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ANCHE STAVOLTA
CURNO E' RIMASTA A SECCO
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CHIUSURA DELLA SCUOLA AL BREMBO
IL CONSIGLIO COMUNALE UMILIATO
Il sindaco Saccogna ha già imparato a mandare a fan***o la minoranza
metodo che già era praticato da sua madre quando era sindaca sua
predecessora. Lei era andata a scuola della Serra. Davanti alla
richiesta della minoranza di un consiglio comunale urgente per decidere
un referendum sulla chiusura della scuola l'ha convocato con un giorno
di anticipo. Poi siccome ha una chiara idea di cosa sia la democrazia,
anziché dare la parola per primo a chi aveva richiesto la seduta ha
scaraventato addosso al consiglio una sbrodolata di trenta minuti dove
ha riferito per l'ennesima volta tutte le ovvietà finora narrate sul
tema della chiusura della scuola al Brembo. Ovvietà visto che il
problema della quantità dell'utenza della scuola non è del 2023 ma
viene da quando hanno aperto la nuova Rodari: vale a dire sei anni or
sono. E che era già stato posto quando la giunta Morelli in combutta
con l'assessora Serra decisero la costruzione della nuova Rodari per
consumare una vendetta a freddo contro la minoranza che aveva portato a
casa l'area.
Per capire meglio cosa intenda Saccogna per la sua funzione, vale il
principio che “qui comando io e non ascolto chi la pensa diversamente
da me” e infatti la maggioranza ha incontrato dirigente scolastica (che
del comune importa zero visto chi le paga lo stipendio) , insegnanti
(due?), genitori (tre?) senza invitare alle riunioni la minoranza
consigliare.
(....)
FARE BENE LE COSE E NON RACCONTARE BUFALE
La pagina Fb del sindaco Saccogna accoglie la pagina di un negozio
dentro il centr(in)o commerciale Zebra che annuncia pomposamente
l’istallazione di “un impianto fotovoltaico da 20kwh sul tetto de “il
sole e la terra” per la Comunità Energetica Rinnovabile CER di Curno”.
Dove “il sole e la terra” è un negozio che vende prodotti alimentari
che vogliono o soltanto si celebrano essere migliori di quelli dei
concorrenti. Conclude l’annuncio che “il nuovo impianto contribuirà al
nostro consumo e sarà anche disponibile all'interno della Comunità
Energetica Rinnovabile (CER) di Curno”. Quindi gente mia correte a
compare le merci della bottega così contribuirete a salvare il mondo
anche se alleggerirete un po’ di più il vostro portafoglio visto che i
prezzi li dentro non sono di quelli esattamente popolari. Roba
sopraffina (dicunt loto...) che va bene per le madamine politicamente
corrette meglio se dipendenti (maschi o femmine) o pensionati dello
Stato.
(...)
LA CORPORAZIONE DELLE GUIDE TURISTICHE BG
La notizia più stramba delle ultime settimane è quella della
professoressa Rosita Corbetta, docente di storia dell'arte in pensione
e membro del direttivo dell'Università per tutte le età di Casatenovo.
Nel pomeriggio del 28 marzo si trovava in piazza Duomo insieme ad una
ventina di soci dell'associazione lecchese, ai quali stava descrivendo
le bellezze di Città Alta Gli agenti della polizia locale si sono
avvicinati alla comitiva, dopo averla monitorata per oltre un quarto
d'ora, a seguito della segnalazione di una delle guide turistiche
autorizzate della città di Bergamo. Appurato che la professoressa non
era iscritta al registro delle guide turistiche, i vigili le hanno
comminato una multa di 1.300 euro.
(...)
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO
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CHIUSURA DELLA SCUOLA AL BREMBO
IL CONSIGLIO COMUNALE UMILIATO
Il sindaco Saccogna ha già imparato a mandare a fan***o la minoranza
metodo che già era praticato da sua madre quando era sindaca sua
predecessora. Lei era andata a scuola della Serra. Davanti alla
richiesta della minoranza di un consiglio comunale urgente per decidere
un referendum sulla chiusura della scuola l'ha convocato con un giorno
di anticipo. Poi siccome ha una chiara idea di cosa sia la democrazia,
anziché dare la parola per primo a chi aveva richiesto la seduta ha
scaraventato addosso al consiglio una sbrodolata di trenta minuti dove
ha riferito per l'ennesima volta tutte le ovvietà finora narrate sul
tema della chiusura della scuola al Brembo. Ovvietà visto che il
problema della quantità dell'utenza della scuola non è del 2023 ma
viene da quando hanno aperto la nuova Rodari: vale a dire sei anni or
sono. E che era già stato posto quando la giunta Morelli in combutta
con l'assessora Serra decisero la costruzione della nuova Rodari per
consumare una vendetta a freddo contro la minoranza che aveva portato a
casa l'area.
