Chi
non vuole vedere l’intreccio dei fatti è di chiudere occhi e tapparsi
le orecchie. C’é stato lo scempio inflitto dai fascisti al monumento
delle vittime di via Fani con le improvvide dichiarazioni del capo
della polizia Gabrielli in difesa della PS ne suo insieme rispetto alle
nette dichiarazioni del sostituto procuratore generale Enrico Zucca sui
fatti delittuosi commessi dalla polizia con la copertura del governo
Berlusconi Fini al G8 di Genova. Nel momento in cui le due formazioni
uscite vincitrici dalle elezioni debbono trovare uno straccio di
accordo per fare un governo oppure calare le braghe e tornare alle
elezioni, proprio mentre i media che le hanno sostenute ferocemente
negli ultimi due anni non sanno più a che santo votarsi per
tacere lo stallo in cui 5S e CDX+Lega si sono infilati, ecco che la
solita manina segreta italiana che compare nelle situazioni di crisi ha
scodellato l’argomento distraente per il popolo bove che s’abbevera ai
talkshow della tv e sui giornaloni.
Guarda che novità a Pasqua scatta l’allarme terrorismo da Torino passando per Milano fino al litorale lametino.
Nella vicenda c’è l’intero schieramento degli attori criminali del settore degli ultimi periodi.
Il terrorismo è ottimo elemento distraente delle masse non fosse altro
che le dichiarazioni della coppia Matteo&Giggino ormai non
scodellano nessuna novità e quindi ecco l’utilità di spostare la paure
degli italiani indirizzandole di nuovo sull’immigrazione e sul
terrorismo.
Peccato che poi alla pentola manchi sempre il coperchio perché
anche la casalinga di Voghera si domanda come mai siano stati necessari
quindici mesi pe ricostruire quei pochissimi collegamento tra i
pochissimi terroristi finora indagati: poi bisognerà vedere quanti ne
resteranno davvero in galera.
Oggi per colmare la misura quanto a presa per i fondelli (vero gli
inermi e fiduciosi cittadini santi bevitori delle news dei servizi)
ecco che nel centro di Roma è impunemente piombato che un TIR fratello
gemello di quello che piombò sulla folla il 16 dicembre 2016 a
Breitscheidplatz.
E mentre gli ignari cittadini hanno proseguito il proprio
shopping del tutto disinteressati alla vicenda , ecco che una pattuglia
dei CC ha fermato l’autista fessacchioto che «ha sbagliato strada». Che
sbadato!.
Proprio le sequenza dei fatti di queste ultime settimane dimostra
abbondantemente come nei gangli dello stato ci sia una regia che
mira a portare al governo la coppia Matteo&Giggino salvo il
problema di fare digerire ai rispettivi elettorati il rospaccio. Quale
miglior digestivo non è il terrorismo? Esattamente come ai tempi
dell’assassinio di Moro. Solo che adesso hanno imparato la lezione e
c’hanno di mezzo i talkshow.
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LA
NOTIZIA.Giunta regionale, sorpresa dell’ultima ora. Terzi alle
Infrastrutture, Magoni al Turismo La sorpresa arriva nelle ultime ore
prima dell’annuncio ufficiale di Attilio Fontana: Claudia Maria Terzi
sarà assessore regionale. Per lei altri cinque anni al Pirellone: non
più all’Ambiente, ma alle Infrastrutture. Terzi, eletta al Senato alle
ultime elezioni politiche, ha scelto di tornare in Lombardia e sarà
assessore .
IL COMMENTO. Niente da fare a Roma per l’avv.Terzi con alle spalle una
tribolata carriera come sindaca a Dalmine e poi assessore nella
giunta Maroni. Avvocato Maroni, avvocata Terzi, fedelissima la seconda
del primo, il Salvini non la vuole tra i senatori a Roma. Vittima
del repulisti contro i maroniani messo in atto dal Salvini. Più che
probabile che lei desiderasse il seggio senatorio, nono0stnate la
piccola appena arrivata. Se non altro perché -stando a Roma- sarebbe
rimasta al riparo di eventuali grane giudiziarie che potrebbero
arrivare come ex assessore regionale. Non si sa mai.
L’avv. Terzi è uno dei legali di fiducia delle piccole imprese edili
per la consonanza politica tra professionista e gran parte di quel
mondo.
