| Cani da guardia senza zanne
Se i cani a guardia della trasparenza sono quei giornalisti che erano
presenti alla conferenza stampa dell'ad Castellucci e il presidente
Cerchiai di ASPI-Atlantia non c'è da stare molto allegri, viste le
«forti» domande che hanno posto. Poi magari sono quelli che prendono
cinquanta euro al pezzo e quindi non si può pretendere latte da una
capra affamata. Del resto le facce del duo Castellucci&Cerchiai non
lasciavano trasparire alcuna commozione che non fosse quella formale di
difendere la borsa. Dalla conferenza stampa sono uscite due non
notizie, nel senso che finora i giornalisti e la politica ci avevano
fatto credere la dirigenza dell'ASPI persa nel profondo del mare ed
invece stavano trattando con comune e regione di quali provvedimenti
mettere in campo rispetto alle persone coinvolte e quelle evacuate. Poi
hanno detto di essere pronti a realizzare in otto mesi un audace
intervento sostitutivo del viadotto crollato e sornionamente hanno
precisato che i mesi si dovevano contare dalla data di rilascio delle
autorizzazioni. Come dire: campa cavallo. Hanno anche detto che
prevedono di botto di mettere a disposizione 500-600 milioni tra aiuti
immediati ed opere sostitutive precisando che poi ci sarà anche il
resto. La domanda più intelligente reiterata più volta riguardava le
cause del crollo e i due hanno ribadito sessanta volte che aspettano
che la magistratura faccia le sue indagini «in fretta» ed arrivi a
delle conclusioni che sono curiosi pure loro di conoscere. Proprio la
sottolineatura che nonostante la demolizione e lo spostamento dei pezzi
crollati loro si attendono comunque che i due consulenti tecnici
nominati dalla magistratura sappiano dire come-perché sia crollato il
viadotto appare evidente che... sarà dura arrivarci in maniera
convincente senza approdare a tre gradi di giudizio quando tutti saremo
defunti. Del resto proprio la presenza alle esequie di una delegazione
dei parenti della strage di Viareggio era un preavviso niente affatto
stimolante. Eccoli in foto i cinque becchini «malgrado loro». Non si è
visto nelle foto in chiesa il capellone cremonese: che fosse al
ministero a scrivere la disdetta all'ASPI?. Che una disgrazia del
genere dovesse capitare proprio coi più incapaci e ignoranti come
classe di governo, questa si che è una vera sfor
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Scrive
e insiste il custode delLa Latrina di Nusquamia:»Curno ha già una
biblioteca: grazie inoltre alla Rete Bibliotecaria Bergamasca, non ha
bisogno del bibliomostro. Come scrivevamo in Curno ha già una sua
biblioteca. Il bibliomostro non è necessario: «Iscrivendosi alla
Biblioteca di Curno, i cittadini hanno diritto di accesso al prestito
della rete bibliotecaria bergamasca, comprendente 451.743 titoli, a
parte i libri per ragazzi».
La Biblioteca e l’auditorium fu un progetto approvato nel 1997 e
se tutto fosse andato diritto (e non storto come ha voluto la politica)
la Biblioteca e l’Auditorium erano in funzione già dal 2000. Cioè
staremmo utilizzando i due spazi da DICIOTTO anni.
Se il sindaco Gandolfi avesse voluto poteva fa finire i
lavori della biblioteca dieci anni or so mentre –sia per sostenere le
tesi del custode delLa Latrina di Nusquamia che gli interessi dei
bottegai, ha dimenticato in cassa una abbondante somma bastante per
finire i lavori adducendo motivazioni poi smentite dagli uffici. Se si
fosse mosso con la dovuta avvedutezza potevamo godere della Biblioteca
e l’Auditorium da dieci anni.
La Biblioteca e l’Auditorium rispetta i parametri stabiliti
dalla L.R. sulle biblioteche mentre quella attuale NON rispetta
ne quei parametri ne è in condizioni di sicurezza sia rispetto ai
problemi dei vigili del fuoco che per le volumetrie rispetto agli
addetti e frequentatori. Quella attuale è del tutto fuorilegge.
Il progetto della Biblioteca e l’Auditorium é del 1997 è nato
con la consulenza di due dozzine di biblioteche già aperte in quel
momento in tutto lo spazio regionale tra Bergamo, Milano e Brescia.
Il ragionamento dell’idiota di turno è esattamente coerente con
l'idea della sindaca emerita Serra per la quale la “cultura” a Bergamo
città basta e avanza. Il problema è che la Serra ha un “qualche
conflitto” di interessi in quanto fa la guida in città ed è
legata per frequentazioni scolastiche ed amicali col milieu che ha in
mano cultura cinema spazi espositivi visite. L'affondamento del cinema
estivo ha favorito sia il Conca Verde che lo spazio della Caversazzi.
Non giriamoci attorno.
Il prestito interbibliotecario funziona se TUTTE le biblioteche
provvedono ad acquisti mirati per ampliare la disponibilità del
patrimonio librario (e non) provinciale.
In fase di progetto venne presentato anche un conto economico
sui costi/ ricavi per il funzionamento della Biblioteca e
dell’Auditorium (che si può noleggiare a terzi per iniziative
proprie). L’insieme era perfettamente compatibile con le risorse del
paese.
Il patrimonio libraio della biblioteca di Curno attuale
supera i 30mila volumi e i 700dvd. Fanno cinque libri a testa per ogni
abitante. Ai 451mila volumi del patrimonio provinciale
contribuiscono ANCHE i 30 mila di Curno ! .
La kasta ha delegato alla dirigenza, dandole le opportune dritte
politiche, l’attuazione delle proprie scelte clientelari. Chi legge
libri non appartiene al genere di cittadini parassiti che godono o
fanno scambio elettorale con qu
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