Spalle
a imbuto capovolto, braccia cascanti sui fianchi, sguardi sorridenti a
metà come quelli di una gallina a bollire in pentola, occhio semivispo
rivolto dall’altra parte rispetto al fotografo. Su, ragazze e ragazzi,
di grazia, datevi un po’ di spirito e «viril» contegno perché siete
così abbacchiati da fare cascare le braccia anche agli elettori. Già
non siete una squadra di fuoriclasse, già é una corsa in salita peggio
del tour des geants, già vi dobbiamo votare per buttare fuori dai piedi
quel sughero mefistofelico che è Maroni e tutta la compagine
affaristica di cui s’é circondato. Già non vale la pena di votare per
un ente inutile come la Regione. Insomma: se non riuscite a farci
sognare fateci almeno divertire.
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Anno nuovo movimenti di personale in municipio.
Così uno degli stradini –forse il più anziano come anni di servizio- ha
chiesto ed ottenuto di trasferirsi alle dipendenze del comune di Orio
al Serio e l'hanno entusiasticamente mollato.
Sempre alla cura dei beni comunali dal primo gennaio è arrivato
–seguendo una lunga trafila- un nuovo dipendente come istruttore
tecnico categoria C1 con assegnazione al settore patrimonio del Comune
di Curnoe siccome questa incombenza la sindaca Gamba se l'è assegnata a
se stessa (manutenzioni del patrimonio comunale) alleggerendo
l'ass. Cavagna che la deteneva ai tempi della sindaca Serra (non si sa
se su richiesta del Cavagna o perché é… arrivato ultimo come risultato
elettorale).
Quindi l'altrettanto inossidabile (quanto a permanenza in
municipio) geom. Mastromattei (unisce l'attività connessa alla
realizzazione di tutti gli interventi pubblici inseriti nei programmi
triennali delle OO.PP. a quella necessaria per garantire la
manutenzione del patrimonio pubblico esistente) lavorerà questo nuovo.
Sempre ai primi di gennaio al «settore pianificazione e sviluppo del
territorio» è tornata l'arch. Roberta Maggioni che pare sia
ancora in condominio col comune di Albino. L'arch. Maggioni era già
stata dirigente del settore a Curno. Era stata assunta previo
concorso ed aveva prestato servizio dal 19 gennaio 1996 al 28
dicembre 2007 come Funzionario Direttivo dell'Area Tecnica
comprendente i settori urbanistica, edilizia privata, lavori pubblici,
manutenzioni, ecologia.
Ebbe quindi la fortuna o la sfortuna di essere assunta sotto il primo
governo leghista a sindaco Bianchi, rimase anche sotto il suo secondo
mandato sindacale, superò quello della sindaca “comunista” Morelli e
dopo sei mesi di sindacatura Gandolfi (centrodestra +lega) se ne andò a
Stezzano e poi ad Albino dov'è tuttora dipendente.
Adesso la giunta Gamba l'ha (ri)chiamata a casa e subito in paese non
si sa per quale esatta ragione è scattato l'allarme. Misteri curnesi o
forse no.
Parliamo di fortuna o sfortuna (per l'arch. Maggioni) perché la Lega
assunse il governo del comune dopo lo scioglimento del consiglio
comunale del governo dc-psi con una compartecipazione del pci, che
erano stati –quei tre partiti- gli attori principali che avevano
portato a Curno il centro commerciale (all'origine di proprietà della
FIAT-La Rinascente). La Maggioni concretizzerà via tutte le varianti
aggiuntive al PRG di mano leghista e forzista e dopo pochi mesi di
governo del neosindaco Gandolfi questa deciderà di abbandonare Curno.
Adesso che riparte la globale trasformazione del commerciale di via
Fermi-Europa con la realizzazione del Piano TS1 la Maggioni dovrà
curarne tutti gli aspetti tecnico legali. Roba da far tremare i polsi
anche a Primo Carnera.
Infine al settore economico finanziario arriva la dott.ssa Monica
Parodi a rinforzare un delicatissimo assessorato anch'esso in mano alla
sindaca Gamba.
