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A SINISTRA IL FUTURO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA. AL CENTRO LA FUTURA ASSESSORA PROVINCIALE. A DESTRA IL PRESIDENTE SCADENTE
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LA MERKEL SE NE VA E L'IMPERO TEDESCO COMICNIA A SFASCIARSI
La
Merkel se ne va e l'impero tedesco orientale manda in frantumi
l'Europa. In Polonia la Corte suprema, su richiesta del governo
sovranista e reazionario, decreta che i Trattati europei sono in
contrasto con la costituzione nazionale e, ribaltando le fondamenta
dell'Unione, proclama che le leggi polacche hanno il primato su quelle
comunitarie. Per chi crede nell'Europa, è la premessa per l'uscita di
Varsavia dalla Ue. Intanto i governi di dodici Paesi, tutti controllati
dalle destre (con la triste eccezione della Danimarca) e guidati da
Polonia e Ungheria, chiedono che Bruxelles finanzi la costruzione di
muri che impediscano fisicamente l'accesso dei migranti sul territorio
europeo.
Lega e Fratelli d'Italia applaudono.
L'allargamento a est della NATO che via via ha inglobato la periferia
dell'impero sovietico post 1989 creando così quella che oggi è la
Grande Germania Economica all'interno dell'Europa si affretta prima che
la Germania abbia un governo nuovo a tentare il colpo dell'autonomia.
Le leadership di quei paesi che sfruttando i massicci aiuti UE hanno
visto crescere il benessere delle proprie popolazioni e nel frattempo
loro hanno potuto arricchirsi rubando e nascondendo chissà dove le
risorse pubbliche, adesso tentano l'auto isolamento immaginando che il
sistema industriale e le banche tedesche facciano finta di niente se
–dopo avere affrancato in buona parte quei paesi- adesso vogliono
creare definitivamente una dittatura fascista ex scuola comunista.
(....)
NEL PAESE BELLO DA VIVERE SE SEI AMMANICATO TE LA PASSI MEGLIO
Chi abbia la curiosità di scaricare l'immagine della pagina FB di
Vivere Curno dia un'occhiata all'ottavo –da sinistra a destra- della
fila in alto. E' un nipote di una stirpe immigrata da Miragolo san
Marco – suo nonno aveva anche un fratello arciprete: di quelli che al
tempo circolavano col talare nero e il cappello bordati rosso
carminio- sui cui terreni stanno realizzando da oltre mezzo secolo una
lottizzazione fuorilegge in via Lungobrembo tra i civici 42-52. Invece
due suoi zii e il loro erede vivente avevano messo (legalmente con
l'aiuto di un consigliere democristiano a Curno che faceva il geometra
del demanio) le mani sulle aree demaniali ( i c.d. livelli) lungo il
fiume Brembo, avevano cominciato a fare scaricare terreno in grande
quantità riscuotendo somme dalle imprese ricavandone abusivamente dai
magredi terreno a prato pascolo. Non contenti di questo, sempre con un
progetto di un altro ex consigliere democristiano, edificarono una
stalla e “per errore” una parte della stessa fu costruita sui terreni
ex demaniali. Tanto il tempo passa e chi se ne accorge?.
La storiaccia delle discariche nel fiume Brembo così che i materiali
scaricati abusivamente venivano trascinati a valle nella corrente
quando c'erano le piene non si è mai interrotta visto che la zona era
discretamente isolata e i due contadini vigilavano con occhi bene
aperti. Non disdegnando di aizzare i cani se qualcuno osava mettere
piede o osservare troppo.
(...)
DA UN CASINO ALL'ALTRO
Nel paese bello da vivere non v’è opera pubblica, fatta dal comune o da
qualcun altro, che non abbia dietro un qualche casino. Non poteva
essere così anche per la passerella sopra l'asse interurbano di fianco
della via Carlinga che è stata progettata e realizzata dalla Provincia
di Bergamo. Pensiamo sia una decisione maturata ai tempi della sindaca
Serra dopo la sberla presa per il debituccio fuori bilancio di 10mila
euro che il Comune dovette sborsare pagare il marchese Terzi come
risarcimento dell'occupazione abusiva di uno spazio privato in fondo a
via Carlinga a ridosso dello stesso asse interurbano dove la giunta
Morelli, assessore alla rumenta Pelizzoli, pensarono bene di piazzare
la prima stazione ecologica comunale chiudendo in questo modo l'era dei
cassoni dispersi per il paese. Parte della pista passa su quell’area.
