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IL PD NON E' UN PARTITO MA UN'ACCOZZAGLIA DI FEUDI
Il PD cambia i segretari meno spesso di come si cambiano i calzini:
Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani, Renzi 1, Orfini, Renzi 2,
Martina, Zingaretti, Letta dal 07 novembre 2009 fino al 25 settembre
2022. Dieci segretari in tredici anni. Non c'è quindi bisogno del mio
contributo per ridurre un partito già così malmesso. Talmente malmesso
che però ha sempre fatto parte del governo tranne che al tempo del
Conte 1: da giugno 2018 a settembre 2019.
Per migliorare la situazione il PD che si è sempre espresso
favorevolmente ad una legge elettorale maggioritaria ma ha votato
il Rosatellum inventata nientemeno da un piddino per arrivare a votare
la riduzione del numero dei parlamentari.
Letta immaginava di essere il condottiero di tutti i “democratici e
antifascisti” contro l'orda dei barbari neofascisti e invece s'è
ritrovato da solo. Col nas in mes al mostass dicunt i bergamaschi.
Tutto questo bordello non è accaduto per caso ma perché il PD è una
associazione organizzata per cordate ( o comitati d'affari? o clan? A
seconda della latitudine ) di interessi ragion per cui non gli importa
nulla che il deputato di Bergamo sia eletto a Bergamo piuttosto che a
Milano. Importante che i comitati elettorali economici che sostengono
quei (pochi) eletti in provincia siano ben presenti alla distribuzione
dei benefici che la spesa pubblica genera, specie quella che da Roma
piove benigna alla periferia nei comuni.
(...)
LA MAGGIORANZA SPONSORIZZA IL CONDOMINIO ENERGETICO
La serata è iniziata con una dichiarazione di Claudio Merati che ha
annunciato una riduzione del 10% del prezzo del pane e del 7% della
frutta venduti nel negozio “il sole e la terra” presso cui sé tenuta la
riunione. Forse Merati non s'è accorto di avere detto una ca**ata dal
momento che se è il negoziante che fa il prezzo, questo può dire di
averlo ridotto anche del 20% dal momento che è lui che fissa il
vertice. Ma credo che Merati da solo non ci arrivi a capirlo… al volo
come non ha ancora compreso che non può dichiarare che il biologico sia
“a priori” migliore del resto. Ma tanto vale vista l'impostazione della
riunione informativa sulle “comunità energetiche rinnovabili” che è una
intitolazione del tutto errata. Non sono i soci delle comunità che sono
rinnovabili ma è solo l'energia – anzi: la corrente elettrica- che
proviene da fonti rinnovabili. Peraltro pure l'energia da idroelettrico
è una rinnovabile quindi… vada avanti il Merati e l'ex presidente della
provincia Rossi oggi deus ex machina del DESS organizzatore della
riunione.
Nonostante la riunione fosse alle 18 la partecipazione ha visto
pochissimi partecipanti. Peraltro quasi tutti coi capelli bianchi.
(...)
LE TRE PANCHINE
I nuovi genietti della maggioranza cominciano a manifestare appunto la
propria genialità. Stavolta ci prova un ingegnere specializzato in
trasporti. Non sapevo che uno specialista di trasporti fosse
specialista pure dello… stare fermo: su una panchina. Ecco scodellate
TRE panchine TRE lungo la pista pedonale e ciclabile lungo fiume. Ci
voleva ovviamente un ingegnere per fare l'ennesima cazzata. Ordunque.
La passerella sul torrente è composta da due acciai: uno zincato e poi
degli spuntoni di corten. Già li siamo all'accoppiata dello zoccolo con
la scarpa. La cappelletta con le due madamine creatrici della pista è
ovviamente di corten. Poi arriva l'ingegnere che ti piazza ben tre
panchine TRE verniciate di polveri (epossidiche?). Sono del modello
“leva le chiappe alla svelta” talmente sono comode nella seduta e non
si capisce bene neanche come siano posate: sicuramente non hanno uno
straccio di fondazione. Comunque state certi che entro primavera
prossima saranno del tutto inerbate, quindi inutilizzabili e non
faranno più il culo e la schiena a fette ai malcapitati che volessero
sedervi. Conclusione. Per fare una posta ciclabile e pedonale hanno
usato ferro zincato, corten, ferro verniciato, legno di nessun valore e
di breve durata, fondo inutilizzabile ai ciclisti ed anche una
scalinata. Quegli stronzi di ciclisti la snobbano passando ancora
nell'erba. Un rosario di cazzate una dopo l'altra. Tutte firmate.
