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A GUARDARE ALLE COLLINE 25 SETTEMBRE 2022
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Di cosa parliamo in questa pagina.
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ELEZIONI MARZO 2018
CAMERA CURNO
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PGT PARTECIPATO DAI CITTADINI?
SEMMAI DALLE IMMOBILIARI
Non è una invenzione della giunta Saccogna ma di quella di sua madre
Gamba. Sarebbe il “PGT PARTECIPATO” affidato nelle mani di un ignoto
architetto milanese che ha scarsa dimistechezza con la geografia
locale. Dunque perché il PGT sia partecipato il nostro ha escogitato di
discutere coi cittadini del futuro del paese bello da vivere nei… bar.
Sia chiaro incontri non troppo lunghi altrimenti ci si annoia: un'ora e
mezza che poi si riducono a mezz'ora. Al bar delle Pine, al Borghetto,
a quello dei Portici ed al Cookiamoci. Merena non pervenuta. Chissà
perché quello del Borghetto. La trovata deve essere apparsa ai nostri
una autentica genialata ed infatti anche i dottori che debbono fare un
trapianto prima di mettere le mani sul paziente si ritrovano al bar a
discutere e chiarirsi le idee. Tra una birretta e l'altra.
A parte il fatto che nella Repubblica Italiana è previsto che siano
create nei Comuni delle apposite Commissioni ordinate secondo un
Regolamento votato in Consiglio Comunale, quest'operazione del gruppo
informale che si ritrova appartiene al genere del populismo (che è
brutto se non ha la DOC del PD) , dell'uno vale uno, retorica da
spacciare ai fessi che ci credono da parte chi fesso proprio non é.
Ormai ci hanno abituati ennemila ore di trasmissioni tivù che tutti
sono virologi, sismologhi, esperti di dosi, giardinieri, climatologi
ecc. ecc. e quindi perché gli improvvisati avventori del bar delle
Pine, del Borghetto, dei Portici e del Cookiamoci sarebbero di meno!?.
In realtà questa maggioranza è piena zeppa di bugiardi perché mentre i
cittadini li intrattengono nei bar facendo bere loro che contano
qualcosa, poi “loro”: i vari Saccogna Peliccioli Crippa e via elencando
(la maggioranza ed anche la minoranza che brama di essere coinvolta)
poi si incontrano in municipio con gli agenti delle immobiliari
proprietarie dei terreni e capannoni dove ci sono i centri commerciali
e da li sbolognano lottizzazioni a raffica: TS1? TS2? Tironi?, Losma?
TC5,6,7,8,9,10, Mascagni, ecc. ?), per non parlare delle costruzioni
anabolizzate cresciute nel vecchio centro abitato. Che poi li abbiano
autorizzate (le lottizzazioni) le madri piuttosto che i figli conta
poco: siamo sempre tra gli windsor de noantri. Perché la sostanza è
storicamente sempre la stessa. Curno è stato condannato alla
monocoltura commerciale provinciale da un accordo DC PCI PSI e tutti i
loro eredi politici e morali stanno dentro Vivere Curno come in
Obiettivo Curno. FdI che è tra i soci di Obiettivo Curno ha addirittura
come candidato nel collegio uninominale di Treviglio quello che fu il
proprietario delle aree su cui è sorto il centro commerciale e dove
sorge il CVI1.
Quindi per favore, maggioranza e minoranza non prendete per il fondoschiena i cittadini.
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COLLEGAMENTO ALLA PAGINA WEB DELLA CARTA DEI PERCORSI
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!
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CUCINA CASALINGA
Noi che ci lamentavamo della presenza inossidabile da trent'anni
dell'architetto Conti quale deus ex machina e garante per gli operatori
della monocoltura commerciale del territorio comunale nonchè inventore
delle piste ciclabili a spizzichi e bocconi adesso ci tocca subire ben
due architetti: un ex sindaco come assessore al territorio e uno quale
consigliere delegato per l'edilizia privata. I quali – a confermare
come dalle leggi sugli appalti del 2017 fino al PNRR tutto sia fatto
dalle rispettive categorie professionali per abolire il più possibile
ogni afflato concorrenziale e sempre e solo in vantaggio delle
clientele politiche il meno professionali possibili- non appena
arrivati sulla tolda di comando ne hanno inanellate una ciascuno. A
confermare come le categorie professionali dell'edilizia e
dell'urbanistica abbiano preso in mano l'ambiente come un “affare loro”
dove contano soprattutto i progetti (da fare) e gli appalti (da
assegnare).
