A GUARDARE ALLE COLLINE  10 OTTOBRE 2021

























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















A SINISTRA IL FUTURO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA. AL CENTRO LA FUTURA ASSESSORA PROVINCIALE. A DESTRA IL PRESIDENTE SCADENTE


LA MERKEL SE NE VA E L'IMPERO TEDESCO COMICNIA A SFASCIARSI
La Merkel se ne va e l'impero tedesco orientale  manda in frantumi l'Europa. In Polonia la Corte suprema, su richiesta del governo sovranista e reazionario, decreta che i Trattati europei sono in contrasto con la costituzione nazionale e, ribaltando le fondamenta dell'Unione, proclama che le leggi polacche hanno il primato su quelle comunitarie. Per chi crede nell'Europa, è la premessa per l'uscita di Varsavia dalla Ue. Intanto i governi di dodici Paesi, tutti controllati dalle destre (con la triste eccezione della Danimarca) e guidati da Polonia e Ungheria, chiedono che Bruxelles finanzi la costruzione di muri che impediscano fisicamente l'accesso dei migranti sul territorio europeo.
Lega e Fratelli d'Italia applaudono.
L'allargamento a est della NATO che via via ha inglobato la periferia dell'impero sovietico post 1989 creando così quella che oggi è la Grande Germania Economica all'interno dell'Europa si affretta prima che la Germania abbia un governo nuovo a tentare il colpo dell'autonomia. Le leadership di quei paesi che sfruttando i massicci aiuti UE hanno visto crescere il benessere delle proprie popolazioni e nel frattempo loro hanno potuto  arricchirsi rubando e nascondendo chissà dove le risorse pubbliche, adesso tentano l'auto isolamento immaginando che il sistema industriale e le banche tedesche facciano finta di niente se –dopo avere affrancato in buona parte quei paesi- adesso vogliono creare definitivamente una dittatura fascista ex scuola comunista.
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NEL PAESE BELLO DA VIVERE SE SEI AMMANICATO TE LA PASSI MEGLIO
Chi abbia la  curiosità di scaricare l'immagine della pagina FB di Vivere Curno dia un'occhiata all'ottavo –da sinistra a destra- della fila in alto. E' un nipote di una stirpe immigrata da Miragolo san Marco – suo nonno aveva anche un fratello arciprete: di quelli che al tempo circolavano col talare nero e il cappello bordati rosso carminio-  sui cui terreni stanno realizzando da oltre mezzo secolo una lottizzazione fuorilegge in via Lungobrembo tra i civici 42-52. Invece  due suoi zii e il loro erede vivente avevano messo (legalmente con l'aiuto di un consigliere democristiano a Curno che faceva il geometra del demanio)  le mani sulle aree demaniali ( i c.d. livelli) lungo il fiume Brembo, avevano cominciato a fare scaricare terreno in grande quantità riscuotendo somme dalle imprese ricavandone abusivamente dai magredi terreno a prato pascolo. Non contenti di questo, sempre con un progetto di un altro ex consigliere democristiano, edificarono una stalla e “per errore” una parte della stessa fu costruita sui terreni ex demaniali. Tanto il tempo passa e chi se ne accorge?.
La storiaccia delle discariche  nel fiume Brembo così che i materiali scaricati abusivamente venivano trascinati a valle nella corrente quando c'erano le piene non si è mai interrotta visto che la zona era discretamente isolata e i due contadini vigilavano  con occhi bene aperti. Non disdegnando di aizzare i cani se qualcuno osava  mettere piede o osservare troppo.
(...)

