A GUARDARE ALLE COLLINE  13 MARZO 2022

























































Di cosa parliamo in questa pagina.





















LA VERITA' SUL C.D. RADDOPPIO DELLA FERROVIA
Che ci sia stato un comodo fraintendimento tra il messaggio della politica (raddoppia la linea ferroviaria da Montello a Ponte san Pietro inteso come la creazione di una seconda coppia di binari) e quanto (sott)inteso da Trenord (RFI+Regione Lombardia) vale a dire raddoppiano le corse sulla linea esistente è praticamente sicuro visto che la politica nazionale, per sostenere in qualche modo quei pochi sindaci di centrosinistra esistenti ancora al nord, ha fatto la mossetta di mettere sul piatto la cifra di 170 milioni. Sempre di “raddoppio” si tratta ma non è la stessa cosa. Da li la faccenda è stata sbolognata agli sprovveduti (leggasi: imbrogliati)  elettori: ci saranno ennemila  treni simil metropolitana che fermeranno in ennemila posti da Ponte san Pietro a Montello. Chissà perché poi Montello.
A metà sceneggiata comincia a comparire la verità. I binari raddoppiano SOLO tra il quartiere S.Tomaso di Bergamo fino a 200mt ad est del passaggio a livello di via Roma del paese bello da vivere. In questo modo anche il centrodestra e la lega concordano con l'idea visto che 170 milioni anche se gettati in una operazione inutile non sono noccioline per il loro elettorato di riferimento che conta soprattutto per i finanziamenti che danno ai partiti visto che chi fa certo i lavori non sono imprese del posto.
(...)

LA FUGA PROVOCATA DALL'UCRAINA E' UNA PULIZIA ETNICA
Chissà cosa se ne farà Putin di un'Ucraina con gran parte distrutta da una guerra che pare condotta solo per fare scappare gli ucraini non russofoni dalla loro terra?. Tra l'altro neanche minimamente amato dai russofoni dell'Ucraina?. Davvero sta conducendo una “pulizia etnica” in versione soft per togliere di mezzo quella popolazione che domani potrebbe essere ostile (anche) a un governo fantoccio amico della Russia?.
L'Ucraina  si stima abbia una popolazione di 44 milioni di abitanti e ne abbia in giro per il mondo –ucraini scappati dalla patria nell'ultimo decennio- neanche due milioni compresi quelli fuggiti negli ultimi dieci giorni. L'Ucraina non è in grado di stare in piedi da sola nemmeno col governo Zelensky e basta un'occhiata a google maps per capirlo. Mettere insieme l'Ucraina con la Russia al di la del fatto che le popolazioni della prima- 44 milioni- assieme alla popolazione della Russia- 144 milioni ne farebbero un paese molto abitato ma esattamente povero –se non peggio- di com'è adesso.
Due paesi che sopravvivono impoverendosi perché vendono materie prime: impossibile nel mondo d'oggi.
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UN PAESE COL GOVERNO CHE STRAPARLA
Se può consolare noi Italiani, ieri il prezzo medio della benzina in Germania era di 2,281€/l, in Francia di 1,967€/l, in Italia di 2,058€/l, in Norvegia di 2,196€/l e nei Paesi Bassi di 2,396€/l. Poi l’Italiano legge le dichiarazioni del ministro per la transizione ecologica
Cingolani a Sky-TG: Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi», «una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini».
Per disinnescare «la colossale truffa» Cingolani spiega che il fronte sui cui lavorare è quello dei prezzi del gas in Europa. «Chiunque esporta gas non può fare i conti senza l’Europa: serve un tetto massimo per il prezzo del gas, un costo appetibile da non affossare il mercato; si può discutere intorno ad una cifra di 80 euro megawatt/ora che è già il doppio di quanto pagavamo un anno fa». Inserire un prezzo massimo del gas limiterebbe i danni a imprese e cittadini che stanno vedendo quadruplicare il prezzo di carburanti.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!





































































































































































































































