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BISOGNA ESSERE DI QUELLI BRAVI
Dopo averne mangiate 14 fette –le massose madamine della maggioranza-
si sono accorte che erano fette di polenta avvelenata?. (Forse) se ne
sono accorte ma sono state ancora una volta meno accorte di quelli su
cui dovevano vigilare.
Nel paese bello da vivere l’opposizione non sta in consiglio comunale
ma negli uffici. Potrebbe stare nell’ufficio tecnico, nel
provveditorato ed annessi, nella ragioneria. Chissà dove.
Chi segue la storia del paese bello da vivere è perfettamente a
conoscenza della delibera di consiglio comunale votata da dc-pci-psi
(non tutti però: alcuni se ne stettero tatticamente a casa...) che è
costata trent’anni dopo una botta da oltre 600mila euro di danno al
Comune. Ne parlammo qui: https://www.aguardareallecolline.it/768.html
. Poi ci fu un “pagamento doppio” dei terreni per costruire via Europa
ad una signora di SanPellegrino che era niente meno che zia del
vicesindaco nel paese bello da vivere. Per una qualche “svista”
dell’ufficio tecnico, del segretario comunale e della giunta quei
terreni vennero pagati due volte (coi soldi della Curno Shopping Center
la realizzatrice del centro commerciale alias Fiat: neppure la CSC
guarda il caso se ne accorse…). Così la fortunata vecchietta poté
godersi per tre anni la sommetta di 300 milioni di lire che -ai tassi
di interesse del debito pubblico di allora- le fruttarono esentasse la
bellezza del 10% ogni anno.
Chi non ricorda l’appalto della biblioteca civica vinto da una ditta
già nota come vincitrice ai concorrenti che la salutarono con un sonoro
“eccola!”?.
(...)
TANTO IL MATTARELLA SCHIATTA ABBSTANZA PRESTO
Ormai nel belPaese ogni evento diventa un gran circo mediatico. Dalle
tragedie –il covid sta tenendo banco da due anni con miliardi di ore di
trasmissioni che ormai hanno rintronato il cervello degli italiani-
alle elezioni presidenziali. Due palle grandi come metà della terra.
Dicono le cronache che il discorso di insediamento del rieletto
presidente Mattarella sia stata interrotto da ben 55 applausi. Hanno
scritto e continuano a scrive che via via si allungavano le tornate
elettorali, andavano a ramengo le iniziative del kingmaker mentre
assumeva vieppiù importanza il Parlamento. Che ci sia da fidarsi di un
branco di parlamentari che tra un anno verranno segati uno su tre o
forse dei restanti due ne resteranno cambiati più della metà bisogna
essere ipocriti o ingenui. Di giornalisti ingenui non se ne vedono in
giro.
(...)
CDX E LEGA ALLE COMUNALI DEL 2022
Entrambi eredi di ricchi padri (ricchi di immobili e terreni nel paese
bello da vivere e altrove) l'assessore e vicesindaco Conti di Vivere
Curno/Gamba sindaco e Giovanni Locatelli entrato in consiglio come
minoranza della lista Lega+FI in quota FI (ma pare che non sia più
iscritto) hanno aperto il cantiere per le villette di lusso in via
Curnasco sul fondo di comune proprietà. Invece la sorellina d'Italia,
al secolo Sara Carrara si sentirà ringalluzzita assai dalle (attese)
prestazioni elettorali della sua leader nazionale e quindi sarà
abbastanza gasata per la prossima tornata elettorale a Curen.
(...)
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BISOGNA ESSERE DI QUELLI BRAVI
Dopo averne mangiate 14 fette –le massose madamine della maggioranza-
si sono accorte che erano fette di polenta avvelenata?. (Forse) se ne
sono accorte ma sono state ancora una volta meno accorte di quelli su
cui dovevano vigilare.
Nel paese bello da vivere l’opposizione non sta in consiglio comunale
ma negli uffici. Potrebbe stare nell’ufficio tecnico, nel
provveditorato ed annessi, nella ragioneria. Chissà dove.
