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Il Corriere /Bergamo di oggi pubblica due notizie inquietanti. La prima riguarda la multa comminata da vigili urbani a quattro ragazzi, tre minorenni, che hanno l'abitudine di stazionare sui  propilei di Porta Nuova «violando» in questo modo l'art.2 del regolamento che precisa: «Al fine di prevenire e contrastare situazioni in cui si verificano comportamenti quali il danneggiamento del patrimonio pubblico e privato, o che ne impediscono l'utilizzo o determinano lo scadimento della qualità urbana, è vietato sdraiarsi per terra o bivaccare sulle strade, nelle piazze, sui marciapiedi, sotto i portici o gallerie, sui rilievi dei monumenti, ….». Insomma, dai Propilei di Porta Nuova si può passare, ma non fermarsi, non utilizzare i gradini come sedie di un bar. Se no arrivano le multe, come è successo ieri: 100 euro a testa.
Probabilmente i vigili di Bergamo bassa seguono un regolamento differente rispetto a quelli di città alta dal momento che sul basamento della Angelo May stazionano normalmente decine di persone che magnano bevono (e spesso abbandonano resti della crapula) senza  che  -non diciamo siano multati- ma almeno siano gentilmente invitati a levar le loro sacre chiappe da codesto monumento che  (ci pare...) non sia meno degno degli orrendi propilei di Porta Nuova.
La seconda  notizia appartiene al genere tipico dei bergamaschi: purché si facciano soldi va sempre bene tutto finché non si scopre - stracciandosi le debite vesti- che pure tra gli impostori cattoleghisti orobici «c'è un po' di mafia». Dio mio! Precisiamo: sempre importata neh!. O assimilabile. Le gazzette indigene tutte a sboronare sui dodici milioni di passeggeri del Caravaggio salvo poi che... vedi la notizia del Corriere per comprendere che razza di giungla c'è attorno all'aeroporto.
Si da il caso che il sindaco Gori, il suo assessore con la pistola (ad acqua) Gandi e il presidente Sacbo avv. Bruni si diano una mossa e oltre a rincorrere quei quattro maledetti scugnizzi che violano con le loro plebee chiappe i nobili propilei nostrani, aprano gli occhietti, non troppo, solo un po' per vedere che «fauna» cresce nella selva dei dodici milioni di passeggeri del Caravaggio? O chiediamo troppo?
La Giunta Gamba dovrebbe spiegare ai cittadini prima di tutto come mai con la determinazione n.82 del 22 febbraio ‘18 viene designata la commissione operazioni di gara del 22/02/2018 presso la Provincia di Brescia mentre con la determinazione n.83 viene approvato il progetto di fattibilita' tecnico ed economica dell'intervento di adeguamento normativo ed interventi di efficientamento energetico impianto pubblica illuminazione comunale - nomina r.u.p. -. 
Non è avete messo il carro davanti ai buoi oppure pensate davvero che i curnesi siano solo bovi?
Poi leggiamo un sunto ragionato della Determinazione n. 82 del 22-02-2018 che decide la designazione commissione operazioni di gara del 22/02/2018 presso la Provincia di Brescia - Riconoscimento rimborso spese ai componenti tecnici esterni - impegno di spesa -....
Premesso che.... Considerato che le operazioni di gara avranno luogo presso la Provincia di Brescia in data 22/02/2018 e che per l’espletamento delle suddette operazioni si rende necessario costituire una Commissione di Gara per la valutazione delle offerte pervenute;
Appurato che le competenze necessarie per l’incarico di Componente Commissione di Gara sono afferenti a prestazioni specifiche non comparabili, strettamente connesse alle conoscenze acquisibili solo con esperienza lavorativa nel settore alle dipendenze di Enti Locali;
Ritenuto quindi di costituire la Commissione di Gara designando i seguenti componenti tecnici esterni:
1. geom. Renato Bondesan - Istruttore Direttivo Settore Tecnico – Comune di Presezzo;
2. arch. Marco Cavadini - Responsabile Settore Tecnico – Comune di Valbrembo;
3. arch. Alberto Nicolo’ – Responsabile Settore Tecnico – Comune di Osio Sopra;
Visto che per le peculiarità del suddetto incarico viene offerto e convenuto per ciascun componente la Commissione di Gara, a titolo di rimborso spese, un compenso lordo omnicomprensivo (esclusa la sola IRAP) pari ad € 160,00.= per spesa complessiva pari a € 480,00
(...).
