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Di cosa parliamo in questa pagina.
Il custode delLa Latrina di Nusquamia, l'ing. Claudio Piga,
pensa che ripetere mille volte una balla
diventi una verità con word press.
Osservando il linguaggio e le decisioni delle sindache Serra e Bamba
quello che approvano é sempre colpa o merito di un tecnico.
Come se loro decoidessero mai nulla.

Fortunatante stavolta c'é stato il crollo ma non ci sono dei morti e dei feriti. Adesso c'è da aspettare che s'avveri il proverbio: non c'é due senza tre. Tocchiamoci in attesa del terzo crollo?
Chissà come é arrabbiato il san Giuseppe, notoriamente falegname, nel sapere che il tetto della chiesa a lui dedicata (ed ai suoi colleghi rasgotti) é venuto giù per una bora marcia.
Tipico lavoro all'italiana: tre anni di lavori per restaurare la chiesa e non hanno verificato come stesse il tetto. Come quello che si mette il vestito nuovo ma non si é lavato.
Vero che a Genova é crollata la pila di un viadotto e qui "solo" il tetto e il soffito a cassettoni della chiesa dei falegnami.
Ma che figuraccia per dei falegnami non verificare in che stato fosse una trave... di legno.



























IL CUSTODE DELLA LATRINA DI NUSQUAMIA
L'ING. CLAUDIO PIGA PENSA CHE RIPETERE MILLE VOLTE UNA BALLA
DIVENTI UNA VERITA CON WORDPRESS


Lunga sbrodolata di quasi mille parole del custode delLa Latrina di Nusquamia a seguito della solita imbeccata precostruita di tale Algido. Uno che parla spesso a sproposito: importa il gioco che attua. Cogliamo fior da fiore della sbrodolata partendo dal basso. Scrive a un certo punto il custode delLa Latrina di Nusquamia: “Tra i miei ricordi c'è l'episodio in cui da parte pedrettista si disse che la presidenza delle Muse doveva passare ai vincitori, in base allo spoil system: io mi pronunciai contro questa logica.”. Non dubitiamo che Pedretti avesse nel proprio DNA l'idea di mettere le mani su tutto per la sua mania di controllare tutto. L'aspetto impressionante di quanto scritto dal custode delLa Latrina di Nusquamia, tale ing. Claudio Piga, che al tempo era il redattore del giornaletto comunale e suggeritore del sindaco Gandolfi sta nella frase: “io mi pronunciai contro questa logica” cioè quella di applicare lo spoil system alla presidenza delLe Muse (una associazione di marca cattolica creata da un contraddittorio sostenitore delle sindache Morelli Serra e Gamba). Prima di tutto Le Muse erano-sono una associazione privata (va bene: pure culo&camicia colle sindache) e nemmeno il presidente della  repubblica potrebbe decidere al posto dei suoi iscritti. Secondo:Claudio Piga che non è consigliere comunale, non è assessore esterno, non è di qualche commissione. Adesso lui farà una retromarcia senza guardare nello specchietto andando a recuperare nelLa Latrina di Nusquamia qualche presunta efferatezza altrui (lui fa finta di non capire le cose e le trasforma in vaccate) ma voi immaginate cosa accadrebbe se il portavoce di Macron dicesse la sua sul portavoce di Conte? Salvini manderebbe i carabinieri ad invadere la Francia.
Claudio Piga  oltre ad avere scarsa o nullo rispetto per gli obblighi soggettivi di rispettare i beni pubblici si permette anche di interferire in scelte politiche di un altro comune dove lui non vota e il suo interesse era quello di saccheggiare mensilmente la prebenda per le cazzate che scriveva sul giornaletto comunale. Cazzate che alla seconda edizione gli costeranno il posto e poi 40 giorni prima del mandato costeranno le dimissioni del suo amico sindaco. Svanito per l’ing. Claudio Piga il sogno di riscuotere 5x12=60 stipendi nel quinquennio come redattore del giornaletto (erano 1500 o 1800 euro a numero il compenso?).