Chi segue la storia del paese bello da vivere è perfettamente a
conoscenza della delibera di consiglio comunale votata da dc-pci-psi
(non tutti però: alcuni se ne stettero tatticamente a casa...) che è
costata trent’anni dopo una botta da oltre 600mila euro di danno al
Comune. Ne parlammo qui: https://www.aguardareallecolline.it/768.html
. Poi ci fu un “pagamento doppio” dei terreni per costruire via
Europa ad una signora di SanPellegrino che era niente meno che zia del
vicesindaco nel paese bello da vivere. Per una qualche “svista”
dell’ufficio tecnico, del segretario comunale e della giunta quei
terreni vennero pagati due volte (coi soldi della Curno Shopping Center
la realizzatrice del centro commerciale alias Fiat: neppure la CSC
guarda il caso se ne accorse…). Così la fortunata vecchietta poté
godersi per tre anni la sommetta di 300 milioni di lire che -ai tassi
di interesse del debito pubblico di allora- le fruttarono esentasse la
bellezza del 10% ogni anno.
Chi non ricorda l’appalto della biblioteca civica vinto da una ditta
già nota come vincitrice ai concorrenti che la salutarono con un sonoro
“eccola!”?. La costruzione della biblioteca cominciata nel 2000 è
terminata quattro lustri dopo.
Vogliamo ricordare la sequenza di gare d’appalto per la assegnazione
della gestione-ristrutturazione del CVI2 tutte andate a vuoto
nonostante ci fossero un coro di “un progetto del genere non può
funzionare!- e terminato col Comune che anziché farsi finanziare dal
privato la ristrutturazione ci ha messo di suo 800 mila euro per poi
(ovviamente) affittarlo per quattro soldi alla solita coop-onlus?.
L’unica che s’è presentata visto che se del caso se la può svignare
senza colpo ferire.
Vogliamo ricordare l’appalto edilizio per la ristrutturazione del CVI2
vinto da una impresa di Sarno per tramite di un’azienda
bergamasca, salvo poi scoprire che nel progetto c’era un macroscopico
errore oltre una serie interminabile di dimenticanze?. L’opera ha
oltre un anno di ritardo e sarà un miracolo vedere i lavori finiti per
fine 2022. Forse.
Vogliamo ricordare gli ennemila progettini ed appaltini che si sono
susseguiti attorno ai lavoretti lungo la bretella che da via IV
Novembre corre verso il CVI1, la biblioteca e la nuova Rodari?.
Vogliamo ricordare gli ennemila progettini ed appaltini che si sono
susseguiti per finire i lavori della biblioteca? Divertentissi me le
sigillature delle fessure di dilatazione nel manufatto: di sicuro sono
sta rifatte due volte ma forse sono tre o quattro.
Vogliamo ricordare la ristrutturazione dell’ex spazio biblioteca e
adattamento ad ufficio servizi sociali costato preventivamente 140mila
euro ma finito –a detta della sindaca- a costare SOLO 50-60mila?.
Vogliamo ricordare la storia della nuova Rodari – anche li quattro
lustri prima di finire l’opera- salvo scoprire che mancavano le
illuminazioni zenitali, è anche occorso un secondo scarico fognario, le
fognature otturate dopo il primo anno, almeno un paio di beghe con le
imprese e –per non farsi mancare nulla- altra bega anche con l’impresa
per la costruzione della palestra.
Vogliamo ricordare la storiaccia della pista ciclabile lungofiume
Brembo che dopo sette anni di gestazione ha prodotto decine di
affidamenti progettuali e studi ma non hanno ancora messo un mattone?
In compenso i lavori saranno seguiti da una archeologa.
La passerella sul Quisa l’hanno si ormai edificata ma perché
l’operazione era in mano al… Comune di Ponte san Pietro non a quello di
Curno. Vogliamo ricordare che per l’esecuzione dei lavori di questo
trecciolino che sorgerà interamente su terreno di discarica o nel letto
del fiume hanno previsto la presenza quotidiana di una archeologa?.
