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IL PD SENZA CANDIDATI DOVRA' BACIARE LA RANA (?)
Altrimenti si dovrà accontentare di altri 5 anni di inutile opposizione: per concludere il titolo del pezzo.
Quando metteremo on line questa pagina le manifestazioni per la pace di
Milano e Roma (rigorosamente in ordine alfabetico…) saranno già
dimenticate mentre il Paese si sta abbastanza velocemente fermando per
via dell'inflazione (generata soprattutto dagli investimenti in corso
nel settore della ristrutturazione energetica pagata a debito
pubblico); per il costo del denaro che ormai frena ogni spesa privata:
quella per la casa per prima; per i prezzi dell'energia derivati
soprattutto dalla scelta delle compagnie petrolifere e gasiere di
farsi ottimi profitti negli ultimi dodici anni prima del “tutto
elettrico” del 1935. Mungere la mucca finchè vive.
Intanto per la Lombardia si avvicinano le elezioni che la destra
fascista pensa di effettuare ai primi di febbraio prima che si smonti
la luna di miele che in genere circonda l'avvio dell'azione di ogni
nuovo governo.
Il PD nella sua faticosa rincorsa al potere perduto è riuscito e
sbattere nientemeno che contro due ostacoli in Lombardia: Cottarelli e
Moratti. Palesemente il primo è del tutto sgradito alla nomenclatura
vecchia e seminuova del PD regionale e nazionale dove almeno una mezza
dozzina di capponi piddini cercano e sperano di farsi nominare
candidato presidente. Altrettanto palesemente la seconda è sgradita per
finta perché proviene dalla destra ma -più realisticamente- perché
l'hanno suggerita Calenda e Renzi, soggetti del tutto invisi alla
attuale nomenclatura piddina nazionale. La coppia non ce l'abbiamo
appesa in quadretto sopra il letto ma dobbiamo dire che oggi è
sostanzialmente la più sveglia ed attenta dell'area esterna alla destra
locale regionale nazionale.
(...)
UNA MAGGIORANZA IN BOLLETTA SVENDE IL PAESE PER MANTENERE LE CLIENTELE
Il consigliere comunale architetto Crotti ha in mano la delega per
arredo e verde urbano, parchi, edilizia privata del comune mentre
l'assessore Pelliccioli ha in mano territorio (forse la vecchia
urbanistica?) lavori pubblici, mobilità e viabilità, energie
rinnovabili. Poi c'è anche un secondo consigliere di ignota
specializzazione che ha in mano la manutenzione del patrimonio
comunale. Vero che noi siamo delle otarie quando ci avventuriamo nel
web ma finora non abbiamo MAI visto un'opera ne di Crotti ne di
Pelliccioli. Davvero sono architetti? Potrebbero elencare delle opere
che hanno realizzato?. Fosse pure il design del loro tinello.
Perché questa coppia è accompagnata da due altri architetti assunti per
incarico. Il futuro estensore del PGT o della sua revisione all'arch.
Marco Tomasi. Da giovane grande promessa dell'architettura nazionale
con opere di alto pregio: vedi il municipio di Endine Gaiano. Poi hanno
nominato l'architetto Davide Fortini che scrive di se “ha maturato,
come libero professionista, una esperienza ventennale dedicandosi alla
costruzione e gestione di programmi orientati alla condivisione di
saperi e alla costruzione condivisa delle scelte nel campo delle
politiche urbane, finalizzate al benessere e alla qualità ambientale”.
(...)
LA MAGGIORANZA HA PERSO IL TRAM ED ANCHE IL TRENO
Affollata assemblea mercoledì sera in comune organizzata dal Comitato
“Raddoppio sì, ma non così” di Curno e Mozzo. C'erano una cinquantina
di cittadini che sono stati presi per il naso: era tutta gente presente
per capire il destino delle proprie aree che saranno espropriate per il
raddoppio ferroviario e… sono tornati a casa con le pive nel sacco. Il
che la dice lunga sulla sintonia di certi comitati e dei loro
organizzatori rispetto al sentimento della popolazione. Assemblea
introdotta da un cazzosa relazione della bandierina verde della
maggioranza fatta di frasi slogan che sentiamo e leggiamo ogni giorno
nel talktv. Hanno presentato anche il solito filmato del tramtreno
tedesco ma hanno dimenticato di spiegare (per finta o ignoranza) che
il tram-treno è stato creato per integrare i due sistemi ferroviaria
della Germania dell'Est con quella dell'Ovest: meno costoso allestire
un treno che tutto l'armamento ferroviario di mezzo paese appena
riunificato.
