LA NUOVA PALESTRA DELLA RODARI NON E' STATA CONSEGNATA ALLA SCUOLA
Dopo due anni dall'assegna- zione dei lavori a una impresa romana per
un progetto di uno studio piemontese con un RUP* comunale e un RUP**
esterno di supporto a quello comunale la palestra della Rodari,
edificio ormai più che maggiorenne (la iniziarono ai tempi della
sindaca Morelli), la palestra non è stata ancora consegnata alla scuola
e finora non abbiamo visto ne il progetto ne la gara d'appalto per la
sistemazione esterna che non sono esattamente “poca cosa”. Come al
solito nei progetti delle opere pubbliche curnesi è uscita la solita
coppia “uno zoccolo e una scarpa”… che sono li da vedere. L'esito
ridicolo viene addebitato al fatto che una parte del muro del primo
intervento venne realizzato (20 anni or sono) con degli stampi che non
ci sono più e quindi “hanno cercato” di imitare l'esito con la stessa
creatività e perizia dei cinesi prima maniera. Non la perizia dei
cinesi che fabbricano i samsung. Ma lo zoccolo e la scarpa sono stati
fatti anche riguardo ai livelli del pavimento (della palestra) perché i
creativi originali avevano immaginato che fosse più basso di qualche
metro in modo che la copertura del plesso fosse piana e così da
consentire l'altezza regolare della palestra. Per passare dal livello
delle aule a quello della palestra avevano previsto uno scivolo interno
(alla palestra) che però non piaceva agli utenti esterni (leggasi:
quelli che votano…) e così hanno eliminato lo scivolo ed ampliato la
palestra che adesso è ovviamente “fuori scala” rispetto a dei ragazzini
che non sono alti come degli adulti.
Questa scuola è un autentica vikipedia di come non si progetta un
edificio scolastico ma soddisfa la voglia di farla fuori dal vaso della
ex giunta (Morelli Serra Conti…): vedi la vasca d'idromassaggio… o il
corridoio interno lungo 160 metri circa . Senza contare che si tratta
di un edificio costruttivamente talmente delicato (specie gli esterni)
che costa l'ira di dio come manutenzione. Ovviamente ignoto il costo
del riscaldamento.
Che è che non è una volta assegnato l'appalto scoppia il caos dalle
pandemia e il cantiere nemmeno si apre. Poi quando occorrono le travi
in legno per la copertura perderanno altri mesi (sei? otto?) tra
l'ordine a la ricezione dei manufatti. Nel frattempo però viene
nominato anche un RUP del RUP con la motivazione che occorre un
ingegnere –il RUP 2- che sovrintenda il geometra comunale che è
il RUP 1. IL quale RUP 1 era anche sindaco di centrodestra di un comune
limitrofo. Poi si scopre che il RUP2 è stato per caso anche assessore
esterno di una giunta di centrodestra a Calcinate e nel frattempo ha
progettato gli edifici di una lottizzazione abusiva sul terreno di un
seguace della lista Vivere Curno (vedi foto nella pagina FB). Allora
l'intervento sulla lottizzazione abusiva passa in mano ad un ex
consigliere comunale di centrodestra anche quello indigeno come il
RUP2. Giustamente tutto si tiene. I soldi per costruire la palestra
vengono regalati da Roma ladrona. Viene l'appalto un'impresa romana che
non ha nemmeno il sito internet e non si sa che opere abbia mai
costruito. Il progetto viene vinto al massimo ribasso da uno studio
piemontese. Il RUP1 è un sindaco indigeno di centrodestra e il RUP2 è
stato assessore esterno per una giunta di centrodestra. La
palestra è una creatura di una maggioranza di centrosinistra.
Però nonostante tutto questo scambio di graziosi amorazzi… la palestra
non è ancora terminata e dell'esterno non è stato nemmeno assegnato la
progettazione… dopo due anni dall'appalto della costruzione.
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FELICITTA':LA CAMPAGNA ELETTORALE DELLA GAMBA PER CUCCARE I VOTI DEGLI ANZIANI
Qualcuno avverta la sindaca Gamba che utilizzare gli spazi comunali per
fare propaganda elettorale è vietato dalla legge. Anche se lei ha
mascherato la manifestazione di felicittà come presentazione (a meno di
5 mesi dalle nuove elezioni?) di una iniziativa comunale.
Come è vietato utilizzare i volontari pagati dal comune e impiegati in
biblioteca come “fotografi ufficiali” della manifestazione. Non c'ha
mica “l'uomo del drone” all'uopo?.
