schermata 1900 pixels

Francesco Borromini: cupola della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, 1634-46 - Roma









































Spalle a imbuto capovolto, braccia cascanti sui fianchi, sguardi sorridenti a metà come quelli di una gallina a bollire in pentola, occhio semivispo rivolto dall’altra parte rispetto al fotografo. Su, ragazze e ragazzi, di grazia, datevi un po’ di spirito e «viril» contegno perché siete così abbacchiati da fare cascare le braccia anche agli elettori. Già non siete una squadra di fuoriclasse, già é una corsa in salita peggio del tour des geants, già vi dobbiamo votare per buttare fuori dai piedi quel sughero mefistofelico che è Maroni e tutta la compagine affaristica di cui s’é circondato. Già non vale la pena di votare per un ente inutile come la Regione. Insomma: se non riuscite a farci sognare fateci almeno divertire.
Anno nuovo movimenti di personale in municipio.
Così uno degli stradini –forse il più anziano come anni di servizio- ha chiesto ed ottenuto di trasferirsi alle dipendenze del comune di Orio al Serio e l'hanno entusiasticamente mollato.
Sempre alla cura dei beni comunali dal primo gennaio è arrivato –seguendo una lunga trafila- un nuovo dipendente come istruttore tecnico categoria C1 con assegnazione al settore patrimonio del Comune di Curnoe siccome questa incombenza la sindaca Gamba se l'è assegnata a se stessa  (manutenzioni del patrimonio comunale) alleggerendo l'ass. Cavagna che la deteneva ai tempi della sindaca Serra (non si sa se su richiesta del Cavagna o perché é… arrivato ultimo come risultato elettorale).
Quindi  l'altrettanto inossidabile  (quanto a permanenza in municipio) geom. Mastromattei (unisce l'attività connessa alla realizzazione di tutti gli interventi pubblici inseriti nei programmi triennali delle OO.PP. a quella necessaria per garantire la manutenzione del patrimonio pubblico esistente) lavorerà questo nuovo.
Sempre ai primi di gennaio al «settore pianificazione e sviluppo del territorio» è tornata  l'arch. Roberta Maggioni che pare sia ancora in condominio col comune di Albino. L'arch. Maggioni era già stata dirigente del settore a Curno. Era stata assunta previo concorso  ed aveva prestato servizio dal 19 gennaio 1996 al 28 dicembre 2007 come  Funzionario Direttivo  dell'Area Tecnica comprendente i settori urbanistica, edilizia privata, lavori pubblici, manutenzioni, ecologia.
Ebbe quindi la fortuna o la sfortuna di essere assunta sotto il primo governo leghista a sindaco Bianchi, rimase anche sotto il suo secondo mandato sindacale, superò quello della sindaca “comunista” Morelli e dopo sei mesi di sindacatura Gandolfi (centrodestra +lega) se ne andò a Stezzano e poi ad Albino dov'è tuttora dipendente.
Adesso la giunta Gamba l'ha (ri)chiamata a casa e subito in paese non si sa per quale esatta ragione è scattato l'allarme. Misteri curnesi o forse no.
Parliamo di fortuna o sfortuna (per l'arch. Maggioni) perché la Lega assunse il governo del comune dopo lo scioglimento del consiglio comunale del governo dc-psi con una compartecipazione del pci, che erano stati –quei tre partiti- gli attori principali che avevano portato a Curno il centro commerciale (all'origine di proprietà della FIAT-La Rinascente). La Maggioni concretizzerà via tutte le varianti aggiuntive al PRG di mano leghista e forzista e dopo pochi mesi di governo del neosindaco Gandolfi questa deciderà di abbandonare Curno. Adesso che riparte la globale trasformazione del commerciale di via Fermi-Europa con la realizzazione del Piano TS1 la Maggioni dovrà curarne tutti gli aspetti tecnico legali. Roba da far tremare i polsi anche a Primo Carnera.
