Chi
abbia la buona volontà di leggere i numeri dal n.368 di questo blog in
avanti per una dozzina di numeri troverà una parziale ricostruzione
della vicenda della mancata finizione dei lavori di costruzione della
biblioteca nel 2009 (duemilazeronove). L'impresa costruttrice, la Viola
di Napoli, consegnò al Comune di Curno tutta la documentazione l'08
novembre 2009 per procedere al collaudo dell'opera. E quindi in pochi
mesi la giunta Gandolfi poteva finire i lavori e procedere all'apertura
ai cittadini.
Durante la campagna elettorale di fine mandato della giunta Serra
(primavera 2017) questa assieme all'ass.Gamba (che sarà la sua
successora)battagliarono con l'ex sindaco Gandolfi:
(1)l'ass. Fassi (della giunta Gandolfi) nell'intervista dichiarava che
non avevano potuto finire i lavori e collaudare l'opera per la mancata
fornitura da parte dell'impresa costruttrice della documentazione
obbligatoria.
(2) la sindaca Serra aveva provveduto a fare verificare agli uffici la
completezza della documentazione e questi (uffici) l'avevano confermata.
(3) l'allora ass. Gamba asseriva che la giunta Gandolfi, contrariamente
a quanto più e più volte dichiarato dal Gandolfi stesso anche in
consiglio comunale (in una seduta di consiglio annunciò che avrebbe
fatto i debiti controlli per verificare le affermazioni della Gamba MA
non ha mai portato quelle verifiche in consiglio comunale)disponeva
delle risorse necessarie – nel rispetto del patto di stabilità allora
vigente- per completare i lavori. La spesa prevista stava allora tra i
300 e i 400 mila euro. Spesa più vicino ai primi stante la relativa
giovinezza degli impianti che tra il 2009 e il 2017 si sono
ulteriormente ammalo rati.
(4)per verificare se la giunta Gandolfi disponesse delle somme
necessarie per finire i lavori nel suo periodo di governo (tenendo
conto della restrittiva legge sui bilanci comunali in vigore,
peraltro con alcune variazioni di anno in anno) abbiamo
recuperato negli ultimi tempi le “Relazioni del collegio di revisione
al conto consuntivo degli anni dal 2008 al 2012” compresi.
(5 ) Quella del 2008 (primo anno di governo dalla giunta Gandolfi)
porta la firma di tre revisori bergamaschi: il Dr. Lino Mario Passera,
il Rag. Antonio Carminati e il Rag. Domenico Coppola già di nomina
della precedente giunta Morelli di centrosinistra. La relazione del
2009-2010-2011 sono redatte (è variata la legge) dal solo dott.
Maurizio Locatelli (con ufficio a Milano in via Montenapoleone 10).
(6) Come accade in tutte le tornate amministrative sostanzialmente
sono solo 4 i bilanci consuntivi esaminabili dal momento che il
primo è relativo all'amministrazione precedente mentre l'ultimo è
redatto all'amministrazione subentrante.
(7) Facendo una sintesi comprensibile al lettore non specialista dei
risultati dei 4 anni di bilanci esaminati per capire se la giunta
Gandolfi abbia avuta la disponibilità di quei 300mila euro necessari a
finire la biblioteca auditorium, questo si può scrivere:
(8) Alla fine del 2008 i revisori dei conti certificano un Avanzo di Amministrazione al 31/12/2008 di € 508.774,69
(9) Alla fine del 2009 il revisore dei conti certifica un disavanzo di
competenza € -147.962,20. Il disavanzo della gestione di competenza è
stato ripianato per euro 451.329,00 mediante l'applicazione dell'avanzo
di amministrazione risultante dal rendiconto 2008. Dopo l'applicazione
dell'avanzo di amministrazione dal rendiconto 2008 risulta un avanzo di
competenza di € 303.366,86. Quindi il Saldo gestione corrente e
c/capitale € 303.366,86. Somma spendibile per i lavori nella biblioteca.
(10) Alla fine del 2010 il revisore dei conti certifica un saldo
gestione corrente e c/capitale: 210.mila euro da cui detrarre il saldo
obiettivo di 197mila euro per cui c'è un saldo positivo di 13mila euro.
