A GUARDARE ALLE COLLINE  06 MAGGIO 2022

























































Di cosa parliamo in questa pagina.




















CUCINA NOSTRANA IN ATTESA DEL 12 GIUGNO
Il centrodestra curnese ( o quello che si richiama ad esso: forzisti leghisti fascisti chissà chi) non ha ancora presentato il candidato sindaco e nemmeno uno dei tanti candidati (12) necessari. Azzardo un'ipotesi. Secondo me il candidato sindaco Locatelli non è dato vincente ne da molti di quelli della sua stessa lista e nemmeno da parte dei partiti (più o meno di riferimento) a livello provinciale. Ma mano che lo conoscono anche i suoi futuri colleghi si rendono conto che non ha la stoffa per tenere insieme una lista e nemmeno per governare. Si trova nella situazione di non totale fiducia da parte dei suoi candidati ma questi si rendono anche conto che è l'unico che ha il minimo di esperienza per creare una lista. Del resto ha alle spalle due insuccessi e il buonsenso dovrebbe consigliargli che lista che perde meglio cambiare almeno il capolista. Poi si sa che a livello locale  c'è un gran pezzo di elettorato leghista che manco morti lo voterebbero e quindi sarebbe il caso di farsi da parte e curare assieme al suo socio Conti (vicesindaco della giunta Gamba e sempiterno sostenitore del grande commerciale) la lottizzazione che i rispettivi padri hanno lasciato loro in eredità. In certi casi meglio non metter mai più naso in comune.
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INAUGURATA LA PISTA PEDONALE E CICLABILE LUNGO IL FIUME
CINEGIORNALE D'EPOCA
Con un filmato lungo quasi un'ora dal titolo romantico “un sogno che diventa realtà” la sindaca Gamba celebra l'inaugurazione della pista ciclabile lungo il fiume Brembo e la passerella sul Quisa. Qualcosa che fa ricordare un mix tra la settimana INCOM e i filmini in superotto del ragionier Fantozzi. Non a Rimini ma sul Brembo. Ne diamo il collegamento: https://www.youtube.com/watch?v=NWSwCzZl8yw
Una spesa pazzesca per un'opera del tutto fuori misura che offende il buonsenso e l'ambiente. Portata a termine in oltre cinque anni di inutili e costosi traffici cartacei combinati da persone che miravano soprattutto a inventarsi ogni sorta di trappola per guadagnarsi un incarico e quindi emettere una parcella. Occhio croce la carta è costata più della pista.
Un'opera che durerà neanche fino alla prossima primavera dal momento che è una sorta di autostrada per ciclisti elettrici sovrappeso.  Vedi filmato con quelli di FIAB.
Nonostante la vagonata di soldi che hanno speso l'opera è a rischio idraulico (negli ultimi vent'anni il torrente e il fiume hanno sommerso almeno una decina di volte il livello più alto della passerella) e l'insieme è di uno squallore atroce: manca una vedovella. Manca qualche seduta. La staccionata sta in piedi per miracolo. C'è persino una recinzione di metallo plastificato. Non c'è un albero uno. Non c'è un cestino per gettarvi la pattumiera.


















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!




































































































































































































































CUCINA NOSTRANA IN ATTESA DEL 12 GIUGNO
Il centrodestra curnese ( o quello che si richiama ad esso: forzisti leghisti fascisti chissà chi) non ha ancora presentato il candidato sindaco e nemmeno uno dei tanti candidati (12) necessari. Azzardo un'ipotesi. Secondo me il candidato sindaco Locatelli non è dato vincente ne da molti di quelli della sua stessa lista e nemmeno da parte dei partiti (più o meno di riferimento) a livello provinciale. Ma mano che lo conoscono anche i suoi futuri colleghi si rendono conto che non ha la stoffa per tenere insieme una lista e nemmeno per governare. Si trova nella situazione di non totale fiducia da parte dei suoi candidati ma questi si rendono anche conto che è l'unico che ha il minimo di esperienza per creare una lista. Del resto ha alle spalle due insuccessi e il buonsenso dovrebbe consigliargli che lista che perde meglio cambiare almeno il capolista. Poi si sa che a livello locale  c'è un gran pezzo di elettorato leghista che manco morti lo voterebbero e quindi sarebbe il caso di farsi da parte e curare assieme al suo socio Conti (vicesindaco della giunta Gamba e sempiterno sostenitore del grande commerciale) la lottizzazione che i rispettivi padri hanno lasciato loro in eredità. In certi casi meglio non metter mai più naso in comune.

