Per
non sbagliare ci stanno dentro tutti: Tierra 2022 è organizzata dal
Sistema bibliotecario di Dalmine e dell'Area Nord- Ovest con il Sistema
bibliotecario urbano di Bergamo e realizzata in co-progettazione con
la Cooperativa solidarietà e lavoro di Genova; ha il sostegno e
contributo della Fondazione della Comunità Bergamasca e della Rete
bibliotecaria bergamasca ed è patrocinata dalla Provincia. I
Bergamaschi sono andati fino a Genova per trovare chi organizzasse quel
ciclo di conferenze che turnano via via in tutti i comuni dei due
sistemi bibliotecari. Che poi al paese bello da vivere arrivino solo le
manifestazioni meno emozionanti è il caso. Non è un caso che la somma
dei dirigenti dei due sistemi bibliotecari NON siano stati in grado di
organizzare da soli qualcosa del genere, è segno evidente del filonismo
del dipendente pubblico la cui prima attività è quella di spogliarsi il
più possibile di ogni incombenza. Manco gli passa per l'anticamera del
cervello un filo di orgoglio diverso dal tran tran quotidiano.
Questa dirigenza non c'è per caso e basta osservare le due
locandine a destra e sinistra per capire come anche la politica sia al
loro stesso livello. La politica culturale di Vivere Curno –nonostante
sia un'amministrazione che annega in un oceano di fondi- è addirittura
peggiore e più arretrata di quella che fu negli anni dei governi
leghisti. Quelli di Vivere Curno vanno recuperare nei fondi dei
tombini del provincialismo del leghismo primigenio del qualunquismo
sempre mascherato dal politicamente corretto. Fortunatamente a queste
manifestazioni ci vanno quattro gatti e gatte ma la spesa c'è senza
risultato. Non si peritano nemmeno di esporre in piazza un totem a
promuoverlo.
Con Vivere Curno sono stati cancellati quelli che producono
CULTURA mentre hanno spazio le bande degli improvvisatori, le compagnie
degli oratori, le solite onlus-coop che non sai mai che scuola abbiano
frequentato e cosa abbiano mai prodotto.
Quello che offende di più – non c'arrivano nemmeno i laureati e le
laureate della maggioranza- è che dispongono di un bella struttura e
l'hanno trasformata nel teatrino dell'oratorio. Non per nulla hanno
impiegato cinque lustri per terminarlo. Sono talmente imbambolati che
proiettano i film delle opere e dimenticano di collegarsi in diretta
coi teatri visto che dovrebbero avere la fibra ottica in sede.
Si vede chiaramente che fanno le cose perché devono farle ma senza
intelligenza amore passione cultura: importante portare a casa la paga
a fine mese.
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POLITICAMENTE SCORRETTO
Non sarò politicamente corretto. Una coppia cinquantenne, quindi di
quelle che hanno frequentato la scuola dell'obbligo e il tempo pieno ha
alle spalle la storia di avere girato una dozzina di case popolari in
diversi comuni bergamaschi. La coppia ha messo al mondo due figlie
adesso sui 30 anni. Una di queste, la cui ultima occupazione era
parrucchiera, da giovane andò in ferie in un paese del nord
Africa e tornò in Italia innamorata cotta di un bell'africano con cui
convolò a nozze. Nozze vere: di quelle in municipio. Il mestiere di
parrucchiera è la chance che molte donne hanno dopo avere provato
ed esaurito una doppia dozzina di altre occupazioni: in fondo le
donne hanno bisogno più spesso dei maschi di mettere a posto le chiome
e quindi il pane non mancherà. Come dicevano una volta.
