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ABBIAMO PERSO TUTTE LE BANCHE E PURE L'ATALANATA!
Cari bergamaschi ammettiamo che siamo piuttosto un branco di co**ni. Di
quelli grandi e tosti. Nell’ultimo quarto di secolo ci siamo venduti o
–se volete una definizione politicamente corretta- ci hanno comprato
perché valevamo tanto diranno in molti oppure perché eravamo con le
pezze sul culo diranno i rimanenti. Tutte le banche bergamasche sono
finite in mano ai milanesi. Non contenti di questo quando dall’alto
(Roma? Bruxelles?) è venuto l’ordine a Intesa di comprare UBI in modo
da consentire alla magistratura di esimersi dalla condanna dei suoi
tenutari, questi hanno fatto l’ammuina in coro e poi hanno mollato
l’osso. Ormai disossato. Intanto il processo non è ancora terminato ma
sui tenutari è piombata la botta. Personaggi del genere non potrebbero
nemmeno più far parte dei CdA. Perfino le ultime ridotte del risparmio
e del credito –le BCC bergamasche - stanno migrando per alleanze e
fusioni con Milano Cremona Brescia.
Non contenti di queste serie di sconfitte agli inizi di questo febbraio
dal report di Intesa Sanpaolo emerge che ad ottobre 2021 sui conti
correnti delle famiglie in provincia di Bergamo sono parcheggiati 25
miliardi di euro. Dopo l'impennata del 2020 - tra ottobre 2019 e
ottobre 2020 l'aumento dei depositi è stato di circa il 9% - nei 12
mesi seguenti è aumentato di 1,5 miliardi di euro, con un tasso di
crescita del 6,52%, superiore di poco alla media lombarda (più 6,44%).
In buona parte in mano a “Roma ladrona” per via dei titoli di stato.
(...)
NOMINATO IL SECONDO CONSULENTE DELLA VARIANTE DEL PGT
ATTENDIAMO IL TERZO, IL QUARTO, IL QUINTO...
Arrivano le elezioni amministrative e parte una variante del PGT. Non
hanno compiuto nemmeno gran parte delle due (varianti) approvate e già
ne fanno decollare un'altra. Sarà impossibile adottarla entro giugno
2022 ma la sindaca Gamba confida –con evidente sicurezza- nella
rielezione e quindi si porta avanti. Toccherà all'architetto bergamasco
Tomasi (da giovane ritenuto una delle migliori promesse nel settore e
poi… ha realizzato le parti nuove della stazione autolinee in città
bassa) la redazione della variante e sarà assistito accompagnato dal
collega milanese Fortini cui è stato assegnato “l'incarico
professionale per l'impostazione, organizzazione e gestione del
processo partecipativo e comunicativo nell'ambito delle attività
finalizzate alla formazione del pgt”. La coppia Tomasi-Fortini lavora
assai spesso a questo tipo di incarico –per esempio andate sul sito del
Comune di Boltiere o quello del Fortini- e c'è da scommettere che
–proprio nel rispetto e nella valorizzazione professionale dei
professionisti- i risultati del processo partecipativo e comunicativo
messo in atto saranno esattamente quelli che vuole la sindaca Gamba.
Putin docet.
L'idea combina due delle bufale che il politicamente corretto mette in
atto di questi tempi. La prima è quella di inventarsi tutta una serie
di problemi per assegnare uno sterminio di incarichi professionali
tanto per distribuire una paccata di soldi pubblici e gente che del
paese e della sua storia conosce zero. La seconda è che l'operazione
mira da un lato a togliere la politica dalla mira di eventuali
contestazioni (non è mica colpa nostra: l'hanno detto suggerito i
tecnici!...)oltre al fatto –del tutto strumentale- di usarlo come
finzione democratica: vedete che noi consultiamo il poppppolo prima di
decidere?.
(...)