DA UN CASINO ALL'ALTRO
Nel paese bello da vivere non v’è opera pubblica, fatta dal comune o da qualcun altro, che non abbia dietro un qualche casino. Non poteva essere così anche per la passerella sopra l'asse interurbano di fianco della via Carlinga che è stata progettata e realizzata dalla Provincia di Bergamo. Pensiamo sia una decisione maturata ai tempi della sindaca Serra dopo la sberla presa per il debituccio fuori bilancio di 10mila euro che il Comune dovette sborsare pagare il marchese Terzi come risarcimento dell'occupazione abusiva di uno spazio privato in fondo a via Carlinga a ridosso dello stesso asse interurbano dove la giunta Morelli, assessore alla rumenta Pelizzoli, pensarono bene di piazzare  la prima stazione ecologica comunale chiudendo in questo modo l'era dei cassoni dispersi per il paese. Parte della pista passa su quell’area.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!







































SPEDITO IN AMERICA
COME SI FA
COI FIGLIOLI DISCOLI































































































































































































LA MERKEL SE NE VA E L'IMPERO TEDESCO COMICNIA A SFASCIARSI
La Merkel se ne va e l'impero tedesco orientale  manda in frantumi l'Europa. In Polonia la Corte suprema, su richiesta del governo sovranista e reazionario, decreta che i Trattati europei sono in contrasto con la costituzione nazionale e, ribaltando le fondamenta dell'Unione, proclama che le leggi polacche hanno il primato su quelle comunitarie. Per chi crede nell'Europa, è la premessa per l'uscita di Varsavia dalla Ue. Intanto i governi di dodici Paesi, tutti controllati dalle destre (con la triste eccezione della Danimarca) e guidati da Polonia e Ungheria, chiedono che Bruxelles finanzi la costruzione di muri che impediscano fisicamente l'accesso dei migranti sul territorio europeo.
Lega e Fratelli d'Italia applaudono.
L'allargamento a est della NATO che via via ha inglobato la periferia dell'impero sovietico post 1989 creando così quella che oggi è la Grande Germania Economica all'interno dell'Europa si affretta prima che la Germania abbia un governo nuovo a tentare il colpo dell'autonomia. Le leadership di quei paesi che sfruttando i massicci aiuti UE hanno visto crescere il benessere delle proprie popolazioni e nel frattempo loro hanno potuto  arricchirsi rubando e nascondendo chissà dove le risorse pubbliche, adesso tentano l'auto isolamento immaginando che il sistema industriale e le banche tedesche facciano finta di niente se –dopo avere affrancato in buona parte quei paesi- adesso vogliono creare definitivamente una dittatura fascista ex scuola comunista.
Quei paesi da una parte sentono ed hanno compreso che la NATO li ha portati fin qui ma adesso se quella si riduce ai minimi termini perché gli USA scelgono di stare di più nell'indo-pacifico, cominciano a pensare che possono ancora sfruttare le residue potenzialità dell'Alleanza (la paura dell'UE rispetto alla Russia).
Già le modifiche istituzionali che hanno adottato nei paesi e adesso  il proclama che le leggi polacche hanno il primato su quelle comunitarie non solo disfa politicamente l'UE ma questi governanti  comprendono benissimo che  senza i muri che impediscono l'accesso di altra manodopera di costo infimo, per quelle leaderships sarà la fine.
La Germania era ed aveva una “forza” tale da potere prima inglobare milioni di stranieri, poi di selezionarne il meglio e di scartarne alla periferia il peggio se non di rispedirli dov'erano partiti.
I paesi della periferia ex comunista sanno di non possedere la “forza” che ebbe la Germania di fare l'operazione di assorbimento e di scarto degli immigrati e capiscono che quelli che arrivano faranno direttamente concorrenza alla propria popolazione. Non ne hanno bisogno. Alle imprese tedesche decentrate laggiù non servono. Non servono nemmeno al paese nei mestieri più umili e  meno pagati.
Niente di nuovo sotto il sole: è esattamente quello che succede  anche in Italia. Chi raccoglie a mano i pomodori che poi diventano polpa di pomates in scatola a 1,0 euro al chilo confezioni trasporto e profitto compreso?.
Solo che adesso le leadership di quei paesi pensano che il mondo potrà girare così all'infinito. Ovvio che non abbiano le capacità di pre-vedere il futuro e guidarlo come una Germania. Per questo hanno bisogno di stati fascisti rispetto alle libertà politiche  individuali  e culturali.
La lettera dei dodici governi (Polonia, Ungheria, Austria, Cipro, Danimarca, Grecia, Lituania, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia e Slovacchia) che chiedono di erigere una "fortezza Europa" contro i migranti costruendo muri ai confini con i soldi della Ue va nella stessa direzione.
La sentenza della Corte Costituzionale polacca che ha sancito il primato della legge nazionale sul diritto europeo, minando di fatto uno dei principi fondanti dell'Unione, ha aperto una finestra sull'ignoto e sta alimentando i focolai nazionalisti di chi all'estero, come in Italia, ha sempre contestato l'ingerenza di Bruxelles. La Polexit giuridica spaventa e impone allo stesso tempo cautela. Per i giudici polacchi ci sono tre opzioni: cambiare la costituzione, cambiare i Trattati o uscire dall'Unione europea.
Con la Brexit  c'è stata la fuoriuscita dell'UE di un paese “forte” politicamente democraticamente industrialmente che non era meno di Germania Italia Francia Spagna mentre con la “Polexit” (che sembrerebbe più politica che economica) viene colpito l'impero tedesco e quindi l'intero sistema UE può vacillare.

