A GUARDARE ALLE COLLINE 01 FEBBRAIO 2023

























































Di cosa parliamo in questa pagina.



















CONCORRENZA
SPIETATA
COL COVID

SE IL GIORNO DELLA MEMORIA DIVENTA COME SANREMO
Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e senatrice a vita: "una come me ritiene che tra qualche anno ci sarà una riga tra i libri di storia e poi più neanche quella. Le iniziative che possono venire da una vecchia come me a volte sono noiose per gli altri, questo lo capisco perfettamente, so cosa dice la gente del Giorno della Memoria. La gente già da anni dice, 'basta con questi ebrei, che cosa noiosa”. Dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati a Auschwitz, Liliana è tra i soli 25 sopravvissuti.  Fino alla fine degli anni '80 Liliana Segre era una perfetta sconosciuta. Poi è diventata la protagonista della shoah.
Alle preoccupazioni di Segre ha risposto il ministro dell'Istru-
zione, Giuseppe Valditara, affermando che quanto detto dalla senatrice rispetto alle poche informazioni sui libri di storia "è molto grave, serio ed è verissimo". E ancora: "In Europa moltissimi ragazzi, con percentuali preoccupanti, neanche sanno che sia esistita la Shoah. E c'è anche il problema di un antisemitismo di ritorno, dobbiamo far sì che la memoria non passi e nelle scuole si ricordi che cosa è stato l'Olocausto". Il ministro ha quindi annunciato che il suo ministero stanzierà alcuni milioni di euro per aumentare i viaggi degli studenti ad Auschwitz”.
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CI HANNO BAGNATO IL NASO UN'ALTRA VOLTA
La costruzione della passerella sul torrente Quisa per collegare l'Isolotto di Ponte san Pietro col territorio di Curno è stata una abilissima giustificazione per distribuire ad una serie di personaggi – i grandi esperti e tecnici- un pacco di incarichi per “studi di varia natura” che alla fine si sono rivelati tutti dei “copia&incolla” di lavori già pubblicati senza citare l'autore originale.
L'unico studio che meritava attenzione -quello sull'idraulica del torrente in quella zona- viste le esondazioni e i danni che aveva inferto in anni assai recenti specie alla sponda sinistra [la corrente era arrivata a livello del pavimento della stalla Colombi]  ha copiato anch'esso una vecchia pubblicazione e difatti hanno sbagliato il progetto della passerella sia per i livelli che per la struttura. Circa la struttura è stata una fortuna per la carpenteria che l'ha realizzata visto che il  ferro… si vende a peso e quindi più ce n'è meglio è per la carpenteria. Sul livello di posizionamento c'è solo da aspettare i prossimi dieci anni visto che le piene che si presentano adesso non ne prospettano una lunga durata. Sempre meglio per l'impresa e la carpenteria che vinceranno l'appalto per la ricostruzione.
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A SALVINI FREGA NULLA DEL RADDOPPIO FERROVIARIO DI CURNO
Tour elettorali anche dei maggiori leader nazionali in vista delle prossime regionali ma per Salvini -ministro delle infrastrutture- i suoi tre obiettivi in Provincia di Bergamo sono i lavori per la nuova rotatoria dal casello A4 di Bergamo città, il treno per il Caravaggio e -novità!- il raddoppio della ferrovia tra Montello e Rovato. Chissà perché ha citato con ben quattro sole parole il raddoppio ferroviario tra la città e Curno visto che si tratta di lavori prossimi ai 220 milioni. Poi ne ha citati altri ma sono sogni nel cassetto visto  che bisognerebbe prima di tutto trovare quei 4-5 miliardi per concludere il raddoppio ferroviario tra Bergamo e Carnate e il “salto del montone” tra la rete RFI e quella dell'AV tra Treviglio e Cassano d'Adda.
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COLLEGAMENTO ALLA PAGINA WEB DELLA CARTA DEI PERCORSI











































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!
































































































































































































































