|
|
|
|
SE LA CANTANO E SE LA SUONANO DA SOLI
Con lo stile di chi scopre un'aspi de nel lettone il candidato sindaco
Locatelli della destra denuncia una strumentalizzazione delle posizioni
della sua lista rispetto al destino della vecchia Rodari. La lista di
destra sarebbe accusata di volere abolire sia Pianeti prossimi che
Felicittà (lo aggiungiamo noi): non abbiamo letto il post incriminato
dal Locatelli.
Prima di tutto va detto che ne Felicittà e neppure Pianteti Prossimi
sono stati due iniziative granche condivise dall'intera maggioranza che
reggeva la sindaca Gamba SE per arrivarci hanno impiegato dieci anni:
il tempo in cui la Gamba è stata prima assessora deputata e poi sindaca.
Felicittà e Pianteti Prossimi puzzano maledettamente di elettoralismo
da pochi denari visto che sono nati una stagione prima delle elezioni.
Non apparteniamo al pianeta degli ottusi per i quali tutto il
politicamente corretto deve per forza andare bene all'Universo. Il
pianeta del politicamente corretto è quello del debito pubblico a go-go
ragione per cui finché ce n'è, viva ol re.
(....)
ERA UN FASCISTA IL PADRONE DELLE TERRE DEL PRIMO CEMTRO COMMERCIALE
Il candidato sindaco della destra Giovanni Locatelli ha condiviso il
post di Fratelli d'Italia che partecipa e sostiene la sua lista
Obiettivo Curno. Nel post i neofascisti pongono tra le altre una
domanda all'elettorato che riportiamo e poi rinfreschiamo loro la
memoria.
D."Ma davvero i Cittadini di Curno vogliono affidare il proprio futuro,
quello dei loro figli, ad un bravissimo ragazzo di 27 anni che nel
proprio curriculum vitae ha la sola prerogativa di essere figlio del
sindaco uscente? Quali capacità? Quali conoscenze? Quali esperienze
professionali? Cosa ha costruito? Da chi e come sarà "supportato e
sostenuto", da chi arriveranno "opportuni suggerimenti" per scelte
ponderate pro Curno??? Forse tutto è studiato a tavolino, sennò come
potrebbero sorgere altri due centri commerciali?....
R. Non ci pare che il vecchio nucleo (Cavagna Locatelli Carrara* Fassi)
dei candidati della lista Locatelli abbiano finora brillato assai come
maggioranza e come minoranza a secondo dove stavano.
Proseguono quelli di FdI: Forse tutto è studiato a tavolino, sennò
come potrebbero sorgere altri due centri commerciali?. I neofascisti di
FdI fanno finta di non sapere che proprio sulle aree di un fascista è
sorto il primo grande centro commerciale di Curno (quello attualmente
di proprietà della Eurocom- mercial) , quello che pochi anni or sono ha
aumentato la superficie di 5mila mq e l'altro ieri ha ceduto al comune
–con grande scandalo del consigliere Giovanni Locatelli- il
neoparcheggio in metallo sorto a ovest del primo insediamento. Quelle
aree appartenevano al marchese Terzi di Tresolzio il quale venne
nominato ministro degli esteri in quota Alleanza Nazio- nale (che siano
fascisti quelli AN?) nel governo Monti.
(....)
L'UCRAINA E' PERDUTA?
Per quello che possono contare le nostre previsioni quando la Russia
invase l’Ucraina pensavamo (ed abbiamo scritto) che avrebbe occupato
tutta la parte di Ucraina a nord, a est ed a sud del fiume Dnipro o
Dnepr in modo che potesse controllare sia la parte mineraria più ricca
dell’Ucraina che il Mare d’Azof e il Mar Nero. Osservando google earth
si nota che negli ultimi 800 km del fiume vi sono una catena pressoché
ininterrotta di 6 grandi bacini artificiali, chiamati la Cascata di
dighe del Dnepr. Questi bacini sono: il bacino di Kiev (Kyivs'ke) (922
km²), il bacino di Kaniv (582 km²), il bacino di Kremenčuk (2 252 km²),
il bacino di Dniprodzeržyns'k (567 km²), il bacino di Zaporižžja (410
km²) e il bacino di Kachov (2 155 km²). Le dighe che formano questi
bacini sono utilizzate per generare energia idroelettrica, che
corrisponde al 10% circa dell'elettricità prodotta dall'Ucraina. Il
resti viene dal carbone e dalle centrali atomiche. Dall’ultimo bacino
nei pressi di Cherson parte un lunghissimo canale d’irrigazione che
arriva fino all’estremo orientale della Crimea.