A parte la barzelletta: «Appurato che le competenze necessarie per l’incarico di Componente Commissione di Gara sono afferenti a prestazioni specifiche non comparabili, strettamente connesse alle conoscenze acquisibili solo con esperienza lavorativa nel settore alle dipendenze di Enti Locali» che è la traduzione del milanese «ofele fa el to mestè» vorremmo sapere quali diplomi siano in possesso a codesti tecnici per essere scelti come commissari di TALE SPECIFICA GARA ( che non tratta l’acquisto di carta igienica e nemmeno carta da copie p.e.) spostandoli addirittura a Brescia visto che poi sono tutti del circondario curnese e magari anche simpatizzanti del PD o della lista arancione.
Tutti a Brescia cantando in coro lontano dagli occhi, lontano dal cuore come fu per l’appalto di manutenzione del beni comunali?
DiMaio nella conferenza stampa alla stampa estera ha dichiarato tra l'altro che” chi vuole mettersi al lavoro per gli italiani, si faccia avanti”.
Già: “chi vuole mettersi al lavoro per gli italiani, si faccia avanti”.  Il giovanotto non deve avere le idee chiare dal momento che  non spetta agli altri farsi avanti ma spetta ai 5S presentare delle proposte e siccome stanno asserendo da cinque anni che loro le proposte le hanno, per adesso non hanno chiesto alcun incontro per presentarle “agli altri”.
Da quando esiste questo straccio di repubblica la prassi è sempre identica: il partito che vince le elezioni si fa avanti per primo. Non fosse altro per rispettare i propri elettori.
Se la conferenza stampa alla sede della stampa estera fa  parte della strategia comunicativa che vuole i 5 stelle impegnati a dare segnali rassicuranti all'Europa e al Quirinale: “Le elezioni del 4 marzo sono state uno schiaffo al vecchio modo di fare politica. Gli italiani hanno dato un segnale che va colto: un voto post ideologico, dove non ci sono più destra e sinistra, con un 32 per cento di preferenze a un programma che non è mai stato estremista, e non è contro l'euro. Abbiamo fatto una campagna promettendo che non avremmo lasciato l'Italia nel caos, che non saremmo usciti dall'euro e basata sul dialogo”.
Peccato che finora non abbiano detto nulla e non abbiano chiesto alcun incontro. L'idea stessa che tocchi a chi ha perso le elezioni di chiedere un incontro al partito  vincitore è completamente da fuori di testa.
DiMaio minaccia bruscamente che i 5 stelle non temono il ritorno al voto nel caso non si trovasse un accordo. Anche se, ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è andare al governo. Non sto contemplando l'ipotesi che non inizi la legislatura”. Chissà a chi tocca farla cominciare se non a chi è arrivato primo!?
Pure Salvini appena uscito brutto e notevolmente incazzato dall'incontro con Berlusconi e la Meloni  minaccia che lo scenario del voto anticipato non lo spaventa. Anzi, in Lega c'è chi annota che la campagna «di ringraziamento degli elettori» che Salvini inizierà tra poche ore — per cominciare, in Trentino, Calabria e Friuli — assomiglia davvero molto a una campagna elettorale in piena regola. Il ritorno alle urne, i salviniani ne sono convinti, «sarebbe un ballottaggio tra la Lega e i 5 stelle». Anche se, tra gli scenari, i leghisti mettono quello dei «responsabili per paura», i parlamentari che «potrebbero pensare di votare qualunque governo pur di scongiurare le elezioni». A'nvedi….
