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LA VERITA' SUL C.D. RADDOPPIO DELLA FERROVIA
Che ci sia stato un comodo fraintendimento tra il messaggio della
politica (raddoppia la linea ferroviaria da Montello a Ponte san Pietro
inteso come la creazione di una seconda coppia di binari) e quanto
(sott)inteso da Trenord (RFI+Regione Lombardia) vale a dire raddoppiano
le corse sulla linea esistente è praticamente sicuro visto che la
politica nazionale, per sostenere in qualche modo quei pochi sindaci di
centrosinistra esistenti ancora al nord, ha fatto la mossetta di
mettere sul piatto la cifra di 170 milioni. Sempre di “raddoppio” si
tratta ma non è la stessa cosa. Da li la faccenda è stata sbolognata
agli sprovveduti (leggasi: imbrogliati) elettori: ci saranno ennemila
treni simil metropolitana che fermeranno in ennemila posti da Ponte san
Pietro a Montello. Chissà perché poi Montello.
A metà sceneggiata comincia a comparire la verità. I binari raddoppiano
SOLO tra il quartiere S.Tomaso di Bergamo fino a 200mt ad est del
passaggio a livello di via Roma del paese bello da vivere. In questo
modo anche il centrodestra e la lega concordano con l'idea visto che
170 milioni anche se gettati in una operazione inutile non sono
noccioline per il loro elettorato di riferimento che conta soprattutto
per i finanziamenti che danno ai partiti visto che chi fa certo i
lavori non sono imprese del posto.
(...)
LA FUGA PROVOCATA DALL'UCRAINA E' UNA PULIZIA ETNICA
Chissà cosa se ne farà Putin di un'Ucraina con gran parte distrutta da
una guerra che pare condotta solo per fare scappare gli ucraini non
russofoni dalla loro terra?. Tra l'altro neanche minimamente amato dai
russofoni dell'Ucraina?. Davvero sta conducendo una “pulizia etnica” in
versione soft per togliere di mezzo quella popolazione che domani
potrebbe essere ostile (anche) a un governo fantoccio amico della
Russia?.
L'Ucraina si stima abbia una popolazione di 44 milioni di abitanti e
ne abbia in giro per il mondo –ucraini scappati dalla patria
nell'ultimo decennio- neanche due milioni compresi quelli fuggiti negli
ultimi dieci giorni. L'Ucraina non è in grado di stare in piedi da sola
nemmeno col governo Zelensky e basta un'occhiata a google maps per
capirlo. Mettere insieme l'Ucraina con la Russia al di la del fatto che
le popolazioni della prima- 44 milioni- assieme alla popolazione della
Russia- 144 milioni ne farebbero un paese molto abitato ma esattamente
povero –se non peggio- di com'è adesso.
Due paesi che sopravvivono impoverendosi perché vendono materie prime: impossibile nel mondo d'oggi.
(...)
UN PAESE COL GOVERNO CHE STRAPARLA
Se può consolare noi Italiani, ieri il prezzo medio della benzina in
Germania era di 2,281€/l, in Francia di 1,967€/l, in Italia di
2,058€/l, in Norvegia di 2,196€/l e nei Paesi Bassi di 2,396€/l. Poi
l’Italiano legge le dichiarazioni del ministro per la transizione
ecologica
Cingolani a Sky-TG: Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei
carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi
rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale
speculativa, su cui guadagnano in pochi», «una colossale truffa a spese
delle imprese e dei cittadini».
Per disinnescare «la colossale truffa» Cingolani spiega che il fronte
sui cui lavorare è quello dei prezzi del gas in Europa. «Chiunque
esporta gas non può fare i conti senza l’Europa: serve un tetto massimo
per il prezzo del gas, un costo appetibile da non affossare il mercato;
si può discutere intorno ad una cifra di 80 euro megawatt/ora che è già
il doppio di quanto pagavamo un anno fa». Inserire un prezzo massimo
del gas limiterebbe i danni a imprese e cittadini che stanno vedendo
quadruplicare il prezzo di carburanti.
