non finanziarie, per l'84% immobili. COMMENTO. No comment.































FAVOLOSA SCOPERTA ARCHEOLOGICA IN PIAZZA DUOMO DI CITTA' ALTA



Narra il Corriere / Bergamo come sia “bastato ravanare un po' più in profondità sul quadrante ovest del massicciato sollevato per imbattersi in quella che la funzionaria della Soprintendenza per il patrimonio archeologico Stefania De Francesco definisce una «enorme macchia scura di terra contenente gocce di bronzo fuso». L'arcano si è spiegato riandando indietro al 1600, collegando in sequenza logico-storica tutti gli elementi presenti: quella buca misteriosa altro non è che la fossa di fusione della campana maggiore del Campanone. Che, stante il nome, doveva avere una stazza imponente e stante il periodo storico era stata realizzata in loco (ci sono altre due campane). (…) Per dare contezza della scoperta si dovrà scavare a mano per un paio di metri in profondità, ma una volta censita nei suoi aspetti strutturali la fossa campanara verrà ricoperta dal nuovo massicciato. La scoperta non verrà «messa sotto vetro», come spesso accade di vedere, perché la funzionalità della piazza ha la sua logica preminenza. Tanto più che, fermo restando l'indubbio fascino della ricostruzione tecnico-logistica, non ci sono reperti da ammirare”. Per vendere l'immagine di una città trasformata in una succursale di Oriocenter attraversata da orde di turisti giornalieri qui pervenuti con uno dei mille voli low cost che approdano al Caravaggio, per acquisti sold out all'OC trascinanti rumorosissime valigie piene zeppe di articiocc da rivendere in patria, dopo la bufala delle mura veneziane finite come si vedono adesso dopo l'Unità d'Italia, adesso si può spendere anche l'esplosiva news annunciata qui sopra. Basta leggere con attenzione il pezzo della simpatica Donatella Tiraboschi per capire come sostanzialmente, oltre l'ipotesi (fantasiosissima  a nostro avviso), questa del ritrovamento della cella di fusione del campanone (non quello attuale: qui la prima palla) è appunto una speranza, una illusione una intuizione insomma un'idea della sola Stefania De Francesco ma senza uno straccio di prova tranne qualche sferetta di bronzo (finora non analizzata da un laboratorio chimico merceologico). Però la notizia del ritrovamento potrà essere spacciata alle torme di pensionati turisti tedeschi from Como Lake by  Rampinini appunto come detto. Per concludere con una assicurazione ai bottegai di città alta: “per dare contezza della scoperta si dovrà scavare a mano per un paio di metri in profondità, ma una volta censita nei suoi aspetti strutturali la fossa campanara verrà ricoperta dal nuovo massicciato. La scoperta non verrà «messa sotto vetro», come spesso accade di vedere, perché la funzionalità della piazza ha la sua logica preminenza”. Oltre che al Vescovo che li ci deve passare per entrare in casa.
MA DIMAIO NON LO SA
(E NON LO IMPARERA' MAI)



