A GUARDARE ALLE COLLINE 21OTTOBRE 2022

























































Di cosa parliamo in questa pagina.





















IL PD NON E' UN PARTITO MA UN'ACCOZZAGLIA DI FEUDI
Il PD cambia i segretari meno spesso di come si cambiano i calzini: Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani, Renzi 1, Orfini, Renzi 2, Martina, Zingaretti, Letta dal 07 novembre 2009 fino al 25 settembre 2022. Dieci segretari in tredici anni. Non c'è quindi bisogno del mio contributo per ridurre un partito già così malmesso. Talmente malmesso che però ha sempre fatto parte del governo tranne che al tempo del Conte 1: da giugno 2018 a settembre 2019.
Per migliorare la situazione il PD che si è sempre espresso favorevolmente  ad una legge elettorale maggioritaria ma ha votato il Rosatellum inventata nientemeno da un piddino per arrivare a votare la riduzione del numero dei parlamentari.
Letta immaginava di essere il condottiero di tutti i “democratici e antifascisti” contro l'orda dei barbari neofascisti e invece s'è ritrovato da solo. Col nas in mes al mostass dicunt i bergamaschi.
Tutto questo bordello non è accaduto per caso ma perché il PD è una associazione organizzata per cordate ( o comitati d'affari? o clan? A seconda della latitudine ) di interessi ragion per cui non gli importa nulla che il deputato di Bergamo sia eletto a Bergamo piuttosto che a Milano. Importante che i comitati elettorali economici che sostengono quei (pochi) eletti in provincia siano ben presenti alla distribuzione dei benefici che la spesa pubblica genera, specie quella che da Roma piove benigna alla periferia nei comuni.
(...)

LA MAGGIORANZA SPONSORIZZA IL CONDOMINIO ENERGETICO
La serata è iniziata con una dichiarazione di Claudio Merati che ha annunciato una riduzione del 10% del prezzo del pane e del 7% della frutta venduti nel negozio “il sole e la terra” presso cui sé tenuta la riunione. Forse Merati non s'è accorto di avere detto una ca**ata dal momento che se è il negoziante che fa il prezzo, questo può dire di averlo ridotto anche del 20% dal momento che è lui che fissa il vertice. Ma credo che Merati da solo non ci arrivi a capirlo… al volo come non ha ancora compreso che non può dichiarare che il biologico sia “a priori” migliore del resto. Ma tanto vale vista l'impostazione della riunione informativa sulle “comunità energetiche rinnovabili” che è una intitolazione del tutto errata. Non sono i soci delle comunità che sono rinnovabili ma è solo l'energia – anzi: la corrente elettrica- che proviene da fonti rinnovabili. Peraltro pure l'energia da idroelettrico è una rinnovabile quindi… vada avanti il Merati e l'ex presidente della provincia Rossi oggi deus ex machina del DESS organizzatore della riunione.
Nonostante la riunione fosse alle 18 la partecipazione ha visto pochissimi partecipanti. Peraltro quasi tutti coi capelli bianchi.
(...)

LE TRE PANCHINE
I nuovi genietti della maggioranza cominciano a manifestare appunto la propria genialità. Stavolta ci prova un ingegnere specializzato in trasporti. Non sapevo che uno specialista di trasporti fosse specialista pure dello… stare fermo: su una panchina. Ecco scodellate TRE panchine TRE lungo la pista pedonale e ciclabile lungo fiume. Ci voleva ovviamente un ingegnere per fare l'ennesima cazzata. Ordunque. La passerella sul torrente è composta da due acciai: uno zincato e poi degli spuntoni di corten. Già li siamo all'accoppiata dello zoccolo con la scarpa. La cappelletta con le due madamine creatrici della pista è ovviamente di corten. Poi arriva l'ingegnere che ti piazza ben tre panchine TRE verniciate di polveri (epossidiche?). Sono del modello “leva le chiappe alla svelta” talmente sono comode nella seduta e non si capisce bene neanche come siano posate: sicuramente non hanno uno straccio di fondazione. Comunque state certi che entro primavera prossima saranno  del tutto inerbate, quindi inutilizzabili e non faranno più il culo e la schiena a fette ai malcapitati che volessero sedervi. Conclusione. Per fare una posta ciclabile e pedonale hanno usato ferro zincato, corten, ferro verniciato, legno di nessun valore e di breve durata, fondo inutilizzabile ai ciclisti ed anche una scalinata. Quegli stronzi di ciclisti la snobbano passando ancora nell'erba. Un rosario di cazzate una dopo l'altra. Tutte firmate.