NEL PAESE BELLO DA VIVERE SE SEI AMMANICATRO TE LA PASSI MEGLIO
Chi abbia la  curiosità di scaricare l'immagine della pagina FB di Vivere Curno dia un'occhiata all'ottavo –da sinistra a destra- della fila in alto. E' un nipote di una stirpe immigrata da Miragolo san Marco – suo nonno aveva anche un fratello arciprete: di quelli che al tempo circolavano col talare nero e il cappello bordati rosso carminio-  sui cui terreni stanno realizzando da oltre mezzo secolo una lottizzazione fuorilegge in via Lungobrembo tra i civici 42-52. Invece  due suoi zii e il loro erede vivente avevano messo (legalmente con l'aiuto di un consigliere democristiano a Curno che faceva il geometra del demanio)  le mani sulle aree demaniali ( i c.d. livelli) lungo il fiume Brembo, avevano cominciato a fare scaricare terreno in grande quantità riscuotendo somme dalle imprese ricavandone abusivamente dai magredi terreno a prato pascolo. Non contenti di questo, sempre con un progetto di un altro ex consigliere democristiano, edificarono una stalla e “per errore” una parte della stessa fu costruita sui terreni ex demaniali. Tanto il tempo passa e chi se ne accorge?.
La storiaccia delle discariche  nel fiume Brembo così che i materiali scaricati abusivamente venivano trascinati a valle nella corrente quando c'erano le piene non si è mai interrotta visto che la zona era discretamente isolata e i due contadini vigilavano  con occhi bene aperti. Non disdegnando di aizzare i cani se qualcuno osava  mettere piede o osservare troppo.
Muoiono i nonni, muoiono i padri, muoiono gli zii e si arriva alla quarta generazione: uno fa ancora il coltivatore diretto e l'altro eredita l'ultimo pezzo di terreno da lottizzare abusivamente. Il quale dapprima fa fare un piano  da un ingegnere curnese che casualmente fa anche l'assessore esterno in una giunta Lega-FI. Nel frattempo l'ingegnere de quo viene anche nominato dal dirigente dei lavori pubblici del paese bello da vivere come RUP del RUP (responsabile unico del procedimento) per la costruzione della palestra della nuova Rodari. Probabilmente la sindaca Gamba si rende conto che un RUP del RUP che fa anche progetti nelle lottizzazioni abusive meglio che si astenga e così gli succede un architetto che era consigliere comunale per FI ai tempi della giunta Gandolfi (FI+Lega).
Per consentire queste ultime edificazioni bisogna fare una mossa adeguata nel PGT e quindi nelle more tra l'adozione e l'approvazione – per cause del tutto casuali- viene chiamato dalla giunta Serra a dirigere l'UUTT del Comune il tecnico del Comune di Treviolo il quale da il via libera alle ultime costruzioni. Epperò qualcosa non quadra e quindi ecco che arriva- per iniziativa sempre dell'ass. Conti della giunta Serra- arriva in consiglio comunale una delibera per l'interpretazione autentica di una norma del PGT che risolve la questione e consente di concludere la lottizzazione abusiva.
Questo per la parte di interesse del cittadino illustrato all'ottavo posto nell'ultima fila della foto-opportunity della pagina FB di Vivere Curno.
Invece –per la parte del cugino che fa il coltivatore diretto-  succede che il Comune decida di fare la pista pedociclabile lungo il fiume Brembo, quasi tutta sui terreni ( i “livelli”) che lo stesso (anzi: suo padre e i suoi zii) ha preso in mano come aree ex demaniali.
Che è che non è il sig. M. M. –il coltivatore diretto- chiede il 12-05-2021 l'affrancazio- ne dei beni im­mobili sopradescritti dal livello su di essi gravante a beneficio del Comune di Curno, median­te il pagamento del valore di affrancazione di Euro 94.173,80 (avendo verificato che hanno costruito un pezzo di stalla) come risultante dalla “stima per la determinazione del valore di affrancazione stimato” trasmessa dall'Agenzia delle En­trate al Comune di Curno in data 19 maggio 2015.
Fatti i debiti conteggi l'indennità per l'acquisizione al patrimonio comunale della striscia di terreno destinata a pista pedociclabile viene determinata dalle parti nella misura di Euro 32.736,00 in misura doppia, ai sensi dell'art 40 comma 4 del DPR 327/2001, e quindi per l'importo totale di Euro 65.472,00, che il Comune di Curno si impegna a compensare (con i conseguenti ade­guamenti contabili), ai sensi degli artt. 1241 e ss. del Codice Civile, con il maggior importo di Euro 94.173,80 che il sig. M. M. sarà tenuto a riconoscere alle casse comunali a titolo di valore di affrancazione del compendio immobiliare in premessa dal livello su di esso gravante.
L'art. 40 comma 4 del DPR 327/2001 NON prevede il raddoppio della somma bensì che “al proprietario coltivatore diretto o imprenditore agricolo a titolo principale spetti un'indennità aggiuntiva, determinata in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticata”. La ragione dell'indennità aggiuntiva è collegata al fatto che magari il coltivatore diretto ha in corso una coltivazione strutturata per qualche anno e quindi quel che viene distrut to va compensato: MA non è caso in questione visto che trattasi di prato pascolo. Non ci sono serre, impianti di irrigazione fissi o quanto altro.