Senza tornare agli autori del casino che condurrà alla sentenza Leggeri
(la sindaca Gamba ha dimenticato di chiedere la restituzione della
somma agli autori del misfatto) e neanche a quella del doppio pagamento
dei terreni per la costruzione di via Europa tutto il resto ha visto la
presenza nell’ufficio tecnico comunale della coppia architetto Maggioni
e geometra Mastromattei. La prima ha oscillato nelle presenze anche
alternando la sua funzione nel Comune di Albino mentre il secondo è
stato assunto dalla prima giunta leghista ed è rimasto finora all’UT e
poi spostato nel 2020 al provveditorato. Inimmaginabile che in una
azienda privata un dirigente passi ad un’altra similare ma nel
paese bello da vivere è normale che la dirigente dell’UT passi da Curno
ad Albino e poi ritorni pure a Curno.
Mai s’era visto che il progetto finanziario di rassegnazione
della gestione di un centro sportivo venisse affidato alla dirigente
dei servizi sociali e nemmeno si era mai visto che pure il progetto
edilizio venisse affidato alla stessa che pure non aveva neppure una
lontana competenza.
Ma l’aspetto più interessante è quello di andare a vedere la “parte politica” di tutti questi eventi.
Per esempio a titolo di mera informazione il RUP (responsabile unico
del procedimento) per la costruzione della palestra della Rodari è un
dipendente comunale che faceva il sindaco di una maggioranza di
centrodestra a Lallio ed ha avuto in mano tutta la storia dei lavori
dall'inizio ai giorni nostri. Tuttora è vicesindaco e assessore ai LLPP
sempre a Lallio. Sempre per informazione il RUP del RUP (il secondo
RUP2 è stato nominato dal primo RUP1) è un ingegnere locale che
quando è stato nominato RUP del RUP era assessore esterno nella giunta
Lega-Fi-Fdi nel Comune di Calcinate. Nel qual mentre viene nominato
RUP2 del RUP1 (la nomina è per mano del RUP1) ha anche in corso una
lottizzazione (che noi riteniamo del tutto abusiva fin dal 1967) di un
terreno di uno degli sponsor della lista Vivere Curno. Poi il RUP2
scompare come progettista della lottizzazione e compare al suo posto un
ex consigliere di una giunta Lega-Fi-Fdi di Curno nella
sindacatura Gandolfi di cdx+lega. Noi queste coincidenze le abbiamo
raccontate via via diventavano notizia accertata e a un certo punto al
RUP1 locale che al tempo era dirigente dei lavori pubblici per
tutto il comune viene sollevato del gravoso impegno e gli viene
affidato SOLO quello della palestra e il provveditorato comunale.
Nello studio del legale nominato a tutela del comune nella bega
coll’impresa c'è anche come socio un candidato sindaco di Fi al
Comune di Ponte san Pietro.
Se i lavori della biblioteca si bloccarono quando c’era la Lega al
governo (la Lega li fece partire e da dentro la Lega cominciarono le
manovre per inserire questo al posto di quello…) e la coppia
Maggioni-Mastromattei appena arrivati, questi restarono anche nel
quinquennio della giunta Morelli (dove ci fu un arbitrato gestito male
e perso dal comune: altri 300 milioni di lire volati all’impresa) per
poi restare con la giunta di cdx+lega Gandolfi che a un certo punto
ebbe anche i denari per finire i lavori ma politicamente decise di non
terminarli.
Alla giunta Gandolfi seguono le due giunte Serra sempre con Maggioni
Mastromattei e Caligiuri (scuola) per poi approdare alla prima giunta
Gamba sempre col trio sunnominato a dirigere gli uffici preposti.
Pure la segretaria comunale ha accompagnato le giunta dalla Serra 1 alla Serra2 ed alla Gamba 1.