COLLEGAMENTO ALLA PAGINA WEB DELLA CARTA DEI PERCORSI











































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!


































































































































































































































BERGHEM-BRESA: FA' ALI' CHE CHE GHE'
Meglio così. Alla fine della fiera faranno un po' di manutenzione a spazi finora di incerto uso e destino. Devi fare i conti col poco che hai ed allora bisogna accontentarsi. Meglio così visto che fino alle giunte Gori i suoi predecessori avevano fatto poco per rimettere in sesto quel che resta delle vestigia (oddio: ci pare d'aver detto una bestemmia) cittadine. Gli attori  in campo sono sempre i soliti la cui storia è decisamente provinciale se si esclude il festival organistico. Il restauro di casa Suardi -prima sede dell'UniBG- alla fine significherà un'altra sottrazione di un bene pubblico a tutti i cittadini a vantaggio dei pochissimi studiosi della Mai. Bravi soprattutto a (mal)parlarsi tra di loro e  quasi mai ai cittadini. La sistemazione del museo archeologico era necessaria vista anche la volumetria disponibile ad ovest e inutilizzata. Buona idea la liberazione di Piazza Cittadella dalle auto salvo che diventerà il normale squallore delle piazze cittadine: vuota senza niente con degli edifici totalmente inventati dalla grande fantasia e determinazione dell'arch. Angelini. Non si dice perché altrimenti crolla una della balle internazionali ma tutte le facciate di Piazza Cittadella sono fasulle: create per mano  dell'Angelini dopo che le ennemila  manipolazioni incendi demolizioni  glie ne avevano inflitte d'ogni colore. Meglio anche non scavare troppo sotto la piazza (dove ci potrebbe stare un mega salone da destinare all'accoglienza del turismo povero o che altro inventarsi). Noi ci faremmo un bel giardino fiorito ma anche questa è una bestemmia per il Comune di Bergamo: un giardino fiorito fa venire l'orticaria a tutti li dentro. Vedremo  cosa sortisce la sistemazione delle due porte d'accesso che finora sono i pisciatoi dei frequentatori notturni della città nonostante che Gori le faccia almeno tenere lavate. Insomma. Più di quello che finora la città è riuscita a fare quanto a cultura c'è poco da aggiungere. Si poteva sperare che il Palazzo della Libertà diventasse una pinacoteca ma invece nisba. Si poteva immaginare un blocco che dal teatro forasse il quadriportico la piazza Dante il tribunale la piazza e poi il Palazzo Bianco per finire nel giardino di piazza Repubblica. Il visitatore straniero veniva colpito da questi simboli repubblicani. Invece solo