A SALVINI FREGA NULLA DEL RADDOPPIO FERROVIARIO DI CURNO
Tour elettorali anche dei maggiori leader nazionali in vista delle prossime regionali ma per Salvini -ministro delle infrastrutture- i suoi tre obiettivi in Provincia di Bergamo sono i lavori per la nuova rotatoria dal casello A4 di Bergamo città, il treno per il Caravaggio e -novità!- il raddoppio della ferrovia tra Montello e Rovato. Chissà perché ha citato con ben quattro sole parole il raddoppio ferroviario tra la città e Curno visto che si tratta di lavori prossimi ai 220 milioni. Poi ne ha citati altri ma sono sogni nel cassetto visto  che bisognerebbe prima di tutto trovare quei 4-5 miliardi per concludere il raddoppio ferroviario tra Bergamo e Carnate e il “salto del montone” tra la rete RFI e quella dell'AV tra Treviglio e Cassano d'Adda. E' stato divertente osservare  Salvini CHE snobba l'assessore regionale alle infrastrutture trasporti e mobilità sostenibile Terzi che era stata eletta deputato nazionale ma poi convinta alle dimissioni per restare assessore in Regione Lombardia. La Terzi “puzzava troppo” di Maroni e Bossi e quindi meglio tenerla lontana da Roma dove lei ambiva perlomeno ad un sottosegretariato.
Se Salvini in tema del raddoppio della ferrovia tra Bergamo e Curno se l'è cavata con 4 parole ci ha messo una pezza uno dei suoi bracci destri locali Daniele Belotti che  in una video conferenza s'è confrontato con i pollastri del Comitato “Treno si ma non così” assieme al vi­ce ministro ai Trasporti, Edoar­do Rixi e al vice direttore di Rfi, Vincenzo Macello, dove hanno ascol­tato per la prima volta i rappresentanti del terri­torio che sono tornati a spiegare il perché questo progetto, così com'é stato pensato, rischia di cre­are più di qualche problema ai residenti.  Hanno risposto che parleranno con qualcuno a Roma.

