A GUARDARE ALLE COLLINE 15 APRILE 2023

























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















ANCHE STAVOLTA
CURNO E' RIMASTA A SECCO

MAGGIORDOMI CAMERIERI E FILONI
Finalmente dopo quasi un anno dall'insediamento (non per colpa sua precisa) il sindaco Saccogna ha provveduto a individuare le 5 posizioni apicali a cui ha conferito incarichi di elevata qualificazione nell'organizzazione della piramide di governo del comune. Sono 5: Servizi Finanziari e generali , Affari Generali e Segreteria , Pianificazione e sviluppo del territorio e LL.PP. AREA , Servizi alla Persona  e infine la Polizia Locale. Non cambia nulla rispetto a prima tranne che scompare l'addetto al casermaggio.
Una volta tra le donne del popolo capitava spesso di sentire dire dei propri mariti “l'ho facc alì”. Traduzione: “l'ho fatto valere” (per quel che era) oppure “ti ho tenuto per quel che vali”. Affermazione che oggi in ambito lavorativo privato vale come un prepensionamento in quanto irriciclabile. Non vale in ambito pubblico in quanto chi voleva scappare se n'è già filato per merito di Salvini.
Oggi sul Corriere c'è un divertente articolo (che noi riduciamo all'osso) di E.G. della Loggia che traccia un affresco che ben s'attende alle nomine della politica. “Quando la destra di governo si accinge al cruciale compito delle nomine emerge una delle sue più gravi debolezze: non aver visto un numero sufficiente di puntate di Downton Abbey, privandosi così della possibilità di approfondire la differenza che passa tra un maggiordomo e un cameriere.
(...)

LA CHIUSURA DELLA SCUOLA AL BREMBO
l'Oratorio parrocchiale della Marigolda sulla prossima chiusura della scuola elementare del Brembo la maggioranza ha manifestato tutto il proprio bullismo, la propria ignoranza falsità ipocrisia.
Bullismo in primis verso chi dissente dalle  opinioni della maggioranza, bullismo che vede davanti a tutti col l'ex sindaca Gamba e la corte delle sue madamine. Delle quali non si comprende se difendano gli interessi dei disabili piuttosto che gli affari delle società coop onlus che hanno in mani il business del settore.
Ipocrisia dal momento che il problema della scarsa appetibilità della scuola curnese a fronte di un IPERTROFICO piano del diritto allo studio la si evince dai numeri: il 38,2% dei potenziali utenti della scuola primaria residenti a Curno non vengono a scuola in paese.
Una amministrazione che dopo  oltre trenta anni di PdS  è ancora in questa situazione vuol dire che ci sono “altre” cause che rendono inappetibile la scuola locale.
Pertanto chi è causa di questo guasto NON dovrebbe anche essere quello che indica la soluzione ma semmai dovrebbe chiamare qualche esperto esterno – esperto e non l'amica della sua amica…- che sappia studiare la situazione e indicare le soluzioni e seguirne l'applicazione per verificarne l'efficacia.
(...)

CUCU CI SONO ANCORA
Falso allarme dei soliti giornaloni: il Cavaliere non sta morendo ma sta addirittura meglio di prima. Quindi la news del Cavaliere ormai moribondo era una fake messa in giro ad arte. La strada per la rinascita, se non risurrezione, è imboccata», ha annunciato solennemente  Gianni Letta uscendo dal San Raffaele sabato 8 aprile. Manca solo  la notizia che abbia ricevuto un’Olgettina per farne una volante sul letto della rianimazione e quindi saremo rassicurati del tutto.
Tutti preoccupati che il Cavaliere avesse avuto l’ennesi ma defaillance per tenere occupati i media e il resto: ci eravamo stufati della noiosa questione del PNRR visto che non ce la facciamo a compirlo. La lettura dei giornali odierni -15 aprile- ci restituisce una (quasi) certezza: se il Cavaliere schiatta cade pure la Meloni. Divertentissima la sequenza del Cavaliere che chiama la Meloni durante la seduta del consiglio dei ministri: «L’ho sentito forte e di buon umore -spiegherà poi la premier ai ministri, dopo essersi assentata per rispondere-. Speriamo in bene. Vi saluta tutti e vi augura buona Pasqua».
Più che un CdM è stata una seduta spiritica. 
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO












































