A GUARDARE ALLE COLLINE  17 FEBBRAIO 2022

























































Di cosa parliamo in questa pagina.





















TE LA DO IO L'UCRAINA
Restiamo convinti che la sospensione della crisi in Ucraina passi (è passata?) prima di tutto con la messa in funzione del gasdotto NordStream2: la Germania ha assolutamente bisogno di quest'opera esattamente come la Russia per vendere il proprio gas. La Germania è il centro dell'economia europea e solo lei può frenare le mire aggressive e ben mascherate degli americani nella NATO e nello stesso tempo quelle di Putin di azzannare l'Ucraina. In buona sostanza la Germania si fa garante verso USA e Russia del mantenimento dello status quo a sud col via libera al gas del NordStream a nord.
(...)

POLITICAMENTE SCORRETTO
Non sarò politicamente corretto. Una coppia cinquantenne, quindi di quelle che hanno frequentato la scuola dell'obbligo e il tempo pieno ha alle spalle la storia di avere girato una dozzina di case popolari in diversi comuni bergamaschi. La coppia ha messo al mondo due figlie adesso sui 30 anni. Una di queste, la cui ultima occupazione era parrucchiera,  da giovane andò in ferie in un paese del nord Africa e tornò in Italia innamorata cotta di un bell'africano con cui convolò a nozze. Nozze vere: di quelle in municipio. Il mestiere di parrucchiera è la chance che molte donne hanno dopo avere provato ed  esaurito una doppia dozzina di altre occupazioni: in fondo le donne hanno bisogno più spesso dei maschi di mettere a posto le chiome e quindi il pane non mancherà. Come dicevano una volta.
Nessuno aveva mai detto alla brava parrucchiera che il bel nero del nord Africa sposando una cittadina italiana prendeva la cittadinanza del belpaese e arrivava in Italia senza il rischio e i costi di una traversata in barcone. Il bel nero pensava anche di avere risolto i propri problemi esistenziali: secondo la sua idea di uomo nero del nord Africa  la donna avrebbe lavorato guadagnato e lui avrebbe potuto fare ol michelass. E così fu. Fino al punto che la parrucchiera ottenne la separazione dal bel nero nordafricano e  tornò nell'apparta- mento della casa popolare dei genitori e della sorella. Il bel nero nord africano restò senza soldim senza casa e realizzò che non c'era più la moglie schiava che lo manteneva e giurandole perenne amore non posso vivere senza di te la ammazzò accoltellandola. Visto che c'era menò qualche fendente anche alla cognata.
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NEL PAESE BELLO DA VIVERE I CITTADINI NON SONO TUTTI UGUALI
Per nascondere  il pasticcio (vogliamo essere gentili) non hanno nemmeno messo in elenco la seduta del consiglio comunale da vedere in quella schifezza di streaming con cui sono pubblicate le sedute consigliari. L’hanno cancellata dalla storia: trattasi della seduta del 28 ottobre 2021 della quale hanno pubblicato con tre mesi e mezzo di ritardo una delibera dal titolo anonimo: “Revoca parziale deliberazione c.c. n. 41/2013 e integrazione mediante riferimento ai valori di affrancazione determinato dall’agenzia delle entrate” che riguarda –oh il caso!- uno dei principali rampolli della famiglia meglio benvoluta dalle amministrazioni di destra e sinistra curnesi.
Quella famiglia s’è fatta una lottizzazione abusiva con 8 case e ville abusive (le ultime tre in costruzione) oltre a una stalla edificata praticamente nel vecchio corso del fiume debitamente spianato con una discarica abusiva mai sanzionata. Questa famiglia ha fatto lavorare con debita intelligenza  progettisti tutti di centrodestra e uno dei penultimi rampolli  appare nella foto di gruppo dei sostenitori di Vivere Curno. Ammanigliati con tutti.
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Per non sbagliare ci stanno dentro tutti: Tierra 2022 è organizzata dal Sistema bibliotecario di Dalmine e dell'Area Nord- Ovest con il Sistema bibliotecario urbano di Bergamo e realizzata in co-pro­gettazione con la Cooperativa solidarietà e lavoro di Genova; ha il sostegno e contributo della Fondazione della Comunità Bergamasca e della Rete biblio­tecaria bergamasca ed è patrocinata dalla Provincia. I Bergamaschi sono andati fino a Genova per trovare chi organizzasse quel ciclo di conferenze che turnano via via in tutti i comuni dei due sistemi bibliotecari. Che poi al paese bello da vivere arrivino solo le manifestazioni meno emozionanti è il caso. Non è un caso che la somma dei dirigenti dei due sistemi bibliotecari.
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le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!

































































































































































































