SE IL GIORNO DELLA MEMORIA DIVENTA COME SANREMO
Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e senatrice a vita: "una come me ritiene che tra qualche anno ci sarà una riga tra i libri di storia e poi più neanche quella. Le iniziative che possono venire da una vecchia come me a volte sono noiose per gli altri, questo lo capisco perfettamente, so cosa dice la gente del Giorno della Memoria. La gente già da anni dice, 'basta con questi ebrei, che cosa noiosa”. Dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati a Auschwitz, Liliana è tra i soli 25 sopravvissuti.  Fino alla fine degli anni '80 Liliana Segre era una perfetta sconosciuta. Poi è diventata la protagonista della shoah.
Alle preoccupazioni di Segre ha risposto il ministro dell'Istru-
zione, Giuseppe Valditara, affermando che quanto detto dalla senatrice rispetto alle poche informazioni sui libri di storia "è molto grave, serio ed è verissimo". E ancora: "In Europa moltissimi ragazzi, con percentuali preoccupanti, neanche sanno che sia esistita la Shoah. E c'è anche il problema di un antisemitismo di ritorno, dobbiamo far sì che la memoria non passi e nelle scuole si ricordi che cosa è stato l'Olocausto". Il ministro ha quindi annunciato che il suo ministero stanzierà alcuni milioni di euro per aumentare i viaggi degli studenti ad Auschwitz”.
A questa news sui viaggi ad Auschwitz ha risposto la Segre rivolgendosi  agli studenti: "Il 27 gennaio, data scelta per commemorare le vittime dell'Olocausto, si avvicina sempre più, e per questo anche in Parlamento si è iniziato a parlare del tema in merito alla mozione per i fondi da destinare ai viaggi della Memoria organizzati dalle scuole. Duro è stato il discorso eseguito da Segre, che ha dapprima ricordato il suo rifiuto di tornare nei campi: "Non sono mai ritornata là dove sono stata prigioniera. Non me la sono sentita." Ha quindi proseguito raccontando un particolare aneddoto, mettendo l'accento sul decoro da riservare a quei determinati luoghi: "Una volta fui invitata, nel 1995, c'erano molti personaggi, ma non me la sono sentita. Quando poi ho letto e sentito alla radio la descrizione delle pellicce della regina di Olanda e di Berlusconi, in quel momento ho pensato: come sono contenta di non aver accettato questo invito. È vero, erano passati 50 anni, ma che a nessuno fosse venuto in mente di non mettere pelliccia", riporta RaiNews.
E ha suggerito il corretto comportamento da assumere sia da parte degli studenti, sia del corpo docente: "Anche oggi la preside di una scuola, che decida di portare i ragazzi a fare questo viaggio, non ha il coraggio di dire che i ragazzi che vanno d'inverno a visitare quei lager, in cui negli anni più freddi del 1900, il '43 e il '44, oltre che scheletriti, erano vestiti con le divise a righe di cotone rigenerati", e per questo la senatrice suggerisce che i ragazzi dovrebbero recarvicisi "avendo saltato, non so, la colazione del mattino, avendo un pochino voglia di mangiare." Ma ciò che lascia più di stucco Segre è il comportamento frivolo che spesso gli studenti dimostrano: "E a volte questi ragazzi con i selfie" sembra che "stiano facendo una gita, lo prego e imploro: andate a Lucca, a Gallipoli, in montagna, ad Auschwitz non si fa la gita. Si va silenziosi, come quando il 2 novembre una famiglia affezionata ai suoi morti va al cimitero".
Segre ha infine portato un altro esempio di mancanza di rispetto per quei luoghi e ne ha ribadito invece la solennità: "Una volta ho visto un gruppo di ragazzi olandesi che andavano in gita a Auschwitz e avevano un grande gelato, la musica nelle orecchie e da quel cancello, 'Arbeit machtfrei', entravano a ritmo di musica, leccando il gelato. Ho dovuto pensare che 6 milioni di morti erano morti invano. Non si va così a fare la gita ad Auschwitz, si va in silenzio, con vestiti adeguati. Non si va in gita, si va come a un santuario anche laicamente, a testa bassa e cercando di ricordare per non dimenticare la Shoah" ha concluso.
Questi cammei della Segre in televisione sono potenti strumenti di comunicazione, dove la Segre politica è fusa perfettamente con la Segre attrice drammatica non fosse solo per l'età. E funzionano per questo motivo. Ad ascoltarlo sembra che la Rivoluzione francese sia avvenuta dopo Auschwitz, che la prima monarchia parlamentare sia nata in Germania e che la Germania sempre stata la culla della democrazia europea. Tanto il riciclaggio storico funziona che i cammei diventano una pausa di penitenza nel bel mezzo dell'ennesima celebrazione dei volti celebri, dei famosi, dei ricchi, dei privilegiati, dei belli; su questo sfondo surreale, lontanissimo dal quotidiano degli spettatori, le parole della Segre innescano il giusto senso di colpa e la corretta dose di rabbia che fanno sentire chi lo ascolta partecipe delle tragedie altrui mentre sta comodamente seduto sul divano di casa a guardare l'ennesimo programma di varietà.
E nel tempo che passa davanti alla televisione tra qualche anno della shoah ci sarà soltanto una riga tra i libri di storia e poi più neanche quella.
Si tratta di sentimenti molto simili a quelli che il pubblico prova guardando un film sulla guerra nel Vietnam o su qualsiasi storia di profonda ingiustizia sgranocchiando popcorn al cinema. A pellicola finita si torna a casa, si “rientra” nella realtà dopo aver provato dolore, rabbia, orrore durante una sua rappresentazione. Ma Auschwitz Dachau, Buchenwald Chelmno Belzec, Sobibor e Treblinka  ci sono stati davvero. Il pericolo della rappresentazione storica, attraverso questo tipo di manipolazione mediatica, è la semplificazione della realtà e la distanza esistenziale dalla verità. La shoah non è una pellicola o un video gioco reality, la shoah è stata una atrocità costante che dilania ancora dentro. E' la paura permanente di morire. E' la deumanizzazione dell'individuo ed è per questo che in tutte le guerre il confine tra bene e male è in costantemente movimento. Non è mai un punto fisso. Le armi uccidono per davvero.




