Pare
ormai accertato che alla giunta Gamba le «masse popolari» quasi
sicuramente facciano venire l’orticaria. Per prima è stata la
giunta Serra ad allestire il numero verde per segnalare i guasti
all’impresa titolare del contratto del servizio di gestione del
patrimonio comunale. Assieme al numero verde hanno messo in onda
anche l’app WEDU «per contribuire al decoro della tua città». I soliti
maligni mormorano sia soltanto un favore alle insegnanti e
professoresse. Adesso che con la giunta Gamba sono arrivati i gggiovani
pulcinotti uno uscito dal PD e i rimanenti dalle varie associazioni
finanziate dal comune, ecco l’app LibraRisk sul Piano di Emergenza
Comunale «per comunicare in modo efficace la protezione civile ai
cittadini». Maggiori info le trovate al link col nome dell’app.
Congratulazioni ai venditori della ditta per avere saputo piazzare il
prodotto anche a Curno: prodotto di cui NON si sentiva SICURAMENTE un
bisogno impellente. Anche perché da quel che si legge sul sito, sarà un
caso ma i 15 comuni della bergamasca che l’anno adottata stanno tutti
in montagna (zona Valle Imagna) e nessuno in pianura. Comuni che
negli ultimi 50 anni hanno avuto grandi danni da frane e smottamenti
stradali.
I problemi di sicurezza ambientale dei cittadini di Curno non sono
affrontabili con una app perché i nostri potenziali pericoli sono (a)
un’industria chimica situata al Pascoletto di Mozzo (b) le autocisterne
di carburante che troppo spesso passano tra le Crocette e la via
Dalmine (c) le esondazioni della Roggia Curna (d) la «canalizzazione»
imposta al torrente Quisa ed al fiume Brembo. Quanto a un terremoto
oltre il 4 grado avremmo il 100% degli edifici ante1960 tutti a terra;
pure a terra finirebbe il 20% dei restanti e quasi tutti i capannoni.
Osservando il pessimo stato di mantenimento del territorio che va verso
un degrado vieppiù maggiore, ci si rende conto che i nostri consiglieri
comunali sostanzialmente non «fanno caso» che il paese sta diventando
lurido. Ci si domanda come mai i consiglieri e soprattutto gli
assessori non vedano quel che i cittadini vedono ogni giorno ragion per
cui ecco l’app di segnalazione così quei rompi di cittadini non vanno
più a disturbare ne l’assessore ne la sindaca.
E non mi riferisco a zone periferiche ma proprio al centro del paese:
dalla piazza del municipio a quella della chiesa , Largo Vittoria
oppure via De Amicis Buelli e parcheggi adiacenti.
Quello che la giunta Gamba NON ha compreso lanciando queste due app
(poi se chiedi un incontro occorre una settimana di tempo per
averlo...) è che la gggente le interpreta come un «rifiuto» al
dialogo. Un modo fintamente tecnologico per tenere lontani i cittadini
rompiscatole.
Poi ci sono diverse interpretazioni del proprio modo di vivere. La
giunta Gamba pensa che sbolognando al maggior numero possibile di
pietenti qualche «bonus» di fiorentina derivazione riesca a raccogliere
consensi.
Non basta avere i soldini per lo zainetto super quando vivi in un
paese perennemente sporco e sfatto. Mentre le lampadine rotte delle
professoresse sono sicuramente cambiate in tempo reale.
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Chi
abbia la buona volontà di rivedere i due interventi di Bersani, quello
sulLa7 da LillyGruber del 15.11 e quello su RAI3 del 19.11 da Lucia
Annunziata ( vedere i link in testata) non potrà notare che sono
sostanzialmente fotocopia l'uno dell'altro con qualcosa di meno o di
più rispetto all'attualità. Poco o nulla di significativo comunque.
Oggi lunedì 20 l'unica novità é che alle prossime elezioni politiche ci
saranno due formazioni comprensive a sinistra. Bersani conferma: col PD
ci troveremo dopo le elezioni in Parlamento.
In Parlamento però bisogna arrivarci ed arrivarci bene: primi o secondi
altrimenti sei la ruota di scorta nel baule. Si estrae quando serve e
si spera mai.
Bersani ci ha deliziato come suo costume di una serie di
«detto-nondetto» che si stanno via via accentuando man mano che
l'universo della sinistra del PD si manifesta nella sua pochezza
elettorale accompagnata da una campagna per nulla convincente del PD di
RI-maritarsi con questo mega universo dove si dichiarano uno meglio
dell'altro.
Bersani si autoassolve dall'Annunziata sul risultato elettorale in Sicilia: siamo sempre andati male.