(...)
POCHE DECINE DI CITTADINI SEGUONO I GAZEBI DELLE DUE LISTE
Per non fare la figura degli orfanelli che nessuno prende in
considerazione le due liste stavolta hanno scelto di non fare delle
pubbliche assemblee in cui confrontarsi con l'elettorato sui punti dei
propri programmi. Eccoli quindi dispersi sotto gazebi dislocati qui e
la per “incontrare e dialogare” coi cittadini. Le due liste messe
assieme è un miracolo se riescono a mobilitare un centinaio di persone.
Insomma fanno la figura dell'oste che parla bene del proprio vino.
Anzi: di se stessi per primo. Non è un caso che entrambe le liste si
comportino allo stesso modo. La motivazione politicamente corretta per
giustificare i gazebi al posto delle assemblee è quella di “andare
incontro ai cittadini” laddove vivono. Peccato che attorno a questi
gazebi, tranne le poche anime capitate li per caso, ci sia sempre il
solito pollaio di ciascuna lista. Neanche tutti quelli della lista.
(,,.)
|
|
|
|
|
L'UCRAINA E' PERDUTA?
Per quello che possono contare le nostre previsioni quando la Russia
invase l’Ucraina pensavamo (ed abbiamo scritto) che avrebbe occupato
tutta la parte di Ucraina a nord, a est ed a sud del fiume Dnipro
o Dnepr in modo che potesse controllare sia la parte mineraria più
ricca dell’Ucraina che il Mare d’Azof e il Mar Nero. Osservando google
earth si nota che negli ultimi 800 km del fiume vi sono una catena
pressoché ininterrotta di 6 grandi bacini artificiali, chiamati la
Cascata di dighe del Dnepr. Questi bacini sono: il bacino di Kiev
(Kyivs'ke) (922 km²), il bacino di Kaniv (582 km²), il bacino di
Kremenčuk (2 252 km²), il bacino di Dniprodzeržyns'k (567 km²), il
bacino di Zaporižžja (410 km²) e il bacino di Kachov (2 155 km²). Le
dighe che formano questi bacini sono utilizzate per generare energia
idroelettrica, che corrisponde al 10% circa dell'elettricità prodotta
dall'Ucraina. Il resti viene dal carbone e dalle centrali atomiche.
Dall’ultimo bacino nei pressi di Cherson parte un lunghissimo canale
d’irrigazione che arriva fino all’estremo orientale della Crimea.
Dopo 100 giorni di invasione sembra che la Russia abbia
rinunciato previa sconfitta delle forze e della popolazione ucraina
della parte nord. Le immagini dei bombardamenti russi indicano una
strategia che mira a seminare il terrore con l’enorme dispendio di
missili e proiettili inutilmente sparati e finiti anche in zone
senza alcuna rilevanza strategica.
Inutile farsi illusioni. Una guerra di questo tipo dove l’aggressore
non è in grado di dare una spallata decisiva e dove l’aggredito ha alle
spalle un “altro” mondo durerà anni: perlomeno finchè l’Europa non
riuscirà ad avere un autonomia energetica che oggi non possiede. Tre
anni? Forse anche cinque. A meno che l’Europa non decida di passare da
sei mesi ad un anno a pane ed acqua: fatto pressoché impossibile.
A noi pare che negli ultimi giorni anche sui grandi quotidiani inizia a
farsi strada l’idea che l’Ucraina perderà buona parte di se stessa e la
faccenda viene presentata come una sconfitta militare tutto sommato
scontata.
