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UCRAINA
NON
DIMENTICARE
MAI
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CENONE DI FINE ANNO NEL PAESE BELLO DA VIVERE
Con la determinazione n. 549/2022 gli uffici tributi del Comune ha
provveduto ad emettere, nel corso dell'anno 2022, e notificare, gli
avvisi di accertamento relativi alle annualità 2017, 2018, 2019 e 2020
per l'IMU–Imposta Municipale Propria- pari a 637.218,64 euro e per
31.199,00 euro per quanto riguarda la TASI. Un totale di 668.417,64
euro non pagati da cittadini e imprese italiane operanti nel territorio
comunale.
Cittadini poco virtuosi nel complesso anche se va tenuto conto dello stato di crisi dovuto alla pandemia nel 2020.
Peccato che sia l'ufficio tributi che la maggioranza e la minoranza
consigliare abbiano dimenticato di azionarsi per riscuotere un altro
“malloppo” indicato nella determinazione n.372/2018 in cui il Comune
riconosceva un debito fuori bilancio per merito della mitica “sentenza
Leggeri” che ammontava a 617.536,17 euro che deve essere rimborsato dai
13 consiglieri comunali oltre al segretario comunale ed ai tecnici
responsabili di avere causato il danno al Comune. Ma quella cifra di
617.526,17 euro non è la somma reale del debito accumulato dalla casta
e dai suoi cavalier serventi in quanto a quella somma vanno aggiunte le
spese legali interessi e rivalutazione monetaria oltre al danno
d'immagine subito dall'ente. Si può stimare il tutto attorno al milione
di euro?. Magari anche di più.
(....)
UGIARDI SENZA ACCORGERSENE
Mons. Fabio Ravasio, passato direttamente dalla con-direzione
dell'Oratorio Jerzy Popieluszko di Curno allo scranno di capogruppo
della lista vincente Vivere Curno forse per controllare meglio il
poderoso flusso di fondi che dal Comune passano alla parrocchia per
mantenere corsini corsi e corsetti feste patronali e rivendite di
ravioli senza i quali (fondi) dovrebbero chiudere l'Oratorio perché non
hanno un centesimo per mandarlo avanti (la chiesa intesa con tutte le
sue articolazioni è il secondo soggetto privato che riceve fondi dal
Comune senza avere vinto alcun appalto) dimenticando il proverbio
popolare che chi si lodea s'imbroida, ecco cosa scrive sul bollettino
parrocchiale -scusate: comunale- : “ciò che caratterizza lo stile di
Vivere Curno è l'apertura, l'ascolto, la condivisione delle scelte. È
questo stile che ci ha convinti a metterci in gioco; non lo stile
arrogante di chi pretende di avere già tutte le risposte e le
soluzioni ai problemi, ma quello di chi si mette a un tavolo, di chi
crede che col dialogo si ottenga molto di più che con lo scontro”.
Basta dare una lettura ai 250 albi pretori dei comuni della provincia
di Bergamo per scoprire che i bilanci “sociali” di questi sono tutti
identici. Cambiano le cifre per ovvie ragioni collegate con la
dimensione del comune ma la “struttura” della spesa sociale dei comuni
è esattamente identica.
(...)
QUANDO L'ASSESSORA SBROCCA
Immaginate cosa accadrebbe se la seconda carica dello Stato -vale a
dire il presidente del Senato- indirizzasse un post di risposta p.e. a
Conte o Letta o Calenda con questo commento: chi la legge può giudicare
da solo il suo altissimo livello culturale, morale e intellettuale. Per
fortuna non tutti sono meschini come ciò che lei scrive….
Queste cose succedono a Curno ed hanno come autrice del post la vicesindaca Ivana Rota e il destinatario del post sono io.
Nel paese bello da vivere la vicesindaca è la massima carica
istituzionale dopo il sindaco. Come il presidente del Senato è la prima
carica dopo il Presidente della Repubblica.
Una mattina entrando in un bar del paese bello da vivere sento un
gruppo di donne che sparavano a zero sul pranzo di natale del comune
per gli anziani. Non mi ero meravigliato più di tanto visto che gli
anziani sono naturalmente molto pretenziosi. Pretenziosi piuttosto che
esigenti. Mi ero promesso di verificare.
