|
|
|
|
LA TERZA SCONFITTA DI LOCATELLI
COSA VALE UN SINDACO ELETTO DA 1/4 DEGLI ELETTORI?
Per cinque anni il bravo Giovanni Locatelli ha provveduto a diserbare
il più possibile il campo del centrodestra onde evitare che potesse
comparire un potenziale concorrente alla carica di sindaco. Aiutato in
questo dallo storico menefre ghismo dell'elettorato di cen tro destra e
dalla scomparsa della Lega in paese. Eppure la soluzione era a portata
di mano. Ma non di testa e di volontà. Bastava che mettes sero
candidato sindaco la Burini oppure il Cavagna ed avrebbero vinto.
Bastava che tenessero fuori dalla lista personaggi come un Fassi un
Locatelli un Innocenti che si erano già bruciati nella sinda
catura Gandolfi.
In paese ci sono stati tre personaggi di origini “bottegaie” che hanno
tenta to in tutti i modi possibili di diventare sindaci: Pelizzoli del
PCI, Pedretti della Lega e adesso Locatelli non si sa bene di che parte
del centrodestra (siccome è uno che ci mette sempre la faccia, bada
bene a dirlo…). Non si fossero resi disponibili Burini e Cavagna c'era
anche l'ingegnere progettista del centro sportivo Gamba, uno che aveva
alle spalle cinque anni come assessore esterno in una giunta di
centrodestra. Quindi uno che almeno masticava davvero qualcosa di
tecnica amministrazione e (forse anche) politica. L'unico difetto che
poteva avere era di essere RUP del RUP nella palestra della nuova
Rodari oppure co-autore della lottizzazione Merelli poi passata
all'Innocenti (che era in lista).
Da bravi dilettanti allo sbaraglio con a capo un candidato coraggioso
che la cattivissima Serra (l'unica che di politica capisce qualcosa
dentro Vivere Curno) ha sfottuto di par suo dando alla minoranza dei
conigli senza nominare l'animale (il coniglio) sono riusciti
nell'impresa di perdere 316 voti rispetto alle precedenti elezioni.
(...)
PALESTRA DELLA NUOVA RODARI
ENNESIMO PASTICCIO DELL'ASSESSORE E DEI DIRIGENTI
Come tutti possono vedere il sito attorno alla palestra della scuola
elementare è fermo da mesi come un cantiere abbandonato. Chiesto
all'ufficio appropriato del comune come mai non sia stato sistemato ci
hanno risposto che….
Il Comune aveva dovuto attendere qualche anno per entrare nella lista
per ricevere la sovvenzione statale per la costruzione della nuova
palestra. Una volta ricevuto il finanziamento (900mila euro nel 2019)
il comune aveva provveduto a fare la gara per trovare i progettisti
(torinesi) e poi la gara per la costruzione (a un'impresa romana di cui
non è noto l'indirizzo del magazzino) cui venne affidata per poco più
di 750mila euro.
Prima di tutto i “soliti noti” non appena vedono il progetto [doveva
essere il fiore all'occhiello del trio Morelli Serra Conti che volevano
fare anch'essi il proprio monumento di affiancare alla biblioteca
(monumento leghista)] lo fanno disfare. Il progetto originale prevedeva
che dal piano terra della scuola si entrasse nella palestra percorrendo
uno scivolo in discesa per arrivare al pavimento della palestra. Il
tutto era ideato perché il tetto della scuola e della palestra fossero
tutti allo stesso livello. Togliendo lo scivolo d'accesso iniziale (per
aumentare la superficie della palestra) bisogna portare fuori
dall'interramento metà della palestra ed ecco che è sorto quel che si
vede: un parallelepipedo ricoperto di carta stagnola.
La costruzione dell'opera incontra subito qualche inghippo a partire
dal covid19. A seguire l'impresa non prenota subito le travi lamellari
della copertura e quando si muove si perde quasi un anno di tempo.
Nessuno degli amministratori comunali dei progettisti e dei due RUP che
abbia consigliato all'impresa romana di darsi da fare celermente per le
travi lamellari dall'Alto Adige?
Cilegina sulla torta: chi aveva fatto il bando per il progetto aveva
dimenticato di inserire la sistemazione esterna. Ovvio: siamo nel paese
bello da vivere e queste cose succedono regolarmente.
Sebbene al comune fossero stati assegnati 900mila euro, il comune si
accorge che una volta fatto l'appalto per (circa) 750mila euro di
spesa, si accorge che il resto della somma non è disponibile ma viene
trattenuto dallo Stato.