Per non sbagliare ci stanno dentro tutti: Tierra 2022 è organizzata dal Sistema bibliotecario di Dalmine e dell'Area Nord- Ovest con il Sistema bibliotecario urbano di Bergamo e realizzata in co-pro­gettazione con la Cooperativa solidarietà e lavoro di Genova; ha il sostegno e contributo della Fondazione della Comunità Bergamasca e della Rete biblio­tecaria bergamasca ed è patrocinata dalla Provincia. I Bergamaschi sono andati fino a Genova per trovare chi organizzasse quel ciclo di conferenze che turnano via via in tutti i comuni dei due sistemi bibliotecari. Che poi al paese bello da vivere arrivino solo le manifestazioni meno emozionanti è il caso. Non è un caso che la somma dei dirigenti dei due sistemi bibliotecari NON siano stati in grado di organizzare da soli qualcosa del genere, è segno evidente del filonismo del dipendente pubblico la cui prima attività è quella di spogliarsi il più possibile di ogni incombenza. Manco gli passa per l'anticamera del cervello un filo di orgoglio diverso dal tran tran quotidiano.
Questa dirigenza non c'è per caso  e basta osservare le due locandine a destra e sinistra per capire come anche la politica sia al loro stesso livello. La politica culturale di Vivere Curno –nonostante sia un'amministrazione che annega in un oceano di fondi- è addirittura peggiore e più arretrata di quella che fu negli anni dei governi leghisti. Quelli di  Vivere Curno vanno recuperare nei fondi dei tombini del provincialismo del leghismo primigenio del qualunquismo sempre mascherato dal politicamente corretto. Fortunatamente a queste manifestazioni ci vanno quattro gatti e gatte ma la spesa c'è senza risultato. Non si peritano nemmeno di esporre in piazza un totem a promuoverlo.
Con Vivere Curno sono stati cancellati quelli che  producono CULTURA mentre hanno spazio le bande degli improvvisatori, le compagnie degli oratori, le solite onlus-coop che non sai mai che scuola abbiano frequentato e cosa abbiano mai prodotto.
Quello che offende di più – non c'arrivano nemmeno i laureati e le laureate della maggioranza- è che dispongono di un bella struttura e l'hanno trasformata nel teatrino dell'oratorio. Non per nulla hanno impiegato cinque lustri per terminarlo. Sono talmente imbambolati che proiettano i film delle opere e dimenticano di collegarsi in diretta coi teatri visto che dovrebbero avere la fibra ottica in sede.
Si vede chiaramente che fanno le cose perché devono farle ma senza intelligenza amore passione cultura: importante portare a casa la paga a fine mese.