(...)
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COLLEGAMENTO ALLA PAGINA WEB DELLA CARTA DEI PERCORSI
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CENONE DI FINE ANNO NEL PAESE BELLO DA VIVERE
Con la determinazione n. 549/2022 gli uffici tributi del Comune ha
provveduto ad emettere, nel corso dell'anno 2022, e notificare, gli
avvisi di accertamento relativi alle annualità 2017, 2018, 2019 e 2020
per l'IMU–Imposta Municipale Propria- pari a 637.218,64 euro e per
31.199,00 euro per quanto riguarda la TASI. Un totale di 668.417,64
euro non pagati da cittadini e imprese italiane operanti nel territorio
comunale.
Cittadini poco virtuosi nel complesso anche se va tenuto conto dello stato di crisi dovuto alla pandemia nel 2020.
Peccato che sia l'ufficio tributi che la maggioranza e la minoranza
consigliare abbiano dimenticato di azionarsi per riscuotere un altro
“malloppo” indicato nella determinazione n.372/2018 in cui il Comune
riconosceva un debito fuori bilancio per merito della mitica “sentenza
Leggeri” che ammontava a 617.536,17 euro che deve essere rimborsato dai
13 consiglieri comunali oltre al segretario comunale ed ai tecnici
responsabili di avere causato il danno al Comune. Ma quella cifra di
617.526,17 euro non è la somma reale del debito accumulato dalla casta
e dai suoi cavalier serventi in quanto a quella somma vanno aggiunte le
spese legali interessi e rivalutazione monetaria oltre al danno
d'immagine subito dall'ente. Si può stimare il tutto attorno al milione
di euro?. Magari anche di più.
Le faccende sono in realtà assai più complicate del prevedibile in
quanto l'ufficio tributi del comune funziona in maniera “pararsi il
culo” ragion per cui tutto quello che fa lo giustifica “coi documenti
scaricati”. Vale a dire che se l'ufficio ha sbagliato, il cittadino
deve fare ricorso e che dio l'abbia in gloria. L'ufficio tributi del
comune non esamina caso per caso se “quanto scaricato” corrisponda al
vero anche perché quelle notifiche non le compila il comune ma le
compila una società esterna che sta chissà dove. Probabile che stia in
Albania o Romania.
Noi abbiamo sottomano il caso del cittadino X cui hanno attribuito la
proprietà della villa dell'avv. Susanna Mazzoleni (alias: casa del
dott. Di Pietro) e solo in quanto il cittadino X è stato ritenuto
residente in quella casa è stato esentato dall'IMU.
Senza contare che tutto il catasto locale contiene dei dati assai
inesatti rispetto alle superfici delle particelle e il Catasto, anche
di fronte a un frazionamento approvato dallo stesso, non corregge i
dati errati. E non li corregge nemmeno l'ufficio tributi del Comune
nonostante la segnalazione documentata dell'errore. Insomma vanno
avanti a tanto al tocco e se qualcosa non quadra, che il cittadino
s'arrangi a fare ricorso: per l'ufficio tributi comunale è importante
che il loro fondoschiena sia riparato.
Recentemente con Delibera di Giunta n.103 del 28 settembre 2022 la neo
segretaria comunale viene nominata quale responsabile del reclamo e
mediazione degli atti di accertamento tributari. La ragazza deve essere
una tipa assai sveglia perché richiesta da parte di un cittadino non ha
letto nemmeno quanto presentato dallo stesso ed ha mandato in vacca il
proprio compito.
Il neo sindaco ha pubblicato sul bollettino comunale la tabella
dell'incremento dei costi energetici sopportati dal Comune con la
differenza 2022 sul 2019. L'incremento è stato mediamente del 315%. Ma
poi esaminando meglio i dati uno per uno si scopre che gli “edifici
comunali” hanno avuto un incremento del 493%: non si sa quali siano gli
“edifici comunali”; la scuola primaria del 241%; il cimitero del 469%;
è raddoppiato il costo del riscaldamento delle scuole primarie (238%)
mentre la scuola secondaria ha avuto un incremento del 548%: raddoppio
francamente eccessivo probabilmente (forse) dovuto all'allacciamento
della nuova biblioteca (anche se a noi avevano detto che la new Rodari
e la Biblioteca avevano lo stesso contatore: chissà come stanno le
cose).