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COLLEGAMENTO ALLA PAGINA WEB DELLA CARTA DEI PERCORSI
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BERGHEM-BRESA: FA' ALI' CHE CHE GHE'
Meglio così. Alla fine della fiera faranno un po' di manutenzione a
spazi finora di incerto uso e destino. Devi fare i conti col poco che
hai ed allora bisogna accontentarsi. Meglio così visto che fino alle
giunte Gori i suoi predecessori avevano fatto poco per rimettere in
sesto quel che resta delle vestigia (oddio: ci pare d'aver detto una
bestemmia) cittadine. Gli attori in campo sono sempre i soliti la
cui storia è decisamente provinciale se si esclude il festival
organistico. Il restauro di casa Suardi -prima sede dell'UniBG- alla
fine significherà un'altra sottrazione di un bene pubblico a tutti i
cittadini a vantaggio dei pochissimi studiosi della Mai. Bravi
soprattutto a (mal)parlarsi tra di loro e quasi mai ai cittadini.
La sistemazione del museo archeologico era necessaria vista anche la
volumetria disponibile ad ovest e inutilizzata. Buona idea la
liberazione di Piazza Cittadella dalle auto salvo che diventerà il
normale squallore delle piazze cittadine: vuota senza niente con degli
edifici totalmente inventati dalla grande fantasia e determinazione
dell'arch. Angelini. Non si dice perché altrimenti crolla una della
balle internazionali ma tutte le facciate di Piazza Cittadella sono
fasulle: create per mano dell'Angelini dopo che le ennemila
manipolazioni incendi demolizioni glie ne avevano inflitte d'ogni
colore. Meglio anche non scavare troppo sotto la piazza (dove ci
potrebbe stare un mega salone da destinare all'accoglienza del turismo
povero o che altro inventarsi). Noi ci faremmo un bel giardino fiorito
ma anche questa è una bestemmia per il Comune di Bergamo: un giardino
fiorito fa venire l'orticaria a tutti li dentro. Vedremo cosa
sortisce la sistemazione delle due porte d'accesso che finora sono i
pisciatoi dei frequentatori notturni della città nonostante che Gori le
faccia almeno tenere lavate. Insomma. Più di quello che finora la città
è riuscita a fare quanto a cultura c'è poco da aggiungere. Si poteva
sperare che il Palazzo della Libertà diventasse una pinacoteca ma
invece nisba. Si poteva immaginare un blocco che dal teatro forasse il
quadriportico la piazza Dante il tribunale la piazza e poi il Palazzo
Bianco per finire nel giardino di piazza Repubblica. Il visitatore
straniero veniva colpito da questi simboli repubblicani. Invece solo
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IL PD NON E' UN PARTITO MA UN'ACCOZZAGLIA DI FEUDI
Il PD cambia i segretari meno spesso di come si cambiano i calzini:
Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani, Renzi 1, Orfini, Renzi 2,
Martina, Zingaretti, Letta dal 07 novembre 2009 fino al 25 settembre
2022. Dieci segretari in tredici anni. Non c'è quindi bisogno del mio
contributo per ridurre un partito già così malmesso. Talmente malmesso
che però ha sempre fatto parte del governo tranne che al tempo del
Conte 1: da giugno 2018 a settembre 2019.
Per migliorare la situazione il PD che si è sempre espresso
favorevolmente ad una legge elettorale maggioritaria ma ha votato
il Rosatellum inventata nientemeno da un piddino per arrivare a votare
la riduzione del numero dei parlamentari.
Letta immaginava di essere il condottiero di tutti i “democratici e
antifascisti” contro l'orda dei barbari neofascisti e invece s'è
ritrovato da solo. Col nas in mes al mostass dicunt i bergamaschi.
Tutto questo bordello non è accaduto per caso ma perché il PD è una
associazione organizzata per cordate ( o comitati d'affari? o clan? A
seconda della latitudine ) di interessi ragion per cui non gli importa
nulla che il deputato di Bergamo sia eletto a Bergamo piuttosto che a
Milano. Importante che i comitati elettorali economici che sostengono
quei (pochi) eletti in provincia siano ben presenti alla distribuzione
dei benefici che la spesa pubblica genera, specie quella che da Roma
piove benigna alla periferia nei comuni.
