N.207- PAG.1 -LA POLEMICA SULLA NUOVA E VECCHIA GAMEC



















































































Nel Centro di Bergamo ci sono due grandissimi edifici pubblici vuoti o che saranno vuoti da qui a poco: il Palazzo della Libertà e il palazzo degli Uffici Statali di via Locatelli. Il primo è stimato  per un valore di 13 milioni e il secondo 30 milioni di euro scrivono i bugiardini indigeni. Poi c'è il sottosuolo di Piazza Dante: l'ex Albergo Diurno di 12000 mq che il Demanio  ha messo in prelazione per 1,2 milioni al Comune di Bergamo che vi ha rinunciato. Ed è li che aspetta.
Poi ci sono il palazzo ex Intesa sempre in via Locatelli e di fianco l'ex cinema Nuovo. Due edifici privati non proprio grandi ma ben stazzati.
Intanto é scoppiata di nuovo una
polemica del centrodestra verso la Giunta Gori circa la
realizzazione della nuova GAMEC

dire al Comune di Bergamo così come allo Stato che certi temi non vanno ne visti ne affrontati solo all'ombra del soldato sant'Alessandro ma che davvero ci vuole condivisione culturale politica ed anche economica nelle scelte di collocazione di questo importante patrimonio pubblico.
Allora diciamo subito che  sia l'idea di portare la new Gamec ai Magazzini Generali piuttosto che all'old Palazzetto dello Sport sono due  idee errate quando ci troviamo disponibili sia il Palazzo della Libertà che il Palazzo degli Uffici Statali.
Perché il problema è che da qui a pochi anni  il terziario in città così come l'abbiamo concepito per il secondo dopoguerra non esisterà più e non sarà più necessario che sia  “concentrato” attorno ad alcuni palazzi rifacendo l'errore del new tribunale. Con l'avvento della fibra  e delle nuove generazioni finalmente gran parte del lavoro cartaceo e  dei fattorini che correvano qui e la coi faldoni scomparirà del tutto e pertanto che farne degli edifici pubblici e privati nel centro città?
Occorre quindi il coraggio, viste anche le scarse risorse finanziarie di cui disporremo da qui ai prossimi anni, di ridurre il numero di “brutti” edifici e concentrare nei pochi di

negli ex Magazzini Generali di via Rovelli dove la Fondazione Banca Popolare di Bergamo intenderebbe regalare  4,5 milioni di euro per l'operazione.
Polemica cui ha risposto l'attuale assessore Vale-
sini rimbrottando
l'ex sindaco Tentorio













"qualità" quelle funzioni che non si possono "mettere sufibra”. Non è la stessa cosa osservare un quadro a due metri di stanza e vederlo sullo schermo del PC o del cellulare. Invece tutti gli atti pubblici e privati possono correre e farsi per via digitale.
Aggiungiamo che gli spazi liberati dai “brutti edifici” (tra i “brutti” mettiamo sicuramente l'attuale palazzetto dello sport e i magazzini generali) si possono destinare a verde mentre gli edifici migliori – il Palazzo della Libertà, quello degli Uffici Statali e il Diurno possono avere una destinazione pubblica per la nuova Gamec.
Perché se non si alleggerisce dell'utilità pubblica certi spazi riportandoli ad una utilità maggiormente di quartiere, occorre anche garantire parcheggi, trasporti: cioè infrastrutture di altisismo costo.
Chi sarà mai quello che impianta un albergo negli ex uffici statali senza un parcheggio di almeno 40 posti?!
Ecco quindi che torna sul tavolo la necessità che si discuta a livello allargato di certe destinazioni e che si cominci a vedere la città non come un'ombelico provinciale (dove finisce tutto e dove inizia tutto) ma come una delle sue tante articolazioni.
Purtroppo la politica vuole vedere questi temi come temi domestici per governarli e trarne immediati vantaggi da assegnare ai propri amici e la breve durata del mandato stimola questo processo. In danno di tutti i bergamaschi e senza vantaggi

di non aver mosso dito durante il suo mandato e di avere trovato –Valesini- tutte le carte datate e fermi al 2011.
Il quadretto non è completo se non si dice che il sindaco Gori ha riconfermato pochi giorni or sono che l'ipotesi Gamec+Magazzini Generali non l'ha mai convinto, e che ora ha deciso di sfoderare la carta del palazzetto, accanto a quella caserma Montelungo che nei prossimi anni sarà trasformata nella principale residenza universitaria di Bergamo.
Gori dixit: «Veniamo da alcune giornate di lavoro in cui la Giunta si è impegnata a rivisitare punto per punto il programma e aggiornare le singole previsioni – spiega il sindaco -.










































"Uno dei temi è il palazzetto dello sport. Per quello nuovo, nella zona dell'ex Ote, stiamo aspettando l'accordo tra i privati, ma sono ottimista. A questo tema è collegata la Gamec. Stiamo facendo uno studio di fattibilità in merito alla trasformazione dell'attuale palazzetto.
Entro luglio lo condivideremo con la Fondazione Banca Popolare di Bergamo».
Dal dibattito in corso e dalla stampa appare come questi problemi siano sempre e solo esclusivamente problemi del Comune di Bergamo nel senso che nessuno prende in considerazione che gli uffici statali piuttosto che la Carrara e la Gamec non siano in “esclusiva proprietà” di qualcuno ben definito ma siano DAVVERO proprietà di tutti gli Italiani.
E che la soluzione  dei problemi Carrara-Gamec- old and new Palazzetto dello Sport piuttosto che le sedi universitarie siano temi che interessano TUTTI i bergamaschi se non tutti gli italiani.
Visto che li abbiamo pagati mantenuti tutti con le nostre tasse. Meraviglia –ma non più di tanto- il silenzio degli enti locali bergamaschi extra Città di Bergamo, forse per il concreto timore che se rivendicano “anche solo la parola” in tema siano chiamati a sborsare dindini. Epperò è giunto il momento di cambiare registro e




















nemmeno per i cittadini che sono costretti a sopportare problemi da cui in grandissima parte non ricavano oggettivi vantaggi.