Non che la grande stampa nazionale sia diventata improvvisamente
pacifista ma perché gli Italiani hanno dimostrato che dell’Ucraina
importa assai meno del prezzo della benzina alla pompa e della bolletta
del metano alle famiglie.
Fuori dubbio che l’errore compiuto dall’EU sotto l’egemonia della
Germania merkeliana di mettere nelle mani della Russia le nostre
forniture energetiche non è stata errata perché c’è Putin ma è una
questione politica fondamentale nel mondo moderno: le nazioni che sono
autosufficienti ) o possono diventarlo mano a mano) dal punto di vista
energetico sono le vere potenze mondiali. Obama per primo mirò a questo
traguardo per gli USA, traguardo poi concretizzatosi definitivamente
con Trump.
Il disegno capitalista di sfruttare ogni tipo di risorsa laddove costa
meno ha rivelato la sua fallacia un’altra volta. Credere o fare credere
che il mercato unico mondiale delle materie prime e delle merci sia un
valore a costo zero s’è dimostrato un errore dall’attuale crisi.
Non pensiamo che l’Ucraina perda la guerra contro l’invasore ma
sicuramente il mondo – non solo gli italiani- sono disposti a
sacrificarne una parte per tornare ad una sorta di equilibrio che
consenta di rimettere in moto il sistema precedente.
|
|
SE LA CANTANO E SE LA SUONANO DA SOLI
Con lo stile di chi scopre un'aspi de nel lettone il candidato sindaco
Locatelli della destra denuncia una strumentalizzazione delle posizioni
della sua lista rispetto al destino della vecchia Rodari. La lista di
destra sarebbe accusata di volere abolire sia Pianeti prossimi che
Felicittà (lo aggiungiamo noi): non abbiamo letto il post incriminato
dal Locatelli.
Prima di tutto va detto che ne Felicittà e neppure Pianteti Prossimi
sono stati due iniziative granche condivise dall'intera maggioranza che
reggeva la sindaca Gamba SE per arrivarci hanno impiegato dieci anni:
il tempo in cui la Gamba è stata prima assessora deputata e poi sindaca.
Felicittà e Pianteti Prossimi puzzano maledettamente di elettoralismo
da pochi denari visto che sono nati una stagione prima delle
elezioni. Non apparteniamo al pianeta degli ottusi per i quali tutto il
politicamente corretto deve per forza andare bene all'Universo. Il
pianeta del politicamente corretto è quello del debito pubblico a go-go
ragione per cui finché ce n'è, viva ol re.
Pianeti Prossimi “dovrebbe” riguardare una decina di ragazzi curnesi (e
già questo fortunato numero ridotto dovrebbe fare pensare a qualcosa di
intercomunale in mano all'ASL) ma poi è evidente che i paesi si
interlacciano, ovvio che arrivino persone anche da altre zone dove del
problema si disinteressano. Ormai è sotto gli occhi di tutti come nel
BelPaese ci siano lobby che prima creano e impongono UN problema con
articoli sui giornali, convegni, organizzavano cooperative di
disoccupati alla ricerca di un qualche RdC comunque mascherato e poi
arrivano a proporlo ai Comuni i quali avvertono –se hanno qualche soldo
che avanza: e col covid ne sono avanzati parecchi!- il ritorno
elettorale. Del resto, siamo o non politicamente corretti? Chi sarebbe
quel mascalzone che si permette di dire ai genitori di un bimbo
autistico: arrangiatevi!.
E così il problema era talmente pressante che la sindaca Gam- ba ci ha
messo dieci anni per arrivare alla soluzione. Intanto le persone
autistiche sono invecchiate dieci anni.
