A GUARDARE ALLE COLLINE 27 MARZO 2023

























































Di cosa parliamo in questa pagina.





















RADDOPPIO FERROVIARIO TRA BUGIE E SILENZI
Dopo l'assemblea di mercoledì 22 marzo organizzata dal sindaco Saccogna per informare i cittadini sull'evoluzio- ne della questione “raddoppio ferroviario” e l'illustrazione del ricorso presentato dal Comune contro l'opera la maggioranza di Vivere Curno esce con la usuale figuraccia dell'incompetente e della poca o nulla trasparenza. Partiamo da qui.
Un comune che non abbia nulla da nascondere e sia onesto coi propri cittadini avrebbe organizzato sul proprio sito web una pagina in cui inserire uno dopo l'altro in rigoroso ordine cronologico TUTTI i documenti pubblicati via via che erano scambiati tra i vari enti protagonisti. Quel sito non esiste. Abbiamo fatto un accesso agli atti per avere copia del ricorso ma non ce l'hanno ancora spedito DOPO un mese dalla sua (del ricorso) presentazione: cosa c'é da nascondere?.
Il sindaco ha esordito con dieci minuti di un soliloquio del cui contenuto non s'è compreso nulla. Ascoltandolo ci è venuta in mente una scena dei Legnanesi quando il Giovanni entra in scena  farfugliando veemente qualcosa finchè la Teresa -che lo ascolta e guarda con gli occhi sbarrati- lo interrompe: Giovanni ogni tanto infila una vocale nel discorso che così lo capiscono anche gli altri!. Su youtube trovate lo spezzone.
(...)

RADDOPPIO FERROVIARIO: PERCHE' IL RICORSO VERRA' RESPINTO
La maggioranza di Vivere Curno ha sempre giocato a doppia tripla quadrupla faccia rispetto al raddoppio ferroviario mescolando ideologia furbizie bugie silenzi opportuni. Adesso è arrivata al dunque con la presentazione del ricorso contro l'opera visto che è fallita la vittoria di Majorino alla presidenza della Regione. Anche se Majorino quando venne a Curno fece capire perfettamente che dei problemi di Curno non gli importava nulla visto che “il problema” erano i perenni ritardi in danno dell'utenza sulle linee ferroviarie tra Bergamo e Milano.
Il Comune di Curno nel ricorso denuncia che il progetto del raddoppio  sarebbe in contrasto coll'accordo stato regione trenord rfi che prevedeva il miglioramento del servizio locale. Dalla bocca delle sindache Serra e Gamba ed anche il figlio di quest'ultima Saccogna -sindaco pure lui- e da quelle di tutta la tribù del loro coro non è MAI uscita l'informazione per cui il progetto prevede  che al termine dell'opera transiteranno tra Ponte e Bergamo  144 convogli al giorno. Dividendo per dodici o quattordici ore quei 144 convogli significa che transiteranno su Curno uno treno ogni 6-7 minuti.
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PGT: LE STRANE IDEE DELL'ASSESSORE
Nell'assemblea del 24 marzo l'assessore all'urbanistica Pelliccioli ha esposto le SUE idee per il nuovo PGT, fatto che non aveva mai comunicato nella campagna elettorale al di la di generici discorsi da parte di un ex-sindaco che deve maestro nel dire e nel non dire. Idee SUE visto che all'assemblea oltre mancare la cittadinanza (una ventina di presenze)  mancava il sindaco e tutto il resto della giunta. Del resto il lavoro sporco -quello di procurare denari per dare soldi al pelabrocchi individuati dai servizi sociali- è delegato al consigliere Crotti che di cappellate ne ha già inanellate un paio. Una è la distruzione del boschetto presso il CVI1 (non c'erano riusciti ne i dc, ne i leghisti c'è riuscito uno eletto coi voti del CSX!) e adesso si sta preparando ad approvare l'ecomostro sull'ex casa Naldi. Ce in corso un'altra in un vicolo nascosto dove vox populi declama sia stato commesso un illecito edilizio che viene sanato con una richiesta di modifica della casa appena terminata e mai abitata ma invero realizzata difforme dal progetto.               
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NEL 2023 UN SINDACO REPUBBLICANO CONVOCA UNA ASSEMBLEA PUBBLICA SULLA SCUOLA REPUBBLICANA ALL'ORATORIO
a Lampedusa che giustamente non può conoscere la Costituzione italiana, mi pare non abbia la necessaria e OBBLIGA TORIA “sensibilità istituzionale” nel praticare il proprio ruolo di sindaco.
Il quale sindaco ha giurato sulla Costituzione italiana nelle mani di un Prefetto e non in quelle del Vescovo.
Dunque il sindaco Saccogna, che rappresenta la Repubblica italiana nel paese bello da vivere, non ha capito la gaffe (usiamo un termine elegante) nell’iniziativa di convocare questa assemblea sul problema che la scuola elementare di Curno perde il 40% dei suoi potenziali utenti anziché in uno spazio comunale, l’ha convocata all’Oratorio parrocchiale. Meno male non nel tinello del curato.
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO












