Noi insistiamo: è necessario che sia nominato un “energy manager” non
scelto col criterio di fare lavorare i disoccupati (perchè fanno
parcelle meno costose in quanto sono talmente bravi da restare
disoccupati) ma proveniente da una primaria azienda energetica europea.
Poi sarebbe il caso che almeno per il blocco di edifici pubblici
attorno alla bretella di via IV Novembre tra il CVI e la new Rodari ci
fosse una cabina enel e una cabina comunale dalla quale far partire
tutte le forniture degli edifici comunali li presenti. Assieme a questa
cabina elettrica comunale ci dovrebbe stare il ricovero delle batterie
solari dove arriva tutta l'energia elettrica prodotta da 4-5 girasoli
solari da 70-100 mq cadauno posati nel complesso e sui tetti degli
edifici. Se poi la palazzina “del donatore” venisse demolita e ivi
ricostruito il nuovo municipio, con l'ufficio postale, qualche
bancomat, un bar ristorante sul tetto e le Poste forse avremmo
finalmente un insieme dignitoso definibile “centro sociale e
amministrativo”. Ma é un'idea inattuabile con le teste che girano in
comune.
L'ultimo piatto delle cucina casalinga riguarda (indirettamente) la
pista ciclabile lungofiume. Come vedete nella foto allegata vi
illustriamo com'è che “si ciula” il letto del fiume e si trasforma in
terreno di proprietà privata. Poi arriva il Comune che gli compra il
terreno per farvi la pista ciclabile, glielo paga il doppio del dovuto,
gli mette una recinzione per evitare che i suoi cani azzannino pedoni e
ciclisti, glielo danno in manutenzione per qualche anno (quando costa
poco o nulla essendo appena fatta) e poi ci saranno altri regalucci del
comune se farà finta di accogliere i ragazzi di scuola quando gli
insegnanti vogliono fare poco. Come si dice? Culo e camicia.
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BUGIARDI SENZA ACCORGERSENE
Mons. Fabio Ravasio, passato direttamente dalla con-direzione
dell'Oratorio Jerzy Popieluszko di Curno allo scranno di capogruppo
della lista vincente Vivere Curno forse per controllare meglio il
poderoso flusso di fondi che dal Comune passano alla parrocchia per
mantenere corsini corsi e corsetti feste patronali e rivendite di
ravioli senza i quali (fondi) dovrebbero chiudere l'Oratorio perché non
hanno un centesimo per mandarlo avanti (la chiesa intesa con tutte le
sue articolazioni è il secondo soggetto privato che riceve fondi dal
Comune senza avere vinto alcun appalto) dimenticando il proverbio
popolare che chi si lodea s'imbroida, ecco cosa scrive sul bollettino
parrocchiale -scusate: comunale- : “ciò che caratterizza lo stile di
Vivere Curno è l'apertura, l'ascolto, la condivisione delle scelte. È
questo stile che ci ha convinti a metterci in gioco; non lo stile
arrogante di chi pretende di avere già tutte le risposte e le
soluzioni ai problemi, ma quello di chi si mette a un tavolo, di chi
crede che col dialogo si ottenga molto di più che con lo scontro”.
Basta dare una lettura ai 250 albi pretori dei comuni della provincia
di Bergamo per scoprire che i bilanci “sociali” di questi sono tutti
identici. Cambiano le cifre per ovvie ragioni collegate con la
dimensione del comune ma la “struttura” della spesa sociale dei comuni
è esattamente identica.
Magari Mons. Fabio Ravasio non se n'è nemmeno accorto.
Perché – facciamo solo un esempio- se in provincia di Bergamo nel
2022-2023 chi fa un piano per il diritto allo studio destina mediamente
13.000 al servizio di assistenza socio educativa scolastica (alunni con
disabilità nella scuola pubblica obbligatoria), è evidente che tutte le
imprese che operano nel settore (che non sono mille ma solo una decina)
fanno i loro conti, bastano qualche telefonata, e poi il
polpettone di milioni all'anno spesi in materia in provincia di Bergamo
vengono spartiti tra quel gruppetto di imprese.