«Se Banca d'Italia vuole un governo che non tocca la Fornero, la prossima volta si presenti alle elezioni con questo programma», ha dichiarato Luigi Di Maio il 9 ottobre scorso, commentando le valutazioni espresse dalla banca centrale in Parlamento sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza. Dunque, per il vicepresidente del Consiglio dei ministri tutto il potere discende dal popolo ed è sempre il popolo che, mediante elezioni, deve pronunciarsi. La democrazia è ridotta ad elezioni e anche i vertici della Banca d'Italia debbono presentarsi all'elettorato o sottostare alla volontà del governo.
Questa è una versione romanzata della democrazia, che, invece, ha al suo interno poteri e contropoteri, non tutti con una investitura popolare diretta. Le corti giudiziarie, la Corte costituzionale, le autorità indipendenti, le università, sono corpi autonomi, alcuni garantiti come tali dalla stessa Costituzione.
Le persone che ne sono titolari non sono elette, ma scelte in altri modi, per lo più sulla base del merito, delle competenze, dell'esperienza, con competizioni aperte (concorsi). In questo modo si realizza il pluralismo del potere pubblico, si riconosce il potere della conoscenza, quello della competenza, quello del giudizio imparziale. Questo pluralismo serve a uno scopo fondamentale, quello di impedire la tirannide delle maggioranze, un pericolo segnalato nel 1788 da James Madison in America, nel 1835 da Alexis de Tocqueville in Francia e nel 1859 da John Stuart Mill in Inghilterra. Questi pensatori e uomini politici, le cui idee sono state alla base delle democrazie americana, francese e inglese, erano preoccupati di equilibrare i poteri dello Stato e di evitare che la maggioranza (popolare e parlamentare) imponesse alla società le proprie idee e le proprie pratiche, garantendo così i dissenzienti e i diritti individuali nei confronti dell'opinione e dei sentimenti prevalenti.
Un posto particolare, tra i poteri indipendenti, hanno le banche centrali. David Ricardo, nel 1824, auspicava la separazione istituzionale tra il potere di creare denaro e il potere di spenderlo e il divieto di finanziamento monetario del bilancio dello Stato. Più di un secolo dopo, Milton Friedman voleva che il sistema monetario fosse libero da interferenze governative. Nel 1981, per opere di Nino Andreatta e di Carlo Azeglio Ciampi, si realizzò il completo divorzio tra Tesoro dello Stato e Banca d'Italia, che fu liberata dall'obbligo di acquistare i titoli pubblici inoptati da banche e risparmiatori. Ora la Banca d'Italia fa parte del Sistema europeo delle banche centrali. Lo Stato italiano ha firmato un trattato secondo il quale il governo si impegna a non cercare di influenzare gli organi della banca centrale. La Banca europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote. Le banche centrali non possono avere istruzioni dai governi, né sottostare a loro direttive, i loro dirigenti non possono esser rimossi, le loro competenze sono esclusive, la loro indipendenza finanziaria e organizzativa è piena. Tutto questo per sottrarre la politica monetaria alle influenze dei governi, per assicurare la stabilità dei prezzi e il controllo indipendente dei tassi di interesse.
Di Maio, nel fare la voce grossa, ignora tutto questo e commette l'errore di confondere il governo con lo Stato, errore che commette di frequente, quando, ad esempio, invita presidenti di enti a dimettersi, o pretende che alti funzionari dello Stato godano della sua fiducia.
In un momento di «hybris», l'altro vicepresidente del Consiglio dei ministri ha detto, recentemente, che l'attuale governo rappresenta la volontà di 60 milioni di italiani. Sarebbe bene che ambedue i vicepresidenti ricordassero che hanno avuto complessivamente poco più di 16 milioni di voti, che rappresentano poco più di un terzo degli italiani con diritto di voto.

Sabino Cassese
SPIGOLATURE DALLA STAMPA QUOTIDIANA




DAVANTI ALLE AZIENDE CONVOCATE, da Cassa depositi e prestiti, a Terna, Leonardo, Snam, Eni, Saipem, Ansaldo Energia, Enel, Poste Italiane, Fincantieri, Italgas, Ferrovie dello Stato, Open Fiber, è stato il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a definire gli investimenti, «pilastro della manovra» snocciolando i numeri: 15 miliardi di fondi aggiuntivi nel triennio, più 5,7 miliardi già stanziati, per un totale di 20,7 miliardi. COMMENTO. Nel 2017 queste aziende avrebbero fatturato 200-220 miliardi. Dovrebbero investire in tre anni il 10% del proprio fatturato. Già immaginiamo le Poste Italiane che con 33,4 miliardi di fatturato hanno 127mila dipendenti.

I DATI ISTAT E BANKITALIA ATTESTANO come la ricchezza finanziaria italiana sia relativamente intatta e cospicua. Circa 4.400 miliardi a fine 2017, per il 31% tra cassa e depositi, un 24% azioni e fondi comuni, il 23% polizze, un 7% titoli di Stato. Poi ci sono 9.500 miliardi di attività non finanziarie, per l'84% immobili. COMMENTO. No comment.

VITA DA TRIA, di Massimo Gramellini. Sei un professore bravo e stimato, con una curiosa somiglianza col ragionier Filini (poi geometra) e il vezzo ammirevole di raccattare le cartacce abbandonate nei corridoi dell'università. In un mondo ideale verresti incoronato assessore al decoro per acclamazione. Invece il governo Pop & Folk ti installa al ministero dell'Economia, dietro la scrivania costruita per il leggendario Quintino Sella, che non fece in tempo a sedervisi perché i sovranisti dell'epoca, smaniosi di fare debiti, lo mandarono a casa. Tu resisti, pronto a qualsiasi sacrificio, persino a vedere l'economia maltrattata da certi ministri che nella tua facoltà non supererebbero un preappello. Non si fidano di te, ti stanno addosso: uno ti spegne il microfono mentre parli, un'altra ti porta via per le ascelle. E tutti danno i numeri. Tu dici 600 e loro 1.700, ma poi ti fanno firmare una nota in cui si certifica che 600 e 1.700 sono la stessa cosa, però vista da prospettive diverse. Cominci ad avere gli incubi: il cameriere che ti sfila il piatto mentre stai ancora mangiando, l'amministratore di condominio che ti manipola il preventivo della caldaia, l'automobilista spregiudicato che ti taglia la strada per soffiarti il parcheggio a cui facevi la posta da ore.Non sai più chi sei, ma sai ancora che cosa vuoi. Un passaggio segreto che colleghi la scrivania di Quintino Sella con la tua università. Non ne puoi più di raccattare le cartacce del governo, anche perché il cestino più vicino è a Bruxelles. COMMENTO. Chissà che razza dui laureati producono università che hanno Tria Conte Savona come insegnanti.Il futuro dell’Italia in ottime mani. O zampe?