(...)
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LA MERKEL SE NE VA E L'IMPERO TEDESCO COMICNIA A SFASCIARSI
La
Merkel se ne va e l'impero tedesco orientale manda in frantumi
l'Europa. In Polonia la Corte suprema, su richiesta del governo
sovranista e reazionario, decreta che i Trattati europei sono in
contrasto con la costituzione nazionale e, ribaltando le fondamenta
dell'Unione, proclama che le leggi polacche hanno il primato su quelle
comunitarie. Per chi crede nell'Europa, è la premessa per l'uscita di
Varsavia dalla Ue. Intanto i governi di dodici Paesi, tutti controllati
dalle destre (con la triste eccezione della Danimarca) e guidati da
Polonia e Ungheria, chiedono che Bruxelles finanzi la costruzione di
muri che impediscano fisicamente l'accesso dei migranti sul territorio
europeo.
Lega e Fratelli d'Italia applaudono.
L'allargamento a est della NATO che via via ha inglobato la periferia
dell'impero sovietico post 1989 creando così quella che oggi è la
Grande Germania Economica all'interno dell'Europa si affretta prima che
la Germania abbia un governo nuovo a tentare il colpo dell'autonomia.
Le leadership di quei paesi che sfruttando i massicci aiuti UE hanno
visto crescere il benessere delle proprie popolazioni e nel frattempo
loro hanno potuto arricchirsi rubando e nascondendo chissà dove
le risorse pubbliche, adesso tentano l'auto isolamento immaginando che
il sistema industriale e le banche tedesche facciano finta di niente se
–dopo avere affrancato in buona parte quei paesi- adesso vogliono
creare definitivamente una dittatura fascista ex scuola comunista.
Quei paesi da una parte sentono ed hanno compreso che la NATO li ha
portati fin qui ma adesso se quella si riduce ai minimi termini perché
gli USA scelgono di stare di più nell'indo-pacifico, cominciano a
pensare che possono ancora sfruttare le residue potenzialità
dell'Alleanza (la paura dell'UE rispetto alla Russia).
Già le modifiche istituzionali che hanno adottato nei paesi e
adesso il proclama che le leggi polacche hanno il primato su
quelle comunitarie non solo disfa politicamente l'UE ma questi
governanti comprendono benissimo che senza i muri che
impediscono l'accesso di altra manodopera di costo infimo, per quelle
leaderships sarà la fine.
La Germania era ed aveva una “forza” tale da potere prima inglobare
milioni di stranieri, poi di selezionarne il meglio e di scartarne alla
periferia il peggio se non di rispedirli dov'erano partiti.
I paesi della periferia ex comunista sanno di non possedere la “forza”
che ebbe la Germania di fare l'operazione di assorbimento e di scarto
degli immigrati e capiscono che quelli che arrivano faranno
direttamente concorrenza alla propria popolazione. Non ne hanno
bisogno. Alle imprese tedesche decentrate laggiù non servono. Non
servono nemmeno al paese nei mestieri più umili e meno pagati.
Niente di nuovo sotto il sole: è esattamente quello che succede
anche in Italia. Chi raccoglie a mano i pomodori che poi diventano
polpa di pomates in scatola a 1,0 euro al chilo confezioni trasporto e
profitto compreso?.
Solo che adesso le leadership di quei paesi pensano che il mondo potrà
girare così all'infinito. Ovvio che non abbiano le capacità di
pre-vedere il futuro e guidarlo come una Germania. Per questo hanno
bisogno di stati fascisti rispetto alle libertà politiche
individuali e culturali.
La lettera dei dodici governi (Polonia, Ungheria, Austria, Cipro,
Danimarca, Grecia, Lituania, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia,
Lettonia e Slovacchia) che chiedono di erigere una "fortezza Europa"
contro i migranti costruendo muri ai confini con i soldi della Ue va
nella stessa direzione.