(...)
PIANO DEL DIRITTO ALLO STUDIO: POSSIBILE CHE IN 40 ANNI NON CAMBI?
Basta leggere l'incipit sulla copertina del piano del diritto allo
studio per capire quanto importi all'assessore che l'ha steso. Pare il
comunicato del burocrate di turno scazzato di doverlo scrivere.
Costa dai 110 ai 120 euro a cranio per ciascun curnese il Piano del
Diritto allo Studio (PDS): 767.237,62 euro. Ma il 21% degli infanti
non va all'asilo, il 38% dei ragazzini curnesi della primaria non
frequentano la scuola locale e il 29% dei ragazzi curnesi non
frequentano la scuola media locale. C'è stato un insignificante aumento
della frequentazione da parte dei ragazzi residenti. I 42 disabili
presenti nei 4 complessi scolastici costano ogni anno 10.250 euro
ciascuno e solo 18 sono quelli abitanti a Curno. Nel PDS non si legge
se i comuni di residenza degli alunni disabili differenti dal nostro
rifondono il nostro comune del costo.
(...)
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COLLEGAMENTO ALLA PAGINA WEB DELLA CARTA DEI PERCORSI
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PIANO DEL DIRITTO ALLO STUDIO: POSSIBILE CHE IN 40 ANNI NON CAMBI?
Basta leggere l'incipit sulla copertina del piano del diritto allo
studio per capire quanto importi all'assessore che l'ha steso. Pare il
comunicato del burocrate di turno scazzato di doverlo scrivere.
Costa dai 110 ai 120 euro a cranio per ciascun curnese il Piano del
Diritto allo Studio (PDS): 767.237,62 euro. Ma il 21% degli
infanti non va all'asilo, il 38% dei ragazzini curnesi della primaria
non frequentano la scuola locale e il 29% dei ragazzi curnesi non
frequentano la scuola media locale. C'è stato un insignificante aumento
della frequentazione da parte dei ragazzi residenti. I 42
disabili presenti nei 4 complessi scolastici costano ogni anno 10.250
euro ciascuno e solo 18 sono quelli abitanti a Curno. Nel PDS non si
legge se i comuni di residenza degli alunni disabili differenti dal
nostro rifondono il nostro comune del costo.
Sostanzialmente non si comprende se il Comune ha in mano la situazione
oppure si limita a gestire quel che gli capita senza porsi troppe
domande sul resto. Anzi!. Per esempio il Comune dovrebbe sapere dove
vanno a scuola i bambini che non frequentano a Curno. Nel PDS non si
legge se i comuni di residenza degli alunni disabili differenti dal
nostro rifondono il nostro comune del rispettivo costo. Per esempio non
c'è allegata nessuna certificazione indipendente della qualità dei
servizi appaltati e quelli forniti dalla parrocchia. Per esempio non
c'è alcuna relazione sui risultati delle rilevazioni INVALSI. Manca
anche una relazione sui risultati scolastici degli anni successivi per
quelli usciti dalla secondaria di primo grado. E per gli universitari
non si sa quanti siano come cosa dove frequentano tranne pochi premi
per quelli che si laureano con buona votazione.
In buona sostanza appare un'idea di finanziare qualunque iniziativa che
tenga il più possibile i ragazzi fuori casa affidati alla scuola oppure
a società associazioni private il tutto giustificato coll'idea che il
tempo pieno costituisca una buona soluzione per l'apprendimento dei
ragazzi e per favorire il lavoro di entrambi i genitori.