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!




































































































































































































































MAGGIORDOMI CAMERIERI E FILONI
Finalmente dopo quasi un anno dall'insediamento (non per colpa sua precisa) il sindaco Saccogna ha provveduto a individuare le 5 posizioni apicali a cui ha conferito incarichi di elevata qualificazione nell'organizzazione della piramide di governo del comune. Sono 5: Servizi Finanziari e generali , Affari Generali e Segreteria , Pianificazione e sviluppo del territorio e LL.PP. AREA , Servizi alla Persona  e infine la Polizia Locale. Non cambia nulla rispetto a prima tranne che scompare l'addetto al casermaggio.
Una volta tra le donne del popolo capitava spesso di sentire dire dei propri mariti “l'ho facc alì”. Traduzione: “l'ho fatto valere” (per quel che era) oppure “ti ho tenuto per quel che vali”. Affermazione che oggi in ambito lavorativo privato vale come un prepensionamento in quanto irriciclabile. Non vale in ambito pubblico in quanto chi voleva scappare se n'è già filato per merito di Salvini.
Oggi sul Corriere c'è un divertente articolo (che noi riduciamo all'osso) di E.G. della Loggia che traccia un affresco che ben s'attende alle nomine della politica. “Quando la destra di governo si accinge al cruciale compito delle nomine emerge una delle sue più gravi debolezze: non aver visto un numero sufficiente di puntate di Downton Abbey, privandosi così della possibilità di approfondire la differenza che passa tra un maggiordomo e un cameriere.
Una differenza decisiva. Il maggiordomo è chiamato, sì, a sovrintendere al buon andamento quotidiano di tutte le faccende domestiche, ma in realtà egli ha di mira sempre e solo una cosa: tenere alto il prestigio della casata e dei suoi padroni. Invece il compiere i vari servizi, obbedire e servire è invece cosa dei camerieri. Degnissime persone, intendiamoci. C'è una nobiltà nel servire che solo i poveri di spirito non riescono a comprendere: ma per l'appunto il compito di chi serve è quello di eseguire quanto altri ha deciso, non di prendere iniziative e di rappresentare un'idea.
Ora -conclude E.G. della Loggia- quando chi governa deve procedere a nominare qualcuno per un incarico pubblico si trova per l'appunto di fronte a questa scelta: designare un maggiordomo o un cameriere?.
Eh già.

Per capire meglio la situazione  di     QUALI  siano e QUANTI siano i maggiordomi e/o camerieri ci siano in comune bastano alcune notizie che possiamo leggere sul Bugiardino provinciale.
La prima viene da una comune di dimensioni pressoché identiche al nostro: nei 5 anni appena trascorsi questo comune -Mapello: 6900 abitanti- ha ricevuto quasi 11 milioni a fondo perduto oltre ai fondi per il covid (identici a quelli di Curno ma spesi tutti mentre  noi non siamo riusciti a distribuirli del tutto). Curno nei 5 anni della giunta Gamba ha portato a casa neanche 2 milioni. Compresi i fondi del covid  Curno è errivata  a 5-6 milioni.  La giunta Saccogna zero ma è appena decollata: non è riuscito nemmeno a farsi cambiare la pompa di calore -soldi PNRR- per il municipio benché abbiano trafficato a ferragosto per arrivare al dunque.
Quindi non c'è nel nostro comune ne una classe politica ne un gruppo di maggiordomi - di cui fa parte anche la segretaria comunale che però non è nominata dal sindaco- capaci di intercettare risorse aggiuntive da investire.
Più che maggiordomi potremmo chiamarli “chi sta bene -della propria paga- non si muove”. In una azienda privata li avrebbero cacciati (quasi) tutti. Segretaria comunale compresa.
Leggiamo oggi sempre sul Bugiardino che nel Bilancio  del Comune di Bergamo è previsto un piano annuale per l'edilizia scolastica da circa 32 milioni di euro relativo al solo 2023, possibile grazie alle abbondanti risorse del Pnrr . Cui si aggiungono quelle del bando Spaziare, 15 milioni di euro erogati da Regione Lombardia, ma anch'essi provenienti dall'Unione europea e in parte destinati all'edilizia scolastica.
Facendo la proporzione tra quella del Comune di Bergamo e quella di Curno e quei 32 milioni a noi sarebbero spettati  2 milioni di euro.
Mai visti.

