A GUARDARE ALLE COLLINE  28MAGGIO 2022

























































Di cosa parliamo in questa pagina.




















SIAMO SENZA ACQUA MA NON HANNO IL CORAGGIO DI DIRLO
Le acque di Lombardia sono tutte in mano alla Lega. Non è colpa della Lega ovviamente se non piove e non è nevicato da dicembre dell'anno scorso. Sei mesi senza pioggia. Finora comunque nessuno è stato in grado di spiegare la ragione per cui manca il 70% dell'acqua sia quella nei bacini montani che quella in falda. Nessuno pare occuparsene troppo ed i provvedimenti  sono delle piccole pezze per tirare a campare sperando in giove pluvio.
Da dicembre 2021 alla fine di aprile 2022 mancano almeno 500 mm di pioggia sul territorio bergamasco. Cinquanta centimetri: più o meno –anzi: siamo a 60-70cm in certe zone- mezzo metro di acqua che non è piovuta. Non è caduta  ne come acqua ne come neve ed è sicuro che questa estate dovremo razionare l'acqua dal momento che se in un anno in bergamasca ne cadono all'incirca 142 cm significa che abbiamo un deficit superiore a 1/3. Per di più nella stagione che è più necessaria sia per abbeverare l'uomo e gli animali che per irrigare le campagne.
(...)

CUCINA NOSTRANA
IL bello è che non si vergognano nemmeno. Non capiscono nemmeno che dovrebbero vergognarsi. Lunedi sera auto presentazione del listone dell’Oratorio Jerzy Popieluszko di Curno col delfino Saccogna che si candida a succedere alla regina madre Gamba ed alla nonna Serra. Presente anche la trisnonna Morelli e il sempreverde Conti consigliere da sei lustri sempre a far danni nei lavori pubblici e nell’urbanistica.  L’esordio è stato quello classico della lista: mezz’ora di traffico con cavetterie varie per istallare il proiettore e collegarlo con un computer.  Serata noiosissima coi candidati che hanno ripetuto quel che avevano già detto sul sito. Unici diversivi la coppia Serra-Pelizzoli che si davano di gomito a nostro avviso  piuttosto nervosi. Assieme al solito pensionato rompi che trova traffico quando lui esce di casa alle diciotto per l’apericena e si lamenta dei troppi centri commerciali dimenticando quanto siano invece comodi per raccattare fondi che ingrassano quel mega babysitteraggio che è il piano del diritto allo studio. Così fatto appunto per consentire il part time  delle donne e delle mamme nel commercio: tre ore a mezzogiorno e tre alla sera pagate metà dritte e metà storte. Così anche le donne lavorano: dicunt. Infatti Curno è un paese dove i cittadini guadagnano mediamente  duemila euro meno dei treviolesi e quasi ottomila meno dei mozzesi.
Gli interventi hanno confermato quel che sapevamo già: se vinceranno faranno i cazzi loro, esattamente come hanno fatto la Gamba, la Serra, la Morelli dal momento che i loro programmi sono come un sacchetto della esselunga: si allunga e si accorcia in base a quel che metti.
(...)

VIVERE CURNO NEGA LA PAROLA AI CITTADINI
Non è un caso che nel programma degli incontri di Vivere Curno cogli elettori non sia previsto un dibattito sul futuro del paese al di la del volare alto che è il classico gioco sporco dei politici per infinocchiare gli elettori generalmente del tutto impreparati a pensare al futuro del proprio paese. La politica non da mai occasione di dibattere e quindi ogni discorso generalmente comincia e finisce in vacca. Nel programma parleranno del"l'Europa e il territorio" serata sul PNRR con G. Gori e G. Guerini (non dicono chi sia questo Guerini…). Si interrogheranno con una  “Colazione per Valorizzare il Parco del Brembo”. Parco con la Pi minuscola:tanto per fare intendere… . Si interrogheranno sul “futuro della Marigolda con un aperitivo al Bar dei Portici. Non senza dimenticare ” Il rapporto con Bergamo da discutere sotto un gazebo in via Trieste”. L'unica serata sarà quella con la presenza della coppia Gori&Guerini ma sappiamo già come andrà a finire: parlerà Gori, parlerà Guerini, parlerà il Delfino, parlerà il futuro assessore al territorio Peliccioli e poi saranno le ore 23 e 30 minuti e quindi tutti a casa. Salvo qualche intervento di uno-due tromboni che recitano la poesia in lode della gamba e del suo Delfino.
(...)


















