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1 Sono arrivati i soldi! Addosso coi ferri! A metà gennaio in una riunione della giunta Gamba, assenti gli assessori Cavagna e Conti, è stata approvata la prima variazione del bilancio di previsione per il 2018 (e del DUP 2018-2020) a seguito dell'avviso da parte della dirigente dell'UUTT degli incassi degli introiti per contributo di costruzione - richiesta variazione di bilancio per la «realizzazione nuovo edificio carbon, annesso parcheggio e demolizione "cascinetto"» da parte della Freni Brembo.
I nuovi fondi saranno in massima parte destinati (per 300mila euro) al fine di avviare l'iter di realizzazione della rotonda tra via IV Novembre e via Carlinga all'uscita della nuova Rodari e per 155mila euro (!!!!!!una cifra spaventosa !!!!!!!) per l'affidamento del servizio di progettazione e direzione lavori nuova palestra comunale presso la scuola primaria G. Rodari. Tra gli allegati elencati in delibera non è stato pubblicato il terzo: «riepilogo variazione competenza». Boh.
In buona sostanza il malloppone di 355 mila euro incassati dalla FreniBrembo (esclusi i 13 mila destinati agli edifici di culto che se li papperà la parrocchia) andranno alle due spese elencate. Ci pare del tutto assurdo prevedere una spesa di 155mila euro per la progettazione e direzione lavori della nuova palestra della Rodari, ma si sa che la new Rodari è ormai un pozzo senza fondo. Del tutto inutile come scuola, fatta male, costosissima: un monumento alla incapacità delle giunte Morelli e Serra ed al loro narcisismo.
PS: come mai  mancava il duo Cavagna-Conti?


2 E’ la peggiore campagna elettorale del primo settantennio della Repubblica. Quello che sta accadendo e che (in parte) abbiamo sintetizzato nella colonna di destra. E’ impressionante vedere come certi fatti abbiano una continuità tra il nazionale e il locale. Che poi qualche clandestino abduano utilizzi contemporaneamente dizioni leghiste (»la boldrina») e in parallelo dichiari che «ecco che i «mongoidentitaristi di Busto Arsizio (“Giovani padani”) al posto del fantoccio della Giubiana hanno deciso di bruciare il fantoccio della Boldrina: come se non bastasse, hanno fatto accomodare il fantoccio su un barcone come quello dei profughi e degli immigrati che sbarcano in Italia senza documenti, intorno al collo del fantoccio-Boldrina hanno posto una sciarpa rossa e, accanto, una scritta: «Offerta irripetibile “Boldrinia viaggi”: Viaggio della risorsa, all-inclusive, 35 euro al giorno. Solo andata, destinazione Africa».  Ed aggiunge: «(I leghisti bustocchi) sono idioti inoltre perché con questa alzata d'ingegno finiscono con il fare il gioco della Boldrina».
Gentilmente l’immigrato clandestino abduano da molti mesi storpia il cognome della presidente Boldrini  e la diffama nella sua carica così come donna ogni 9x10 righe nel suo blog. E meno male che è un cagasotto e quindi non ha il coraggio di salire nella scala della violenza (con quella verbale é già oltre).


