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A GUARDARE ALLE COLLINE 19 MAGGIO 2023
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in colle aperto
piano piano
muoiono tutti
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SURREALE DIBATITTO IN CONSIGLIO COMUNALE SUL CONTO CONSUNTIVO 2022
Ascoltando il dibattito sull'approvazione del conto consuntivo 2022 del
Comune ci si rende conto di come la politica sia assente. Una
approssimazione che neanche un amministratore di condominio riuscirebbe
a emulare. In buona sostanza la giunta Saccogna ha approvato un
bilancio di previsione 2022 nel quale ha ipotizzato un introito
complessivo di 1000 (è un esempio) e poi ha distribuito a pioggia su
un centinaio di capitoli di spesa un po' di soldi dappertutto.
Ovviamente non 1000:100=10. Già nel corso dell'anno e soprattutto al
momento del consuntivo la giunta Saccogna s'è accorta di avere
incassato solo 400 ed alla fine dell'anno di essere riuscita a
spenderne solo 200. Teorica- mente dovrebbero esserci ancora 800 euro
in cassa ma in realtà ce ne sono solo 200. Fatta la sboronata nel
dichiarare mille di incasso quei 200 di residuo (vale a dire soldi veri
presenti sul conto) esattamente come tutte le spese non vincolate
(1-stipendi dei dipendenti, 2-rata rimborso impianti elettrici, 3-piano
diritto allo studio, 4-raccolta e smaltimento monnezza, 5-manutenzione
beni comunali) il comune non è in grado ne di programmare le spese in
quanto avendo un patrimonio immobiliare iper-obsoleto, la prima
preoccupazione quella di tenere in piedi la baracca pena subir
l'assalto coi forconi da parte dei boomers.
(....)
SENZA UN PASSAGGIO IN CONSIGLIO COMUNALE ECCO SCODELLATO IL FUTURO PGT
La giunta Saccogna in meno di un anno di vita ha già scodellato due
(proposte di) varianti del piano di gestione del territorio (PGT). La
prima variante -firmata da un noto architetto indigeno di centro
destra- costruirà un voluminoso ecomostro all'incrocio tra via Buelli e
Roma a perenne sfottò della vicina scuola materna e dei politici ottusi
che dal primo governo leghista occupano le seggiole consigliari. Ci
aveva già provato quando era in consiglio comunale col sindaco di
centrodestra Gandolfi senza riuscirci. E adesso arriva la variante
generale del PGT ed alla prima lettura si constata che trattasi di un
voluminoso copia incolla delle solite banalità televisive ambientaliste
fatte per commuovere massaie e massai (i mariti delle massaie: quelli
che vedi in giro col cane) rincoglioniti da Felicittà che si conclude
con un solenne calar le braghe davanti al commerciale ed ai soliti tre
o quattro noti che hanno ancora in serbo un po' di appartamenti da
edificare. Non importa se un quarto del patrimonio edilizio
residenziale esistente è inutilizzato e anche almeno 1/5 del resto è li
che aspetta e spera che l'Italia si metta a far partorire cinque figli
per famiglia come vorrebbe la Meloni per fare rabbia a Macron. Alla
giunta Saccogna questo spreco frega un tubo: probabile che non lo
conosca neppure.
Comunque l'intelligenza degli uffici comunali, per non smentirsi, nel
pubblicare i documenti ne ha… dimenticato uno e non se ne sono accorti
neanche dopo una settimana.
(...)
DALLA BREMBO ALLA RODARI: IL PROBLEMA E' DEI GENITORI NON DEI BAMBINI
Naturalmente al centro dell'attenzione in tema alla chiusura della
scuola ci sono sempre e solo i bambini che subirebbero uno choc
tremendo passando da via Brembo al Cimitero visto che ne abbiamo la
certezza- l'ha dichiarato l'assessora Rota dell'istruzione- che
l'offerta educativa - come i pomi sullo scaffale della esselunga- è
esattamente identica nella scuola del Brembo e in quella del cimitero.
Infatti i pomi alla esselunga di Curno hanno la stessa provenienza
(Polonia? Slovenia?) di quella delle Due Torri.