Del resto che al progetto felicittà non ci credano neppure i
consiglieri comunali di Vivere Curno lo si evidenziava dalle
numerosissime assenze. C'era sono le due assessore Rota (quella che è
riuscita a farsi scappare il 40% degli alunni della scuola elementare
nuova) e la Bellezza (che è come non ci fosse) e poi la capogruppo
Serra per meriti di guerra (di guerre ne ha fatte quattro e ormai
è cittadina della città e ciao stai bene) e se non abbiamo visto male
c'era pure Cavagna, l'assessore eletto per il rotto della cuffia che ti
risponde prima di avergli posto la domanda. Che è che non è le persone
sedute al tavolo erano molte di più di quelle sedute in platea anche se
erano 12:60.
Non abbiamo visto nemmeno il segretario ottuagenario del PD indigeno,
quello che in mezzo secolo è riuscito a distruggere la sinistra nel
paese bello da vivere e consegnare il comune agli emuli di Formigoni.
Per capire quanto abbiano capito dello stato della popolazione anziana
curnese basta scorrere gli interventi: dei bigini delle pagine di
L'Eco che sentiamo ormai da mezzo secolo senza che cambi una virgola
tranne la vieppiù accentuata privatizzazione del sociale.
Il tragicomico è che arrivano –con felicittà- a vendere un progetto che
non può neanche partire dal momento che se disponi di un mulo, hai
voglia che vinca in gara con un Varenne. Perché tutti ma proprio
tutti quei 12-13 soggetti che hanno recitato il proprio discorsetto
(vistato dalla sindaca?) se non sono stati in grado finora a declinare
le proprie attività istituzionali o di volontariato per mantenere gli
anziani fragili a casa loro, è impossibile che riescano da oggi
in avanti. Un mulo non diventa Varenne con una delibera di giunta.
Perché il primo “muro” (muRo non muLo) contro cui sbattono gli attori
di felicittà sono proprio loro: sono cioè i responsabili che
hanno lasciato andare a ramengo la qualità del sociale in paese.
Per esempio il 29 dicembre '21 L'Eco riportava: “a conclusione del
processo di ottimizzazione degli organici deliberato lo scorso 23
settembre – che prevede l'uscita di 1.700 risorse – Bper Banca ha reso
noto di avere raggiunto nella serata di ieri un accordo con le
organizzazione sindacali del Gruppo, volto a favorire un ricambio
generazionale e professionale, insieme a una riduzione della forza
lavoro, che consentirà di diminuire in modo strutturale gli oneri e le
qualifiche professionali del personale.A fronte delle uscite, sono
state definite 550 nuove assunzioni, anche con specifiche competenze
professionali, e la stabilizzazione di 300 contratti a termine».
Nel Comune di Curno sia nella politica che ha perso le vecchie e non ha
assunto le nuove competenze –al di la delle varie posizioni partitiche-
sia a livello di maggioranza opposizione e soprattutto di personale.
Basta vedere il casino che hanno combinato coi due CVI.
Altro che scrivere a Brunetta –come ha fatto la sindaca Gamba a
maggio 2020: le avrà risposto? Boh?!?!- [si veda la pagina 1374 di
questo blog] lamentando che “Curno avrebbe personale del Comune
all'osso. Il sindaco scrive a Brunetta: «Ci aiuti». In 10 anni
dipendenti scesi da 42 a 29, non si sostituiscono nemmeno i pensionati
Gamba al ministro della semplificazione: «Regole troppo limitanti,
assunzioni da facilitare».
Del resto a che serve nuovo personale se si intende il Comune come un
dispensatore di appalti ai privati senza alcun contenuto politico
tranne i profitti degli appaltatori e dei tecnici che redigono i
progetti?.
Per “prendersi cura” davvero delle proprie comunità non basta
schiacciare i tasti del PC e scaricare i dati delle varie densità di
abitanti anno per anno. Questo modo di operare lo insegnano nella
scuola dell'obbligo a tempo pieno. Già ai tempi della giunta Morelli
avevamo scritto che occorreva creare una task force –adeguatamente
preparata e istruita: non fatta dall'ex arbitro di calcio o dall'ex
insegnante di religione all'oratorio- - che facesse visita a tutti gli
ultra 65enni e redigesse una scheda ommicompresiva che valutasse
“l'insieme” con una attenta e professionale intervista. Fuori dubbio
che fosse una scelta impegnativa e delicata ma… se non scendi da
cavallo a raccogliere tuo fratello caduto nel fosso, inutile fare una
norma che obblighi chi passa a raccogliere chi sta nel fosso. Magari fa
finta di non vederlo. Oppure come fanno le impiegate del Comune di
Curno: prima fanno una riunione per stabilire chi tocca scendere da
cavallo. Poi stilano una lettera al provveditorato comunale per essere
fornite di adeguato abbigliamento e accessori per recuperare
l'infortunato. Poi chiedono alla dirigente del servizio di fare
apposita determinazione. Intanto il poveretto è morto e il problema
passa alle pompe funebri. Cioè si privatizza.
