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ANCHE STAVOLTA
CURNO E' RIMASTA A SECCO
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MAGGIORDOMI CAMERIERI E FILONI
Finalmente dopo quasi un anno dall'insediamento (non per colpa sua
precisa) il sindaco Saccogna ha provveduto a individuare le 5 posizioni
apicali a cui ha conferito incarichi di elevata qualificazione
nell'organizzazione della piramide di governo del comune. Sono 5:
Servizi Finanziari e generali , Affari Generali e Segreteria ,
Pianificazione e sviluppo del territorio e LL.PP. AREA , Servizi alla
Persona e infine la Polizia Locale. Non cambia nulla rispetto a prima
tranne che scompare l'addetto al casermaggio.
Una volta tra le donne del popolo capitava spesso di sentire dire dei
propri mariti “l'ho facc alì”. Traduzione: “l'ho fatto valere” (per
quel che era) oppure “ti ho tenuto per quel che vali”. Affermazione che
oggi in ambito lavorativo privato vale come un prepensionamento in
quanto irriciclabile. Non vale in ambito pubblico in quanto chi voleva
scappare se n'è già filato per merito di Salvini.
Oggi sul Corriere c'è un divertente articolo (che noi riduciamo
all'osso) di E.G. della Loggia che traccia un affresco che ben
s'attende alle nomine della politica. “Quando la destra di governo si
accinge al cruciale compito delle nomine emerge una delle sue più gravi
debolezze: non aver visto un numero sufficiente di puntate di Downton
Abbey, privandosi così della possibilità di approfondire la differenza
che passa tra un maggiordomo e un cameriere.
(...)
LA CHIUSURA DELLA SCUOLA AL BREMBO
l'Oratorio parrocchiale della Marigolda sulla prossima chiusura della
scuola elementare del Brembo la maggioranza ha manifestato tutto il
proprio bullismo, la propria ignoranza falsità ipocrisia.
Bullismo in primis verso chi dissente dalle opinioni della
maggioranza, bullismo che vede davanti a tutti col l'ex sindaca Gamba e
la corte delle sue madamine. Delle quali non si comprende se difendano
gli interessi dei disabili piuttosto che gli affari delle società coop
onlus che hanno in mani il business del settore.
Ipocrisia dal momento che il problema della scarsa appetibilità della
scuola curnese a fronte di un IPERTROFICO piano del diritto allo studio
la si evince dai numeri: il 38,2% dei potenziali utenti della scuola
primaria residenti a Curno non vengono a scuola in paese.
Una amministrazione che dopo oltre trenta anni di PdS è ancora in
questa situazione vuol dire che ci sono “altre” cause che rendono
inappetibile la scuola locale.
Pertanto chi è causa di questo guasto NON dovrebbe anche essere quello
che indica la soluzione ma semmai dovrebbe chiamare qualche esperto
esterno – esperto e non l'amica della sua amica…- che sappia studiare
la situazione e indicare le soluzioni e seguirne l'applicazione per
verificarne l'efficacia.
(...)
CUCU CI SONO ANCORA
Falso allarme dei soliti giornaloni: il Cavaliere non sta morendo ma
sta addirittura meglio di prima. Quindi la news del Cavaliere ormai
moribondo era una fake messa in giro ad arte. La strada per la
rinascita, se non risurrezione, è imboccata», ha annunciato
solennemente Gianni Letta uscendo dal San Raffaele sabato 8 aprile.
Manca solo la notizia che abbia ricevuto un’Olgettina per farne una
volante sul letto della rianimazione e quindi saremo rassicurati del
tutto.
Tutti preoccupati che il Cavaliere avesse avuto l’ennesi ma defaillance
per tenere occupati i media e il resto: ci eravamo stufati della noiosa
questione del PNRR visto che non ce la facciamo a compirlo. La lettura
dei giornali odierni -15 aprile- ci restituisce una (quasi) certezza:
se il Cavaliere schiatta cade pure la Meloni. Divertentissima la
sequenza del Cavaliere che chiama la Meloni durante la seduta del
consiglio dei ministri: «L’ho sentito forte e di buon umore -spiegherà
poi la premier ai ministri, dopo essersi assentata per rispondere-.