La sentenza della Corte Costituzionale polacca che ha sancito il
primato della legge nazionale sul diritto europeo, minando di fatto uno
dei principi fondanti dell'Unione, ha aperto una finestra sull'ignoto e
sta alimentando i focolai nazionalisti di chi all'estero, come in
Italia, ha sempre contestato l'ingerenza di Bruxelles. La Polexit
giuridica spaventa e impone allo stesso tempo cautela. Per i giudici
polacchi ci sono tre opzioni: cambiare la costituzione, cambiare i
Trattati o uscire dall'Unione europea.
Con la Brexit c'è stata la fuoriuscita dell'UE di un paese
“forte” politicamente democraticamente industrialmente che non era meno
di Germania Italia Francia Spagna mentre con la “Polexit” (che
sembrerebbe più politica che economica) viene colpito l'impero tedesco
e quindi l'intero sistema UE può vacillare.
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NEL PAESE BELLO DA VIVERE SE SEI AMMANICATRO TE LA PASSI MEGLIO
Chi abbia la curiosità di scaricare l'immagine della pagina FB di
Vivere Curno dia un'occhiata all'ottavo –da sinistra a destra- della
fila in alto. E' un nipote di una stirpe immigrata da Miragolo san
Marco – suo nonno aveva anche un fratello arciprete: di quelli che al
tempo circolavano col talare nero e il cappello bordati rosso
carminio- sui cui terreni stanno realizzando da oltre mezzo
secolo una lottizzazione fuorilegge in via Lungobrembo tra i civici
42-52. Invece due suoi zii e il loro erede vivente avevano messo
(legalmente con l'aiuto di un consigliere democristiano a Curno che
faceva il geometra del demanio) le mani sulle aree demaniali ( i
c.d. livelli) lungo il fiume Brembo, avevano cominciato a fare
scaricare terreno in grande quantità riscuotendo somme dalle imprese
ricavandone abusivamente dai magredi terreno a prato pascolo. Non
contenti di questo, sempre con un progetto di un altro ex consigliere
democristiano, edificarono una stalla e “per errore” una parte della
stessa fu costruita sui terreni ex demaniali. Tanto il tempo passa e
chi se ne accorge?.
La storiaccia delle discariche nel fiume Brembo così che i
materiali scaricati abusivamente venivano trascinati a valle nella
corrente quando c'erano le piene non si è mai interrotta visto che la
zona era discretamente isolata e i due contadini vigilavano con
occhi bene aperti. Non disdegnando di aizzare i cani se qualcuno
osava mettere piede o osservare troppo.
Muoiono i nonni, muoiono i padri, muoiono gli zii e si arriva alla
quarta generazione: uno fa ancora il coltivatore diretto e l'altro
eredita l'ultimo pezzo di terreno da lottizzare abusivamente. Il quale
dapprima fa fare un piano da un ingegnere curnese che casualmente
fa anche l'assessore esterno in una giunta Lega-FI. Nel frattempo
l'ingegnere de quo viene anche nominato dal dirigente dei lavori
pubblici del paese bello da vivere come RUP del RUP (responsabile unico
del procedimento) per la costruzione della palestra della nuova Rodari.
Probabilmente la sindaca Gamba si rende conto che un RUP del RUP che fa
anche progetti nelle lottizzazioni abusive meglio che si astenga e così
gli succede un architetto che era consigliere comunale per FI ai tempi
della giunta Gandolfi (FI+Lega).
Per consentire queste ultime edificazioni bisogna fare una mossa
adeguata nel PGT e quindi nelle more tra l'adozione e l'approvazione –
per cause del tutto casuali- viene chiamato dalla giunta Serra a
dirigere l'UUTT del Comune il tecnico del Comune di Treviolo il quale
da il via libera alle ultime costruzioni. Epperò qualcosa non quadra e
quindi ecco che arriva- per iniziativa sempre dell'ass. Conti della
giunta Serra- arriva in consiglio comunale una delibera per
l'interpretazione autentica di una norma del PGT che risolve la
questione e consente di concludere la lottizzazione abusiva.
Questo per la parte di interesse del cittadino illustrato all'ottavo
posto nell'ultima fila della foto-opportunity della pagina FB di Vivere
Curno.
