schermata 1950 pixels

















Fa una certa impressione scoprire una sindaca nell’anno  2018, per di più laureata, che a fronte del richiamo di avere violato qualche comma della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Finanziaria 2017) ai commi 460-461 anzichè chiedere pareri alla Prefettura, quella risponde che ha eseguito… quel che gli uffici hanno approvato. Come dire: se abbiamo sbagliato è colpa degli uffici. Una non risposta.

Fa una certa impressione verificare che a fronte di un investimento della FreniBrembo in uno dei settori più innovativi dell’automotive da parte di un’azienda che “paga”  i salari maggiori della nazione, le venga “fatturato” come onere da pagare anche la “percentuale destinata agli edifici di culto ed altre due percentuali mentre questo non è accaduto per il mini (o medio, o maxi ?) intervento commerciale sull’ex parcheggio zebra.

Perché la realtà è che alla FreniBrembo la giunta Gamba per  mano dell’ass.Conti hanno “cucito addosso” una variante del PGT per metterla in un angolo mentre per l’intervento sul parcheggio zebra ne hanno cucito uno “su misura”.

Del resto sabato sette aprile quando siamo entrati nello studio della sindaca per vedere di ottenere  finalmente una qualche risposta ad una lettera protocollata il 22 febbraio ed –oltre al pavimento a chiazze e il vesuvio di cavi che sgorgano sotto la scrivania sindacale- abbiamo visto un tavolino tutto carolleto, esattamente come ai bei tempi del sindaco artista Gandolfi, c’è venuto in mente quanto fossero cojoni quegli amministratori  senesi che fecero pitturare dal Lorenzetti una spataffiata sui muri del municipio chiamata «Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo». Correva l’anno 1338.































In data 05 febbraio  ho spedito alla dirigente dell'UUTT arch. Maggioni, questo testo:
... ho letto la pubblicazione n.141 all'Albo Pretorio e in particolare l'Allegato n.1 nel quale Lei chiede una Variazione di Bilancio a seguito degli introiti ex intervento della Freni Brembo. Non ho visto una pagina analoga (dall'UUTT) per l'intervento sull'ex parcheggio Zebra. Lei mi può rispondere che non é una pratica seguita da Lei in quanto al tempo non era al Comune di Curno, però SOLO Lei può eventualmente recuperare questo foglio. Di cui le chiedo copia nel caso esistente visto che potrebbe benissimo essermi sfuggito (o non pubblicato...). (…).
Non è pervenuta nessuna risposta.

L’arch. Maggioni neo dirigente part-time dell’UUTT comunale (e per di più femmina: fatto non secondario nella compagine di Vivere Curno), scrive alla neo dirigente della ragioneria (su richiesta di quest’ultima ci è stato detto ) una sorta di «fattura» in cui elenca quanto il Comune incasserà come oneri vari dall’interven- to della FreniBrembo. Nel fascicolo di approva- zione della variante e dell’intervento della Freni Brembo c’era un documento (data 21 dicembre 2017) a firma geom. Dalleo (precedente diri-gente dell’uutt e urbanistica della Maggioni) da cui apparivano valori decisamente inferiori. La richiesta della neo dirigente della ragioneria era in buona sostanza in linea con quanto previsto nella Finanziaria 2017: avere un quadro dettagliato delle entrate per sapere esattamente come collocarle nei vari capitoli di bilancio. A differenza della relazione Dalleo la «fattura Maggioni» porta le entrate con «Destinazione vincolata per legge con le % destinate all’abbattimento barriere architettoniche, la % destinata agli edifici di culto e infine la % destinata abbattimento barriere architettoniche (anche) sul contributo straordinario che fanno lievitare  gli oneri complessivi di quasi 54mila euro che assommano alla fine a 355.000 euro rispetto ai 263mila della scrittura Dalleo?.
Alla nostra domanda: come mai una «fattura» analoga (nella quale ci sono gli oneri di urbanizzazione secondari a ANCHE per gli edifici religiosi... forse degli operai della Brembo?) non è stata redatta anche per l’intervento commer- ciale sull’ex parcheggio Zebra?. La risposta della sindaca è stata: l’intervento  sul parcheggio Zebra era l’attuazione di un piano GIA’ inserito nel PGT (con una variante) mentre l’intervento della FreniBrembo era un intervento «con una variante del PGT». Premesso che ciascun imprenditore decide di fare le cose come meglio crede e decide, a Curno succede che  se sei un operatore del commerciale il Comune ti fa una variante apposita per consentirti di edificare a costi minori «piuttosto» che se sei un «vil meccanico carbonico» e decidi di fare «impresa in un giorno» devi pagare anche «le % destinate all’abbattimento barriere architettoniche, la % destinata agli edifici di culto e infine la % destinata abbattimento barriere architettoniche». Non è questione di difendere la Brembo versus il commerciale ma... vogliamo mettere cosa significa un’industria del genere rispetto al pollo fritto e allo jogurt tedesco?   Poi il PD si lamenta se lo bastonano alle elezioni: biso
Da quasi un anno sono finiti i lavori per le video registrazioni delle sedute consigliari ma finora non si vedono ne in streaming e neppure post. Già i lavori vennero appaltati con criteri e contenuti da poco esperti del problema ma che DOPO un anno e un investimento di quasi 20mila euro siamo ancora … nel c.d. campo delle sette pertiche e per di più dobbiamo assistere ancora al cincischiamento quando un consigliere deve parlare (nessuno vi ha detto che esistono i registratori digitali multi pista e che costano pochi euro più dei singole pista?) non è un bel vedere.
Inoltre resto convinto che tutte le TLC (esterne) del comune vadano messe in rete e quindi visibili da chiunque lo voglia dal momento che funzionano da deterente contro i malviventi.
Non è pervenuta nessuna risposta.