Vivere Curno  aveva iniziato a presentare i suoi candidati (oltre al delfino della sindaca: suo figlio) con la mitica assessora Rota. Seguita subito dopo col “curato laico” dell'oratorio di Curno: Fabio Ravasio. Ravasio è uno di quelli che non hanno la faccia tosta: lui ce la mette. E fa bene visto che l'oratorio di Curno  se non ci fossero i finanziamenti del Comune per le varie attività che s'inventa, dovrebbe chiudere i battenti. Il Comune per la parrocchia è una generosa mammella: peccato che nessuna delle sue attività per le quali riceve lauti finanziamenti da parte del comune siano CERTIFICATE. Insomma: non si capisce se servono  distribuire un po' di mance ai volontari che li fanno oppure servono ai ragazzi che frequentano oppure  appartengano a quel “maxi babysitteraggio” che è il piano del diritto allo studio partorito dalle acute menti della maggioranza e votato in blocco anche dalla minoranza. La torta più è grande meglio spartirsela in due?. Le persone trasparenti che ricevono finanziamenti dal comune (non personali ma dell'organizzazione che manovrano)  non dovrebbero mai fare il salto passando da ricchi percettori di finanziamenti pubblici al ruolo di chi li dispone nel futuro. Ma forse queste sottigliezze fanno finta di non capirle. Scusi Ravasio: ma è vero che i volontari che fanno le attività co-finanziate dal comune li pagate in nero?. Sono voci che si sentono  da parte di certe mamme nei bar. Può smentire?.

Ci mancava proprio uno come lui. Uno che legge la sua allocuzione al popolo bove: votatemi. E' comparso stasera nel tinello di casa col papiro-allocuzione in mano. E' un altro di quelli che non c'è assemblea (di Vivere Curno) che non perde l'occasione di  mollare una generosa leccata di culo alla maggioranza. Speriamo che poi si disinfetti il cavo orale. Va bene che ha fatto l'esperia e non il classico però fare sempre la figura del prezzemolo che va in tutte le salse, forse…. Così abbiamo saputo che è nientemeno che il presidente di “trasporto amico”.
Capitanio  è un altro come  Ravasio che sopravvivono coi fondi del comune. Non personalmente ma l'organizzazione che reggono. Anche lui è uno di quelli che non ha capito che in queste condizoni sarebbe meglio stesse a casa o solo a capo dell'associazione. Invece passa da percettore di fondi pubblici e distributore degli stessi. Manco l'abc della trasparenza e della democrazia conoscono questi due.


Per fare dignitosamente il consigliere comunale bisognerebbe avere alle spalle almeno una decina di anni di studio accurato delle delibere-determinazioni del proprio comune. Bisognerebbe conoscere la legge sugli appalti per come l'hanno esaminata quelli che ne conoscono il dritto e il rovescio. Se non altro per essere in grado di capire se i dirigenti la applicano con formale e ineccepibile fellonia o nel rispetto dei suoi principi. L'Italia dal 2007 in avanti sé data una legge sugli appalti che è il lievito madre di una nuova tangentopoli. Il bello è che via via l'hanno peggiorata invocando semplificazione sviluppo trasparenza. Ormai gli appalti o l'assegnazione degli incarichi è un affare privato  tra pochi fortunati e il funzionario. Il quale ovviamente –non si dica mai!- non è imboccato dalla politica. Anziché fare gare d'appalto con regole ferrate e aperte a tutti che garantiscono la qualità vengono usati protocolli il più colabrodo possibile. Ragion per cui l'impresario più ammanigliato o peggiore oppure il professionista disoccupato saranno quelli che vincono. Esemplare la storia dei CVI. Non contenti di questo ecco che mettono in lista direttamente quelli che finora hanno ricevuto i fondi dal comune: di sicuro loro hanno già l'esperienza di sapere come si fa.


