A GUARDARE ALLE COLLINE  08 FEBBRAIO 2022

























































Di cosa parliamo in questa pagina.





















BISOGNA ESSERE DI QUELLI BRAVI
Dopo averne mangiate 14 fette –le massose madamine della maggioranza- si sono accorte che erano fette di polenta avvelenata?. (Forse) se ne sono accorte ma sono state ancora una volta meno accorte di quelli su cui dovevano vigilare.
Nel paese bello da vivere l’opposizione non sta in consiglio comunale ma negli uffici. Potrebbe stare nell’ufficio tecnico, nel provveditorato ed annessi, nella ragioneria. Chissà dove.
Chi segue la storia del paese bello da vivere è perfettamente a conoscenza della delibera di consiglio comunale votata da dc-pci-psi (non tutti però: alcuni se ne stettero tatticamente a casa...) che è costata trent’anni dopo una botta da oltre 600mila euro di danno al Comune. Ne parlammo qui: https://www.aguardareallecolline.it/768.html .  Poi ci fu un “pagamento doppio” dei terreni per costruire via Europa ad una signora di SanPellegrino che era niente meno che zia del vicesindaco nel paese bello da vivere. Per una qualche “svista” dell’ufficio tecnico, del segretario comunale e della giunta  quei terreni vennero pagati due volte (coi soldi della Curno Shopping Center la realizzatrice del centro commerciale alias Fiat: neppure la CSC guarda il caso se ne accorse…). Così la fortunata  vecchietta poté godersi per tre anni la sommetta di 300 milioni di lire che -ai tassi di interesse del debito pubblico di allora- le fruttarono esentasse la bellezza del 10% ogni anno.
Chi non ricorda l’appalto della biblioteca civica vinto da una ditta già nota come vincitrice ai concorrenti che la salutarono con un sonoro “eccola!”?.
(...)

TANTO IL MATTARELLA SCHIATTA ABBSTANZA PRESTO
Ormai nel belPaese ogni evento diventa un gran circo mediatico. Dalle tragedie –il covid sta tenendo banco da due anni con miliardi di ore di trasmissioni che ormai hanno rintronato il cervello degli italiani- alle elezioni presidenziali. Due palle grandi come metà della terra. Dicono le  cronache che il discorso di insediamento del rieletto presidente Mattarella sia stata interrotto da ben 55 applausi. Hanno scritto e continuano a scrive che via via si allungavano le tornate elettorali, andavano a ramengo le iniziative del kingmaker mentre assumeva vieppiù importanza il Parlamento. Che ci sia da fidarsi di un branco di parlamentari che tra un anno verranno segati uno su tre o forse dei restanti due ne resteranno cambiati più della metà bisogna essere ipocriti o ingenui. Di giornalisti ingenui non se ne vedono in giro.
(...)

CDX E LEGA ALLE COMUNALI DEL 2022
Entrambi eredi di ricchi padri (ricchi di immobili e terreni nel paese bello da vivere e altrove) l'assessore e vicesindaco Conti  di Vivere Curno/Gamba sindaco e Giovanni Locatelli entrato in consiglio come minoranza della lista Lega+FI in quota FI (ma pare che non sia più iscritto) hanno aperto il cantiere per le villette di lusso in via Curnasco sul fondo di comune proprietà. Invece la sorellina d'Italia, al secolo Sara Carrara si sentirà ringalluzzita assai dalle (attese) prestazioni elettorali della sua leader nazionale e quindi sarà abbastanza gasata per la prossima tornata elettorale a Curen.
(...)

















































le immagini sottostanti possono essere abbastanza grandi: pazienza!



































































































































































































































