«Un
signore entra in una stanza dove c'è un tappeto dai disegni e dai
colori bellissimi, che tutti hanno sempre considerato come un'opera
d'arte; lui lo prende per un lembo, lo rivolta e ci mostra che sotto
quel tappeto brulicavano vermi, scarafaggi, larve, tutta una vita
ignota e sotterranea».
Lo scriveva Umberto Eco e il signore in questione era Piero Camporesi.
Il tappeto -nell’im magine Eco/Camporesi- è la letteratura italiana,
che il grande studioso sottopose a un amoroso trattamento d'urto. Nel
tentativo di ravvivarne trame sbiadite dalla polvere. Di evidenziarne
nodi e snodi dimenticati.
Potremmo prendere la medesima immagine e trasferirla al PD di Curno,
solo che in paese è mancato e manca tuttora un Camporesi. I potenziali
Camporesi- semmai ci potevano essere- hanno fatto tutti carriera nel
sindacato per non disturbare il padrone della sezione PCI da oltre
3,4,5,6 lustri. Anzi: sicuro che li hanno mandati li (o si sono messi
da soli) proprio per quello e la storia pregressa. La sezione
della DC non esisteva ormai da un decennio. I pochi dc rimasti o se
n’erano eclissati oppure erano rimasti gli asini o gli opportunisti.
Magari si dirà che il PD ha «solo» dieci anni ma è una finta: il PD
è-fu la fusione fredda di quel che rimaneva della dc e del pci. Più
qualche relitto socialista e ambientalista. La fusione a freddo avvenne
non per dare un futuro a un progetto ma per salvare i resti di due
caste che sapevano cosa avevano di buono e meno buono alle spalle. Gli
iscritti non si guardavano granche bene tra comunisti ed ex
democristiani.
La sezione del PD curnese, ormai messa in quel fondo di sacco che è la
cantina di un bar, è viva e in crisi esattamente come lo sono tutte le
altre sezioni PD d’Italia. Galleggia trascinata dagli eventi con cui è
costretta a confrontarsi.
Per capire cosa sia il PD curnese bisogna rifarsi ad una delibera del
consiglio comunale dei tempi della giunta Serra quando approvò un
debito fuori bilancio di 10mila euro a chiusura di una questione
apparentemente minore. Il Comune aveva occupato abusivamente il tratto
terminale di via Carlinga a ridosso dell’asse interurbano ed uno spazio
adiacente creandovi il deposito delle cianfrusaglie comunali.
La delibera di soddisfazione del debito fuori bilancio fila via liscia
senza discussione e a nessuno viene in mente di chiedere delucidazioni
alla sindaca Serra : la quale pare abbia trattato la questione
direttamente con la proprietà «escludendo» dalla discussione
l’avv. Raffaelli che aveva iniziato la causa contro il comune per il
risarcimento del danno.
Detto terreno apparteneva al conte Terzi, quello che da ambasciatore
(nochè fascista) della Repubblica Italiana (anche a NewYork) divenne
ministro degli esteri nel governo Monti su indicazione di AN. Il quale
Terzi era il proprietario di gran parte delle aree su cui é sorto il
centro commerciale si iniziativa della Fiat negli anni’70-90. Il quale
Terzi era proprietario di quasi tutte gli immobili su cui sorge
il CVI1 e le case popolari di via S.Jesus. Il quale Terzi è
proprietario delle aree tra l’asse interurbano e il comune di Treviolo.
Il quale Terzi aveva come avvocato curatore dei propri interessi
(personali ed) urbanistici a Curno il-l’ex deputato del PCI Edmondo
Raffaelli di Bergamo eletto nel collegio BG-BS per due legislature dal
20 giugno 1976 all’11 luglio 1983.
Nel marzo del 1976 a livello locale viene firmato tra DC PCI PSI-
Indipendenti (una ramo di democristiani sinistrorsi) un «programma
comune» che contempla l’approvazione del centro commerciale, che aveva
già avuto a livello regionale il parere positivo della relativa
commissione dove sedevano tutti i partiti ed anche il rappresentante
della COOP.
Prestate attenzione alle date dal momento che in contemporanea alla
conclusione della crisi ammistrativa a Curno col voto favorevole
del PCI viene eletto alla Camera come deputato l’avvocato (comunista)
del proprietario dei terreni su cui sorgerà il centro
commerciale. Il sindaco socialista sarà il broker
dell’assicurazione che garantirà la fideiussione della società verso il
comune, società che sarà metà a metà tra una assicurazione Fiat e
l’Unipol-Coop.
Dopo il fallimentare quinquennio della giunta Morelli Conti Bellezza
Pelizzoli Serra (sono riusciti a farsi sconfiggere nonostante abbiano
governato nel quinquennio coi bilanci comunali tra i più ricchi dei 70
anni dell Repubblica..) tutti i residui e le incrostazioni
democristiane e comuniste vengono rimossi e l’egemonia dc-pci
viene sostituita dal mix che sarà la lista Serra e poi la lista Gamba.
La quale lista Serra partita con grandi sogni di gloria si troverà nel
pieno della crisi economica internazionale coi bilanci via via
dimezzati, due grandi cantieri bloccati e la prospettiva di fallire del
tutto. Invece la Serra giocherà assai bene sia la politica che
l’appartenenza socio culturale e sostanzialmente ne uscirà vincente.
Ma. Ma. Come si vede dalle foto elettorali c’è ancora anche nella lista
Gamba quelli che sono stati gli elementi negativi che fecero il
compromesso storico nella primavera del 1976 così come portarono alla
sconfitta la giunta Morelli.