CI HANNO BAGNATO IL NASO UN'ALTRA VOLTA
La costruzione della passerella sul torrente Quisa per collegare l'Isolotto di Ponte san Pietro col territorio di Curno è stata una abilissima giustificazione per distribuire ad una serie di personaggi – i grandi esperti e tecnici- un pacco di incarichi per “studi di varia natura” che alla fine si sono rivelati tutti dei “copia&incolla” di lavori già pubblicati senza citare l'autore originale.
L'unico studio che meritava attenzione -quello sull'idraulica del torrente in quella zona- viste le esondazioni e i danni che aveva inferto in anni assai recenti specie alla sponda sinistra [la corrente era arrivata a livello del pavimento della stalla Colombi]  ha copiato anch'esso una vecchia pubblicazione e difatti hanno sbagliato il progetto della passerella sia per i livelli che per la struttura. Circa la struttura è stata una fortuna per la carpenteria che l'ha realizzata visto che il  ferro… si vende a peso e quindi più ce n'è meglio è per la carpenteria. Sul livello di posizionamento c'è solo da aspettare i prossimi dieci anni visto che le piene che si presentano adesso non ne prospettano una lunga durata. Sempre meglio per l'impresa e la carpenteria che vinceranno l'appalto per la ricostruzione.

Non contenti per questo errore anche la soluzione per passare dalla sponda bassa a quella alta sulla sinistra del fiume non è stata risolta in quanto p.e. una carrozzina non ci può passare e se c'è una mezza piena del Quisa il percorso si interrompe.

Il Comune di Curno ha avuto in Concessione a titolo gratuito di mq. 4.200 di area demaniale lungo ex alveo Fiume Brembo  per interventi di tutela, valorizzazione e ripristino della connessione ecologica del fiume con esclusivi interventi al patrimonio arboreo ed arbustivo.[ art. 1 atto n.3518 registrato all'AdE di Bergamo al n.4192 in data 29 novembre 2017].
Noi abbiamo suggerito più volte al Comune di effettuare un intervento per la valorizzazione del patrimonio arbustivo e arboreo della zona assegnatagli ma il genio consigliere dell'amministrazione comunale -il geom. Bondesan – sostiene che anche un sottobosco disordinato è utile a migliorare la biodiversità. Che il ragazzo non capisca un'H del problema è evidente visto che il Parco Adda Nord (in cui dovrebbe confluire anche questa parte di PLIS) ha avviato un piano di indirizzo forestale per la gestione e valorizzazione del patrimonio forestale laddove il bosco fatica autonomamente a cre­scere e a mantenersi, rinno­vandolo con specie autoctone, con particolare attenzione nel­la scelta delle essenze anche al­la fauna che lì prolifera.
Infatti quei 4.200 mq di bosco concesso al Comune di Curno è composto da rovi ed essenze invasive che andrebbero sostituite da specie autoctone di maggiore pregio e resistenza mediante una operazione di pulizia e ripiantumazione del materia  nuovo, che si può trovare nei boschi lungo il fiume diradando laddove sono cresciuti troppo densamente. Quindi con la sola spesa dell'espianto e del reimpianto.
Il problema è che quando hai speso inutilmente 150mila euro per collezionare carta inutile, evidentemente non hai più un soldo per migliorare la condizione del bosco degradato. Non solo non hanno più i fondi necessari ma soprattutto non hanno la “cultura” necessaria per mantenere un sito del genere “dentro” aree fortemente edificate abitate infrastrutturate perché non hanno  scuola esperienza buona volontà ed al massimo hanno appreso qualcosa da geo&geo.