Quando da c'è da fare porcate ci mettono sempre di mezzo i bambini, i
cani, i fiorellini, il pattume abbandonato per strada oppure piantare
alberi in piazza della chiesa. E quindi per motivi politicamente
corretti non si deve fare!.
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!
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nel paese bello da vivere se non la tagli ti danno la multa
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chi vive sperando muore ca°°°°do.
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l'inondazione prossima ventura del paese bello da vivere?
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SURREALE DIBATITTO IN CONSIGLIO COMUNALE SUL CONTO CONSUNTIVO 2022
Ascoltando il dibattito sull'approvazione del conto consuntivo 2022 del
Comune ci si rende conto di come la politica sia assente. Una
approssimazione che neanche un amministratore di condominio riuscirebbe
a emulare. In buona sostanza la giunta Saccogna ha approvato un
bilancio di previsione 2022 nel quale ha ipotizzato un introito
complessivo di 1000 (è un esempio) e poi ha distribuito a pioggia
su un centinaio di capitoli di spesa un po' di soldi dappertutto.
Ovviamente non 1000:100=10. Già nel corso dell'anno e soprattutto al
momento del consuntivo la giunta Saccogna s'è accorta di avere
incassato solo 400 ed alla fine dell'anno di essere riuscita a
spenderne solo 200. Teorica- mente dovrebbero esserci ancora 800 euro
in cassa ma in realtà ce ne sono solo 200. Fatta la sboronata nel
dichiarare mille di incasso quei 200 di residuo (vale a dire soldi veri
presenti sul conto) esattamente come tutte le spese non vincolate
(1-stipendi dei dipendenti, 2-rata rimborso impianti elettrici, 3-piano
diritto allo studio, 4-raccolta e smaltimento monnezza, 5-manutenzione
beni comunali) il comune non è in grado ne di programmare le spese in
quanto avendo un patrimonio immobiliare iper-obsoleto, la prima
preoccupazione quella di tenere in piedi la baracca pena subir
l'assalto coi forconi da parte dei boomers.
Il quadro è abbastanza chiaro. La struttura funzionariale del comune è
talmente ripiegata su se stessa -nel senso che la prima preoccupazione
è quella di riscuotere lo stipendio e il premio collegato alla
funzione- che non solo spara a vanvera possibili incassi a sempre
irrealizzabili- ma che -dopo avere incassato la criminogena legge sugli
appalti ragion per cui non si comprende com'è che scelgono le ditte che
forniscono il comune- badano bene a spendere-investire velocemente in
quanto un crollo è sempre all'ordine del giorno.
Le giunte Serra prima e Gamba successivamente hanno talmente ingessato
il bilancio del comune in quelle cinque voci ragion per cui se non ci
sono gli oneri di urbanizzazione o i regali provinciali regionali
statali, non si muove foglia. L'ingessatura del bilancio comunale
frutto della combinata ideologia statalista di due sindache insegnanti
con l'abilità delle dirigenti levarsi di dosso impegni e
responsabilità. Basta vedere come p.e. fuori del contratto della
manutenzione dei beni c'è quasi sempre tutto quel che accade e quindi
occorre provvedere con determinazioni ad hoc… quando ci sono i soldi.
Però intanto la ditta incassa comunque le rate e la sua abilità è
quella di comunicare che il guasto non è tra quelli inseriti nel
contratto.
Così le sindache e le funzionarie possono sboronare in pubblico che
“abbiamo il contratto di…” salvo che poi hanno dovuto chiudere
municipio e biblioteca perché non avevano un euro per riparare gli
impianti rotti e il guasto non era inserito nel contratto di
manutenzione.
Si vede insomma che oltre a giocare con discreta abilità coi programmi
di calcolo nel emettere a raffica decine di variazioni di bilancio,
manca a monte sia l'intelligenza POLITICA che quella DIRIGENZIALE
dell'am ministrare un comune.
Poi arrivano i veri geni della politica. Il capogruppo di
maggioranza che seraficamente afferma che siccome la Marigolda fu un
quartiere di boomers al tempo c'era bisogno della scuola mentre siccome
adesso i boomers sono diventati anziani meglio ci sia un ricovero.