LA VERITA' SUL C.D. RADDOPPIO DELLA FERROVIA
Che ci sia stato un comodo fraintendimento tra il messaggio della politica (raddoppia la linea ferroviaria da Montello a Ponte san Pietro inteso come la creazione di una seconda coppia di binari) e quanto (sott)inteso da Trenord (RFI+Regione Lombardia) vale a dire raddoppiano le corse sulla linea esistente è praticamente sicuro visto che la politica nazionale, per sostenere in qualche modo quei pochi sindaci di centrosinistra esistenti ancora al nord, ha fatto la mossetta di mettere sul piatto la cifra di 170 milioni. Sempre di “raddoppio” si tratta ma non è la stessa cosa. Da li la faccenda è stata sbolognata agli sprovveduti (leggasi: imbrogliati)  elettori: ci saranno ennemila  treni simil metropolitana che fermeranno in ennemila posti da Ponte san Pietro a Montello. Chissà perché poi Montello.
A metà sceneggiata comincia a comparire la verità. I binari raddoppiano SOLO tra il quartiere S.Tomaso di Bergamo fino a 200mt ad est del passaggio a livello di via Roma del paese bello da vivere. In questo modo anche il centrodestra e la lega concordano con l'idea visto che 170 milioni anche se gettati in una operazione inutile non sono noccioline per il loro elettorato di riferimento che conta soprattutto per i finanziamenti che danno ai partiti visto che chi fa certo i lavori non sono imprese del posto.
La verità è che Trenord intende si raddoppiare (nelle ore di punta di treni ne passeranno uno ogni dieci minuti tra quelli diretti a Milano e quelli diretti a Lecco) le corse  sulla linea Bergamo Milano via Paderno Monza.
Basta leggere i siti RFI per comprendere come il proprietario della rete e dei treni (RFI) stia passando da una sistema di gestione dei convogli che (adesso) prevede che il macchinista regoli il treno in base ai segnali posti lungo la massicciata ad un sistema assai più complesso –graduato su quatto livelli che parte dall'attuale (livello 0=zero) al livello 3 che però è ancora allo studio anche se bene definito in termini progettuali. Diciamo che sarà risolto col pieno avvento del 5G.
Si veda qui: https://it.wikipedia.org/wiki/ERTMS#
Sui treni della nostra linea verrà montato un ETCS di Livello 2 ragione per cui anche su una sola coppia di binari possono transitare convogli a brevissima distanza uno dall'altro dal momento che le esatte posizioni dei treni, la direzione di marcia assieme a tutte le altre necessarie informazioni vengono rilevate da sensori lungo la linea e trasmesse automaticamente al Radio Block Centre (RBC) a intervalli determinati. Il movimento dei treni è così monitorato in continuità per mezzo dei radio block centre che può  dare in via libera al movimento ma può anche bloccare il treno.
Appare quindi evidente come quella cretinata che è la stazione di Curno posta nel Prato degli Asinelli finge di giustificare il raddoppio della linea… ma solo fino a metà di Curno. Tra l'altro l'assessore regionale Terzi ha già annunciato che probabilmente non verrà nemmeno realizzata.
INVECE è necessario abolire tutti i passaggi a livello dal momento che sarebbe impossibile combinare i tempi di chiusura (e la sicurezza) dei PL con una maggiore frequenza delle corse e con convogli che viaggiano a velocità più elevata.
E' necessario anche isolare le abitazioni  dal rumore dei treni in quanto il sistema ETCS oltre consentir l'incremento delle corse consente anche di aumentare la velocità… e quindi il fracasso ai danni degli abitanti nei pressi della ferrovia.
Certo è che l'idea di imbussolare la ferrovia dentro un corridoio  alto sette metri e mezzo non è grande  ma – dice la repubblica nazionale di RFI- che… sono cazzi loro di chi ha costruito a ridosso dei binari.
Non si comprende come mai anziché creare due barriere del genere il Comune non abbia proposto che siano isolate le abitazioni entro una certa distanza dalla ferrovia (in genere basta isolare quelle antro i primi 50 mt) sfruttando il bonus facciate visto che assieme all'isolamento termico si può associare quello acustico e quindi una parte lo finanzia RFI e l'altra si paga col bonus. Purtroppo immaginare che nel nostro comune ci sia qualcuno cui viene in mente un'ideuzza utile sarebbe come aspettarsi un miracolo. Meglio non pensarci.