Che comandino Franceschini o Zingaretti importante che ai comuni
arrivino finanziamenti per opere e servizi che altrimenti non
saprebbero come realizzare visto che quanto raccolgono localmente gli
enti locali vanno tutti a finanziare le cordate che operano nel settore
di assistenza. Assistenza a parole: in realtà sono migliaia di RdC
mascherati dati ad altrettanti saltafossi che altrimenti starebbero
alla stazione. Se un comune vuole realizzare una scuola non ha i soldi
per farla con mezzi propri: deve aspettare la manna romana e puoi stare
sicuro che l'impresa che vince l'appalto sarà una del sud. La scuola a
te del nord e il lavoro a me del sud. Invece se ti piomba addosso il
covid ecco che piovono addosso ai comuni una massa di denari (tanto è
debito pubblico) tale da fare impallidire ma poi verifichi che
tutto viene distribuito a soggetti operanti nel perimetro del deputato
locale.
Il problema quindi del PD sempre al governo è quello di tenere sotto
controllo la destinazione dei fondi statali che arrivano alla periferia
mentre a livello locale operano una massa di cooperative onlus
volontari finanziati -senza alcun controllo della qualità delle
prestazioni date all'ente- coi proventi locali.
Basta leggere cosa scrisse Fabrizio Barca nell'inchiesta sui circoli
del PD : uno scenario inquietante dominato in gangli non marginali da
consorterie assimilabili a comitati d'affari. Se a Roma certi aspetti
sono più sanguinolenti nelle regioni più ricche tutto è meno evidente:
girano più soldi e quindi si accontentano meglio tutti.
Poi ci sono anche i numeri svelati da chi non si allinea. Dai dati
forniti dall'Istat su un'incidenza della povertà assoluta dopo aver
toccato un massimo storico nel 2020, non ha segnato alcun miglioramento
nel 2021 e si avvia ad aumentare ulteriormente nel 2022 a seguito
dell'impatto della crisi energetica. Si trattava, nel 2021, di 1
milione 960 mila famiglie di poveri, pari a circa 5,6 milioni di
persone, tra cui 1,4 milioni di minorenni, la fascia di età in assoluto
più esposta alla povertà, così come lo sono le famiglie numerose con
figli minorenni. Solo una parte di questi poveri riceve il Reddito di
cittadinanza, perché ne è escluso per disegno o perché non ritiene di
poterlo chiedere o se ne vergogna.
Tredici anni di governo e ti ritrovi con quasi sei milioni di poveri e
senza alcun miglioramento verificato la trasmissione intergenerazionale
della povertà, com'è risultata da un'indagine su un campione
rappresentativo di persone che si rivolgono ai centri Caritas. Nelle
storie di deprivazione intercettate dal circuito Caritas, i casi di
povertà ereditaria pesano per 59,0%.
Quasi sei persone su dieci vivono una condizione di precarietà
economica in continuità con la propria famiglia di origine, sia pure
con una incidenza diversa a livello territoriale: i poveri “ereditari”
sono più frequenti nelle isole e nelle regioni centrali, meno frequenti
nel Nord-Est e nel Mezzogiorno peninsulare.
I motivi di questa ereditarietà sono molteplici: non solo la povertà
economica della famiglia di origine, ma anche la bassa scolarità dei
genitori, il lavoro poco qualificato e non sempre regolare del padre e
una condizione di casalinga della madre. Come indicano diverse
ricerche, la bassa istruzione dei genitori, infatti, spesso si
trasmette in bassa istruzione dei figli, dispersione e abbandono
precoce della scuola.
Se poi andiamo a verificare quante crisi industriali scoppiate
nell'ultimo decennio siano state risolte positivamente “in un qualche
modo” constatiamo che nessuna -proprio nessuna!- è stata risolta. Due
nomi a caso: Italsider e Alitalia. Vogliamo parlare dei diritti
civili?. Quindi siamo stati in presenza non solo di un governo col PD
imbelle ma anche di una serie di ministri piddini – sempre gli stessi
nomi nei tredici anni- che hanno girato a vuoto. Senza idee capacità e
soldi.
Del resto ai “bei” tempi della dc e poi del centrosinistra (dc psi pri
più o meno) bastava far debito per garantire una paga quasi a tutti.
Potevano tenere in piedi ogni sorta di carrozzone. Arrivati in Europa
il Paese s'è spezzato. Se non ci fosse l'Europa e il nord Italia
satellite della “grande Germania” saremmo come la Grecia.
L'Italia spezzata è quella dei fortunati e garantiti, la
generazione dei boomer e dei lavoratori più fortunati che hanno
accumulato ricchezza (casa di proprietà soldi risparmiati pensione
lauta spesso ampiamente anticipata generosi dosi di lavoro nero) e
quelli che non c'entrano. Il PD rappresenta ormai questa piccola parte
del Paese il cui unico destino è quello di scomparire per fatto
naturale negli anni a venire. Quelli che andavano in piazza il 25
aprile e il primo maggio. Quelli che hanno fatto il '68 e il '75.
