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ASTINO PER QUALCUNO E' UN AFFARE
E LA CURA E' PEGGIORE DEL DANNO
Astino è diventato una generosissima vacca da mungere per
professionisti e imprese. Quello che una volta era un vasto compendio
pubblico (apparteneva alla Provincia) venne (s)venduto facendo
l'occhiolino agli acquirenti -il solito gruppo che opera sugli immobili
pubblici bergamaschi dalla MIA, all'Ospedale, agli Istituti Educativi
tutti da sempre feudi democristiani prima e piddini poi- che
l'avrebbero potuto “inondare” di ville per super ricchi salvo che… nel
frattempo la sensibilità della popolazione e di qualche parte politica
ha via via tagliato quelle speranze edificatorie (ma parecchie case
coloniche sono state lautamente vendute e ristrutturate) finché il
comparto è tornato in mano alla MIA (con un CdA tutto di nomina
politica piddina e vescovile) che essendo la maggiore immobiliare
pubblica provinciale poteva addossarsi le rate del mutuo. Della serie:
ci avete tirato il bidone adesso riprendetevelo.
(....)
IL LOCATELLI ESTERREFATTO NON SAPREBBE FARE MEGLIO
Il settimanale meloniano provinciale dedica una pagina alla polemica
sui tre nuovi palazzoni che sorgeranno nell'ex ortaglia della
parrocchia di Curno tra via Marconi e via Turati. Di questi tre palazzi
il comune di Curno ne ha bisogno come dell'acqua chi muore di sete:
senza quel settecentomila euro che gli dovrebbero rientrare in 2-3-4
anni (se l'Italia non si ferma com'é adesso) il Comune avrà delle
grosse difficoltà a fare un bilancio spendaccione per soddisfare tutta
la riffa di mantenuti a cui spilla il voto. L'incasso da quei tre
palazzoni consente al comune p.e. di finanziare il ricco (per chi
riscuote i compensi: di cui sarebbe bello vedere una busta paga…)
piano del diritto allo studio. Euro più euro meno. E il capogruppo
della minoranza Locatelli “dimentica” che quel pds (piano diritto allo
studio: altrimenti fingono di non capire) l'ha votato anche la
sua parte. Quindi…
(....)
UN UOMO COL MICROBIOTA DI FERRO
Uno apre il settimanale meloniano indigeno e legge: “MB, pioniere del
vino bio in Bergamasca. «Un prodotto di alta qualità nel rispetto
dell'ambiente. Continuerò a coordinare finché non ci sarà qualcuno a
cui affidare la continuità».
Eccheccazzo abbiamo uno dei massimi esperti enologi nazionali forse
internazionali e non ce n'eravamo accorti!. Poi vai a leggere la
sterminata biografia nella sua pagina FB e non s'è diplomato al Gaetano
Cantoni di Treviglio. Non é nemmeno diplomato alla Scuola di
Viticoltura e di Enologia di Conegliano. Neanche diplomato al Centro
Istruzione e Formazione della Fondazione Edmund Mach di San Michele
all'Adige. Allora pensi: sarà uscito dall’Institute of Vine and
Wine Science di Bordeaux. Niente. Invece leggi che è un
ragioniere -quindi uscito dal Vittorio Emanuele di Bergamo oppure dal
San Marco o dal Calvi- e poi ha seguito qualche anno a Sociologia di
Trento com'era tra i cattolici del dissenso sessantottini (é del 1947).
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 COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO
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