LA FUGA PROVOCATA DALL'UCRAINA E' UNA PULIZIA ETNICA
Chissà cosa se ne farà Putin di un'Ucraina con gran parte distrutta da una guerra che pare condotta solo per fare scappare gli ucraini non russofoni dalla loro terra?. Tra l'altro neanche minimamente amato dai russofoni dell'Ucraina?. Davvero sta conducendo una “pulizia etnica” in versione soft per togliere di mezzo quella popolazione che domani potrebbe essere ostile (anche) a un governo fantoccio amico della Russia?.
L'Ucraina  si stima abbia una popolazione di 44 milioni di abitanti e ne abbia in giro per il mondo –ucraini scappati dalla patria nell'ultimo decennio- neanche due milioni compresi quelli fuggiti negli ultimi dieci giorni. L'Ucraina non è in grado di stare in piedi da sola nemmeno col governo Zelensky e basta un'occhiata a google maps per capirlo. Mettere insieme l'Ucraina con la Russia al di la del fatto che le popolazioni della prima- 44 milioni- assieme alla popolazione della Russia- 144 milioni ne farebbero un paese molto abitato ma esattamente povero –se non peggio- di com'è adesso.
Due paesi che sopravvivono impoverendosi perché vendono materie prime: impossibile nel mondo d'oggi.
Oltre al fatto che la credibilità di un  insieme siffatto sarebbe zero a livello mondiale dopo quel che si sta vedendo in questi giorni ed ore. Quali saranno i paesi che da domani in avanti commerceranno con la Russia di Putin (che potrebbe restare al potere fino al 2036) ?. E' vero che il mondo occidentale ed il capitalismo che lo anima è composto di gente che venderebbe l'anima pur di guadagnare anche per pochi minuti ore giorni mesi anni pur coll'autocrate Putin. Forse autocrate è un aggettivo eccessivamente gentile.
Sicuro che Putin non arriverà al 2036 seduto a qualche tavolo-aeroporto a ricevere quei poveretti di capi occidentali perché un mercato di 140 o 190 milioni di abitanti non lo si può abbandonare e quindi ci vorranno alcuni anni ma le comunicazioni –la rete, i satelliti, i viaggi delle persone- lo faranno decadere o lo abbatteranno.
Putin sa che uscirà sconfitto dall'Ucraina com'è uscito sconfitta l'URSS o gli USA dall'Afganistan. Sa che questa sconfitta sarà a breve e quindi deve dire addio al 2036 ed assieme a lui tutta la sua foltissima corte di ladri e delinquenti che lo reggono al potere. E sa anche che non potrà usare qualche pezzo di guerra nucleare perché gli ridurrebbero in palta inutile tutta la Russia europea ad ovest degli Urali.
In questo quadro non c'è molto da sperimentare quando l'Europa è il sistema che oggi tiene in piedi economicamente la Russia. O le due nazioni più importanti dell'UE – Italia e Germania- assieme alla Francia hanno il coraggio di stare al freddo e fermarsi per almeno tre o sei mesi assieme agli altri 25 paesi dell'Ue altrimenti hai voglia di applicare sanzioni scritte sulla sabbia del Mar Nero. E poi fare scrivere sui giornali europei che hanno sequestrato un mega trialbero da ennemila milioni di euro a un russo: sembra una barzelletta tragica.
Dopo la pandemia l'Europa ha imbroccato un'altra tragedia per la propria insipienza. Correndo dietro agli interessi a breve termine della Germania merkeliana che ha fatto della Germania un piccolo impero economico e industriale, quando s'è trovata di fronte problemi ampiamente prevedibili s'è trovata senza alternative. Dal vaccino al gas al petrolio: senza niente di tutto questo. Neanche le mascherine.
Un sistema economico che si reggeva sul ricorso alle risorse laddove costavano di meno a breve termine, pure infischiandosene dei problemi ambientali che stavano sul tappeto, adesso si copre che non solo nell'UE non c'è la volontà di condividere il debito pubblico comune (lo si condivide nei limiti dell'interscambio tra i singoli paesi) ma non si condivide nemmeno l'accesso alle fonti energetiche.
Chi ce le ha se le gode e gli altri comprino al prezzo del mercato.
I media padronali e del politicamente corretto irridono gli italiani e gli europei del Ne, Ne e dimenticano che fino ieri avevano accesso le candele sull'altare della santa Merkel vero genio della politica europea che è stata la “guida” maledetta che ha consegnato il futuro dell'UE nelle mani di Putin.
E adesso comincia a cadere proprio nelle sue mani.
L'America di Obama e di Trump avevano provveduto a garantirsi l'autonomia energetica degli USA salvo poi stare anche sul mercato internazionale del petrolio e del gas per acquistarlo laddove costava meno del proprio. Vale a dire contribuire a deprimere le economie europee.
L'UE non ha compreso questo.
Gli USA si.
Pensiamo che anche la Cina –capirai: 1,4 miliardi di abitanti!-  abbia imparato o stia imparando o imparerà in fretta questa lezione e quindi il futuro prossimo e remoto sarà caratterizzato da un qualcosa di nuovo che probabilmente non sarà solo nella svolta ecologica verso il solare e l'eolico o marino. Magari la Cina ha anche in serbo una zampata sulla Russia orientale nel caso faccia troppi capricci sulle forniture energetiche.
L'Italia e l'UE pensano che le sanzioni economiche contro la Russia bastino o basteranno. Noi pensiamo che anche l'UE sarà chiamata a dare il proprio contributo di sangue e più il tempo passa maggiore sarà lo spargimento. Non pensiamo all'Ucraina come una parte dell'Europa: oggi è una visione inutile. Dei secoli passati.  Oggi nessuno  è parte di qualcuno o qualcosa. Simmetrica a quella zarista-putiniana dell'URSS defraudata. L'Ucraina è un paese che deve darsi un governo democratico in grado di dare alla sua popolazione libertà e una buona condizione di salute ed economica. Per questo ci dobbiamo andare. L'Ucraina come tutti gli altri. Tutti uguali non solo tutti insieme.