Nessuno aveva mai detto alla brava parrucchiera che il bel nero del
nord Africa sposando una cittadina italiana prendeva la cittadinanza
del belpaese e arrivava in Italia senza il rischio e i costi di una
traversata in barcone. Il bel nero pensava anche di avere risolto i
propri problemi esistenziali: secondo la sua idea di uomo nero del nord
Africa la donna avrebbe lavorato guadagnato e lui avrebbe potuto
fare ol michelass. E così fu. Fino al punto che la parrucchiera ottenne
la separazione dal bel nero nordafricano e tornò nell'apparta-
mento della casa popolare dei genitori e della sorella. Il bel nero
nord africano restò senza soldim senza casa e realizzò che non c'era
più la moglie schiava che lo manteneva e giurandole perenne amore non
posso vivere senza di te la ammazzò accoltellandola. Visto che c'era
menò qualche fendente anche alla cognata.
Un'altra coppia cinquantenne quindi -di quelle che pure hanno
frequentato la scuola dell'obbligo e il tempo pieno- ha due figlie,
stavolta di età minore dei trenta anni. Lei dorme nel letto
matrimoniale e lui su un divano che hanno ritirato via fb. Lui lavora a
chiamata si e no sei mesi all'anno mentre lei fa la domestica, la
badante notturna. Sempre in nero. Lei prende il RdC e lui si e no. Lui
sa fare di tutto e non sa fare niente di preciso. Lei non sa fare
niente ma fa di tutto: per esempio lava i pavimenti ed accumula l'oncio
nelle fughe. Fa anche la volontaria per cuccare clienti. La prima
figlia ha fatto una ventina di mestieri sempre a chiamata visto
che non sa fare nulla: terza media a ciao stai bene. Anche lei voleva
fare la parrucchiera ma non ha potuto in quanto allergica alla chimica
dei veleni che irrorano alle chiome delle clienti. In compenso dopo
avere conosciuto una dozzina di morosi (con la mamma che stava fuori
casa per concedere l'alcova ai piccioncini per i loro bisogni) alla
fine è andata a convivere –senza matrimonio- con l'ultimo prendendo in
affitto la casa arredata che era stata di un'anziana morta. Nello
spazio di tre anni mettono al mondo un bambino e a un certo punto lui
scompare e torna da sua madre e lei resta sola col bambino da mantenere
e con un lavoro si e due no e il bambino da seguire e l'affitto da
pagare. Si sa che l'amore può finire e i maschi non restano mai gravidi.
La seconda figlia –un po' più giovane della prima- anche lei ha
collezionato una dozzina di occupazioni temporanee perché non sa fare
nulla ed ha la lingua piuttosto tagliente come sua madre. Terza media a
ciao stai bene anche lei. Adesso è andata convivere con uno di
dieci anni più grande di lei in casa di quest'ul- timo (lui è
proprietario dell'abitazione dove viveva da single) e dopo otto mesi di
convivenza è rimasta incinta. La fortuna vuole che siano due gemelli.
Lui ha storto il naso alla notizia. La prospettiva è che quando la
donna avrà partorito, lui la chiuda fuori casa e lei debba tornare
dalla madre coi due fagotti.
Leggo sulla pagina FB della lista della maggioranza Vivere Curno le
parole della sindaca Gamba o dell'assessora Rota: “Vi aspettiamo
mercoledì sera per ricordare la nostra giovane concittadina Marisa con
un gesto simbolico importante: una fiaccolata, insieme di persone unite
per camminare “verso un futuro migliore“ e testimoniare l'importanza
del contrasto della violenza di genere. La violenza contro le donne
rappresenta un problema sociale di proporzioni enormi, essa è una
violazione dei diritti umani, dell'integrità fisica e psicologica,
della sicurezza, della libertà e della dignità della persona. Si tratta
di un fenomeno che non conosce differenze geografiche o culturali. Per
contrastarlo serve Preve- nire, Proteggere, Procedere contro gli autori
di violenza, Politiche integrate tra tutti i soggetti istituzionali, le
persone che subiscono violenza, la loro comunità. Un momento
commovente, doloroso ma necessario, perché c'è ancora tanto lavoro da
fare!”.
Vero. Peccato che il medico non sappia neanche da che parte voltarsi
tranne fare un appalto ad una coop-onlus e poi lavarsene le zampine.