Che dire?. Già la giunta Gandolfi sostanzialmente aveva bloccato i
lavori della scuola elementare e della biblioteca per decisione
politica ovviamente camuffata da questioni tecniche fasulle fornite
dagli uffici ma poi in successione tutte le principali opere
comunali si sono sempre arenate in qualche contenzioso legale.
La minoranza consigliare di centrodestra nelle giunte Serra 1 e 2, e
nella giunta Gamba 1 non ha avuto bisogno di fare minoranza dal momento
che i tre settori chiave delle opere pubbliche erano in mano ai
funzionari summenzionati.
Le sindache Serra e Gamba non si sono volute assumere la responsabilità
–tutta e solo politica- di licenziare tutta la direzione dell’ufficio
tecnico e sociale facendo un ripulisti generale dell’insieme e così si
é cementificato quel potente freno che ha privato per decenni i
cittadini dall’utilizzo di importanti opere pubbliche. Consentendo così
alla minoranza di fare una battaglia politica vincente quando la stessa
controllava politicamente i settori chiave.
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TANTO IL MATTARELLA SCHIATTA ABBSTANZA PRESTO
Ormai nel belPaese ogni evento diventa un gran circo mediatico. Dalle
tragedie –il covid sta tenendo banco da due anni con miliardi di ore di
trasmissioni che ormai hanno rintronato il cervello degli italiani-
alle elezioni presidenziali. Due palle grandi come metà della terra.
Dicono le cronache che il discorso di insediamento del rieletto
presidente Mattarella sia stata interrotto da ben 55 applausi. Hanno
scritto e continuano a scrive che via via si allungavano le tornate
elettorali, andavano a ramengo le iniziative del kingmaker mentre
assumeva vieppiù importanza il Parlamento. Che ci sia da fidarsi di un
branco di parlamentari che tra un anno verranno segati uno su tre o
forse dei restanti due ne resteranno cambiati più della metà bisogna
essere ipocriti o ingenui. Di giornalisti ingenui non se ne vedono in
giro.
Premesso che non abbiamo mai creduto molto fondato un qualche
sotterraneo disegno di Draghi di salire al Colle –Draghi ha 74 anni e
Mattarella ne ha 80- anche se è scontato che ne avesse l'aspirazione, a
me sembra che la rielezione di Mattarella sia stata giocata su più
fattori. Il primo è che l'ottantenne Mattarella schiatti prima della
fine del mandato ma sperabilmente dopo la messa a cuccia dei 235,12
miliardi del PNRR. Il secondo è che se va tutto come previsto, resta
salva la legislatura di 5 anni e ciascuno degli eletti avrà in
banca una liquidazione di 2-300mila euro. Utilissimi soprattutto a
quell'1/3 di parlamentari che saranno cancellati.
Noi abbiamo scritto che se il Draghi fosse salito al Colle avrebbe
nominato un draghiamo come successore e quindi la legislatura
avrebbe ballato se non addirittura schiantata. Idem se fosse
salito al colle un politico o uno degli autocandidati o autocandidate.
La soluzione quindi era quella di confermare il quadro politico e così
è stato nonostante il Mattarella avesse già cercato casa e iniziato il
trasloco.
Quei 55 applausi a Mattarella erano segnali di gioia per il portafoglio
salvato sia per la prebenda quinquennale che per il grasso che cola dai
235,12 miliardi del PNRR. Una elegante presa per il culo anche al
Mattarella: te l'abbiamo fatta.
Chissenefrega del salasso che le famiglie e imprese hanno subito negli
ultimi due mesi (e i prossimi…) per l'aumento della spesa energetica.
Chissenefrega delle crisi industriali che in quasi 5 anni non sono
state risolte ne da DiMaio ne dal duo Orlando-Giorgetti.
Chissenefrega di Alitalia MPS Ilva e compagnie più piccole.
Chissenefrega dei morti sul lavoro che paiono mosche sotto l'effetto
del flit: adesso cominciano addirittura ad ammazzarli da piccoli.