Speriamo in bene. Vi saluta tutti e vi augura buona Pasqua».
Più che un CdM è stata una seduta spiritica.
(...)
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO
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MAGGIORDOMI CAMERIERI E FILONI
Finalmente dopo quasi un anno dall'insediamento (non per colpa sua
precisa) il sindaco Saccogna ha provveduto a individuare le 5 posizioni
apicali a cui ha conferito incarichi di elevata qualificazione
nell'organizzazione della piramide di governo del comune. Sono 5:
Servizi Finanziari e generali , Affari Generali e Segreteria ,
Pianificazione e sviluppo del territorio e LL.PP. AREA , Servizi alla
Persona e infine la Polizia Locale. Non cambia nulla rispetto a
prima tranne che scompare l'addetto al casermaggio.
Una volta tra le donne del popolo capitava spesso di sentire dire dei
propri mariti “l'ho facc alì”. Traduzione: “l'ho fatto valere” (per
quel che era) oppure “ti ho tenuto per quel che vali”. Affermazione che
oggi in ambito lavorativo privato vale come un prepensionamento in
quanto irriciclabile. Non vale in ambito pubblico in quanto chi voleva
scappare se n'è già filato per merito di Salvini.
Oggi sul Corriere c'è un divertente articolo (che noi riduciamo
all'osso) di E.G. della Loggia che traccia un affresco che ben
s'attende alle nomine della politica. “Quando la destra di governo si
accinge al cruciale compito delle nomine emerge una delle sue più gravi
debolezze: non aver visto un numero sufficiente di puntate di Downton
Abbey, privandosi così della possibilità di approfondire la differenza
che passa tra un maggiordomo e un cameriere.
Una differenza decisiva. Il maggiordomo è chiamato, sì, a sovrintendere
al buon andamento quotidiano di tutte le faccende domestiche, ma in
realtà egli ha di mira sempre e solo una cosa: tenere alto il prestigio
della casata e dei suoi padroni. Invece il compiere i vari servizi,
obbedire e servire è invece cosa dei camerieri. Degnissime persone,
intendiamoci. C'è una nobiltà nel servire che solo i poveri di spirito
non riescono a comprendere: ma per l'appunto il compito di chi serve è
quello di eseguire quanto altri ha deciso, non di prendere iniziative e
di rappresentare un'idea.
Ora -conclude E.G. della Loggia- quando chi governa deve procedere a
nominare qualcuno per un incarico pubblico si trova per l'appunto di
fronte a questa scelta: designare un maggiordomo o un cameriere?.
Eh già.
Per capire meglio la situazione di QUALI
siano e QUANTI siano i maggiordomi e/o camerieri ci siano in comune
bastano alcune notizie che possiamo leggere sul Bugiardino provinciale.
La prima viene da una comune di dimensioni pressoché identiche al
nostro: nei 5 anni appena trascorsi questo comune -Mapello: 6900
abitanti- ha ricevuto quasi 11 milioni a fondo perduto oltre ai fondi
per il covid (identici a quelli di Curno ma spesi tutti mentre
noi non siamo riusciti a distribuirli del tutto). Curno nei 5 anni
della giunta Gamba ha portato a casa neanche 2 milioni. Compresi i
fondi del covid Curno è errivata a 5-6 milioni. La
giunta Saccogna zero ma è appena decollata: non è riuscito nemmeno a
farsi cambiare la pompa di calore -soldi PNRR- per il municipio benché
abbiano trafficato a ferragosto per arrivare al dunque.
Quindi non c'è nel nostro comune ne una classe politica ne un gruppo di
maggiordomi - di cui fa parte anche la segretaria comunale che però non
è nominata dal sindaco- capaci di intercettare risorse aggiuntive da
investire.
Più che maggiordomi potremmo chiamarli “chi sta bene -della propria
paga- non si muove”. In una azienda privata li avrebbero cacciati
(quasi) tutti. Segretaria comunale compresa.