La prima cappellata l'ha combinata il consigliere delegato all'edilizia
privata dalle parti di ferragosto (si sa: quando fa troppo caldo meglio
stare riparati…) consentendo di segare una dozzina di piante d'alto
fusto -tra l'altro le migliori e conservando solo le peggiori: tanto
per far capire che crapa hanno- per la creazione dei campi di padel al
CVI1. Della serie sovietica: il comune si mette a fare il mestiere dei
privati.
Anche lasciando perdere le proteste nimby dei vicini (non voglio i
tendoni del padel per il casino e la vista annullata) siccome questo
neo consigliere delegato appartiene al novero di quelli che vendono
ogni 9x10 il verbo della trasparenza partecipazione condivisione ha
pensato bene di trattare la faccenda come fosse una questioncella
privata tra lui la giunta e il privato. Manco è passata per la testa ne
del sindaco ne della giunta ne del consigliere delegato che forse una
commissione lavori pubblici meriterebbe di essere creata e di essere
investita di questo tipo di problemi. Invece ha risolto tutto da solo e
coi suoi sodali.
Nel al neo sindaco ne all'intera giunta non è passato per la crapa che
a Curno c'é uno spazio inutilizzato -il campo di tamburello- dove
operava non una squadretta oratoriana ma addirittura campione
provinciale. Il tamburello è scomparso alla faccia dei suoi venti
secoli e passa di storia. C'è da scommettere che sarà così anche per il
padel
Non gli è nemmeno passato per la crapa l'idea che almeno una mezza
dozzina di quegli alberi si potevano trapiantare magari nella “futura”
piazza che vorrebbero nell'ex campo di tamburello. Non solo non ci
hanno pensato ma sono subito accorsi in soccorso CONTRO il trapianto –
ghè mia i solcc!- i soliti giardinieri la cui esistenza è appunta
motivata dal piantare e segare. Per fare PiL nazionale. Come se
avere una piantina miserella con un metro quadrato di fogliame
piuttosto che una piantona con qualche centinaio di metri quadrati di
fogliame fosse la stessa cosa.
Quella dei campi di padel (quanti anni sopravviveranno rispetto ai 50
anni delle piante abbattute?) era già una cazzata. Poi c'è la cazzata
della mancanza di una commissione comunale lavori pubblici. Poi c'è la
terza cazzata: in che articolo della Costituzione c'è scritto che il
Comune deve fare concorrenza ai privati nel settore del padel?. Qui
siamo ormai nella deriva di una classe politica cresciuta nella scuola
dell'obbligo e a tempo pieno. Non sanno l'ABC ne della politica ne
dell'economia.
Fatta la prima cazzata non poteva mancarne una seconda: sempre
combinata in periodo di ferragosto per stare riparati dal solleone
2022.
Basta osservarlo per capire come il municipio sia dal punto di vista
energetico un colabrodo. Soprannominato appunto “una capunera” che
sarebbe nel dialetto locale la gabbia di rete metallica che ospita
polli e conigli.
Esattamene come per la biblioteca anche il municipio questa estate è
andato arrosto sia per le bollette enel che per il risultato energetico.
Ecco allora che l'ufficio ad hoc ha scodellato quel che segue.
“Per assegnare l'incarico per il progetto di riqualificazione della
centrale termica del municipio la gara per la scelta del progettista è
stata aperta martedi 16 agosto ore 14.06'. Alle 14.42' il
professionista ha inviato al comune la sua offerta che la ritira alle
14.51'. Poi alle 15.01' lo stesso progettista invia una seconda offerta
e mercoledi 17 agosto ore 9.00 termina la finestra per avanzare
offerte. Alle 9.30' di mercoledì 17 agosto l'offerta è accettata e alle
9.32' avviene l'aggiudicazione provvisoria. 17.700 euro il costo del
progetto (iva ed altri oneri esclusi).
La gara per l'assegnazione dei lavori per la “riqualificazione centrale
termo frigorifera sede comunale lavori di installazione di impianti di
riscaldamento, ventilazione e climatizzazione” è stata aperta l'08
settembre alle ore 18.14'. Alle 15.54' del 09 settembre una ditta manda
un'offerta. Alle 16.14' del 09 settembre si chiude la fase di
presentazione delle offerte. Sempre alle 16,14' del 09 settembre
l'offerta viene accettata. 56mila euro i lavori (iva e altri oneri
esclusi)”.
Questa si chiamerebbe concorrenza e ricerca del miglior risultato?.
Orami siamo tornati prima dei tempi della prima repubblica ovviamente
con la finzione che siccome certe operazioni sono fatte dagli uffici,
questi per grazia divina sono automaticamente mondati di ogni peccato
originale.