3 Si sono svolti oggi due funerali delle tre vittime dell’incidente ferroviario al treno operaio Cremona-Milano e il ferimento di altre decine. C’è un altro giunto che non andava sul binario del deragliamento come quello che è al centro delle indagini sull’incidente, e anche questo aveva, ed ha, problemi tecnici simili al primo. È stato sequestrato ieri dalla Procura.
In questa vicenda ha brillato l’assenza dei massimi vertici della Regione e dello Stato.
A Milano Bergamo e Crema non si sono visti ne Gentiloni ne Mattarella.
Forse queste autorità «escono» dal palazzo solo se le vittime superano un certo numero. Scommettiamo che se fosse successo ad Amatrice sarebbero accorsi ?
Dalle foto non abbiamo visto nemmeno una corona di fiori della Regione, di RFI e Trenord e tanto meno del governo.
Non hanno mandato nemmeno uno «straccio» di sottosegretario: altrimenti sarebbe apparso in bella vista al TGR.
Non dimentichiamo inoltre che oltre alle tre vittime ci sono ancora decine di feriti alcuni in grave pericolo di vita che meritavano perlomeno una visita. Pare non ci sia stato nemmeno il card. Delpini.
Insomma morire su un «treno operaio» una mattina nella nebbia della pianura padana perché viaggiava  a mo di carro bestiame su binari malmessi non vale «nemmeno una messa». Parigi almeno la valeva.
Partendo dal diritto di ciascuno di aprire un sito web oppure di scrivervi oppure di scrivere a un giornale, fa un po’ specie leggere gli interventi del portavoce sindacale (della maggioranza che governa il paese) o di qualche assessore (in questo ci riferiamo agli interventi dell’ass. Rota su «sei di Curno se...» appunto su un sito generico  dove, per indicazione di chi l’ha messo in piedi, «meglio non si discuta» di politica.
Che é opinabile ma se la posizione è detta in partenza, resta del tutto chiara e legittima.
Vivere Curno -cioè la lista che ha vinto le elezioni- ha un sito web che è fermo dalla elezioni (e dove hanno perfino dimenticato di riportare il bilancio delle spese elettorali) mentre il sito fessbuk va avanti a strappi e spintoni. Qualche consigliere comunale ogni tanto pubblicano in parallelo avvisi che già compaiono sul sito del Comune.
Va bene che la sindaca ha dichiarato che al web preferisce il dialogo diretto, ma il fatto è che «a parole» l’istruito imbroglia l’ignorante (credo lo scrivesse Manzoni...) laddove per «istruito»  nella fattispecie significa «informato» ed è ovvio che un consigliere  comunale o un assessore siano «più informati» di un cittadino qualsiasi.
Salvo il fatto che se un amministratore non informa i cittadini, non può dire che siano in malafede.
Scrivere in rete invece cristallizza le cose dette e quindi c’è poco da ciurlare nel manico. Abilità in cui gli amministratori sono maestri: lei non ha capito, lei non è informato, non ci siamo capiti, non ci siamo spiegati bene ed alla fine, se la sindaca è leggermente nervosetta, c’è mezzo di sentirsi dare del bugiardo. Tout court.  Il che presuppone che la sindaca ritenga la posizione del cittadino frutto di una volontaria predisposizione a dire balle. A quel punto o ci si prende a cazzotti oppure la si manda a quel paese.

Nell’anno di grazia 2018 e con una maggioranza composta quasi tutta da diplomati o laureati,  sarebbe «normale» che ogni assessore o consigliere delegato avessero una pagina personale con la quale -previa registrazione- sia possibile un dialogo. Invece dobbiamo cercare tra pagine NON ufficiali le notizie che dovrebbero stare, proprio perché danno dei soggetti istituzionali, in un sito «istituzionale».

Il problema è che Vivere Curno (e in genere le maggioranze attuali) non ha nemmeno la duttilità che era della democrazia cristiana. Già abbiamo scritto che un sindaco semplice diplomato (ragioniere) com’era Marco Finassi possedeva doti di empatia di quattro spanne maggiori di una Serra o di una Gamba. Oltre all’empatia, quella vecchia DC aveva una capacità di ascolto e davvero di condivisione che le giunte Morelli&Serra&Gamba manco se le sognano.
Che poi fossero peggiori in altri aspetti questo è vero, ma nemmeno del tutto nonostante che il matrimonio catto-comunista non sia andato a buon fine nel PD.
Concludendo:
  aspettiamolo streaming delle sedute consigliari e la conservazione delle registrazioni.
  ci aspettiamo una pubblicazione «ordinata» delle determine e delibere in tempi accettabili (massimo due settimane) perché  siamo abbastanza convinti che ci sia una gestione «politicamente mirata» delle stesse.
  non ci convince tutto questo «andare e venire e tornare»  del personale comunale.
  non ci convince nemmeno questo «andare a Brescia» per certi appalti coi... funzionari curnesi.
  le ditte che vincono gli appalti del Comune debbono pubblicare nei loro siti gli organigrammi dirigenziali e proprietari.
  non è trasparente il fatto che l’urbanistica curnese sia in mano da trent’anni sempre allo stesso professionista. Roba di prima Repubblica.