Felicittà invece è un altro scandalo. Doppio. E' uno scandalo perché
tutte queste persone hanno una casa, una pensione, hanno insomma tutta
un'assistenza pubblica che in paese almeno 2-300 persone non hanno:
neet, disoccupati, sotto occupati, famiglie numerose improvvisamente
impoverite. Ma poi quando li vedi e ci parli ti rendi conto che il loro
principale problema è quello relazionale: vale a dire in tutta la vita
non hanno costruito qualcosa. Ed hai voglia –basta vedere il programma
di Felicittà- di costruire in qualche mese o anno quello che non hai
costruito in 40, 50, 60, 70 anni d'età.
Questo sarebbe niente: ogni società ha una sua parte ai margini ma
Felicittà DOVEVA e POTEVA essere NON una iniziativa del Comune ma del
Gruppo Anziani e Pensionati (GAP).
In buona sostanza, alla faccia delle dichiarazioni politicamente
corrette per cui saremmo un popolo di volontari dediti al bene
fare guarda caso anche il GAP ha imparato la lezione impartita
dalla giunta Gamba prima al GS Marigolda, poi alla Polisportiva e
siccome certe lezioni servono di esempio, ecco che le iniziative
culturali non sono in mano ad una commissione comunale ma sono
appaltate ad una società di amici dell'assessora. Sarebbe come se la
Scala fosse affidata a Mediaset. Il trasporto amico si sta spegnendo
perché non trova volontari ed alla fine troveranno il sistema di
appaltarlo a qualche coop (già fatto). Che è come accade coll'Oratorio
diventato una succursale che pratica il babysitteraggio
travestito da piano del diritto allo studio. La Chiesa di Curno assieme
alle sue varie articolazioni è il privato (quindi non partecipa a bandi
di gara ma viene finanziata a pie di lista) maggiormente finanziato dal
Comune. Un'occhiata alla pagina 42 del Bilancio Sociale 2021 rende
l'idea.
Si può quindi dire che la sindacatura Serra prima e quella Gamba
poi hanno sostanzialmente demolito il volontariato che viene sostituito
dalle coop oppure da un finto volontariato interamente finanziato dal
Comune. Ovvio che anche gli ultimi giapponesi resistenti abbiano
mangiato la foglia e si domandino: perchè noi dobbiamo lavorare
gratis quando… s'arrangi il Comune?.
Serra e Gamba ci hanno smarronato oltre il sopportabile condendo di
condivisione i loro discorsi salvo che alla fine il GS Marigolda è
stato ridotto a una società privata. La Polisportiva idem. Il GAP è una
conventicola in mano ai pensionati cislini. La parrocchia succhia soldi
dal Comune senza bisogno di partecipare alle gare. Pianeti Prossimi è
affidata a un privato. I doposcuola sono tutti affidati a privati.
Perfino l'asilo è privato e molti ragazzi delle elementari e delle
medie vanno (il 60%?) nelle scuole private in quanto nonostante
l'enorme spesa per il piano del diritto allo studio quello che c'è non
ha la qualità che le famiglie s'aspettano.
Detto questo solo un'amminis- trazione formata in massima parte da
donne –quindi da madri- non hanno nemmeno compreso lo scandalo di avere
una scuola materna finanziata dal comune che sta sul principale
incrocio delle strade comunali. Prima di inventarsi Pianeti Prossimi o
Felicittà delle donne e delle madri con la crapa sulle spalle
dovevano pensare a spostare la San Giovanni Bosco dalla sede attuale
alla vecchia Rodari scambiandosi a costo zero l'uso degli spazi.
Con le camionate di soldi che sono arrivati alla sindacatura Gamba
c'erano tutti i mezzi per ristrutturare i due edifici e gli spazi
esterni: ma siccome queste maggioranze obbediscono alle coop alle onlus
e alla parrocchia, il problema non lo vedono neppure.
Rincorrono i secchielli della rumeta col chip senza accorgersi che nel secchiello meriterebbero di finirci loro prime.
|
|
ERA UN FASCISTA IL PADRONE DELLE TERRE DEL PRIMO CEMTRO COMMERCIALE
Il candidato sindaco della destra Giovanni Locatelli ha condiviso il
post di Fratelli d'Italia che partecipa e sostiene la sua lista
Obiettivo Curno. Nel post i neofascisti pongono tra le altre una
domanda all'elettorato che riportiamo e poi rinfreschiamo loro la
memoria.