UN PAESE COL GOVERNO CHE STRAPARLA
Se può consolare noi Italiani, ieri il prezzo medio della benzina in Germania era di 2,281€/l, in Francia di 1,967€/l, in Italia di 2,058€/l, in Norvegia di 2,196€/l e nei Paesi Bassi di 2,396€/l. Poi l’Italiano legge le dichiarazioni del ministro per la transizione ecologica
Cingolani a Sky-TG: Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi», «una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini».
Per disinnescare «la colossale truffa» Cingolani spiega che il fronte sui cui lavorare è quello dei prezzi del gas in Europa. «Chiunque esporta gas non può fare i conti senza l’Europa: serve un tetto massimo per il prezzo del gas, un costo appetibile da non affossare il mercato; si può discutere intorno ad una cifra di 80 euro megawatt/ora che è già il doppio di quanto pagavamo un anno fa». Inserire un prezzo massimo del gas limiterebbe i danni a imprese e cittadini che stanno vedendo quadruplicare il prezzo di carburanti.
Ecc. Ecc. Chissà cosa ne pensa il ministro addetto alle pompe della benzina. Il ministro dello sviluppo economico Giorgetti. Che ha fatto finta di non avere sentito il collega Cingolani. Ed ha dimenticato  che il leader della Lega Salvini nel marzo 2018 aveva annunciato: "Le accise sui carburanti azzeriamo durante il primo consiglio dei ministri". Altro che l’azzeramento delle accise sulla benzina promesso dal leader della Lega Matteo Salvini esattamente quattro anni fa. Mentre rincaro delle materie prime e speculazioni fanno volare i prezzi dei carburanti, con la benzina oltre i 2 euro al litro, in Italia le imposte che li colpiscono restano ai livelli più alti d’Europa. Secondo un’elaborazione di Facile.it su dati dell’European Environment Energy, la Penisola è seconda in Ue per livello dei balzelli sulla benzina: 0,73 euro per ogni litro. Se si aggiunge l’Iva, si arriva ad oltre la metà del costo alle pompe. Peggio fanno solo i Paesi Bassi con 0,79 euro al litro. Seguono nella classifica Finlandia e Grecia (0,70 euro ogni litro). Subito dietro Francia (0,68 euro al litro) e Germania (0,65 euro).
Il problema è che Cingolani e Giorgetti combinano nulla nei rispettivi ministeri.

La sindaca Gamba ha ricordato  le due ordinanze –la n.66 del 2011 per la pulizia e manutenzione dei terreni privati in ambito urbano ed extraurbano che ordina a i proprietari l'obbligo di provvedere ad estirpare l'erba lungo il fronte delle proprie case, lungo i relativi muri di cinta, fino alla linea esterna del marciapiede o per lo spazio di almeno un metro dal filo del muro dove non esistono i marciapiedi stessi.
Ne manca una perché siamo in primavera : quella che ordina ai proprietari che confinano coi marciapiedi pubblici di spazzare la neve dagli stessi. Noi saremmo curiosi di sapere se la villetta abbandonata che sta proprio di fronte al municipio da dove la sindaca emette le sue grida sia mai stata sanzionata per il bellissimo giardino che espone sulla Piazza del Municipio. Idem per il “paesaggio” che c’è all’esterno dell’ex palazzina ASL che illustriamo nella foto. Compreso il tendone che il Comune ha fissato alla recinzione. Poi avremmo qualcosa da dire anche sui parch(ett)i (sic!) comunali e sulle potature degli alberi ma preferiamo di no.

Ormai siamo anche alle ultime gocce d’acqua. Questo inverno non è nevicato in montagna. Non piove da oltre tre mesi ed è sicuro che questa estate avremo l’acqua potabile razionata. Non c’è solo il Serio in asciutta ma lo sono pure il Brembo e l’Adda. Quindi non solo potrebbe mancare il gas e la benzina per merito della guerra russa ma saremo a secco anche dell’acqua. Fortunatamente non siamo ancora arrivati alla solita serie di incendi che colpiscono i boschi ma c’è solo da sperare in bene. Il tragico è che non ci pensa nessuno. Bisognerebbe almeno  cominciare una drastica riduzione dei consumi machi comanda o non se n’è accorto oppure comprende che dopo l’aumento dei prezzi di benzina e metano, dopo lo svuotamento degli scaffali da farina e pasta,  se adesso cominciano anche a ridurre i consumi di acqua potabile scoppia un casino ingovernabile da questo governo di contrapposti interessi e ministri incapaci.