Sono ormai dieci anni che le bollette energetiche del municipio fanno
impallidire chiunque abbia due dita di buonsenso (tra l'altro a noi
hanno negato il diritto di conoscere i consumi elettrici del municipio:
segreto repubblicano?) ma quello che stupisce (ma fa capire con chi
abbiamo a che fare…) è l'idea sottesa a queste decisioni.
Uno immagina che un comune si faccia fare (da una azienda cogli
attributi e non scelta tra le peggiori del mercato che fanno il
prezzaccio minore per non chiudere…) un PEC (piano energetico comunale)
per tutti gli edifici comunali e magari anche per l'illuminazione
pubblica. Nel PEC ci sarà l'esame dei consumi energetici ora per ora
giorno per giorno edificio per edificio per arrivare a quantificare il
fabbisogno. Poi ci sarà l'esame dei tetti spianabili per istallare i
girasoli solari per i pannelli. Poi ci sarà il piano accumuli ecc. ecc.
Poi ci sarà il piano raccolta e distribuzione.
Di contro ci saranno tutti i progetti per migliorare il rendimento energetico dell'involucro dei vari edifici comunali.
Si tratta di partire col passo giusto per non sprecare denaro (anche se
del PNRR…) e invece che hanno fatto questi?. Lo leggete negli estratti
pubblicati.
Rifanno l'impianto di condizionamento di una capunera !.
Ma la malizia dell'insieme è ancora maggiore perché questo procedere a
casaccio ha IN PRIMIS lo scopo di fare spendere soldi per fare disfare
ristrutturare rifare rimettere insieme così che per i prossimi dieci
anni le bollette energetiche resteranno sempre elevate (e parliamo solo
dei kwh di elettricità consumati) e tutti ma proprio tutti ci godranno
da matti: dai funzionari che prenderanno i bonus premiali ai
professionisti che faranno rifaranno aggiorneranno fino alle imprese
che faranno rifaranno ristruttureranno gli impianti per arrivare forse
tra un quarto di secolo ad un sistema minimamente funzionale.
Una idrovora piantata sulle finanze comunali.
Ecco noi siamo convinti che nella testa di politici come dei funzionari
ormai s'è istallata una APP che ha abolito il minimo della razionalità
ed esalta il massimo della speculazione pro domo propria. Il comune
come soggetto da depredare esattamente come il bonus 110% depreda da un
lato il consumatore e dall'altro lo stato. Mica per nulla l'hanno
inventato quelli del reddito di cittadinanza.
L'ex sindaca Gamba ha postato il collegamento a una pagina web relativo
al progetto TEB2 interrogandosi sul perché non sia possibile una
soluzione identica sulla tratta da Ponte san Pietro a Montello invece
dei treni proposti da Trenord (RFI+Regione Lombardia) Noi abbiamo
risposto che sulla medesima linea ferroviaria non possono viaggiare (in
Italia) treni alimentati con due tensioni differenti. Oltre ad altre
differenze sull'armamento ferroviario dei due tipi di linee. La TEB
(1,2) funziona a 750V in CC (corrente continua). I treni RFI sulle
linee che passano per Bergamo funzionano con una alimentazione di 3000V
in CC. Dopo 24 ore la Gamba ha fatto rispondere a Nicola Cremaschi
(passato dalla presidenza di Legambiente Bergamo al cda di ATB,
consulente ferroviario della Serra e della Gamba ) che basterebbe
mettere dei tram a doppia alimentazione -e sarebbe solo una scelta
“politica”- e che mi svegliassi andando in giro per il mondo a
vedere. Sarà meglio che si svegli Cremaschi dal momento che finora non
esistono in Italia tram-treni o treni-tram che funzionino sia a 750 che
3mila volt per via delle leggi e i regolamenti vigenti in Italia.
Cambiare certe leggi e regolamenti in quella “repubblica autonoma” che
è RFI é una faccenda notoriamente facilissima nel Belpaese. Così
abbiamo scoperto che il consulente delle varie cazzate della Serra e
della Gamba (in tema ferroviario) è uno che cambia la tensione dei
treni “per scelta politica”. Come in Unione Sovietica anni venti.