VIVERE CURNO: TERZA VERSIONE DELLA FERROVIA
Delle due l'una. O Remo Traina con mezzo secolo di servizio a L'Eco non
ha capito nulla di quanto detto nell'assemblea oppure siamo alla
seconda terza quarta versione di quelli di Vivere Curno rispetto al
problema (in buona parte fasullo) del raddoppio della linea ferroviaria
Montello-Ponte san Pietro. Fosse vera questa nuova posizione della
maggioranza saremmo ben oltre la follia: mai visto due linee appaiate
del genere… con le stesse fermate. Il falso del raddoppio viene dal
fatto che tra Seriate e S.Tomaso (quartiere di Bergamo ovest) la linea
ferroviaria non è già doppia ma anche tripla. Invece il raddoppio tra
san Tomaso e Curno si ferma 200 metri a est del PL di via Roma.
Probabilmente il programma di gestione di una linea simile verrà
redatto dalla sindaca con la collaborazione della dirigente dei servizi
sociali e della consigliera Serra e la supervisione del vicesindaco. Un
trio adatto.
(...)
GELARE PER KIEV?
MORIRE PER KIEV?
Non siamo messi bene. Non è terminata la quarta ondata della pandemia
che ci è crollato addosso un aumento dei costi energetici che ridurrà
di ¼ o 1/3 il possibile recupero del PiL nazionale rispetto all'atteso
e intanto spirano venti di guerra fuori porta. La nostra posizione in
merito l'abbiamo espressa più volte. Sulla questione dell'aumento dei
costi energetici attribuiamo responsabilità primaria all'Europa ed al
Governo dal momento che era prevedibile che dopo il crollo della
produzione a seguito della pandemia al momento della ricrescita ci
sarebbe stata una forte richiesta di energia e un conseguente aumento
del prezzo. Occorreva che l'EU provvedesse a fare contratti di lungo
tempo ed accumulare grandi scorte. Non è avvenuto e la responsabilità é
di tutti i governi europei. Dei quali si può benissimo sospettare che
essendo la maxi-fiscalità sull'energia una delle entrate più immediate
e sicure, i vari governi l'abbiano tenuta come un sicuro salvadanaio.
(...)
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GELARE PER KIEV?
MORIRE PER KIEV?
Non siamo messi bene. Non è terminata la quarta ondata della pandemia
che ci è crollato addosso un aumento dei costi energetici che ridurrà
di ¼ o 1/3 il possibile recupero del PiL nazionale rispetto all'atteso
e intanto spirano venti di guerra fuori porta. La nostra posizione in
merito l'abbiamo espressa più volte. Sulla questione dell'aumento dei
costi energetici attribuiamo responsabilità primaria all'Europa ed al
Governo dal momento che era prevedibile che dopo il crollo della
produzione a seguito della pandemia al momento della ricrescita ci
sarebbe stata una forte richiesta di energia e un conseguente aumento
del prezzo. Occorreva che l'EU provvedesse a fare contratti di lungo
tempo ed accumulare grandi scorte. Non è avvenuto e la responsabilità é
di tutti i governi europei. Dei quali si può benissimo sospettare
che essendo la maxi-fiscalità sull'energia una delle entrate più
immediate e sicure, i vari governi l'abbiano tenuta come un
sicuro salvadanaio.
Quanto all'aggressività dell'orso sovietico quella è stata stimolata
massicciamente dall'espansionismo della NATO addosso alla Russia
che ha prodotto due bei risultati. Dei paesi ex sovietici
assorbiti o entrati nella Nato gran parte non sono democrazie ma
sicuramente sono satelliti del sistema industriale tedesco.
Esaminando uno a uno questi paesi anche al più ingenuo pacifista
europeo viene da domandarsi: morire per la dozzina di oligarchi
ucraini? Gelare per quella sporca dozzina?.
Su 48 milioni ci sono 37 milioni di ucraini e 7 milioni di russi. Più il resto.
Non bisogna però credere che la questione ucraina e l'espansionismo
atlantico versus la Russia siano gli unici motivi dell'incremento del
prezzo del gas e del petrolio. Agli Stati Uniti è molto utile
questa situazione che deprime massicciamente la ripartenza dell'Europa
perché i Paesi che hanno la maggiore autosufficienza energetica saranno
quelli che –infischiandosi dei propri morti per covid- godranno dei
maggiori vantaggi per qualche anno.