Quando hai questo schedario delle fragilità e delle potenzialità, sai
come muoverti anche se tutto questo rumore sugli anziani sedotti e
abbandonati è in gran parte una bufala. La TV del dolore ha creato una
popolazione lamentoni. Che pretendono sempre sempre senza domandarsi
cosa hanno dato loro e cosa dovrebbero ancora dare loro. Infatti uno
degli attori di felicittà, dichiarando di essere abbonato a netflix,
non ricordava nemmeno il titolo dell'ultimo film che aveva visto.
Gli anziani ultra 65 di questi anni e dei prossimi dieci quindici anni
sono una generazione fortunata. La più fortunata del dopoguerra. Prima
di tutto perché hanno pensioni generosissime spesso immeritate
che i loro figli e nipoti si sogneranno. I 60-90 enni di oggi sono
quelli che stanno meglio come soldi salute occasioni.
Ecco perché felicittà è in buona parte solo una giustificazione per
finanziare il mondo figlio di Formigoni, quel mondo che inventa i
problemi, li vende agli amministratori i quali sono ben pronti a
coglierne l'aspetto elettorale.
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E DRAGHI DOVE LO METTO?
L'aspetto più divertente della commedia nazionale dal titolo “Draghi
dove lo metto? consiste nella tremenda incazzatura della classe
politica nazionale che non sa chi scegliere e cosa fare. Soprattutto
non riesce a sfilare dalle mani del drago “ol manes”. Traduzione
dal popolare bergamasco: la possibilità di dirigere
governare disporre delle risorse. Il Parlamento italiano ha di fronte
una serie tale di problemi da fare impallidire. C'è la pandemia che non
si sa come andrà avanti. C'é l'elezione del PdR. Nessun gruppo politico
ha in mano il pallino (leggi: i numeri per determinare l'elezione).
Nemmeno hanno in mente una persona perché ce ne sono troppe che
ambiscono alla carica. Sanno benissimo che se B sale al Colle, tempo
mezz'ora lo spread sale a 400. Sanno benissimo che se sbolognano Draghi
al Colle o accettano un altro draghiano come PdC oppure tutti
alle elezioni. Il trio di centrodestra sa benissimo che neanche uno dei
loro eletti vuole andare alle elezioni anticipate e quindi voterebbero
anche la badante di Draghi pur di restare un altro anno in Parlamento.
Lo stesso anche per il resto, sia chiaro. Il cavaliere e la signora dei
fratellini d'italia sanno benissimo che se mandano il Paese alle
elezioni anticipate prendono una batosta elettorale. Salvini sa
benissimo che se va all'opposizione rafforza i suoi avversari
interni e per via della pandemia e per via dei soldi del PNNR.
Tralascio di commentare quella banda di auto massacratori che sono il
PD e il resto immediatamente a destra –Renzi& Calenda- e quello
immediatamente alla sua sinistra.
Draghi sa benissimo –e credo che se la rida, tutto sommato- perché la
sua forza sta nella totale debolezza proprio di quelli che… vorrebbero
eleggerlo per sbolognarlo via o vorrebbero tenerselo per fare il PdR.
B. prima di tutti. Dulcis in fundo come si fa ad eleggere un PdR il cui
mandato durerà sette anni da parte di un Parlamento che durerà al
massimo un anno e poi verrà rieletto ridotto di un terzo e forse anche
con una legge elettorale differente. Minimo quello eletto dovrebbe
dimettersi.
Appena eletto un PdR a maggioranza semplice è certo che Draghi salirà
al Colle a rassegnare le dimissioni. Perché non è un soggetto che si fa
prendere per il naso da nessuno.
E così il circo riparte e lo spread sale a 400. I morti per covid
supereranno le 500 unità giornaliere e gli italiani saranno finalmente
contenti.
Sappiamo per primi che Elena Cattaneo, 59 anni, senatrice a vita,
donna, scienziata, settentrionale, non politica di mestiere sia quanto
di più lontano dalla testa del 1007 grandi elettori come possibile
candidata. Apriti cielo che i soliti politicamente corretti ed
anche buona parte del mondo femminile alzano il ditino minaccioso:
cos'è 'sta storia del nominare una donna quando voi maschi non ce la
fate?. E perché bisogna proprio eleggere una donna?. Insomma siamo di
nuovo al punto “come la pel di bale”.