(...)
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LA VERITA' SUL C.D. RADDOPPIO DELLA FERROVIA
Che ci sia stato un comodo fraintendimento tra il messaggio della
politica (raddoppia la linea ferroviaria da Montello a Ponte san Pietro
inteso come la creazione di una seconda coppia di binari) e quanto
(sott)inteso da Trenord (RFI+Regione Lombardia) vale a dire raddoppiano
le corse sulla linea esistente è praticamente sicuro visto che la
politica nazionale, per sostenere in qualche modo quei pochi sindaci di
centrosinistra esistenti ancora al nord, ha fatto la mossetta di
mettere sul piatto la cifra di 170 milioni. Sempre di “raddoppio” si
tratta ma non è la stessa cosa. Da li la faccenda è stata sbolognata
agli sprovveduti (leggasi: imbrogliati) elettori: ci saranno
ennemila treni simil metropolitana che fermeranno in ennemila
posti da Ponte san Pietro a Montello. Chissà perché poi Montello.
A metà sceneggiata comincia a comparire la verità. I binari raddoppiano
SOLO tra il quartiere S.Tomaso di Bergamo fino a 200mt ad est del
passaggio a livello di via Roma del paese bello da vivere. In questo
modo anche il centrodestra e la lega concordano con l'idea visto che
170 milioni anche se gettati in una operazione inutile non sono
noccioline per il loro elettorato di riferimento che conta soprattutto
per i finanziamenti che danno ai partiti visto che chi fa certo i
lavori non sono imprese del posto.
La verità è che Trenord intende si raddoppiare (nelle ore di punta di
treni ne passeranno uno ogni dieci minuti tra quelli diretti a Milano e
quelli diretti a Lecco) le corse sulla linea Bergamo Milano via
Paderno Monza.
Basta leggere i siti RFI per comprendere come il proprietario della
rete e dei treni (RFI) stia passando da una sistema di gestione dei
convogli che (adesso) prevede che il macchinista regoli il treno in
base ai segnali posti lungo la massicciata ad un sistema assai più
complesso –graduato su quatto livelli che parte dall'attuale (livello
0=zero) al livello 3 che però è ancora allo studio anche se bene
definito in termini progettuali. Diciamo che sarà risolto col pieno
avvento del 5G.
Si veda qui: https://it.wikipedia.org/wiki/ERTMS#
Sui treni della nostra linea verrà montato un ETCS di Livello 2 ragione
per cui anche su una sola coppia di binari possono transitare convogli
a brevissima distanza uno dall'altro dal momento che le esatte
posizioni dei treni, la direzione di marcia assieme a tutte le altre
necessarie informazioni vengono rilevate da sensori lungo la linea e
trasmesse automaticamente al Radio Block Centre (RBC) a intervalli
determinati. Il movimento dei treni è così monitorato in continuità per
mezzo dei radio block centre che può dare in via libera al
movimento ma può anche bloccare il treno.
Appare quindi evidente come quella cretinata che è la stazione di Curno
posta nel Prato degli Asinelli finge di giustificare il raddoppio della
linea… ma solo fino a metà di Curno. Tra l'altro l'assessore regionale
Terzi ha già annunciato che probabilmente non verrà nemmeno realizzata.
INVECE è necessario abolire tutti i passaggi a livello dal momento che
sarebbe impossibile combinare i tempi di chiusura (e la sicurezza) dei
PL con una maggiore frequenza delle corse e con convogli che viaggiano
a velocità più elevata.
E' necessario anche isolare le abitazioni dal rumore dei treni in
quanto il sistema ETCS oltre consentir l'incremento delle corse
consente anche di aumentare la velocità… e quindi il fracasso ai danni
degli abitanti nei pressi della ferrovia.