Leggiamo oggi sempre sul Bugiardino che nel Bilancio del Comune
di Bergamo è previsto un piano annuale per l'edilizia scolastica da
circa 32 milioni di euro relativo al solo 2023, possibile grazie alle
abbondanti risorse del Pnrr . Cui si aggiungono quelle del bando
Spaziare, 15 milioni di euro erogati da Regione Lombardia, ma anch'essi
provenienti dall'Unione europea e in parte destinati all'edilizia
scolastica.
Facendo la proporzione tra quella del Comune di Bergamo e quella di
Curno e quei 32 milioni a noi sarebbero spettati 2 milioni di
euro.
Mai visti.
Sempre nel Bilancio di Previsioni del Comune di Bergamo 2021-2023 è
prevista l'accen sione di mutui per 104,5 milioni di mutui che
rapportati alle rispettive popolazioni per il Comune di Curno
significherebbero quasi 6,5 milioni di mutui. Che Curno si sogna
neanche.
Sempre sul Bugiardino odierno si legge -per stare in sintonia con
quanto ha dichiarato il capogruppo di maggioranza nell'assemblea sulla
prossima chiusura della scuola al Brembo- che il Comune di Ranica
-6mila abitanti- prima ha trovato i fondi per acquistare l'ex sede
delle ACLI locali e adesso intende investire 3,5 milioni di euro per
creare una “residenza leggera” da 20 posti destinati agli anziani
cercando fondi PNRR statali e regionali. Dice la sindaca Maria Grazia
Vergani che “l'obiettivo è quello di dare una risposta concreta al
bisogno di un numero crescente di persone che, data l'età, non riescono
più a vivere da sole e che corrono il rischio di finire anzitempo in
una casa di riposo, mentre possono ancora vivere in una residenza che
ha tutte le caratteristiche di un ambiente familiare. Con
l'invecchiamento della popolazione abbiamo bisogno di dare risposte
diversificate alle diverse situazioni e anche di tutelare le persone
finché sono in grado di vivere da soli in autonomia. L'Rsa deve essere
l'ultima spiaggia».
Invece a Curno accade che dopo tre mandati delle due sindache Serra e
Gamba queste non sono riuscite ne a recuperare gli scolari locali
che “evitano” le scuole comunali e adesso debbono chiudere la scuola al
Brembo. Per il futuro della quale (scuola chiusa) intendono
trovare un operatore che imiti in un certo qual modo l'operazione di
Ranica. Salvo il fatto che il Comune di Ranica intende fare da solo
mentre Curno “va da vià ol cul”: cioè regalerà scuola palestra e parco
annessi perché il privato si faccia il proprio affare con la scusa
politicamente corretta che per gli anziani si fa questo ed altro. Tanto
la struttura sarà mantenuta dal versamento da oltre mille euro al mese
da parte del comune per ciascuno degli ospiti locali.
Come si vede nel comune bello da vivere più che dei politici attenti
accompagnati da dei maggiordomi altrettanto professionali siamo in
presenza di una banda di scappati di casa che vanno avanti tanto al
tocco senza neppure conoscere cosa decide la politica ai vari
livelli superiori e senza nemmeno essere in grado di elaborare da soli
un'ideuzza autonoma piuttosto che SVENDERE il comune.
A Curno non siamo ne alla nomina di funzionari maggiordomi ne di funzionari camerieri.
C'è solo personale che mira a vedere accreditato sul proprio conto corrente lo stipendio di fine mese.
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LA CHIUSURA DELLA SCUOLA AL BREMBO
l'Oratorio parrocchiale della Marigolda sulla prossima chiusura della
scuola elementare del Brembo la maggioranza ha manifestato tutto il
proprio bullismo, la propria ignoranza falsità ipocrisia.
Bullismo in primis verso chi dissente dalle opinioni della
maggioranza, bullismo che vede davanti a tutti col l'ex sindaca Gamba e
la corte delle sue madamine. Delle quali non si comprende se difendano
gli interessi dei disabili piuttosto che gli affari delle società coop
onlus che hanno in mani il business del settore.