Non sarebbe invece una cattiva idea l'elezione di uno scartino come
PdR. O scommettere che il cavaliere schiatti a breve e quindi
farebbe pochi danni come PdR. Si potrebbe pensare anche a un D'alema e
perché no? ad una delle tante nipotine di Mubarak. Con tutte queste
alternative questi 1007 non riescono proprio a scovarne una?. O uno?.
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COVID19: DANNO I NUMERI PER SPAVENTARE NON PER INFORMARE
Quella che vedete è la tabella dei dati Covid19 sbolognata da Regione
Lombardia pubblicata ieri pomeriggio o stamani sui quotidiani. I numeri
rossi sono stati messi da noi per individuare l'argomento di cui
vogliamo trattare.
Questa modo di presentare i dati dell'infezione pandemica benché dia
informazioni esatte (ci torneremo sopra sull'esattezza…) descrive una
realtà drammatica del tutto fasulla e bastano poche riflessioni per
comprenderlo.
In Lombardia ci sarebbero 256 ammalati di covid19 ricoverati in terapia
intensiva. La prima questione è che non vengono detti in quanti
ospedali sono ricoverati. In Lombardia ci dovrebbero essere 41 reparti
di TI dal che si deduce che 256:41=6,4 che seppure dedicati solo al
covid non paiono costituire una densità incontrollabile. Non vengono
dette neppure le classi d'età dei ricoverati, la permanenza media degli
stessi in TI fino a ieri (da quanti giorni sono presenti?) e neppure la
densità secondo il numero di patologie compresenti col covid19. Non
vengono date informazioni su quanti dei ricoverati siano vaccinati
zero, una, due, tre volte perché dai vari spizzichi di informazioni
raccoglibili si può affermare che sostanzialmente il covid19 sta ancora
funzionando come “scopa” che risolve in maniera drammatica
problematiche pregresse che si sono aggravate.
Un discorso pressoché analogo lo si deve fare anche rispetto ai 3202
ricoverati (col covid 19) non in TI tenendo però conto che gli
ospedali lombardi sono (non meravigliatevi…) 527. Avete letto giusto:
oltre cinquecento. 3202:527=6,1 paziente per ospedale.
Scrivere che nel giorno si sono effettuati 265.222 tamponi senza
indicare quanti per ciascuno dei 5 tipi (Salivare ,Antigenico Rapido,
Molecolare, Anticorpi Neutralizzanti, Sierologico) tenendo conto
che alcuni di essi hanno un errore del 40% è un'altra bufala che serve
solo a descrivere un consumo enorme di prestazioni senza che vi
corrisponda un risultato certo (quindi una spesa giustificata).
Il dato del punto 4 (26.788.598 tamponi eseguiti nel corso della
pandemia finora) è un classico dei burocrati per giustificare lo
stipendio. Vorrebbe dire ch i Lombardi hanno eseguito 2,5 tamponi
a testa nei due anni appena trascorsi?.
Per i 55 decessi indicati al punto 5 si dovrebbe ripetere quanto
abbiamo scritto al punto 1 visto che dai dati nazionali per oltre ¾
sono persone ultra 75enni gravati da numerose altre patologie. Poi
varrebbe la pena di sapere esattamente quanti degli altri siano morti
per covid19 come causa unica o principale e in che classi d'età stavano.
Quanto ai 45.555 nuovi positivi scovati dal “tamponamento” anche qui
bisogna replicare quanto detto al punto 3. E' solo un dato statistico
che serve a giustificare i burocrati per dimostrare che “loro
lavorano”. Il che significa che hanno la netta percezione che il popolo
stimi prevalentemente il contrario.
Quanto al 17,1% di positivi su tutti i tamponi effettuati significa
poco o nulla tenendo conto di quanto abbiamo detto al punto 3.
I 35.519 morti indicati al punto 8 –sono i morti per covid
statistizzati in Lombardia dall'inizio della pandemia conclamata- anche
qui siamo su dati del tutto inesatti dal momento che quando uno
muore non è stabilito che sian fatta l'autopsia per stabilire che
la causa è stato principalmente il covid19. Sono morti ANCHE infetti di
covid19.
Quanto al dato 9 che indica il numero di casi di infetti rilevati nel
giorno precedente anche qui il dato è vero ma anche fasullo dal momento
che andrebbero semmai date le percentuali rispetto alla popolazione
della provincia. Per esempio un incremento di 4.111 casi in Provincia
di Bergamo che ha a fine 2020 ne aveva 1.108.126 sono il 3,71%.
Considerando il veglione che si è visto in giro nel periodo delle feste
natalizie e di capodanno si può considerare una fortuna.
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