(...)
|
|
|
|
|
|
|
LA TERZA SCONFITTA DI LOCATELLI
COSA VALE UN SINDACO ELETTO DA 1/4 DEGLI ELETTORI?
Per cinque anni il bravo Giovanni Locatelli ha provveduto a diserbare
il più possibile il campo del centrodestra onde evitare che potesse
comparire un potenziale concorrente alla carica di sindaco. Aiutato in
questo dallo storico menefre ghismo dell'elettorato di cen tro destra e
dalla scomparsa della Lega in paese. Eppure la soluzione era a
portata di mano. Ma non di testa e di volontà. Bastava che mettes sero
candidato sindaco la Burini oppure il Cavagna ed avrebbero vinto.
Bastava che tenessero fuori dalla lista personaggi come un Fassi un
Locatelli un Innocenti che si erano già bruciati nella sinda
catura Gandolfi.
In paese ci sono stati tre personaggi di origini “bottegaie” che
hanno tenta to in tutti i modi possibili di diventare sindaci:
Pelizzoli del PCI, Pedretti della Lega e adesso Locatelli non si sa
bene di che parte del centrodestra (siccome è uno che ci mette sempre
la faccia, bada bene a dirlo…). Non si fossero resi disponibili Burini
e Cavagna c'era anche l'ingegnere progettista del centro sportivo
Gamba, uno che aveva alle spalle cinque anni come assessore esterno in
una giunta di centrodestra. Quindi uno che almeno masticava davvero
qualcosa di tecnica amministrazione e (forse anche) politica. L'unico
difetto che poteva avere era di essere RUP del RUP nella palestra della
nuova Rodari oppure co-autore della lottizzazione Merelli poi passata
all'Innocenti (che era in lista).
Da bravi dilettanti allo sbaraglio con a capo un candidato coraggioso
che la cattivissima Serra (l'unica che di politica capisce qualcosa
dentro Vivere Curno) ha sfottuto di par suo dando alla minoranza dei
conigli senza nominare l'animale (il coniglio) sono riusciti
nell'impresa di perdere 316 voti rispetto alle precedenti elezioni.
Le elezioni comunali del 12 giugno hanno visto un calo dei voti presi
dai candidati sindaci di quasi il 10% (da 100 nel 2017 a 90,07 nel
'22).Vivere Curno però perde meno del 2% dei suoi voti (da 1711
della Gamba a 1680 di suo figlio Saccogna). Le due liste di
centrodestra (Locatelli e Carrara candida ti) che nel 2017 avevano
realizzato 1786 voti crollano a 1470 nel 2022 col solo Locatelli
candidato. Tradot to. Se i voti validi complessi vi passano da
100 nel 2017 a 90,07% nel 2022 e il centrodestra scende a 82,30% vuol
dire che ha perso il 7,77%.
Questo sarebbe quindi il prossimo consiglio comunale (a meno di dimissioni presentate subito dopo la nomina):
MAGGIORANZA
Saccogna Andrea (1690)
Ivana Rota (215),
Paolo Pelliccioli (187),
Fabio Ravasio (177),
Paola Bellezza (124),
Mattia Todeschini (72),
Gianfranco Capitanio (59),
Giuseppe Crotti (46),
Maria Raimonda Rizzo detta Miriam (45).
MINORANZA
Locatelli Giovanni (1.470),
Giovanni Sergio Locatelli (132)
Manuel Farina (106),
Paolo Cavagna (98)
I nomi sottolineati “dovreb bero” essere la nuova giunta. Tra parentesi le preferenze.
Tre mandati di sindaco in mano alla stessa formazione politica sono
troppi sotto il profilo della democrazia e della trasparenza. Adesso
siamo arrivati anche alla dinastia: il figlio succede alla madre.
Formalmente tutto regolare peccato che se succede al Sud ci sia sempre
una levata di scudi, invece qui è del tutto regolare. Si coglie una
profonda e terrificante ignoranza di quella che è la storia
repubblicana e il nucleo della sua Costituzione. Neanche il peggio
della prima repub blica mai avuto un esito del genere.
Per di più sempre e solo con gli stessi dirigenti e lo stesso
segretario comunale. Col sovrappiù che nella lista vincente sono
presenti soggetti legati ad istituzioni e associazioni che ricevono
enormi finanziamenti Comune SENZA che partecipino mai a una gara.