Sempre nel Bilancio di Previsioni del Comune di Bergamo 2021-2023 è prevista l'accen sione di mutui per 104,5 milioni di mutui che rapportati alle rispettive popolazioni  per il Comune di Curno significherebbero quasi 6,5 milioni di mutui. Che Curno si sogna neanche.

Sempre sul Bugiardino odierno si legge -per stare in sintonia con quanto ha dichiarato il capogruppo di maggioranza nell'assemblea sulla prossima chiusura della scuola al Brembo- che il Comune di Ranica -6mila abitanti- prima ha trovato i fondi per acquistare l'ex sede delle ACLI locali e adesso intende investire 3,5 milioni di euro per creare una “residenza leggera” da 20 posti destinati agli anziani cercando fondi PNRR statali e regionali. Dice la sindaca Maria Grazia Vergani che “l'obiettivo è quello di dare una risposta concreta al bisogno di un numero crescente di persone che, data l'età, non riescono più a vivere da sole e che corrono il rischio di finire anzitempo in una casa di riposo, mentre possono ancora vivere in una residenza che ha tutte le caratteristiche di un ambiente familiare. Con l'invecchiamento della popolazione abbiamo bisogno di dare risposte diversificate alle diverse situazioni e anche di tutelare le persone finché sono in grado di vivere da soli in autonomia. L'Rsa deve essere l'ultima spiaggia».
Invece a Curno accade che dopo tre mandati delle due sindache Serra e Gamba queste non sono riuscite ne a recuperare gli scolari  locali che “evitano” le scuole comunali e adesso debbono chiudere la scuola al Brembo. Per il futuro della quale  (scuola chiusa) intendono trovare un operatore che imiti in un certo qual modo l'operazione di Ranica. Salvo il fatto che il Comune di Ranica intende fare da solo mentre Curno “va da vià ol cul”: cioè regalerà scuola palestra e parco annessi perché il privato si faccia il proprio affare con la scusa politicamente corretta che per gli anziani si fa questo ed altro. Tanto la struttura sarà mantenuta dal versamento da oltre mille euro al mese da parte del comune per ciascuno degli ospiti locali.

Come si vede nel comune bello da vivere più che dei politici attenti accompagnati da dei maggiordomi altrettanto professionali siamo in presenza di una banda di scappati di casa che vanno avanti tanto al tocco senza neppure conoscere  cosa decide la politica ai vari livelli superiori e senza nemmeno essere in grado di elaborare da soli un'ideuzza autonoma piuttosto che SVENDERE il comune.
A Curno non siamo ne alla nomina di funzionari maggiordomi ne di funzionari camerieri.
C'è solo personale che mira a vedere accreditato sul proprio conto corrente lo stipendio di fine mese.

