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Ci riferiamo a questi  due articoli di Paolo Savona (attuale ministro) e Mirko Celii.
Dai link potete ricavare maggiori informazioni sui due autori.
https://scenarieconomici.it/lettera-aperta-a-tito-boeri-di-paolo-savona/
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/boeri-infilzato-giovane-ricercatore-paolo-savona-177985.htm
che si appoggiano indirettamente alla Relazione 2018 sull'INPS  di Tito Boeri.
https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?sPathID=0%3b46396%3b51431%3b&lastMenu=51431&iMenu=1#
https://www.ilpost.it/2018/07/07/africani-migrazione-europa/





























L'INPS –per bocca del suo presidente Tito Boeri- ha presentato il 4 luglio 2018 a Montecitorio la relazione annuale 2018 alla presenza del presidente della Camera, Roberto Fico, e del Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. Significativi nella relazione le informazioni riguardanti pensioni d'oro, rapporti di lavoro a tempo determinato e il reddito di inclusione, giudicato, dal Presidente Tito Boeri, come uno strumento utile ma sottofinanziato.
Tra le molte  cose ha affermato che  c'è un dato che, più di altri, sottolinea la crisi demografica italiana. Le pensioni percepite dai pensionati dai 70 anni in su hanno assorbito nel 2016 il 56% della spesa pensionistica complessiva. Era il 40% nel 1995. "Le previsioni sulla spesa - sottolinea Tito Boeri nella relazione - indicano che anche innalzando l'età del ritiro, ipotizzando aumenti del tasso di attività delle donne che oggi tendono ad avere tassi di partecipazione al mercato del lavoro più bassi, incrementi plausibili e non scontati della produttività, per mantenere il rapporto tra chi percepisce una pensione e chi lavora su livelli sostenibili è cruciale il numero di immigrati che lavoreranno nel nostro paese". Secondo l'Inps "eventuali politiche di recupero della bassa natalità italiana o dei tassi di occupazione femminili e maschili potranno correggere gli squilibri demografici nel lungo periodo, ma non potranno da sole arginare la riduzione delle classi di popolazione in età lavorativa prevista per il prossimo ventennio". Per Boeri, inoltre, "gli italiani sottostimano la quota di popolazione sopra i 65 anni e sovrastimano quella di immigrati e di persone con meno di 14 anni. Non sono solo pregiudizi. Si tratta di vera e propria disinformazione". La storia "ci insegna che quando si pongono forti restrizioni all'immigrazione regolare, aumenta l'immigrazione clandestina e viceversa: in genere, a fronte di una riduzione del 10% dell'immigrazione regolare, quella illegale aumenta dal 3 al 5%".
La critica al ragionamento di Boeri sugli immigrati deriva da due osservazioni. La prima è che se l'Italia persegue la piena occupazione (anche con una frizione stabile del 4-5% di disoccupazione) i contributi che pagherebbero questi nuovi occupati potrebbero soddisfare in larga parte il calo & l'invecchiamento  della popolazione.
Savona nella sua lettera scrive anche che: “ se al posto degli immigrati ci fossero stati italiani, il gettito contributivo sarebbe stato lo stesso perché il sistema pensionistico italiano è basato sul metodo distributivo: i giovani lavoratori pagano per gli anziani andati in pensione e se tra essi vi sono immigrati non è la loro nazionalità a dare un carattere particolare al contributo che essi danno al sistema”. Che con tutte le modifiche clientelari fatte al sistema pensionistico negli anni passati ci si sia ridotti nella condizione per cui i lavoratori d'oggi coi propri contributi pagano le pensioni degli ex lavoratori di ieri è vero in parte dal momento che l'INPS ha grandi riserve che vi contribuiscono. Oltre a quanto contribuisce il bilancio dello stato –facendo deficit- non si comprende mai bene se per le pensioni o per la socialità.