Quelli che la Resistenza fu un'epoca dolorosa ma coraggiosa.
Con l'Europa è finita l'epoca per cui facciamo debito e soddisfacciamo
(quasi) tutti. Ma non tanto perché l'Europa matrigna ci controlla il
debito e quindi dobbiamo filare dritto. Arrivati i Europa ci sono
quelli che stanno sulla tolda di governo -l'Italia germanizzata- e il
resto del Paese. In mezzo una folla enorme di percettori di redditi non
proprio non sempre non tutti merittati. Poi c'è la razza dannata degli
evasori: che almeno si vedono un po' di più per le macchinone con cui
circolano adesso.
Un'Italia in pezzi che si allontanano vieppiù tra di loro finche alcuni
di loro scompaiono per anzianità. Al PD restano gli ultimi pezzi che
sono stati i pratagonisti del boom. Roba del tutto scomparsa e
dimenticata.
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LA MAGGIORANZA SPONSORIZZA IL CONDOMINIO ENERGETICO
La serata è iniziata con una dichiarazione di Claudio Merati che ha
annunciato una riduzione del 10% del prezzo del pane e del 7% della
frutta venduti nel negozio “il sole e la terra” presso cui sé tenuta la
riunione. Forse Merati non s'è accorto di avere detto una ca**ata dal
momento che se è il negoziante che fa il prezzo, questo può dire di
averlo ridotto anche del 20% dal momento che è lui che fissa il
vertice. Ma credo che Merati da solo non ci arrivi a capirlo… al volo
come non ha ancora compreso che non può dichiarare che il biologico sia
“a priori” migliore del resto. Ma tanto vale vista l'impostazione della
riunione informativa sulle “comunità energetiche rinnovabili” che è una
intitolazione del tutto errata. Non sono i soci delle comunità che sono
rinnovabili ma è solo l'energia – anzi: la corrente elettrica- che
proviene da fonti rinnovabili. Peraltro pure l'energia da idroelettrico
è una rinnovabile quindi… vada avanti il Merati e l'ex presidente della
provincia Rossi oggi deus ex machina del DESS organizzatore della
riunione.
Nonostante la riunione fosse alle 18 la partecipazione ha visto
pochissimi partecipanti. Peraltro quasi tutti coi capelli bianchi.
Non commentiamo il filmato degli interventi che ci è pervenuto per non
fracassare il cervello ai lettori ma a questo plotone di venditori dei
propri interessi facciamo alcune osservazioni. Dopo quella delle
“comunità energetiche rinnovabili”.
1- La metà del contenzioso civile nella giustizia
italiana è generato dalle liti condominiali. Con la creazione delle
“comunità energetiche rinnovabili” si crea un nuovo tipo di condominio:
il «condominio energetico». Se la legislazione afferente al
condominio è contenuto in un librone di 2400 pagine (edizione 2022)
facile immaginare quante pagine “genererà” pure il condominio
energetico. Una manna per avvocati e tecnici.
2- Un pannello solare istallato su un girasole (vale
a dire una struttura che ruota il pannello costantemente in posizione
ortogonale rispetto all'incidenza dei raggi solari (si chiamano anche
inseguitori solari biassiali) rende il 40% più di uno istallato fisso.
Vero che l'impianto costa qualcosa di più ma il rendimento è talmente
maggiore da renderlo vincente. Si pone solo il problema dell'ingombro
ed uno estetico.
3- L'andamento della produzione elettrica di un
impianto di pannelli solari è differente dall'andamento dei consumi
elettrici di una famiglia (il pannello produce più corrente di quella
consumata nei mesi estivi e ne produce di meno quando ne occorre di più
come nei mesi invernali). La “comunità energetica rinnovabili” vende
quindi all'enel (semplifico) la corrente che avanza (d'estate) e
compra dall'enel quella che gli serve oltre la già disponibile
d'inverno. Il problema è che nel contratto non c'è scritto un valore
fisso per quella venduta e un valore fisso per quella comprata
(esempio: la vendo a 1€ a kwh e la compro a 0,4€). Certo che esiste una
norma per determinare questi valori ma sono talmente complesse che
occorre essere non solo un bravo commercialista ma anche un bravo
finanziere esperto del mercato nazionale e internazionale dell'energia.