La risposta che ci ha dato la sindaca Gamba è ilare. Sullo streaming delle sedute consigliari nisba per i costi  e poi perchè la conferenza dei capigruppo ha deciso che le registrazioni saranno visionate e poi si deciderà cosa metter in onda per la tutela della privatezza «quando si parla delle persone». Vale a dire siccome i consiglieri sanno quanti strafalcioni raccontano, hanno deciso di censurare ai cittadini quel che non vogliono far sapere.
Quanto alla messa in streaming delle visioni delle telecamere comunali (per dissuadere i malintenzionati dal compiere atti illegali)  la sindaca é NETTAMENTE CONTRARIA perché NON gradisce vivere in un paese dove i «cittadini sono controllati». Nel proseguire del ragionamento si scopre che gran parte delle immagini delle telecamere, per la posizione dove sono istallate, non servono  (quasi) a nulla dal momento che (non ridete o piangete: a scelta): (1) chi fa danni in genere si nasconde  con una felpa (e cita il filmato dello svaligiamento del negozio di ottica alle Crocette) (2) in genere chi penetra nei locali comunali lo fa dalla parte opposta da dove sono istallate le telecamere (caso recente della Rodari) (3) bisogna mettere li un agente a vedere tutte le registrazioni e questo non è possibile per ovvi ragioni di costi.
Ragionamento perfetto da parte di chi non ha capito un’accidente di come si usano le TLC combinate con gli antifurti. Bene o male che vada Vivere Curno troverà di sicuro una onlus  che gli proporrà il «che fare» e di sicuro arriverà una «determina ad hoc». Intanto hanno speso i soldi per telecamere e antifurto ma non sanno come gestirli e quindi perché hanno speso i soldi?
 Il giorno 06 febbraio 2018 Le ho comunicato un documento trovato in rete scritto da un dirigente dell'urbanistica dell'ex provincia di Milano che riporto:
"Lo scorso anno la Finanziaria 2017 ai commi 460 e 461 aveva finalmente fissato all'1 gennaio 2018 il termine per reintrodurre i vincoli di destinazione, ovviamente aggiornandoli negli obiettivi rispetto a quelli che erano in vigore nel 1977. Non solo quindi per opere di urbanizzazione primaria e secondaria come era nella Legge Bucalossi. Una maggiore attenzione viene ora dedicata alla riqualificazione della città esistente: recupero dei centri storici, demolizione delle costruzioni abusive, interventi di tutela e riqualificazione dell'ambiente e del paesaggio, mitigazione del rischio idrogeologico. Il testo del comma 460 è qui integralmente riportato.
“A decorrere dal 1º gennaio 2018, i proventi dei titoli abilitativi edilizi e delle sanzioni previste dal testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, sono destinati esclusivamente e senza vincoli temporali alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, a interventi di riuso e di rigenerazione, a interventi di demolizione di costruzioni abusive, all'acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell'ambiente e del paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico, nonché a interventi volti a favorire l'insediamento di attività di agricoltura nell'ambito urbano”.
In realtà come si legge nel testo una parte degli oneri può ancora interessare la parte corrente dei bilanci, attraverso le attività di manutenzione ordinaria.
Nella stessa  mail Le veniva chiesto quale fosse il vostro orientamento in merito all'uso degli oneri ex FreniBrembo ed altri nel 2018.

La nostra mail del 06 febbraio ‘18 è successiva all’approva- zione ed alla pubblica- zione del piano opere pubbliche 2018-2020. Durante l’incontro abbiamo fatto presente alla sindaca come nelle lunghissime spataffiate delle delibere di giunta e delle determine  piene zeeppe di «dato atto», «considerato» tenuto conto», «le premesse fanno parte integrante della deliberazione» ecc. ecc. NON abbiamo letto quanto prevedeva la c.d. Finanziaria 2017 ai commi 460-461. Una deliberazione di giunta e di consiglio comunale DOVEVA inserire obbligatoria- mente quel riferimento e il piano opere pubbli- che DOVEVA separare in maniera esplicita ed inequivocabile quanto degli oneri  da riscu-tere venivano investiti secondo legge (Finan- ziaria 2017) e quanto erano al di fuori. Così non è avvenuto.  La sindaca ci ha risposto che nessuno degli uffici comunali (tecnico, ragioneria e segretario) hanno sollevato il pro- blema e quindi per la maggioranza di quei commi della Finanzia- ria 2018 se ne fanno un baffo. Poi ci ha sfidati: scriva alla segre taria comunale o faccia ricorso. Resta il fatto che il POP2018-2020 del Comune di Curno è redatto in violazione di una legge dello stato.