Certo è che l'idea di imbussolare la ferrovia dentro un corridoio
alto sette metri e mezzo non è grande ma – dice la repubblica
nazionale di RFI- che… sono cazzi loro di chi ha costruito a ridosso
dei binari.
Non si comprende come mai anziché creare due barriere del genere il
Comune non abbia proposto che siano isolate le abitazioni entro una
certa distanza dalla ferrovia (in genere basta isolare quelle antro i
primi 50 mt) sfruttando il bonus facciate visto che assieme
all'isolamento termico si può associare quello acustico e quindi una
parte lo finanzia RFI e l'altra si paga col bonus. Purtroppo immaginare
che nel nostro comune ci sia qualcuno cui viene in mente un'ideuzza
utile sarebbe come aspettarsi un miracolo. Meglio non pensarci.
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LA FUGA PROVOCATA DALL'UCRAINA E' UNA PULIZIA ETNICA
Chissà cosa se ne farà Putin di un'Ucraina con gran parte distrutta da
una guerra che pare condotta solo per fare scappare gli ucraini non
russofoni dalla loro terra?. Tra l'altro neanche minimamente amato dai
russofoni dell'Ucraina?. Davvero sta conducendo una “pulizia etnica” in
versione soft per togliere di mezzo quella popolazione che domani
potrebbe essere ostile (anche) a un governo fantoccio amico della
Russia?.
L'Ucraina si stima abbia una popolazione di 44 milioni di
abitanti e ne abbia in giro per il mondo –ucraini scappati dalla patria
nell'ultimo decennio- neanche due milioni compresi quelli fuggiti negli
ultimi dieci giorni. L'Ucraina non è in grado di stare in piedi da sola
nemmeno col governo Zelensky e basta un'occhiata a google maps per
capirlo. Mettere insieme l'Ucraina con la Russia al di la del fatto che
le popolazioni della prima- 44 milioni- assieme alla popolazione della
Russia- 144 milioni ne farebbero un paese molto abitato ma esattamente
povero –se non peggio- di com'è adesso.
Due paesi che sopravvivono impoverendosi perché vendono materie prime: impossibile nel mondo d'oggi.
Oltre al fatto che la credibilità di un insieme siffatto sarebbe
zero a livello mondiale dopo quel che si sta vedendo in questi giorni
ed ore. Quali saranno i paesi che da domani in avanti commerceranno con
la Russia di Putin (che potrebbe restare al potere fino al 2036) ?. E'
vero che il mondo occidentale ed il capitalismo che lo anima è composto
di gente che venderebbe l'anima pur di guadagnare anche per pochi
minuti ore giorni mesi anni pur coll'autocrate Putin. Forse autocrate è
un aggettivo eccessivamente gentile.
Sicuro che Putin non arriverà al 2036 seduto a qualche tavolo-aeroporto
a ricevere quei poveretti di capi occidentali perché un mercato di 140
o 190 milioni di abitanti non lo si può abbandonare e quindi ci
vorranno alcuni anni ma le comunicazioni –la rete, i satelliti, i
viaggi delle persone- lo faranno decadere o lo abbatteranno.
Putin sa che uscirà sconfitto dall'Ucraina com'è uscito sconfitta
l'URSS o gli USA dall'Afganistan. Sa che questa sconfitta sarà a breve
e quindi deve dire addio al 2036 ed assieme a lui tutta la sua
foltissima corte di ladri e delinquenti che lo reggono al potere. E sa
anche che non potrà usare qualche pezzo di guerra nucleare perché gli
ridurrebbero in palta inutile tutta la Russia europea ad ovest degli
Urali.
In questo quadro non c'è molto da sperimentare quando l'Europa è il
sistema che oggi tiene in piedi economicamente la Russia. O le due
nazioni più importanti dell'UE – Italia e Germania- assieme alla
Francia hanno il coraggio di stare al freddo e fermarsi per almeno tre
o sei mesi assieme agli altri 25 paesi dell'Ue altrimenti hai voglia di
applicare sanzioni scritte sulla sabbia del Mar Nero. E poi fare
scrivere sui giornali europei che hanno sequestrato un mega trialbero
da ennemila milioni di euro a un russo: sembra una barzelletta tragica.