Ipocrisia dal momento che il problema della scarsa appetibilità della
scuola curnese a fronte di un IPERTROFICO piano del diritto allo studio
la si evince dai numeri: il 38,2% dei potenziali utenti della scuola
primaria residenti a Curno non vengono a scuola in paese.
Una amministrazione che dopo oltre trenta anni di PdS è
ancora in questa situazione vuol dire che ci sono “altre” cause che
rendono inappetibile la scuola locale.
Pertanto chi è causa di questo guasto NON dovrebbe anche essere quello
che indica la soluzione ma semmai dovrebbe chiamare qualche esperto
esterno – esperto e non l'amica della sua amica…- che sappia studiare
la situazione e indicare le soluzioni e seguirne l'applicazione per
verificarne l'efficacia.
I numeri sono questi quando si confrontano certi dati di Curno coi
medesimi dati di due comuni di popolazione pressoché identica.
Leggiamo.
Mapello 6.878 abitanti
Spesa per assistenza agli alunni diversamente abili
€147.989,39 euro: 25 = 5.919 euro ciascuno.
Curno 7.635 abitanti
Spesa per l'assistenza socio educativa scolastica
€ 430.430,44: 42= 10.245 euro ciascuno.
Mozzo 7.283 abitanti
Spesa per l'attivita' di sostegno in favore di alunni diversamente
abili:€270.000:44= 6.136 euro ciascuno. (primaria e secondaria= 28)
Davanti a questi numero uno si domanda come mai a Curno ci sono 42
disabili che costano 10.245 € ciascuno mentre Mozzo e Mapello sono
sullo stesso livello: sui 6.000 euro. A Mapello e Mozzo ve ne sono
soltanto 25 e 28 (nella primaria). Che Curno sia particolarmente
sfortunato nella sua popolazione oppure non è che Curno funziona da
polo di attrazione dall'esterno e nel contempo questo eccesso di
concentrazione 44:28 o 44:25 non costituisce uno dei motivi per cui
quasi il 40% della potenziale utenza della primaria locale viene
indirizzato altrove dai rispettivi genitori “che non gradiscono” ?.
La giunta Saccogna ha il coraggio di porsi questa domanda e darsi una risposta credibile e coerente?.
Poi c'è da tenere conto del quadro politico generale. La Bergamasca è
una terra con forti venature razziste ovviamente celate o mitigate ma
ben presenti: basta vedere i risultati elettorali.
L'Eco pubblicava il 07 marzo una doppia pagina titolandola: “in 15 anni
alunni con disabilità più che raddoppiati” essendo passati -nelle
scuole statali- dal 2,19% al 4,42%. Peccato che nelle due pagine non si
legga quanti siano i disabili totali -nelle statali e nelle private- e
come si distribuiscano tra di loro. Magari accade che nelle statali
affluiscano quasi tutti i disabili o la stragrande maggioranza.
Così come nei paesi indicati Curno Mozzo Mapello non si indicano quanti
siano gli alunni della primaria non di origine indo-europea lo stesso
non si legge nelle due pagine di L'Eco.
Perché sapere-conoscere anche questa informazione assieme alla presenza
percentuale della disabilità di questa popolazione è necessario per
preparare un piano del diritto allo studio dove NON basta una generica
IPERTROFICITA' dell'offerta.
Forse occorre qualcosa d'altro -che può fare un Comune per ridurre la
venatura di razzismo che percorre da sempre la Bergamasca?- e di più
rivolto ad altro tipo di popolazione.
Poi si vedono sentono certe manifestazioni. Ho visto un filmato
realizzato dal solito Pierino delle medie durante la mensa scolastica.
Un insieme da fare rizzare i capelli a partire dal contenuto dei
vassoi. Vediamo la struttura fisica della nuova Rodari: una scuola per
permettere un controllo militare degli alunni da parte del personale
rinchiusi in spazi ridottissimi. Un pollaio. Col verde ridotto a
relitto.
