A GUARDARE ALLE COLLINE 21 APRILE 2023

























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















ANCHE STAVOLTA
CURNO E' RIMASTA A SECCO

CHIUSURA DELLA SCUOLA AL BREMBO
IL CONSIGLIO COMUNALE UMILIATO
Il sindaco Saccogna ha già imparato a mandare a fan***o la minoranza metodo che già era praticato da sua madre quando era sindaca sua predecessora. Lei era andata a scuola della Serra. Davanti alla richiesta della minoranza di un consiglio comunale urgente per decidere un referendum sulla chiusura della scuola l'ha convocato con un giorno di anticipo. Poi siccome ha una chiara idea di cosa sia la democrazia, anziché dare la parola per primo a chi aveva richiesto la seduta ha scaraventato addosso al consiglio una sbrodolata di trenta minuti dove ha riferito per l'ennesima volta tutte le ovvietà finora narrate sul tema della chiusura della scuola al Brembo. Ovvietà visto che il problema della quantità dell'utenza della scuola non è del 2023 ma viene da quando hanno aperto la nuova Rodari: vale a dire sei anni or sono. E che era già stato posto quando la giunta Morelli in combutta con l'assessora Serra decisero la costruzione della nuova Rodari per consumare una vendetta a freddo contro la minoranza che aveva portato a casa l'area.
Per capire meglio cosa intenda Saccogna per la sua funzione, vale il principio che “qui comando io e non ascolto chi la pensa diversamente da me” e infatti la maggioranza ha incontrato dirigente scolastica (che del comune importa zero visto chi le paga lo stipendio) , insegnanti (due?), genitori (tre?) senza invitare alle riunioni la minoranza consigliare.
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FARE BENE LE COSE E NON RACCONTARE BUFALE
La pagina Fb del sindaco Saccogna accoglie la pagina di un negozio dentro il centr(in)o commerciale Zebra che annuncia pomposamente l’istallazione di “un impianto fotovoltaico da 20kwh sul tetto de “il sole e la terra” per la Comunità Energetica Rinnovabile CER di Curno”. Dove “il sole e la terra” è un negozio che vende prodotti alimentari che vogliono o soltanto si celebrano essere migliori di quelli dei concorrenti. Conclude l’annuncio  che “il nuovo impianto contribuirà al nostro consumo e sarà anche disponibile all'interno della Comunità Energetica Rinnovabile (CER) di Curno”. Quindi gente mia correte a compare le merci della bottega così contribuirete a salvare il mondo anche se alleggerirete un po’ di più il vostro portafoglio visto che i prezzi li dentro non sono di quelli esattamente popolari. Roba sopraffina (dicunt loto...) che va bene per le madamine politicamente corrette meglio se dipendenti (maschi o femmine) o pensionati dello Stato.
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LA CORPORAZIONE DELLE GUIDE TURISTICHE BG
La notizia più stramba delle ultime settimane è quella della professoressa Rosita Corbetta, docente di storia dell'arte in pensione e membro del diretti­vo dell'Università per tutte le età di Casatenovo. Nel po­meriggio del 28 marzo si trovava in piazza Duomo insieme ad una ventina di soci dell'associazione lecchese, ai quali stava descri­vendo le bellezze di Città Alta Gli agenti della polizia locale si sono avvicinati alla comitiva, dopo averla monitorata per ol­tre un quarto d'ora, a seguito del­la segnalazione di una delle gui­de turistiche autorizzate della città di Bergamo. Appurato che la professoressa non era iscritta al registro delle guide turistiche, i vigili le hanno comminato una multa di 1.300 euro.
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO












































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!




































































































































































































