Peccato che -oltre il progetto e la spesa- non ci siano nemmeno quei
pochi numeri che giustificherebbero l'idea. Per esempio quanti sono
davvero i genitori che lavorano entrambi e quindi il tempo prolungato è
anche un ulteriore servizio?. Nulla. Si fa e si spera in bene.
Intanto se ne vanno 767.237,62 €.
Possibile che in mezzo secolo l'unica cosa che è cambiata dentro il PDS
sia stata l'abolizione del trasporto alunni e nel frattempo non sia
successo nulla?. Possibile che per gli universitari non ci sia spazio?.
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IL PD SENZA CANDIDATI DOVRA' BACIARE LA RANA (?)
Altrimenti si dovrà accontentare di altri 5 anni di inutile opposizione: per concludere il titolo del pezzo.
Quando metteremo on line questa pagina le manifestazioni per la pace di
Milano e Roma (rigorosamente in ordine alfabetico…) saranno già
dimenticate mentre il Paese si sta abbastanza velocemente fermando per
via dell'inflazione (generata soprattutto dagli investimenti in corso
nel settore della ristrutturazione energetica pagata a debito
pubblico); per il costo del denaro che ormai frena ogni spesa privata:
quella per la casa per prima; per i prezzi dell'energia derivati
soprattutto dalla scelta delle compagnie petrolifere e gasiere di
farsi ottimi profitti negli ultimi dodici anni prima del “tutto
elettrico” del 1935. Mungere la mucca finchè vive.
Intanto per la Lombardia si avvicinano le elezioni che la destra
fascista pensa di effettuare ai primi di febbraio prima che si smonti
la luna di miele che in genere circonda l'avvio dell'azione di ogni
nuovo governo.
Il PD nella sua faticosa rincorsa al potere perduto è riuscito e
sbattere nientemeno che contro due ostacoli in Lombardia: Cottarelli e
Moratti. Palesemente il primo è del tutto sgradito alla nomenclatura
vecchia e seminuova del PD regionale e nazionale dove almeno una mezza
dozzina di capponi piddini cercano e sperano di farsi nominare
candidato presidente. Altrettanto palesemente la seconda è sgradita per
finta perché proviene dalla destra ma -più realisticamente- perché
l'hanno suggerita Calenda e Renzi, soggetti del tutto invisi alla
attuale nomenclatura piddina nazionale. La coppia non ce l'abbiamo
appesa in quadretto sopra il letto ma dobbiamo dire che oggi è
sostanzialmente la più sveglia ed attenta dell'area esterna alla destra
locale regionale nazionale.
Del resto basta leggere senza fette di salme sugli occhi tutto il gran
volteggiare di modifiche dei codici degli appalti e dei contratti
pubblici a partire da quella renziana del 2016. Leggiamo cosa fu
scritto il 15 aprile 2016 dall'allora MIT: “il Consiglio dei ministri,
su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, ha approvato un decreto
legislativo di attuazione delle direttive 2014/23UE, 2014/24/UE del
Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014,
sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti
pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori
speciali dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali,
nonché sul riordino della disciplina vigente in materia di contratti
pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”.
Da allora via via – lo potete leggere anche su queste pagine- come
anche nel comune del “paese bello di vivere” via via sia stata
cancellata in pratica ogni gara aperta universalmente e sostanzialmente
progetti incarichi lavori sono assegnati a soggetti scelti
discrezionalmente dai dirigenti del comune. In neanche mezz'ora di
gara: vedi l'appalto per la ristrutturazione della centrale termica del
Comune di Curno. Addirittura sono le imprese che decidono da sole chi
parteciperà o meno e chi vincerà il dato appalto (la stessa legge
suggerisce come accordarsi) e che già a livello nazionale
si è deciso centralmente che le opere previste per certi finanziamenti
abbiano già l'azienda esecutrice. Non si capirebbe altrimenti come mai
la stessa azienda romana abbia concorso per realizzare decine di scuole
finanziate da un certo stanziamento nazionale in decine di comuni di
tutt'Italia. Dalle Alpi al Lilibeo.
Renzi Conte Calenda hanno creato una nuova classe di colletti bianchi e
imprese colludenti -poi figurati se al nord come al sud non prosperi
l'italica creatività- che riescono a farsi fare le leggi ad hoc a
partire dall'UE che poi risulta essere sempre la responsabile di tutto
il marcio: “lo prescrive l'Europa”.