Savona bella sua lettera  vuol dare (pretende di dare) del padronato italiano un'immagine dorata: che tutto il padronato sia “socialmente” motivato a non scegliere il nero illegale perché lo paga di meno. Faccia un giro dalle parti dei ghetti agricoli nel Meridione.
Poi mescola o assimila il padrone che specula sullo status dell'immigrato illegale tirando in mezzo il mantenimento nei centri degli immigrati in attesa di deciderne il destino. Come se fosse colpa di chi li assiste piuttosto che di chi –anziché dare la risposta in pochi mesi- impiega anni.
Altra battutaccia di un finto ignorante quella sui giovani che emigrano. Basta  vedere le possibilità occupazionali e le differenze salariali di un laureato assunto in Italia rispetto a quelle in Francia Germania piuttosto che USA e Inghilterra per capire che scappano appunto perché i datori di lavoro italiani non li vogliono pagare. Il bello è che Savona sta dall parte di chi respinge i migranti economici ma comprende  quando sono italiani che vanno all'estero. Anche fuori dell'Ue. Non sono migranti economici anche quelli?
Tutta la lettera di Savona finge l'esistenza di un mondo che non esiste. Non esiste più. Finge di non sapere  che se  mangia gli spaghetti al pomodoro dove hanno versato la polpa di pomodoro che i ristoranti pagano meno di un euro al chilo, vuol dire che qualcuno ha coltivato quei pomodori a che costo e prezzo? Quanto sono stati pagati i coltivatori e i raccoglitori e gli operai del conservificio per permettere a Savona di consumare 200gr di polpa di pomodoro a 20 centesimi?
Quei neri illegali servono a garantire a Savona  un chilo di polpa a meno di un euro. Anche a me:ovviamente.
Lo stesso dicasi per i quotidiani che ogni mattino sfoglia a 1,30euro cadauno. Provi Savona a informarsi chi sono e quanto sono pagati  gli autisti che distribuiscono quei giornali alle edicole.
Inutile che Savona faccia finta di non sapere “come gira il mondo”. Il sistema produttivo e commerciale italiano (francese, spagnolo, tedesco , ecc. ecc.) hanno bisogno di disporre di una elevata quota di personale con presenza illegale nel paese per fare soldi. Da impiegare sotto ricatto  non solo del lavoro quotidiano ma addirittura di essere espulso quando non ucciso. L'economia italiana non cresce sia per i bassi salari degli italiani mutuati e pensionabili ma soprattutto perché almeno uno-due milioni di persone –bianchi e neri e marroni- lavorano  senza tutele economiche e pensionistiche ed assicurative. Quell'uomo presente illegalmente  che raccoglie i pomodori e prende si è no 20 euro al giorno, contribuisce al PIL italiano. Quella parte che accumula 200 miliardi di evasione ogni ano. Viceversa arricchisce chi nella filiera gli otto centesimi al chilo di prodotto li fa diventare 20 al grossista e 1,2 euro alla massaia.

Savona fa finta di non sapere che oggi la lavatrice di sua moglie la costruiscono in cento paesi identica mentre quando lui conobbe sua moglie c'era solo la fabbrichetta di Comerio. La macchina che fa la TAC per verificare lo stato della prostata di Savona oggi la fabbricano in cento nazioni al mondo mentre quando il sistema idraulico di Savona funzionava perfettamente in Italia c'era solo una fabbrica di apparecchi per i raggi X. Che in genere non bastava a salvare del tumore alla prostata il Savona di turno.
Quindi la si metta come si vuole ma in un paese che perde mezzo milione dei suoi abitanti ogni anno se vuole restare la settima-ottava nazione manifatturiera al mondo deve trovare il metodo perché il sistema produttivo disponga di manodopera altamente qualificata e sia disposto a ben pagarla e la smetta di crogiolarsi nelle stupidaggini delle eccellenze che nascono crescono fioriscono e fanno fare i soldi (solo a qualcuno: però) pagando i neri immigrati illegali 3 euro l'ora senza  assicurazione e contributi. Che piacciono tanto soprattutto ai padroncini amici di S
Alla fine l'unica scelta che potevano fare quelli della direzione PD era solo tenersi Martina e dargli un incarico più concreto e (semi) definitivo.
Il problema del PD è che l'unico dirigente capace di governare il Paese è e resta Renzi e all'orizzonte  schiamazzano una serie di figurine che al massimo potrebbero governare una bocciofila. Martina è una di quelle: senza storia lotte scuola esperienza.
Renzi nel suo lungo intervento le ha cantate chiare al partito dimenticando di cantarle a se stesso. Soprattutto nella direzione PD hanno dimenticato tutti di avere governato con tante di quelle palle ai piedi che... vuoi mettere un Alfano?. Eppure ce l'hanno fatta nei cinque anni più difficili per il paese nel secondo dopoguerra.
Detto questo non mi pare che gli elettori piddini si stiano scaldando più di tanto in quanto sanno che nel PD vale la prassi di cominciare a distruggere il neo segretario prima che gli abbiano consegnato le chiavi della segreteria.