CHIUSURA DELLA SCUOLA AL BREMBO
IL CONSIGLIO COMUNALE UMILIATO
Il sindaco Saccogna ha già imparato a mandare a fan***o la minoranza metodo che già era praticato da sua madre quando era sindaca sua predecessora. Lei era andata a scuola della Serra. Davanti alla richiesta della minoranza di un consiglio comunale urgente per decidere un referendum sulla chiusura della scuola l'ha convocato con un giorno di anticipo. Poi siccome ha una chiara idea di cosa sia la democrazia, anziché dare la parola per primo a chi aveva richiesto la seduta ha scaraventato addosso al consiglio una sbrodolata di trenta minuti dove ha riferito per l'ennesima volta tutte le ovvietà finora narrate sul tema della chiusura della scuola al Brembo. Ovvietà visto che il problema della quantità dell'utenza della scuola non è del 2023 ma viene da quando hanno aperto la nuova Rodari: vale a dire sei anni or sono. E che era già stato posto quando la giunta Morelli in combutta con l'assessora Serra decisero la costruzione della nuova Rodari per consumare una vendetta a freddo contro la minoranza che aveva portato a casa l'area.
Per capire meglio cosa intenda Saccogna per la sua funzione, vale il principio che “qui comando io e non ascolto chi la pensa diversamente da me” e infatti la maggioranza ha incontrato dirigente scolastica (che del comune importa zero visto chi le paga lo stipendio) , insegnanti (due?), genitori (tre?) senza invitare alle riunioni la minoranza consigliare.
Senza contare che la scuola primaria di Curno non riesce a trattenere il 40% (38,2% per l'esattezza) degli utenti potenziali residenti in paese nonostante un ipertrofico piano del diritto allo studio (costa 100 euro a cranio per ciascun abitante) nel quale piano “chissà perché” riesce a spendere la bellezza di 10.245 euro per ciascun disabile quando Mozzo o Mapello ne spendono mediamente sui 6.000 euro.
Saccogna scopre nel 2023 che la scuola del Brembo è da rifare dal punto di vista strutturale, energetico e impiantistico (esattamente come TUTTI gli altri edifici comunali) ma ha dimenticato di avvisare gli elettori durante la campagna elettorale che il paese aveva davanti questo non piccolo problema.
Pure l'ass. Pelliccioli e la sua lista Vivere Curno hanno dimenticato di avvisare gli elettori in campagna elettorale che il Comune di Curno disponeva di una quantità di edifici comunali eccessiva rispetto alle sue necessità e capacità economica e programmatica di mantenerli e che quindi bisognava pensare a una ridestinazione degli stessi. Il fatto è che ancora adesso l'unica ideuzza che gli è venuta in mente è la chiusura della Brembo MA non dice con cosa intendono sostituirla.
Saccogna s'é accorto del costo delle bollette della scuola al Brembo ma è a capo di una struttura che NON ha un “energy manager” il quale studi il rapporto tra la qualità edilizia degli edifici, i tempi di loro utilizzo e i costi energetici. Qualcuno avvisi Saccogna che il PUN medio ha iniziato a crescere all'inizio delle scuole nel 2021 e adesso siamo a fine aprile 2023.
Quando noi abbiamo presentato a gennaio la domanda di accesso agli atti per avere copia di tutte le bollette energetiche degli edifici comunali ed abbiamo atteso qualche mese per ricevere il malloppo, la maggioranza probabilmente incuriosita della richiesta si é resa conto del caos economico in cui era ormai piombata.
Saccogna oggi come oggi ma nemmeno i suoi assessori sanno quanta energia consuma il Comune di Curno e l'unica idea che ha in testa assieme all'ass. Pelliccioli è quella di attendere che dall'alto “caschino” pacchetti di euro “a gratis” per stendere qualche metro quadro di pannelli solari da sprecare al 40%. Più che produrre energia per l'edificio su cui sono istallati fissi i pannelli solari è per venderla all'enel.
Il sindaco Saccogna e l'ass. Pelliccioli e l'ass.ra Rota davanti alla domanda delle minoranze: ma se sostenete che il comune ha troppi edifici così malmessi e intendete trasformarne la destinazione, che ne farete del tabiotto di via Gamba (che doveva diventare il fiore all'occhiello dell'ambientalismo di Vivere Curno) e della scuola del Brembo che intendete chiudere?. La risposta non c'è stata. Hanno detto che gli edifici muteranno la destinazione sociale rispetto all'attualità coi… soldi di qualche privato.
Non si capisce se hanno una faccia tosta fuori dal comune nel cacciar balle oppure se stiano cercando qualcuno cui regalare – come hanno fatto coi due Centri Vivere Insieme-  la scuola al Brembo.
Già c'era stato quel genio di Serra che aveva fatto diventare il comune azionista della spa che raccoglie la rumenta. Poi c'era stata la Gamba che prima aveva regalato un anno di gestione del CVI1 alla Polispor tiva e poi, suonando la fanfara che i CVI andavano messi a reddito perché “ce lo chiede l'Europa” ha concluso col darli in mano gratis a due privati. Uno che è il deus ex machina della sezione tennis (CVI1) e l'altro ad una cooperativa. E chi se no?!. Adesso è la volta della scuola al Brembo: vedremo chi sarà il fortunato che la riceverà gratis per fare l'ospizio per i loro (di Vivere Curno) amici.