Loro organizzano qualcosa di utile, il cittadino che vi partecipa viene
co-finanziato dal comune- e quindi p.e. la chiesa di Curno attraverso
le sue numerose articolazioni riceve una cifra non indifferente. Sono
64.505 euro per il CRE. 14.138 per TuttiXUno. Per il Centro primo
ascolto-Caritas 45.000euro. Portierato sociale 37.391 euro. Servizi
residenziali a favore dei residenti delle case comunali 71.502 euro. A
questa gente non passa neanche per la mente l’amoralità del fatto che
una associazione che finora è stata lautamente finanziata dal Comune -
e lo sarà anche domani!- mandi qualcuno dei propri dirigenti a fare il
candidato e magari anche l’assesso re delegato allo stesso problema già
in mano alla sua associazione originaria.
Ai tempi della prima repubblica i forchettoni democristiani si
spartivano le risorse publiche almeno fingendo una qualche separazione.
Adesso lo fanno direttamente passando dall’ufficio dell’asso ciazione a
quello di assessore. Efficienza perdio!.
|
|
PALESTRA DELLA NUOVA RODARI
ENNESIMO PASTICCIO DELL'ASSESSORE E DEI DIRIGENTI
Come tutti possono vedere il sito attorno alla palestra della scuola
elementare è fermo da mesi come un cantiere abbandonato. Chiesto
all'ufficio appropriato del comune come mai non sia stato
sistemato ci hanno risposto che….
Il Comune aveva dovuto attendere qualche anno per entrare nella lista
per ricevere la sovvenzione statale per la costruzione della nuova
palestra. Una volta ricevuto il finanziamento (900mila euro nel 2019)
il comune aveva provveduto a fare la gara per trovare i progettisti
(torinesi) e poi la gara per la costruzione (a un'impresa romana di cui
non è noto l'indirizzo del magazzino) cui venne affidata per poco più
di 750mila euro.
Prima di tutto i “soliti noti” non appena vedono il
progetto [doveva essere il fiore all'occhiello del trio Morelli
Serra Conti che volevano fare anch'essi il proprio monumento di
affiancare alla biblioteca (monumento leghista)] lo fanno disfare. Il
progetto originale prevedeva che dal piano terra della scuola si
entrasse nella palestra percorrendo uno scivolo in discesa per arrivare
al pavimento della palestra. Il tutto era ideato perché il tetto della
scuola e della palestra fossero tutti allo stesso livello. Togliendo lo
scivolo d'accesso iniziale (per aumentare la superficie della palestra)
bisogna portare fuori dall'interramento metà della palestra ed ecco che
è sorto quel che si vede: un parallelepipedo ricoperto di carta
stagnola.
La costruzione dell'opera incontra subito qualche inghippo a partire
dal covid19. A seguire l'impresa non prenota subito le travi lamellari
della copertura e quando si muove si perde quasi un anno di tempo.
Nessuno degli amministratori comunali dei progettisti e dei due RUP che
abbia consigliato all'impresa romana di darsi da fare celermente per le
travi lamellari dall'Alto Adige?
Cilegina sulla torta: chi aveva fatto il bando per il progetto aveva
dimenticato di inserire la sistemazione esterna. Ovvio: siamo nel paese
bello da vivere e queste cose succedono regolarmente.
Sebbene al comune fossero stati assegnati 900mila euro, il comune si
accorge che una volta fatto l'appalto per (circa) 750mila euro di
spesa, si accorge che il resto della somma non è disponibile ma viene
trattenuto dallo Stato.
Spiegando meglio. Se nel progetto e nell'appalto iniziale fosse stata
compresa anche la sistemazione esterna i soldi per fare i lavori ci
sarebbero ma siccome chi ha fatto il bando l'ha dimenticato, adesso gli
euro per sistemare l'esterno occorre trovarli altrove.
Per trovarli il Comune deve fare una variazione di bilancio per pagare
il progetto ed i lavori. Ma siccome le variazioni di bilancio vanno
approvate prima in giunta e poi in consiglio comunale, date le elezioni
di mezzo, sarebbe potuto accadere che giunta Gamba approvasse la
variazione ma il nuovo consiglio (… con Locatelli sindaco…) magari non
avrebbe approvato la variazione così che la ex giunta Gamba avrebbe
dovuto sborsare di tasca propria il costo.
Quindi adesso si aspetta che si insedino giunta e consiglio nuovi per
approvare le due delibere partire con la gara per la progettazione e
poi la gara per i lavori.
Insomma non c'è opera pubblica di un minimo impegno che non s
|
|
|