Importante però è la foto-opportunity per FB. C'era anche la
sindaca di Mapello che già aveva avuto a suo tempo i genitori
dell'ammaz- zata come condomini delle case popolari mapellesi.
L'welfare di questi 30-40-50 ultimi anni non è mai stata quella di
costruire l'autono- mia delle persone ma quella di accentuarne
vieppiù la dipendenza e sfruttarla per scambio elettorale. Che è poi la
“sostanza” della politica della destra. C’é stato un mastodontico
aumento di “spesa senza qualità” soprattutto in campo scolastico visto
che tutti i protagonisti di queste storie non sono vecchi centenari
analfabeti ma persone che hanno fatto tutte le scuole medie sempre col
tempo pieno e adesso sono analfabeti di ritorno. E' nella scuola che va
creata la cultura del rispetto e vanno date le dritte per vivere
altrimenti possiamo fare l'abbonamento ai funerali.
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NEL PAESE BELLO DA VIVERE I CITTADINI NON SONO TUTTI UGUALI
Per nascondere il pasticcio (vogliamo essere gentili) non hanno
nemmeno messo in elenco la seduta del consiglio comunale da vedere in
quella schifezza di streaming con cui sono pubblicate le sedute
consigliari. L’hanno cancellata dalla storia: trattasi della seduta del
28 ottobre 2021 della quale hanno pubblicato con tre mesi e mezzo di
ritardo una delibera dal titolo anonimo: “Revoca parziale deliberazione
c.c. n. 41/2013 e integrazione mediante riferimento ai valori di
affrancazione determinato dall’agenzia delle entrate” che riguarda –oh
il caso!- uno dei principali rampolli della famiglia meglio benvoluta
dalle amministrazioni di destra e sinistra curnesi.
Quella famiglia s’è fatta una lottizzazione abusiva con 8 case e ville
abusive (le ultime tre in costruzione) oltre a una stalla edificata
praticamente nel vecchio corso del fiume debitamente spianato con una
discarica abusiva mai sanzionata. Questa famiglia ha fatto lavorare con
debita intelligenza progettisti tutti di centrodestra e uno dei
penultimi rampolli appare nella foto di gruppo dei sostenitori di
Vivere Curno. Ammanigliati con tutti.
Oggetto della delibera n.61 del 28 ottobre 2021 riguarda la
rideterminazione dei valori degli immobili soggetti al diritto di
livello nei confronti del Comune di Curno. I “livelli” sono dei
residuati del diritto romano (prima applicazione nel 393 d.C. dagli
imperatori Valentiniano I e Flavio Giulio Valente ) ragione per cui
adesso ci sono due padroni dello stesso immobile. Salvo che per riunire
i due titoli, normalmente accade che a pagare sia sempre il cittadino
che vuole liberarsi dall’impiccio del Comune come padrone.
La necessità di ritirare la delibera consigliare n.41 del 2013 deriva
dagli sbandamenti dell’Agenzia delle Entrate nel decidere il valore da
dare agli immobili soggetti a livello e naturalmente l’AdE ha seguito
il disegno rapinatore dello stato italiano passando da un modesto
moltiplicatore del reddito dominicale che dava valori infimi alla
decisione ultima che il terreno ha il valore di mercato qualora sia
soggetto a esproprio.
I proprietari (sono 2) dei terreni soggetto a livello chiesero nel 2013
(ai tempo della Serra come sindaca) il riscatto immaginando di pagare
una cifra modestissima. La delibera fu contestata dalla minoranza ( tra
le cui fila si annoverano i professionisti che hanno progettato le otto
ville nella lottizzazione abusiva: terreno che non è nel gruppo dei
livelli) e nel frattempo comincia il ping-pong tra comune agenzia delle
entrate coi suoi tre diversi pareri per approdare all’ultima versione
dell’AdE.
Applicando la quale si verifica che la liberazione di TUTTI i diritti
di livello costerebbe 136mila euro di cui 94mila euro a carico di uno
solo . Il primo insiste per liberarsi del peso la seconda rinuncia.
