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MATTEO ROSSI PROSISMO SEGRETARIO PD BERGAMASCO (?)
Molto probabile che il prossimo segretario provinciale del PD -e quindi
sicuramente anche un prossimo ONOREVOLE al Parlamento italiano o
europeo- sarà l'ex presidente per due volte- della Provincia Matteo
Rossi. «Abbiamo fatto una vera rivoluzione, in Lombardia così come in
tutta la Bergamasca e in città, dove il messaggio del nostro popolo è
forte e chiaro», ha commentato, Matteo Rossi. L'ex presidente della
Provincia è stato coordinatore regionale della mozione Schlein: «Da
oggi cambia tutto — aggiunge su Facebook —. Si apre una fase nuova, è
il momento dell'unita, e di costruire con umiltà e determinazione, a
tutti i livelli, il cambiamento che iscritti ed elettori ci hanno
chiesto».
In Provincia di Bergamo Elly Schlein ha superato Bonaccini col 60,43% rispetto il 39,57%.
Anche nel Paese Bello di Vivere i maggiorenti -a partire dal sindaco-
della c.d. lista civica di centrosinistra Vivere Curno hanno cambiato
cavallo in fretta ed ecco scodellate a raffica una serie di conferenze
nelle quali compare sempre tra i protagonisti o sponsor DessBg che vede
tra i suoi massimi dirigenti-fondatori appunto Matteo Rossi.
(...)
SE GORI BAGNA IL NASO A SACCOGNA
Nello stesso giorno in cui Gori “inaugurava” la ristrutturazione della
pavimentazione del c.d. “centro piacentiniano” il sindaco di Curno
Saccogna dava l'avviso della micro manifestazione in piazza della
chiesa degli alunni della scuola elementare: “Chiaro il messaggio degli
alunni della 5A, che stamattina han dato informazioni sulla crisi
climatica ai cittadini e raccolto da loro consigli su come rinverdire
la piazza. Le nuove generazioni hanno il rispetto per l'ambiente nel
sangue: dateci l'opportunità di salvare il Pianeta, si può fare!”.
(...)
FATTA LA DEBITA PROPORZIONE ESCONO TUTTI DALLA SCUOLA A TEMPO PIENO
Certe teste deve esserci una fabbrica che le fa su con gli stampini.
Fino ieri c'era la capogruppo Serra della maggioranza Vivere Curno che
metteva su compagnia per andare a raccattare sulle frondose sponde del
Brembo la plastica e rifiuti vari debitamente spalmati della merda
secca umana che la ValBrembana scarica nel fiume discretamente ad ogni
piena e non. Visti quanti depuratori Non ci sono in quella valle.
Non poteva essere da meno il suo successore che noi appelliamo con rude
stima come il direttore laico dell'oratorio del paese bello da vivere,
al secolo monsignor Fabio Ravasio. La parrocchia di Curno per mezzo
dell'oratorio è il soggetto privato “istituzionale” che incassa i
maggiori contributi sociali del Comune.
Visto che la raccolta dei rifiuti smerdati è solo un evento all'anno,
mons. Ravasio ha escogitato ed organizzato una raccolta mensile dei
rifiuti sparsi sul suolo pubblico (ed anche in qualche spazio privato).
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COLLEGAMENTO ALLA CARTA DEL PERCORSO CICLO PEDONALE DA CURNO ALL'ADDA LUNGO IL FIUME BREMBO
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MATTEO ROSSI PROSISMO SEGRETARIO PD BERGAMASCO (?)
Molto probabile che il prossimo segretario provinciale del PD -e quindi
sicuramente anche un prossimo ONOREVOLE al Parlamento italiano o
europeo- sarà l'ex presidente per due volte- della Provincia Matteo
Rossi. «Abbiamo fatto una vera rivoluzione, in Lombardia così come in
tutta la Bergamasca e in città, dove il messaggio del nostro popolo è
forte e chiaro», ha commentato, Matteo Rossi. L'ex presidente della
Provincia è stato coordinatore regionale della mozione Schlein: «Da
oggi cambia tutto — aggiunge su Facebook —. Si apre una fase nuova, è
il momento dell'unita, e di costruire con umiltà e determinazione, a
tutti i livelli, il cambiamento che iscritti ed elettori ci hanno
chiesto».