BISOGNA ESSERE DI QUELLI BRAVI
Dopo averne mangiate 14 fette –le massose madamine della maggioranza- si sono accorte che erano fette di polenta avvelenata?. (Forse) se ne sono accorte ma sono state ancora una volta meno accorte di quelli su cui dovevano vigilare.
Nel paese bello da vivere l’opposizione non sta in consiglio comunale ma negli uffici. Potrebbe stare nell’ufficio tecnico, nel provveditorato ed annessi, nella ragioneria. Chissà dove.
Chi segue la storia del paese bello da vivere è perfettamente a conoscenza della delibera di consiglio comunale votata da dc-pci-psi (non tutti però: alcuni se ne stettero tatticamente a casa...) che è costata trent’anni dopo una botta da oltre 600mila euro di danno al Comune. Ne parlammo qui: https://www.aguardareallecolline.it/768.html .  Poi ci fu un “pagamento doppio” dei terreni per costruire via Europa ad una signora di SanPellegrino che era niente meno che zia del vicesindaco nel paese bello da vivere. Per una qualche “svista” dell’ufficio tecnico, del segretario comunale e della giunta  quei terreni vennero pagati due volte (coi soldi della Curno Shopping Center la realizzatrice del centro commerciale alias Fiat: neppure la CSC guarda il caso se ne accorse…). Così la fortunata  vecchietta poté godersi per tre anni la sommetta di 300 milioni di lire che -ai tassi di interesse del debito pubblico di allora- le fruttarono esentasse la bellezza del 10% ogni anno.
Chi non ricorda l’appalto della biblioteca civica vinto da una ditta già nota come vincitrice ai concorrenti che la salutarono con un sonoro “eccola!”?. La costruzione della biblioteca cominciata nel 2000 è terminata quattro lustri dopo.
Vogliamo ricordare la sequenza di gare d’appalto per la assegnazione della gestione-ristrutturazione del CVI2  tutte andate a vuoto nonostante ci fossero un coro di “un progetto del genere non può funzionare!- e terminato col Comune che anziché farsi finanziare dal privato la ristrutturazione ci ha messo di suo 800 mila euro per poi (ovviamente) affittarlo per quattro soldi alla solita coop-onlus?. L’unica che s’è presentata visto che se del caso se la può svignare senza colpo ferire.
Vogliamo ricordare l’appalto edilizio per la ristrutturazione del CVI2 vinto da una impresa di Sarno per  tramite di un’azienda bergamasca, salvo poi scoprire che nel progetto c’era un macroscopico errore oltre una serie interminabile di dimenticanze?.  L’opera ha oltre un anno di ritardo e sarà un miracolo vedere i lavori finiti per fine 2022. Forse.
Vogliamo ricordare gli ennemila progettini ed appaltini che si sono susseguiti attorno ai lavoretti lungo la bretella che da via IV Novembre corre verso il CVI1, la biblioteca e la nuova Rodari?.
Vogliamo ricordare gli ennemila progettini ed appaltini che si sono susseguiti per finire i lavori della biblioteca? Divertentissi me le sigillature delle fessure di dilatazione nel manufatto: di sicuro sono sta rifatte due volte ma forse sono tre o quattro.
Vogliamo ricordare la ristrutturazione dell’ex spazio biblioteca e adattamento ad ufficio servizi sociali costato preventivamente 140mila euro ma finito –a detta della sindaca- a costare SOLO 50-60mila?.
Vogliamo ricordare la storia della nuova Rodari – anche li quattro lustri  prima di finire l’opera- salvo scoprire che mancavano le illuminazioni zenitali, è anche occorso un secondo scarico fognario, le fognature otturate dopo il primo anno, almeno un paio di beghe con le imprese e –per non farsi mancare nulla- altra bega anche con l’impresa per la costruzione della palestra.
Vogliamo ricordare la storiaccia della pista ciclabile lungofiume Brembo che dopo sette anni di gestazione ha prodotto decine di affidamenti progettuali e studi ma non hanno ancora messo un mattone? In compenso i lavori saranno seguiti da una archeologa.
La passerella sul Quisa l’hanno si  ormai edificata ma perché l’operazione era in mano al… Comune di Ponte san Pietro non a quello di Curno. Vogliamo ricordare che per l’esecuzione dei lavori di questo trecciolino che sorgerà interamente su terreno di discarica o nel letto del fiume hanno previsto la presenza quotidiana di una archeologa?.
Senza tornare agli autori del casino che condurrà alla sentenza Leggeri (la sindaca Gamba ha dimenticato di chiedere la restituzione della somma agli autori del misfatto) e neanche a quella del doppio pagamento dei terreni per la costruzione di via Europa tutto il resto ha visto la presenza nell’ufficio tecnico comunale della coppia architetto Maggioni e geometra Mastromattei. La prima ha oscillato nelle presenze anche alternando la sua funzione nel Comune di Albino mentre il secondo è stato assunto dalla prima giunta leghista ed è rimasto finora all’UT e poi spostato nel 2020 al provveditorato. Inimmaginabile che in una azienda privata un dirigente passi ad un’altra similare ma  nel paese bello da vivere è normale che la dirigente dell’UT passi da Curno ad Albino  e poi ritorni pure a Curno.
Mai  s’era visto che il progetto finanziario di rassegnazione della gestione di un centro sportivo venisse affidato alla dirigente dei servizi sociali e nemmeno si era mai visto che pure il progetto edilizio venisse affidato alla stessa che pure non aveva neppure una lontana competenza.