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!


































































































































































































































FRATELLI D'ITALIA NON SONO FASCISTI?
Bisognerebbe dire semmai... alla malora!. Questo è un post sulla pagina FB di L'obiettivo Curno e proprio quel riferimento “per la nostra famiglia poiché abbiamo con grande onore un eroe nazionale di guerra partigiano di Curno che fù ucciso proprio dai fascisti e nazisti a 18 anni a Petosino” possiamo pensare si riferisca a Luciano Tironi, nato a Mozzo (Bg), il 30/7/1925, residente a a Mozzo (Bg), operaio, appartenente alla Bgt. Fiamme Verdi “Fratelli Calvi Valbrembo”.
Se davvero chi scrive si ritiene erede di Luciano Tironi, si domandi come mai sta in lista coi fascisti di Fratelli d'Italia. Poi sugli errori tragici compiuti dal Btg. Fiamme Verdi Fratelli Calvi di Valbrembo si informi meglio sul suo comandate-fondatore: un prete che portò al massacro i suoi uomini e venne fatto fuggire in Svizzera per scappare alla vendetta dei genitori e fratelli di chi venne fucilato che volevano fargli la pelle.

Nella sequenza di post brillano un paio da parte di un agente immobiliare locale  grande sportivo nel settore dello sci e della bicicletta, organizzatore di corsi estivi di mountain bike per ragazzini. Insomma una specie di CRE ciclistico: indubbiamente meglio dello stare sotto un tendone.
Ecco alcune chicche ideologiche del postatore in questione.
L'incipit
Mah sicuro che Fratelli d'italia sia fascista? Anche Partigiani hanno ucciso in tempo di guerra a volte persone Innocenti. Ricordiamo le Foibe...che forse volutamente da Comunista eviti di ricordare o I dittatori comunisti come Stallin e Lennin o Mao....é assurdo che oggi quando ci sono elezioni si torni a parlare di Fascismo ma forse i veri fascisti sono coloro che lo imputato a chi ad oggi vive in un paese democratico e libero da dittature.

Un po' del seguito
Se il Comunismo ha scritto la costituzione e é legale cantare bella ciao dovrebbe esserlo anche per altre canzoni....ma d'altronde siamo sotto una dittatura comunista perenne..Fratelli d'Italia mi sembra un partito ANTIFASCISTA. Molti che ci hanno costernato vedi PD & Company anno fatto peggio del fascismo ci hanno messo a pane e acqua ma per loro é legale

Poi passa alle minacce:
Ovviamente le discussioni sono tra noi essendo u argomento delicato ma attento che a lungo andare da qualcuno ti becchi una querela o una denuncia...

Per concludere:
il Fascismo in Italia é stato debellato ma ad oggi il ComuniSmo no tant'è che Bella Ciao la canti ancorale vuoi sostenere che Lenin Stalin Mao non "hanno fatto peggio di Benito e Hitler? Le Foibe cosa sono? Chi le ha fatte? Forse una parte di Partigiani che tanto Partigiani non erano?

E dire che la persona in questione è anche genitore e organizza corsi sportivi per dei ragazzini , corsi che ricevono anche finanziamenti da parte del Comune.


SIAMO SENZA ACQUA MA NON HANNO IL CORAGGIO DI DIRLO
Le acque di Lombardia sono tutte in mano alla Lega. Non è colpa della Lega ovviamente se non piove e non è nevicato da dicembre dell'anno scorso. Sei mesi senza pioggia. Finora comunque nessuno è stato in grado di spiegare la ragione per cui manca il 70% dell'acqua sia quella nei bacini montani che quella in falda. Nessuno pare occuparsene troppo ed i provvedimenti  sono delle piccole pezze per tirare a campare sperando in giove pluvio.
Da dicembre 2021 alla fine di aprile 2022 mancano almeno 500 mm di pioggia sul territorio bergamasco. Cinquanta centimetri: più o meno –anzi: siamo a 60-70cm in certe zone- mezzo metro di acqua che non è piovuta. Non è caduta  ne come acqua ne come neve ed è sicuro che questa estate dovremo razionare l'acqua dal momento che se in un anno in bergamasca ne cadono all'incirca 142 cm significa che abbiamo un deficit superiore a 1/3. Per di più nella stagione che è più necessaria sia per abbeverare l'uomo e gli animali che per irrigare le campagne.
Il problema è che per coprire almeno metà dell'acqua che manca abbiamo davanti una brutta prospettiva, Se l'acqua che manca piovesse in un mese avremmo enormi danni all'agricoltura  ed all'economia in generale assieme a grandi problemi di tenuta del territorio. Meglio che non piova in questo modo.
Meglio neanche immaginare una serie di acquazzoni.
Insomma ci stiamo avviando verso un'estate  con la produzione agricola dimezzata, con l'acqua potabile sicuramente razionata (in qualche posto ci sarà solo sei ore al giorno), e di conseguenza un aumenti dei prezzi degli alimenti.
Il quadro non è quindi di quelli belli e la politica pare proprio che se la stia facendo sotto dal momento che non parla. Quando la politica tace su un problema vuol dire che non sa che fare.
Così assieme agli ultimi (ultimi: sperem…) morti e malati di covid19 dobbiamo fare i conti coi maxi rincari energetici metano benzina elettricità, coi riflessi della guerra in Ucraina e lo spettro del vaiolo delle scimmie.
Un quadro di quelli niente affatto felici.
Coll'acqua l'Occidente fa come la Russia col gas e il petrolio: sta buttando via il proprio futuro. Probabilmente oltre alle navi rigassificatrici per rifornirci del gas liquido americano avremo bisogno di un buon numero di dissalatori che rimettono in circolo l'acqua dal momento che -é una verità rivelata- la quantità di acqua sulla terra  è sempre la stessa e quindi occorre rimettere in sesto il ciclo. Una volta l'acqua evaporava dal mare saliva in cielo e pioveva in terra: descritta spannometricamente. Oggi – anzi: da domani- il ciclo sarà dissalare l'acqua del mare, riportarla a terra e lasciarla defluire a mare dopo averne bevuto una parte ed usata la restante per irrigare le campagne.
Mancando 1/3 dell'acqua al settentrione italiano questo significa una perdita della produzione agricola forse anche maggiore con tutte le conseguenze in cascata. Se l'annata si conclude mantenendo questo deficit idrico possiamo dire che perderemo l'1% o l'1,5% del Pil nazionale.
Intanto Uniacque ha emesso il suo decalogo per usarla in modo consapevole: bastasse questo!.