Il PD non ha più un leader nazionale ma un'accozzaglia di capicorrente
in perenne battaglia tra di loro e quindi prova o saggia se scodellando
un Cottarelli possa mai mettere mano sul bilancio della maggiore
regione nazionale facendo finta di non sapere che proprio quello che ha
scodellato a livello nazionale è stato bene appreso ed organizzato dal
sistema lumbard del “pelà la poia sensa fala cridà”.
Poi c'è da aggiungere che le Regioni hanno preso il posto del defunto
INAM salvo fare finta di non accorgersi che oggi la salute la curano la
diagnostica, la chimica, un po' di chirurgia (e i dottori sono rimasti
i soli esecutori di quanto stabiliscono le prime tre) e tutto questo è
in mano a livello mondiale non alla Lombardia, non all'Italia, non
all'Europa ma a quel gruppo di aziende che sono la chiave di volta nei
tre settori citati. Tanto è vero che si va verso una gran massa di
medici che si affittano da soli dove vengono pagati meglio: tanto sono
la chimica e la diagnostica che gli dicono che fare e quindi lavorare a
Bolzano è esattamente uguale che lavorare a Trapani.
Il PD viene dai tempi in cui erano importanti gli operai e i dipendenti
statali e i pensionati. Renzi Calenda (e la Moratti) rappresentano o
vogliono rappresentare quella nuova società dove c'è una grande
massa cui importa zero della persona ma quella interessa solo come
soggetto che produce un profitto per chi produce macchine e le affitta
agli ospedali mentre chi le manovra basta che abbiano la patente non di
un ospedale ma della Philips o della CGE.
In Lombardia il PD oggi si trova di fronte alla scelta perdente di
Cottarelli o quella vincente della Moratti. Scommettete che il PD
bacerà la rana pur di mettere le mani sulla Region
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UNA MAGGIORANZA IN BOLLETTA SVENDE IL PAESE PER MANTENERE LE CLIENTELE
Il consigliere comunale architetto Crotti ha in mano la delega per
arredo e verde urbano, parchi, edilizia privata del comune mentre
l'assessore Pelliccioli ha in mano territorio (forse la vecchia
urbanistica?) lavori pubblici, mobilità e viabilità, energie
rinnovabili. Poi c'è anche un secondo consigliere di ignota
specializzazione che ha in mano la manutenzione del patrimonio
comunale. Vero che noi siamo delle otarie quando ci avventuriamo nel
web ma finora non abbiamo MAI visto un'opera ne di Crotti ne di
Pelliccioli. Davvero sono architetti? Potrebbero elencare delle opere
che hanno realizzato?. Fosse pure il design del loro tinello.
Perché questa coppia è accompagnata da due altri architetti assunti per
incarico. Il futuro estensore del PGT o della sua revisione all'arch.
Marco Tomasi. Da giovane grande promessa dell'architettura nazionale
con opere di alto pregio: vedi il municipio di Endine Gaiano. Poi hanno
nominato l'architetto Davide Fortini che scrive di se “ha
maturato, come libero professionista, una esperienza ventennale
dedicandosi alla costruzione e gestione di programmi orientati alla
condivisione di saperi e alla costruzione condivisa delle scelte nel
campo delle politiche urbane, finalizzate al benessere e alla qualità
ambientale”.
Purtroppo tra i primi frutti di cotanto impegno (dei tre eletti) sono emersi risultati piuttosto bruti (con una T soltanto).
I campi di padel. Segare ancora un po' di quel poco di verde pubblico
che ci è rimasto per caso per realizzare dei campi di padel (con quel
che costa l'energia di questi tempi poi …).
Adesso questa storia della villetta in pieno centro che diventa un
condominietto anabolizzato: da 1500 mc diventano 3.500 quelli in bella
vista.
Tot a post. Non bastavano già i cattivi esempi di via IV Novembre, De Amicis, Mascagni, Curnasco, Marigolda.