Mai dimenticare che gli USA dopo le presidenze Obama e Trump hanno
raggiunto l'autosufficienza energetica. Mai dimenticare che questa
crisi punta prima di tutto contro la Germania cui è stato impedito
l'apertura del NordStream2. Mai dimenticare che il Mediterraneo
orientale è ormai una delle maggiori riserve energetiche mondiali sotto
il controllo americano per via di Israele ed Egitto ma con le navi
turche russe a presidiarla.
La situazione è particolarmente tesa perché per la prima volta viene
sperimentata una forma di guerra che combina poco uso delle armi
convenzionali, molto dispiegamento delle stesse come deterrenza e un
potente uso dei mezzi mediatici che rendono difficile la lettura di
quanto accade davvero.
Poi alla fine il problema sta tutto nel fatto che l'Europa per il
grande accumulo di storia cultura economia resta pur sempre il lievito
principale della democrazia nel mondo e questo è una minaccia anche
economica prima ancora che come miccia per la liberazione dei popoli.
Quindi è sull'Europa che tutti picchiano anche quando dicono di essere
alleati.
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ABBIAMO PERSO TUTTE LE BANCHE E PURE L'ATALANATA!
Cari bergamaschi ammettiamo che siamo piuttosto un branco di co**ni. Di
quelli grandi e tosti. Nell’ultimo quarto di secolo ci siamo venduti o
–se volete una definizione politicamente corretta- ci hanno comprato
perché valevamo tanto diranno in molti oppure perché eravamo con le
pezze sul culo diranno i rimanenti. Tutte le banche bergamasche sono
finite in mano ai milanesi. Non contenti di questo quando dall’alto
(Roma? Bruxelles?) è venuto l’ordine a Intesa di comprare UBI in
modo da consentire alla magistratura di esimersi dalla condanna dei
suoi tenutari, questi hanno fatto l’ammuina in coro e poi hanno mollato
l’osso. Ormai disossato. Intanto il processo non è ancora terminato ma
sui tenutari è piombata la botta. Personaggi del genere non potrebbero
nemmeno più far parte dei CdA. Perfino le ultime ridotte del risparmio
e del credito –le BCC bergamasche - stanno migrando per alleanze
e fusioni con Milano Cremona Brescia.
Non contenti di queste serie di sconfitte agli inizi di questo febbraio
dal report di Intesa Sanpaolo emerge che ad ottobre 2021 sui conti
correnti delle famiglie in provincia di Bergamo sono parcheggiati 25
miliardi di euro. Dopo l'impennata del 2020 - tra ottobre 2019 e
ottobre 2020 l'aumento dei depositi è stato di circa il 9% - nei 12
mesi seguenti è aumentato di 1,5 miliardi di euro, con un tasso di
crescita del 6,52%, superiore di poco alla media lombarda (più 6,44%).
In buona parte in mano a “Roma ladrona” per via dei titoli di
stato.
Non ancora contenti di questo quando Intesa ha fagocitato UBI per
salvare il gotha dei colletti bianchi e dell’imprenditoria provinciale
da qualche condanna, ai modenesi di BPR sono finite in mano 620
sportelli ex UBI.
Potremmo mettere nel mazzo anche la vendita -sette anni or sono-
dell’Italcementi ai tedeschi di Heidelberg Cement. Fabbrica che era
stata tra le prime (nel 1864) produttrici di cemento in Italia.
Ci era rimasta l’Atalanta come unico prodotto doc, anche se quasi tutta
formata da atleti stranieri:, e invece la famiglia Percassi ha
ceduto il 55% della società DEA (che ha l’80% delle azioni
dell’Atalanta) all’americano Stephen Pagliuca, proprietario dei Boston
Celtics.
S’è portato a casa 210 milioni che verranno probabilmente investiti in
parte nell’intervento ex OTE e nel progetto WESTFIELD-LAFAJETTE di
milano che è stato concepito per diventare la più grande e iconica
destinazione per lo shopping, la ristorazione e il tempo libero in
italia. si trova dalle parti dI Linate.