LA CHIUSURA DELLA SCUOLA AL BREMBO
l'Oratorio parrocchiale della Marigolda sulla prossima chiusura della scuola elementare del Brembo la maggioranza ha manifestato tutto il proprio bullismo, la propria ignoranza falsità ipocrisia.
Bullismo in primis verso chi dissente dalle  opinioni della maggioranza, bullismo che vede davanti a tutti col l'ex sindaca Gamba e la corte delle sue madamine. Delle quali non si comprende se difendano gli interessi dei disabili piuttosto che gli affari delle società coop onlus che hanno in mani il business del settore.
Ipocrisia dal momento che il problema della scarsa appetibilità della scuola curnese a fronte di un IPERTROFICO piano del diritto allo studio la si evince dai numeri: il 38,2% dei potenziali utenti della scuola primaria residenti a Curno non vengono a scuola in paese.
Una amministrazione che dopo  oltre trenta anni di PdS  è ancora in questa situazione vuol dire che ci sono “altre” cause che rendono inappetibile la scuola locale.
Pertanto chi è causa di questo guasto NON dovrebbe anche essere quello che indica la soluzione ma semmai dovrebbe chiamare qualche esperto esterno – esperto e non l'amica della sua amica…- che sappia studiare la situazione e indicare le soluzioni e seguirne l'applicazione per verificarne l'efficacia.

I numeri sono questi quando si confrontano certi dati di Curno coi medesimi  dati di due comuni di popolazione pressoché identica. Leggiamo.
Mapello 6.878 abitanti
Spesa per assistenza agli alunni diversamente abili
€147.989,39 euro: 25 = 5.919 euro ciascuno.
Curno 7.635 abitanti
Spesa per l'assistenza socio educativa scolastica
€ 430.430,44: 42= 10.245 euro ciascuno.
Mozzo 7.283 abitanti
Spesa per l'attivita' di sostegno in favore di alunni diversamente abili:€270.000:44= 6.136 euro ciascuno. (primaria e secondaria= 28)

Davanti a questi numero uno si domanda come mai a Curno ci sono 42 disabili che costano 10.245 € ciascuno mentre Mozzo e Mapello sono sullo stesso livello: sui 6.000 euro. A Mapello e Mozzo ve ne sono soltanto 25 e 28 (nella primaria). Che Curno sia particolarmente sfortunato nella sua popolazione oppure non è che Curno funziona da polo di attrazione dall'esterno e nel contempo questo eccesso di concentrazione 44:28 o 44:25 non costituisce uno dei motivi per cui quasi il 40% della potenziale utenza della primaria locale viene indirizzato altrove dai rispettivi genitori “che non gradiscono” ?.
La giunta Saccogna ha il coraggio di porsi questa domanda e darsi una risposta credibile e coerente?.

Poi c'è da tenere conto del quadro politico generale. La Bergamasca è una terra con forti venature razziste ovviamente celate o mitigate ma ben presenti: basta vedere i risultati elettorali.
L'Eco pubblicava il 07 marzo una doppia pagina titolandola: “in 15 anni alunni con disabilità più che raddoppiati” essendo passati -nelle scuole statali- dal 2,19% al 4,42%. Peccato che nelle due pagine non si legga quanti siano i disabili totali -nelle statali e nelle private- e come si distribuiscano tra di loro. Magari accade che nelle statali affluiscano quasi tutti i disabili o la stragrande maggioranza.
Così come nei paesi indicati Curno Mozzo Mapello non si indicano quanti siano gli alunni della primaria non di origine indo-europea lo stesso non si legge nelle due pagine di L'Eco.
Perché sapere-conoscere anche questa informazione assieme alla presenza percentuale della disabilità di questa popolazione è necessario per preparare un piano del diritto allo studio dove NON basta una generica IPERTROFICITA' dell'offerta.
Forse occorre qualcosa d'altro -che può fare un Comune per ridurre la venatura di razzismo che percorre da sempre la Bergamasca?- e di più rivolto ad altro tipo di popolazione.