Vediamo gli insegnanti che chiedono di sostituire il prato VERO con
l'erba artificiale perché altrimenti i ragazzini si sporcano di terra e
nel contempo vediamo quattro ragazzini imbesuiti dalla loro maestra
propongono di “alberare” la piazza della chiesa. Vediamo i
genitori continuare a portare in massa i figli ad una scuola materna
appollaiata su un semaforo all'incrocio più trafficato del centro del
paese senza che chiedano mai una scuola con un giardino vero e degli
spazi meno inquinati.
Cioè. I bambini sono un accidente che sta sulle balle in primis ai
genitori e serve soltanto alla politica a distribuire appalti per
creare consenso politico all'onorevole di turno.
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CU CUC CI SONO ANCORA
Falso allarme dei soliti giornaloni: il Cavaliere non sta morendo ma
sta addirittura meglio di prima. Quindi la news del Cavaliere ormai
moribondo era una fake messa in giro ad arte. La strada per la
rinascita, se non risurrezione, è imboccata», ha annunciato
solennemente Gianni Letta uscendo dal San Raffaele sabato 8
aprile. Manca solo la notizia che abbia ricevuto un’Olgettina per
farne una volante sul letto della rianimazione e quindi saremo
rassicurati del tutto.
Tutti preoccupati che il Cavaliere avesse avuto l’ennesi ma defaillance
per tenere occupati i media e il resto: ci eravamo stufati della noiosa
questione del PNRR visto che non ce la facciamo a compirlo. La lettura
dei giornali odierni -15 aprile- ci restituisce una (quasi) certezza:
se il Cavaliere schiatta cade pure la Meloni. Divertentissima la
sequenza del Cavaliere che chiama la Meloni durante la seduta del
consiglio dei ministri: «L’ho sentito forte e di buon umore -spiegherà
poi la premier ai ministri, dopo essersi assentata per rispondere-.
Speriamo in bene. Vi saluta tutti e vi augura buona Pasqua».
Più che un CdM è stata una seduta spiritica.
Una riunione di persone che hanno in comune il desiderio di entrare in
contatto con entità spirituali, soprattutto defunti, allo scopo di
rivolgere loro domande specifiche. E ovviamente sentire le risposte e
ricevere certezze: uno scambio di pensieri con i mortali.
Trattandosi del cavaliere ovvio che non fosse stata la combriccola del
CdM a chiamare ma il contrario. Ghe so a mo’: ci sono ancora!.
Altro che malato grave in punto di morte: il Cavaliere è perennemente
attaccato al cellulare e chiama questo quello quell’al tro: mezzo
Parlamento è stato contattato. Forse addirittura Mattarella e il Papa.
Una bella notizia sopra tutto tenendo conto che Forza Italia ha 90-100
milioni di debiti tutti garantiti dal Cavaliere: se schiatta
resterebbero in groppa ai deputati ed agli iscritti. Che non è una
bella cosa: risolva almeno quello prima di … .
La seconda sceneggiata è quella politicamente corretta della massa di
leccaculo che si sono portati avanti per fare gli auguri al Cavaliere.
Salvini e la Sorellina d’Italia nel caso che dovessero spartirsi le
spoglie sono li pronti ad accalappiare i residui elettori del Cavaliere
e tutti sbrodolargli mille auguri. Testimonianza incompiuta perché non
specificano mai il finale.
Noi che invece apparteniamo agli oppositori non ipocriti del cavaliere
vorremmo ben vederne la fine, la meno dolorosa possibile ovviamente.
Circon dato dalle sue Olgettine e con la manina sulla fronte incerata
della Marta Fascina.
Il Cavaliere è l’immagine perfetta dell’Italia che l’ha votato per
trent’anni. Lui arriva a fine carriera politica lasciando una eredità
di 100 milioni di debiti e la gran massa dei suoi elettori appartengono
a quell’Italia che ha portato il debito al 144,7% del pil. Però hanno
tutti la casa di proprietà -il 73%- e un discreto malloppo in banca
(100mila euro per adulto).
Berlusconi muore perchè scompare l’Italia che l’ha votato.
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