Leggiamo adesso l'altra virgola di merda che il Claudio Piga traccia sulla sua Latrina di Nusquamia. Eccola: Non so quanto siano contenti di Locatelli sia in Forza Italia, sia nella Lega, e non so come i cittadini prenderebbero la mossa di spostare Cavagna il Giovane nella Lega. Se ci fossi io a fare il controcanto, sai che bei volantini, e quanto pepati!  Come fosse e stesse l'Italia alle elezioni amministrative del 2017 e cosa sia l'Italia dopo le politiche del 2018 ci dice che Locatelli lo lasceranno li perché non frega  a nessuno ne di FI ne  della Lega visto cos'é maturato a Roma e visti gli interrogativi per i prossimi mesi. Annuncia il custode delLa Latrina di Nusquamia ing. Claudio Piga da Trezzo sull'Adda: Se ci fossi io a fare il controcanto, sai che bei volantini, e quanto pepati!. L'unica abilità di Claudio Piga è il copia&incolla  della sue cacate del passato che wordpress gli cataloga aggratis scaricando la pubblicità addosso agli altri utenti. Sai come sarebbero contenti i Curnesi di leggere quei “volantini pepati” che probabilmente lui usa per pulirsi il culo e -appunto perché pepati- glielo fiammeggiano. Un cagasotto come l'ing. Caludio Piga che da dieci anni (forse meno) annuncia-denuncia di denunce anonime ma non ha il coraggio di dire chi sia quello che ha piazzato quella dell'aggetto siffredico (copyright by gatto padano). Un cagasotto che fa finta di non sapere che la società A sia padrona della società B e via salendo per le scale fino alla società …E(…). Un cagasotto che calunnia ogni 9x10 noi come autori di denunce (anonime e non) quando non porta uno straccio uno di prova del che. Impossibile trovarne una. Un cagasotto che si autodenuncia di sfruttare beni pubblici per promuovere i propri affari senza pagare i dovuti diritti. Un cagasotto che sborona di essere terzista della Mondadori e poi finisce a mettere in piedi una dittarella senza partita iva e iscrizione alla camera di commercio alloggiata (abusivamente) nel negozio di fiorista del padre del socio.
Il Claudio Piga in questo momento aspetta e spera e traccheggia su molte sponde nella disperata attesa di rientrare come consigliori a prendersi uno stipendio. Ci starebbe perfino col duo Serra&Gamba pur di portarsi a casa  qualche migliaio di euro ogni mese.

Terzo balla raccontata dall'ing.Claudio Piga. Dice l’Algido  postatore che “I risultati, che ahimè, non vennero. Al che gli risponde il custode delLa Latrina di Nusquamia Claudio Piga: Ah sì, il buon governo di Gandolfi, il risanamento del bilancio per lei sono noccioline?. Gandolfi non ha risanato un bel nulla perché se la giunta Morelli avesse cannato i bilanci l'avrebbero commissariata oppure imputata di danno erariale. Non è accaduto nulla di tutto questo. Pertanto quando Gandolfi diventa sindaco (per caso come tappabuchi dei casini interni a Lega e FI) i conti del comune sono regolari rispetto alle leggi allora vigenti. Gandolfi poi adotterà una serie di piani integrati di tale ampiezza e follia ricavandone una grossa mole di oneri e sovra oneri che però… il patto di stabilità obbliga o a destinarli a ridurre il debito pregresso (era già sostenibile) oppure sono incamerati da Roma ladrona e destinati -rispetto all'Europa- a fare figurare eventualmente un debito pubblico inferiore. Gandolfi non ha compiuto alcuna scelta in ordine al destino di quei soldi: ha fatto quel che prevedeva la legge esattamente come hanno DOVUTO FARE TUTTI i sindaci italiani.
Gandolfi decise anche di cancellare il mutuo acceso per finanziare la costruenda nuova scuola elementare Rodari. Cazzata doppia (anche se imprevedibile in parte) dal momento che –visto come sono andate le  faccende- sarebbe stato possibile rinegoziare il mutuo a tassi davvero infimi quando scattò il QE. Esattamente come accaduto per tutti i mutuatari. Ulteriore cazzata –ma quella fu una scelta politica- è stata quella di non utilizzare i fondi disponibili per  concludere i lavori della biblioteca auditorium. Faccenda che glie l'hanno sbattuta in faccia decine di volte le due sindache Serra e Gamba ma Gandolfi, che aveva promesso in consiglio comunale che avrebbe fatto le dovute verifiche ed avrebbe dimostrato che non poteva usare i soldi per finire i lavori….  non ha più detto verbo ne in pubblico ne in privato. Bisognerebbe chiamarlo a rispondere di danno erariale esattamente come quelli che cannando la delibera sulla costruzione della via Fermi, hanno inferto al Comune un danno di oltre 600mila euro.
LE SINDACHE SERRA E GAMBA
NON SI ASSUMONO MAI UNA RESPONSABILITA'. E' SEMPRE COLPA DEL TECNICO.