IL SEGNALE DI AUMENTO del rendimento dei Bot annuali dell'asta di ieri non è tranquillizzante. Ieri la remunerazione è volata infatti dallo 0,436% di settembre allo 0,949%. Il costo aggiuntivo per il Tesoro è pari a poco meno di 30 milioni di euro. Sembra lontano anni luce il risultato dell'asta di appena un anno fa. L'11 ottobre 2017 il Tesoro era riuscito a collocare un ammontare pressoché doppio di Bot a un anno — per l'esattezza 11,77 miliardi di euro — al tasso negativo del -0,334%.
COMMENTO. Finalmente i pensionati possono tornare ad andare in ferie.

IL SENATORE A VITA ARCH.PIANO si mette in gioco, gratuitamente, per la propria città e per l'Italia, ma potrebbe essere bocciato da un gruppo di solerti incompetenti in base al metodo dei costi/benefici. Il danno maggiore non è il costo di un altro progetto, ma che nel frattempo il ponte a Genova resta materia di campagne elettorali mentre non viene ripristinato. Non vorremmo che per ripristinare il ponte di Calusco alla fine si perdessero 2 o 3 anni. COMMENTO.Meglio di no.

L'anno scorso l'Agenzia federale del Lavoro tedesca ha scoperto ben 150 mila casi di truffe sull'Hartz IV. Complessivamente, sono quasi 4,2 milioni i tedeschi che beneficiano ogni mese dell'aiuto sociale più famoso, che prende il nome dall'ex ministro del Lavoro del governo Schroeder, Peter Hartz. I raggiri più clamorosi riemergono regolarmente, come se ci fosse un sistema. (...) D'altra parte, Hartz IV è vincolato: non si può rifiutare per più di tre volte un'offerta di lavoro senza il taglio dell'assegno. L'aiuto economico può variare moltissimo in base ai figli o a un partner che non lavori, fino ai duemila euro al mese nel caso di una famiglia di quattro persone. E già qui si annida per qualcuno la cosiddetta trappola della povertà, il rischio che si rinunci a lavorare, se la busta paga è più magra del sussidio. Peraltro, mentre il governo gialloverde si vende la Hartz IV in Italia come l'uovo di Colombo, in Germania si pensa di abolirlo. Troppo forte lo stigma sociale: "Hartz IV" è diventato un modo per descrivere chi è scivolato ai margini della società, "Hartz IV" sono definiti i quartieri difficili, dove si registrano forti tensioni sociali. E il dibattito su un sussidio che rischia di cristallizzare milioni di persone nella condizione di "working poor" va avanti da anni. COMMENTO. Poi (non) si dica che solo gli Italiani sarebbero i soliti furbacchioni.

IL PRESIDENTE DELL'ANTICORRUZIONE Cantone è stato esplicito: «È convinzione, non solo mia, che il modo migliore perché un appalto sia espletato in tempi rapidi — e che soprattutto i lavori vengano eseguiti in modo ugualmente spedito ma anche a regola d'arte — è che ci sia un quadro normativo chiaro e certo». (...) Proprio il Movimento 5S, storicamente paladino della legalità, adesso invece sogna di liberare i cantieri da qualunque controllo, rivitalizzando il sistema dei general contractor che ha fatto prosperare corruzione e scandali, come nei casi Expo e Mose. La ricostruzione di Genova potrebbe diventare la prova generale del cemento in deroga, come avverte Cantone: «L'eccezione si presta a diventare regola, trasformando una piccola crepa nelle diga in una vera e propria falla». E il decreto Toninelli arriva al punto di cancellare persino la prevenzione antimafia, aprendo i subappalti alle aziende interdette dalle commesse per collusioni con i clan. Con il rischio che l'extra ordinem si trasformi in fuori legge. COMMENTO.     Quando si è una manica di asini, scontato che una volta al potere si replichi le sceneggiate precedenti.