Oppure l'assessore all'urbanistica il quale ha scoperto che il comune
ha troppi edifici da tenere in piedi e che sono in buona parte
inutilizzati e sarebbero da buttare giù e rifare da cima a fondo: ma
non dice quali e per fare che. Promette comunque che “albereranno” la
piazza della chiesa perché così hanno chiesto quattro pipottini
imbeccati da una maestra che vuole fare assessora della Rota. La quale
Rota ha osato precisare o correggere un assessore di minoranza
spiegandogli che confonderebbe la scuola con l'edificio nel senso che
l'”offerta formativa” è identica al Brembo come alla Rodari ma si è
dimenticata di spiegare cosettine banali. Prima perché il 40% dei
potenziali utenti della primaria se be va altrove e secondo come mai
Curno spende 10mila euro all'anno per ogni disabile mentre a Mozzo o
Mapello ne bastano 6mila. Terzo che proprio in quella differenza
sta il motivo per cui 40% dei ragazzini curnesi non va nella primaria
locale. C'è in corso una epidemia di “leggero” razzismo ma non si può
dire perché le madamine si fanno belle a livello provinciale proprio
per quei 10mila euro di spesa procapite disabile.
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SENZA UN PASSAGGIO IN CONSIGLIO COMUNALE ECCO SCODELLATO IL FUTURO PGT
La giunta Saccogna in meno di un anno di vita ha già scodellato due
(proposte di) varianti del piano di gestione del territorio (PGT). La
prima variante -firmata da un noto architetto indigeno di centro
destra- costruirà un voluminoso ecomostro all'incrocio tra via Buelli e
Roma a perenne sfottò della vicina scuola materna e dei politici ottusi
che dal primo governo leghista occupano le seggiole consigliari. Ci
aveva già provato quando era in consiglio comunale col sindaco di
centrodestra Gandolfi senza riuscirci. E adesso arriva la variante
generale del PGT ed alla prima lettura si constata che trattasi di un
voluminoso copia incolla delle solite banalità televisive ambientaliste
fatte per commuovere massaie e massai (i mariti delle massaie: quelli
che vedi in giro col cane) rincoglioniti da Felicittà che si
conclude con un solenne calar le braghe davanti al commerciale ed ai
soliti tre o quattro noti che hanno ancora in serbo un po' di
appartamenti da edificare. Non importa se un quarto del patrimonio
edilizio residenziale esistente è inutilizzato e anche almeno 1/5 del
resto è li che aspetta e spera che l'Italia si metta a far partorire
cinque figli per famiglia come vorrebbe la Meloni per fare rabbia a
Macron. Alla giunta Saccogna questo spreco frega un tubo: probabile che
non lo conosca neppure.
Comunque l'intelligenza degli uffici comunali, per non smentirsi, nel
pubblicare i documenti ne ha… dimenticato uno e non se ne sono accorti
neanche dopo una settimana.
Il paese bello da vivere è ormai come un tappeto pieno zeppo di strappi
che andrebbero accuratamente curati restaurati ricostruiti. Non
bastavano gli sbreghi inflitti dalla democrazia cristiana e la
distruzione finale è avvenuta per mani del c.d. centrosinistra
coll'arch. Conti urbanista del regime catto comunista
oratorian-parrocchiale dal 1990. Per fare questo occorrerebbe conoscere
il paese ma chi ha redatto questa inutile mole di carta ha
“individuato” …sulla carta un canale di irrigazione come fosse un
“percorso pedonale”. Senza contare il fatto che prima di fare una
variante occorrerebbe avere un rilievo aggiornato mentre tutta la parte
ovest è letteralmente inventata. Non si sono nemmeno messi d'accordo
sul confine con Ponte san Pietro e Bonate Sopra: Curno ha un pezzo di
territorio sulla sponda destra del Brembo.
Alla fine di questo svolazzare di carte e del recitare commedia da
parte del Pelliccioli e del Crotti accompagnati dalle profonde
riflessioni di Bondesan (uno che cura la transumanza delle greggi sulla
passerella del Quisa…) alla fine tutto resterà tal quale perché se non
hai un euro e per di più non sai trovare finanziamenti esterni in
quanto hai dei funzionari imbelli -chissà perché Mapello ha trovato 21
milioni di finanziamenti pubblici esterni aggiuntivi in 5 anni mentre
Curno s'è fermato neanche a 3- è evidente che stai li come un povero
con le braghe sbrindellate e il cappello in mano seduto al cantone di
via Roma-Buelli ad aspettare la carità degli speculatori con la chiave
d'oro mentre il paese cade a pezzi. Cade a pezzi quello privato e cade
a pezzi il patrimonio pubblico mai manutenzionato.