Di lei come legale ricordo un episodio che non ho mai approfondito. Lei
assisteva un’impresa contro un privato in una causa civile. La lite
andò avanti per poche udienze e quando arrivò la sentenza i due
contendenti scoprirono (immagino abbastanza incazzati) che... nessuno
dei due avvocati conosceva una norma di legge che avrebbe
immediatamente deciso la faccenda. L’aspetto curioso è che NESSUNO dei
due legali citò mai in corso di causa proprio quella norma in base alla
quale il giudice poi decise.
Invece a Curno la Terzi calò per un comizio in piazza della chiesa a
sostegno del candidato forzista Locatelli predicando CONTRO
l’ampliamento del centro commerciale. Peccato che nella foga oratoria
dimenticasse che quella variante di piano l’avesse già approvato in
giunta regionale pochi giorni prima. Per la causa questo ed altro.
Adesso quel cattivone di Salvini l’ha rispedita in regione. Non si può!.
Il custode delLa Latrina di Nusquamia, tale ing. Claudio Piga, abduano
di origini sardAgnole con ascendenze garibaldine dalla ValCamonica,
uno che ha fatto il classico dai preti annusando le puzzette che aveva
disseminato in aula l’Antonio Gransci oltre all'avere appreso analisi
matematica uno e due dalla mitica Ajroldi Vasconi stavolta se la
prende con l’ARCIGAY napoletano perché intende celebrare il Gaypride
nientepocodimeno che a Pompei, violando la sacralità della cittadina
che ospita il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei. Ecco
l’incipit del sardAgnolo fascista: Il ricatto morale: «Non ti piacciono
le pagliacciate? Allora sei omofobo» Ecco un'ennesima pagliacciata in
arrivo, alla quale la similsinistra, che ha perso per strada i valori
del socialismo umanitario, ma ha raccattato le panzane del liberismo
aziendalistico e le bùbbole del politicamente corretto, non vorrà far
mancare la propria simpatia. E se agli impostori cattolici tocchi una
madonna, sono guai seri. Va bene che il custode delLa Latrina ha una
certa età e quandi si diventa insofferenti anche dell’aria che tira, ma
che uno abduano arrivi ad aprire - a fine marzo- un tread sul gaypride
di Pompei partendo da una notizia di metà febbraio fa pensare male
della sua salute. Con un tread lungo come due aggetti siffredici
(copyright by A GUARDARE ALLE COLLINE) in cui mescola mille argomenti
la cui connessione è tutta da scoprire rende manifesta tutta la più
classica paura dei c.d. maschi italiani di fronte a quegli svagati che
organizzano e sfilano al gay pride. C’è un’idea fascista nella
crapa del custode delLa Latrina di Nusquamia in base alla quale chi
abbia un’idea differente dalle sue non solo non ha diritto di
cittadinanza ma nemmeno di parola.
Il custode delLa Latrina di Nusquamia non contesta un’azione ma
contesta il diritto di esprimerla. E siccome è profondamente e
strutturalmente disonesto applica la sequenza esopiana del lupo e
dell’agnello.
Detto questo bisogna riconoscere al custode delLa Latrina di
Nusquamia una soddisfazione. Tutti i suoi amorazzi, quelli che
gli hanno pagato qualche fattura per i giornaletti porno che scrisse
come spin doctor del grande sindaco Gandolf, hanno nominato l’altra zia
della nipote di Nubarak come presidente del Senato. Finalmente
una donna-donna che si fa chiamare «presidente» e non presidentessa.
Una con le debite palle che non ha timore di rompere ilpoliticamente
corretto: come il custode delLa Latrina di Nusquamia appunto. Proprio a
lei che, ricorda sempre il Sindaco di Palizzi (RC) nell'estate del '71,
fu eletta miss Palizzi in un noto lido della cittadina che organizzava
feste. "La terra della Magna Grecia, della quale condividiamo le
origini, ha plasmato donne che hanno protetto e difeso l'istituzione
fondante della società: la famiglia. Oggi, ancor di più con lei - ha
affermato ancora - una donna unificherà una comunità più grande, più
solida nei valori ancestrali, di cui è espressione, e proiettata al
bene e al progresso dell'Italia".Una che stima fondamentale la coppia
maschio+femmina. Una anziana degna coetanea del custode delLa Latrina
di Nusquamia. Cosa volete di più? Un lucano.
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