Infine  al settore economico finanziario arriva la dott.ssa Monica Parodi a rinforzare un delicatissimo assessorato anch'esso in mano alla sindaca Gamba.
Purtroppo finora non sono state pubblicate le delibere relative alla nomina ne della Maggioni ne della Parodi. La faccenda non è brillante dal momento che non si tratta di due ultimi soggetti della piramide di gestione del comune: gli atti di nomina DOVEVANO  già essere pubblici all'albo pretorio.
Che dire dell'insieme di questi “arrivi e partenze”? Nulla! che si «condividono».
Normalmente il mestiere di portavoce si affida o a un furbo che sa le cose e quindi sa confezionare le fake news e spacciarle per vero oppure a un ingenuo che non sa nulla della situazione e perciò può fare le figuracce del caso tenendo al riparo la sindaca del momento.
Però anche per confezionare fake news occorrono intelligenza e «scuola» e non è detto che un laureato sia ad hoc.
Al consigliere Battaglia -delegato portavoce della sindaca- bisogna ricordare che  il prossimo contratto di mantenimento e ristrutturazione della pubblica illuminazione costerà all'incirca rate annue di 170mila euro, comprensive dell'elettricità necessaria (in proporzione di 120:50 più o meno).
Se nei precedenti trenta anni si fossero investiti p.e. 50milaX30anni=1,5 milioni per la ristrutturazione e il mantenimento della pubblica illuminazione, oggi  avremmo un impianto iper-ecologico (ed avremmo anche istallato parecchi  girasoli solari) e perfettamente funzionante… senza ombrello quando piove. 50mila annui erano una cifra sopportabilissima per Curno.
Siccome invece di investire quei 50mila euro l'anno (è un esempio) quei soldi sono stati destinati a mantenere parecchie clientele elettorali oppure a costruire una scuola Rodari del tutto inutile, evidente che adesso l'impianto va in tilt.
Ma non è nemmeno vero quel che scrive Battaglia che “l'operazione è assolutamente temporanea e al termine di un periodo di tempo pattuito una nuova ed efficiente rete di illuminazione pubblica resterà a completa disposizione del Comune. Perciò nessuna svendita, ma un investimento intelligente in tempi di crisi e quando indebitarsi non è più concesso.”
Ragionamento perfettamente renziano. Dal momento che in tre anni (tanto dura il contratto) non sarà rifatto l'intero impianto pubblico e quindi si proseguirà per altri tre anni e via così all'infinito alla fine l'impianto non sarà più del comune ma del privato. Inoltre: quanti anni occorreranno davvero per rimetterlo in sesto?
Come quando si compera una vettura in leasing: in cambio di una rata mensile l'utente utilizza il veicolo ma nella sostanza lui non è mai padrone della macchina ma solo obbligato a versare la rata in cambio di un diritto d'utilizzo.
La questione è che un veicolo dura pochi anni mentre l'impianto di illuminazione DEVE durare all'infinito ragion per cui o è del Comune o è della ditta che lo tiene in piedi e accesso di notte.
Il comune ha «perduto» l’impianto di distribuzione del gas (su cui guadagna il Comune di Bergamo), ha «svenduto» i beni comunali ad una ditta privata e adesso «svende» anche l’impianto di illuminazione pubblica.
Il comune non fa debiti: peggio!. Il comune «svende beni comuni» e ciao stai bene.
Il “buon padre di famiglia” è quello che provvede ogni anno a sistemare qualche pezzo della casa per mantenerne un uso efficiente. Non è  un “buon padre di famiglia” quello che anziché accantonare o investire destina le spese ad altro salvo poi scoprire dopo trent'anni che la casa è diventata inabitabile e allora la consegna ad una impresa in cambio di disporne una in affitto.
Dopo di che, siccome la giunta Gamba ha sempre ragione e del suo «avere ragione « pretende anche la condivisione» quindi noi cittadini siamo sempre fessi, suggerisco al consigliere Battaglia di fare i conti dopo il 4 marzo.