Quanto andremo a descrivere l'avevamo notato nella vicenda dello stravento che aveva allagato la nuova Rodari in costruzione a giugno del 2016. Uno dei tecnici aveva scritto che gli scarichi delle acque piovane erano calcolati per precipitazioni fino a 100mm in un'ora e poi scriveva che durante lo stravento erano caduti  appunto… cento millimetri in novanta minuti. Il dato della precipitazione a Curno era del tutto inventato non essendo alcuna stazione meteorologica di misurazione: e si sa quanto sia variabile un temporale anche a distanza di poche decine di metri.  Alla nostra osservazione che- stando così le cose, la scuola non doveva allagarsi- la sindaca Serra ci rispose che così dicevano i tecnici. Sottinteso: quindi hanno ragione ed abbiamo ragione noi. Insomma la colpa era dei tecnici.  Davanti a 160mila euro di danni (se non ricordiamo male) subiti per lo stravento, davanti alla nostra osservazione che finchè i lavori non sono terminati  un cantiere è affidato alle cure e responsabilità dell'impresa appaltante, la sindaca Serra ci ha risposto che i danni erano tutti a carico del comune. Così hanno stabilitòo segretario comunale e dirigente dell'ufficio tecnico. Sempre colpa dei tecnici. Semmai ci fosse  un errore. Hanno istallato una vasca idromassaggi nella nuova Rodari ed alla richiesta: ma quanti alunni hanno bisogno di quella terapia?. Finora nessuno, rispose la Serra. E come mai c'è una vasca costosa e inutilizzata? L'hanno deciso i progettisti. Sempre colpa dei tecnici. Nella vista dei cittadini alla nuova Rodari tutti restano stupiti della scarsa illuminazione delle aule che costringeva a fare lezione con le luci accese. Alla domanda del perché di questo errore, successivamente rimediato con la creazione di lucernari post finitura del lavori, risposero che le finestre  rivolte a nord bastavano e sopratutto impedivano l'abbagliamento degli alunni ed un eccessivo riscaldamento delle aule. Ma chi ha avuto quest'idea visto che le scuole si fanno da settembre a giugno? E' il progetto dei tecnici. Fatta la nuova Rodari, avviati i lavori di arredo compare una delibera di allacciamento alla fogna comunale. Come? Non doveva già esistere fin dal primo momento? L'hanno deciso i tecnici. Sempre colpa dei tecnici. Decisione di istallare i pannelli solari sul tetto della palestra delle medie ed anche sul tetto della nuova Rodari. Ma i pannelli solari producono oltre la metà dell'energia nel periodo in cui la scuola è chiusa. In questo modo noi spendiamo dei soldi per regalare energia all'enel che ce la paga una miseria. L'hanno deciso e certificato i tecnici. Invece delle solite lavagne di ardesia nella nuova Rodari le lavagne sono… pitturate sui muri. Meno di un mese di scuola e  gli insegnanti chiedono qualcosa di serio perché le lavagne pitturate non funzionano. Altro appalto, altra spesa. Anche stavolta sono stati i tecnici a decidere che per le lavagne bastava… pitturare di nero il muro.