FARE BENE LE COSE E NON RACCONTARE BUFALE
La pagina Fb del sindaco Saccogna accoglie la pagina di un negozio dentro il centr(in)o commerciale Zebra che annuncia pomposamente l’istallazione di “un impianto fotovoltaico da 20kwh sul tetto de “il sole e la terra” per la Comunità Energetica Rinnovabile CER di Curno”. Dove “il sole e la terra” è un negozio che vende prodotti alimentari che vogliono o soltanto si celebrano essere migliori di quelli dei concorrenti. Conclude l’annuncio  che “il nuovo impianto contribuirà al nostro consumo e sarà anche disponibile all'interno della Comunità Energetica Rinnovabile (CER) di Curno”. Quindi gente mia correte a compare le merci della bottega così contribuirete a salvare il mondo anche se alleggerirete un po’ di più il vostro portafoglio visto che i prezzi li dentro non sono di quelli esattamente popolari. Roba sopraffina (dicunt loto...) che va bene per le madamine politicamente corrette meglio se dipendenti (maschi o femmine) o pensionati dello Stato.

Questo annuncio risponde a verità ma nasconde la verità che VA RACCONATTA TUTTA.
1) nello Zebra è presente il negozio di “spazio Enel energia” che spaccia il fotovoltaico e ci pare ovvio che abbia incentivato l’iniziativa
2) l’istallazione del fotovoltaico su un centro commerciale spacciato come “anche” utile per le case private è una bufala. Infatti il fotovoltaico di un centro commerciale produce energia durante il giorno e per come funzionano i CC viene consumata tutta (e neanche 20kwh sono sufficienti allo Zebra) mentre durante la notte o al mattino consumano pochissimo. I tempi dei consumi elettrici dei CC sono esattamente il contrario di quelli una abitazione privata. Quindi spacciano come normale una situazione che non è quella delle famiglie.
3) un CC va riscaldato e raffrescato e tenuto il più possibile a temperatura costante o con variazione minima (per ridurre i consumi) e quindi hai voglia di far credere che quei 20kwh bastino anche per quel CC. Come far credere che una pastasciutta basti per tutto il giorno. Un’altra bufala spacciata come verità perlomeno consigliata.
4) Non risulta che quei pannelli solari siano posati su un “inseguitore solare” ma siano istallati fissi. Vale a dire che il 40% del potenziale rendimento di quei pannelli viene sprecato. Fare un investimento che spreca il 40% del suo potenziale si giudica da se.
5) Questo investimento è fatto in gran parte a debito pubblico in quanto è finanziato dallo Stato o dall’UE. Cioè: io faccio il bravo per il destino della terra che lascerò ai miei figli ma ai miei figli gli lascio anche un debito da pagare pari almeno al 70% dell’intera operazione quando l’impianto verrà smantellato o sostituito.
6) Impressiona l’ipocrisia di una sindaco che come capo dell’amministrazione comunale NON ci mette un euro nell’operazione ma che “SI FA BELLO” coi soldi di tutti. Un’amministrazione che non riesce nemmeno a innaffiare le piante che mette. Come se l’operazione CER anziché essere in mano all’Enel fosse in mano alla sua giunta.

CHIARIAMO UNA VOLTA PER TUTTE. Istallare pannelli solari sui tetti e in posizione fissa è una operazione negativa sia sotto il profilo industriale: producono mediamente la metà del loro potenziale vista in generale il loro posizionamento. E’ una operazione negativa sotto il profilo economico in quanto trattasi in massima parte di debito pubblico “regalato” ai figli e nipoti. Sotto il profilo ambientale visto l’insieme non risulta granche positiva: come dire che una macchina al 40% in classe A e il 60% in classe F sarebbe ecologica (visto che questi impianti se non perfettamente sempre manutenzionati vedono ridurre le prestazioni).
Ecco. Le cose o si fanno bene oppure meglio non farle e smettere di raccontare bufale ai cittadini. I quali finora non paiono crederci molto visto che la distesa dei tetti di Curno è del tutto spoglia di pannelli solari. Ma siccome il sindaco e la sua giunta ci credono una manica di quelli che bevono tutte la balle che spacciano non vedono neanche che sul sito del Comune pubblicano la certificazione che ai pannelli solari non ci crede nessuno. I tetti di Curno sono desolatamente spogli.