Invece –per la parte del cugino che fa il coltivatore diretto-
succede che il Comune decida di fare la pista pedociclabile lungo il
fiume Brembo, quasi tutta sui terreni ( i “livelli”) che lo stesso
(anzi: suo padre e i suoi zii) ha preso in mano come aree ex demaniali.
Che è che non è il sig. M. M. –il coltivatore diretto- chiede il
12-05-2021 l'affrancazio- ne dei beni immobili sopradescritti dal
livello su di essi gravante a beneficio del Comune di Curno, mediante
il pagamento del valore di affrancazione di Euro 94.173,80 (avendo
verificato che hanno costruito un pezzo di stalla) come risultante
dalla “stima per la determinazione del valore di affrancazione stimato”
trasmessa dall'Agenzia delle Entrate al Comune di Curno in data 19
maggio 2015.
Fatti i debiti conteggi l'indennità per l'acquisizione al patrimonio
comunale della striscia di terreno destinata a pista pedociclabile
viene determinata dalle parti nella misura di Euro 32.736,00 in misura
doppia, ai sensi dell'art 40 comma 4 del DPR 327/2001, e quindi per
l'importo totale di Euro 65.472,00, che il Comune di Curno si impegna a
compensare (con i conseguenti adeguamenti contabili), ai sensi degli
artt. 1241 e ss. del Codice Civile, con il maggior importo di Euro
94.173,80 che il sig. M. M. sarà tenuto a riconoscere alle casse
comunali a titolo di valore di affrancazione del compendio immobiliare
in premessa dal livello su di esso gravante.
L'art. 40 comma 4 del DPR 327/2001 NON prevede il raddoppio della somma
bensì che “al proprietario coltivatore diretto o imprenditore agricolo
a titolo principale spetti un'indennità aggiuntiva, determinata in
misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura
effettivamente praticata”. La ragione dell'indennità aggiuntiva è
collegata al fatto che magari il coltivatore diretto ha in corso una
coltivazione strutturata per qualche anno e quindi quel che viene
distrut to va compensato: MA non è caso in questione visto che trattasi
di prato pascolo. Non ci sono serre, impianti di irrigazione fissi o
quanto altro.
Come si vede nel paese Bello da Vievre se c'arrivi con un
fratello arciprete puoi fare una lottizzazione abusiva se sei anche
sostenitore della lista che ha la maggioranza che lo governa. Se poi ti
sei fatto ricco usando per pochi ero euro i terreni demaniali, se per
mezzo secolo hai riscosso soldi per le discariche abusive che hai fatto
nel fiume Brembo, stai sicuro che al momento della costruzione della
pista pedociclabile c'hai anche la fortuna che ti raddoppiano la somma
che ti spetta.
Non contenti di questo, proprio per agevolarti nella tua cattiva
abitudine di mandare le tue vacche a pascolare abusivamente anche i
terreni dei vicini, ti autorizzano anche a entrarvi con le
macchine per fare manutenzione della parte di pista che insiste sui
terreni di quelli.
Non bastasse tutto questo casino nel frattempo la questione ha messo in
moto una serie di verifiche da parte di qualche cittadino dell'atten-
dibilità del catasto e si scopre che tutta la parte di terreni
agricoli a ovest della via Lungobrembo vanno riaccatastati in quanto le
mappe sono spannometriche. Idem per qualche altra parte dove una
proprietà che catastalmente dovrebbe essere di 55mila metri quadrati in
realtà ne mancano… diecimila e finora l'AdE non ha detto che fare per
rimediare ad un errore compiuto proprio dal… Catasto.
Questo il quadro dell'ultima settimana nel paese bello da vivere.
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DA UN CASINO ALL'ALTRO
Nel paese bello da vivere non v’è opera pubblica, fatta dal comune o da
qualcun altro, che non abbia dietro un qualche casino. Non poteva
essere così anche per la passerella sopra l'asse interurbano di fianco
della via Carlinga che è stata progettata e realizzata dalla Provincia
di Bergamo. Pensiamo sia una decisione maturata ai tempi della sindaca
Serra dopo la sberla presa per il debituccio fuori bilancio di 10mila
euro che il Comune dovette sborsare pagare il marchese Terzi come
risarcimento dell'occupazione abusiva di uno spazio privato in fondo a
via Carlinga a ridosso dello stesso asse interurbano dove la giunta
Morelli, assessore alla rumenta Pelizzoli, pensarono bene di
piazzare la prima stazione ecologica comunale chiudendo in questo
modo l'era dei cassoni dispersi per il paese. Parte della pista passa
su quell’area.