Ma l’aspetto più interessante è quello di andare a vedere la “parte politica” di tutti questi eventi.
Per esempio a titolo di mera informazione il RUP (responsabile unico del procedimento) per la costruzione della palestra della Rodari è un dipendente comunale che faceva il sindaco di una maggioranza di centrodestra a Lallio ed ha avuto in mano tutta la storia dei lavori dall'inizio ai giorni nostri. Tuttora è vicesindaco e assessore ai LLPP sempre a Lallio. Sempre per informazione il RUP del RUP (il secondo RUP2 è stato nominato dal primo RUP1) è un ingegnere locale che  quando è stato nominato RUP del RUP era assessore esterno nella giunta Lega-Fi-Fdi nel Comune di Calcinate. Nel qual mentre viene nominato RUP2 del RUP1 (la nomina è per mano del RUP1) ha anche in corso una lottizzazione (che noi riteniamo del tutto abusiva fin dal 1967) di un terreno di uno degli sponsor della lista Vivere Curno. Poi il RUP2 scompare come progettista della lottizzazione e compare al suo posto un ex consigliere di una giunta Lega-Fi-Fdi di Curno  nella sindacatura Gandolfi di cdx+lega. Noi queste coincidenze le abbiamo raccontate via via diventavano notizia accertata e a un certo punto al RUP1 locale che  al tempo era dirigente dei lavori pubblici per tutto il comune viene sollevato del gravoso impegno e gli viene affidato SOLO quello della palestra e il provveditorato comunale.
Nello studio del legale nominato a tutela del comune nella bega coll’impresa c'è  anche come socio un candidato sindaco di Fi al Comune di Ponte san Pietro.
Se i lavori della biblioteca si bloccarono quando c’era la Lega al governo (la Lega li fece partire e da dentro la Lega cominciarono le manovre per inserire questo al posto di quello…) e la coppia Maggioni-Mastromattei appena arrivati, questi restarono anche nel quinquennio della giunta Morelli (dove ci fu un arbitrato gestito male e perso dal comune: altri 300 milioni di lire volati all’impresa) per poi restare con la giunta di cdx+lega Gandolfi che a un certo punto ebbe anche i denari per finire i lavori ma politicamente decise di non terminarli.
Alla giunta Gandolfi seguono le due giunte Serra sempre con Maggioni Mastromattei e Caligiuri (scuola) per poi approdare alla prima giunta Gamba sempre col trio sunnominato a dirigere gli uffici preposti.
Pure la segretaria comunale ha accompagnato le giunta dalla Serra 1 alla Serra2  ed alla Gamba 1.