Ci sono però dei conti in sospeso. L'inflazione e il conseguente
aumento costo del debito pubblico e della vita. La pandemia di cui
nessuno può dire il futuro. La pervicace volontà aggressiva della NATO
nascosta dietro l'ipocrisia della libertà dei popoli che poi
scelgono abitualmente il fascista di turno come presidente. Putin
di cui non si riescono a immaginare le gesta domani e doman l'altro. Il
Draghi e il DiMaio che da bravi pipparoli telefonano a Putin
raccomandandogli e non aggredire l'Ucraina e non chiudere il rubinetto
del gas. La Germania che ormai è mezza UE e frutta l'aggressività della
NATO per estendere le manacce della sua economia dappertutto.
Inghilterra Francia e Italia che galleggiano a filo facendo delle belle
bevute. Quindi applausi!. 56!.
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CDX E LEGA ALLE COMUNALI DEL 2022
Entrambi eredi di ricchi padri (ricchi di immobili e terreni nel paese
bello da vivere e altrove) l'assessore e vicesindaco Conti di
Vivere Curno/Gamba sindaco e Giovanni Locatelli entrato in consiglio
come minoranza della lista Lega+FI in quota FI (ma pare che non sia più
iscritto) hanno aperto il cantiere per le villette di lusso in via
Curnasco sul fondo di comune proprietà. Invece la sorellina d'Italia,
al secolo Sara Carrara si sentirà ringalluzzita assai dalle (attese)
prestazioni elettorali della sua leader nazionale e quindi sarà
abbastanza gasata per la prossima tornata elettorale a Curen.
Il gran casino nazionale tra FdI Lega e FI oltre i radi cespugli
attorno sommato al gran pastrocchio provinciale nella formazione delle
maggioranze per il governo della Provincia non promettono niente di
facile per la costituzione di una lista locale per le prossime
amministrative.
Il buonsenso suggerirebbe al terzetto Carrara Conti Locatelli (in o.a.)
di ritirarsi in buon ordine. Il secondo (in o.a.) dopo i trent'anni di
danni inflitti al paese bello da vivere per come ha governato
urbanistica e lavori pubblici. Gli altri due per manifesta incapacità
politica: che non viene mondata dal voto popolare. A meno che –vista
l'attuale legge sugli appalti ed affidamenti e come viene piattamente
applicata a Curno- non vi sia stata una giusta distribuzione degli
stessi tra maggioranza e minoranza e quindi vale la pena di stare in
consiglio senza neanche impegnarsi troppo. Del resto perché Salvini sta
nel governo Draghi se non per controllare la distribuzione dei fondi
PNRR?.
Come abbiamo già scritto CDX Lega e FdI potrebbero fare un salto avanti
se mettessero come candidato sindaco lo sconosciuto (ai più)
ingegnere locale che adesso fa il Rup2 del RUP1 nella
sfigatissima vicenda dei lavori per la palestra della Rodari in
quanto ha alle spalle un'esperienza di assessore esterno in una giunta
cdx+lega+fdi di una “città” (Martinengo) grande più di Curno, ma
dubitiamo che Locatelli e Carrara facciano un passo indietro. Semmai
adesso si danno qualche coltellata in più.
Sarebbe interessante ascoltare le battaglie politiche nel prossimo
consiglio comunale tra il nuovo acquisto della lista Gamba –Fabio
Ravasio che è direttamente l'emanazione dell'oratorio Popieluszko una
delle strutture maggiormente finanziate dalla giunta Gamba- con
l'ingegnere Carlo Manaresi che adesso fa il RUP2 del RUP1 per la
palestra della nuova Rodari. Una battaglia di giganti regolata dalla
Gamba: una saga!.
Leggendo i vari post di FB dei vari esponenti –o quelli che si reputano
tali- del centrodestra indigeno ci si avvede che non hanno la prima
idea di come si governa un comune così come quando sentiamo il duo
Carrara-Locatelli proporre come priorità per il paese un ricovero per
gli anziani e degli aiuti per le botteghe locali o il doppio senso di
circolazione in Largo Vittoria, c'è schiattare dal piangere. Sono
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