POLITICAMENTE SCORRETTO
Non sarò politicamente corretto. Una coppia cinquantenne, quindi di quelle che hanno frequentato la scuola dell'obbligo e il tempo pieno ha alle spalle la storia di avere girato una dozzina di case popolari in diversi comuni bergamaschi. La coppia ha messo al mondo due figlie adesso sui 30 anni. Una di queste, la cui ultima occupazione era parrucchiera,  da giovane andò in ferie in un paese del nord Africa e tornò in Italia innamorata cotta di un bell'africano con cui convolò a nozze. Nozze vere: di quelle in municipio. Il mestiere di parrucchiera è la chance che molte donne hanno dopo avere provato ed  esaurito una doppia dozzina di altre occupazioni: in fondo le donne hanno bisogno più spesso dei maschi di mettere a posto le chiome e quindi il pane non mancherà. Come dicevano una volta.
Nessuno aveva mai detto alla brava parrucchiera che il bel nero del nord Africa sposando una cittadina italiana prendeva la cittadinanza del belpaese e arrivava in Italia senza il rischio e i costi di una traversata in barcone. Il bel nero pensava anche di avere risolto i propri problemi esistenziali: secondo la sua idea di uomo nero del nord Africa  la donna avrebbe lavorato guadagnato e lui avrebbe potuto fare ol michelass. E così fu. Fino al punto che la parrucchiera ottenne la separazione dal bel nero nordafricano e  tornò nell'apparta- mento della casa popolare dei genitori e della sorella. Il bel nero nord africano restò senza soldim senza casa e realizzò che non c'era più la moglie schiava che lo manteneva e giurandole perenne amore non posso vivere senza di te la ammazzò accoltellandola. Visto che c'era menò qualche fendente anche alla cognata.

Un'altra coppia cinquantenne quindi -di quelle che pure hanno frequentato la scuola dell'obbligo e il tempo pieno- ha due figlie, stavolta di età minore dei trenta anni. Lei dorme nel letto matrimoniale e lui su un divano che hanno ritirato via fb. Lui lavora a chiamata si e no sei mesi all'anno mentre lei fa la domestica, la badante notturna. Sempre in nero. Lei prende il RdC e lui si e no. Lui sa fare di tutto e non sa fare niente di preciso. Lei non sa fare niente ma fa di tutto: per esempio lava i pavimenti ed accumula l'oncio nelle fughe. Fa anche la volontaria per cuccare clienti. La prima figlia ha fatto una ventina di mestieri  sempre a chiamata visto che non sa fare nulla: terza media a ciao stai bene. Anche lei voleva fare la parrucchiera ma non ha potuto in quanto allergica alla chimica dei veleni che irrorano alle chiome delle clienti. In compenso dopo avere conosciuto una dozzina di morosi (con la mamma che stava fuori casa per concedere l'alcova ai piccioncini per i loro bisogni) alla fine è andata a convivere –senza matrimonio- con l'ultimo prendendo in affitto la casa arredata che era stata di un'anziana morta. Nello spazio di tre anni mettono al mondo un bambino e a un certo punto lui scompare e torna da sua madre e lei resta sola col bambino da mantenere e con un lavoro si e due no e il bambino da seguire e l'affitto da pagare. Si sa che l'amore può finire e i maschi non restano mai gravidi.
La seconda figlia –un po' più giovane della prima- anche lei  ha collezionato una dozzina di occupazioni temporanee perché non sa fare nulla ed ha la lingua piuttosto tagliente come sua madre. Terza media a ciao stai bene anche lei. Adesso è andata  convivere con uno di dieci anni più grande di lei in casa di quest'ul- timo (lui è proprietario dell'abitazione dove viveva da single) e dopo otto mesi di convivenza è rimasta incinta. La fortuna vuole che siano due gemelli. Lui ha storto il naso alla notizia. La prospettiva è che quando la donna avrà partorito, lui la chiuda fuori casa e lei debba tornare dalla madre coi due fagotti.

Leggo sulla pagina FB della lista della maggioranza Vivere Curno le parole della sindaca Gamba o dell'assessora Rota: “Vi aspettiamo mercoledì sera per ricordare la nostra giovane concittadina Marisa con un gesto simbolico importante: una fiaccolata, insieme di persone unite per camminare “verso un futuro migliore“ e testimoniare l'importanza del contrasto della violenza di genere. La violenza contro le donne rappresenta un problema sociale di proporzioni enormi, essa è una violazione dei diritti umani, dell'integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona. Si tratta di un fenomeno che non conosce differenze geografiche o culturali. Per contrastarlo serve Preve- nire, Proteggere, Procedere contro gli autori di violenza, Politiche integrate tra tutti i soggetti istituzionali, le persone che subiscono violenza, la loro comunità. Un momento commovente, doloroso ma necessario, perché c'è ancora tanto lavoro da fare!”.