Purtroppo finora non sono state pubblicate le delibere relative alla
nomina ne della Maggioni ne della Parodi. La faccenda non è brillante
dal momento che non si tratta di due ultimi soggetti della piramide di
gestione del comune: gli atti di nomina DOVEVANO già essere
pubblici all'albo pretorio.
Che dire dell'insieme di questi “arrivi e partenze”? Nulla! che si «condividono».
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Normalmente
il mestiere di portavoce si affida o a un furbo che sa le cose e quindi
sa confezionare le fake news e spacciarle per vero oppure a un ingenuo
che non sa nulla della situazione e perciò può fare le figuracce del
caso tenendo al riparo la sindaca del momento.
Però anche per confezionare fake news occorrono intelligenza e «scuola» e non è detto che un laureato sia ad hoc.
Al consigliere Battaglia -delegato portavoce della sindaca- bisogna
ricordare che il prossimo contratto di mantenimento e
ristrutturazione della pubblica illuminazione costerà all'incirca rate
annue di 170mila euro, comprensive dell'elettricità necessaria (in
proporzione di 120:50 più o meno).
Se nei precedenti trenta anni si fossero investiti p.e.
50milaX30anni=1,5 milioni per la ristrutturazione e il mantenimento
della pubblica illuminazione, oggi avremmo un impianto
iper-ecologico (ed avremmo anche istallato parecchi girasoli
solari) e perfettamente funzionante… senza ombrello quando piove.
50mila annui erano una cifra sopportabilissima per Curno.
Siccome invece di investire quei 50mila euro l'anno (è un esempio) quei
soldi sono stati destinati a mantenere parecchie clientele elettorali
oppure a costruire una scuola Rodari del tutto inutile, evidente che
adesso l'impianto va in tilt.
Ma non è nemmeno vero quel che scrive Battaglia che “l'operazione è
assolutamente temporanea e al termine di un periodo di tempo pattuito
una nuova ed efficiente rete di illuminazione pubblica resterà a
completa disposizione del Comune. Perciò nessuna svendita, ma un
investimento intelligente in tempi di crisi e quando indebitarsi non è
più concesso.”
Ragionamento perfettamente renziano. Dal momento che in tre anni (tanto
dura il contratto) non sarà rifatto l'intero impianto pubblico e quindi
si proseguirà per altri tre anni e via così all'infinito alla fine
l'impianto non sarà più del comune ma del privato. Inoltre: quanti anni
occorreranno davvero per rimetterlo in sesto?
Come quando si compera una vettura in leasing: in cambio di una rata
mensile l'utente utilizza il veicolo ma nella sostanza lui non è mai
padrone della macchina ma solo obbligato a versare la rata in cambio di
un diritto d'utilizzo.
La questione è che un veicolo dura pochi anni mentre l'impianto di
illuminazione DEVE durare all'infinito ragion per cui o è del Comune o
è della ditta che lo tiene in piedi e accesso di notte.
Il comune ha «perduto» l’impianto di distribuzione del gas (su cui
guadagna il Comune di Bergamo), ha «svenduto» i beni comunali ad una
ditta privata e adesso «svende» anche l’impianto di illuminazione
pubblica.
Il comune non fa debiti: peggio!. Il comune «svende beni comuni» e ciao stai bene.
Il “buon padre di famiglia” è quello che provvede ogni anno a sistemare
qualche pezzo della casa per mantenerne un uso efficiente. Non è
un “buon padre di famiglia” quello che anziché accantonare o investire
destina le spese ad altro salvo poi scoprire dopo trent'anni che la
casa è diventata inabitabile e allora la consegna ad una impresa in
cambio di disporne una in affitto.
Dopo di che, siccome la giunta Gamba ha sempre ragione e del suo «avere
ragione « pretende anche la condivisione» quindi noi cittadini siamo
sempre fessi, suggerisco al consigliere Battaglia di fare i conti dopo
il 4 marzo.
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