CUCINA NOSTRANA
IL bello è che non si vergognano nemmeno. Non capiscono nemmeno che dovrebbero vergognarsi. Lunedi sera auto presentazione del listone dell’Oratorio Jerzy Popieluszko di Curno col delfino Saccogna che si candida a succedere alla regina madre Gamba ed alla nonna Serra. Presente anche la trisnonna Morelli e il sempreverde Conti consigliere da sei lustri sempre a far danni nei lavori pubblici e nell’urbanistica.  L’esordio è stato quello classico della lista: mezz’ora di traffico con cavetterie varie per istallare il proiettore e collegarlo con un computer.  Serata noiosissima coi candidati che hanno ripetuto quel che avevano già detto sul sito. Unici diversivi la coppia Serra-Pelizzoli che si davano di gomito a nostro avviso  piuttosto nervosi. Assieme al solito pensionato rompi che trova traffico quando lui esce di casa alle diciotto per l’apericena e si lamenta dei troppi centri commerciali dimenticando quanto siano invece comodi per raccattare fondi che ingrassano quel mega babysitteraggio che è il piano del diritto allo studio. Così fatto appunto per consentire il part time  delle donne e delle mamme nel commercio: tre ore a mezzogiorno e tre alla sera pagate metà dritte e metà storte. Così anche le donne lavorano: dicunt. Infatti Curno è un paese dove i cittadini guadagnano mediamente  duemila euro meno dei treviolesi e quasi ottomila meno dei mozzesi.
Gli interventi hanno confermato quel che sapevamo già: se vinceranno faranno i cazzi loro, esattamente come hanno fatto la Gamba, la Serra, la Morelli dal momento che i loro programmi sono come un sacchetto della esselunga: si allunga e si accorcia in base a quel che metti.
Altra certezza è che non hanno uno straccio di idea per dare un futuro diverso al paese che non sia  la monocultura commerciale sposata 40 anni or sono da Dc, PSI e PCI (non tutti quelli del PCI). Semper fidelis. Non hanno uno straccio di idea su come organizzare un comune dove non esiste un ufficio tecnico (è come una stazione  delle corriere: chi ci lavora vanno e vengono in massa). Non hanno uno straccio di idea su come organizzare l’ufficio IMU: oggi appaltato a una ditta emiliana che lavora sulle carte catastali e google maps. Non hanno uno straccio di idea sul “che fare” dell’amplissima zona  tra via Carlinga e i Briaschi denominata genericamente “orto botanico”. Balbettano improbabili “cose” lungo il Brembo dove non c’è un parcheggio uno di numero e s’accorgono a opera finita che lungo la pista manca un cestino uno, una panchina una, una vedovella una. Dai sotto con un altro mazzo di appaltini. Non hanno uno straccio di idea del che farne della Segretaria comunale: che sarebbe ora di sbolognare a qualche altro paese bello da vivere. Qualcosina di certo è apparso: daranno un incarico a qualche studio esterno che segnali al comune i vari bandi per beccare fondi EUROPEI E NAZIONALI. Vuoi che non pensassero ad un incarichino?. Speriamo che non siano acuti come quelli che hanno completamente scentrato i PEF dei CVI1 e 2. Pare che –ma è solo un pare che…- anziché vendere all’enel la corrente inutilizzata prodotta dai pannelli solari istallati qui e la creeranno un accumulatore. Hanno promesso che potremo andare all’ospedale in biciletta: peccato che Bergamo sia già arrivato e noi non siamo neanche partiti. Comunque garantiscono che  l’indomani il paese bello da vivere sarà ancora più bello. Insomma. Una famiglia  mentre alleva i figli ne immagina e progetta il futuro. Questi qui invece pensano solo al presente e quindi avanti marcc.