 Come si vede nel paese Bello da Vievre se c'arrivi con un fratello arciprete puoi fare una lottizzazione abusiva se sei anche sostenitore della lista che ha la maggioranza che lo governa. Se poi ti sei fatto ricco usando per pochi ero euro i terreni demaniali, se per mezzo secolo hai riscosso soldi per le discariche abusive che hai fatto nel fiume Brembo, stai sicuro che al momento della costruzione della pista pedociclabile c'hai anche la fortuna che ti raddoppiano la somma che ti spetta.
Non contenti di questo, proprio per agevolarti nella tua cattiva abitudine di mandare le tue vacche a pascolare abusivamente anche i terreni dei vicini, ti autorizzano anche a  entrarvi con le macchine per fare manutenzione della parte di pista che insiste sui terreni di quelli.

Non bastasse tutto questo casino nel frattempo la questione ha messo in moto una serie di verifiche da parte di qualche cittadino dell'atten- dibilità del catasto e si scopre che tutta la parte di terreni  agricoli a ovest della via Lungobrembo vanno riaccatastati in quanto le mappe sono spannometriche. Idem per qualche altra parte dove una proprietà che catastalmente dovrebbe essere di 55mila metri quadrati in realtà ne mancano… diecimila e finora l'AdE non ha detto che fare per rimediare ad un errore compiuto proprio dal… Catasto.
Questo il quadro dell'ultima settimana nel paese bello da vivere.