Davanti a un paese senza un parco pubblico, senza marciapiedi
“adeguati”, senza parcheggi, con il verde pubblico che sembra reduce
dal passaggio di vaia e adesso spezzato in due da un finto raddoppio
ferroviario proprio mentre la politica ha appena approvato l'ennesimo
piano di lottizzazione a ridosso delle ferrovia (al posto della
stazione) beh, che dire?. Mettono dei cesti di plastica coi fiorellini
incollati al muro in piazza della chiesa tanto a un paese di rimbambiti
puoi vendere ogni sorta di merce avariata. Il Pelliccioli va in orgasmo
quando quattro mocciosi quattro indottrinati dalla maestra
propongono i berceau in piazza. Il suo collega Crippa senza batter
ciglia lascia segare una dozzina di alberi vecchi di mezzo secolo
per costruire i campi di padel.
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DALLA BREMBO ALLA RODARI: IL PROBLEMA E' DEI GENITORI NON DEI BAMBINI
Naturalmente al centro dell'attenzione in tema alla chiusura della
scuola ci sono sempre e solo i bambini che subirebbero uno choc
tremendo passando da via Brembo al Cimitero visto che ne abbiamo la
certezza- l'ha dichiarato l'assessora Rota dell'istruzione- che
l'offerta educativa - come i pomi sullo scaffale della esselunga- è
esattamente identica nella scuola del Brembo e in quella del cimitero.
Infatti i pomi alla esselunga di Curno hanno la stessa provenienza
(Polonia? Slovenia?) di quella delle Due Torri.
Quando da c'è da fare porcate ci mettono sempre di mezzo i bambini, i
cani, i fiorellini, il pattume abbandonato per strada oppure piantare
alberi in piazza della chiesa. E quindi per motivi politicamente
corretti non si deve fare!.
Trasferire i bambini dalla Brembo a quella del Cimitero a nostro
modesto avviso non creerà alcun trauma ai bambini: anzi saranno
contenti di conoscere un numero maggiore di compagni. Fare fiera
è proprio da bambini sennò sarebbero vecchietti anzitempo.
Noi per frequentare i 5 anni delle elementari abbiamo «dovuto» cambiare
QUATTRO scuole ed alla fine all’»esame di ammissione» alla «scuola
media comunale» abbiamo concluso con una pagella fitta di otto.
Il problema del cambio scuola è un problema per i genitori visto che la
gran massa di quelli ogni mattina debbono combattere la battaglia per
fare alzare i figli, per far fare la colazione, per farli arrivare a
scuola in orario. Non per colpa dei bambini ma per demerito dei
genitori che non sanno fare il loro mestiere di educatore: nessuno
glielo ha insegnato d’altronde.
Quindi spostare la scuola dal Brembo al Cimitero è un problema per gli
adulti piuttosto che dei bambini e i bambini sono usati strumentalmente
per la comodità dei genitori. Degli adulti.
Poi nella scuola primaria del paese bello da vivere c'è un altro
problema che non si può portare alla luce sempre per motivi
politicamente corretti. Non sono note le ragioni per cui a Curno nella
scuola primaria ci sia una concentrazione di disabili superiore ai
comuni vicini e ciascuno di questi disabili costi al comune oltre
10mila euro l'anno mentre a Mozzo o Mapello costino sui 6mila. Non è
noto nemmeno quanti siano i bambini di colore e neanche quanti dei
disabili siano di colore.
NON vorremmo che la disaffezione delle famiglie curnesi a mandare i
propri figli alla primaria pubblica fosse motivata dai numeri
soprascritti: e lo diciamo anche se la maggioranza si straccerà le
vesti (dio non voglia! Di brutti ci basta vederci quando facciamo la
doccia…) gridando allo scandalo.
Ecco; per favore smettiamo di fare finta e affrontiamo i problemi quali che sono.
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