Quando abbiamo letto la determinazione del funzionario addetto alla
gestione del cantiere della palestra della nuova Rodari per la
sistemazione esterna affidata a… un giardiniere ci siamo chiesti se
fosse anche muratore (il giardiniere: non il funzionario). Infatti ecco
il risultato: quando pioverà la terra della scarpata scenderà sul
marciapiedi. Sapete perché hanno adottato una cazzata del genere?: non
hanno i soldi per costruire un muretto di contenimento. E sapete perché
non hanno i soldi per il muretto? Perché con un impeto di intelligenza
chi seguiva quei lavori non l'ha messo nel progetto e così lo Stato ha
pagato il solo costo della palestra trattenendosi il resto della somma
(circa 300mila euro). Dopo che la politica aveva fatto la cazzata
doppia tripla quadrupla adottando un progetto cervellotico della nuova
Rodari solo per motivi ideologici del trio Serra Conti Morelli. Dopo
che il progetto della palestra era stato modificato rispetto
all'origine per venire incontro non alla comodità dei ragazzi ma a
quella dei soliti noti che la usano per comodi propri. Dopo che hanno
ideato una scuola con un corridoio lungo 150 metri (avete letto giusto:
sono anche più di 150 mt !) e anziché “adagiarla lungo la pendenza del
terreno l'hanno tenuta tutta allo stesso livello. Dopo che per ovviare
all'errore hanno dovuto mettere un cappello di lamiera di assoluta
eleganza sulla palestra. Dopo che se hai due metri di dislivello e lo
pareggi, da un lato ti troverai ad avere una ripa alta due metri… il
tutto non poteva che terminare con questa ennesima cazzata.
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PGT PARTECIPATO DAI CITTADINI?
NO! DALLE IMMOBILIARI
Non è una invenzione della giunta Saccogna ma di quella di sua madre
Gamba. Sarebbe il “PGT PARTECIPATO” affidato nelle mani di un ignoto
architetto milanese che ha scarsa dimistechezza con la geografia
locale. Dunque perché il PGT sia partecipato il nostro ha escogitato di
discutere coi cittadini del futuro del paese bello da vivere nei… bar.
Sia chiaro incontri non troppo lunghi altrimenti ci si annoia: un'ora e
mezza che poi si riducono a mezz'ora. Al bar delle Pine, al Borghetto,
a quello dei Portici ed al Cookiamoci. Merena non pervenuta. Chissà
perché quello del Borghetto. La trovata deve essere apparsa ai nostri
una autentica genialata ed infatti anche i dottori che debbono fare un
trapianto prima di mettere le mani sul paziente si ritrovano al bar a
discutere e chiarirsi le idee. Tra una birretta e l'altra.
A parte il fatto che nella Repubblica Italiana è previsto che siano
create nei Comuni delle apposite Commissioni ordinate secondo un
Regolamento votato in Consiglio Comunale, quest'operazione del gruppo
informale che si ritrova appartiene al genere del populismo (che è
brutto se non ha la DOC del PD) , dell'uno vale uno, retorica da
spacciare ai fessi che ci credono da parte chi fesso proprio non
é. Ormai ci hanno abituati ennemila ore di trasmissioni tivù che
tutti sono virologi, sismologhi, esperti di dosi, giardinieri,
climatologi ecc. ecc. e quindi perché gli improvvisati avventori del
bar delle Pine, del Borghetto, dei Portici e del Cookiamoci sarebbero
di meno!?.
In realtà questa maggioranza è piena zeppa di bugiardi perché mentre i
cittadini li intrattengono nei bar facendo bere loro che contano
qualcosa, poi “loro”: i vari Saccogna Peliccioli Crippa e via elencando
(la maggioranza ed anche la minoranza che brama di essere coinvolta)
poi si incontrano in municipio con gli agenti delle immobiliari
proprietarie dei terreni e capannoni dove ci sono i centri commerciali
e da li sbolognano lottizzazioni a raffica: TS1? TS2? Tironi?, Losma?
TC5,6,7,8,9,10, Mascagni, ecc. ?), per non parlare delle costruzioni
anabolizzate cresciute nel vecchio centro abitato. Che poi li abbiano
autorizzate (le lottizzazioni) le madri piuttosto che i figli
conta poco: siamo sempre tra gli windsor de noantri. Perché la sostanza
è storicamente sempre la stessa. Curno è stato condannato alla
monocoltura commerciale provinciale da un accordo DC PCI PSI e tutti i
loro eredi politici e morali stanno dentro Vivere Curno come in
Obiettivo Curno. FdI che è tra i soci di Obiettivo Curno ha addirittura
come candidato nel collegio uninominale di Treviglio quello che fu il
proprietario delle aree su cui è sorto il centro commerciale e dove
sorge il CVI1.
Quindi per favore, maggioranza e minoranza non prendete per il fondoschiena i cittadini.
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