Dunque la villetta abbandonata da vent'anni dell'ex dottor Naldi
situata all'incrocio tra via Roma e Buelli, si anabolizzerà e gli
attuali 1500 mc diverranno quelli di un condominietto da 3500 mc. E'
una costruzione che assieme a quella dell'ortolano, quella del
commerciante di vino e la serra del fiorista (poi ce n'é un'altra
piccola incastrata tra queste) sono tutte ultracinquantenni coi
problemi che hanno edifici di quell'epoca Basterebbe un terremotino per
raderle al suolo. Energeticamente sono dei colabrodo.
L'assessore Conti che è stato il dominus urbanistico di Curno dal
lontano 1990 ha prodotto una serie di varianti al PRG-PGT che hanno
definitivamente trasformato il paese non nel centro commerciale
provinciale ma nel CESSO commerciale regionale. Peccato che abbia
dimenticato di curare cucire rammendare le situazioni più brutte e
complesse che l'edilizia residenziale selvaggia dei primi anni del
dopoguerra e del boom economico avevano lasciato nel paese. Uno di
questi riguarda appunto la parte occidentale della Piazza del Comune.
Senza un progetto assennato condiviso e non punitivo le soluzioni
potevano essere trovate e questo pezzo di paese poteva GIA' essere
ricostruito con un'edilizia più aggiornata che fa bello ed accogliente
il paese. Invece avendo abbandonato ciascun proprietario al proprio
destino ovvio che ciascuno curi al centesimo di euro i propri interessi.
Le liberalizzazioni edilizie introdotte hanno consentito che partendo
da un edificio di cui si vedono pochi più di 1500 mc ne esca uno con un
ingombro finale di 3.500 mc. Un ecomostro piazzato proprio sul più
importante incrocio del paese: un bel biglietto da visita.
Come si può vedere negli schizzi di metà pagina era utile
conveniente ragionevole che il Comune assieme ai privati
disegnasse il futuro di quel comparto proprio partendo dalla
necessità di riqualificare l'edilizia più vecchia e malconcia e c'è da
stare sicuri che davanti a un progetto ben fatto ed unitario del
comparto, si sarebbero fatti avanti parecchi operatori. Non per
ricavare qualche francobollo di verde (perché i tetti non si possono
fare a giardino?) qualche posto auto in più ma per decidere
se vuoi essere un paese moderno oppure una periferia coi panni stesi
sul balcone in piazza della chiesa.
Ma quando gli operatori vedono di avere a che fare con politici e
tecnici così miopi, scappano velocemente altrove. Ed alla fine ciascuno
cura il proprio pollaio e ne escono mostricciattoli del genere: non un
cazzotto in faccia ai cittadini ma letteralmente un buldozer addosso.
Poi leggendo la relazione allegata alla domanda di variante del PGT si
coglie tutto il pattinare furbo di chi vuole vendere una merce che c'è
e non c'è come far credere ai beoni che i pannelli solari funzionano
anche se messi in… ombra.
La combinazione tra politici e tecnici ed amministratori di poca
cultura genera mostri e i cittadini vanno in orgasmo quando gli viene
detto dei pannelli solari. Non per nulla siamo un paese alle
porte della città con centro più brutto di tutti i vicini.
Il passo è breve: da centro a cesso.
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LA MAGGIORANZA HA PERSO IL TRAM ED ANCHE IL TRENO
Affollata assemblea mercoledì sera in comune organizzata dal Comitato
“Raddoppio sì, ma non così” di Curno e Mozzo. C'erano una cinquantina
di cittadini che sono stati presi per il naso: era tutta gente presente
per capire il destino delle proprie aree che saranno espropriate per il
raddoppio ferroviario e… sono tornati a casa con le pive nel sacco. Il
che la dice lunga sulla sintonia di certi comitati e dei loro
organizzatori rispetto al sentimento della popolazione. Assemblea
introdotta da un cazzosa relazione della bandierina verde della
maggioranza fatta di frasi slogan che sentiamo e leggiamo ogni giorno
nel talktv. Hanno presentato anche il solito filmato del tramtreno
tedesco ma hanno dimenticato di spiegare (per finta o ignoranza)
che il tram-treno è stato creato per integrare i due sistemi
ferroviaria della Germania dell'Est con quella dell'Ovest: meno costoso
allestire un treno che tutto l'armamento ferroviario di mezzo paese
appena riunificato.