Per capire meglio cosa intenda Saccogna per la sua funzione, vale il
principio che “qui comando io e non ascolto chi la pensa diversamente
da me” e infatti la maggioranza ha incontrato dirigente scolastica (che
del comune importa zero visto chi le paga lo stipendio) , insegnanti
(due?), genitori (tre?) senza invitare alle riunioni la minoranza
consigliare.
Senza contare che la scuola primaria di Curno non riesce a trattenere
il 40% (38,2% per l'esattezza) degli utenti potenziali residenti in
paese nonostante un ipertrofico piano del diritto allo studio (costa
100 euro a cranio per ciascun abitante) nel quale piano “chissà perché”
riesce a spendere la bellezza di 10.245 euro per ciascun disabile
quando Mozzo o Mapello ne spendono mediamente sui 6.000 euro.
Saccogna scopre nel 2023 che la scuola del Brembo è da rifare dal punto
di vista strutturale, energetico e impiantistico (esattamente come
TUTTI gli altri edifici comunali) ma ha dimenticato di avvisare gli
elettori durante la campagna elettorale che il paese aveva davanti
questo non piccolo problema.
Pure l'ass. Pelliccioli e la sua lista Vivere Curno hanno dimenticato
di avvisare gli elettori in campagna elettorale che il Comune di Curno
disponeva di una quantità di edifici comunali eccessiva rispetto alle
sue necessità e capacità economica e programmatica di mantenerli e che
quindi bisognava pensare a una ridestinazione degli stessi. Il fatto è
che ancora adesso l'unica ideuzza che gli è venuta in mente è la
chiusura della Brembo MA non dice con cosa intendono sostituirla.
Saccogna s'é accorto del costo delle bollette della scuola al Brembo ma
è a capo di una struttura che NON ha un “energy manager” il quale studi
il rapporto tra la qualità edilizia degli edifici, i tempi di loro
utilizzo e i costi energetici. Qualcuno avvisi Saccogna che il PUN
medio ha iniziato a crescere all'inizio delle scuole nel 2021 e adesso
siamo a fine aprile 2023.
Quando noi abbiamo presentato a gennaio la domanda di accesso agli atti
per avere copia di tutte le bollette energetiche degli edifici comunali
ed abbiamo atteso qualche mese per ricevere il malloppo, la maggioranza
probabilmente incuriosita della richiesta si é resa conto del caos
economico in cui era ormai piombata.
Saccogna oggi come oggi ma nemmeno i suoi assessori sanno quanta
energia consuma il Comune di Curno e l'unica idea che ha in testa
assieme all'ass. Pelliccioli è quella di attendere che dall'alto
“caschino” pacchetti di euro “a gratis” per stendere qualche metro
quadro di pannelli solari da sprecare al 40%. Più che produrre energia
per l'edificio su cui sono istallati fissi i pannelli solari è per
venderla all'enel.
Il sindaco Saccogna e l'ass. Pelliccioli e l'ass.ra Rota davanti alla
domanda delle minoranze: ma se sostenete che il comune ha troppi
edifici così malmessi e intendete trasformarne la destinazione, che ne
farete del tabiotto di via Gamba (che doveva diventare il fiore
all'occhiello dell'ambientalismo di Vivere Curno) e della scuola del
Brembo che intendete chiudere?. La risposta non c'è stata. Hanno detto
che gli edifici muteranno la destinazione sociale rispetto
all'attualità coi… soldi di qualche privato.
Non si capisce se hanno una faccia tosta fuori dal comune nel cacciar
balle oppure se stiano cercando qualcuno cui regalare – come hanno
fatto coi due Centri Vivere Insieme- la scuola al Brembo.