(11) Alla fine del 2011 il revisore dei conti certifica un saldo
finanziario 628mila da cui detrarre 209 di saldo obiettivo per cui
risulta un +419mila euro.
Conclusione.
a) La giunta Gandolfi contrariamente a quanto affermato in
consiglio comunale dallo stesso Gandolfi e quanto affermato dall'ass.
Fassi nell'intervista TV disponeva delle risorse necessarie per
terminare i lavori della biblioteca auditorium.
b) Evidente dalle ripetute prese di posizione dello suggeritore
Claudio Piga, portavoce del Gandolfi CONTRARIE alla realizzazione
della biblioteca, che i lavori non siano stati terminati per una
precisa scelta politica.
c) Anche la giunta Serra ha una precisa responsabilità politica
in merito dal momento che non si arriva a fine mandato a denunciare che
la giunta Gandolfi poteva finire i lavori. A tempo scaduto starnazza
contro la volpe. Come mai la giunta Serra quando ha verificato che nei
bilanci della giunta Gandolfi c'erano le disponibilità
finanziarie per finire l'opera e non sono state applicate, non ha
denunciato il Gandolfi e la sua corte per danno erariale e quant'altro?.
d) Evidente che anche dentro la giunta Serra operava (così come
nella giunta Gamba) operano settori vicini agli interessi dei bottegai
che non vedono di buon occhio la crescita del “polo” scolastico
sportivo e sociale tra le vie Carlinga , sant'Jesus, Curnasco.
e) Significativa la “cojonata” della giunta Serra di spostare il
mercato a fine del mandato amministrativo, alimentando ulteriore feroce
dissenso nei bottegai (potente strumento per creare consenso e
dissenso) comunque quando uno dei suoi maggiori azionisti aveva
sbolognato il proprio bar ai cinesi.
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Il
giorno della gara d'appalto della biblioteca auditorium, quando i
funzionari lessero l'elenco delle imprese concorrenti man mano
verificavano le buste con le offerte, un paio di geometri seduti in
sala (mandati dalla rispettive imprese) quando uscì il nome di quella
che poi avrebbe vinto l'appalto mormora- rono all'unisono: eccola!.
Tra l'altro l'allora vigente legge sugli appalti (legge Merloni...),
viste le norme da applicarsi, apparve evidente che con un banale
accordo tra una dozzina di imprese era possibile determinare con
assoluta sicurezza chi avrebbe vinto. Infatti non vinse un'impresa
locale ma una valtellinese che aveva nella sua storia…. nessuna
biblioteca realizzata ma era specializzata in... capannoni.
Fin dall'inizio del cantiere dalla biblioteca e auditorium ci fu da
parte di qualcuno nella maggioranza leghista il preciso disegno di
mettere le mani sui lavori con imprese subappaltanti di proprio
riferimento ma la direzione lavori era tutt'altro che ingenua. La
biblioteca uscì dalle premure dei leghisti.
La successiva giunta Morelli, dominata da ottusi sinistri, oltre a non
avere mai tollerato che la Lega avesse deciso quell'opera e per
di più messa lì, combinò una cappellata di suo, candidamente
confessata dalla sindaca Morelli (al momento della caduta) circa un
arbitrato che il Comune aveva perso per evidente inadeguatezza e
costato 300 milioni. Buttati per insipienza. Conclude il ciclo la
giunta Morelli che lascia il comune con due opere non terminate e in
pieno caos: la solita biblioteca e la nuova scuola Rodari.
Arriva la giunta Gandolfi e riprende il disegno di uno due
tre quattro cinque enne soggetti di quella maggioranza di mettere le
mani sui due progetti e sui due lavori. Il caos interno alla giunta
Gandolfi e la voglia di troppi di quella maggioranza di metterci le
mani sopra riesce nella facile impresa di non concludere nessuna delle
due opere. Arriva la giunta Serra e il suo interesse è quello di
concludere quell'inutile mostruosità che è la nuova Rodari e ci riesce
perfino… salvo il fatto che la scuola è senza palestra e adesso la
giunta Gamba aspetta che la Regione dia le risorse per completarla.
Pensiamo che dopo la sberla subita dal suo maggiore azionista il 04
marzo, debba mettere via il pensiero di inaugurarla.
Le opere pubbliche realizzate per puntiglio «contro» non hanno mai una buona fine.
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