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!

































































































































































































































NEL 2023 UN SINDACO REPUBBLICANO CONVOCA UNA ASSEMBLEA PUBBLICA SULLA SCUOLA REPUBBLICANA ALL'ORATORIO
a Lampedusa che giustamente non può conoscere la Costituzione italiana, mi pare non abbia la necessaria e OBBLIGA TORIA “sensibilità istituzionale” nel praticare il proprio ruolo di sindaco.
Il quale sindaco ha giurato sulla Costituzione italiana nelle mani di un Prefetto e non in quelle del Vescovo.
Dunque il sindaco Saccogna, che rappresenta la Repubblica italiana nel paese bello da vivere, non ha capito la gaffe (usiamo un termine elegante) nell’iniziativa di convocare questa assemblea sul problema che la scuola elementare di Curno perde il 40% dei suoi potenziali utenti anziché in uno spazio comunale, l’ha convocata all’Oratorio parrocchiale. Meno male non nel tinello del curato.
Mi pare alla Marigolda ci sia una sala civica, ci siano i tendoni del tennis, ci sia il padiglione pagoda (va bene: è scoperto ma ci sono i giubbini per i freddolosi) e -udite! udite!- c’è persino la scuola elementare Giovanni XXIII che è di proprietà comunale. E c’è pure una palestra comunale nei pressi.
No. Il sindaco repubblicano convoca una assemblea pubblica sulla crisi di una scuola pubblica… all’oratorio parrocchiale.
Sindaco: impari a rispettare la Costituzione e poi -magari- vedrà che dal 40% degli utenti fuggiaschi ne recupererà qualcuno.
Il problema è che dentro la giunta Saccogna questo mancanza di sensibilità istituzionale NON è solo del sindaco ma è anche quello del capogruppo consigliare della maggioranza Ravasio.
Il quale Fabio Ravasio in quanto consigliere comunale e capogruppo della maggioranza INVECE di richiamare la ditta che fa lo spazzamento stradale a rispettare il contratto, organizza un gruppo di volontari per… pulire le piazze e le vie del paese bello da vivere.
Sarebbe il caso che questa maggioranza partecipi a un corso di EDUCAZIONE CIVICA dove impari a comprendere il ruolo dello Stato e quello dei Cittadini e quello della Chiesa e che ciascuno adempia fino in fondo ai propri DOVERI istituzionali.
Vivere Curno e i suoi sindaci hanno la buona abitudine di scegliere i professionisti tra quelli che costano di meno pensando di fare la figura dei bravi risparmiatori. Magari non hanno compreso che i professionisti che costano meno o quelli scelti per caso costano appunto di meno perché… sono i meno preparati e quindi debbono fare il prezzo più basso per mettere assieme il pranzo e la cena. Oppure farsi portare il pranzo dal Comune.
Detto questo sommariamente ricordiamo gli studi fatti fare dalla sindaca Gamba sui CVI per decidere il prezzo di assegnazione che poi sono finiti tutti nel cestino e i CVI assegnati a gratis praticamente.
Ricordiamo che il sindaco ha fatto scrivere nel ricorso contro il raddoppio ferroviario che RFI-Regione-Trenord NON avrebbero fatto uno studio sulle conseguenze sul traffico locale a seguito della chiusura dei due passaggi a livello.
Saccogna e la sua maggioranza non hanno capito che in genere l’oste loda il proprio vino. Se del caso.
Serra e Gamba prima e Saccogna quando ha saputo del problema DOVEVA incaricare degli “sprovveduti” trovati per strada al minor costo possibile – per esempio un Politecnico di Milano- per fare lo studio dell’impatto sul traffico alla chiusura dei due PL. Magari aggiungere all’incarico anche quello di studiare delle soluzioni.
Invece mentre il trio ha scialato cogli studi sui CVI si è scoperto col braccino corto davanti alla bazzeccola della chiusura dei due PL e li si ci sono messi gli architetti di maggioranza a disegnare sottopassi, spostare sottopassi, decidere che li va bene e la non va bene.
Li voglio il sottopasso con le begonie e la voglio il sottopasso ciclabile per portare la barella in bicicletta all’ospedale.
Ecco: tornate a scuola a imparare Educazione Civica. Chiamate uno di quelli bravi, non quello che costa di meno.