Al netto delle solite balle che la maggioranza (il comitato finge di
non essere sua creazione: tanto è vero che lo anima anche l'ex sindaca
Gamba) ha sempre raccontato in questo tipo di assemblee in assemblea
sono uscite delle novità. E' mancata una perché chi la conosceva ha
preferito tacere.
La novità più importante, peraltro già nota ai c.d. addetti ai lavori è
che entro fine anno saranno appaltati i lavori per eseguire il
raddoppio della Bergamo-Curno e la ristrutturazione fino a Ponte.
Quindi il Comune di Curno dovrà accontentarsi di quel che passa RFI.
Un consigliere comunale di minoranza ha indirettamente
suggerito l'idea che il Comune faccia ricorso al TAR contro
l'opera sostenendo la tesi che il costo dell'investimento sarebbe
ingiustificato rispetto ai benefici reali. La minoranza c'ha da sempre
il pallino del ricorso alla giustizia ma è evidentemente una banale
furbata dal momento vorremmo vedere loro messi davanti al disprezzo
nazionale del piccolo comune che ferma nientemeno che 200 milioni di
lavori del PNRR con tutto il bla bla che ne consegue.
L'assessore Pelliccioli ha poi illustrato un progetto per il sottopasso
di via Roma che dovrebbe consentire niente poco di meno che il
passaggio dei pedoni e ciclisti ma anche dei mezzi dei carabinieri e
della croce rossa. Ha dimenticato il bus dell’ATB. Che è la solita
mossa democristiana – l'ex ass. Conti a Curno ne fu insigne maestro- di
vietare ma consentire. Vietare per vendersi come ambientalista e
consentire per beccarsi ancora i voti del partito della fiat. Come il
petting e la verginità.
Non poteva mancare l'intervento di mons. Ravasio, già direttore laico
dell'oratorio Popieluszko e adesso capogruppo consigliere della
maggioranza che ha candidamente confessato (un monsignore è sempre
candido) di essere diventato consigliere senza sapere di tutto 'sto
casino ch'era in aria per il raddoppio ferroviario e l'abolizione dei
due passaggi a livello. Poi monsignore ha raccomandato che tutti
i presenti si prestino ad avvertire via sms col cellulare gli altri
conoscenti -curnesi e non- di questo problema. Come tutti i monsignori
ha ripetuto le cose quattro volte.
Due notizie qualcuno ha ritenuto di non dirle. La prima è che due
mesi or sono in un articolo di L'Eco l'ass. Terzi aveva più o meno
fatto capire che di raddoppio tra via Moroni e Curno non si sarebbe
fatto. Però siccome la notizia era su L'Eco, la notizia c'era ma era
bene occultata.
L'altra notizia è che i ricchi abitanti di Cascina Polaresco hanno
fatto ricorso alla Soprintendenza in quanto contrari all'abbattimento
del ponte della stradina che esce dalla cascina, sovra passa la
ferrovia e si dirige verso l'ospedale. Idem per il vicinissimo ponte
della ferrovia sulla Roggia Serio grande di pari età del primo. RFI non
potrà demolirli e ricostruirli perché del 1850 e quindi il mese
scorso RFI ha presentato il nuovo progetto di raddoppio che passa
a sud degli stessi.
Dulcis in fundo non poteva mancare l'intervento del mitico Sighesù vale
a dire il capo del partito maggiore azionista elettorale della
maggioranza nonché affossatore della sinistra curnese. Ol Sighesù ha
dimenticato che fino a pochi anni or sono era tra quelli che hanno
predicato per mezzo secolo la stazione ferroviaria a Curno ma
contemporaneamente, da bravo bottegaio assieme ai suoi confratelli e
soprattutto il cartolaio frontista, dietro le parole erano del tutto
contrari al treno perché avrebbe fatto scappare i clienti in città.
Che dire?. Curno si conferma costantemente ol pais di faro.
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