Dio vede e provvede dal momento che con la vicenda della pista
ciclabile lungo il fiume Brembo, questi si libera del vincolo
regalando una fetta di terreno larga tre metri distante quattro
metri dalla sponda per costruire la pista ciclabile.
Non fa un errore quello che scambia il proprio debito (94mila euro) col
Comune con la cessione di una piccola area per la pista ciclabile dal
momento che l’accordo per la cessione delle aree viene costruito “ad
hoc” (mica per nulla ha quel cognome e cotante parentele e fissa
cotante parentele politiche…) per non fargli sborsare un euro (tranne
la parcella del notaio).
Infatti dei 94mila euro dovuti dal livellario vengono dedotti 65mila
euro per i circa 3000 mq occupati dalla pista e contorni vari. I 65mila
euro vengono raggiunti raddoppiando il valore stabilito dall’AdE
in quanto sarebbe imprenditore agricolo (ma non ha fatto investimenti
semmai ha lucrato con la discarica abusiva…) poi 21mila euro vengono
abbuonati con l’impegno che il predetto manutenzioni la pista per 5
anni ed altri 6 mila euro per “collaborare alla realizzazione del
“Progetto sociale ed educativo annuale” coordinato, per tempisti¬che e
modalità, dal Comune di Curno per una durata complessiva di 5 (cinque)
anni, opere aventi un valore complessivo di Euro 5.645,39 “ (…).
Mica tutti i Curnesi c’hanno una botta di fondoschiena grande come una
casa nel vedersi riconoscere per 3000 mq di terreno sulla sponda
del Brembo (che domani ti può essere asportato da una piena) la
bellezza di 22€ per metro quadro.
La minoranza ha sostenuto che l’aquisi- zione delle aree per pista
ciclabile si dovevano pagare solo con dei diritti edificatori secondo
l’art.53.1 del PGT. Tradotto: la somma dovuta per le aree viene pagata
da comune dandogli un pacchetto di mc di edificabilità che il
livellario può vendere a chi vuole e ricavare quel che meglio riesce.
Pagando l’acquisizione delle aree con diritti edificatori
sostanzialmente il Comune “produce moneta”. La minoranza ha sempre
sostenuto che per fare la pista ciclabile lungo il fiume avrebbe dovuto
fare una variante di PGT in quanto quella parte di previsione era
scaduta.
Francamente non abbiamo compreso posizione della minoranza
rispetto al tema complessivo che riguarda questo cittadino (o questa
famiglia) nella loro relazione col comune.
1- basta eseguire scavo trasversale verso ovest a
partire dalla linea elettrica che dal frantoio Benzoni arriva al
frantoio Cavagna ( e bastano le foto di google-earth) per leggere
quanta discarica (a abusiva) sia stata fatta questa famiglia per
stringere il più possibile il letto del fiume e guadagnare terreno in
danno del demanio.
2- uno scandalo riconoscere il raddoppio del valore
di esproprio quando si evidenzia come non vi siano strutture (serre,
impianti di coltivazioni specializzate, boschi perenni di alta qualità)
3- la destra curnese ha giocato un brutto ruolo dal
momento che qualche loro professionista ha “aiutato” questo cittadino a
combinare le sue nefandezze (discarica perenne, lottizzazione abusiva,
stalla a meno di 50 mt dal fiume) per poi impegolarsi in una polemica
che avrebbe significato un doppio rientro a vantaggio del comune e il
cittadino obbliga pagare due volte a terra che aveva già pagato al
vecchio proprietario oltre che la casa costruito (a sue spese).
Dice il proverbio che «n’del pais di orb i la fa be anche i gob».
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TE LA DO IO L'UCRAINA
Restiamo convinti che la sospensione della crisi in Ucraina passi (è
passata?) prima di tutto con la messa in funzione del gasdotto
NordStream2: la Germania ha assolutamente bisogno di quest'opera
esattamente come la Russia per vendere il proprio gas. La Germania è il
centro dell'economia europea e solo lei può frenare le mire aggressive
e ben mascherate degli americani nella NATO e nello stesso tempo quelle
di Putin di azzannare l'Ucraina. In buona sostanza la Germania si fa
garante verso USA e Russia del mantenimento dello status quo a sud col
via libera al gas del NordStream a nord.