Apriti cielo!. Ai bergamaschi puoi svuotare il conto corrente ma
non toccargli l’Atalanta. Sui giornaloni ecco i primi alti
lai:Antonio e Luca Percassi (che resteranno gestori della squadra)
“dovranno essere loro i tutori del più prezioso patrimonio
dell'Atalanta: la bergamaschità”. Ancora: «Persa la bergamaschità ma il
calcio va avanti. I Percassi una garanzia»
Le reazioni. Istituzioni e vip combattuti tra amarezza e fiducia nel
futuro Gori: «Premessa per nuove ambizioni». Gandolfi: «Risorse per
crescere»
Ancora un’altra altissima autorità: Tema ricorrente, quello della
bergamaschità: «Spiace perderla, perché questo valore è sempre stato un
fiore all'occhiello della società - sospira Marino Lazzarini,
presidente del Centro di coordinamento del Club Amici dell'Atalanta e
anche storico azionista del club -. Ma il mondo del calcio va in questa
direzione, chiaro che nulla è più come prima: si sperava che l'Atalanta
restasse fuori da questi meccanismi, un po' di amaro rimane. Purtroppo
siamo andati troppo bene (ride, ndr)».
E poi ancora: Insomma, Pagliuca si fidi dei Percassi, i bergamaschi
sanno che la conduzione sportiva dei Percassi merita fiducia. Solo così
- nel tempo e visti i fatti - capiremo che questa è un'operazione
vantaggiosa per tutti: Atalanta stabilmente in zona Champions e capace
di fare utili che ripagano l'investimento della proprietà. Fantastico,
come nei sogni.
Anche da fatti apparentemente estranei si comprende come mai la nostra
provincia ha avuto il record dei morti di covid. Non è un caso che per
tanti, non solo per i virologi, la storica notte di San Siro del 19
febbraio del 2020, con mezza Bergamo che traslocò a Milano per seguire
l’Atalanta nell’andata degli ottavi di finale di Champions contro il
Valencia, verrà pure ricordata come l’evento scatenante una tragedia
collettiva di dimensioni che nessuno avrebbe immaginato. Una semplice
partita trasformatasi in un moltiplicatore di contagi, il detonatore di
quello che il responsabile del reparto di pneumologia di Bergamo ha poi
definito "una bomba biologica".
Senza contare gli esiti delle elezioni politiche del 04 marzo 2018.
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PRIMA PARTE
NOMINATO IL SECONDO CONSULENTE DELLA VARIANTE DEL PGT
ATTENDIAMO IL TERZO, IL QUARTO, IL QUINTO...
Arrivano le elezioni amministrative e parte una variante del PGT. Non
hanno compiuto nemmeno gran parte delle due (varianti) approvate e già
ne fanno decollare un'altra. Sarà impossibile adottarla entro
giugno 2022 ma la sindaca Gamba confida –con evidente sicurezza- nella
rielezione e quindi si porta avanti. Toccherà all'architetto bergamasco
Tomasi (da giovane ritenuto una delle migliori promesse nel settore e
poi… ha realizzato le parti nuove della stazione autolinee in città
bassa) la redazione della variante e sarà assistito accompagnato dal
collega milanese Fortini cui è stato assegnato “l'incarico
professionale per l'impostazione, organizzazione e gestione del
processo partecipativo e comunicativo nell'ambito delle attività
finalizzate alla formazione del pgt”. La coppia Tomasi-Fortini lavora
assai spesso a questo tipo di incarico –per esempio andate sul sito del
Comune di Boltiere o quello del Fortini- e c'è da scommettere che
–proprio nel rispetto e nella valorizzazione professionale dei
professionisti- i risultati del processo partecipativo e comunicativo
messo in atto saranno esattamente quelli che vuole la sindaca Gamba.
Putin docet.
L'idea combina due delle bufale che il politicamente corretto mette in
atto di questi tempi. La prima è quella di inventarsi tutta una serie
di problemi per assegnare uno sterminio di incarichi professionali
tanto per distribuire una paccata di soldi pubblici e gente che del
paese e della sua storia conosce zero. La seconda è che l'operazione
mira da un lato a togliere la politica dalla mira di eventuali
contestazioni (non è mica colpa nostra: l'hanno detto suggerito i
tecnici!...)oltre al fatto –del tutto strumentale- di usarlo come
finzione democratica: vedete che noi consultiamo il poppppolo prima di
decidere?.