RADDOPPIO FERROVIARIO TRA BUGIE E SILENZI
Dopo l'assemblea di mercoledì 22 marzo organizzata dal sindaco Saccogna per informare i cittadini sull'evoluzio- ne della questione “raddoppio ferroviario” e l'illustrazione del ricorso presentato dal Comune contro l'opera la maggioranza di Vivere Curno esce con la usuale figuraccia dell'incompetente e della poca o nulla trasparenza. Partiamo da qui.
Un comune che non abbia nulla da nascondere e sia onesto coi propri cittadini avrebbe organizzato sul proprio sito web una pagina in cui inserire uno dopo l'altro in rigoroso ordine cronologico TUTTI i documenti pubblicati via via che erano scambiati tra i vari enti protagonisti. Quel sito non esiste. Abbiamo fatto un accesso agli atti per avere copia del ricorso ma non ce l'hanno ancora spedito DOPO un mese dalla sua (del ricorso) presentazione: cosa c'é da nascondere?.
Il sindaco ha esordito con dieci minuti di un soliloquio del cui contenuto non s'è compreso nulla. Ascoltandolo ci è venuta in mente una scena dei Legnanesi quando il Giovanni entra in scena  farfugliando veemente qualcosa finchè la Teresa -che lo ascolta e guarda con gli occhi sbarrati- lo interrompe: Giovanni ogni tanto infila una vocale nel discorso che così lo capiscono anche gli altri!. Su youtube trovate lo spezzone.
Poi il giovanotto ha ingranato un po' meglio -per fortuna fa l'avvocato e dovrebbe avere una parlantina sciolta- e ci ha comunicato i tre motivi del ricorso. Primo: il progetto di raddoppio ferroviario tra la città e Curno non rispetta l'accordo stato regione ferrovie in ordine al rafforzamento del trasporto locale. Secondo: il progetto è fatto male ed ha subito ampie critiche da parte del consiglio superiore dei lavori pubblici. Terzo: non lo scrivo perché non l'ho compreso ma era meno importante dei rimanenti.
La serata si è trascinata come una risacca finchè abbiamo ricordato che quando nel progetto di raddoppio viene previsto che alla fine dell'opera transiteranno 144 treni al giorno più o meno concentrati in una dozzina di ore – vale a dire un treno ogni CINQUE minuti- quindi non si può parlare -con questo livello di frequenze- di mancato rafforzamento del trasporto locale perché RFI+Trenord non mettono sui binari il tram-treno di cui sono innamorate le madamine  indigene.
Non siamo intervenuti sul secondo punto: il progetto sarebbe fatto male perché ha subito ampie critiche da parte del consiglio superiore dei lavori pubblici. Prima di tutto perché il progetto è stato rivisto p.e. dopo le osservazioni in ordine al ponticello del Polaresco. Secondo perché il progetti Italferr-RFI sono dei puzzle – vale a dire ogni singola opera ha un progetto-modello standard che i progettisti assemblano via via anche per ridurre tempi e costi (RFI esiste da oltre un secolo anche quando non c'erano i PC).
La questione è che mentre Italferr-RFI componevano il proprio puzzle il Comune di Curno NON ha saputo che pesci prendere in ordine alla soluzione dei problemi viabilisti correlati alla chiusura dei due passaggi a livello.
L'ass. Conti con la sindache Serra e Gamba e adesso l'ass. Pelliccioli col sindaco Saccogna si sono trastullati sul disegnino dei sottopassi -oh! come siamo bravi noi!!!- ma non hanno avuto l'INTELLIGENZA e la MODESTIA di nominare in tecnico (non c'è un Politecnico all'UniBG?) che studiasse la viabilità e desse i debiti suggerimenti.
Idem ha fatto la minoranza consigliare che pure essendo politicamente omogenea con la maggioranza in Regione -proprio perché tutti i politici curnesi sono considerati inaffidabili– non vengono nemmeno presi in considerazione.