In Provincia di Bergamo Elly Schlein ha superato Bonaccini col 60,43% rispetto il 39,57%.
Anche nel Paese Bello di Vivere i maggiorenti -a partire dal sindaco-
della c.d. lista civica di centrosinistra Vivere Curno hanno cambiato
cavallo in fretta ed ecco scodellate a raffica una serie di conferenze
nelle quali compare sempre tra i protagonisti o sponsor DessBg che vede
tra i suoi massimi dirigenti-fondatori appunto Matteo Rossi.
Il quale Matteo Rossi ha le mani in pasta della solo DessBg ma anche
dell'Engim (di cui è anche alto dipendente) passando prima come
educatore presso Cooperativa Alchimia e la Cooperativa Città del Sole e
poco prima di abbandonare la sedia di presidente provinciale non ha
dimenticato di nominarsi consigliere della “Fondazione Istituti
Educativi” che con oltre 120 milioni di immobili a bilancio è una delle
due maggiori immobiliari (sociali) della provincia dopo la Fondazione
MIA.
DessBg ed Engim fanno parte di quel mondo che in una miscela
inestricabile li vede attivi come operatori economici educatori
formatori ma soprattutto attivi -adesso- nelle varie iniziative
finanziate specialmente dall'UE per “salvare il pianeta”.
Probabilmente il prossimo onorevole Rossi diverrà “il nostro uomo
a Roma” com'è (stato) l'ex onorevole Bonalumi ai tempi del governo
Serra e Gamba. Un utile santo in paradiso per fare arrivare soldi da
Roma e da Milano. Poi magari com'è successo a Curno li hanno investiti
quasi tutti per ampliare e rifare i due centri sportivi mentre non sono
riusciti a scroccare (per un errore) tutte le spese per la palestra
della nuova Rodari.
Conclusione in breve. Avete presente cosa mise in piedi il bravo
Formigoni quanto a rete sociale ed economica per gestire migliaia di
euro di provenienza pubblica? Ecco anche il mondo di Matteo Rossi (come
quasi tutti i leader e le leader del PD bergamasco) ricalca quel
progetto: le mani in pasta in mille temi ed occasioni e non comprendi
mai se siano a fini di mero profitto privato combinato col potenziale
profitto politico oppure siano solo una sorta di bravi volontari che
danno via tutto ai poveri. Forse.
E' un tipo di personale politico col quale noi preferiamo non avere mai a che fare.
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SE GORI BAGNA IL NASO A SACCOGNA
Nello stesso giorno in cui Gori “inaugurava” la ristrutturazione della
pavimentazione del c.d. “centro piacentiniano” il sindaco di Curno
Saccogna dava l'avviso della micro manifestazione in piazza della
chiesa degli alunni della scuola elementare: “Chiaro il messaggio degli
alunni della 5A, che stamattina han dato informazioni sulla crisi
climatica ai cittadini e raccolto da loro consigli su come rinverdire
la piazza. Le nuove generazioni hanno il rispetto per l'ambiente nel
sangue: dateci l'opportunità di salvare il Pianeta, si può fare!”.
Anche da qui si può misurare la differenza dell'intelligenza politica
culturale ed amministrativa tra i governi di Curno e Bergamo che
sebbene siano della medesima banda politica, uno dimostra di sapere
fare il proprio dovere-mestiere mentre l'altro -in combutta con
insegnanti che amano perdere tempo al di fuori della classe?-
scimmiotta una nota trasmissione pomeridiana su RAI3.
