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ORMAI HANNO FATTO TUTTI GLI ALPINI ANCHE QUELLI CHE NON HANNO FATTO IL SOLDATO
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LE GRIDA MANZONIANE DELL'ASS. PELLICCIOLI
1 - L'assessore Pelliccioli annuncia petto in fuori e voce squillante
che l'entrata a pieno titolo del comune di Curno tra i soci del
bio-distretto ci permetterà di realizzare progetti che valorizzeranno
un'agricoltura più sostenibile. Prosegue asserendo che nello statuto
del bio-distretto si legge: «il bio-distretto intende adottare ogni
iniziativa diretta a valorizzare e ad ampliare il metodo
dell'agricoltura biologica nella provincia di Bergamo con particolare
attenzione all'inclusio- ne socio lavorativa di persone
svantaggiate». Inoltre l'associazione si propone di promuovere,
tutelare e diffondere il metodo di produzione biologico in campo
agricolo, zootecnico, agroindustriale, forestale, della trasformazione
dei prodotti, della cura e tutela del verde urbano e peri-urbano,
nonché del paesaggio e delle aree protette, come modello di gestione
delle risorse”.
(...)
COJONATE ALPINE: CHI NAIA NON PROVA LIBERTA' NON APPREZZA
Quando -a 19 anni- andai a fare la visita di leva al distretto militare
di Brescia con quelli del mio scaglione venimmo accompagnati -da Curno
al Distretto- dal messo vigile comunale. Era un servizio obbligatorio
per lui in quanto – ignorando che eravamo già nel 1968…- ci potevano
essere dei giovani che non si presentavano alla visita sanitaria
attitudinale. Al distretto militare -leggermente lurido - gli ufficiali
medici erano a metà strada tra le guardie carcerarie e quelle di un
campo di concentramento. Era pacifico in un Paese di impostori
cattolici che dopo i 3 giorni di vista quelli ritenuti idonei sarebbero
andati a puttane invia del Carmine in quanto dal quel momento, potendo
diventare carne da cannone, erano considerati «veri uomini».
(....)
FINALMENTE UN'ALTRA SPIANATA!
Dunque. Riassunto dei lavori in corso finanziati dal Comune. Dunque in
questo momento il Comune di Curno ha in corso la creazione della c.d.
“piazza tamburello” dove sta impegnando meno di due dozzine di migliaia
di euro. Poi sta cementificando metà di Largo Vittoria per una spesa
sui 50 mila euro. Poi ci sarebbero gli spogliatoi del CVI1 che sono
fermi da almeno sei mesi “dicunt” per colpa della società Uniacque che
dovrebbe fare gli allacciamenti dell'acqua e del metano e della luce ma
noi non abbiamo letto una determinazione in ordine a questa notevole
spesa. Quindi possiamo sbagliare ma siccome occorreranno almeno 15mila
euro per questi tre allacciamenti dei nuovi spogliatoi ed almeno il 3-4
volte altrettanto per sistemare i collegamenti con l'esistente (bisogna
rifarli tutti e saranno almeno due dozzine) nonj ci pare di “avere
“S”visto questa determinazione così sostanziosa.
Quanto alla pista ciclabile in costruzione sulla via Bergamo questa è
finanziata dal costruendo centro commerciale davanti al mobilificio blu
(quindi non sono soldi comunali) e proprio a confermare che fare
eseguire quest'opera è stata una solenne cappellata degli
amministratori curnesi basta leggere i post “letteralmente entusiasti”
che la ditta caravan delle Crocette ha postato. Noi abbiamo sostenuto
che quell'opera andava eseguita non a scomputo degli oneri di
urbanizzazione ma a totale carico degli operatori aggettanti in quanto
costituiva PRIMA di tutto un ABBELLIMENTO delle loro esposizioni.
(...)
CON TROPPI DOTTORI ATTORNO GLI ALBERI MUOIONO PIU' IN FRETTA
Avevano ragione i nostri anziani quando sentenziavano che la presenza
di troppi dottori attorno ammazzano il malato?. Succede a Bergamo dove
per esempio in Colle Aperto c'è una costante moria di alberature senza
che si veda o preveda una fine. Nella valletta del Colle ne sono morte
due dozzine ed è rimasta li mezza vuota con una vispa contadinella che
va in campagna con la borsetta di trussardi e un quad polaris diesel.
Nella piazza del colle se ne sono andati otto ippocastani e due faggi
senza contare la strage dei bossi ad opera dei cani che vi orinano
sopra. Adesso sempre in colle sta essicando un indistruttibile
maribolano arrivato li da una armellina di un nocciolo di una
pesca noce quasi sicuramente marocchina. Vale a dire di origine USA. Il
solito turista verde mangia una pesca noce e getta il nocciolo
per terra e poi è nato questo potente maribolano che -nonostante abbia
subito lo scortecciamento negli anni passati da parte delle pecore- non
era mai morto e in un decennio era diventato un bel froscone.
Stavolta sta tirando le cuoia.
Più in alto sopra la piazza l'anno scorso era essicato un pino e adesso lo seguono altri due.
(...)
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO
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