Il nostro intervento ha fatto incacchiare l'ex sindaca Gamba che è intervenuta contestandoci che l'incremento del trasporto locale non avviene solo coll'aumento del numero dei convogli ma… se non c'è il suo tram-trenino non ce n'è per nessuno.  Sulla stazione nel prato degli asinelli è stata folgorante: ce l'hanno chiesta i centri commerciali e i loro 3000 mila dipendenti così possono arrivare a lavorare in treno. Mai s'era sentita cacchiata maggiore: che fa il paio con quella dell'ass. Conti che pensava che i parenti dei degenti in ospedale ci andassero in bicicletta sulle sue mai finite piste ciclabili oppure quella della vasca d'idromassaggio nella nuova Rodari oppure quella della fermata del treno all'ospedale: meno di 100 passeggeri al giorno contro i 3000 mila del bus.
A un certo punto ha sparato il suo uppercut: abbiamo fatto una indagine. Infatti le indagini delle Gamba- vedi CVI1, CVI2, Autismo, ecc.- sono finite tutte nel cestino.
La Gamba ha mostrato platealmente sia la sua ignoranza in materia ferroviaria (c'è una legge nazionale per cui i treni non possono viaggiare sui binari dei tram e viceversa) ma anche la sua storica incapacità a capire i problemi nei vari contesti: e questa è la ragione per cui Bergamo ha sfanculato Curno lasciandoci da soli, Mozzo ha sfanculato Curno lasciandoci da soli, Ponte ha sfanculato Curno lasciandoci da soli. Della serie: con dei matti come voi meglio restiate da soli!.
Non poteva mancare l'intervento del capogruppo consigliare di Vivere Curno mons. Fabio Ravasio il quale s'è mostrato stupito perché il progetto del raddoppio sia stato fatto dei tecnici RFI e la commissaria dei lavori sarebbe la stessa Ad di RFI Fiorani. Secondo Ravasio la Fiat anziché farsi progettare le auto dai proprio uffici dovrebbe fare un appalto europeo o internazionale. Leggermente fuori.
Nel dibattito non poteva mancare la voce “politica”. Così sono intervenuti il distruttore della sinistra a Curno – al secolo Giuseppe Pelizzoli- il quale in 50 anni NON ha MAI fatto inserire nel PRG.PGT la stazione dei treni e solo adesso che ha venduto il suo bar ai cinesi vuole la stazione ferroviaria in paese.
E' intervenuto pure il capogruppo della minoranza consigliare attuale Giovanni Locatelli il quale ha sviolinato la maggioranza e il comitato “treno si ma non così” salvo il fatto che anche lui è della stessa pasta politica di quelli che in 15 anni non ha mai inserito nel PRG-PGT la stazione.
Insomma ci siamo confermati essere … dei  "farò".