Facile immaginarsi cosa accade interpellando i soci di
Felicittà oppure gli amministratori di condominio o fare la gente di un
condominio ai Briaschi. Basta legge “sei di Curno se…” per intenderne
il livello di approccio ai problemi del comune.
Insomma è una operazione di marchettaggio politico per imbrogliare la gente.
Che cacchio stiano al mondo a fare una sindaca ed una giunta (oltre che
gli addormentati del consiglio comunale) se non sono in grado di
cogliere lungo cinque anni (ma la maggioranza ci sta quasi da dieci
anni in consiglio) i problemi del paese per avere bisogno del “dottore
esterno” che faccia l'anammesi e proponga la cura.
Oltre al fatto che la Costituzione prevede che si faccia POLITICA anche
nei comuni e quindi spetta alla maggioranza avere delle idee di
presente e futuro visto che un comune non è una bottega che aspetta i
clienti e ciao stai bene.
Perché il problema è che se il futuro di un paese nasce
dall'interlocuzione di due analfabeti ne esce sicura una ciofeca mentre
invece dovrebbe nascere dallo stimolo e dal confronto tra un'idea e i
bisogno inespressi –inespressi perché la politica non li ha mai
interpellati- allora forse una qualche ideuzza viene a galla.
Il paese bello da vivere è qui da leggere-vedere e varrebbe prima di
tutto fare due censimenti. Censimento numero uno quante stanze vuote ci
sono e le relative classi di età e godibilità e- censimento numero due-
la composizione della forza lavoro sul territorio comunale e le
relative classi di salari-stipendi.
Una nostra stima indica in almeno 300 i vani disponibili vuoti tre
quarti dei quali da ristrutturare da cima a fondo. Con due problemi.
Uno: occorre abbattere dei volumi per ricavare parcheggi e verde nei
quartieri degli anni '50-'60 e quindi trovare la ridestinazione del
demolito. Che è già una bella scommessa. Due: dare qualità alla parte
pubblica dell'abitato per renderlo attrattivo degli investimenti
privati. Traduzione per chi non vuole capire: fate in giro per via
Cesare Battisti, Colombi, Gamba. O per quei budelli che sono via
Mazizni e viciniori.
Per fare un'operazione del genere il centrosinistra non ha ne l'intelligenza ne la volontà ne il coraggio e la cultura.
Dopo che gli amministratori bianchi rossi azzurri e verdi-lega
hanno fatto scappare due delle industrie più valide del proprio
settore: la Tesmec e la Bossong ed hanno messo delle robuste sponde
alla Brembo di artigianale è rimasto quasi nulla.
Non contenti di questo il centrosinistra ha regalato 240mila mc (ma
forse sono 100 mila di più) al commerciale e gli operatori molto
intelligentemente hanno proseguito nel loro disegno di interventi senza
alcuna unità architettonica. L'idea del centrosinistra era-è quella di
salvaguardare e dare sviluppo al settore e quindi all'occupazione.
Perlomeno mantenere quella che c'é. Peccato che l'occupazione nel
settore sia la meno qualificata, la peggio pagata, la più eterogenea
vale a dire occupazione per la mera sopravvivenza. Quasi nessuno di
quelli che lavorano nel commerciale può avere un mutuo per farsi la
casa. E con difficoltà può anche pagarsi un affitto.
Ma l'errore più macroscopico compiuto con la variante del TS1 (ed anche
TS2: che è sfumata nel nulla tranne tre capannoncini commerciali)
sta nel fatto che all'insediamento non è stata data un'immagine forte
riconoscibile esattamente come c'è l'ha un Oriocenter. Bello o brutto
che sia. Qui hanno fatto finta di creare un pericoloso ibrido di strada
pedonale veicolare che non si sa se verrai mai completata prima del
fallimento dei troppi micromagazzini inutili presenti.
Per il futuro di Curno bisogna quindi pensare non alla lievitazione dei
capannoni esistenti (vedi TS1) ma qualcosa che porta occupazione di
qualità conservando e migliorando il più possibile il buono che è
rimasto. Come avevamo già detto e previsto venti anni or sono quando
venne inserito nel PRG quella vasta area destinata a “orto botanico”
(oltre a tutto “il pubblico” che c'è attorno) bisogna dare impulso alla
creazione di questa struttura i cui contenuti saranno vagliati con
l'Unione Europea per via di un concorso internazionale di idee.