INAUGURATA LA PISTA PEDONALE E CICLABILE LUNGO IL FIUME
CINEGIORNALE D'EPOCA
Con un filmato lungo quasi un'ora dal titolo romantico “un sogno che diventa realtà” la sindaca Gamba celebra l'inaugurazione della pista ciclabile lungo il fiume Brembo e la passerella sul Quisa. Qualcosa che fa ricordare un mix tra la settimana INCOM e i filmini in superotto del ragionier Fantozzi. Non a Rimini ma sul Brembo. Ne diamo il collegamento: https://www.youtube.com/watch?v=NWSwCzZl8yw
Una spesa pazzesca per un'opera del tutto fuori misura che offende il buonsenso e l'ambiente. Portata a termine in oltre cinque anni di inutili e costosi traffici cartacei combinati da persone che miravano soprattutto a inventarsi ogni sorta di trappola per guadagnarsi un incarico e quindi emettere una parcella. Occhio croce la carta è costata più della pista.
Un'opera che durerà neanche fino alla prossima primavera dal momento che è una sorta di autostrada per ciclisti elettrici sovrappeso.  Vedi filmato con quelli di FIAB.
Nonostante la vagonata di soldi che hanno speso l'opera è a rischio idraulico (negli ultimi vent'anni il torrente e il fiume hanno sommerso almeno una decina di volte il livello più alto della passerella) e l'insieme è di uno squallore atroce: manca una vedovella. Manca qualche seduta. La staccionata sta in piedi per miracolo. C'è persino una recinzione di metallo plastificato. Non c'è un albero uno. Non c'è un cestino per gettarvi la pattumiera.

La Gamba  era tutta gasata per la conclusione di quest'opera ma oltre a dimenticare la spesa spaventosa dimentica che è stato possibile realizzarla perché quando venne  approvato il PRIMO PRG comunale qualcuno  propose di inserire una norma di protezione dell'area che –nonostante i magheggi della dc prima e della lista Serra&Gamba poi-  verde era e verde è rimasta. Non è diventata quel casino che è il Parco Callioni e l'ex area del frantoio Benzoni  subito a valle di Curno.

L'Isolotto apparteneva a tre proprietari. Due sono rimasti tal quali senza cedere un metro quadro al Comune ma facendosi pagare  un lauto compenso per cedere i diritti di passaggio ai costruttori della centralina. Il terzo con la cessione di circa 90.000 metri quadri inseriti nell'Isolotto, ha ottenuto dal Comune di Ponte san Pietro un terreno edificabile di proprietà comunale, circa 5.000 metri quadri in prossimità del Policlinico con la possibilità di edificarvi 15mila mc di residenziale e in aggiunta a circa 400.000 euro che il Comune dovrà sborsare, anche a rate, per la differenza fra il valore d'esproprio dell'area dell'Isolotto ed il minore valore commerciale dell'area comunale, visto l'enorme divario delle superfici oggetto della permuta. Senza contare che il pubblico ha guadagnato anche dalla cessione dei diritti per costruire la centralina idroelettrica.
La storia di questa parte di Isolotto diventato pubblico ha qualche collegamento anche col paese bello da vivere in quanto prima apparteneva a un dottore delle vene varicose che operava al Policlinico come la cascinetta  in cima a via Marigolda a ridosso della SP470 (sui cui parte di terreni verrà costruita la rotonda di via Lecco) salvo poi passare post mortem ai nipoti. Sempre della medesima stirpe erano le aree attorno a S. Olorio.