D."Ma davvero i Cittadini di Curno vogliono affidare il proprio futuro,
quello dei loro figli, ad un bravissimo ragazzo di 27 anni che nel
proprio curriculum vitae ha la sola prerogativa di essere figlio del
sindaco uscente? Quali capacità? Quali conoscenze? Quali esperienze
professionali? Cosa ha costruito? Da chi e come sarà "supportato
e sostenuto", da chi arriveranno "opportuni suggerimenti" per scelte
ponderate pro Curno??? Forse tutto è studiato a tavolino, sennò come
potrebbero sorgere altri due centri commerciali?....
R. Non ci pare che il vecchio nucleo (Cavagna Locatelli Carrara* Fassi)
dei candidati della lista Locatelli abbiano finora brillato assai come
maggioranza e come minoranza a secondo dove stavano.
Proseguono quelli di FdI: Forse tutto è studiato a tavolino,
sennò come potrebbero sorgere altri due centri commerciali?. I
neofascisti di FdI fanno finta di non sapere che proprio sulle aree di
un fascista è sorto il primo grande centro commerciale di Curno (quello
attualmente di proprietà della Eurocom- mercial) , quello che pochi
anni or sono ha aumentato la superficie di 5mila mq e l'altro ieri ha
ceduto al comune –con grande scandalo del consigliere Giovanni
Locatelli- il neoparcheggio in metallo sorto a ovest del primo
insediamento. Quelle aree appartenevano al marchese Terzi di Tresolzio
il quale venne nominato ministro degli esteri in quota Alleanza Nazio-
nale (che siano fascisti quelli AN?) nel governo Monti.
Se poi ripensiamo alla “professio- nalità politica” dei due vecchi
consiglieri-asses- sori nella giunta Gandolfi: Fassi e Giovanni
Locatel- li, ci torna in men- te la vicenda della biblioteca ai tempi
appunto della giunta Gandolfi.
Fassi e Locatelli, hanno fatto parte come assessori della giunta
Gandolfi che ha tenuto fermi i lavori alla biblioteca ed alla nuova
Rodari SOLO per motivi ideologici.
Nella giunta e nella maggioranza che sosteneva Gandolfi accadde che
l'assessore alle finanze “non si rese conto” di disporre dei 400mila
euro necessari per finire i lavori alla biblioteca. L'attuale candidato
Fassi dichiarò al BGnews che i lavori della biblioteca non potevano
essere terminati in quanto l'impresa non aveva presentato la
documentazione necessaria.
Nei primi mesi della giunta Serra ci fu una spetta- colare polemica in
merito e chi scrive queste note, davanti alla posizione di
Vivere Curno che accusava la minoranza di avere fermato volutamente i
lavori e la minoranza che rispondeva che “mancavano i soldi e le carte”
decise di accedere ai documenti interpel- lando gli uffici tecnico e
ragioneria. Pervenne la documentazione che c'era un avanzo di
bilancio sufficiente per finire i lavori e il dirigente
dell'ufficio tecnico certificò che la documentazione presentata
dall'impresa era completa.
Era nota all'universo mondo la posizione ideologica della maggioranza
Gandolfi di NON finire la biblio- teca come era altrettanto nota la
nulla volontà della stessa maggioranza di NON concludere la scuola
elementare.
Quello che è certo che anche quella volta quel caravan serraglio che
era la maggioranza di centrodestra non ebbe il coraggio di
“metterci la faccia” e presentarsi davanti alla popolazione e dire che
NON volevano ne la biblioteca ne la scuola elementare perché le aveva
iniziate il centrosinistra.
Sempre con la giunta Gandolfi scoppia il caso dell'ex parcheggio Zebra
dove una manina profetica progetta di edificare un voluminosissimo
albergo per conto di un immobiliarista esponente provinciale del
partito di Casini. Il quale immobiliarista poi metterà in lista per le
elezioni alla Camera anche il sindaco Gandolfi.