Noi pensavamo che qualcosa del genere venisse approvata dalla giunta
Gamba per essere inserita nel PNRR e invece abbiamo trovato la
ristrutturazione delle case popolari. Della serie: ci sono 3-400 stanze
libere in paese ma il Comune deve mantenere le case popolari anziché
trovare un accordo coi privati per affittare quelle vuote.
(Fine prima parte)
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VIVERE CURNO: TERZA VERSIONE DELLA FERROVIA
Delle due l'una. O Remo Traina con mezzo secolo di servizio a L'Eco non
ha capito nulla di quanto detto nell'assemblea oppure siamo alla
seconda terza quarta versione di quelli di Vivere Curno rispetto al
problema (in buona parte fasullo) del raddoppio della linea ferroviaria
Montello-Ponte san Pietro. Fosse vera questa nuova posizione della
maggioranza saremmo ben oltre la follia: mai visto due linee appaiate
del genere… con le stesse fermate. Il falso del raddoppio viene dal
fatto che tra Seriate e S.Tomaso (quartiere di Bergamo ovest) la linea
ferroviaria non è già doppia ma anche tripla. Invece il raddoppio tra
san Tomaso e Curno si ferma 200 metri a est del PL di via Roma.
Probabilmente il programma di gestione di una linea simile verrà
redatto dalla sindaca con la collaborazione della dirigente dei servizi
sociali e della consigliera Serra e la supervisione del vicesindaco. Un
trio adatto.
Già perché nella prima versione la maggioranza e le minoranze avevano
sempre parlato del raddoppio della linea ferroviaria e quindi tutti
immaginavano correre i soliti treni vuoti di passeggeri e violentati
dai graffitari. Treni vuoti ovviamente.
La seconda versione fu quella della metropolitana leggera sulle due
linee. Salvo che la normativa in vigore non permette che sui
binari RFI transitino pure i convogli di una metropolitana. Oltre alla
questione del differente voltaggio di alimentazione dei motori.
La terza versione sbrocca di brutto. Che ci siano due linee ferroviarie
affiancate: una destinata ancora ai treni RFI-Regione alias Trenord e
l'altra alla metropolitana. Mai vista e sentita una mostruosità del
genere, vietata anch'essa dalle leggi vigenti. Senza contare che un
conto sono le linee della metropolitana che in genere sono gestite
dagli enti locali mentre quelle regionali sono gestite (adesso) da RFI
in società con la Regione Trenord e sui binari RFI ci passano anche
treni “solo” Ferrovie Italiane.
Se poi volevano semplificare l'impatto sulla città, già era
difficoltoso gestire una linea RFI facile immaginare la CO-Gestione di
una linea in mano alla repubblica autonoma delle ferrovie italiane e di
fianco una linea in mano ai comuni e/o alla regione.
Diciamo una volta ancora che il problema consiste prima di tutto nel
fatto che esistendo un asse interurbano da Ambivere a Trescore i
cittadini non hanno interesse ad usare una linea ferroviaria o una
metropolitana nell'attuale percorso che è sostanzialmente parallelo
all'asse interurbano ma con meno collegamenti col territorio: scuole e
ospedali per primi. La seconda osservazione è che i treni attualmente
in uso –vecchi o nuovi che siano- da parte dei trasporti regionali
dovrebbero essere tutti tipo metropolitana, vale a dire più leggeri,
più capienti. Ma è il percorso del treno è ormai del tutto fuori
contesto rispetto alla città abitata e costruita ed ai servizi
interconnessi.
Quelli di Vivere Curno sono gli eredi di un quartetto dc pci psi lega
che ha sempre odiato il trasporto pubblico perché i leader di quei
partiti erano e sono tuttora espressione dei bottegai nostrani. Hanno
“subito” la trasformazione commerciale del paese perché gliel'hanno
imposta i partiti nazionali “finanziati” dalle grandi imprese del
settore. Adesso quattro scappate di casa cercano di rifarsi con la
ferrovia, ma no! con la metropolitana leggera veloce silenziosa.
Insomma non sanno neanche loro cosa vogliono.
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