In città (Bergamo) con una di quasi 8 milioni di euro, in parte
finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza con 2,5 milioni
di euro sul terzo lotto la giunta Gori ha messo mano a 27.090 metri
quadri di spazio pubblico, dalle colonne di Prato, dove inizia borgo
San Leonardo, e la chiesa di San Bartolomeo, alle propaggini di borgo
Pignolo. Uno spazio liberato dall'asfalto (sono stati azzerati 15.455
metri quadri di pavimentazione asfaltata), impreziosito dalla pietra
(passata da 5.545 a 18.180 metri quadri) e arricchito da 4mila metri
quadrati di verde e 13 nuovi alberi. Si è lavorato sulla
pavimentazione, utilizzando gli stessi materiali scelti dal Piacentini,
ma anche sull'illuminazione, grazie alla collaborazione con Telmotor
(tramite Art bonus ha donato 260mila euro per i corpi illuminanti).
Nuova luce su piazza Matteotti, sui camminamenti del Sentierone,
Palazzo Frizzoni, Teatro Donizetti, Procura, monumento al Donizetti,
piazza Dante, chiesa di San Bartolomeo. «Il concetto è stato unificare
e liberare gli edifici e i monumenti da elementi illuminotecnici
invasivi e concentrando in pochi punti le sorgenti luminose per
esaltare i monumenti e le architetture.
Poi c'è stata la pedonalizzazione dell'intera Piazza Matteotti e della
strada antistante il Donizetti per quanto rimangano crudelmente
interrotte dal viale automobilistico.
Dagli anni della prima costruzione -quasi un secolo fa- questo spazio
non era mai stato ristrutturato ma solo manutenzionato alla meglio e
adesso eccolo qui: percorrendolo ci si rende conto di cosa sia
“l'anima” di una città.
Nel frattempo -otto anni- Bergamo ha ricostruito il Teatro Donizetti e Piazza Dante.
Poi arrivi a Curno e leggi il post del sindaco Saccogna e vai ad
ascoltare le querule allocuzioni degli alunni della quinta A: “Noi
cittadini in erba e il Pgt di Curno. La lotta al cambiamento
climatico.mp3” e ti cascano gli attributi per terra.
Perché vogliamo mettere come hanno ri-finito il Donizetti e Piazza
Dante Gori Valesini Brembilla rispetto a come hanno finito la
biblioteca le due maggioranze con le sindache madamine Serra e Gamba e
l'assessore trentennale Conti?.
Non c'è paragone. Non certo per via dei soldi investiti.
La nostra biblioteca resta una capunera rappezzata alla meglio tanto
che l'hanno dovuta chiudere perché d'estate é un forno e d'inverno un
congelatore.
Ma poi c'è l'insieme. Possibile che Gori sia riuscito ad estrarre 4mila
mq di verde in più dai 27mila delle aree sistemate mentre a Curno non
hanno aggiunto un metro quadro di verde in più rispetto a quando -15
anni or sono- è iniziata la prima giunta Serra?. L'unico “verde”
aggiunto sono le aiuole dei centri commerciali e delle lottizzazioni
(quasi tutte su aree di ex DC: chissà perché?) .
Poi c'è da sottolineare la sceneggiata messa in atto dalla scuola (non
tutta almeno) con queste iniziative in piazza e per il cd “PGT
partecipato”. Noi siamo del parere che queste insegnanti andrebbero
avvisate di smettere di strumentalizzare i propri alunni dal momento
che quelli -oltre l'emozione- non hanno ancora la capacità di
comprendere per cosa li stanno tirando in giro.
Anche perché se non hai un soldo da investire – parlo del comune-
perché massima parte del bilancio lo destini a mantenere le tue
clientele politiche e la parrocchia, ovvio che non potrai mai mettere
mano a ristrutturare anche minimamente il paese. A meno che non fai
delle ca***te come la pavimentazione in gomma di via Roma (della serie:
dalla ca****ta Gandolfi ad una peggiore targata Conti) oppure il
rifacimento di poche decine di metri del marciapiedi in via Buelli.
Però i soldi per fare le rotonde stradali [via Lecco] soprattutto per
gli altri comune ci sono belli buoni freschi. Come ci sono stati per
investire tre milioni nei due CVI per regalarli in mano ai privati
mentre le locali società sportive se ne sono andate altrove dove
spendono meno. Invece non ci sono per fare un progetto strutturato
(vale a dire che non sia una pezza appiccicata dopo l'altra come hanno
fatto con la biblioteca) sul municipio.