Il parcheggio Zebra doveva essere un parcheggio standard ceduto
dall'immobiliare proprietaria della discoteca StopLine al Comune di
Curno. Il proprie- tario dell'immobiliare dello StopLine era il segre-
tario dell'on. Moro. In quel momento governava la Lega ed
all'opposizione c'era il centrosinistra col calciatore Perico
capogruppo. Del tutto “casual- mente” accade che la convezione per la
cessione del parcheggio al comune NON viene fatta e la faccen- da
resta sott'acqua finché non compare il mega progetto del
voluminosissimo albergo. Nella maggioranza che sosteneva Gandolfi c'era
anche la Lega di Fassi che era consigliere (forse anche
assessore?) quando la Lega autorizzò lo StopLine e dimenticò la firma
della convenzione. Non ci vuole molto per capire come andarono le
faccende vedendo chi era coinvolto nell'affare StopLine (che sarà un
bagno di sangue per la CARIPLO). Non fu “solo” la Lega a dimenticare la
firma della convenzione ma anche il centrosinistra capitanato Perico
con Pelizzoli Conti e Burini “dimenticò” di vigilare e chiedere conto
alla maggioranza leghista «come mai non firmate la convenzione perché
parcheggio diventi comunale?» .
|
|
POCHE DECINE DI CITTADINI SEGUONO I GAZEBI DELLE DUE LISTE
Per non fare la figura degli orfanelli che nessuno prende in
considerazione le due liste stavolta hanno scelto di non fare delle
pubbliche assemblee in cui confrontarsi con l'elettorato sui punti dei
propri programmi. Eccoli quindi dispersi sotto gazebi dislocati qui e
la per “incontrare e dialogare” coi cittadini. Le due liste messe
assieme è un miracolo se riescono a mobilitare un centinaio di persone.
Insomma fanno la figura dell'oste che parla bene del proprio vino.
Anzi: di se stessi per primo. Non è un caso che entrambe le liste si
comportino allo stesso modo. La motivazione politicamente corretta per
giustificare i gazebi al posto delle assemblee è quella di “andare
incontro ai cittadini” laddove vivono. Peccato che attorno a questi
gazebi, tranne le poche anime capitate li per caso, ci sia sempre il
solito pollaio di ciascuna lista. Neanche tutti quelli della lista.
Il problema è che tranne quei pochi che erano già in consiglio comunale
(e restano nelle nuove liste) gli altri non sanno nemmeno di cosa
dovrebbero parlare o rispondere agli elettori. Spesso neanche i vecchi
consiglieri sanno bene cosa hanno fatto finora.
Vivere Curno e Obiettivo Curno sanno benissimo che in paese c'è un
nutrito elettorato che vorrebbe prenderli a botte e quindi meglio
defilarsi e proteggersi dietro un gazebo. Il gazebo è nostro e lo
gestiamo noi.
Quello che dovrebbe essere l'elettorato storico di Vivere Curno è
diventato l'elettorato opportunista di quelli che cercano soluzioni a
breve al minor costo possibile. Infatti “quelli che possono” i propri
figli li tengono lontani dai servizi paesani. Quelli che possono e
quelli che non hanno realizzato che del CVI1 o del CVI2 oppure
del Centro Prelievi sono scelti se costano meno e sono più accessibili
di altrettanti sparsi per ogni dove nei comuni contermini.
Ormai il “comune” inteso come insieme di persone con qualcosa in comune
è scomparso. Curno è esattamente un dormitorio appiccicato a un mega
centro commerciale esattamente come lo sono Longuelo oppure Mozzo
oppure Treviolo Albegno Curnasco.
Come vanno deserte le sedute del consiglio comunale altrettanto deserti
sono i gazebi e le auto-rappresentazioni delle liste. Dove parlano SOLO
i candidati. Alla fine della storia i sindaci sono degli amministratori
di condominio e i programmi sono la fotocopia l'uno dell'altro dal
momento che le lobby che saccheggiano le risorse pubbliche operano in
maniera estesa e predatoria dappertutto
|