IL PD NON E' UN PARTITO MA UN'ACCOZZAGLIA DI FEUDI
Il PD cambia i segretari meno spesso di come si cambiano i calzini: Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani, Renzi 1, Orfini, Renzi 2, Martina, Zingaretti, Letta dal 07 novembre 2009 fino al 25 settembre 2022. Dieci segretari in tredici anni. Non c'è quindi bisogno del mio contributo per ridurre un partito già così malmesso. Talmente malmesso che però ha sempre fatto parte del governo tranne che al tempo del Conte 1: da giugno 2018 a settembre 2019.
Per migliorare la situazione il PD che si è sempre espresso favorevolmente  ad una legge elettorale maggioritaria ma ha votato il Rosatellum inventata nientemeno da un piddino per arrivare a votare la riduzione del numero dei parlamentari.
Letta immaginava di essere il condottiero di tutti i “democratici e antifascisti” contro l'orda dei barbari neofascisti e invece s'è ritrovato da solo. Col nas in mes al mostass dicunt i bergamaschi.
Tutto questo bordello non è accaduto per caso ma perché il PD è una associazione organizzata per cordate ( o comitati d'affari? o clan? A seconda della latitudine ) di interessi ragion per cui non gli importa nulla che il deputato di Bergamo sia eletto a Bergamo piuttosto che a Milano. Importante che i comitati elettorali economici che sostengono quei (pochi) eletti in provincia siano ben presenti alla distribuzione dei benefici che la spesa pubblica genera, specie quella che da Roma piove benigna alla periferia nei comuni.
Che comandino Franceschini o Zingaretti importante che ai comuni arrivino finanziamenti per opere e servizi che altrimenti non saprebbero come realizzare visto che quanto raccolgono localmente gli enti locali vanno tutti a finanziare le cordate che operano nel settore di assistenza. Assistenza a parole: in realtà sono migliaia di RdC mascherati dati ad altrettanti saltafossi che altrimenti starebbero alla stazione. Se un comune vuole realizzare una scuola non ha i soldi per farla con mezzi propri: deve aspettare la manna romana e puoi stare sicuro che l'impresa che vince l'appalto sarà una del sud. La scuola a te del nord e il lavoro a me del sud. Invece se ti piomba addosso il covid ecco che piovono addosso ai comuni una massa di denari (tanto è debito pubblico) tale da fare impallidire  ma poi verifichi che tutto viene distribuito a soggetti operanti nel perimetro del deputato locale.
Il problema quindi del PD sempre al governo è quello di tenere sotto controllo la destinazione dei fondi statali che arrivano alla periferia mentre a livello locale operano una massa di cooperative onlus volontari finanziati -senza alcun controllo della qualità delle prestazioni date all'ente- coi proventi locali.
Basta leggere cosa scrisse Fabrizio Barca nell'inchiesta sui circoli del PD : uno scenario inquietante dominato in gangli non marginali da consorterie assimilabili a comitati d'affari. Se a Roma certi aspetti sono più sanguinolenti nelle regioni più ricche tutto è meno evidente: girano più soldi e quindi si accontentano meglio tutti.
Poi ci sono anche i numeri svelati da chi non si allinea. Dai dati forniti dall'Istat su un'incidenza della povertà assoluta dopo aver toccato un massimo storico nel 2020, non ha segnato alcun miglioramento nel 2021 e si avvia ad aumentare ulteriormente nel 2022 a seguito dell'impatto della crisi energetica. Si trattava, nel 2021, di 1 milione 960 mila famiglie di poveri, pari a circa 5,6 milioni di persone, tra cui 1,4 milioni di minorenni, la fascia di età in assoluto più esposta alla povertà, così come lo sono le famiglie numerose con figli minorenni. Solo una parte di questi poveri riceve il Reddito di cittadinanza, perché ne è escluso per disegno o perché non ritiene di poterlo chiedere o se ne vergogna.
Tredici anni di governo e ti ritrovi con quasi sei milioni di poveri e senza alcun miglioramento verificato la trasmissione intergenerazionale della povertà, com'è risultata da  un'indagine su un campione rappresentativo di persone che si rivolgono ai centri Caritas. Nelle storie di deprivazione intercettate dal circuito Caritas, i casi di povertà ereditaria pesano per 59,0%.
Quasi sei persone su dieci vivono una condizione di precarietà economica in continuità con la propria famiglia di origine, sia pure con una incidenza diversa a livello territoriale: i poveri “ereditari” sono più frequenti nelle isole e nelle regioni centrali, meno frequenti nel Nord-Est e nel Mezzogiorno peninsulare.
I motivi di questa ereditarietà sono molteplici: non solo la povertà economica della famiglia di origine, ma anche la bassa scolarità dei genitori, il lavoro poco qualificato e non sempre regolare del padre e una condizione di casalinga della madre. Come indicano diverse ricerche, la bassa istruzione dei genitori, infatti, spesso si trasmette in bassa istruzione dei figli, dispersione e abbandono precoce della scuola.
Se poi andiamo a verificare quante crisi industriali scoppiate nell'ultimo decennio siano state risolte positivamente “in un qualche modo” constatiamo che nessuna -proprio nessuna!- è stata risolta. Due nomi a caso: Italsider e Alitalia. Vogliamo parlare dei diritti civili?. Quindi siamo stati in presenza non solo di un governo col PD imbelle ma anche di una serie di ministri piddini – sempre gli stessi nomi nei tredici anni- che hanno girato a vuoto. Senza idee capacità e soldi.
Del resto ai “bei” tempi della dc e poi del centrosinistra (dc psi pri più o meno) bastava far debito per garantire una paga quasi a tutti. Potevano tenere in piedi ogni sorta di carrozzone. Arrivati in Europa il Paese s'è spezzato. Se non ci fosse l'Europa e il nord Italia satellite della “grande Germania” saremmo  come la Grecia.
L'Italia spezzata è quella dei  fortunati e garantiti, la generazione dei boomer e dei lavoratori più fortunati che hanno accumulato ricchezza (casa di proprietà soldi risparmiati pensione lauta spesso ampiamente anticipata generosi dosi di lavoro nero) e quelli che non c'entrano. Il PD rappresenta ormai questa piccola parte del Paese il cui unico destino è quello di scomparire per fatto naturale negli anni a venire. Quelli che andavano in piazza il 25 aprile e il primo maggio. Quelli che hanno fatto il '68 e il '75. Quelli che la Resistenza fu un'epoca dolorosa ma coraggiosa.
Con l'Europa è finita l'epoca per cui facciamo debito e soddisfacciamo (quasi) tutti. Ma non tanto perché l'Europa matrigna ci controlla il debito e quindi dobbiamo filare dritto. Arrivati i Europa ci sono quelli che stanno sulla tolda di governo -l'Italia germanizzata- e il resto del Paese. In mezzo una folla enorme di percettori di redditi non proprio non sempre non tutti merittati. Poi c'è la razza dannata degli evasori: che almeno si vedono un po' di più per le macchinone con cui circolano adesso.
Un'Italia in pezzi che si allontanano vieppiù tra di loro finche alcuni di loro scompaiono per anzianità. Al PD restano gli ultimi pezzi che sono stati i pratagonisti del boom. Roba del tutto scomparsa e dimenticata.