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FATTA LA DEBITA PROPORZIONE ESCONO TUTTI DALLA SCUOLA A TEMPO PIENO
Certe teste deve esserci una fabbrica che le fa su con gli stampini.
Fino ieri c'era la capogruppo Serra della maggioranza Vivere Curno che
metteva su compagnia per andare a raccattare sulle frondose sponde del
Brembo la plastica e rifiuti vari debitamente spalmati della merda
secca umana che la ValBrembana scarica nel fiume discretamente ad ogni
piena e non. Visti quanti depuratori Non ci sono in quella valle.
Non poteva essere da meno il suo successore che noi appelliamo con rude
stima come il direttore laico dell'oratorio del paese bello da vivere,
al secolo monsignor Fabio Ravasio. La parrocchia di Curno per mezzo
dell'oratorio è il soggetto privato “istituzionale” che incassa i
maggiori contributi sociali del Comune.
Visto che la raccolta dei rifiuti smerdati è solo un evento
all'anno, mons. Ravasio ha escogitato ed organizzato una raccolta
mensile dei rifiuti sparsi sul suolo pubblico (ed anche in qualche
spazio privato).
Il giovinotto è però più avveduto -igienicamente parlando- della sua predecessora.
Curno spende oltre 700 mila euro all'anno per la pulizia degli spazi
pubblici, la raccolta della monnezza privata e lo smaltimento di tutto
questo. Cifra pagata dai cittadini. Poi ogni tanto ci capita una
variazione di bilancio per tappare il buco quando la raccolta
differenziata toppa.
Tra i soci-padroni della società che fa quel mestiere c'è anche il
Comune di Curno: altra trovata geniale della sindachessa Serra dal
momento che non disponendo quell’impresa degli impianti adeguati a
trattare il rifiuto non ricollocabile deve cercare qualcuno che lo
bruci: sembra che vadano a Brescia ma è un segreto la destinazione.
Il cittadino comune –quella che sprezzantemente viene chiamata “la
gente”- pensa che almeno la piazza Largo Vittoria oppure via Emilia e
via Brembo siano spazzate e tenute pulite dalla ditta. Nossignori: ecco
quindi schierata una domenica al mese la compagnia di mons. Ravasio.
Passando dall'amara ironia al discorso serio questo Ravasio, nonostante
sia capogruppo consigliare e quindi si presuppone conosca BENE sia la
Costituzione che le leggi locali, anziché operare come amministratore
perché gli uffici comunali compongano un appalto in maniera completa,
anziché operare come amministratore perché la ditta che fa lo
spazzamento e al raccolta della monnezza stradale si dia da fare perché
almeno la principale piazza del paese sia sempre perfettamente pulita….
NOSSIGNORI questo genio qui copre le magagne altrui col volontariato.
Come pensare che dopo l’8 settembre 1943 i partigiani anziché
combattere i fascisti... si limitassero a lavare il sangue dei
partigiani fucilati in piazza. Insomma siamo sempre li.
Da una parte c'è una presidente del consiglio che in presenza di oltre
settanta morti “suer tera” appena affogati perché parecchi suoi
sottoposti hanno perfettamente interpretato il non ordine del governo
di lasciarli al loro destino che canta assieme al suo ministro
dell'interno la canzone di Marinella per la festa di compleanno
del ministro.
Dall’altra parte c'è il capogruppo consigliare della maggioranza il
quale anzichè bacchettare la ditta che effettua malamente la pulizia
della piazza chiama a raccolta la ggggente per pulire la piazza.
Se manca il senso dello Stato succede questo: alla destra e nelle c.d.
liste civiche. E il risultato di chi ha frequentato la scuola a
tempo pieno e prolungato.
CASUALMENTE molti cittadini vedono una spazzatrice della ditta che
resta ferma mezzora in piazza mentre i due addetti stanno al caffè
Bana. In fondo sono anch’essi dipendenti pubblici comunali.
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