Già c'era stato quel genio di Serra che aveva fatto diventare il comune
azionista della spa che raccoglie la rumenta. Poi c'era stata la Gamba
che prima aveva regalato un anno di gestione del CVI1 alla Polispor
tiva e poi, suonando la fanfara che i CVI andavano messi a reddito
perché “ce lo chiede l'Europa” ha concluso col darli in mano gratis a
due privati. Uno che è il deus ex machina della sezione tennis (CVI1) e
l'altro ad una cooperativa. E chi se no?!. Adesso è la volta della
scuola al Brembo: vedremo chi sarà il fortunato che la riceverà gratis
per fare l'ospizio per i loro (di Vivere Curno) amici.
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FARE BENE LE COSE E NON RACCONTARE BUFALE
La pagina Fb del sindaco Saccogna accoglie la pagina di un negozio
dentro il centr(in)o commerciale Zebra che annuncia pomposamente
l’istallazione di “un impianto fotovoltaico da 20kwh sul tetto de “il
sole e la terra” per la Comunità Energetica Rinnovabile CER di Curno”.
Dove “il sole e la terra” è un negozio che vende prodotti alimentari
che vogliono o soltanto si celebrano essere migliori di quelli dei
concorrenti. Conclude l’annuncio che “il nuovo impianto
contribuirà al nostro consumo e sarà anche disponibile all'interno
della Comunità Energetica Rinnovabile (CER) di Curno”. Quindi gente mia
correte a compare le merci della bottega così contribuirete a salvare
il mondo anche se alleggerirete un po’ di più il vostro portafoglio
visto che i prezzi li dentro non sono di quelli esattamente popolari.
Roba sopraffina (dicunt loto...) che va bene per le madamine
politicamente corrette meglio se dipendenti (maschi o femmine) o
pensionati dello Stato.
Questo annuncio risponde a verità ma nasconde la verità che VA RACCONATTA TUTTA.
1) nello Zebra è presente il negozio di “spazio Enel energia” che
spaccia il fotovoltaico e ci pare ovvio che abbia incentivato
l’iniziativa
2) l’istallazione del fotovoltaico su un centro commerciale spacciato
come “anche” utile per le case private è una bufala. Infatti il
fotovoltaico di un centro commerciale produce energia durante il giorno
e per come funzionano i CC viene consumata tutta (e neanche 20kwh sono
sufficienti allo Zebra) mentre durante la notte o al mattino consumano
pochissimo. I tempi dei consumi elettrici dei CC sono esattamente il
contrario di quelli una abitazione privata. Quindi spacciano come
normale una situazione che non è quella delle famiglie.
3) un CC va riscaldato e raffrescato e tenuto il più possibile a
temperatura costante o con variazione minima (per ridurre i consumi) e
quindi hai voglia di far credere che quei 20kwh bastino anche per quel
CC. Come far credere che una pastasciutta basti per tutto il giorno.
Un’altra bufala spacciata come verità perlomeno consigliata.
4) Non risulta che quei pannelli solari siano posati su un “inseguitore
solare” ma siano istallati fissi. Vale a dire che il 40% del potenziale
rendimento di quei pannelli viene sprecato. Fare un investimento che
spreca il 40% del suo potenziale si giudica da se.
5) Questo investimento è fatto in gran parte a debito pubblico in
quanto è finanziato dallo Stato o dall’UE. Cioè: io faccio il bravo per
il destino della terra che lascerò ai miei figli ma ai miei figli gli
lascio anche un debito da pagare pari almeno al 70% dell’intera
operazione quando l’impianto verrà smantellato o sostituito.
6) Impressiona l’ipocrisia di una sindaco che come capo
dell’amministrazione comunale NON ci mette un euro nell’operazione ma
che “SI FA BELLO” coi soldi di tutti. Un’amministrazione che non riesce
nemmeno a innaffiare le piante che mette. Come se l’operazione CER
anziché essere in mano all’Enel fosse in mano alla sua giunta.
CHIARIAMO UNA VOLTA PER TUTTE. Istallare pannelli solari sui tetti e in
posizione fissa è una operazione negativa sia sotto il profilo
industriale: producono mediamente la metà del loro potenziale vista in
generale il loro posizionamento. E’ una operazione negativa sotto il
profilo economico in quanto trattasi in massima parte di debito
pubblico “regalato” ai figli e nipoti. Sotto il profilo ambientale
visto l’insieme non risulta granche positiva: come dire che una
macchina al 40% in classe A e il 60% in classe F sarebbe ecologica
(visto che questi impianti se non perfettamente sempre manutenzionati
vedono ridurre le prestazioni).