Vero. Peccato che il medico non sappia neanche da che parte voltarsi tranne fare un appalto ad una coop-onlus e poi lavarsene le zampine. Importante però è la foto-opportunity per FB.  C'era anche la sindaca di Mapello che già aveva avuto a suo tempo i genitori dell'ammaz- zata come condomini delle case popolari mapellesi.

L'welfare di questi 30-40-50 ultimi anni non è mai stata quella di costruire  l'autono- mia delle persone ma quella di accentuarne vieppiù la dipendenza e sfruttarla per scambio elettorale. Che è poi la “sostanza” della politica della destra. C’é stato un mastodontico aumento di “spesa senza qualità” soprattutto in campo scolastico visto che tutti i protagonisti di queste storie non sono vecchi centenari analfabeti ma persone che hanno fatto tutte le scuole medie sempre col tempo pieno e adesso sono analfabeti di ritorno. E' nella scuola che va creata la cultura del rispetto e vanno date le dritte per vivere altrimenti possiamo fare l'abbonamento ai funerali.

NEL PAESE BELLO DA VIVERE I CITTADINI NON SONO TUTTI UGUALI
Per nascondere  il pasticcio (vogliamo essere gentili) non hanno nemmeno messo in elenco la seduta del consiglio comunale da vedere in quella schifezza di streaming con cui sono pubblicate le sedute consigliari. L’hanno cancellata dalla storia: trattasi della seduta del 28 ottobre 2021 della quale hanno pubblicato con tre mesi e mezzo di ritardo una delibera dal titolo anonimo: “Revoca parziale deliberazione c.c. n. 41/2013 e integrazione mediante riferimento ai valori di affrancazione determinato dall’agenzia delle entrate” che riguarda –oh il caso!- uno dei principali rampolli della famiglia meglio benvoluta dalle amministrazioni di destra e sinistra curnesi.
Quella famiglia s’è fatta una lottizzazione abusiva con 8 case e ville abusive (le ultime tre in costruzione) oltre a una stalla edificata praticamente nel vecchio corso del fiume debitamente spianato con una discarica abusiva mai sanzionata. Questa famiglia ha fatto lavorare con debita intelligenza  progettisti tutti di centrodestra e uno dei penultimi rampolli  appare nella foto di gruppo dei sostenitori di Vivere Curno. Ammanigliati con tutti.
Oggetto della delibera n.61 del 28 ottobre 2021 riguarda la rideterminazione dei valori degli immobili soggetti al diritto di livello nei confronti del Comune di Curno. I “livelli” sono dei residuati del diritto romano (prima applicazione nel 393 d.C. dagli imperatori Valentiniano I e Flavio Giulio Valente ) ragione per cui adesso ci sono due padroni dello stesso immobile. Salvo che per riunire i due titoli, normalmente accade che a pagare sia sempre il cittadino che vuole liberarsi dall’impiccio del Comune come padrone.
La necessità di ritirare la delibera consigliare n.41 del 2013 deriva dagli sbandamenti dell’Agenzia delle Entrate nel decidere il valore da dare agli immobili soggetti a livello e naturalmente l’AdE ha seguito il disegno rapinatore dello stato italiano passando da un modesto moltiplicatore del reddito dominicale che dava valori infimi alla decisione ultima che il terreno ha il valore di mercato qualora sia soggetto a esproprio.
I proprietari (sono 2) dei terreni soggetto a livello chiesero nel 2013 (ai tempo della Serra come sindaca) il riscatto immaginando di pagare una cifra modestissima. La delibera fu contestata dalla minoranza ( tra le cui fila si annoverano i professionisti che hanno progettato le otto ville nella lottizzazione abusiva: terreno che non è nel gruppo dei livelli) e nel frattempo comincia il ping-pong tra comune agenzia delle entrate coi suoi tre diversi pareri per approdare all’ultima versione dell’AdE.
Applicando la quale si verifica che la liberazione di TUTTI i diritti di livello costerebbe 136mila euro di cui 94mila euro a carico di uno solo . Il primo insiste per liberarsi del peso la seconda rinuncia.