LA CORPORAZIONE DELLE GUIDE TURISTICHE BG
La notizia più stramba delle ultime settimane è quella della professoressa Rosita Corbetta, docente di storia dell'arte in pensione e membro del diretti­vo dell'Università per tutte le età di Casatenovo. Nel po­meriggio del 28 marzo si trovava in piazza Duomo insieme ad una ventina di soci dell'associazione lecchese, ai quali stava descri­vendo le bellezze di Città Alta Gli agenti della polizia locale si sono avvicinati alla comitiva, dopo averla monitorata per ol­tre un quarto d'ora, a seguito del­la segnalazione di una delle gui­de turistiche autorizzate della città di Bergamo. Appurato che la professoressa non era iscritta al registro delle guide turistiche, i vigili le hanno comminato una multa di 1.300 euro. Sono 120 le guide turistiche abilitate a Bergamo. E sono loro che hanno chiesto a gran voce alla polizia locale di intensificare i controlli per stanare gli abusivi. «Una guida può venire anche da fuori città — precisa Barbara Savà, che lo è di professione —. L'importante è che lo sia, dunque abbia superato un esame e sia iscritta nel registro. Questo vale per tutte le professioni ed è un dovere civico segnalare chi se ne approfitta». «La signora — commenta la guida — fa la vittima, ma sa di essere in torto. Innanzitutto, mostrava la città non come docente a degli allievi, bensì come socia di un'associazione culturale agli iscritti. Non erano quattro amici, ma un gruppo che ha partecipato a una visita organizzata arrivando con tanto di pullmino in città. Esercitare abusivamente una professione è un reato. Se non voleva incorrere in una multa poteva chiamare una guida specializzata in storia dell'arte”.
Italia paese degli abusivi, a partire dai tassisti per finire alle guide turistiche.
A noi le guide turistiche fanno piuttosto pena prima di tutto perché hanno  scelto un mestiere da morti di fame ragion per cui ne difendono i confini coi canini in fuori. Neanche cinque minuti dopo le loro chiacchiere nessuno degli ascoltatori si ricorda più di quello che hanno sentito. Parlano di cose che al turista importa zero.
E' interessante notare come Barbara Savà la guida che ha rilasciato una dichiarazione al vetriolo al Corriere mostri di non avere nemmeno lei ben chiaro il suo mestiere: bastasse una persona “specializzata in storia dell'arte” per fare la guida… Il che dimostra che andrebbe sospesa dall'albo ma va bene c'è posto anche per lei: altrimenti dovremmo darle il RdC. Almeno se la cava.
Oltre a questo ferreo principio secondo il quale per fare la guida occorre essere “specializzata in storia dell'arte” ci sono tre domande che un turista per caso potrebbe-dovrebbe porre alle guide. La prima è “ci spieghi il significato politico di Piazza Duomo”. Dove per Piazza Duomo (in Città Alta) intendiamo il rettangolo acciottolato su cui danno la parete meridionale del Palazzo della Ragione, la facciata settentrionale della basilica di S. Maria Maggiore, il Battistero e l'ingresso al Duomo di Bergamo. Un'altra domanda potrebbe essere questa: come mai tra Piazza Cittadella e Porta sant'Alessandro c'è “Colle Aperto”?. Una terza domanda potrebbe essere questa: come mai le Mura di Bergamo hanno la parte inferiore inclinate verso l'interno (a scarpa), poi da una lesena rotonda parte una parete verticale.
Il nostro gruppetto di pensionati che presidiano alcune zone di Città Alta si è accorto che “dopo la pandemia” è cambiato assai il turista medio. Prima della tragedia se stavi sulle panchine eri assediato di turisti che ti chiedevano informazioni di questo quello andare tornare. Adesso giovani adulti e anziani compulsano il cellulare e… zac… Piazza Vecchia è di la. Senza contare quelli che lo usano come guida. Ecco brava signorina Barbara: l'hanno già fregata.