Ecco. Le cose o si fanno bene oppure meglio non farle e smettere di
raccontare bufale ai cittadini. I quali finora non paiono crederci
molto visto che la distesa dei tetti di Curno è del tutto spoglia di
pannelli solari. Ma siccome il sindaco e la sua giunta ci credono una
manica di quelli che bevono tutte la balle che spacciano non vedono
neanche che sul sito del Comune pubblicano la certificazione che ai
pannelli solari non ci crede nessuno. I tetti di Curno sono
desolatamente spogli.
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LA CORPORAZIONE DELLE GUIDE TURISTICHE BG
La notizia più stramba delle ultime settimane è quella della
professoressa Rosita Corbetta, docente di storia dell'arte in pensione
e membro del direttivo dell'Università per tutte le età di Casatenovo.
Nel pomeriggio del 28 marzo si trovava in piazza Duomo insieme ad una
ventina di soci dell'associazione lecchese, ai quali stava descrivendo
le bellezze di Città Alta Gli agenti della polizia locale si sono
avvicinati alla comitiva, dopo averla monitorata per oltre un quarto
d'ora, a seguito della segnalazione di una delle guide turistiche
autorizzate della città di Bergamo. Appurato che la professoressa non
era iscritta al registro delle guide turistiche, i vigili le hanno
comminato una multa di 1.300 euro. Sono 120 le guide turistiche
abilitate a Bergamo. E sono loro che hanno chiesto a gran voce alla
polizia locale di intensificare i controlli per stanare gli abusivi.
«Una guida può venire anche da fuori città — precisa Barbara Savà, che
lo è di professione —. L'importante è che lo sia, dunque abbia superato
un esame e sia iscritta nel registro. Questo vale per tutte le
professioni ed è un dovere civico segnalare chi se ne approfitta». «La
signora — commenta la guida — fa la vittima, ma sa di essere in torto.
Innanzitutto, mostrava la città non come docente a degli allievi, bensì
come socia di un'associazione culturale agli iscritti. Non erano
quattro amici, ma un gruppo che ha partecipato a una visita organizzata
arrivando con tanto di pullmino in città. Esercitare abusivamente una
professione è un reato. Se non voleva incorrere in una multa poteva
chiamare una guida specializzata in storia dell'arte”.
Italia paese degli abusivi, a partire dai tassisti per finire alle guide turistiche.
A noi le guide turistiche fanno piuttosto pena prima di tutto perché
hanno scelto un mestiere da morti di fame ragion per cui ne
difendono i confini coi canini in fuori. Neanche cinque minuti dopo le
loro chiacchiere nessuno degli ascoltatori si ricorda più di quello che
hanno sentito. Parlano di cose che al turista importa zero.
E' interessante notare come Barbara Savà la guida che ha rilasciato una
dichiarazione al vetriolo al Corriere mostri di non avere nemmeno lei
ben chiaro il suo mestiere: bastasse una persona “specializzata in
storia dell'arte” per fare la guida… Il che dimostra che andrebbe
sospesa dall'albo ma va bene c'è posto anche per lei: altrimenti
dovremmo darle il RdC. Almeno se la cava.
Oltre a questo ferreo principio secondo il quale per fare la guida
occorre essere “specializzata in storia dell'arte” ci sono tre domande
che un turista per caso potrebbe-dovrebbe porre alle guide. La prima è
“ci spieghi il significato politico di Piazza Duomo”. Dove per Piazza
Duomo (in Città Alta) intendiamo il rettangolo acciottolato su cui
danno la parete meridionale del Palazzo della Ragione, la facciata
settentrionale della basilica di S. Maria Maggiore, il Battistero e
l'ingresso al Duomo di Bergamo. Un'altra domanda potrebbe essere
questa: come mai tra Piazza Cittadella e Porta sant'Alessandro c'è
“Colle Aperto”?. Una terza domanda potrebbe essere questa: come mai le
Mura di Bergamo hanno la parte inferiore inclinate verso l'interno (a
scarpa), poi da una lesena rotonda parte una parete verticale.
Il nostro gruppetto di pensionati che presidiano alcune zone di Città
Alta si è accorto che “dopo la pandemia” è cambiato assai il turista
medio. Prima della tragedia se stavi sulle panchine eri assediato di
turisti che ti chiedevano informazioni di questo quello andare tornare.
Adesso giovani adulti e anziani compulsano il cellulare e… zac… Piazza
Vecchia è di la. Senza contare quelli che lo usano come guida. Ecco
brava signorina Barbara: l'hanno già fregata.
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