Dio vede e provvede dal momento che con la vicenda della pista ciclabile lungo il fiume Brembo, questi  si libera del vincolo regalando una fetta di terreno larga tre metri  distante quattro metri dalla sponda per costruire la pista ciclabile.
Non fa un errore quello che scambia il proprio debito (94mila euro) col Comune con la cessione di una piccola area per la pista ciclabile dal momento che l’accordo per la cessione delle aree viene costruito “ad hoc” (mica per nulla ha quel cognome e cotante parentele e fissa cotante parentele politiche…) per non fargli sborsare un euro (tranne la parcella del notaio).
Infatti dei 94mila euro dovuti dal livellario vengono dedotti 65mila euro per i circa 3000 mq occupati dalla pista e contorni vari. I 65mila euro vengono raggiunti raddoppiando il valore stabilito dall’AdE  in quanto sarebbe imprenditore agricolo (ma non ha fatto investimenti semmai ha lucrato con la discarica abusiva…) poi 21mila euro vengono abbuonati con l’impegno che il predetto manutenzioni la pista per 5 anni ed altri 6 mila euro  per “collaborare alla realizzazione del “Progetto sociale ed educativo annuale” coordinato, per tempisti¬che e modalità, dal Comune di Curno per una durata complessiva di 5 (cinque) anni, opere aventi un valore complessivo di Euro 5.645,39 “ (…).
Mica tutti i Curnesi c’hanno una botta di fondoschiena grande come una casa nel vedersi riconoscere per 3000 mq di terreno  sulla sponda del Brembo (che domani ti può essere asportato da una piena) la bellezza di 22€ per metro quadro.

La minoranza ha sostenuto che l’aquisi- zione delle aree per pista ciclabile si dovevano pagare solo con dei diritti edificatori secondo l’art.53.1 del PGT. Tradotto: la somma dovuta per le aree viene pagata da comune dandogli un pacchetto di mc di edificabilità che il livellario può vendere a chi vuole e ricavare quel che meglio riesce. Pagando l’acquisizione delle aree con diritti edificatori sostanzialmente il Comune “produce moneta”. La minoranza ha sempre sostenuto che per fare la pista ciclabile lungo il fiume avrebbe dovuto fare una variante di PGT in quanto quella parte di previsione era scaduta.

Francamente non abbiamo compreso  posizione della minoranza rispetto al tema complessivo che riguarda questo cittadino (o questa famiglia) nella loro relazione col comune.
1-    basta eseguire scavo trasversale verso ovest a partire dalla linea elettrica che dal frantoio Benzoni arriva al frantoio Cavagna ( e bastano le foto di google-earth) per leggere quanta discarica (a abusiva) sia stata fatta questa famiglia per stringere il più possibile il letto del fiume e guadagnare terreno in danno del demanio.
2-    uno scandalo riconoscere il raddoppio del valore di esproprio quando si evidenzia come non vi siano strutture (serre, impianti di coltivazioni specializzate, boschi perenni di alta qualità)
3-    la destra curnese ha giocato un brutto ruolo dal momento che qualche loro professionista ha “aiutato” questo cittadino a combinare le sue nefandezze (discarica perenne, lottizzazione abusiva, stalla a meno di 50 mt dal fiume) per poi impegolarsi in una polemica che avrebbe significato un doppio rientro a vantaggio del comune e il cittadino obbliga pagare due volte a terra che aveva già pagato al vecchio proprietario oltre che la casa costruito (a sue spese).
Dice il proverbio che «n’del pais di orb i la fa be anche i gob».