DA UN CASINO ALL'ALTRO
Nel paese bello da vivere non v’è opera pubblica, fatta dal comune o da qualcun altro, che non abbia dietro un qualche casino. Non poteva essere così anche per la passerella sopra l'asse interurbano di fianco della via Carlinga che è stata progettata e realizzata dalla Provincia di Bergamo. Pensiamo sia una decisione maturata ai tempi della sindaca Serra dopo la sberla presa per il debituccio fuori bilancio di 10mila euro che il Comune dovette sborsare pagare il marchese Terzi come risarcimento dell'occupazione abusiva di uno spazio privato in fondo a via Carlinga a ridosso dello stesso asse interurbano dove la giunta Morelli, assessore alla rumenta Pelizzoli, pensarono bene di piazzare  la prima stazione ecologica comunale chiudendo in questo modo l'era dei cassoni dispersi per il paese. Parte della pista passa su quell’area.
Le due aree incolte a cavallo dell'asse interurbano sono infatti dei terreni del padrone delle aree su cui sorse a suo tempo il primo grande centro commerciale del paese bello da vivere che –magari non lo sapete- era di una società della Rinascente milanese e quindi della Fiat ma venne costruito –dalla prima palettata di terreno mossa all'ultima copia delle chiavi d'accesso- da società della Lega Coop emiliana. Li non vi mise mano nessuna impresa lombarda.
Il marchese Terzi non è un personaggio qualsiasi ma è stato ministro degli esteri nel governo Monti per conto di AN. Alleanza Nazionale. Il quale marchese aveva come  consulente legale non un avvocato qualsiasi ma nientepocodimeno che di un avvocato umbro-bergamasco ex deputato del PCI eletto per due legislature di seguito nel collegio di BG-BS. Casualmente uno dei due dirigenti della società che realizzò il centro commerciale  era un ex dirigente coop ed esponente di primo piano del PCI di Sesto san Giovanni, che finì agli arresti domiciliari nella vicenda della tangentopoli dipietrista. L'altro era un bel destro dirgente dell'associazione commercianti milanesi.
 Il marchese aveva sempre brigato perché le due aree a cavallo dell'asse interurbano (dove adesso crescono due foreste di biodiversità) divenissero edificabili senza ottenere soddisfazione finché stanco di aspettare decise di farsi restituire anche il terreno dove il comune aveva a suo tempo realizzato la stazione ecologica e farsi rimborsare -diciamo come affitto- per gli anni trascorsi. Diecimila euro appunto che per il Comune divennero un antipatico “debito fuori bilancio”.
Poiché per realizzare la passerella sull'asse interurbano e i due tratti di pista ciclabile per salire in quota bisognava rioccupare le aree del Terzi, la Serra riuscì a sbolognare la faccenda alla Provincia. Probabilmente al tempo in cui era anche assessore provinciale.
Il progetto non è di quelli riusciti bene sia dal punto di vista viabilistico che economico. Per risparmiare denaro anziché dare alla passerella la medesima luce del doppio ponte della via Carlinga sull'asse, la provincia decise di piantare le spalle del ponte a ridosso dell'asse: col risultato che se vogliono ampliare l'asse debbono demolire anche la passerella.
Non contenti di questo exploit sbagliarono a fare i conti della spesa ragion per cui a un certo punto finirono i soldi stanziati e la Provincia dovette aspettare l'approvazione del bilancio consuntivo per destinare un avanzo a coprire i maggiori costi (che pare contenessero anche il pagamento delle aree  acquistate dal Terzi).
Intanto che tutto 'sto casino si sbrogliava la giunta Serra approva la Variante del PGT con l'introduzione dell'ampliamento della zona commerciale lungo via Fermi ed Europa la quale variante prevede che una strada corra lateralmente a nord dell'asse interurbano, sottopassi via Carlinga ed arrivi oltre il distributore Esso.
Così adesso se vorranno eseguire questa strada dovranno demolire la pista ciclabile, creare il tunnel e ricostruire la ciclabile. Fa e desfa l'è töt laurà: mia per negot a'nse a Berghem.
Ovviamente non bastano questi aspetti “divertenti” di un'opera nata male e sfigata ma il bello saranno i due attraversamenti –belli ovviamente per la pelle di chi oserà attraversare in bicicletta - sulle due rotonde di via Carlinga con via Fermi e via Lega Lombarda. Per concludere l'opera il Comune di treviolo ha collegato la pista con un tracciato proprio mentre il Comune di Curno, mirabilmente sveglio com'è abitualmente… non ha mosso un dito.