LA MAGGIORANZA SPONSORIZZA IL CONDOMINIO ENERGETICO
La serata è iniziata con una dichiarazione di Claudio Merati che ha annunciato una riduzione del 10% del prezzo del pane e del 7% della frutta venduti nel negozio “il sole e la terra” presso cui sé tenuta la riunione. Forse Merati non s'è accorto di avere detto una ca**ata dal momento che se è il negoziante che fa il prezzo, questo può dire di averlo ridotto anche del 20% dal momento che è lui che fissa il vertice. Ma credo che Merati da solo non ci arrivi a capirlo… al volo come non ha ancora compreso che non può dichiarare che il biologico sia “a priori” migliore del resto. Ma tanto vale vista l'impostazione della riunione informativa sulle “comunità energetiche rinnovabili” che è una intitolazione del tutto errata. Non sono i soci delle comunità che sono rinnovabili ma è solo l'energia – anzi: la corrente elettrica- che proviene da fonti rinnovabili. Peraltro pure l'energia da idroelettrico è una rinnovabile quindi… vada avanti il Merati e l'ex presidente della provincia Rossi oggi deus ex machina del DESS organizzatore della riunione.
Nonostante la riunione fosse alle 18 la partecipazione ha visto pochissimi partecipanti. Peraltro quasi tutti coi capelli bianchi.
Non commentiamo il filmato degli interventi che ci è pervenuto per non fracassare il cervello ai lettori ma a questo plotone di venditori dei propri interessi facciamo alcune osservazioni. Dopo quella delle “comunità energetiche rinnovabili”.
1-    La metà del contenzioso civile nella giustizia italiana è generato dalle liti condominiali. Con la creazione delle “comunità energetiche rinnovabili” si crea un nuovo tipo di condominio: il «condominio energetico». Se  la legislazione afferente al condominio è contenuto in un librone di 2400 pagine (edizione 2022) facile immaginare quante pagine “genererà” pure il condominio energetico. Una manna per avvocati e tecnici.
2-    Un pannello solare istallato su un girasole (vale a dire una struttura che ruota il pannello costantemente in posizione ortogonale rispetto all'incidenza dei raggi solari (si chiamano anche inseguitori solari biassiali) rende il 40% più di uno istallato fisso. Vero che l'impianto costa qualcosa di più ma il rendimento è talmente maggiore da renderlo vincente. Si pone solo il problema dell'ingombro ed uno estetico.
3-    L'andamento della produzione elettrica di un impianto di pannelli solari è differente dall'andamento dei consumi elettrici di una famiglia (il pannello produce più corrente di quella consumata nei mesi estivi e ne produce di meno quando ne occorre di più come nei mesi invernali). La “comunità energetica rinnovabili” vende quindi all'enel (semplifico) la corrente  che avanza (d'estate) e compra dall'enel quella che gli serve oltre la già disponibile d'inverno. Il problema è che nel contratto non c'è scritto un valore fisso per quella venduta e un valore fisso per quella comprata (esempio: la vendo a 1€ a kwh e la compro a 0,4€). Certo che esiste una norma per determinare questi valori ma sono talmente complesse che occorre essere non solo un bravo commercialista ma anche un bravo finanziere esperto del mercato nazionale e internazionale dell'energia. Esperti di cui pullula il Paese. Tra l'altro leggo da qualche parte (non i social ma riviste del settore) che questa normativa contravverrebbe la legge nazionale che impone di NON inserire nei contratti clausole incomprensibili alla persona di normale cultura e informazione.