Esperti di cui pullula il Paese. Tra l'altro leggo da qualche parte
(non i social ma riviste del settore) che questa normativa
contravverrebbe la legge nazionale che impone di NON inserire nei
contratti clausole incomprensibili alla persona di normale cultura e
informazione.
Passando all'aspetto politico della faccenda piuttosto che a quello
tecnico è stupefacente come queste persone oscillino costantemente con
banale destrezza tra la politica la professione e il proprio business.
Questa storia delle “comunità energetiche rinnovabili” appartiene al
filone para mafioso per cui le lobby bene ammanigliate alla politica si
creano leggi a proprio favore sfruttando problemi ed usano la politica
per farli passare come tali.
Per fare qualche altro esempio possiamo citare la regole dei tre
livelli di progettazione di un'opera pubblica. Si può comprendere che
una autostrada negli Appennini renda necessario una serie di approcci
vieppiù particolari per arrivare al progetto definitivo da mettere in
appalto ma che… siano necessarie tre livelli di progettazione per
costruire la pista ciclabile lungo il Brembo (che peraltro risulta
inutilizzabile dai ciclisti) forse c’è qualcosa che non quadra guarda
caso a favore di una categoria ben precisa. Insomma sono regole che le
lobby professionali riescono a imporre ai vari livelli per
saccheggiare risorse pubbliche e private a fare gli affari propri.
Nel caso delle “comunità energetiche rinnovabili” (così com'è stato per
tutti i pannelli solari già istallati dal comune) sostanzialmente si
tratta di creare un falso bisogno giustificato da un presunto benessere
sociale ma che serve in pratica solo ad arricchire professionisti e
venditori di impianti. E creare debito pubblico. Visto che tra
dieci anni dovranno essere ribaltati e buttati e rifatti. Infatti noi
veniamo da un secolo in cui l'energia elettrica serviva solo a
riscuotere tasse dal governo e profitti dalle imprese di distribuzione
mentre adesso da un anno il prezzo s'è moltiplicato per 10. Nessuno
però sa come evolveranno tra un anno due tre cinque dieci anni i prezzi
dell'energia e quindi a quanto ammonterà il debito pubblico “sporco”
fatto per finanziare i premi pagati dal GSE a questi “benemeriti”
cittadini. I quali potranno apporre sulla propria tomba non di
avere combatto in Russia piuttosto che partecipato alla Resistenza ma
di avere abbattuto tot tonnellate di CO2.
Non è stato “elegante” (elegante eufemismo) che alla riunione abbiano
partecipato sia il sindaco che un assessore e un consigliere delegato a
questa riunione. Prima di tutto perché due sono architetti e
l'altro è avvocato: vale a dire professionalmente tutti proprio sul
fronte de quo. Che c'azzecchi poi un comune coi condomini energetici è
ancora tutto da spiegare politicamente. Semmai il comune faccia la sua
parte per quel che interessa dei suoi consumi energetici. E' un'idea
“sovietica” quella di un comune che si mette in campo per indirizzare
gli interessi privati dei cittadini.
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LE TRE PANCHINE
I nuovi genietti della maggioranza cominciano a manifestare appunto la
propria genialità. Stavolta ci prova un ingegnere specializzato in
trasporti. Non sapevo che uno specialista di trasporti fosse
specialista pure dello… stare fermo: su una panchina. Ecco scodellate
TRE panchine TRE lungo la pista pedonale e ciclabile lungo fiume. Ci
voleva ovviamente un ingegnere per fare l'ennesima cazzata. Ordunque.
La passerella sul torrente è composta da due acciai: uno zincato e poi
degli spuntoni di corten. Già li siamo all'accoppiata dello zoccolo con
la scarpa. La cappelletta con le due madamine creatrici della pista è
ovviamente di corten. Poi arriva l'ingegnere che ti piazza ben tre
panchine TRE verniciate di polveri (epossidiche?). Sono del modello
“leva le chiappe alla svelta” talmente sono comode nella seduta e non
si capisce bene neanche come siano posate: sicuramente non hanno uno
straccio di fondazione. Comunque state certi che entro primavera
prossima saranno del tutto inerbate, quindi inutilizzabili e non
faranno più il culo e la schiena a fette ai malcapitati che volessero
sedervi. Conclusione. Per fare una posta ciclabile e pedonale hanno
usato ferro zincato, corten, ferro verniciato, legno di nessun valore e
di breve durata, fondo inutilizzabile ai ciclisti ed anche una
scalinata. Quegli stronzi di ciclisti la snobbano passando ancora
nell'erba. Un rosario di cazzate una dopo l'altra. Tutte firmate.
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