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UN ALTRO PAIO DI CAPANNONI INDUSTRIALI. SE NON COMMERCIALI
Non
si capisce se i proprietari si sono mossi per conto loro (coll'aria che
tira dubitiamo) oppure perché avvisati dall'am ministrazione Saccogna
che la loro edificabilità poteva essere cancellata con futuro PGT. Non
sarebbe una novità visto che questa maggioranza, percorrendo la strada
avviata nel 1990 dall'ass. Conti messo li a “risanare e continuare”
quella che era stata l' ”intuizione” del bel democristiano Arnoldi:
“trasformando Curno nel centro commerciale provinciale i Curnesi
avrebbero potuto vita natural durante godersi due CVI gratis ed un
lussuoso piano del diritto allo studio”.
(...)
IL COMMERCIO DI VIA FERMI EUROPA SUL VIALE DEL TRAMONTO
L'area commerciale di via Fermi dal provinciale per la Valle Brembana
(SP 470) a via Curnasco che a detta dell'ass. Conti della giunta Serra
supportato dal collega Cavagna già ex cartaio diventato sindacalista
delle commesse doveva diventare il fiore all'occhiello del commerciale
se non nazionale, se non regionale, perlomeno bergamasco con la sua
portentosa “rambla” declinata in bergamasco è destinato nel prossimo
decennio a diventare un relitto. Sconfitta la politica che mira a
trarre dal commerciale facili introiti senza dare niente anche questi
c.d. imprenditori si sono dati da fare non a creare uno spazio iconico
che attraesse -per bellezza o bruttezza o comodità o convenienza- la
popolazione cittadina e quella dell'ovest provinciale. Amazon Temù
Shein e compagnia li hanno messi nell'angolo appena appena salvati
dall'invecchiamento della popolazione e da quell'artigianato straccione
che ti cambia la caldaia comprandola su Amazon a metà prezzo di quello
che poi ti fa pagare in nero.
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SE NON CI STO CON LA VILLETTA MI ALLARGO NEL VERDE AGRICOLO
L'area sulla sinistra di via Curnasco che arriva alla rotonda di via
Fermi apparteneva ai f.lli Conti ed a un macellaio di Curno. I primi
erano il genitore e lo zio dell'ex ass. Vito Conti, quello che ha preso
in mano e governato per 40 anni per la coppia dc-pci l'urbanistica di
Curno dopo la caduta della dc e del psi (senza dimenticare il pci)
locale che avevano consegnato alla Lega l'amministrazione comunale.
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RADDOPPIO FERROVIARIO: IL SINDACO FA POLVERONE PER INFINOCCHIARE I CITTADINI
Oggi (21.02.'25) su L'Eco brutte notizie per i Curnesi. La
prima è che ancora una volta il Comune ha perso la corsa del bus: un
privato ha fatto ricorso al TAR contro i tempi del raddoppio
ferroviario e il TAR gli ha dato torto seppure raccomandando - lo dice
il privato perdente- che RFI e il privato e il comune si mettano
d'accordo sulla viabilità alternativa durante i lavori. Che è una
banalità del tipo… quando piove apri l'ombrello: l'avevano capiscoto
anche i primini.
Insomma il Comune non è arrivato primo.
La seconda notizia è che anche la guerricciola del Comune verso RFI è
destinata a finire nello stesso modo: il TAR la boccerà raccomandando
collaborazione tra enti e privati visto che… a lavori finiti ci saranno
benefici per tutti. Com'è già successo nella causa del privato.
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 COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO
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