Le due aree incolte a cavallo dell'asse interurbano sono infatti dei
terreni del padrone delle aree su cui sorse a suo tempo il primo grande
centro commerciale del paese bello da vivere che –magari non lo sapete-
era di una società della Rinascente milanese e quindi della Fiat ma
venne costruito –dalla prima palettata di terreno mossa all'ultima
copia delle chiavi d'accesso- da società della Lega Coop emiliana. Li
non vi mise mano nessuna impresa lombarda.
Il marchese Terzi non è un personaggio qualsiasi ma è stato ministro
degli esteri nel governo Monti per conto di AN. Alleanza Nazionale. Il
quale marchese aveva come consulente legale non un avvocato
qualsiasi ma nientepocodimeno che di un avvocato umbro-bergamasco ex
deputato del PCI eletto per due legislature di seguito nel collegio di
BG-BS. Casualmente uno dei due dirigenti della società che realizzò il
centro commerciale era un ex dirigente coop ed esponente di primo
piano del PCI di Sesto san Giovanni, che finì agli arresti domiciliari
nella vicenda della tangentopoli dipietrista. L'altro era un bel destro
dirgente dell'associazione commercianti milanesi.
Il marchese aveva sempre brigato perché le due aree a cavallo
dell'asse interurbano (dove adesso crescono due foreste di
biodiversità) divenissero edificabili senza ottenere soddisfazione
finché stanco di aspettare decise di farsi restituire anche il terreno
dove il comune aveva a suo tempo realizzato la stazione ecologica e
farsi rimborsare -diciamo come affitto- per gli anni trascorsi.
Diecimila euro appunto che per il Comune divennero un antipatico
“debito fuori bilancio”.
Poiché per realizzare la passerella sull'asse interurbano e i due
tratti di pista ciclabile per salire in quota bisognava rioccupare le
aree del Terzi, la Serra riuscì a sbolognare la faccenda alla
Provincia. Probabilmente al tempo in cui era anche assessore
provinciale.
Il progetto non è di quelli riusciti bene sia dal punto di vista
viabilistico che economico. Per risparmiare denaro anziché dare alla
passerella la medesima luce del doppio ponte della via Carlinga
sull'asse, la provincia decise di piantare le spalle del ponte a
ridosso dell'asse: col risultato che se vogliono ampliare l'asse
debbono demolire anche la passerella.
Non contenti di questo exploit sbagliarono a fare i conti della spesa
ragion per cui a un certo punto finirono i soldi stanziati e la
Provincia dovette aspettare l'approvazione del bilancio consuntivo per
destinare un avanzo a coprire i maggiori costi (che pare contenessero
anche il pagamento delle aree acquistate dal Terzi).
Intanto che tutto 'sto casino si sbrogliava la giunta Serra approva la
Variante del PGT con l'introduzione dell'ampliamento della zona
commerciale lungo via Fermi ed Europa la quale variante prevede che una
strada corra lateralmente a nord dell'asse interurbano, sottopassi via
Carlinga ed arrivi oltre il distributore Esso.
Così adesso se vorranno eseguire questa strada dovranno demolire la
pista ciclabile, creare il tunnel e ricostruire la ciclabile. Fa e
desfa l'è töt laurà: mia per negot a'nse a Berghem.
Ovviamente non bastano questi aspetti “divertenti” di un'opera nata
male e sfigata ma il bello saranno i due attraversamenti –belli
ovviamente per la pelle di chi oserà attraversare in bicicletta - sulle
due rotonde di via Carlinga con via Fermi e via Lega Lombarda. Per
concludere l'opera il Comune di treviolo ha collegato la pista con un
tracciato proprio mentre il Comune di Curno, mirabilmente sveglio com'è
abitualmente… non ha mosso un dito.
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