Passando all'aspetto politico della faccenda piuttosto che a quello tecnico è stupefacente come queste persone oscillino costantemente con banale destrezza tra la politica la professione e il proprio business. Questa storia delle “comunità energetiche rinnovabili” appartiene al filone para mafioso per cui le lobby bene ammanigliate alla politica si creano leggi a proprio favore sfruttando problemi ed usano la politica per farli passare come tali.
Per fare qualche altro esempio possiamo citare la regole dei tre livelli di progettazione di un'opera pubblica. Si può comprendere che una autostrada negli Appennini renda necessario una serie di approcci vieppiù particolari per arrivare al progetto definitivo da mettere in appalto ma che… siano necessarie tre livelli di progettazione per costruire la pista ciclabile lungo il Brembo (che peraltro risulta inutilizzabile dai ciclisti) forse c’è qualcosa che non quadra guarda caso a favore di una categoria ben precisa. Insomma sono regole che le lobby professionali riescono a imporre  ai vari livelli per saccheggiare risorse pubbliche e private a fare gli affari propri.

Nel caso delle “comunità energetiche rinnovabili” (così com'è stato per tutti i pannelli solari già istallati dal comune) sostanzialmente si tratta di creare un falso bisogno giustificato da un presunto benessere sociale ma che serve in pratica solo ad arricchire professionisti e venditori di impianti.  E creare debito pubblico. Visto che tra dieci anni dovranno essere ribaltati e buttati e rifatti. Infatti noi veniamo da un secolo in cui l'energia elettrica serviva solo a riscuotere tasse dal governo e profitti dalle imprese di distribuzione mentre adesso da un anno il prezzo s'è moltiplicato per 10. Nessuno però sa come evolveranno tra un anno due tre cinque dieci anni i prezzi dell'energia e quindi a quanto ammonterà il debito pubblico “sporco” fatto per finanziare i premi pagati dal GSE a questi “benemeriti” cittadini. I quali potranno apporre sulla propria tomba  non di avere combatto in Russia piuttosto che partecipato alla Resistenza ma di avere abbattuto tot tonnellate di CO2.

Non è stato “elegante” (elegante eufemismo) che alla riunione abbiano partecipato sia il sindaco che un assessore e un consigliere delegato a questa riunione. Prima di tutto perché due sono architetti  e l'altro è avvocato: vale a dire professionalmente tutti proprio sul fronte de quo. Che c'azzecchi poi un comune coi condomini energetici è ancora tutto da spiegare politicamente. Semmai il comune faccia la sua parte per quel che interessa dei suoi consumi energetici. E' un'idea “sovietica” quella di un comune che si mette in campo per indirizzare gli interessi privati dei cittadini.

LE TRE PANCHINE
I nuovi genietti della maggioranza cominciano a manifestare appunto la propria genialità. Stavolta ci prova un ingegnere specializzato in trasporti. Non sapevo che uno specialista di trasporti fosse specialista pure dello… stare fermo: su una panchina. Ecco scodellate TRE panchine TRE lungo la pista pedonale e ciclabile lungo fiume. Ci voleva ovviamente un ingegnere per fare l'ennesima cazzata. Ordunque. La passerella sul torrente è composta da due acciai: uno zincato e poi degli spuntoni di corten. Già li siamo all'accoppiata dello zoccolo con la scarpa. La cappelletta con le due madamine creatrici della pista è ovviamente di corten. Poi arriva l'ingegnere che ti piazza ben tre panchine TRE verniciate di polveri (epossidiche?). Sono del modello “leva le chiappe alla svelta” talmente sono comode nella seduta e non si capisce bene neanche come siano posate: sicuramente non hanno uno straccio di fondazione. Comunque state certi che entro primavera prossima saranno  del tutto inerbate, quindi inutilizzabili e non faranno più il culo e la schiena a fette ai malcapitati che volessero sedervi. Conclusione. Per fare una posta ciclabile e pedonale hanno usato ferro zincato, corten, ferro verniciato, legno di nessun valore e di breve durata, fondo inutilizzabile ai ciclisti ed anche una scalinata. Quegli stronzi di ciclisti la snobbano passando ancora nell'erba. Un rosario di cazzate una dopo l'altra. Tutte firmate.