In data 05 febbraio ho spedito alla dirigente dell'UUTT arch. Maggioni, questo testo:
... ho letto la pubblicazione n.141 all'Albo Pretorio e in particolare
l'Allegato n.1 nel quale Lei chiede una Variazione di Bilancio a
seguito degli introiti ex intervento della Freni Brembo. Non ho visto
una pagina analoga (dall'UUTT) per l'intervento sull'ex parcheggio
Zebra. Lei mi può rispondere che non é una pratica seguita da Lei in
quanto al tempo non era al Comune di Curno, però SOLO Lei può
eventualmente recuperare questo foglio. Di cui le chiedo copia nel caso
esistente visto che potrebbe benissimo essermi sfuggito (o non
pubblicato...). (…).
Non è pervenuta nessuna risposta.
L’arch. Maggioni neo dirigente part-time dell’UUTT comunale (e per di
più femmina: fatto non secondario nella compagine di Vivere Curno),
scrive alla neo dirigente della ragioneria (su richiesta di
quest’ultima ci è stato detto ) una sorta di «fattura» in cui elenca
quanto il Comune incasserà come oneri vari dall’interven- to della
FreniBrembo. Nel fascicolo di approva- zione della variante e
dell’intervento della Freni Brembo c’era un documento (data 21 dicembre
2017) a firma geom. Dalleo (precedente diri-gente dell’uutt e
urbanistica della Maggioni) da cui apparivano valori decisamente
inferiori. La richiesta della neo dirigente della ragioneria era in
buona sostanza in linea con quanto previsto nella Finanziaria 2017:
avere un quadro dettagliato delle entrate per sapere esattamente come
collocarle nei vari capitoli di bilancio. A differenza della relazione
Dalleo la «fattura Maggioni» porta le entrate con «Destinazione
vincolata per legge con le % destinate all’abbattimento barriere
architettoniche, la % destinata agli edifici di culto e infine la %
destinata abbattimento barriere architettoniche (anche) sul contributo
straordinario che fanno lievitare gli oneri complessivi di quasi
54mila euro che assommano alla fine a 355.000 euro rispetto ai 263mila
della scrittura Dalleo?.
Alla nostra domanda: come mai una «fattura» analoga (nella quale ci
sono gli oneri di urbanizzazione secondari a ANCHE per gli edifici
religiosi... forse degli operai della Brembo?) non è stata redatta
anche per l’intervento commer- ciale sull’ex parcheggio Zebra?. La
risposta della sindaca è stata: l’intervento sul parcheggio Zebra
era l’attuazione di un piano GIA’ inserito nel PGT (con una variante)
mentre l’intervento della FreniBrembo era un intervento «con una
variante del PGT». Premesso che ciascun imprenditore decide di fare le
cose come meglio crede e decide, a Curno succede che se sei un
operatore del commerciale il Comune ti fa una variante apposita per
consentirti di edificare a costi minori «piuttosto» che se sei un «vil
meccanico carbonico» e decidi di fare «impresa in un giorno» devi
pagare anche «le % destinate all’abbattimento barriere architettoniche,
la % destinata agli edifici di culto e infine la % destinata
abbattimento barriere architettoniche». Non è questione di difendere la
Brembo versus il commerciale ma... vogliamo mettere cosa significa
un’industria del genere rispetto al pollo fritto e allo jogurt
tedesco? Poi il PD si lamenta se lo bastonano alle
elezioni: biso
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Da
quasi un anno sono finiti i lavori per le video registrazioni delle
sedute consigliari ma finora non si vedono ne in streaming e neppure
post. Già i lavori vennero appaltati con criteri e contenuti da poco
esperti del problema ma che DOPO un anno e un investimento di quasi
20mila euro siamo ancora … nel c.d. campo delle sette pertiche e per di
più dobbiamo assistere ancora al cincischiamento quando un consigliere
deve parlare (nessuno vi ha detto che esistono i registratori digitali
multi pista e che costano pochi euro più dei singole pista?) non è un
bel vedere.
Inoltre resto convinto che tutte le TLC (esterne) del comune vadano
messe in rete e quindi visibili da chiunque lo voglia dal momento che
funzionano da deterente contro i malviventi.
Non è pervenuta nessuna risposta.
La risposta che ci ha dato la sindaca Gamba è ilare. Sullo streaming
delle sedute consigliari nisba per i costi e poi perchè la
conferenza dei capigruppo ha deciso che le registrazioni saranno
visionate e poi si deciderà cosa metter in onda per la tutela della
privatezza «quando si parla delle persone». Vale a dire siccome i
consiglieri sanno quanti strafalcioni raccontano, hanno deciso di
censurare ai cittadini quel che non vogliono far sapere.