Del resto agli USA ormai il destino dell'UE interessa si e no dal
momento che la parte europea della Nato ha poca voglia di spendere per
mantenerla mentre per gli USA il contenimento dell'espansione cinese è
ormai all'ordine del giorno. Poi come in tutte le situazioni
destabilizzanti ciascun attore ha bisogno di salvarsi la faccia.
Basta prendere in esame una carta dell'EU per capire quanto sia estesa
la zona di influenza tedesca: lo pseudo impero tedesco ha via via messo
le mani su tutte le nazioni che si sono liberate dal giogo
dell'orso sovietico dopo la caduta del muro. Come si vede, al di la
delle proteste e delle piccole sanzioni, alla Germania interessa poco
se quelle nazioni sono finite in buona parte in democrature. Importante
che facciano parte del sistema di produzione (e consumo…)
tedesco. Esattamente com'è buona parte dell'Italia nord orientale.
L'errore maggiore che ha compiuto l'UE colpita dalla pandemia è stato
quello di non prendere in considerazione cosa sarebbe successo con la
sua stabilizzazione: vale a dire che il recupero produttivo avrebbe
creato una forte richiesta energetica con conseguente aumento dei
prezzi, ormai giunto a un livello tale da compromettere la
crescita stimata. Pare che l'Italia perderà quest'anno un punto o un
punto e mezzo di PiL per via dei maggiori costi dell'energia.
L'UE ha stampato moneta per il NGEU ma ha dimenticato di accantonare
importanti riserve di gas e petrolio. Tutto quanto possibile oltre a
fare contratti per forniture di lungo termine.
Evidente che esaurita l'ultima fase aggressiva del covid le nazioni che
dispongono di maggiori riserve energetiche al minor costo saranno
quelle che decolleranno per prime e manterranno il vantaggio su tutte
le altre.
Gli USA sono diventati autosufficienti in termini energetici (merito di
Obama e Trump) e partecipano del mercato internazionale dell'energia
prendendola laddove costi meno della propria e quindi per loro il
destino dell'Europa conta meno dal momento che un concorrente in crisi
è un vantaggio per loro.
Peraltro il mercato internazionale dell'energia visto quella che s'è
rinvenuta nel Mediterraneo orientale e nel Mar Nero non è stato ancora
disegnato e nemmeno chiarito ragion per cui siccome quella zona è
particolarmente turbolenta il tradizionale isolazionismo USA lo lascia
in groppa ai paesi europei. Scrive Giampiero Massolo che “In una realtà
oggi dove nessun Paese da solo è più in grado di definire l'agenda
globale, prevalgono gli equilibri di potenza, la disponibilità a
minacciare l'uso delle armi, la disinvoltura nell'impiego di strumenti
non convenzionali. Soprattutto, la crisi ucraina insegna che la Russia
non è più disposta a considerarsi sconfitta dalla storia, ritiene la
pace in Europa non scontata ma oggetto di negoziato e vuole condurlo in
primis con gli Stati Uniti. Una questione di status e di potere reale”.
Putin non cerca il riconoscimento o l'annessione, insegue un obiettivo
più ambizioso: l'equilibrio strategico. Sul nodo centrale delle
richieste formulate dalla Russia agli americani, cioè il no definitivo
all'ingresso dell'Ucraina nella Nato, il presidente russo afferma che
c'è un problema di tempo: «Ci dicono che non ammetteranno l'Ucraina
domani, ma solo quando saranno pronti. Ma noi vogliamo risolvere questo
problema adesso, nel futuro immediato, come parte di un negoziato più
ampio», che comprenderebbe anche i missili nucleari intermedi e misure
di trasparenza per accrescere la fiducia reciproca.
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