A GUARDARE ALLE COLLINE 17FEBBRAIO2025

























































Di cosa parliamo in questa pagina.

































ASTINO PER QUALCUNO E' UN AFFARE
E LA CURA E' PEGGIORE DEL DANNO
Astino è diventato una generosissima vacca da mungere per professionisti e imprese. Quello che una volta era un vasto compendio pubblico (apparteneva alla Provincia) venne (s)venduto facendo l'occhiolino agli acquirenti -il solito gruppo che opera sugli immobili pubblici bergamaschi dalla MIA, all'Ospedale, agli Istituti Educativi tutti da sempre feudi democristiani prima e piddini poi- che l'avrebbero potuto “inondare” di ville per super ricchi salvo che… nel frattempo la sensibilità della popolazione e di qualche parte politica ha via via tagliato quelle speranze edificatorie (ma parecchie case coloniche sono state lautamente vendute e ristrutturate) finché il comparto è tornato in mano alla MIA (con un CdA tutto di nomina politica piddina e vescovile) che essendo la maggiore  immobiliare pubblica provinciale poteva addossarsi le rate del mutuo. Della serie: ci avete tirato il bidone adesso riprendetevelo.
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IL LOCATELLI ESTERREFATTO NON SAPREBBE FARE MEGLIO
Il settimanale meloniano provinciale dedica una pagina alla polemica sui tre nuovi palazzoni che sorgeranno nell'ex ortaglia della parrocchia di Curno tra via Marconi e via Turati. Di questi tre palazzi il comune di Curno ne ha bisogno come dell'acqua chi muore di sete: senza quel settecentomila euro che gli dovrebbero rientrare in 2-3-4 anni (se l'Italia non si ferma com'é adesso) il Comune avrà delle grosse difficoltà a fare un bilancio spendaccione per soddisfare tutta la riffa di mantenuti a cui spilla il voto. L'incasso da quei tre palazzoni consente al comune p.e. di finanziare il ricco (per chi riscuote i compensi: di cui  sarebbe bello vedere una busta paga…) piano del diritto allo studio. Euro più euro meno. E il capogruppo della minoranza Locatelli “dimentica” che quel pds (piano diritto allo studio: altrimenti fingono di non capire)  l'ha votato anche la sua parte. Quindi…
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UN UOMO COL MICROBIOTA DI FERRO
Uno apre il settimanale meloniano indigeno e legge: “MB, pioniere del vino bio in Bergamasca. «Un prodotto di alta qualità nel rispetto dell'ambiente. Continuerò a coordinare finché non ci sarà qualcuno a cui affidare la continuità».
Eccheccazzo abbiamo uno dei massimi esperti enologi nazionali forse internazionali e non ce n'eravamo accorti!. Poi vai a leggere la sterminata biografia nella sua pagina FB e non s'è diplomato al Gaetano Cantoni di Treviglio. Non é nemmeno diplomato alla Scuola di Viticoltura e di Enologia di Conegliano. Neanche diplomato al Centro Istruzione e Formazione della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige.  Allora pensi: sarà uscito dall’Institute of Vine and Wine Science di Bordeaux.  Niente. Invece leggi che è un ragioniere -quindi uscito dal Vittorio Emanuele di Bergamo oppure dal San Marco o dal Calvi- e poi ha seguito qualche anno a Sociologia di Trento com'era tra i cattolici del dissenso sessantottini (é del 1947).
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO












































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!