Quanto alla messa in streaming delle visioni delle telecamere comunali
(per dissuadere i malintenzionati dal compiere atti illegali) la
sindaca é NETTAMENTE CONTRARIA perché NON gradisce vivere in un paese
dove i «cittadini sono controllati». Nel proseguire del ragionamento si
scopre che gran parte delle immagini delle telecamere, per la posizione
dove sono istallate, non servono (quasi) a nulla dal momento che
(non ridete o piangete: a scelta): (1) chi fa danni in genere si
nasconde con una felpa (e cita il filmato dello svaligiamento del
negozio di ottica alle Crocette) (2) in genere chi penetra nei locali
comunali lo fa dalla parte opposta da dove sono istallate le telecamere
(caso recente della Rodari) (3) bisogna mettere li un agente a vedere
tutte le registrazioni e questo non è possibile per ovvi ragioni di
costi.
Ragionamento perfetto da parte di chi non ha capito un’accidente di
come si usano le TLC combinate con gli antifurti. Bene o male che vada
Vivere Curno troverà di sicuro una onlus che gli proporrà il «che
fare» e di sicuro arriverà una «determina ad hoc». Intanto hanno speso
i soldi per telecamere e antifurto ma non sanno come gestirli e quindi
perché hanno speso i soldi?
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Il
giorno 06 febbraio 2018 Le ho comunicato un documento trovato in rete
scritto da un dirigente dell'urbanistica dell'ex provincia di Milano
che riporto:
"Lo scorso anno la Finanziaria 2017 ai commi 460 e 461 aveva finalmente
fissato all'1 gennaio 2018 il termine per reintrodurre i vincoli di
destinazione, ovviamente aggiornandoli negli obiettivi rispetto a
quelli che erano in vigore nel 1977. Non solo quindi per opere di
urbanizzazione primaria e secondaria come era nella Legge Bucalossi.
Una maggiore attenzione viene ora dedicata alla riqualificazione della
città esistente: recupero dei centri storici, demolizione delle
costruzioni abusive, interventi di tutela e riqualificazione
dell'ambiente e del paesaggio, mitigazione del rischio idrogeologico.
Il testo del comma 460 è qui integralmente riportato.
“A decorrere dal 1º gennaio 2018, i proventi dei titoli abilitativi
edilizi e delle sanzioni previste dal testo unico di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, sono destinati
esclusivamente e senza vincoli temporali alla realizzazione e alla
manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione
primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei
centri storici e nelle periferie degradate, a interventi di riuso e di
rigenerazione, a interventi di demolizione di costruzioni abusive,
all'acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso
pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell'ambiente e del
paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mitigazione del
rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del
patrimonio rurale pubblico, nonché a interventi volti a favorire
l'insediamento di attività di agricoltura nell'ambito urbano”.
In realtà come si legge nel testo una parte degli oneri può ancora
interessare la parte corrente dei bilanci, attraverso le attività di
manutenzione ordinaria.
Nella stessa mail Le veniva chiesto quale fosse il vostro
orientamento in merito all'uso degli oneri ex FreniBrembo ed altri nel
2018.
La nostra mail del 06 febbraio ‘18 è successiva all’approva- zione ed
alla pubblica- zione del piano opere pubbliche 2018-2020. Durante
l’incontro abbiamo fatto presente alla sindaca come nelle lunghissime
spataffiate delle delibere di giunta e delle determine piene
zeeppe di «dato atto», «considerato» tenuto conto», «le premesse fanno
parte integrante della deliberazione» ecc. ecc. NON abbiamo letto
quanto prevedeva la c.d. Finanziaria 2017 ai commi 460-461. Una
deliberazione di giunta e di consiglio comunale DOVEVA inserire
obbligatoria- mente quel riferimento e il piano opere pubbli- che
DOVEVA separare in maniera esplicita ed inequivocabile quanto degli
oneri da riscu-tere venivano investiti secondo legge (Finan-
ziaria 2017) e quanto erano al di fuori. Così non è avvenuto. La
sindaca ci ha risposto che nessuno degli uffici comunali (tecnico,
ragioneria e segretario) hanno sollevato il pro- blema e quindi per la
maggioranza di quei commi della Finanzia- ria 2018 se ne fanno un
baffo. Poi ci ha sfidati: scriva alla segre taria comunale o faccia
ricorso. Resta il fatto che il POP2018-2020 del Comune di Curno è
redatto in violazione di una legge dello stato.
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