Dopo la pandemia l'Europa ha imbroccato un'altra tragedia per la
propria insipienza. Correndo dietro agli interessi a breve termine
della Germania merkeliana che ha fatto della Germania un piccolo impero
economico e industriale, quando s'è trovata di fronte problemi
ampiamente prevedibili s'è trovata senza alternative. Dal vaccino al
gas al petrolio: senza niente di tutto questo. Neanche le mascherine.
Un sistema economico che si reggeva sul ricorso alle risorse laddove
costavano di meno a breve termine, pure infischiandosene dei problemi
ambientali che stavano sul tappeto, adesso si copre che non solo
nell'UE non c'è la volontà di condividere il debito pubblico comune (lo
si condivide nei limiti dell'interscambio tra i singoli paesi) ma non
si condivide nemmeno l'accesso alle fonti energetiche.
Chi ce le ha se le gode e gli altri comprino al prezzo del mercato.
I media padronali e del politicamente corretto irridono gli italiani e
gli europei del Ne, Ne e dimenticano che fino ieri avevano accesso le
candele sull'altare della santa Merkel vero genio della politica
europea che è stata la “guida” maledetta che ha consegnato il futuro
dell'UE nelle mani di Putin.
E adesso comincia a cadere proprio nelle sue mani.
L'America di Obama e di Trump avevano provveduto a garantirsi
l'autonomia energetica degli USA salvo poi stare anche sul mercato
internazionale del petrolio e del gas per acquistarlo laddove costava
meno del proprio. Vale a dire contribuire a deprimere le economie
europee.
L'UE non ha compreso questo.
Gli USA si.
Pensiamo che anche la Cina –capirai: 1,4 miliardi di abitanti!-
abbia imparato o stia imparando o imparerà in fretta questa lezione e
quindi il futuro prossimo e remoto sarà caratterizzato da un qualcosa
di nuovo che probabilmente non sarà solo nella svolta ecologica verso
il solare e l'eolico o marino. Magari la Cina ha anche in serbo una
zampata sulla Russia orientale nel caso faccia troppi capricci sulle
forniture energetiche.
L'Italia e l'UE pensano che le sanzioni economiche contro la Russia
bastino o basteranno. Noi pensiamo che anche l'UE sarà chiamata a dare
il proprio contributo di sangue e più il tempo passa maggiore sarà lo
spargimento. Non pensiamo all'Ucraina come una parte dell'Europa: oggi
è una visione inutile. Dei secoli passati. Oggi nessuno è
parte di qualcuno o qualcosa. Simmetrica a quella zarista-putiniana
dell'URSS defraudata. L'Ucraina è un paese che deve darsi un governo
democratico in grado di dare alla sua popolazione libertà e una buona
condizione di salute ed economica. Per questo ci dobbiamo andare.
L'Ucraina come tutti gli altri. Tutti uguali non solo tutti insieme.
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UN PAESE COL GOVERNO CHE STRAPARLA
Se può consolare noi Italiani, ieri il prezzo medio della benzina in
Germania era di 2,281€/l, in Francia di 1,967€/l, in Italia di
2,058€/l, in Norvegia di 2,196€/l e nei Paesi Bassi di 2,396€/l. Poi
l’Italiano legge le dichiarazioni del ministro per la transizione
ecologica
Cingolani a Sky-TG: Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei
carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi
rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale
speculativa, su cui guadagnano in pochi», «una colossale truffa a spese
delle imprese e dei cittadini».