Se su quasi 80mila studenti delle scuole pubbliche (primaria e
secondaria) il 6-7% hanno questo servizio si comprende la dimensione
economica: 62 milioni e mezzo. Facciamo da 60 ai 70 milioni.
Quindi l'affermazione di Mons. Fabio Ravasio secondo il quale “lo stile
di Vivere Curno è l'apertura, l'ascolto, la condivisione delle scelte”
è una balla dal momento che attorno al mondo dell'handicap ruotano
poche decine di imprese (perlomeno quelle che vincono gli appalti) le
quali fanno azione di lobby nei confronti delle ATS e dei Comuni e vuoi
scommettere un quattrino che ci sia un'amministrazione che si oppone a
tale tipo di servizio?.
Basta scorrere il PdS curnese per trovare decine di attività che sono
frutto di lobby e poi se risali per la china scopri che queste imprese
(cooperative onlus pochi privatio) hanno tutte delle origini e dei
collegamento con deputati senatori consiglieri provinciali e regionali
e costituiscono i rispettivi bacini elettorali. Che non sono solo del
centrosinistra ma anche della Lega e del centrodestra visto che nessuna
parte politica si fa sfuggire l'occasione di mettere le zampine su un
polpettone di 60-70 milioni.
Ed infatti – miracolo italiano- il 999/1000 PdS sono votati all'unanimità da maggioranze e minoranze.
Al di la dell'esempio specifico di dimensioni economiche già da solo
enormi, le dichiarazioni di mons. Fabio Ravasio sono balle anche in
materia di opere e lavori pubblici. Sarà un caso se le madamine che
hanno amministrato finora (Serra e Gamba) sono state sfanculate da
Comune di Bergamo sul problema del raddoppio ferroviario (il Comune di
Bergamo si è reso disponibile a richiedere insieme a noi delle
risposte alla Regione, ma per ora non si è esposto né a favore né
contro le nostre proposte»: Eco di Bergamo del 28 dicembre). Sono
state sfanculate dall'assessore regionale Claudia Terzi. Sono state
sfanculate dalla commissaria RFI Vera Fiorani. Sono state mezzo
sfanculate dalla Provincia di Bergamo (faremo da passacarte e ciao
state bene). Poi arriva bel bello il neo assessore all'urbanistica che
era finoieri sidnaco di Mozzo (un altro del mazzo degli sfanculati da
tutte le istituzioni superiori) che essendo architetto propone niente
meno di mantenere il sottopasso “mezzo-carrale” su via Roma. Un'ideona
talmente democristiana che nemmeno un Andreotti l'avrebbe partorita.
E sono balle anche -facciamo un altro esempio- quelle sul “PGT
partecipativo” quindi prima fai imboccare gli ingenui alunni dalle
maestre (e da Geo&Geo) e poi li incontri per sentire le loro
proposte per il futuro del paese.
Un amministratore deve avere delle proposte che va a mettere in
confronto coi portatori dei diversi interessi e questo “non è lo stile
arrogante di chi pretende di avere già tutte le risposte e le
soluzioni ai problemi” ma il comportamento corretto di chi governa. La
faccenda è che voi fate finta di relazionarvi ma lo fate solo per
cercare il consenso alle vostre idee che poi -in massima parte- non
sono neanche vostre perchè siete talmente ignoranti e impreparati -lo
scrivete voi stessi: “al primo impatto, ci si sente un po' come Alice
nel Paese delle Meraviglie: tante cose vanno capite, imparate, e
imparate in fretta” che alla fine decidete sempre alla pene di cane.
Come l'ideuzza del sottopasso “mezzo carrale”.
Non ha compreso mons. Fabio Ravasio che tutti i vostri interlocutori
per la questione del raddoppio ferroviario vi lasciano andare per
conto vostro?. Perché site una classe politica inattendibile
accompagnati da una minoranza altrettanto inattendibile.
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QUANDO L'ASSESSORA SBROCCA
Immaginate cosa accadrebbe se la seconda carica dello Stato -vale a
dire il presidente del Senato- indirizzasse un post di risposta p.e. a
Conte o Letta o Calenda con questo commento: chi la legge può giudicare
da solo il suo altissimo livello culturale, morale e intellettuale. Per
fortuna non tutti sono meschini come ciò che lei scrive….
