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La pubblicazione di un manuale di sopravvivenza per i poveri e il ritorno dell'occupazione ai massimi dal 2007 non dovrebbero coesistere nella cronaca degli stessi giorni. Né dovrebbero le stime dell'Ocse, secondo cui i giovani andranno in pensione a 71 anni, con le incessanti richieste attuali di tornare indietro sull'età del ritiro a 67. Invece tutto questo accade simultaneamente e purtroppo è anche logico. La generazione del 1952 che nel 2019 andrà in pensione è nata in un anno in cui in Italia vennero al mondo 844 mila bambini. Le generazioni che finanzieranno il futuro di quella classe di età — nate fra fine anni 50 e inizio anni 70 — appartengono a una stagione da 900 mila o un milione di bebè l'anno. Rappresentano una base larga e robusta di baby boomers. Tra dieci anni però anche loro inizieranno a produrre sempre meno reddito e a ricorrere a maggiori cure mediche. Per fortuna molti nel milione-e-sedicimila italiani nati nel 1964 vivranno oltre metà del secolo. Ma chi li sosterrà? Negli anni 90 nasceva poco più di mezzo milione di bebè l'anno, oggi meno di mezzo milione. Al 2040 (di fatto, dopodomani) l'Italia avrà perso sei milioni di persone in età di lavoro, da 39 a 33 milioni. Qui s'innesta la questione della povertà e dell'esclusione di chi è nato fuori dalle aree privilegiate di una società immobile. Per loro l'uscita dall'Italia in cerca di fortuna è naturale, infatti dal 2006 il numero degli italiani all'estero è esploso da 3 a 5 milioni. L'attrito alla migrazione dall'Italia verso l'Europa è ormai inesistente, in tempi di colloqui di lavoro fra Palermo e Stoccolma su Skype, telefonate gratis dalla Germania e posti duri ma disponibili ovunque a Amazon o Deliveroo. I giovani nati fuori dal privilegio lasciano il Paese perché l'Italia è una società internamente chiusa e l'Europa invece è aperta. Ma così un Paese già sbilanciato perde la sua base. La lezione è che una società chiusa, come sottoinsieme di una società aperta, non può tenere. E poiché l'Europa è e resterà aperta, il programma per i politici dovrebbe essere chiaro. Se solo fossero seri .

Federico Fubini

La regina Luisa Gamba 1a, al secolo sindaca di Curno assieme alla regina emerita Serra, escono assieme alla corte da palazzo reale a incontrare il popolo (bove?). Solo se c’è beltempo: precisano. Magari si rovinano le mises. Lo faranno due volte al mese a partire dal giorno di santa Lucia 2017 e il popolo (bove) si aspetta cesti di mandarini, asabesi, galettine e noci, aranci: insom ma tutto quel che la santa Lucia porta ai bambini (ed a quelli grandi) buoni (e a quelli bovi?).
Prendiamola con ironia visto che finalmente ha nevicato,  che il gelicidio non ci ha colpiti, che si respira meglio, che hanno aperto la stazione ferroviaria dell’ospedale.
All’improvviso il dodici dicembre sul sito del comune appare il volantino sotto illustrato e ci siamo subito commossi.
La giunta Gamba o ha le idee chiarissime o è nel pallone totale oppure sta avviando la campagna elettorale per le politiche del 2018 (boh?). Che la regina emerita Serra corra con Gori?
Allora riassumiamo questi primi sette otto mesi del regno della regina Gamba 1a.

 Il giornale del Comune: chi l'ha visto?
 Le assemblee pubbliche: di sabato mattina alle 10 e mezza così i cittadini smammano alla svelta.
 Per incontrare la sindaca occorre l'appuntamen to… la settimana prossima.
 Vivere Curno ha un sito web e face book dove da mesi non pubblica nulla. Morto.
 I cittadini aspettando il rendiconto entrate/spese della campagna elettorale dei partiti. Chi li ha visti?
 I quotidiani pubblicano sui lavori di ampliamento della Dalmine-Almè e nessuno ne parla sul sito del comune.
 Hanno deciso di affittare le aule della vecchia Rodari e si scopre che…
 Le delibere di giunta e consiglio vengono pubblicate con ritardi mostruosi e spesso con documenti illeggibili.
 Se scrivi una mail alla sindaco o consiglieri FORSE ti rispondono prima di un mese.
 Nessuna notizia della costituenda Commissione Gggiovani. Forse ci sarà un incontro  tra i capigruppo per lottizzare.
 L'accesso agli atti con 2-3 settimane di attesa. Forse anche quelli.
 Hanno speso 20-22000 euro per le videoregistrazioni delle sedute consiglieri e non si vede nulla all'alba. Che Putin abbia hacherato il tutto?
 I cittadini sono stati buttati fuori dai piedi col numero verde ARCA.
 Congratulazioni alla giunta ed all'UUTT per la “bellezza architettonica e paesaggistica” dell'intervento sul parcheggio zebra: la “porta di Curno”. Sulla via Fermi c’avrei messo oltre le cabine enel pure dei gabinetti pubblici.
 I cittadini per sapere quanto hanno pagato (i costruttori) o riscosso (il comune) devono  leggere BG news per accorgersi che glielo hanno mezzo regalato (l'intervento).
 Non si capisce tutto questo andare venire tornare per gli appalti: con la provincia di Bergamo, poi con Brescia, poi torno indietro, poi torno a Brescia. Nessuno che spiega l'andare e il venire tranne che girano appalti non di quattro euro.
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Adesso la giunta va al mercato due volte al mese, pioggia permettendo.
E per prendere per i fondelli i cittadini nel volantino li ha disegnati come dei pipottini nel presepio.
Ciao e buon anno 2018.