I tori scendono nell'arena. Dell'idea di proporre un dibattito tra i due candidati sindaci alle prossime elezioni se n'era già discusso (ironicamente) nelle “alte palle” di chi conosce caratteri cultura persone immaginando che uno non ci sarebbe stato di sicuro. Invece con sprezzo del pericolo – come si dice- quando il candidato dell'oratorio ha proposto un dibattito a quello delle destre, quello non s'è tirato indietro. Il fatto è che l'idea del dibattito non è sortita dalla crapa del candidato dell'oratorio ma –ci scommettiamo- dalla crapa di un leghista: magari quello che disegnato le corna al candidato sindaco delle destre?. Dato per scontato che ormai la politica si condensa in una assemblea pubblica dove parlano “SOLO loro” per  raccontare balle: “loro ascoltano” adesso anche nel paese bello da vivere arriva il “dibattito” tra candidati. Vedremo chi sarà  il “moderatore” nel senso che prima devono concordare gli argomenti su cui dibattere badando bene a non disturbarsi troppo visti i cadaveri politici che entrambi hanno alle spalle. Quindi tutti in piazza sabato 5 alla sera. I tori scendono nell'arena.


Sempre per restare nella serie “uno zoccolo e una scarpa” oppure nell'altro filone: “fare qualcosa ma che non sia mai finito come si deve” che è l'imprinting dei lavori pubblici del nostro comune è successo anche stavolta col rifacimento del marciapiedi tra il Bettinelli e l'asilo. Oltre la cazzata dell'alberello messo li che morirà dopodomani la pavimentazione NON è ne identica a quella della piazza della chiesa e nemmeno a quella dei gobbi nella strada presso il ristorante. Ma c'è di peggio. Uno immagina che rifacciano il marciapiedi e lo colleghino con quello della piazza. Nossignori! Il nuovo marciapiedi si ferma sull'angolo della via e non arriva nemmeno davanti all'ingresso della S.G.B. Chissà quanti milioni erano necessari per pavimentare quei 100mq per completare l'opera. Non ancora contenti delle cazzate inanellate date un'occhiata alle pendenze e immaginate quando ci sarà un po' ghiacciato. Insomma l'ass. Conti non si smentisce mai: un'opera finita per lui non può esistere.


VIVERE CURNO NEGA LA PAROLA AI CITTADINI
Non è un caso che nel programma degli incontri di Vivere Curno cogli elettori non sia previsto un dibattito sul futuro del paese al di la del volare alto che è il classico gioco sporco dei politici per infinocchiare gli elettori generalmente del tutto impreparati a pensare al futuro del proprio paese. La politica non da mai occasione di dibattere e quindi ogni discorso generalmente comincia e finisce in vacca. Nel programma parleranno del"l'Europa e il territorio" serata sul PNRR con G. Gori e G. Guerini (non dicono chi sia questo Guerini…). Si interrogheranno con una  “Colazione per Valorizzare il Parco del Brembo”. Parco con la Pi minuscola:tanto per fare intendere… . Si interrogheranno sul “futuro della Marigolda con un aperitivo al Bar dei Portici. Non senza dimenticare ” Il rapporto con Bergamo da discutere sotto un gazebo in via Trieste”. L'unica serata sarà quella con la presenza della coppia Gori&Guerini ma sappiamo già come andrà a finire: parlerà Gori, parlerà Guerini, parlerà il Delfino, parlerà il futuro assessore al territorio Peliccioli e poi saranno le ore 23 e 30 minuti e quindi tutti a casa. Salvo qualche intervento di uno-due tromboni che recitano la poesia in lode della gamba e del suo Delfino.
Vietato quindi parlare del futuro del paese anche perché siccome l'hanno costruito così brutto proprio quelli di Vivere Curno (e loro padri e madri putativi) sempre secondati dalle maggioranze leghiste e di centrodestra (una sola per fortuna) evidente che andranno avanti per la stessa strada salvo inondare i cittadini di paroloni che nessuno comprende  per concretizzarsi in un paese senza un parco che sia tale. Senza un marciapiedi finito che sia tale. Senza un centro che sia tale: metà in piazza del comune e metà dalle parti del cimitero.
Insomma a questa gente va bene che gli abitanti di Curno siano più poveri dei Mozzesi di ottomila euro e di un paio di miglia