Per disinnescare «la colossale truffa» Cingolani spiega che il fronte
sui cui lavorare è quello dei prezzi del gas in Europa. «Chiunque
esporta gas non può fare i conti senza l’Europa: serve un tetto massimo
per il prezzo del gas, un costo appetibile da non affossare il mercato;
si può discutere intorno ad una cifra di 80 euro megawatt/ora che è già
il doppio di quanto pagavamo un anno fa». Inserire un prezzo massimo
del gas limiterebbe i danni a imprese e cittadini che stanno vedendo
quadruplicare il prezzo di carburanti.
Ecc. Ecc. Chissà cosa ne pensa il ministro addetto alle pompe della
benzina. Il ministro dello sviluppo economico Giorgetti. Che ha fatto
finta di non avere sentito il collega Cingolani. Ed ha
dimenticato che il leader della Lega Salvini nel marzo 2018 aveva
annunciato: "Le accise sui carburanti azzeriamo durante il primo
consiglio dei ministri". Altro che l’azzeramento delle accise sulla
benzina promesso dal leader della Lega Matteo Salvini esattamente
quattro anni fa. Mentre rincaro delle materie prime e speculazioni
fanno volare i prezzi dei carburanti, con la benzina oltre i 2 euro al
litro, in Italia le imposte che li colpiscono restano ai livelli più
alti d’Europa. Secondo un’elaborazione di Facile.it su dati
dell’European Environment Energy, la Penisola è seconda in Ue per
livello dei balzelli sulla benzina: 0,73 euro per ogni litro. Se si
aggiunge l’Iva, si arriva ad oltre la metà del costo alle pompe. Peggio
fanno solo i Paesi Bassi con 0,79 euro al litro. Seguono nella
classifica Finlandia e Grecia (0,70 euro ogni litro). Subito dietro
Francia (0,68 euro al litro) e Germania (0,65 euro).
Il problema è che Cingolani e Giorgetti combinano nulla nei rispettivi ministeri.
La sindaca Gamba ha ricordato le due ordinanze –la n.66 del 2011
per la pulizia e manutenzione dei terreni privati in ambito urbano ed
extraurbano che ordina a i proprietari l'obbligo di provvedere ad
estirpare l'erba lungo il fronte delle proprie case, lungo i relativi
muri di cinta, fino alla linea esterna del marciapiede o per lo spazio
di almeno un metro dal filo del muro dove non esistono i marciapiedi
stessi.
Ne manca una perché siamo in primavera : quella che ordina ai
proprietari che confinano coi marciapiedi pubblici di spazzare la neve
dagli stessi. Noi saremmo curiosi di sapere se la villetta abbandonata
che sta proprio di fronte al municipio da dove la sindaca emette le sue
grida sia mai stata sanzionata per il bellissimo giardino che espone
sulla Piazza del Municipio. Idem per il “paesaggio” che c’è all’esterno
dell’ex palazzina ASL che illustriamo nella foto. Compreso il tendone
che il Comune ha fissato alla recinzione. Poi avremmo qualcosa da dire
anche sui parch(ett)i (sic!) comunali e sulle potature degli alberi ma
preferiamo di no.
Ormai siamo anche alle ultime gocce d’acqua. Questo inverno non è
nevicato in montagna. Non piove da oltre tre mesi ed è sicuro che
questa estate avremo l’acqua potabile razionata. Non c’è solo il Serio
in asciutta ma lo sono pure il Brembo e l’Adda. Quindi non solo
potrebbe mancare il gas e la benzina per merito della guerra russa ma
saremo a secco anche dell’acqua. Fortunatamente non siamo ancora
arrivati alla solita serie di incendi che colpiscono i boschi ma c’è
solo da sperare in bene. Il tragico è che non ci pensa nessuno.
Bisognerebbe almeno cominciare una drastica riduzione dei consumi
machi comanda o non se n’è accorto oppure comprende che dopo l’aumento
dei prezzi di benzina e metano, dopo lo svuotamento degli scaffali da
farina e pasta, se adesso cominciano anche a ridurre i consumi di
acqua potabile scoppia un casino ingovernabile da questo governo di
contrapposti interessi e ministri incapaci.
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