Queste cose succedono a Curno ed hanno come autrice del post la vicesindaca Ivana Rota e il destinatario del post sono io.
Nel paese bello da vivere la vicesindaca è la massima carica
istituzionale dopo il sindaco. Come il presidente del Senato è la prima
carica dopo il Presidente della Repubblica.
Una mattina entrando in un bar del paese bello da vivere sento un
gruppo di donne che sparavano a zero sul pranzo di natale del comune
per gli anziani. Non mi ero meravigliato più di tanto visto che gli
anziani sono naturalmente molto pretenziosi. Pretenziosi piuttosto che
esigenti. Mi ero promesso di verificare.
Secondo la vicesindaco io sarei colpevole di avere ironizzato sul menù
straccione e “ingozza tacchini” del pranzo di natale organizzato dal
Comune nei locali dell'oratorio laico per gli ospiti di Felicittà. Una
iniziativa ufficiale: con tanto di allocuzione della vicesindaca ai
presenti prima del pranzo (per farglielo andare meglio di traverso?).
Felicittà: vale a dire una pseudo associazioni di anziani : Gruppo
Anziani, Felicittà, Le Muse inventate a Curno per raccogliere voti e
distribuire soldi a ufa a chi non ne ha granche bisogno appartenendo
alla schiera dei fortunati baby-boomers.
Quando c'erano gli “Amici della Lirica” si trovavano in quasi duecento
in un ristorante per festeggiare l'inizio dell'anno musicale. I soci
del Gruppo Anziani e Pensionati altrettanto. Adesso arriva il Comune
col “pranzo dei poveri” ingozzati come tacchini, la tovaglia di carta e
l'apparecchiatura di plastica. E per di più li fa anche pagare. Se
leggete l'articolo su L'Eco del 27 dicembre: “In stazione riapre “il
posto caldo” dove il cibo è incontro” ed osservate le foto rivedrete il
pranzo di Felicittà a Curno. Con la differenza che il pasto di Curno
proviene da un catering mentre quello de “il posto caldo” è stato
confezionato dallo chef Claudio Austoni e distribuito gratuitamente.
Primo piatto di ravioli industriali che notoriamente sono molto
“liquidi”. Secondo piatto fesa di tacchino: la carne delle mensa dei
Cappuccini. Siccome non bastava per ingozzarli l'hanno fatta
ripiena di castagne. Contorno patate al forno altrettanto facilmente
deglutibili. Non poteva mancare il pandoro ovviamente di margarina per
farlo leggero e quindi più stopposo che mai.
Ma a conferma delle ire delle pensionate ascoltate al bar ecco la
meravigliosa la scena del pranzo di Natale: piatti di plastica,
bicchieri di plastica, bottigliette di acqua minerale di plastica,
tovaglioli di carta usa e getta, una bottiglietta di vino industriale.
Neanche un tavernello.
Sempre per sottolineare che giustamente i baby-boomers sono ormai merce
usa&getta. Probabilmente la professoressa Ivana Rota quando invita
i nonni e i suoceri a pranzo a casa sua apparecchia la tovaglia di
carta, le stoviglie di plastica, le postate di plastica, i bicchieri di
plastica, la bottiglietta dell'acqua di plastica e non offre neanche un
calice di buon vino.
La professoressa Ivana Rota ha alle spalle i tre bandi per la
privatizzazione dei due CVI andati deserti ed alla fine sostanzialmente
dati in gestione a gratis a soggetti i quali … mentre non avevano soldi
per fare offerte di gestione più generose di quelle spuntate si sono
improvvisamente scoperti STRA-ricchi di qualche centinaio di migliaia
di euro per rifare i locali e impiantare 4 o 6 campi di padel.
Un genio politico del genere se lavorasse in una società privata dopo
il caos creato coi CVI l'avrebbero cacciata a calcinculo. Qui si
permette di dare giudizi morali sul sottoscritto.
Professoressa: non c'è un giudice solo a Berlino. Ce ne sono anche in via Borfuro.
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