RADDOPPIO FERROVIARIO: PERCHE' IL RICORSO VERRA' RESPINTO
La maggioranza di Vivere Curno ha sempre giocato a doppia tripla quadrupla faccia rispetto al raddoppio ferroviario mescolando ideologia furbizie bugie silenzi opportuni. Adesso è arrivata al dunque con la presentazione del ricorso contro l'opera visto che è fallita la vittoria di Majorino alla presidenza della Regione. Anche se Majorino quando venne a Curno fece capire perfettamente che dei problemi di Curno non gli importava nulla visto che “il problema” erano i perenni ritardi in danno dell'utenza sulle linee ferroviarie tra Bergamo e Milano.
Il Comune di Curno nel ricorso denuncia che il progetto del raddoppio  sarebbe in contrasto coll'accordo stato regione trenord rfi che prevedeva il miglioramento del servizio locale. Dalla bocca delle sindache Serra e Gamba ed anche il figlio di quest'ultima Saccogna -sindaco pure lui- e da quelle di tutta la tribù del loro coro non è MAI uscita l'informazione per cui il progetto prevede  che al termine dell'opera transiteranno tra Ponte e Bergamo  144 convogli al giorno. Dividendo per dodici o quattordici ore quei 144 convogli significa che transiteranno su Curno uno treno ogni 6-7 minuti.
Sostenere nel ricorso che il progetto non soddisfa la soluzione del trasporto locale con un treno ogni 6 minuti (il triplo dei bus) significa raccontare una balla e dare un assist formidabile a Trenord+RFI. Sconfitta prevedibile.
Sostenere che il progetto prevederebbe una spesa di oltre 200 milioni applicata a una piccola tratta del percorso tra BG>MI e sarebbe in contraddizione coi pareri del Ministero appare prima vista buonsenso salvo il fatto che la controparte risponderà  che (1) vista la quantità di ponti e viadotti storici protetti dalle belle arti per ristrutturare la tratta occorrerà almeno un miliardo di euro e (2) non esiste ancora un accordo sul come risolvere l'attraversamento del fiume Adda tra Calusco e Paderno. Pertanto i 200 milioni servono a finire una tratta e si spera che nei 3-5 anni dei lavori vengano recuperati anche gli altri 800 milioni e trovate le soluzioni per i viadotti di Mozzo Ponte san Pietro e Calusco-Paderno. Sconfitta prevedibile.
Sostenere come fa il Comune di Curno che nel progetto Trenord non si sarebbe tenuto conto sia della viabilità curnese che della frattura indotta dalla abolizione dei passaggi a livello appare a prima vista sensato ma la controparte risponderà che (3) in 56 anni di pianificazione (1967-2023) Curno non ha MAI inserito nei piani ne gli spazi per le soluzioni viabilistiche ne quelli per la stazione. Per di più anche la ricostruzione della Caserma dei CC ha occupato uno spazio del sedime ferroviario che adesso impedisce il raddoppio. Sconfitta prevedibile.
Treno pesante  o tram-treno. Altra sconfitta. In Italia la legge vieta che le linee ferroviarie tranviarie e metropolitane siano collegate tra di loro e i convogli interscambiabili. Figurarsi se il Parlamento nazionale cambia questa norma (che vige in molti stati europei) per le esigenze del Comune di Curno. Sconfitta prevedibile.

Se poi il Comune di Curno pensa o spera che venga fermata l'opera perché il paese verrà spezzato in due parti meglio metta via il pensiero.
La soluzione proposta per il passaggio a livello di via Fermi è del tutto cervellotica dal momento che le pendenze stradali, i problemi di evacuazione delle acque piovane, quelle degli accessi ai centri commerciali adiacenti  sono tali da porre un serio problema di incolumità pubblica e accessibilità. La proprietà Caprotti-Esselunga prenderà per le orecchie il ministro Salvini e i suoi luogotenenti in Regione Lucente e Terzi.

Il trio Serra Gamba e Saccogna asseriscono che l'ospedale non gradirebbe-accetterebbe una bretella di collegamento tra via Ruffilli-sud e la rotonda sulla circonvallazione Leuceriano in quanto eccessivamente trafficata (ma le due signore avevano anche detto che non era gradita dal Comune di Bergamo e di Treviolo). Motivazioni (quelle dell'ospedale) del tutto non veritiere dal momento che il traffico sulla “rotondina” tra via Bergamo-Fermi-Meucci è assolutamente più piccola ma più traffica di quella dell'ospedale.
Serra Gamba e Saccogna fingono di non sapere che qualche maggioranza del Comune di Curno ha consentito coi vari PRG il RE-stringimento della via Marconi all'altezza della casa Farina (non è stata riprogettata dall'ex ass. Conti?) ragion per cui adesso ha una sezione compatibile con una sola corsia di marcia e pista ciclabile. Non c'è posto nemmeno per un marciapiedi.