Non succede così solo al vertice ma la prassi si attua in forme più o meno violente anche in periferia ed è una delle ragioni per cui le sezioni sono svuotate e si inanellano sconfitte una dietro l'altra.
La spocchia e l'impreparazione di una classe dirigente periferica cresciuta senza dibattito e confronto l'hanno resa solitaria. Se il vivaio non esiste o è fatto di mezze cartucce, mica crescono geni.  In molti paesi i piddini vanno nelle liste civiche senza nemmeno informare e avvertire il partito. Immaginate cosa pensa un cittadino nel vedere due segretari del PD -il precedente e l'attuale- nascosti (perché non dicono di essere segretari del PD) dentro una lista civica alle amministrative. Minimo li sfancula. Immaginate cosa pensa un elettore piddino che scopre due dirigenti piddini dentro due liste civiche concorrenti alle amministrative dello stesso comune. Minimo li sfancula. Immaginatevi cosa pensa un elettore piddino quando scopre che tra i grandi sostenitori di una lista civica compaiono delle facce che hanno contribuito ad un salasso di 630mila euro per avere approvato un delibera interamente sbagliata.
L'elettore piddino pensa che stiano li per evitare che la giunta attuale non si costituisca parte civile per riavere indietro i soldi che dovrà cacciare.
Hanno eletto Martina! Alleluja. Magari nel PD a Curno si sfregano le mani pensando di cogliere al volo l'occasione di avere un segretario nazionale targato BG e sistemare un po’ di cose o persone. Fino ieri i potenziali contestatori dei padroni del vapore venivano indirizzati alla carriera sindacale e adesso godono delle relative pensioni ad hoc. Tutto regolare ovviamente. Curno ha dato una gran messe di sindacalisti cigiellini così si toglievano dalle balle della sezione. Vedi dov’é arrivata.

Chiacchiere a parte i nodi che gli italiani debbono sciogliere entro breve sono a mio avviso:
   ridurre di almeno 300-500 miliardi il debito pubblico con una patrimoniale sugli immobili e sui titoli
   stabilire una serie di scelte di politiche industriali ed agricole nazionali preminenti
   ridurre il cuneo fiscale e la curva della tassazione  a imprese e famiglie di almeno 10 punti
  dimezzare i costi energetici della parte non propriamente di materia prima
   mettere ordine nel patrimonio edilizio pubblico e privato
  portare l'investimento nella scuola a livello superiore delle media Ue
   abolire le regioni e rimettere in piedi le provincie e rendere obbligatoria la fusione dei comuni per arrivare a una dimensione minima di 30mila abitanti
   portare la spesa sanitaria a livello superiore della media UE
   un REI costruito su una curva adeguata ed esteso a tutta la popolazione indipendentemente dall'occupazione disocccupazione pensione invalidità
  lasciare (quindi) all'INPS le sole pensioni  togliendo l'assistenza.
   uscire dalla NATO e lavorare per una unità politica e militare dell'UE.
Vasto programma direbbe qualcuno. Purtroppo puoi giochicchiare a cambiare il jobsact o la Fornero o tutto il resto su cui hanno giochicchiato Letta-Renzi-Gentiloni e giochicchierà pure il governo SalviMaio. Ma i nodi da sciogliere sono quelli indicati (e ne abbiamo dimenticati volutamente altrettanti) ma davanti a 2300 miliardi di debito pubblico e 4500 miliardi di ricchezza finanziaria di famiglie e imprese italiane, o si usa l'accetta oppure ci si prende per i fondelli.