Quell'acciuga dissalata che è Scanzi ieri lanciava un “vorrei fare un appello agli appelli: “Basta con gli appelli al Pd per appoggiare un governo 5 Stelle”. Per carità, da un punto di vista meramente teorico li condivido. M5S e Lega hanno un match point irripetibile per togliere dai giochi il Pd. Se vanno in fretta al voto, tolgono dai giochi il terzo rivale: sarebbero politicamente scemi di nulla, se non sfruttassero tale occasione. Più che avere un'occasione di governare con il Pd, M5S e Lega hanno un'occasione di dare il colpo di grazia al Pd non governando con esso. Lega e 5 Stelle hanno i numeri per fare quello che vogliono: sono loro gli aghi della bilancia, non certo il Pd. Certo, non possono governare da soli, ma possono impedire che lo facciano gli altri. Altrimenti ci sono due strade abbastanza agili. (1) M5S e Lega assecondano (da soli o con chi vuole starci: non importa) Mattarella per un “Governo del Presidente” che faccia l'indispensabile e la legge elettorale. (2) Fatta la legge elettorale, M5S e Lega fanno saltare il banco e si torna al voto. Marzo 2019 al massimo, possibilmente prima. A chi mi dice che così facendo Di Maio non potrebbe ricandidarsi per il vincolo del doppio mandato, rispondo così: mi gioco entrambe le palle che se questa legislatura durerà meno di un anno, il doppio mandato verrà “sospeso”. E Di Maio ci sarà ancora. In questo modo, di fatto, M5S e Lega porterebbero il Pd all'annullamento, peraltro salvifico anche per il Pd, che sarebbe – sul serio – costretto a ripartire da zero. E in questo modo, con una nuova legge elettorale, permetterebbero agli italiani di decidere una volta per tutte tra Salvini e Di Maio. Non ci sono altre opzioni: qualsiasi inciucio duraturo sarebbe terrificante. Fate durare poco questi pallosissimi traccheggi e torniamo in fretta al voto. Non è un'opzione esaltante, lo so, ma con queste carte in tavola è l'unica che abbiamo. Amen concludiamo noi.

I ragionamenti sbrigativi di acciuga Scanzi non tengono conto dei numeri. Un conto è la speranza di acciuga ed altro conto sono i numeri. I numeri che contano di più sono i debiti che i 950 eletti hanno fatto per la campagna elettorale e le casse vuote dei rispettivi partiti. Altri numeri leggibili: http://www.corriere.it/elezioni-2018/risultati-politiche/camera.shtml e vanno attentamente riflettuti per diverse ragioni.
Se si va ad elezioni anticipate bisogna vedere come ci si arriva e chi ci arriva e quando ci si arriva.
Prima di tutto bisogna rifare una legge elettorale e qui i 5S possono anche restare fermi sul rosatellum ma dentro la colazione di centrodestra gli interessi divergono  massicciamente tra Forza Italia e la Lega.
La nuova legge elettorale dovrà risolvere il problema del voto disgiunto che può piacere a tutti (messo da parte il fiorentino nel PD) mentre scoccia moltissimo a 5S e Forza Italia.
Il come arrivare alle anticipate è tutto dire: bisognerà vedere se la passano gli italiani questo autunno o la prossima primavera, con lo spread a 250-300 punti, la disoccupazione galoppante e l'IVA raddoppiata saranno convinti che la colpa è tutta del PD (o di FI). Iva balzerebbe all'11,5 (per l'aliquota ridotta) e addirittura quella più alta al 24,2. Sarebbe un salasso per tutti, si calcolano oltre 800 euro a famiglia.
Per esempio viene dato come sicuro per cui se si va alle elezioni anticipate PD e FI vengono fagocitati da 5S e Lega. Non è affatto vero. Molto più probabile che non siano primarie tra i due ma piuttosto che ne escano  malconci entrambi coi rapporti di forza ribaltati dentro la coalizione di centrodestra a favore di FI così come molti transfughi dal PD verso i 5S non tornino all'ovile visto che la segreteria e le liste non saranno quelle autenticate dal fiorentino ma avranno  maggiore respiro ed apertura.
La questione è che ne Lega ne 5S sono in grado di sbrogliare la matasa in cui sono finiti  ma pretendono che il nodo gordiano sia sciolto dal PD regalando loro i propri voti.
Pure Mattarella stia bene attento a come si muove perché nel PD c'è la cattiva abitudine di sciegliersi i segretari con delle votazioni piuttosto che con i clic e quindi i continui richiami alla ragionevolezza del Colle cominciano a infastidirci come elettori piddini. Esattamente come cominciano a dare fastidio questi continui richiami  e minacce di distruzione del PD, preso ormai come un'accozzaglia di sbandati.
Pertanto il Colle così come i due vincitori si mettano bene seduti a riflettere e non continuino a scocciare i piddini.