La stazione nel praticello degli asinelli. In paese destra e sinistra NON hanno MAI voluto la stazione in centro al paese. Davanti a tutti col bandierone dei contrari c'era il cartolaio Foiadelli, di fianco c'era il comunista Pelizzoli. Non senza dimenticare il prestinaio Locatelli e le microimprese  edili come quella dei Conti. C'è stata tutta una generazione di bottegai e piccoli operatori che hanno sempre voluto tenere sotto il loro controllo le risorse che la popolazione -passata dalla condizione mezzadrile a quella operaia- poteva-doveva spendere in paese. Risorse che potevano essere i libri di scuola, il pane e lo zucchero e le aringhe fino al calicino al bar per finire nelle abitazioni: che potevano essere edificate solo da soggetti bene ammanigliati e vendute prezzi di amatore per massimizzare i profitti del costruttore e della rendita. I cittadini come massa da mungere fino all'ultima lira e quindi la presenza di una stazione significa un “liberi tutti” che svuotava la bottega. Non hanno  mai accetto la sconfitta neanche con l'avvento del grande commercio che la massa dei cittadini consumatori vedeva come una liberazione dalla rapina quotidiane ed obbligata degli operatori locali.

L'ex sindaca Gamba ha dichiarato che la stazione nel prato degli asinelli era stata financo chiesta dalla grande distribuzione per servire la manodopera e i consumatori: non si è compreso se voleva prendere per il culo i Curnesi oppure ha rifatto la prassi delle consulenze sull'assegnazione dei CVI tutte finite nel cestino delle balle.


PGT: LE STRANE IDEE DELL'ASSESSORE
Nell'assemblea del 24 marzo l'assessore all'urbanistica Pelliccioli ha esposto le SUE idee per il nuovo PGT, fatto che non aveva mai comunicato nella campagna elettorale al di la di generici discorsi da parte di un ex-sindaco che deve maestro nel dire e nel non dire. Idee SUE visto che all'assemblea oltre mancare la cittadinanza (una ventina di presenze)  mancava il sindaco e tutto il resto della giunta. Del resto il lavoro sporco -quello di procurare denari per dare soldi al pelabrocchi individuati dai servizi sociali- è delegato al consigliere Crotti che di cappellate ne ha già inanellate un paio. Una è la distruzione del boschetto presso il CVI1 (non c'erano riusciti ne i dc, ne i leghisti c'è riuscito uno eletto coi voti del CSX!) e adesso si sta preparando ad approvare l'ecomostro sull'ex casa Naldi. Ce in corso un'altra in un vicolo nascosto dove vox populi declama sia stato commesso un illecito edilizio che viene sanato con una richiesta di modifica della casa appena terminata e mai abitata ma invero realizzata difforme dal progetto.                
Il nostro (Pelliccioli) ha messo assieme quel mostricciattolo burocratico che vedete nel riquadro verde (non esiste delibera di consiglio comunale) che governerà tutto il processo di attuazione del futuro PGT per cui i contadini di Curno dovranno farsi carico del riscaldamento globale, della biodiversità e del problema dell'acqua per far si che industrie centri commerciali e l'edilizia residenziale privata possono farsi il rispettivo greenwashing. Il mantenimento del mostriciattolo è mascherato coi progetti finanziati dalla Fondazione Cariplo (un ente lottizzato tra i partiti fino allo stremo) usando i profitti di Intesa San Paolo.
In buona sostanza il Comune finora ha rilasciato permessi di costruire a gogo sia alle clientele politiche della attuale maggioranza (che viene dalla giunta Morelli in cascata) che alle vecchie clientele politiche delle precedenti maggioranze senza preparare un solo metro quadrato di verde e adesso  Pelliccioli vuole mettere le mani sui terreni altrui e pretende che i contadini smettano di fare gli imprenditori agricoli e si mettano a curare i propri terreni per conto del comune finanziati -udite!- dai soldi del PNR e forse di qualche privato. Cioè zero.
Cioè. Un paese che è stato ridotto a uno straccio dalle mani ignoranti di un assessore Conti che in trent'anni ha curato solo gli interessi dei centri commerciali e di pochi palazzinari dove la maggiora parte delle strade comunali nelle zone residenziali non hanno una sezione adeguata, non hanno dei marciapiedi, non ci sono parcheggi e  neanche giardini che dovrebbe essere quindi oggetto di finissime cura e manutenzione come se fosse un arazzo Gobelins viene programmaticamente abbandonato a se stesso e questo -senza nemmeno interpellare gli interessati-  decide da solo che i coltivatori diretti dovranno mettere i propri terreni a disposizione di tutti per salvare il pianeta e soprattutto per garantire un malloppone di euro come parcelle professionali al gruppo di scappati di casa riuniti nell'elenco del bollo verde.
Mi sa che qualcuno ha bisogno di uno di quelli bravi.