Ma nelle elezioni siciliane il PD è passato dai 257.274 voti del
2012 ai 250.663 voti del 2017. Tutto l'insieme a sinistra del PD
è passato dai 122.633 voti del 2012 ai 100.583 voti di Fava nel
2017. Insomma non si comprende se sia messa peggio per il famigerato PD
renziano piuttosto che la rianimata sinistra afferente al trio Bersani
D'Aklema Speranza. Tutto questo tenendo conto che nel 2012 ha votato il
47,42% ( 2.203.885 votanti) mentre nel 2017 ha votato il
46,76% ( 2.179.535 votanti).
Che poi nel 2012 il candidato unico del centrosinistra e sinistre
-Crocetta- abbia avuto il 30,50% mentre nel 2017 la somma dei due
candidati «di sinistra» arrivino solo al 24,80% è ormai scritto nella
storia. vale a dire che a parità dei votanti «le sinistre» hanno perso
il 5,7%, un sesto del proprio elettorato precedente. Che non è stato
recuperato da Fava.
Bersani comincia col rispondere interrogando gli interlocutori se
«uniti si vince oppure cambiando si vince?» e continua sottolineando
che in questi ultimi tre anni, nonostante il PD sia stato unito, ha
perso sempre tutte le elezioni perché ci sarebbe sta una profonda
rottura nell'elettorato di centro sinistra che non ne vuole più sapere
delle politiche e dell'arroganza renziana nel non volere prendere atto
dello stato di crisi nel Paese. «Se lasci il disagio alla destra e alla
demogogia, alla fine vincono quelli».
Per esempio, numeri alla mano, potevano domandare a Bersani come mai
quel milione di cittadini elettori (e gli iscritti?) del PD che si
sarebbero rifugiati nel bosco, non siano usciti a votare in massa Fava
mentre invece sono andati a votare 5S o il CDX+Lega.
Dall'Annunziata Bersani precisa che nel 2014 in Emilia Romagna ha
votato “solo” il 37% quando era la regione col maggiore afflusso. Vero:
ma è tutto da dimostrare che l'MdP riesca a riportare in casa quel
20-30% che sono andati al mare piuttosto che a votare.
A Severgnini gli fa notare che mentre nei 5S e nel CDX si sono
messi ad accogliere e raccogliere tutto e di tutto mentre nel
centrosinistra questo non succede. Bersani gli risponde ricordando che
da tre anni stanno assieme al PD a Pistoia Genova Spezia Sesto san
Giovanni Budrio tutt'Italia...dal dopoguerra non vinceva la
destra... se andate a vedere perché la nostra gente non va a votare, si
vede che il 30% del nostro elettorato non vota centrosinistra perché
non ci sta con la guida PD e in PD a guida renziana che ha segato il
ramo dov'era seduto. Ha rotto con un pezzo di popolo sui temi del
lavoro della scuola del fisco e quant'altro. Se voi credete che quel
popolo li torna a votarci perché mettiamo assieme, questo non
succederà... C'è una diseguaglianza micidiale e la destra più
aggressiva sta campando su quello: Casapound c'ha le radici nel disagio
e se non ci andiamo noi, ci vanno loro. Quindi mentre la stampa ci
invita a metterci assieme, arriva la destra che vince.
Bersani fa notare che nonostante la potentissima immissione di denaro
del QE l'inflazione non parte perchè c'è una forbice di diseguaglianza
micidiale che concentra la ricchezza in una minoranza del 10%e quindi
una maggiore eguaglianza. Per raggiungere quella riducendo quella
forbice tra ricchi e poveri occorre lavoro ben pagato e stabile,
occorre universalismo dei servizi a cominciare dalla sanità, fisco
progressivo e fedele. Io farei un governo con chiunque metta queste tre
proposte in campo, quindi anche col PD, ma gli chiederò se ci sta a
rifare il film altrimenti ciascuno per la propria strada.
E dalla Annunziata non disdegna di mettere in conto anche una patrimoniale.
Al PD –Bersani dice- dico che noi abbiamo messo 23 miliardi per
cancellare la precarietà ma l'ISTAT ci certifica proprio oggi che ogni
100 posti di lavoro -dei 900 mila che il PD rivendica di avere creato-
solo SETTE sono a tempo determinato mentre 93 stanno massacrando in
vari destini la generazione dei giovani. Se neghiamo questa realtà
arriva la destra.
Bersani: «non esiste che portiamo via i voti al PD, quelli che
prendiamo li ha già persi» e prosegue facendo notare che nonostante i
tassi ai minimi termini abbiamo aumentato il debito e diminuito gli
investimenti e senza investimenti non crei lavoro. E sul piano politico
c'è stata l'idea di assorbire i voti della destra e contenderli al
populismo grillino... il risultato è che la destra è in spolvero,
che i 5S sono in piedi e il centrosinistra è messo male».
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