TE LA DO IO L'UCRAINA
Restiamo convinti che la sospensione della crisi in Ucraina passi (è passata?) prima di tutto con la messa in funzione del gasdotto NordStream2: la Germania ha assolutamente bisogno di quest'opera esattamente come la Russia per vendere il proprio gas. La Germania è il centro dell'economia europea e solo lei può frenare le mire aggressive e ben mascherate degli americani nella NATO e nello stesso tempo quelle di Putin di azzannare l'Ucraina. In buona sostanza la Germania si fa garante verso USA e Russia del mantenimento dello status quo a sud col via libera al gas del NordStream a nord.
Del resto agli USA ormai il destino dell'UE interessa si e no dal momento che la parte europea della Nato ha poca voglia di spendere per mantenerla mentre per gli USA il contenimento dell'espansione cinese è ormai all'ordine del giorno. Poi come in tutte le situazioni destabilizzanti ciascun attore ha bisogno di salvarsi la faccia.
Basta prendere in esame una carta dell'EU per capire quanto sia estesa la zona di influenza tedesca: lo pseudo impero tedesco ha via via messo le mani su tutte le nazioni che  si sono liberate dal giogo dell'orso sovietico dopo la caduta del muro. Come si vede, al di la delle proteste e delle piccole sanzioni, alla Germania interessa poco se quelle nazioni sono finite in buona parte in democrature. Importante che facciano parte del sistema di produzione (e consumo…)  tedesco. Esattamente com'è buona parte dell'Italia nord orientale.

L'errore maggiore che ha compiuto l'UE colpita dalla pandemia è stato quello di non prendere in considerazione cosa sarebbe successo con la sua stabilizzazione: vale a dire che il recupero produttivo avrebbe creato una forte richiesta energetica con conseguente aumento dei prezzi, ormai giunto a un livello tale da compromettere la  crescita stimata. Pare che l'Italia perderà quest'anno un punto o un punto e mezzo di PiL per via dei maggiori costi dell'energia.
L'UE ha stampato moneta per il NGEU ma ha dimenticato di accantonare importanti riserve di gas e petrolio. Tutto quanto possibile oltre a fare contratti per forniture di lungo termine.
Evidente che esaurita l'ultima fase aggressiva del covid le nazioni che dispongono di maggiori riserve energetiche al minor costo saranno quelle che decolleranno per prime e manterranno il vantaggio su tutte le altre.
Gli USA sono diventati autosufficienti in termini energetici (merito di Obama e Trump) e partecipano del mercato internazionale dell'energia prendendola laddove costi meno della propria e quindi per loro il destino dell'Europa conta meno dal momento che un concorrente in crisi è un vantaggio per loro.
Peraltro il mercato internazionale dell'energia visto quella che s'è rinvenuta nel Mediterraneo orientale e nel Mar Nero non è stato ancora disegnato e nemmeno chiarito ragion per cui siccome quella zona è particolarmente turbolenta il tradizionale isolazionismo USA lo lascia in groppa ai paesi europei. Scrive Giampiero Massolo che “In una realtà oggi dove nessun Paese da solo è più in grado di definire l'agenda globale, prevalgono gli equilibri di potenza, la disponibilità a minacciare l'uso delle armi, la disinvoltura nell'impiego di strumenti non convenzionali. Soprattutto, la crisi ucraina insegna che la Russia non è più disposta a considerarsi sconfitta dalla storia, ritiene la pace in Europa non scontata ma oggetto di negoziato e vuole condurlo in primis con gli Stati Uniti. Una questione di status e di potere reale”.
Putin non cerca il riconoscimento o l'annessione, insegue un obiettivo più ambizioso: l'equilibrio strategico. Sul nodo centrale delle richieste formulate dalla Russia agli americani, cioè il no definitivo all'ingresso dell'Ucraina nella Nato, il presidente russo afferma che c'è un problema di tempo: «Ci dicono che non ammetteranno l'Ucraina domani, ma solo quando saranno pronti. Ma noi vogliamo risolvere questo problema adesso, nel futuro immediato, come parte di un negoziato più ampio», che comprenderebbe anche i missili nucleari intermedi e misure di trasparenza per accrescere la fiducia reciproca.