Poi si vedono sentono certe manifestazioni. Ho visto un filmato realizzato dal solito Pierino delle medie durante la mensa scolastica. Un insieme da fare rizzare i capelli a partire dal contenuto dei vassoi. Vediamo la struttura fisica della nuova Rodari: una scuola per permettere un controllo militare degli alunni da parte del personale rinchiusi in spazi ridottissimi. Un pollaio. Col verde ridotto a relitto.
Vediamo gli insegnanti che chiedono di sostituire il prato VERO con l'erba artificiale perché altrimenti i ragazzini si sporcano di terra e nel contempo vediamo quattro ragazzini imbesuiti dalla loro maestra propongono di “alberare” la piazza della chiesa. Vediamo  i genitori continuare a portare in massa i figli ad una scuola materna appollaiata su un semaforo all'incrocio più trafficato del centro del paese senza che chiedano mai una scuola con un giardino vero e degli spazi meno inquinati.
Cioè. I bambini sono un accidente che sta sulle balle in primis ai genitori e serve soltanto alla politica a distribuire appalti per creare consenso politico all'onorevole di turno.

CU CUC CI SONO ANCORA
Falso allarme dei soliti giornaloni: il Cavaliere non sta morendo ma sta addirittura meglio di prima. Quindi la news del Cavaliere ormai moribondo era una fake messa in giro ad arte. La strada per la rinascita, se non risurrezione, è imboccata», ha annunciato solennemente  Gianni Letta uscendo dal San Raffaele sabato 8 aprile. Manca solo  la notizia che abbia ricevuto un’Olgettina per farne una volante sul letto della rianimazione e quindi saremo rassicurati del tutto.
Tutti preoccupati che il Cavaliere avesse avuto l’ennesi ma defaillance per tenere occupati i media e il resto: ci eravamo stufati della noiosa questione del PNRR visto che non ce la facciamo a compirlo. La lettura dei giornali odierni -15 aprile- ci restituisce una (quasi) certezza: se il Cavaliere schiatta cade pure la Meloni. Divertentissima la sequenza del Cavaliere che chiama la Meloni durante la seduta del consiglio dei ministri: «L’ho sentito forte e di buon umore -spiegherà poi la premier ai ministri, dopo essersi assentata per rispondere-. Speriamo in bene. Vi saluta tutti e vi augura buona Pasqua».
Più che un CdM è stata una seduta spiritica. 
Una riunione di persone che hanno in comune il desiderio di entrare in contatto con entità spirituali, soprattutto defunti, allo scopo di rivolgere loro domande specifiche. E ovviamente sentire le risposte e ricevere certezze: uno scambio di pensieri con i mortali.
Trattandosi del cavaliere ovvio che non fosse stata la combriccola del CdM a chiamare ma il contrario. Ghe so a mo’: ci sono ancora!.
Altro che malato grave in punto di morte: il Cavaliere è perennemente attaccato al cellulare e chiama questo quello quell’al tro: mezzo Parlamento è stato contattato. Forse addirittura Mattarella e il Papa.
Una bella notizia sopra tutto tenendo conto che Forza Italia ha 90-100 milioni di debiti tutti garantiti dal Cavaliere: se schiatta resterebbero in groppa ai deputati ed agli iscritti. Che non è una bella cosa: risolva almeno quello prima di … .
La seconda sceneggiata è quella politicamente corretta della massa di leccaculo che si sono portati avanti per fare gli auguri al Cavaliere. Salvini e la Sorellina d’Italia nel caso che dovessero spartirsi le spoglie sono li pronti ad accalappiare i residui elettori del Cavaliere e tutti sbrodolargli mille auguri. Testimonianza incompiuta perché non specificano mai il finale.
Noi che invece apparteniamo agli oppositori non ipocriti del cavaliere vorremmo ben vederne la fine, la meno dolorosa possibile ovviamente. Circon dato dalle sue Olgettine e con la manina sulla fronte incerata della Marta Fascina.
Il Cavaliere è l’immagine perfetta dell’Italia che l’ha votato per trent’anni. Lui arriva a fine carriera politica lasciando una eredità di 100 milioni di debiti e la gran massa dei suoi elettori appartengono a quell’Italia che ha portato il debito al 144,7% del pil. Però hanno tutti la casa di proprietà -il 73%- e un discreto malloppo in banca (100mila euro per adulto).
Berlusconi muore perchè scompare l’Italia che l’ha votato.