Che dire?. Già la giunta Gandolfi sostanzialmente aveva bloccato i lavori della scuola elementare e della biblioteca per decisione politica ovviamente camuffata da questioni tecniche fasulle fornite dagli uffici ma poi  in successione tutte le principali opere comunali si sono sempre arenate in qualche contenzioso legale.
La minoranza consigliare di centrodestra nelle giunte Serra 1 e 2, e nella giunta Gamba 1 non ha avuto bisogno di fare minoranza dal momento che i tre settori chiave delle opere pubbliche erano in mano ai funzionari summenzionati.
Le sindache Serra e Gamba non si sono volute assumere la responsabilità –tutta e solo politica- di licenziare tutta la direzione dell’ufficio tecnico e sociale facendo un ripulisti generale dell’insieme e così si é cementificato quel potente freno che ha privato per decenni i cittadini dall’utilizzo di importanti opere pubbliche. Consentendo così alla minoranza di fare una battaglia politica vincente quando la stessa controllava politicamente i settori chiave.



TANTO IL MATTARELLA SCHIATTA ABBSTANZA PRESTO
Ormai nel belPaese ogni evento diventa un gran circo mediatico. Dalle tragedie –il covid sta tenendo banco da due anni con miliardi di ore di trasmissioni che ormai hanno rintronato il cervello degli italiani- alle elezioni presidenziali. Due palle grandi come metà della terra. Dicono le  cronache che il discorso di insediamento del rieletto presidente Mattarella sia stata interrotto da ben 55 applausi. Hanno scritto e continuano a scrive che via via si allungavano le tornate elettorali, andavano a ramengo le iniziative del kingmaker mentre assumeva vieppiù importanza il Parlamento. Che ci sia da fidarsi di un branco di parlamentari che tra un anno verranno segati uno su tre o forse dei restanti due ne resteranno cambiati più della metà bisogna essere ipocriti o ingenui. Di giornalisti ingenui non se ne vedono in giro.
Premesso che non abbiamo mai creduto molto fondato un qualche sotterraneo disegno di Draghi di salire al Colle –Draghi ha 74 anni e Mattarella ne ha 80- anche se è scontato che ne avesse l'aspirazione, a me sembra che la rielezione di Mattarella sia stata giocata su più fattori. Il primo è che l'ottantenne Mattarella schiatti prima della fine del mandato ma sperabilmente dopo la messa a cuccia dei 235,12 miliardi del PNRR. Il secondo è che se va tutto come previsto, resta salva la legislatura di 5 anni e ciascuno degli eletti  avrà in banca una liquidazione di 2-300mila euro. Utilissimi soprattutto a quell'1/3 di parlamentari che saranno cancellati.
Noi abbiamo scritto che se il Draghi fosse salito al Colle avrebbe nominato un draghiamo come successore e quindi la legislatura avrebbe  ballato se non addirittura schiantata. Idem se fosse salito al colle un politico o uno degli autocandidati o autocandidate.
La soluzione quindi era quella di confermare il quadro politico e così è stato nonostante il Mattarella avesse già cercato casa e iniziato il trasloco.
Quei 55 applausi a Mattarella erano segnali di gioia per il portafoglio salvato sia per la prebenda quinquennale che per il grasso che cola dai 235,12 miliardi del PNRR. Una elegante presa per il culo anche al Mattarella: te l'abbiamo fatta.
Chissenefrega del salasso che le famiglie e imprese hanno subito negli ultimi due mesi (e i prossimi…) per l'aumento della spesa energetica. Chissenefrega delle crisi industriali che in quasi 5 anni non sono state risolte ne da  DiMaio ne dal duo Orlando-Giorgetti. Chissenefrega di Alitalia MPS Ilva e compagnie più piccole. Chissenefrega dei morti sul lavoro che paiono mosche sotto l'effetto del flit: adesso cominciano addirittura ad ammazzarli da piccoli.
Ci sono però dei conti in sospeso. L'inflazione e il conseguente aumento costo del debito pubblico e della vita. La pandemia di cui nessuno può dire il futuro. La pervicace volontà aggressiva della NATO nascosta dietro l'ipocrisia della libertà dei popoli che poi scelgono  abitualmente il fascista di turno come presidente. Putin di cui non si riescono a immaginare le gesta domani e doman l'altro. Il Draghi e il DiMaio che da bravi pipparoli telefonano a Putin raccomandandogli e non aggredire l'Ucraina e non chiudere il rubinetto del gas. La Germania che ormai è mezza UE e frutta l'aggressività della NATO per estendere le manacce della sua economia dappertutto. Inghilterra Francia e Italia che galleggiano a filo facendo delle belle bevute. Quindi applausi!. 56!.