Sempre a memoria ci viene in mente l'appalto per la videoregistrazione delle sedute consiglieri e lo stupendo proiettore che è la prolunga delle mente sindacale. Fatto appalto per l'acquisto si accorgono di avere dimenticato chi dovrebbe istallare e collaudare il tutto. Sempre colpa dei tecnici. Altro appalto per istallare e collaudare il tutto. Sempre colpa dei tecnici. Visto che siamo in tema, occorrerà un anno di tempo perché maggioranza ed opposizione partoriscano il regolamento per la videoregistrazione dei consigli comunali e la messa a disposizione in rete. L'anno passa  -non bastava copiare quello del Comune di Bergamo?- sempre per colpa dei tecnici e il regolamento contiene  due gabole perfette. La prima è che non esiste la regola  che obblighi la pubblicazione o il diniego entro un preciso numero di giorni. In questo modo la sindaca potrebbe dimenticarsi la pubblicazione per cinque senza alcuna responsabilità. Sempre colpa dei tecnici. La seconda è peggio della prima. Si scopre che esiste una società che si occupa di contabilità degli enti locali che “avrebbe consigliato” alla sindaca di non pubblicare la videoregistrazione per via di alcuni nominativi fatti nella seduta consigliare. Quindi se un consigliere comunale vuol fare lo stronzo, basta che infili ad cazzum dei nominativi e la seduta finisce nel cestino. Ma è sempre colpa dei tecnici: in questo caso di una società d'oltrePo.
Abbiamo chiesto mille volte di vedere il progetto di ampliamento della Dalmine/Almè nella parte del nostro territorio e SEMPRE il dirigente dell'ufficio tecnico ci ha detto che la provincia non glielo aveva trasmesso. Sempre colpa di un tecnico, stavolta un ingegnere donna. Ci rivolgiamo all'ingegnere donna e  nello spazio di 24 ore ci manda i file delle planimetrie e RI-conferma la spedizione –da molti mesi!- dei progetto al comune. Sempre colpa dei tecnici.
Via Roma è lastricata da modeste lastre di pietra che si muovono come saltarelli e dogni 2x3 bisogna incollarne qualcuna. Ovvio che succeda, visto lo scarso spessore e il traffico pesante che ci passa. Perché non si mette a posto la strada una volta per tutte? Tutta colpa dei tecnici.
Piazza del Comune. All'origine era di mattonelle bianche che in base ai caratteri dovevano assorbire il PM10 o le altre polveri sottili. Adesso le mattonella sono nere di sporco e di smog. Perché non le lavate con acqua potabile e un pulivapor? C'è bisogno del parere dei tecnici.

POST SCRIPTUM
In comune a Curno lavorano di lena e assai vigili. Vigilissimi ed attentissimi. Riescono perfino a sbagliare una delicatissima delibera dove sbagliano la scrittura del numero della sentenza  contro la quale la delibera da l'incarico di opporsi. Ecco cosa scrivono. La giunta “delibera (…) (2). di procedere alla correzione di errore materiale presente nella deliberazione G.C. n. 113/2018 dando atto che il numero esatto della sentenza avverso la quale è stata deliberata la costituzione in giudizio è il n. 505 e non il numero 515 dell'anno 2018. 3. di correggere per l'effetto la deliberazione G.C. n. 113/2018 sia nelle premesse che nell'oggetto dando atto che i riferimenti alla sentenza n. 515/2018 devono essere intesi e sostituti ad ogni effetto con i riferimenti alla sentenza n. 505/2018”.