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BERGAMASCHI POVERI
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FINALMENTE DISTRUGGONO DEL TUTTO L'ISOLOTTO!
Ponte
san Pietro è un comune che ha sempre vissuto parassitariamente
succhiando abbondanti risorse dall'Isola approfittando della presenza
di importanti uffici pubblici – giudice conciliatore, agenzia delle
entrate, inam-inps- e della Legler ma anche della Caproni (ieri) e poi
dell'insediamento produttivo sull'ex aeroporto e della vicinanza
del Linificio Canapificio delle Ghiaie di Bonate Sopra. Caproni, Legler
e Linificio erano tre industrie belliche e quindi hanno vissuto un
periodo d'oro a partire dall'Unità d'Italia fino al 1945. Vi si
aggiunga un altro ventennio d'oro collegato alle apparizioni mariane
delle Ghiaie di Bonate che videro l'afflusso in zona di milioni di
pellegrini.
Non per nulla il mercato settimanale di Ponte era un punto di
riferimento che spaziava per una ventina di km attorno mentre adesso è
decaduto e quello di Calusco l'ha nettamente surclassato con quasi 150
banchi.
(....)
FRATELLI D'ITALIA PASSA AL CONTRATTACCO DI VIVERE CURNO
La sottosegretaria alla Presidenza di Regione Lombardia con delega allo
Sport e Giovani della Regione Lombardia, al secolo la “sorellina
d'Italia” Lara Magoni, ha deciso di regalare alla Dinamo
Popieluszko -associazione sportiva dilettantistica dell'Oratorio di
Curno- la discreta sommetta di 50.000 euro ovviamente per fini
istituzionali e quindi non per fornicare.
La Parrocchia di Curno da molti decenni -dall'avven- to di don Carrara-
è stata in mano a parroci che hanno dilapidato la ricchezza immobiliare
(pure la parrocchia vendette dei terreni per fare il centro
commerciale) per mantenersi ed edificare monumenti sempre andati in
rovina e poi demoliti (vedi cinema 2000) per fare soldi e mantenersi
senza troppo lavorare. Oggi come oggi se non ci fosse il Comune a
finanziare ogni sorta di ideuzza che esce dall'oratorio, la parrocchia
oltre a tenere chiuse le due inutili MAXI chiese perché non ha i soldi
per accendere le luci e il riscaldamento, dovrebbe chiudere -come
si dice- bottega.
(...)
IL PAESE BELLO DA VIVERE SFALCIA E NON SFALCIA L'ERBA
Chi non ricorda le “grida” delle sindache Serra e Gamba contro quei
“stra-maledetti” cittadini che non ranzavano l'erba ai piedi dei
marciapiedi fuori casa loro minacciando multe milionarie?. Tutto per
gaudagnare i consensi elettori delle loro amiche madamine che si
pungevano coll'erba. Il paese bello da vivere ha due regolamenti che
spiegano benissimo come sia stato sempre governato dai dei bottegai
bianchi rossi e neri in combutta coi preti (non certo i migliori della
diocesi).
(...)
ILTARLO ASIATICO? COLPA DEI MURATORI.
Passato il quasi temporalone di fine inverno “arrivano i nostri”. Non è
il 10 luglio 1943 quando i soldati americano sbarcarono in Sicilia ma
parliamo dei tecnici specializzati di Ersaf, l'Ente regionale per i
servizi all'agricoltura e alle foreste, che giovedì 29 febbraio anno
domine 2024 hanno dato il via alla rimozione delle piante intaccate
dal tarlo e a quelle a rischio «infezione». Dalle parti del Centro Le
Fontane c'erano cinque tecnici che controllavano ed un operaio appeso
sull'albero da abbattere. Praticamente una scena da umarelli.
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO
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