Ci sono perché debbono e vogliono raccontare agli altri candidati una
storia che è storia fasulla: detto in dialetto:«i ga facc bif ol busì».
Che è poi la «narrazione» di un fallimento se non peggio.
|
...)E veniamo agli ultimi due consigli comunali : quelli del 15 e del 23 aprile 1976
La riunione del 15 viene sospesa perchè la DC ( su richiesta
socialista) incontri le altre forze politiche in modo che si giunga ad
un governo a quattro (dc, psi, indipendenti, pci) , che pure non
vedendo i comunisti in giunta , ne facciano però parte della
maggioranza ( mediante la partecipazione senza diritto di voto ai
lavori della giunta e colla presidenza delle commissioni consiliari) .
Nella riunione del 23 aprile la DC chiede che si faccia un governo
DC-PSI-Indipendenti per realizzare il programma comune; il PSI ( cui
viene offerta la carica di sindaco) rifiuta perchè la DC non vuole
dichiarare che il PCI appartiene alla maggioranza e che parteciperà ai
lavori della giunta ; nuova sospensione e riunione del consiglio coi
partiti per risolvere la situazione. Se entro quella sera non viene
eletto il sindaco e la giunta interverrà il governo centrale che
dichiarerà decaduto tutto il consiglio comunale.
Alla fine della sospensione viene letto dalla de un documento
concordato tra i quattro capigruppi consigliari nel quale si propone
che il sindaco sia socialista , la giunta sia formata da tre
democristiani e da uno della lista Curno, assessori supplenti un DC e
un Psi,i comunisti fanno parte dell'area di governo In attesa di
entrare nella giunta comunale a pieno diritto , nell'attesa come
presidenti di alcune commissioni porteranno avanti la realizzazione del
programma comune. Che prevede l'inserimento del centro commerciale
secondo le indicazioni regionali.
DC, PSI, PCI e Indipendenti fanno dichiarazione di voto favorevole ; il
sindaco viene eletto ( è ovviamente socialista) ed è a capo di una
giunta di centro-destra colla supervisione dei comunisti del PCI *
Alla votazione del sindaco socialista si verificano due astenuti:1'uno
è probabilmente il candidato , l'altro (lo interpretiamo noi )il
sindaco dimissionario Lodetti.
Viene conclusa così , senza che sia noto pubblicamente il programma una
crisi comunale che ha visto la DC manovrare fino in fondo per
incastrare tutte le altre forze politiche senza entrare in
contraddizione colle decisioni centrali del partito.
La questione dello schopping-center ha tutte le premesse perchè sia
positivamente risolta secondo le decisioni impostate dalla stessa DC.
Le forze politiche presenti in consiglio comunale hanno dichiarato che
o sono perfettamente favorevoli oppure che si allineeranno alle
decisioni che saranno prese in sede regionale.
|
L’Eco
di Bergamo se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Nei giorni scorsi
ha dato la notizia di un trapianto multiplo a partire da una signora
piemontese defunta a 48 anni. La Stampa dice 48, L’Eco dice 46.
Per il cuore: a beneficiare del trapianto è stata una donna di 41 anni
piemontese, in attesa di trapianto a causa di una cardiopatia
restrittiva. Polmone sinistro: un maschio di 62 anni della Sardegna,
affetto da fibrosi polmonare. Polmone destro: una donna di 54 anni
della Sardegna, affetta da bronco-pneumopatia polmonare cronica
ostruttiva. Fegato sinistro: è stato trapiantato su un bambino, presso
l'ospedale di Bergamo. Fegato destro: un maschio di 67 anni della
Campania, con una cirrosi epatica . E ancora, rene sinistro: una donna
di 47 anni nata in Nigeria e residente in Piemonte, in dialisi a causa
di una nefrosclerosi ipertensiva. Rene destro: un maschio di 47 anni
della Sicilia, che ha ricevuto un secondo trapianto di rene in seguito
alla perdita di funzione di un precedente trapianto, presso l'ospedale
di Novara. Cornee: sono state avviate alla Banca delle cornee, che
provvederà a valutarne l’idoneità e ad assegnarle a due pazienti in
attesa di trapianto. Il grafico di L’Eco ha pensato bene di
impaginare la notizia come vi mostriamo. Infondo anche il corpo umano
non è che un pezzo da macelleria, deve avere pensato il giovanotto.
------------------------
«Chi ha una struttura morale non stupra, non sfodera il pene a fini di
esibizione impropria, e nemmeno si prostituisce. Come ho già avuto
occasione di scrivere, esistono i diritti, ma non meno importanti dei
diritti sono i doveri.»
Infatti: va a puttane in barca con a bordo il fratellino minorenne della puttana.
---------------------------------
Nel 1990 la responsabile dell’urbanistica del Pei cumese (che 1 col
centro commerciale non c'entra) se ne va altrove per seguire la propria
carriera e Joseph il Memorioso coopta in lista come indipendente il
giovin architetto Vito Contij ventisettenne che diverrà libero
professionista l’anno successivo. Conti è in consiglio comunale dal
1.990 e rappresenta la chiave di volta del piano regolatore
democristiano e del successivo PGT.
Non perché l’abbia fatto lui ma perchè é la garanzia versu ommia che
l’indirizzo di aovemo del territorio «firmato» in quel «patto della
primavera 1.976 non verrà mai manomesso da nessuno. 1990-2017:
trentadue anni di governo dell’urbanistica cumese.
|