CDX E LEGA ALLE COMUNALI DEL 2022
Entrambi eredi di ricchi padri (ricchi di immobili e terreni nel paese bello da vivere e altrove) l'assessore e vicesindaco Conti  di Vivere Curno/Gamba sindaco e Giovanni Locatelli entrato in consiglio come minoranza della lista Lega+FI in quota FI (ma pare che non sia più iscritto) hanno aperto il cantiere per le villette di lusso in via Curnasco sul fondo di comune proprietà. Invece la sorellina d'Italia, al secolo Sara Carrara si sentirà ringalluzzita assai dalle (attese) prestazioni elettorali della sua leader nazionale e quindi sarà abbastanza gasata per la prossima tornata elettorale a Curen.
Il gran casino nazionale  tra FdI Lega e FI oltre i radi cespugli attorno sommato al gran pastrocchio provinciale nella formazione delle maggioranze per il governo della Provincia non promettono niente di facile per la costituzione di una lista locale  per le prossime amministrative.
Il buonsenso suggerirebbe al terzetto Carrara Conti Locatelli (in o.a.) di ritirarsi in buon ordine. Il secondo (in o.a.) dopo i trent'anni di danni inflitti al paese bello da vivere per come ha governato urbanistica e lavori pubblici. Gli altri due per manifesta incapacità politica: che non viene mondata dal voto popolare. A meno che –vista l'attuale legge sugli appalti ed affidamenti e come viene piattamente applicata a Curno- non vi sia stata una giusta distribuzione degli stessi tra maggioranza e minoranza e quindi vale la pena di stare in consiglio senza neanche impegnarsi troppo. Del resto perché Salvini sta nel governo Draghi se non per controllare la distribuzione dei fondi PNRR?.
Come abbiamo già scritto CDX Lega e FdI potrebbero fare un salto avanti se mettessero come candidato sindaco lo sconosciuto (ai più)  ingegnere locale che adesso  fa il Rup2 del RUP1 nella sfigatissima vicenda dei lavori per la  palestra della Rodari in quanto ha alle spalle un'esperienza di assessore esterno in una giunta cdx+lega+fdi di una “città” (Martinengo)  grande più di Curno, ma dubitiamo che Locatelli e Carrara facciano un passo indietro. Semmai adesso si danno qualche coltellata in più.
Sarebbe interessante ascoltare le battaglie politiche nel prossimo consiglio comunale tra il nuovo acquisto della lista Gamba –Fabio Ravasio che è direttamente l'emanazione dell'oratorio Popieluszko una delle strutture maggiormente finanziate dalla giunta Gamba- con l'ingegnere Carlo Manaresi che adesso fa il RUP2 del RUP1 per la palestra della nuova Rodari. Una battaglia di giganti regolata dalla Gamba: una saga!.
Leggendo i vari post di FB dei vari esponenti –o quelli che si reputano tali- del centrodestra indigeno ci si avvede che non hanno la prima idea di come si governa un comune così come quando sentiamo il duo Carrara-Locatelli proporre come priorità per il paese un ricovero per gli anziani e degli aiuti per le botteghe locali o il doppio senso di circolazione in Largo Vittoria, c'è schiattare dal piangere. Sono